REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,quinta Sezione. ha pronunciato la seguente DECISIONE

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Gloria Napoli
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1 N.6730/08 REG.DEC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,quinta Sezione ha pronunciato la seguente DECISIONE Sul ricorso in appello n del 2003 proposto dal sig. Emilio Biancheri, rappresentato e difeso dagli avv.ti Francesco Guido Romanelli, Piergiorgio Alberti, Riccardo Maoli, e presso il primo elettivamente domiciliato in Roma, via Cosseria n.5; contro l Amministrazione Provinciale di Imperia, in persona del suo presidente protempore (non costituito); Il Comune di Bordighera, in persona del sindaco pro-tempore, (non costituito); per l annullamento della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Liguria n. 1055/2002, resa tra le parti, concernente: annullamento concessione edilizia; Visto il ricorso con i relativi allegati; Visti gli atti tutti della causa; 1

2 Designato relatore, alla pubblica udienza del 16 ottobre 2007, il Cons. Giancarlo Giambartolomei; Udito l avvocato Franzin per delega dell avvocato Romanelli; Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue: F A T T O 1.-Con ricorso in appello n del 2003 il sig. Emilio Bianchieri si è gravato avverso la sentenza 29 ottobre 2002 n nella parte in cui il Tribunale Amministrativo regionale per la Liguria ha respinto il ricorso n. 810 del 1992, proposto avverso il decreto del Presidente della Provincia d Imperia 9 marzo 1992 prot. n di annullamento della concessione edilizia rilasciata dal sindaco di Bordighera con provvedimento 28 febbraio 1990 n (di concessione dell istallazione di un dehors, al servizio del ristorante, realizzato mediante una struttura fissa su suolo pubblico della superficie di circa mq 40). Con decreto decisorio 16 febbraio 2007 n. 735 il magistrato delegato ha dichiarato perento il ricorso in appello. Con atto d opposizione al decreto (ex art. 9, co. 1, l. n. 205 del 2000), depositato il 3 aprile 2007, dopo aver richiamate le rituali istanze di fissazione fatte pervenire in data 28 agosto 2003 e 29 ottobre 2003, il sig. Bianchieri afferma che "a tutt oggi non è stata fissata alcun udienza per la discussione della causa nel merito". L Amministrazione provinciale d Imperia ed il Comune di Bordighera non si sono costituiti. 2

3 D I R I T T O 1.-L atto di opposizione al decreto decisorio 16 febbraio 2007 n. 735 è fondato. Il magistrato delegato ha dichiarato perento il ricorso in appello n del 2003 nell erroneo rilievo che: "..l ultimo atto di procedura risale al 4 novembre 2003 e che nessun altro atto di procedura è stato compiuto dalle parti nel biennio successivo a tale data". Senonchè il ricorso era stato inserito nel ruolo del 4 novembre 2003, formato per la trattazione in camera di consiglio delle istanze di sospensione dopo una precedente fissazione alla camera di consiglio del 7 ottobre 2003 che non aveva avuto seguito, essendo in corso di notifica e deposito il connesso atto d appello n.9207 del 2003 (proposto avverso l ordinanza n. 412 del 2003 con la quale il Tribunale amministrativo regionale per la Liguria aveva respinto l istanza di sospensione dell ordine di demolizione del manufatto, ai sensi dell art. 14 della l. n.47 del 1985). Alla camera di consiglio del 4 novembre 2003 la trattazione delle due domande di sospensione fu rinviata (come da istanza depositata il 3 novembre 2003) per aver l appellante chiesto il condono. La fissazione in camera di consiglio e non in udienza pubblica in entrambe le giornate risultano: dal contenuto degli avvisi di segreteria ("a norma dell art. 54 del regolamento di procedura di questo Consiglio di Stato, si comunica che.ha fissato la camera di consiglio del giorni 4 novembre 2003, alle ore 9,00"); dal verbale d udienza; dall istanza di trattazione congiunta (alla camera di consiglio del 4 novembre 2003) dei ricorsi n e n del 2003; dall istanza di rinvio depositata il 3 novembre

