Sindaco Dr. N. Magrone Assessore Ambiente Dr.ssa A. Luciano Assessore Contratti e Appalti Avv. E. Petruzzi Consiglieri Comunali

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1 Dr. Fabrizio Cramarossa Consigliere Comunale Gruppo Circolo di Modugno Modugno, Al All All Ai Sindaco Dr. N. Magrone Assessore Ambiente Dr.ssa A. Luciano Assessore Contratti e Appalti Avv. E. Petruzzi Consiglieri Comunali Oggetto: Proposta per l incentivo della pratica del COMPOSTAGGIO DOMESTICO. In nome e per conto del Gruppo PD presente in CC e del Circolo PD di Modugno, si propone di incentivare la pratica del compostaggio domestico, in continuità con la proposta relativa all ottimizzazione della raccolta del rifiuto umido prodotto dagli esercizi commerciali, così come protocollata in data e in continuità con la proposta di aumentare la percentuale di sconto sulla parte variabile della tares, avanzata e recepita nell atto di indirizzo di CC del La frazione organica (prevalentemente scarti di cucina, sfalci di potatura, residui di commercializzazione di alimenti, residui vegetali raccolti in aree cimiteriali etc.) rappresenta una quota in peso dei rifiuti urbani pari a circa un terzo del totale e tipicamente inquina la qualità delle altre frazioni residue, rendendo impossibili anche pratiche di separazione post-raccolta e costringendo nella maggior parte dei casi al conferimento in discarica. La separazione della frazione organica, dunque, è una tappa preliminare fondamentale per il successo di qualunque altra pratica di separazione di materia realizzabile sia a livello domiciliare che di utenze non domestiche. Al pari di tutte le altre frazioni merceologiche dei rifiuti, anche la frazione organica deve essere gestita secondo la gerarchia individuata dalla UE con la Direttiva quadro 2008/98/CE, recepita con il D.LGS 205/2010, in cui in particolare l Articolo 179, al comma 1, stabilisce le priorità secondo cui deve essere gestita qualsiasi frazione merceologica dei rifiuti, quindi anche la Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani (FORSU): La gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia: a) prevenzione; b) preparazione per il riutilizzo; c) riciclaggio; d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; e) smaltimento Il compostaggio domestico (o autocompostaggio), contribuisce sia alla riduzione alla fonte di rifiuto organico che al riciclaggio di questa frazione di materia, legato al riutilizzo in loco del compost (fertilizzante) prodotto. L incentivazione al compostaggio su piccola scala (domestico/condominiale/di quartiere) è dunque da considerarsi prioritaria al fine di ridurre la quantità totale della frazione organica da trattare in grandi impianti, dotati tutti, in grado variabile a seconda delle tecnologie utilizzate, di conseguenze ambientali e/o sanitarie. Le ricadute economiche e ambientali della separazione e del trattamento dell umido dipendono molto

2 dal contesto dell organizzazione locale di raccolta dei rifiuti e dalla incidenza locale della diffusione del compostaggio domestico. Sul primo aspetto il discrimine più rilevante è costituito dall effettuazione o meno della raccolta domiciliare dell umido e/o della frazione verde (e della presenza/localizzazione dei relativi impianti di recupero), nel secondo caso dalla possibilità di modificare e riprogettare i servizi di raccolta per effetto di una massiccia adesione al compostaggio domestico. Il compostaggio domestico (autocompostaggio effettuato da utenze domestiche) è una pratica con la quale i singoli utenti possono autonomamente recuperare la frazione organica di scarto prodotta in ambito domestico, sia nella sua componente verde, costituita dagli scarti da giardino, sia nella componente umida, costituita dagli scarti alimentari. Il compostaggio consiste nella trasformazione della frazione organica di scarto in un ammendante organico (compost), mediante un processo biologico di ossidazione. A livello domestico la trasformazione può avvenire in un piccolo cumulo, in una buca, in un cassone o in un contenitore in plastica a campana (compostiera o composter). Nell attesa che diventi operativo nella nostra città un cambiamento radicale del sistema di conferimento dei rifiuti e di raccolta differenziata grazie al passaggio dalla raccolta stradale a quella domiciliare, l incentivazione del compostaggio domestico, rappresenta una pratica già possibile per tutte quelle famiglie che dispongono di uno spazio esterno idoneo a questa pratica. L amministrazione potrebbe incentivare il ricorso all autocompostaggio realizzando: 1. Agevolazioni fiscali a favore delle famiglie/condomini/imprese commerciali richiedenti. 2. La distribuzione in comodato d uso gratuito delle compostiere, previa richiesta da parte degli interessati. Tale punto potrebbe realizzarsi sia utilizzando, qualora possibile, parte dei fondi provinciali già ricevuti e destinati alle pratiche di incremento della raccolta differenziata, che attraverso l acquisto di compostiere domestiche/di prossimità da parte della Ditta che attualmente gestisce la raccolta dei rifiuti sul Territorio. Le inadempienze della Modugno Scrl sugli obblighi presenti nel contratto di appalto e relativi alla diffusione delle pratiche di raccolta differenziata potrebbero essere compensate dall acquisto e distribuzione di un numero congruo di compostiere domestiche di misura media ( lt); non sarebbe che un minimo risarcimento alla Città per quello che la Ditta era già obbligata a svolgere e che non ha svolto. In subordine, la fornitura di compostiere domestiche per particolari tipologie di utenze domestiche (case sparse, residenze localizzate in territorio rurale, ville) dovrebbe essere prevista nel capitolato di gara di ARO, attualmente in fase di perfezionamento. Tuttavia, in questa fase, anche la sola agevolazione fiscale prevista nella tares dovrebbe indurre le famiglie più sensibili ad avviare il compostaggio indipendentemente dalla gratuità della compostiera. E bene comunque consentire il riconoscimento dell agevolazione fiscale alle famiglie che l hanno già avviata e sarebbe paradossale il contrario. L incentivazione del compostaggio domestico sarebbe accompagnata da iniziative divulgative pubbliche finalizzate ad illustrare le modalità tecniche di esecuzione e di gestione dell autocompostaggio e consentirebbe di certo alla Città di ridurre sensibilmente quantità e costi del conferimento dell indifferenziato in discarica. In questa maniera si realizzerebbero inoltre i migliori presupposti possibili per la raccolta di frazioni differenziate pure ad elevato valore merceologico dopo l avvio della modalità domiciliare di raccolta (il porta a porta ), che sembra pratica ineludibile. Si allega una proposta di Regolamento del compostaggio domestico, che a nostro parere conferirebbe ordine e chiarezza ai cittadini disponibili da subito a questa pratica. Si allega altresì un decalogo di norme tecniche per la conduzione del compostaggio domestico, che potrebbe essere la base per una campagna di informazione. Cordiali saluti Dr. Fabrizio Cramarossa

