MAMMIFERI. Insettivori. (Soricidi) Toporagno. Caratteristiche: peso 5-10gr naso allungato
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- Serafino Piccolo
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1 MAMMIFERI Insettivori Toporagno (Soricidi) Osservare il profilo del capo Caratteristiche: peso 5-10gr naso allungato Organismo fondamentalmente utili, non va confuso con i roditori!! Grande consumatore di insetti in tutti i loro stadi
2 Talpa (Talpidi) Caratteristiche: peso gr corpo compatto arti e coda corti zampe anteriori fossorie naso allungato apparente assenza dei padiglioni auricolari occhi regrediti Danni L attività di scavo per trovare le prede (lombrichi, insetti, molluschi), comporta danni soprattutto a seminati, a plantule, a tappeti erbosi. Lotta preventiva: realizzare barriere meccaniche Lotta eradicante con cartucce fumogene, tagliole, esche tossiche.
3 Inizia costruendo una serie di gallerie poco profonde (3-4 cm sottoterra), per terminare con la realizzazione di un ampia rete. La talpa trasporta la terra di scavo in superficie, creando le caratteristiche collinette, facilmente osservabili sui campi e sui prati. Se una talpa abbandona le proprie gallerie, queste sono prontamente occupate da un altro individuo oppure da topi selvatici o da arvicole. Il nido è costruito in un apposita camera lateralmente ad una delle gallerie principali. cumuli di terra trasporto di terra nido galleria camminamento provviste La talpa europea non conosce un periodo invernale di letargo o di torpore.
4 Lotta alle talpe Lotta preventiva: realizzare barriere meccaniche ultrasuoni e/o vibrazioni Lotta eradicante: con cartucce fumogene, tagliole, esche tossiche.
5 Ratti e Topi Muridi Caratteristiche: peso variabile ( gr) coda scagliosa lunga quanto il corpo o quasi topo selvatico muso appuntito padiglioni auricolari grandi sporgenti zampe posteriori adatte al salto (8-10 cm + coda) Specie onnivore in rapporto sia con le derrate immagazzinate che con le colture agrarie. Differenze etologiche tra le specie (arrampicatori / arboricoli o fossori), in genere molto prolifiche; causano danni diretti e indiretti ( gravi contaminazioni). ratto grigio
6 Arvicole Cricetidi Caratteristiche: peso gr Microtus savii zampe e coda corte muso arrotondato padiglioni auricolari ridotti corpo compatto adatto a vita sotterranea arvicola Specie fossorie che creano un fitto sistema di gallerie e tane sotterranee nei terreni non lavorati. Danni diretti a radici, tuberi e semi; gravi attacchi a campi di cereali se le popolazioni superano i 150 individui a ettaro.
7 Danni Danni da arvicole Danni da ratto (riesce a sottrarre anche il 15% della granella ancora in campo) Danni da topolini selvatici
8 Lotta ai roditori Nel caso dei ratti occorre superare la loro proverbiale diffidenza nei riguardi di ogni variazione apportata al loro territorio di caccia. Lotta in ambiente chiuso o aperto: problemi causati dall uso di esche tossiche. Sostanze disponibili Rodenticidi acuti o a dose singola (da evitare perché troppo pericolose per tutti gli animali a sangue caldo) Esche tossiche a base di fosfuro di Zn, norbromide, scilliroside, SO3 di tallio. Rodenticidi cronici o anticoagulanti (di pronta accettazione) chlorophacinone, difenacoum, brodifacoum, bromalodione (anticoagulanti di II gen, detti anche a dose singola )
9 Lotta alle arvicole Lavorazioni periodiche Eliminazione vegetazione infestante Distribuzione di esche tossiche a base di clorofacinone Lotta ai topi Trappole a bilanciere (Ugglan) Distribuzione di esche tossiche (bromalodione, brodifacoum) sempre perimetralmente al campo Lotta ai ratti Controllo della vegetazione spontanea perimetrale Rotazioni con colture non appetite dal ratto grigio Pasture preliminari non tossiche Esche tossiche a base di clorofacinone (ratto nero) ovvero anticoagulanti di II gen. (ratto grigio) perimetralmente.
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