I.N.P.D.A.P. ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA

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1 I.N.P.D.A.P. ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA N. 240 del 2 settembre 2004 OGGETTO: Cartolarizzazione dei crediti INPDAP IL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA VISTO il D.L.vo 30 giugno 1994 n. 479 di istituzione dell'istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell'amministrazione Pubblica; VISTO il D.P.R. 24 Settembre 1997 n. 368 di emanazione del Regolamento concernente l organizzazione ed il funzionamento dell Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica; VISTI i D.P.C.M. del 24 ottobre, 27 novembre, 19 dicembre 2003 e 27 gennaio 2004 di ricostituzione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza; VISTO che nella seduta del 2 dicembre 2003 è stato insediato il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza e che nella stessa data è stato eletto il Presidente nella persona di Guido Abbadessa; VISTO il D.P.R. del 10 dicembre 2003 di nomina del Presidente dell Istituto; VISTO il D.P.C.M. del 4 giugno 2004 di nomina del Consiglio di Amministrazione dell Istituto; VISTO il Regolamento generale del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza approvato con delibera n. 230 del 25 marzo 2004;

2 SOTTO la presidenza di Guido Abbadessa e alla presenza dei Consiglieri: Mario Assogna..assente Donatello Bertozzi Salvatore Bosco Sebastiano Callipo Forte Clo Walter De Candiziis Alberto Ferrari Giuseppe Frisone Saverio Lolaico Corrado Mannucci Patrizia Mattioli Fabio Melilli Michele Penta assente Franco Perasso Enrico Matteo Ponti Lorenzo Rixi assente Daniela Ruffino Alessandro Ruggini assente Paola Soncini Emiliano Tremolada Alessandra Vernier.assente Susanna Zeller Concetta Zezza.. assente TENUTO CONTO che, ai sensi dell art. 3 comma 4 della legge 479 del 1994 così come modificato dall art.17, comma 23 della legge 15 Maggio 1997 n. 127, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza definisce i programmi, individua le linee di indirizzo e determina gli obiettivi prioritari e quelli strategici pluriennali; VISTO l art.1, comma 245 della legge n. 662 del 23 Dicembre 1996 che istituisce presso l INPDAP la gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali a favore degli iscritti; VISTO il Decreto 28 Luglio 1998 n. 463 (Regolamento per la gestione unitaria delle Prestazioni creditizie e sociali istituita presso l INPDAP) che conferisce all Istituto la possibilità di ricercare ogni possibile forma di intervento diretta a sviluppare e migliorare le prestazioni creditizie e sociali mediante strumenti flessibili tali da adeguare l azione dell Istituto alle mutevoli necessità degli iscritti; VISTI il DPR 180/1950 e il T.U. DPR 1032/1973 di regolamentazione delle prestazioni creditizie e delle Attività Sociali a favore degli iscritti all'inpdap; 2

3 VISTA la legge n.130 del 30 aprile 1999 che prevede la possibilità di smobilizzare poste attive in bilancio, non ancora liquide, che possono essere trasformate in titoli e successivamente collocate sul mercato finanziario allo scopo di acquisire una più consistente liquidità da utilizzare a favore dell attività creditizia e sociale; TENUTO CONTO della legge n.409 del 23 Novembre 2001 sulla cartolarizzazione dei crediti dello Stato nonché dell art. 84 della legge 289 del (Finanziaria 2003) che sotto l aspetto normativo configura e disciplina, tramite il comma 1 dell art. 15 della legge n. 448/1998, la cartolarizzazione sia dei crediti di imposta e contributivi, sia di altri crediti dello Stato e di altri Enti Pubblici, compresi i crediti finanziari; TENUTO CONTO del decreto ministeriale del 18 aprile 2003,e del successivo decreto ministeriale del 21 novembre 2003 di determinazione da parte del Ministro dell Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle caratteristiche dei crediti da cedersi e della relativa operazione di cartolarizzazione; IN CONSIDERAZIONE del possibile ridimensionamento delle prestazioni creditizie e sociali che la cartolarizzazione potrebbe produrre in rapporto, anche, alla incertezza relativa alla disponibilità delle somme confluite sul conto corrente costituito presso la Tesoreria Centrale dello Stato di natura infruttifera e soggetto ad erosione inflattiva; RITENUTO che le suddette prestazioni istituzionali vengono erogate attraverso un fondo rotativo costituito dal FONDO SPECIALE PER IL CREDITO, costantemente alimentato da una contribuzione previdenziale aggiuntiva ed obbligatoria stabilita per legge nella misura dello 0,35% sullo stipendio dell iscritto all INPDAP (legge finanziaria 662/1996); VISTO che il suddetto Fondo si autoalimenta con il rientro delle quote dei prestiti ceduti e dall ammontare del contributo trattenuto obbligatoriamente per legge sullo stipendio dell iscritto e che oltre alle attività creditizie finanzia anche i servizi Sociali di sostegno agli anziani ed ai giovani in cerca di prima occupazione; CONSIDERATO che la Cartolarizzazione in atto potrebbe produrre come primo effetto una sensibile diminuzione delle risorse destinate al fondo stesso non più alimentato dal rientro dei crediti, e che gli stessi vantati dal Fondo per i prestiti ceduti agli iscritti mutuatari non ricadono nella titolarità dell Istituto essendo il Fondo alimentato per un terzo dell intero fabbisogno dal suddetto contributo previdenziale obbligatorio; CONSIDERATO che tale situazione potrebbe ingenerare un possibile contenzioso giudiziario con prevedibile perdita di risorse; 3

