Delibera Numero 36 del 27/04/2016

Transcript

1 COMUNE DI ARCORE Provincia di Monza e Brianza VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Delibera Numero 36 del 27/04/2016 ORIGINALE Oggetto : RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO A FAVORE DELLA DALMINE SPA L'anno DUEMILASEDICI il giorno VENTISETTE del mese di APRILE alle ore 21:00, nella Residenza Municipale, previo esaurimento delle formalità prescritte dalla Legge e dallo Statuto, si è riunito sotto la presidenza del il Presidente del Consiglio Confalonieri Fabrizio il Consiglio Comunale. Fatto l'appello nominale risultano presenti: N. Nome P A N. Nome P A 1 CONFALONIERI FABRIZIO X 10 SGURA SIMONE X 2 COLOMBO ROSALBA PIERA X 11 BERTANI CLAUDIO X 3 MANZONI ROBERTO X 12 SALA GIANCARLO X 4 MOLLICA BISCI ROBERTO X 13 CAZZANIGA ATTILIO LUCIANO MARIA X 5 GHEZZI LUCILLA X 14 MINI SAVERIO X 6 ETIM ALFRED X 15 REDAELLI BENIAMINO X 7 BUGATTI GIOVANNI X 16 AMBROSINI ALESSANDRO X 8 CAZZANIGA GIANMARIO X 17 PENATI DANIELE X 9 VAILATI ANGELO ANTONIO X Partecipa il Segretario Generale Dott.Vittorio Fortunato. Totale Presenti n. 15 Totale Assenti n. 2 Il Presidente, riconosciuta legale l'adunanza, dichiara aperta la seduta ed invita il Consiglio a trattare l'argomento di cui in oggetto.

2 IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE la società Dalmine Spa aveva presentato ricorso al TAR Lombardia (atti comunali prot , in data 29/07/2009) avente ad oggetto l annullamento del permesso di costruire in sanatoria n. 4 del 15/05/2009 (P.E. 64S/2006) nella parte in cui ha imposto a Dalmine SpA il pagamento dell oblazione, nonché la restituzione delle somme pagate; RICHIAMATO il ricorso per motivi aggiunti presentato al TAR Lombardia dalla suddetta ricorrente pervenuto al protocollo del comune in data 13 ottobre 2009, prot nell ambito del suddetto ricorso R.G. 1910/09; VISTA la sentenza del TAR Lombardia n. 12/2016 depositata in segreteria in data 7 gennaio 2016 con la quale si accoglie il ricorso proposto da Dalmine SpA e si stabilisce quanto segue: - [..] l Amministrazione deve essere condannata, ai sensi dell art.2033 cod. civ., alla restituzione della somma indebitamente percepita a titolo di oblazione, pari a euro ,94 oltre interessi fino all effettivo soddisfo, da calcolarsi, non essendo stata provata la malafede, a decorrere dal giorno della domanda e, quindi, dal giorno di notificazione dell atto introduttivo del presente giudizio (28) - Nel caso concreto non è contestato che parte delle opere assentite con la concessione edilizia n.73 del 1999 non sono state eseguite e che l ammontare del contributo di costruzione ad esse correlato è pari a euro 6.800,31. L amministrazione deve essere quindi condannata, ai sensi dell art.2033 cod. civ., alla restituzione di tale somma. [ ] il comune di Arcore dovrà quindi corrispondere gli interessi dal giorno di notifica del presente ricorso sino al soddisfo. (33, 34, 35) DATO ATTO che si tratta di restituzione di importi già incassati dal Comune di Arcore a fronte del rilascio dei titoli abilitativi rilasciati; CONSIDERATO che gli interessi, come sopra determinati, ammontano complessivamente a 9.954,32; RILEVATO che la suddetta sentenza del TAR Lombardia, sulla base di quanto sopra determinato, ha condannato il Comune di Arcore alla restituzione dei seguenti importi: ,94 quale importo versato da Dalmine SpA a titolo di oblazione a fronte del permesso di costruire in sanatoria n. 4 del 15/05/2009; ,31, quale quota di contributo di costruzione relativo alla parte di opera non realizzata afferente la concessione edilizia n. 73 del 1999; ,32 per interessi; RILEVATO che, da quanto sopra esposto, si ritiene che il debito de quo sia riconducibile alla fattispecie di cui all art. 194, comma 1, lettera a) del D. Lgs. 267/00, ovvero debito derivante da sentenze esecutive ; DATO ATTO che in data 6 aprile 2016 si è riunito il Collegio dei Revisori dei Conti che ha espresso parere favorevole al riconoscimento del debito fuori bilancio in parola; ACCERTATO che l esame della figura dei debiti derivanti da sentenze esecutive (art 194, co. 1, lett. a) TUEL si distingue nettamente dalle altre per il fatto che l Ente, indipendentemente da qualsivoglia manifestazione di volontà, è tenuto a saldare il debito in forza della natura del provvedimento giurisdizionale che obbliga chiunque e, quindi, anche l ente pubblico ad osservarlo ed eseguirlo, art codice civile, (cfr. Corte dei Conti Lombardia, parere n. 1/2007);

