INIZIATIVE DIDATTICHE GRATUITE PER LE SCUOLE PRIMAVERA 2013

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1 INIZIATIVE DIDATTICHE GRATUITE PER LE SCUOLE PRIMAVERA 2013 La Soprintendenza per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia ha in gestione la maggior parte dei siti archeologici della provincia di Trieste. Alcuni sono molto conosciuti e visitati: il teatro romano, il sepolcreto di via Donota, l arco di Riccardo Altri sono invece meno noti, ma conservano una traccia importantissima del mondo antico in alcuni aspetti peculiari: la religiosità pagana del mitreo di Duino (l unico al mondo rinvenuto in una grotta naturale), quella cristiana della Basilica mosaicata di via Madonna del Mare, l abilità tecnica evidente nel tratto di acquedotto romano a Borgo S. Sergio Per valorizzare questi siti e per trasmettere agli studenti la conoscenza e quindi il rispetto e l amore per il nostro territorio e per le radici della nostra cultura, durante la primavera 2013 la Soprintendenza per i Beni archeologici del Friuli Venezia Giulia ha predisposto un catalogo di iniziative didattiche rivolte alle scuole di ogni ordine e grado che offre agli allievi e ai loro insegnanti la possibilità di visitare gratuitamente i siti della provincia di Trieste di competenza statale, con la guida di un operatore didattico archeologo. Questo servizio è disponibile per le seguenti aree archeologiche: TRIESTE Teatro romano: edificio di spettacolo del I secolo d.c. parzialmente restaurato, elemento fondamentale per capire da un lato l'urbanistica di Tergeste e dall'altro la società romana antica (ATTENZIONE: in restauro da aprile 2013, quindi temporaneamente visibile solo dall'esterno). Antiquarium e Sepolcreto di via Donota: resti di un'abitazione del I secolo a.c. - II sec. d.c. e di un ampio recinto funerario, con sepolture di varie tipologie, in cui si riconoscono i cambiamenti socio-economici della città antica in 5 secoli di storia. Antiquarium di via del Seminario: tratto delle mura della città romana, che nei secoli sono state sfruttate come fondamenta per gli edifici soprastanti. Basilica paleocristiana di via Madonna del Mare: luogo di culto cristiano del V VI secolo, con mosaici pavimentali policromi e iscritti che danno importanti informazioni sulle condizioni sociali ed economiche della prima comunità cristiana tergestina e sul suo gusto artistico.

2 Acquedotto romano di Borgo S. Sergio: tratto di galleria sotterranea dove scorreva l'acqua che dal torrente Rosandra alimentava le fontane di Tergeste dal I secolo d.c. Interessantissimo esempio di come la tecnica costruttiva romana fosse in grado di superare le asperità di un terreno collinare e accidentato come quello del Carso. DUINO AURISINA (TS) Il castelliere di Slivia Carlo Marchesetti : resti dell'imponente maceria della cinta di un villaggio fortificato su altura dell'età dei metalli, dedicato al grande studioso Carlo Marchesetti, il primo ad identificarlo e a rilevarlo, e che costituisce uno dei più importanti siti archeologici della protostoria carsica, abitato a partire dalla metà del II e per tutto l'arco del I millennio a.c. Chiesa di S. Giovanni in Tuba: edificio di culto di origine paleocristiana con tracce della decorazione in mosaico, situato nel suggestivo contesto delle risorgive del fiume Timavo, già legate al culto pagano delle acque. Mitreo di Duino: luogo di culto al dio di origine orientale Mitra, si trova sulle pendici del monte Ermada a poca distanza dalla chiesa di S. Giovanni in Tuba ed è l'unico mitreo finora conosciuto ad essere stato collocato in una grotta naturale. Area archeologica romana dell acquedotto del Randaccio: resti di un complesso edilizio di età romana, forse una stazione di sosta lungo la strada che da Aquileia portava a Tergeste, nei pressi del bacino idrico che gli antichi chiamavano Lacus Timavi e che è noto anche grazie a un'antica carta geografica. MUGGIA (TS) Parco archeologico di Muggia Vecchia: già sede di un castelliere durante l'età del Ferro, del quale sono ancora visibili alcune strutture murarie, in età medievale l'antico borgo di Castrum Muglae, noto dalle fonti sin dal 931 e annoverato tra i possedimenti del Patriarcato di Aquileia, fu abitato fino alla fine del 1400, quando poi il colle venne gradualmente abbandonato a favore del nuovo insediamento sul mare, il Burgus Lauri, l'attuale centro di Muggia racchiuso dalle mura e dominato dal castello. La visita guidata accompagnerà gli interessati alla scoperta dell'unico edificio sopravvissuto dell'abitato medievale, il trecentesco santuario dedicato a Santa Maria Assunta, dei terrazzamenti più antichi, delle mura e delle porte urbiche della cinta medievale, delle strutture abitative e dei materiali rinvenuti durante i recenti scavi archeologici. Il castelliere di Elleri e la necropoli di S. Barbara: strutture di un antico abitato protostorico, che sorge su un'altura attraversata dal confine italo-sloveno, in una posizione strategica per le vie di traffico con l'ambito istriano, con una continuità d'uso a partire dalla media età del Bronzo alle fasi di romanizzazione e poi di età tardo repubblicana; pertinente all'abitato fra Bronzo finale e prima età del Ferro è l'unica necropoli relativa ad un abitato protostorico della Provincia di Trieste.