4 TENUTO CONTO che una così spinta cartolarizzazione potrebbe, a breve, produrre un sostanziale ridimensionamento dei compiti conferiti per legge all Istituto in materia creditizia e sociale; NEL CONFERMARE le più ampie riserve sulla complessiva operazione di cartolarizzazione dei crediti prevalentemente in ordine alla parte dei crediti relativi ai prestiti concessi agli iscritti il cui fondo, unica garanzia delle risorse da destinare alla prestazioni istituzionali, è alimentato dal contributo di natura previdenziale dello 0,35% obbligatoriamente prelevato dalla retribuzione lorda. VISTA la relazione predisposta dalla Commissione Prestazioni Credito, Attività Sociali ed Entrate Contributive nella seduta del 2 luglio 2004, che costituisce parte integrante della presente delibera; ALL UNANIMITA dei Consiglieri presenti DELIBERA di impegnare gli Organi di gestione a vigilare sullo svolgimento del processo già in atto, a garanzia della titolarità, dell ammontare e della disponibilità del fondo costituito, nonché della trasparenza degli elementi costitutivi dell accordo, attivando, comunque, le seguenti iniziative: verificare puntualmente che la procedura competitiva di collocazione dei titoli da parte degli Istituti specializzati abbia effettivamente tenuto conto dell offerta più vantaggiosa anche in ordine all importo delle commissioni e del rimborso spese richiesto per il collocamento, nonché alla comprovata esperienza vantata in operazioni analoghe; porre in essere ogni iniziativa al fine di dare concreta attuazione alla concessione, in forma diretta, del Piccolo Prestito ai pensionati iscritti valutando il maggior rischio tipico della categoria e condizionando l erogazione al versamento di un contributo obbligatorio commisurato alla particolare natura sociale dell iscritto e della prestazione nonchè alla certezza del rientro delle quote cedute in prestito; verificare la legittimità dell accordo sottoscritto in rapporto alla tutela dell iscritto titolare del contributo obbligatorio e a garanzia della continuità della prestazione non rinunciando alla possibilità di un eventuale coinvolgimento della magistratura contabile della Corte dei Conti quale Organo di Controllo; intraprendere un azione di verifica diretta ad accertare la reale disponibilità dei Fondi costituiti presso la Tesoreria Centrale in corrispondenza dell art. 2 del decreto ministeriale ; 4

5 garantire la piena disponibilità dei fondi e dei benefici derivanti dalla cessione dei crediti indirizzando i relativi profitti verso una espansione reale del mercato del credito e dei Servizi Sociali dell Istituto; attivarsi al fine di procedere alla riconversione del conto corrente costituito presso la Tesoreria Centrale in modo da renderlo fruttifero attraverso l investimento delle somme in titoli certi, che, a loro volta, garantirebbero un rendimento certo anche in regime di inflazione; completare in tempi ragionevoli la nuova architettura informatica per la gestione degli adempimenti in carico all INPDAP in rapporto alle attività di supporto organizzativo e specialistico. conseguire l esatta imputazione delle quote mensili dei prestiti in ammortamento, allo scopo di evitare che vengano trasferiti al Conto Incassi crediti diversi da quelli cartolarizzati; accelerare l attivazione delle procedure di pagamento presso i conti domiciliati gestiti da Poste Italiane S.p.A.; intraprendere puntuali iniziative volte a sollecitare Enti ed Amministrazioni Versanti ad attivare procedure informatizzate compatibili con l attività di cartolarizzazione regolamentando il pagamento degli stipendi nello stesso mese di competenza. Il Segretario Il Presidente (Francesco Sapia) (Guido Abbadessa) F.to Francesco Sapia F.to Guido Abbadessa 5