3 REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO Art.1 Riduzione della tassa rifiuti per l utilizzo del compostaggio domestico 1 Tutti i cittadini sono impegnati a prestare la massima collaborazione nell attuazione delle metodologie di raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati; a questo fine l Amministrazione comunale promuove l introduzione del compostaggio domestico per la riduzione dei rifiuti organici, fornendo in comodato gratuito e nei limiti delle disponibilità apposite compostiere. 2 Al fine di incentivare l uso del compostaggio domestico è prevista una riduzione del 50% della parte variabile della tariffa della tassa sui rifiuti, competente per ciascun anno fiscale, per gli occupanti le abitazioni private, residenti nel Comune, che dispongano di giardino o terreno ad uso esclusivo e che provvedano al compostaggio dei residui derivanti da potature e unitamente alla frazione umida dei rifiuti urbani in compostiere ad uso domestico, al fine di produrre compost da utilizzare come fertilizzante e/o ammendante per le medesime superfici a verde privato. Art.2 Condizioni generali per accedere alla riduzione sulla tassa rifiuti per il compostaggio domestico 1. Con l'istanza di riduzione della tassa rifiuti il richiedente si impegna a smaltire tutti i rifiuti organici di cucina e di giardino di cui all'elenco all art. 3 tramite autocompostaggio, ossia compostaggio domestico, con riutilizzo per attività agricole, di giardinaggio od orticoltura. 2. La presentazione dell istanza di riduzione agisce quale autocertificazione del richiedente che attesta di iniziare la procedura di compostaggio domestico entro il mese solare successivo a quello in cui ha presentato l istanza. 3. Il compostaggio domestico dovrà avvenire su terreni privati, di proprietà o in disponibilità, pertinenziali o quantomeno adiacenti all'abitazione per cui si richiede lo sgravio, in quanto presupposto della riduzione sulla tassa rifiuti è l'uso abitudinario, continuativo e non occasionale del compostaggio per il recupero a fini agronomici della frazione verde e organica prodotta. Il luogo ove avviene il compostaggio dovrà perciò essere ben definito e verificabile. 4. Il richiedente deve dichiarare all'atto della presentazione dell'istanza di sgravio la destinazione del compost prodotto che deve essere compatibile ad attività di giardinaggio, orticoltura, agricoltura; tale destinazione deve essere sempre verificabile con facilità ed esattezza. Non è ammesso quindi, ai fini dell'ottenimento dello sgravio, utilizzare il compost prodotto in siti esterni al territorio comunale. Il compost deve essere utilizzato su terreni privati, di proprietà o in disponibilità. In caso di eccedenza, il prodotto può essere utilizzato, ad esempio, su terreni boschivi, percorsi dal fuoco, ecc. 5. Il richiedente è tenuto a consentire in qualunque momento il sopralluogo di personale dell'amministrazione od altro personale appositamente incaricato che provvederà all'accertamento della corretta, reale e costante attività di compostaggio domestico della frazione umida. 6. Qualora nel corso di un controllo venga riscontrato che il compostaggio domestico della frazione umida non sia in corso di effettuazione o che tale effettuazione sia realizzata solo parzialmente, in modo sporadico o non conforme a quanto stabilito nel presente disciplinare la riduzione sarà revocata, su proposta del Servizio Ambiente con provvedimento del Responsabile del Servizio Tributi. Per ottenere nuovamente la riduzione, l'utente a cui sia stata revocata dovrà presentare nuova istanza l'anno successivo. 7. L'Amministrazione declina ogni responsabilità in caso di eventuali contenziosi tra confinanti, in ragione dell avvio del compostaggio domestico. E buona norma che il richiedente si impegni ad informare i vicini di casa/terreno sulla natura e sugli scopi della propria nuova attività volontaria di compostaggio domestico.