3 ACCERTATO che dopo il riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio, il funzionario responsabile competente provvederà ex art. 107 TUEL alla liquidazione della spesa al fine di evitare azioni esecutive da parte del soggetto creditore ai sensi dell art. 14 DL n. 669/1996; VISTI i seguenti pronunciamenti: la Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo per l Emilia Romagna, con deliberazione n. 11/2006 ha precisato che il riconoscimento del debito, con la procedura prevista dall art. 194 del TUEL, è un adempimento obbligatorio e non può essere lasciato alla valutazione degli amministratori o dei funzionari; la mancata tempestiva adozione degli atti amministrativi necessari è astrattamente idonea a generare responsabilità contabile per i funzionari e/o gli amministratori relativamente alla maggiore somma (rispetto all arricchimento) spesa per effetto di azioni giudiziarie ai danni dell ente; i principi generali dell ordinamento richiedono agli amministratori e ai funzionari degli enti locali sia di evidenziare con tempestività le passività insorte che determinano debiti fuori bilancio, sia di adottare tempestivamente e contestualmente gli atti necessari a riportare in equilibrio la gestione modificando, se necessario, le priorità in ordine alle spese già deliberate per assicurare la copertura di debiti fuori bilancio insorti; nel caso della sentenza esecutiva, nessun margine di apprezzamento discrezionale è lasciato al Consiglio comunale, il quale con la deliberazione di riconoscimento del debito fuori bilancio esercita una mera funzione ricognitiva, non potendo in ogni caso impedire il pagamento del relativo debito (Corte Sicilia Sez. riunite in sede consultiva delibera n. 2/2005 del ); la natura della deliberazione consiliare in questione non è propriamente quella di riconoscere la legittimità del debito, che di per sé già sussiste, bensì di ricondurre al sistema di bilancio un fenomeno di rilevanza contabile (il debito da sentenza), che è maturato all esterno dello stesso (sul cui contenuto l Ente non può incidere) e di verificare la sua compatibilità al fine di adottare i necessari provvedimenti di riequilibrio finanziario (Corte dei Conti Sez. di controllo Friuli Venezia Giulia delibera n. 6/2005); il riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva non costituisce acquiescenza alla stessa e pertanto non esclude l ammissibilità dell impugnazione (Corte dei Conti Sez. di controllo Lombardia delibera n. 401/2012); attraverso il riconoscimento del debito liquidato in sentenza il Comune si adegua meramente alle statuizioni delle sentenze esecutive, nella valutazione dell interesse pubblico di non gravare il debito dei maturandi accessori, in quanto il riconoscimento della legittimità del debito risulta un necessario incombente, essendo imposto dall art. 194 citato per l adeguamento del debito fuori bilancio (così Cass. civ. Sez. 1, , n. 8223); non è corretto sotto il profilo contabile, il pagamento del debito nascente da sentenza esecutiva prima del suo riconoscimento come debito fuori bilancio da parte del consiglio comunale (in termini Corte dei Conti sezione di controllo per la Regione Siciliana, deliberazione n. 177/2015, depositata il 3 maggio 2015). VISTO il verbale della commissione consigliare nella seduta del. VISTO l art. 42, del D.Lgs n. 267/2000, in materia di competenza; VISTO il parere tecnico e il parere contabile di cui all art. 49 del D.Lgs. n. 267/2000, e successive modifiche ed integrazioni; VISTO l art. 194, comma 1, lettera a) TUEL; Con voti n. 9 favorevoli, nessun contrario n. 6 astenuti (Bertani, Cazzaniga A., Mini, Redaelli, Ambrosini, Penati), resi nelle forme e nei modi di legge, essendo n. 15 i consiglieri presenti DELIBERA

4 1) DI RICONOSCERE, per i motivi di cui sopra che qui si intendono integralmente riportati, il debito fuori bilancio consistente nella restituzione di ,25, oltre ad interessi per 9.954,32, per un totale di ,57 a favore della società Dalmine SpA C.F P.IVA con sede in DALMINE BG Piazza dei Caduti 6 luglio 1944, n. 1; 2) DI DARE ATTO che la somma totale di ,57, costituita da ,25, oltre ad interessi calcolati dalla data di notifica del ricorso, ovvero dal 29/07/2009 sino all effettivo soddisfo, pari a 9.954,32, è prevista ai seguenti capitoli: - Cap rimborso oneri di urbanizzazione per ,25; - Cap debiti fuori bilancio diversi per 9.954,32; del corrente esercizio finanziario; 3) DI DEMANDARE a successivo atto del Funzionario Responsabile l impegno di spesa e la liquidazione della suddetta somma; 4) DI INVIARE il presente provvedimento alla Procura Regionale della Corte dei Conti ai sensi dell art. 23, comma 5 della legge n. 289/2002. Inoltre, stante l urgenza di provvedere; VISTO l art. 134, comma 4 del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267; IL CONSIGLIO COMUNALE con voti n. 9 favorevoli, nessun contrario n. 6 astenuti (Bertani, Cazzaniga A., Mini, Redaelli, Ambrosini, Penati), resi nelle forme e nei modi di legge, essendo n. 15 i consiglieri presenti ULTERIORMENTE DELIBERA di dichiarare ai sensi dell art. 134, comma 4, del D.Lgs 267/2000, la presente deliberazione immediatamente eseguibile

5 Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto. il Presidente del Consiglio Confalonieri Fabrizio il Segretario Generale Dott.Vittorio Fortunato Documento firmato digitalmente