6 I.N.P.D.A.P CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA COMMISSIONE PRESTAZIONI, CREDITO ED ATTIVITA SOCIALI, ENTRATE CONTRIBUTIVE Oggetto: Cartolarizzazione dei crediti dell INPDAP EVOLUZIONE DEL PROCESSO DI CARTOLARIZZAZIONE DEI CREDITI QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO-GIURIDICO L avvio della smobilitazione delle poste attive in bilancio relative ai crediti dell Inpdap si sviluppa nell ambito di provvedimenti giuridico-normativi che ne disciplinano l applicazione e la definizione. IL processo in ordine alla cessione dei crediti è regolamentato con decreto ministeriale del 18 Aprile 2003 sulla scorta degli articolati della legge 30 Aprile 1999 n 130 e l art. 15, comma 1 della legge finanziaria n 448/ 98 integralmente modificato con l art. 22 del decreto legge n 350 del 25 Settembre 2001 convertito dalla legge n 409 del 23 Novembre concernente la cartolarizzazione dei crediti dello Stato. Il decreto legislativo del 1 Settembre 1993, n 385 e successive modificazioni inerenti al cosiddetto testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia quale riferimento centrale e qualificato quanto alla contrattazione bancaria e creditizia è integrativo, altresì, del quadro giuridico dispositivo dei termini e dei percorsi applicativi dell operazione in atto. 6

7 STATO EVOLUTIVO DELL OPERAZIONE Con decreto ministeriale del 18 Aprile 2003 è stato avviato il Processo di Cartolarizzazione dei crediti dell'inpdap attraverso la contrattazione di titoli che, una volta individuati dal Ministero dell Economia e delle Finanze vengono collocati sul mercato con procedura competitiva da Istituti Finanziari specializzati tenendo conto dell offerta più vantaggiosa. L operazione di cartolarizzazione si articola,nell attuazione del Processo, sui Piani di Ammortamento e costituisce un vero e proprio scambio tra lo Stato e l INPDAP. Il DM del 21/11/2003 ha individuato, come prima tranche da cartolarizzare per l importo minimo garantito di ml, i crediti derivanti dai prestiti personali (piccoli prestiti annuali, biennali, triennali e pluriennali mediante cessione del quinto dello stipendio) in fase di ammortamento al 30/9/2003 e concessi entro il 5/12/2003 a favore degli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell INPDAP. Lo stesso decreto ha, altresì, indicato le caratteristiche dei titoli da emettersi da parte della SCIC fissando contestualmente un corrispettivo iniziale di ml in favore dell INPDAP da confluire sul c/c infruttifero costituito presso la Tesoreria Centrale dello Stato ed un ulteriore corrispettivo condizionato al completo rimborso dei titoli emessi. Inoltre, è stato disposto che l INPDAP amministri ed incassi i crediti per conto della SCIC sulla base di un contratto di gestione opportunamente sottoscritto. Una seconda operazione di cartolarizzazione, disposta con DM del 23/11/2003, ha riguardato i crediti relativi a mutui concessi ad enti pubblici per l importo minimo garantito di 556 ml, a fronte del corrispettivo iniziale di 514 ml. Va ricordato che i Piani di Ammortamento sono fermi da circa cinque anni per conseguenza le somme in entrata relative alle quote in scomputo confluenti sui vecchi conti costituirebbero, di fatto, un plus valore a favore 7

