disfunzione del sistema e sulle necessarie risposte al dramma della violenza di genere.

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Ilario Cocco
7 anni fa
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1 Fasc. 50/RI/2013 I primi 50 anni delle donne in magistratura: quali prospettive per il futuro.. - Roma, Sala Conferenze del C.S.M. 4 luglio (Delibera CSM del 5 giugno 2013) La Commissione propone al Plenum di adottare la seguente delibera: «Il Consiglio Superiore della Magistratura, - rilevato che, su richiesta del Comitato Pari Opportunità in Magistratura, la Sesta Commissione ha proposto di organizzare una giornata di celebrazione per i 50 anni delle donne in magistratura; - che, come illustrato nell'allegata presentazione (All. A), tale incontro vuole essere un momento di riflessione sia sulle tematiche di genere relative alla presenza delle donne in magistratura, e sul contributo che le stesse hanno assicurato rispetto alla evoluzione giurisprudenziale, sia sul fenomeno assai attuale della violenza di genere; delibera - di autorizzare il convegno, nella giornata del 4 luglio 2013, presso la sede del CSM, sala conferenze, secondo l'allegato programma (All. B); - di autorizzare gli eventuali pernottamenti e le spese di viaggio che si renderanno necessarie per i relatori e per n. 53 partecipanti, nonché il costo relativo alle fatture da parte della Società Carlson Wagonlit Italia S.r.l.; - di autorizzare un lunch per 130 persone circa, da tenersi presso l'anticamera della Sala Conferenze; - di approvare il relativo preventivo di spesa per i costi ivi esposti da imputare agli indicati capitoli del bilancio di previsione per l'anno 2013.»

2 All. A Nel maggio 1963 fu bandito il primo concorso aperto alla partecipazione delle donne in magistratura: otto partecipanti risultarono vincitrici. La celebrazione del cinquantenario di questo significativo momento storico vuole essere l'occasione per riflettere sul tema della discriminazione di genere, in una prospettiva di rinnovata consapevolezza sul ruolo e sui persistenti limiti che caratterizzano la dimensione femminile nell'attuale contesto culturale, istituzionale e professionale. Gli illuminanti percorsi professionali individuali che saranno illustrati offriranno l'opportunità per acquisire nuove idealità e stimoli in ordine alla strada ancora da seguire in tema di differenze di genere, anche alla luce delle evidenti criticità del presente, quali le persistenti disparità di fatto, la presenza di modelli di riferimento declinati essenzialmente al maschile, la difficile individuazione di strumenti regolativi realmente calibrati in funzione della parità di genere. Ma, mai come oggi, un qualsiasi ragionamento responsabile sulla differenza di genere può prescindere dal drammatico tema della violenza sulle donne: questione che è restituita a cruciale attualità, se non addirittura all'emergenza, dai frequentissimi episodi di cronaca. E' doveroso, infatti, prendere atto che lo sfondo subculturale che fa da humus per tali crimini sia l'atavica convinzione, ancora radicata nel subconscio della società italiana, della sostanziale disparità fra i sessi e la conseguente affievolita percezione del disvalore insito in qualsiasi violazione dell'integrità fisica e morale delle donne. Per altro verso, la progressiva emancipazione dell'universo femminile e la sua giusta rivendicazione, oggi disciplinata anche dal dato costituzionale, di pari opportunità di affermazione e gratificazione personale possono talora comportare, come inconcepibile effetto collaterale, una reazione, purtroppo, molto spesso, anche violenta, da parte di chi sente messo in discussione il proprio ingiustificato desiderio di potenza. La questione si palesa ancor più complessa nella odierna società multiculturale, con la quale occorre confrontarsi in conseguenza del progressivo mutamento del dato demografico, per la massiccia immigrazione da paesi in via di sviluppo. La cornice consiliare, col significativo sfondo della Commissione per le pari opportunità in magistratura, sarà, dunque, una sede privilegiata per riflettere criticamente su come le donne, protagoniste nell'attuale vita istituzionale del Paese, abbiano interpretato il loro impegno pubblico e, approfondendo il contributo che le stesse hanno assicurato alla progressiva evoluzione della

3 giurisprudenza, per aprire un ampio spazio di ragionamento sulle cause più profonde della disfunzione del sistema e sulle necessarie risposte al dramma della violenza di genere.

4 Consiglio Superiore della Magistratura VI Commissione Commissione per le pari opportunità in Magistratura All. B 4 luglio 2013 Sala Conferenze Csm I sessione Ore I primi cinquanta anni delle donne in Magistratura: quali prospettive per il futuro Saluti: Ore 10,30 o Annamaria Cancellieri Ministro della Giustizia o Michele Vietti Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura o Giorgio Santacroce Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione o Gianfranco Ciani Procuratore generale presso la Suprema Corte di Cassazione Interventi: Ore 11,15 Il contributo delle donne al governo autonomo della Magistratura o Giuseppina Casella o Giovanna Di Rosa Componenti del Consiglio Superiore della Magistratura L'esperienza della prima donna Ministro della Giustizia o Paola Severino Prorettore della LUISS Guido Carli Il principio di pari opportunità nella giurisprudenza della Consulta o Marta Cartabia

5 Giudice della Corte Costituzionale Il principio di pari opportunità nella giurisprudenza della Corte di Cassazione o Giovanni Amoroso Consigliere Corte di Cassazione Il vissuto di una donna magistrato nella cultura islamica o Maria Bashir Procuratrice generale di Herat - Afghanistan II sessione La violenza di genere nella società attuale Ore 15,00 Saluti : o Laura Boldrini Presidente della Camera dei Deputati o Emma Bonino Ministro degli Affari Esteri o Josefa Idem Ministro per le Pari Opportunità, lo Sport e le Politiche giovanili Tavola rotonda: o Mara Carfagna Onorevole o Carole Beebe Tarantelli Psicoanalista o Giulia Bongiorno Avvocato o Maria Monteleone Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Roma Modera:

6 o Federica Sciarelli Giornalista Rai Introduzione e coordinamento: Giuseppina Casella Giovanna Di Rosa

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