Anemia Infettiva Equina
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- Emanuele Zani
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1 1 ANEMIA INFETTIVA EQUINA Anemia Infettiva Equina La malattia L Anemia Infettiva Equina (AIE) è una malattia virale, sostenuta da un lentivirus (appartenente alla famiglia Retroviridae), che può colpire tutte le specie appartenenti alla famiglia degli Equidi, inclusi quindi, oltre al cavallo, l asino, il mulo e il bardotto. La malattia è stata descritta per la prima volta nel 1843 in Francia e d allora è stata segnalata pressoché ovunque. L AIE ha un andamento stagionale, con incidenza maggiore durante l estate fino ad autunno inoltrato, correlato alla presenza e alla maggiore attività dei Tabanidi (Tabanus fuscicostatus Hine) e dei Muscidi (Stomoxys calcitrans), ditteri ematofagi riconosciuti come vettori meccanici del virus. La trasmissione può avvenire inoltre per via iatrogena, attraverso aghi e siringhe contaminate o trasfusioni di sangue infetto. Il virus è eliminato anche con secreti ed escreti da parte dell animale infetto ma questa modalità di trasmissione sembra avere un ruolo epidemiologico marginale. Normativa principale In Italia il controllo per l anemia infettiva mediante il test di Coggins è rimasto obbligatorio fino al Il DM del 4 dicembre 1976 stabiliva l obbligatorietà del test di Coggins (test sierologico del tipo immuno-diffusione in gel di agar o AGID) e i requisiti sanitari per allevamenti e ippodromi indenni da anemia infettiva, assicurando così il controllo sierologico individuale a tutti gli equini destinati a concentramenti (comprendendo anche aste e fiere). Di fatto un ampia fetta del patrimonio equino nazionale era soggetta a monitoraggio diagnostico. Queste misure sono state superate dal DPR 243/94, che regolamenta i movimenti degli equidi sul territorio nazionale e le importazioni da Paesi terzi. Successivamente la circolare ministeriale n. 3/95 ha limitato il controllo obbligatorio (test di Coggins) ai soggetti importati da Paesi terzi e ai riproduttori maschi. Solo nelle Regioni Piemonte e Liguria è stato adottato un piano sistematico di controllo della malattia. Considerati i numerosi casi di anemia infettiva equina denunciati in Italia (17 focolai) nel 2006, l attenzione nei confronti di questa malattia si è ridestata. Per far fronte a quella che è stata definita un emergenza è stata emessa un ordinanza ministeriale (14 novembre 2006) che ha reintrodotto l obbligo di controllo di tutti gli equidi, di età superiore ai tre mesi, ad esclusione dei capi allevati unicamente per essere destinati alla macellazione. L ordinanza del 18 dicembre 2007 ribadiva l obbligatorietà del piano di sorveglianza per l anemia infettiva di durata biennale con l obbligo di un controllo annuale su tutti gli equidi di età superiore ai sei mesi (esclusi i cavalli da carne) e l obbligo dell iscrizione, qualora non sia stata effettuata, dell animale all anagrafe equina. I risultati dei piani, elaborati dal Centro di Referenza Nazionale per l anemia infettiva equina situato presso l Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, hanno mostrato una presenza dell infezione sul territorio
2 2 ANEMIA INFETTIVA EQUINA nazionale disomogenea per cui nel piano di sorveglianza 2010 (ordinanza 8 agosto 2010 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 18 settembre 2010, n. 219) è stato previsto in Umbria, Molise, Lazio e Abruzzo un controllo della quasi totalità del patrimonio equino presente nel territorio regionale con cadenza annuale mentre nelle restanti Regioni il controllo è stato dilazionato in due anni. La scheda di accompagnamento dei campioni di sangue da sottoporre a test sierologico prevedeva che fossero segnalati il motivo del prelievo (sorveglianza sierologica, la movimentazione dei capi e sorveglianza sindromica), le informazioni anagrafiche dell azienda (tipologia d allevamento e comune di residenza) e i dati relativi agli animali (specie, sesso e anno di nascita). L importanza della scheda consiste nel fatto che in essa sono racchiusi eventuali fattori di rischio. Dal settembre 2012 scaduta la precedente ordinanza, non è più previsto alcun piano di sorveglianza nazionale, ma il Ministero della Salute, tramite una nota (nota ministeriale del 29/10/2012) ha invitato le Regioni a garantire la sorveglianza; la Regione Umbria con una decisione del 18 marzo 2013 ha stabilito la necessità di proseguire l attività di controllo e di monitoraggio degli equidi tenendo conto di specifiche situazioni di rischio. Metodologia e fonte dei dati I dati umbri relativi alle prove sierologiche per l anemia infettiva derivano principalmente dal Sistema Informativo Gestione Laboratori Analisi (SIGLA) dell IZSUM parzialmente elaborati dal personale dell Unità Operativa Sistemi Informativi Sanitari e Anagrafi (UISA) dell IZSUM. Si è cercato di contare le aziende una sola volta, così come gli animali, eliminando eventuali doppioni. Per cui in caso di animali o aziende, negative, analizzate più volte ha fatto fede l ultima data di controllo, mentre in caso di positività si è considerata la data del prelievo risultato poi positivo. I criteri principali per definire i focolai sono stati di tipo epidemiologico. I focolai descritti rappresentano quindi unità epidemiologiche e cioè situazioni di presenza di