8 dell Acquirente (SCIC S.r.l.) in virtù del criterio di proiezione programmata dell arretrato da confluire sul conto di Riconciliazione. Si tratta di crediti esigibili e certi che, una volta ceduti, rappresentano una perdita netta in rapporto ai flussi in entrata provenienti in modo diretto e costante dal rientro delle quote cedute in prestito pregiudicando, in tal senso, la continuità stessa delle prestazioni creditizie tradizionali che si basa,per legge, sul contributo obbligatorio di natura previdenziale trattenuto direttamente dalla retribuzione lorda dell iscritto. Non è escluso,cosi, un possibile ridimensionamento delle attività istituzionali siano esse creditizie o sociali per le quali l unica fonte di finanziamento che,in questo caso, verrebbe unicamente dal flusso obbligatorio del contributo dello 0,35% che, a conti fatti, costituisce solo un terzo dell intero fabbisogno necessari per la erogazione delle tradizionali attività dell Istituto. TERMINI DELL ACCORDO Il contratto di gestione relativo alla cartolarizzazione dei crediti è stipulato in data 25 Novembre 2003 tra l INPDAP in qualità di GESTORE e la Società di Cartolarizzazione Italiana Crediti a responsabilità limitata cosiddetta S.C.I.C. - S.r.l. in qualità di ACQUIRENTE, costituita ai sensi dell art.15 della legge 23 Dicembre 1998, n 448 iscritta nell elenco generale di cui all articolo 106 del decreto legislativo 1 Settembre 19993, n 385 disciplinativo del T.U. Bancario in materia di contrattazione di titoli finanziari. In conformità di quanto previsto dal decreto del 18 Aprile 2003 art.15 comma 3, di cui alla premessa, il Ministero dell Economia e della Finanze di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, ha autorizzato l operazione di cessione dei crediti INPDAP. Il Contratto di Cessione dei crediti all Acquirente,iscritto al registro delle imprese di Roma con il numero di riferimento 32942,ha previsto il 8

9 trasferimento in blocco dei crediti, per capitale,interessi e accessori relativamente al portafoglio dei prestiti personali diretti annuali, biennali e triennali, nonché dei prestiti pluriennali diretti. Nell ambito di questa fase operativa il Contratto prevede due diverse procedure di garanzia: quella di Riconciliazione per le morosità relative alle quote cedute e non riscosse e quella di Verifica esercitata dalla società specializzata Deloitte &Tousc S.p.A. L Acquirente conferisce all INPDAP, che accetta, l incarico di svolgere per conto e in nome della società acquirente medesima, l attività di amministrazione e incasso dei crediti, nonché la gestione di eventuali procedure di recupero degli stessi in sede sia esecutiva sia concorsuale o stragiudiziale aventi per oggetto i crediti. L INPDAP, in qualità di Gestore, deve inoltre provvedere, attraverso le sedi provinciali competenti ad aprire un Conto Corrente presso le Poste Italiane S.p.A. intestato a proprio nome sul quale saranno versati i saldi attivi dei conti relativi ai Prestiti Pluriennali diretti ed i conti relativi ai Piccoli Prestiti. Il Gestore è impegnato, altresì, ad inviare ai beneficiari dei Mutui Ipotecari i Bollettini Postali pre-compilati idonei al versamento delle rate di rimborso dei mutui sui nuovi Conti Dedicati,. impegnandosi, nel frattempo, ad ordinare alle Poste Italiane S.p.A. la trasmissione dei dati significativi riferiti ai Prestiti personali e indispensabili al corretto svolgimento dell attività di Riconciliazione, senza tralasciare la trasmissione delle circolari esplicative di comportamento alle Amministrazioni versanti. Le somme raccolte dovranno confluire nel conto infruttifero costituito appositamente presso la Tesoreria Centrale dello Stato con il n che opera attraverso la tutela della Banca d Italia, contraddistinto come Cartolarizzazione Crediti INPDAP Tra i compiti dell INPDAP, a termine di contratto, rientra anche la comunicazione alle Amministrazioni, mediante circolare esplicativa sugli adempimenti e le procedure di pagamento allo scopo di identificare in maniera univoca i crediti di rispettiva competenza nei relativi sistemi informatizzati e di 9