4 Risultano anche depositate nel ricorso in esame (in data 28 agosto 2003 ed in data 29 ottobre 2003 ) domande di fissazione dell udienza di merito alle quali è stato dato seguito mediante decreto presidenziale di trattazione del merito alla data odierna (subordinatamente alla superamento del decreto decisorio di dichiarazione di intervenuta perenzione). 2.-Il ricorso in appello è fondato Oggetto del ricorso n.810 del 1992, respinto in primo grado, è il decreto 9 marzo 1992 prot. n con il quale del Presidente della Provincia d Imperia dispose l annullamento della concessione edilizia rilasciata dal sindaco di Bordighera con provvedimento 28 febbraio 1990 n. 3961, di concessione dell istallazione di un dehors, al servizio del ristorante, realizzato mediante una struttura fissa su suolo pubblico della superficie di circa mq 40. Il disposto provvedimento caducatorio, adottato in forza della l.r n.7 del 1987, si fondava su due ragioni. L intervento si sarebbe posto in contrasto con la normativa del P.R.G. per la quale sarebbe stata necessaria nella zona la previa adozione di uno strumento urbanistico attuativo; il manufatto autorizzato sarebbe stato di "possibile intralcio del traffico pedonale e veicolare sulla limitrofa via comunale". L appellante sottopone a censura entrambe le motivazioni dell atto, con argomentazioni già dedotte in primo grado e non intese (a torto) dal Tribunale ammnistrativo Secondo un oramai costante indirizzo giurisprudenziale, la carenza del piano attuativo prescritto dal Piano regolatore non comporta l inedificabilità e 4

5 l impossibilità di rilasciare una concessione edilizia qualora l area interessata dal progetto risulti urbanizzata e completamente edificata. Il giudice di prime cure, pur avendo ben presente l esistenza di un tale indirizzo, ignorando i risultati degli incombenti istruttori disposti in primo grado con sentenza interlocutoria 24 gennaio 2002 n. 59, afferma insufficiente che l accertamento di una situazione di piena edificazione dell area e la sua avvenuta urbanizzazione fosse stata condotta dalla parte privata "a ciò interessata". Il giudice di prime cure, invece, avrebbe dovuto aver presente che, a fronte di provvedimenti che avevano quale presupposto un indagine effettuata dall Amministrazione comunale, era onere della Provincia di verificare in concreto, alla luce di tutti i parametri indicati dal PRG, la sufficienza o meno dei presupposti per la revoca della concessione e non limitarsi a generici riferimenti a situazioni di potenziale stravolgimento urbanistico e alla generica necessità del piano di lottizzazione. Occorre anche considerare che: -il manufatto è stato realizzato su un area di proprietà del Comune che ha rilasciato all appellante una concessione di suolo pubblico, alla cui definitiva scadenza, deve provvedersi alla sgombero dell area medesima; -il rilascio della concessione (che sanava la realizzazione del dehors, in struttura metallica e tende parasole) era stato preceduto da una valutazione che aveva escluso l esistenza di un pericolo d intralcio per la circolazione veicolare e pedonale (in detta concessione edilizia è espresso il richiamo alla delibera 21 settembre 1989n con la quale la giunta comunale aveva accolto la domanda di rilascio della concessione di suolo pubblico finalizzata alla realizzazione del dehors). 5

6 3.-Per quanto sopra considerato e dedotto, accolto l atto d opposizione al decreto decisiorio, ed accolto l atto appello, in riforma della sentenza 29 ottobre 2002 n. 1055, va accolto il ricorso proposto in primo grado n. 810 del Le spese seguono la soccombenza e sono liquidate come da dispositivo. P.Q.M. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, sezione Quinta, definitivamente pronunziando sull appello indicato in epigrafe: -accoglie l atto d opposizione al decreto decisorio; -accoglie l atto di appello ed in riforma della sentenza 29 ottobre 2002 n accoglie il ricorso in primo grado n. 810 del 1992 e annulla il decreto 9 marzo 1992 n. 9719, impugnato con lo stesso ricorso. Condanna l Amministrazione provinciale d Imperia al pagamento delle spese e degli onorari di giudizio che liquida a favore dell appellante in complessivi euro 3.000,00 (tremila/00). Ordina che la presente decisione sia eseguita dall Autorità amministrativa. Così deciso in Roma, nelle camere di consiglio del 16 e del 23 ottobre 2007, con l intervento dei Magistrati: -Raffaele Iannotta - Presidente - Cesare Lamberti- Consigliere - Aldo Fera Consigliere 6

7 - Aniello Cerreto Consigliere - Giancarlo Giambartolomei - Consigliere,est. L'ESTENSORE IL PRESIDENTE f.to Giancarlo Giambartolomei f.to Raffaele Iannotta DEPOSITATA IN SEGRETERIA il 31/12/08. 7

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