malattia in un contesto continuum per cui per esempio più aziende (identificate con due codici aziendali differenti) sono state considerate un unico focolaio quando gli animali hanno condiviso ricoveri, pascoli ed alimentazione. Le date di riferimento per aggregare i dati su base annuale sono state quella dell accettazione del campione e non quella dell emissione del rapporto di prova. Questo ha determinato che, per esempio, un capo positivo esaminato alla fine di un anno ma con la segnalazione e quindi refertazione all inizio dell anno immediatamente successivo venisse conteggiato tra i positivi dell anno in cui è stato fatto il prelievo (quello precedente). Lo stesso procedimento è stato adottato sia per le aziende sia per i capi. Sono stati eliminati dal conteggio del numeratore, ma mantenuti nel denominatore di proporzioni e tassi stimati, i campioni non idonei. I dati nazionali derivano dal Report delle attività di sorveglianza nel periodo del Piano Nazionale di sorveglianza per l Anemia Infettiva degli Equidi fatto dal Centro di Referenza Nazionale per l Anemia Infettiva degli
3 3 ANEMIA INFETTIVA EQUINA Equidi (CRAIE) presso l Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana ( 2bdf.pdf) e dal Sistema Informativo Malattie Animali Nazionale (SIMAN). I dati mondiali sono stati estratti dal sito dell OIE: butionmap Situazione epidemiologica in Umbria I risultati riguardanti il piano umbro sulla sorveglianza per AIE sono illustrati nelle tabelle 1-2 e nella figura 1. Si noti come la prevalenza dei capi e degli allevamenti positivi sia tendenzialmente diminuita nel corso degli anni fino al Per il 2013 sia il numero di capi controllati sia il numero di aziende è notevolmente diminuito; a seguito dell ultima decisione della Regione Umbria infatti l attività di controllo e monitoraggio sierologico è stata applicata agli equidi solo in situazioni particolari come ad esempio la presenza di animali in allevamenti sede di focolaio negli anni , o allevamenti situati nel raggio di 2 km intorno a focolai precedenti, in caso di promiscuità tra muli, bardotti e cavalli, in equidi introdotti da Paesi comunitari ecc. Tabella 1: Prevalenza grezza di capi positivi in Umbria per AIE Anni N. capi positivi Prevalenza N. capi controllat i capi ,27% ,38% ,18% ,14% ,09% ,06% ,4%
4 4 ANEMIA INFETTIVA EQUINA Tabella 2: Prevalenza grezza degli allevamenti positivi in Umbria per AIE Anni N. allevament i positivi Prevalenza N. allevament i controllat i allevamenti ,06% ,22% ,74% ,53% ,29% ,04% % Figura 1: Andamento sieropositività degli allevamenti e dei capi in Umbria
5 5 ANEMIA INFETTIVA EQUINA Figura 2: Distribuzione del totale degli equidi, suddivisi per specie e per anno in Umbria, nel periodo Non specif icato Zebra Mulo Cavallo Bardotto Asino Situazione epidemiologica in Italia Nel periodo in Italia sono stati analizzati dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali campioni di equidi (risultando purtroppo inattuabile, a livello nazionale, poter identificare con certezza i singoli equidi analizzati sulla base dell identificazione univoca), di cui 247 sono stati sottoposti a conferma presso il CRAIE e sono risultati positivi. Le aziende con almeno una positività confermata dal CRAIE nello stesso periodo ammontano a 166, mentre i focolai notificati ufficialmente nel sistema di notifica europeo ADNS (Animal Disease Notification System) sono 119. I focolai di AIE notificati in SIMAN per il 2013 in Italia sono stati 20. Situazione epidemiologica nel mondo I dati relativi alla situazione epidemiologica mondiale, aggiornati a dicembre 2013, vengono riportati nelle figure 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12 e 13, 14, 15, 16, mostrano rispettivamente la situazione epidemiologica per AIE da gennaio a giugno e da luglio a dicembre nel range di anni che va dal 2007 al 2013.
6 6 ANEMIA INFETTIVA EQUINA Figura 3: Situazione epidemiologica per AIE nel mondo da gennaio a giugno 2007 Figura 4: Situazione epidemiologica per AIE nel mondo da luglio a dicembre 2007 Figura 5: Situazione epidemiologica per AIE nel mondo da gennaio a giugno 2008
7 7 ANEMIA INFETTIVA EQUINA Figura 6: Situazione epidemiologica per AIE nel mondo da luglio a dicembre 2008 Figura 7: Situazione epidemiologica per AIE nel mondo da gennaio a giugno 2009 Figura 8: Situazione epidemiologica per AIE nel mondo da luglio a dicembre 2009
8 8 ANEMIA INFETTIVA EQUINA Figura 9: Situazione epidemiologica per AIE nel mondo da gennaio a giugno 2010 Figura 10: Situazione epidemiologica per AIE nel mondo da luglio a dicembre 2010 Figura 11: Situazione epidemiologica per AIE nel mondo da gennaio a giugno 2011
9 9 ANEMIA INFETTIVA EQUINA Figura 12: Situazione epidemiologica per AIE nel mondo da luglio a dicembre 2011 Figura 13: Situazione epidemiologica per AIE nel mondo da gennaio a giugno 2012 Figura 14: Situazione epidemiologica per AIE nel mondo da luglio a dicembre 2012
10 10 ANEMIA INFETTIVA EQUINA Figura 15: Situazione epidemiologica per AIE nel mondo da gennaio a giugno 2013 Figura 16: Situazione epidemiologica per AIE nel mondo da luglio a dicembre 2013 Copyright Vietata la riproduzione, anche parziale delle immagini e dei testi senza il consenso dell'istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'umbria e delle Marche.
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