10 comunicare mensilmente all INPDAP, mediante supporti telematici standardizzati, le informazioni anagrafiche relative alla identificazione dei Beneficiari ed alle trattenute effettuate sugli stipendi di ciascun beneficiario nonché le eventuali variazioni. L Inpdap, nel frattempo, comunicherà all Acquirente, la costituzione di due conti correnti costituiti presso le Poste Italiane S.p.A. uno relativo al piccolo credito e l altro relativo ai cosiddetti prestiti pluriennali sui quali gli uffici provinciali competenti dovranno collettivamente far confluire gli incassi delle relative quote riscosse. Lo sviluppo del processo di cartolarizzazione si articola, operativamente, su tre direttrici strategiche ben definite: Procedura di riconciliazione Rendiconto Trimestrale Procedura di Verifica A decorrere dal 16 febbraio 2004 l INPDAP, in qualità di gestore, si impegna ad effettuare le verifiche tra gli importi attesi, le eventuali variazioni anagrafiche pervenute alle sedi di riferimento in relazione ai prestiti personali sulla base dei rispettivi piani di ammortamento e gli importi versati dalle amministrazioni che curano le trattenute sullo stipendio dei mutuatari secondo le proprie risultanze contabili e amministrative. Ove le Amministrazioni versanti ritengano di dover effettuare pagamenti per importi diversi da quelli indicati nella Comunicazione di proiezione, i versamenti dovranno confluire, a mezzo bonifico, sul Conto della Riconciliazione. In questo caso il gestore provvede ad attuare le necessarie verifiche al fine di riconciliare gli importi effettivamente dovuti e quelli concretamente versati dall Amministrazione di competenza mediante la procedura di riconciliazione.a seguito della quale il gestore potrà recuperare le somme che risulteranno 10

11 dovute e non versate dalle Amministrazioni attraverso i Procedimenti di carattere esecutivo e concorsuale. Relativamente alla attività di incasso è previsto un importo onnicomprensivo a favore del Gestore a titolo di commissioni e rimborso delle spese sostenute soprattutto in materia di recupero dei crediti insoluti. A decorrere dalla data di stipulazione del contratto di cessione il Gestore avrà l obbligo di predisporre e trasmettere all Acquirente, alla società di revisione identificata nella DELOITTE & TOUCHE S.p.A ed ai Collocatori dei titoli un Rendiconto trimestrale relativo all attività svolta nel periodo di incasso comunicando analiticamente i seguenti elementi contabili tra i quali: L ammontare complessivo degli Incassi specificando quali si riferiscono agli interessi e quali a rimborso di capitale, distinti tra pagamenti anticipati, recupero degli interessi, recupero del capitale e importi ricevuti a qualsiasi titolo; L ammontare dei crediti insoluti e di quelli recuperati; Gli importi relativi ai prestiti estinti anticipatamente a causa di eventi previsti dal Decreto Legge N 1032 e per i quali,in alcuni casi, interviene direttamente il Fondo Rischi con la conseguente sospensione del piano di ammortamento previsto anche dal T.U. 180 del Tra gli obblighi del Gestore rientra la Comunicazione all Acquirente entro il giorno sei di ogni mese di qualsiasi variazione anagrafica o contabile che possa alterare i piani di ammortamento e la relativa attività amministrativa quali elementi necessari a monitorare il meccanismo degli incassi e i relativi scostamenti. Inoltre, in caso di nomina del sostituto del Gestore, l INPDAP è impegnato, per contratto, ad accreditare immediatamente sul Conto Incassi gli importi riscossi e non ancora accreditati sul relativo conto mettendo a disposizione dell Acquirente la documentazione relativa ai crediti riscossi e da riscuotere. 11

12 La responsabilità dell Acquirente si deve ricondurre esclusivamente al dolo o colpa grave riscontrati nell esercizio del proprio mandato. Il Contratto di cessione di crediti prevede, a termine di legge, la facoltà, da parte dell Acquirente, di procedere alla revoca dell incarico al Gestore potendolo conferire ad un diverso soggetto ai sensi dell art. n 1725 del Codice Civile. L Acquirente a sua volta può recedere dal contratto in argomento ai sensi dell art.1373 senza spese né corrispettivo, fatto salvo il pagamento dei crediti del Gestore maturati fino al momento della revoca. La costituzione del conto infruttifero presso la Tesoreria Centrale dello Stato ha, in qualche modo, rafforzato l incertezza sulla reale disponibilità dei fondi originando, in tutta evidenza, contrasto antitetico con lo spirito sociale delle prestazioni istituzionali per le quali deve essere garantita all iscritto la continuità erogativa. All iscritto, titolare del contributo obbligatorio prelevato dallo stipendio nella misura dello 0 35% della retribuzione lorda, devono essere garantiti, proprio in virtù della natura del contributo, la certezza della prestazione e il buon fine del contributo di accesso alle prestazioni istituzionali. Sarà quanto mai opportuno ricordare che le attività tradizionali del Credito si basano, per legge, sul prelievo di un contributo obbligatorio di natura previdenziale che attraverso un virtuoso sistema rotativo di autoalimentazione costituisce, unitamente al rientro delle quote cedute in prestito, l unica forma di finanziamento sia per la erogazione del credito sia per le prestazioni sociali dell Istituto. I contratti di cessione, gestione e di revisione contabile costituiscono gli elementi caratterizzanti del processo di cartolarizzazione con l impegno da parte delle competenti strutture dell INPDAP ad intraprendere, in rapporto all organizzazione ed informatizzazione, le seguenti iniziative : individuazione dei crediti cartolarizzati; verifica della corrispondenza tra le somme dovute dalle Amministrazioni e le somme oggetto degli incassi; sollecitare le Amministrazioni inadempienti; 12