3 Eventuali abbinamenti: visita al Civico Museo Archeologico di Muggia Oltre alle visite dei singoli siti è possibile prenotare alcuni itinerari tematici, utili ad approfondire particolari argomenti o periodi storici. A tutti i percorsi può essere abbinato un incontro in classe, tenuto dalla guida-archeologo anche con l ausilio di mezzi multimediali, per spiegare l argomento prima della visita vera e propria. Su richiesta dei docenti, si può adattare il percorso scelto alle esigenze didattiche, concordando eventuali argomenti di approfondimento con l'operatore didattico archeologo. Gli itinerari finora disponibili sono i seguenti: Andar per grotte La preistoria del Carso triestino I possibili itinerari prevedono la visita ad alcune delle più suggestive grotte archeologiche del Carso triestino, il cui sottosuolo è infatti ricchissimo di cavità, utilizzate dall'uomo fin dai tempi più remoti e scelte quali siti-guida a seconda della tematica da approfondire e dalle esigenze didattiche e di programmazione degli insegnanti. Verranno analizzate le frequentazioni d'uso delle grotte durante i vari periodi della preistoria, dal Paleolitico fino all'età dei metalli, analizzando di volta in volta aspetti tecnologici e di vita quotidiana relativi ai manufatti archeologici rinvenuti nei vari siti (litica, ceramica, osso, ecc.). I castellieri carsici: abitati fortificati su altura tra Carso e mare durante l'età dei metalli L'itinerario prevede la visita ad uno o più castellieri, siti fortificati le cui imponenti macerie caratterizzano tutt'oggi il paesaggio carsico. Partendo dall'osservazione delle strutture ancora evidenti gli studenti saranno guidati a comprendere meglio strategie insediative, continuità d'uso durante i secoli fra età del Bronzo ed età del Ferro, anche attraverso l'analisi di oggetti di vita quotidiana, quali ceramica e metalli, caratteristici della protostoria del nostro territorio. Tante divinità, un solo Dio Itinerario alla scoperta della religiosità degli antichi, dai miti pagani alla fede cristiana Visita alle suggestive risorgive del fiume Timavo e alla chiesa di S. Giovanni in Tuba, luoghi in cui nei secoli l acqua è l elemento sacro per antonomasia: in questa zona si trovava un santuario pre-romano ispirato dalla leggenda dei mitici Argonauti, dove si officiava il culto delle acque proseguito in età romana e fiorito nel culto cristiano di S. Giovanni Battista. Proseguimento del percorso a piedi lungo le pendici del vicino monte Ermada fino al luogo di culto del dio Mitra, eccezionale e unico al mondo per la sua collocazione all interno di una grotta naturale: il rito rimane tuttora misterioso nel suo complesso,

4 ma le caratteristiche di culto iniziatico-gerarchico di salvezza gettano luce sul motivo del suo successo tra i militari e in un periodo storico di incertezza come quello del medio e tardo Impero romano. Durata: circa 3 ore Eventuali abbinamenti: visita all'area archeologica dell'acquedotto del Randaccio, raggiungibile a piedi e possibile nella stessa giornata; visita alla Basilica Paleocristiana di via Madonna del Mare (Ts), in una giornata diversa. Tergeste che cambia Come i secoli hanno modificato edifici e quartieri della città antica Visita all'area archeologica di via Donota, con le stanze di una domus di I sec. a.c. che col tempo diventano ambienti di servizio per poi essere inseriti in un contesto funerario, con la costruzione di un recinto sepolcrale in cui si riconoscono ancora sepolture originali della tarda età imperiale. A poca distanza, l Antiquarium di via del Seminario mostra come le mura della primitiva colonia di Tergeste siano state utilizzate nei secoli successivi come strutture di sostegno per lussuosi edifici privati e aree artigianali. Il passaggio attraverso l arco di Riccardo e presso il monumento di via dei Capitelli faciliterà la comprensione della struttura urbana di Tergeste e dei suoi quartieri, distinti dagli archi a seconda della funzione delle aree (mercantile, residenziale, cultuale). Durata: circa 2 ore e 30 minuti INFORMAZIONI GENERALI La data dalla visita, il percorso ed eventuali approfondimenti vanno concordati: telefonando al numero (dott.ssa Beatrice Gobbo, responsabile dei servizi educativi della Soprintendenza) o al numero (centralino); inviando una mail con la segnalazione delle proprie richieste all'indirizzo sba-fvg@beniculturali.it La prenotazione va effettuata con almeno 10 giorni di anticipo, compilando e inviando l'apposito modulo (v. oltre): via all'indirizzo sba-fvg@beniculturali.it; via fax al numero

5 Alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia Viale Miramare TRIESTE Fax sba-fvg@beniculturali.it Tel Oggetto: RICHIESTA VISITA GUIDATA Il/La sottoscritto/a qualifica Ente/Scuola Indirizzo Comune Prov. tel. fax referente recapiti per eventuali contatti chiede la collaborazione dei Servizi Educativi di codesta Soprintendenza per una visita guidata (indicare i siti che si desidera inserire nel percorso): data/e della visita: orario della visita: dalle alle Eventuali argomenti da approfondire (concordati con l'operatore): N. partecipanti: Se scuole: classe/i N. allievi N. accompagnatori Per le scuole: Si ricorda che il giorno della visita è necessario consegnare all'operatore didattico l'elenco degli allievi e degli insegnanti che hanno partecipato all'attività. DATA FIRMA