13 vigilare sulle procedure di incasso previste dall accordo con le Poste Italiane S.p.A.; Una prima analisi in merito allo stato di realizzazione della cartolarizzazione dei crediti personali, riferita al 31/3/2004, è rilevabile dalla relazione predisposta il 21/5/2004 dalla Struttura di Valutazione e Controllo Strategico. Rispetto alla prima rendicontazione trimestrale dal 25/11/2003 al 25/2/2004, che ha fornito gli elementi per il rapporto agli investitori da parte della SCIC, il valore nominale del portafoglio riferito alla data di cessione, pari a ml, risulta superiore al minimo garantito di ml e qui di seguito rappresentati. Tipologia del prestito N. prestiti Ammontare residuo al 05/12/203 Prestiti pluriennali Piccoli prestiti Totale portafoglio Sempre alla data del 25/2/2004, l importo trasferito al Conto Incassi presso la Tesoreria Centrale dello Stato è di 413 ml. a fronte dei preventivati 405. Lo scostamento rappresenta un aspetto critico della gestione in rapporto al mancato adeguamento della Procedura Informatizzata relativa ai piani di ammortamento dei prestiti con la possibile conseguenza che nell importo trasferito siano inclusi crediti diversi da quelli cartolarizzati. I riflessi negativi, in questo caso, già considerati in sede di contratto, ricadrebbero negativamente sul sistema dei tempi di introito delle somme dovute all Istituto. Il sistema gestionale contempla modalità operative che risultano non ancora attivate, in particolare, quelle relative ai pagamenti che sarebbero dovuti affluire da marzo 2004 presso i conti domiciliati gestiti da Poste S.p.A. 13

14 E evidenziato, inoltre, come l Istituto non disponga, ancora, del sistema informatizzato adeguato previsto a regime, tant è che la nuova linea di attività BS, avviata soltanto di recente, dovrebbe consentire l esatta imputazione delle rate mensili di ammortamento dei prestiti. Tale linea registra una giacenza all 1/1/2004 di 976 atti, aumentata a al 31/3/2004, a fronte di pratiche pervenute e definite nel trimestre di riferimento. In questa fase sarebbero emersi evidenti alcuni passaggi critici rappresentati da: Presenza tra le quote versate di crediti diversi da quelli da cartolarizzare che a loro volta possano ingenerare differenze tra gli incassi previsti e quelli effettivi; Rispetto dei tempi da parte degli Enti ed Amministrazioni delle cadenze mensili di versamento come già avviene da parte di Enti dotati di procedure di pagamento degli stipendi che fanno riferimento alla data successiva a quella del mese di competenza. Nel frattempo la complessità dell operazione ha sollecitato l Istituto, in rapporto alla rendicontazione trimestrale, ad accelerare il recupero di uno stato di efficienza adeguato agli adempimenti strettamente legati alla denuncia mensile obbligatoria dall 1/01/2005 sia per le Amministrazioni sia per gli Enti iscritti (art.44 legge 326/2003). Al riguardo, la ristrettezza dei tempi e l esigenza di assicurarsi garanzie rispetto al risultato complessivo, hanno suggerito l affidamento del progetto di realizzazione del sistema informatico di gestione della cartolarizzazione dei crediti al raggruppamento FINSIEL-IBM-Sistemi Informativi (RTI). La smobilizzazione delle poste attive in bilancio, di fatto, suscita giustificate perplessità anche di carattere normativo in rapporto ai contenuti di tutela dell iscritto titolare del contributo 0 35% prevista dal T.U. n 1032 del 73 e 180/ 50. Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza già in origine, con O.d.G. del , aveva posto l accento critico sulla questione di legittimità dell operazione soprattutto in ordine alla destinazione delle somme derivanti 14

15 dal contributo a carico dell iscritto non sottovalutare l impatto sociale che una scelta così impopolare può determinare. La mancata disponibilità dei fondi confluiti nel conto infruttifero della tesoreria costituirebbe, di fatto, un considerevole ridimensionamento delle attività ivi comprese quelle di carattere sociale e in coincidenza dell incerto quadro socio-economico del Paese con pesanti riflessi sulle fasce più deboli degli iscritti. Sarà opportuno verificare la stabilità e la consistenza del conto che, essendo di natura infruttifera, è soggetto alla erosione inflattiva in rapporto alla quale è indispensabile valutare rigorosamente la ricaduta dell effetto dei criteri adottati nell operazione in atto, valutando,al tempo stesso, eventuali correttivi di garanzia per i bilanci dell Istituto. Non è secondario guardare all aspetto dei criteri di trattazione riguardanti lo scomputo delle oltre 12 milioni di posizioni di quote cedute che costituiscono tutto l arretrato storico vigilando, inoltre, sui criteri di riscossione e versamento sul conto di Tesoreria dei prestiti estinti anticipatamente e di tutte quelle somme che comportano una variazione del Residuo Debito o che riguardano direttamente il Fondo Rischi. CONCLUSIONI In considerazione della rilevanza strategica e finanziaria delle prestazioni creditizie e sociali la commissione può rappresentare al Consiglio di Indirizzo e Vigilanza l esigenza di invitare gli organi di gestione ad intraprendere, nell ambito di un azione accertativa in ordine alla trasparenza degli accordi ed alla fattibilità e compatibilità giuridiche della cessione in blocco dei crediti, progettando, a tutela degli iscritti, interventi anche di carattere politico e comunque decisivi, tra i quali: verificare puntualmente che la procedura competitiva di collocazione dei titoli da parte degli Istituti specializzati abbia effettivamente tenuto conto dell offerta più vantaggiosa anche in ordine all importo delle commissioni e 15

16 del rimborso spese richiesto per il collocamento, nonché alla comprovata esperienza vantata in operazioni analoghe; riproporre la concessione, in forma diretta, del Piccolo Prestito ai pensionati iscritti valutando il maggior rischio tipico della categoria e condizionando l erogazione al versamento di un contributo obbligatorio commisurato alla particolare natura sociale dell iscritto e della prestazione nonché alla certezza del rientro delle quote cedute in prestito; verificare la legittimità dell accordo sottoscritto in rapporto alla tutela dell iscritto titolare del contributo obbligatorio e a garanzia della continuità della prestazione non rinunciando alla possibilità di un eventuale coinvolgimento della magistratura contabile della Corte dei Conti quale Organo di Controllo; intraprendere un azione di verifica diretta ad accertare la reale disponibilità dei Fondi costituiti presso la Tesoreria Centrale in corrispondenza dell art. 2 del decreto ministeriale ; garantire la piena disponibilità dei fondi e dei benefici derivanti dalla cessione dei crediti indirizzando i relativi profitti verso una espansione reale del mercato del credito e dei Servizi Sociali dell Istituto; intervenire con fermezza in ordine alla riconversione del conto corrente costituito presso la Tesoreria Centrale in modo da renderlo fruttifero attraverso l investimento delle somme in titoli certi, che, a loro volta, garantirebbero un rendimento certo anche in regime di inflazione; completare in tempi ragionevoli la nuova architettura informatica per la gestione degli adempimenti in carico all INPDAP in rapporto alle attività di supporto organizzativo e specialistico. conseguire l esatta imputazione delle quote mensili dei prestiti in ammortamento, allo scopo di evitare che siano trasferiti al Conto Incassi crediti diversi da quelli cartolarizzati; accelerare l attivazione delle procedure di pagamento presso i conti domiciliati gestiti da Poste Italiane S.p.A.; intraprendere puntuali iniziative volte a sollecitare Enti ed Amministrazioni Versanti ad attivare procedure informatizzate compatibili con l attività di cartolarizzazione regolamentando il pagamento degli stipendi nello stesso mese di competenza. IL DIRIGENTE IL COORDINATORE Dr. Luigi Volpi Dr. Donatello Bertozzi F.to Luigi Volpi F.to Donatello Bertozzi GLI ESPERTI Rag. Fulvio Fabi F.to Fulvio Fabi Rag. Duilio Caia F.to Duilio Caia 16

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