4 Art 3. Materiali da compostare frazione umida COSA UTILIZZARE resti di frutta ed ortaggi fiori e foglie secche (non malate) e potature fondi di caffè, tè ed altre tisane gusci di uova, ossa animali, gusci di molluschi vari olio di frittura carta non satinata e non plastificata, cartone, fazzoletti e tovaglioli di carta COSA NON UTILIZZARE plastica e gomma Olio sintetico per motori esausto vernici ed inchiostri pile e medicinali scaduti tessuti sintetici, vetro,ceramica e metalli Contenuto di filtri da aspirapolvere COME ridotte a pezzi triturati tal quali Triturati Freddo triturati PERCHÉ non degradabile inquinante altamente inquinanti altamente inquinanti non degradabili inquinanti N.B. 1 - tutti i materiali ammissibili, vanno introdotti in quantità moderate ed equilibrate fra di loro NB 2 - In questo processo di degradazione il rapporto ottimale Carbonio/Azoto deve essere di a 1. Residui ricchi di Carbonio (marroni): fogliame carta, cortecce, gusci. Residui ricchi di Azoto: resti di frutta e verdura, sfalci d erba. Questi elementi uniti alle restanti componenti del terreno (acqua, rocce, sali minerali) rigenerano il substrato fertile. Art 4 - Modalità di richiesta della riduzione e altre facilitazioni previste, comunicazione di rinuncia 1. L'istanza di riduzione va presentata presso l ufficio Tributi del Comune esclusivamente mediante il modello, allegato al presente regolamento che va compilato in ogni sua parte dalla persona fisica contribuente TARES. Al fine del riconoscimento del beneficio, l istanza deve essere presentata entro il 31 dicembre di ciascun anno ed il beneficio decorre dal 1 gennaio dell anno successivo all adesione al programma di compostaggio. Per le annualità successive alla prima, essa si considera valida sino a contraria comunicazione di rinuncia (vedi punto 2). 2 Il richiedente che intende cessare la pratica del compostaggio domestico è tenuto a dare preventiva disdetta comunicando la data di cessazione delle operazioni di conferimento. La disdetta in corso d anno comporta la perdita del diritto alla riduzione a partire dal bimestre solare successivo alla data di cessazione delle operazioni di conferimento. L eventuale recupero del beneficio non spettante avverrà mediante apposita iscrizione a ruolo. Art 5 - Limiti di riduzioni tariffarie In caso di contestuale spettanza, a favore del soggetto tassabile, di più agevolazioni previste dalla legge e dal presente Regolamento, la misura massima complessiva di riduzione della tariffa applicata non può superare il 70% della tassa. Art 6 - Compostaggio in comunione E ammesso il compostaggio in comunione: cioè quando 2 o più famiglie alimentano e gestiscono uno stesso cumulo. Dovrà comunque essere, in sede di richiesta dello sconto sulla tassa/tariffa, individuato un referente unico. Nel caso di unità condominiali l attivazione del compostaggio e le varie richieste di sgravi devono essere deliberate dall assemblea condominiale. Copia della suddetta delibera condominiale deve essere allegata al momento della presentazione della domanda di richiesta dello sconto sulla tassa/tariffa.

5 Allegato. Al Signor Sindaco del Comune di Modugno Oggetto: Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni - richiesta di riduzione ex Decreto Legislativo 507/1993. (per i contribuenti già iscritti nei ruoli del Comune di Modugno). Il/La sottoscritto/a nato/a a il residente Via/P.zza agli effetti dell applicazione dell art. 66 del Decreto Legislativo 15/11/1993, n 507 e del Regolamento per l applicazione del tributo in oggetto CHIEDE l applicazione della riduzione della tariffa per uso di compostiera presso l abitazione di Via/P.zza ; Dichiara, inoltre, di essere a conoscenza che la suddetta richiesta è da considerarsi operativa, fatto salvo il controllo del competente Ufficio Tributi, in relazione alle disposizioni del Regolamento che disciplina il tributo in oggetto e al disposto del D. Lgs. 507/1993 e successive modificazioni ed integrazioni. Distinti saluti. Modugno, lì FIRMA

6 NORME TECNICHE PER LA CONDUZIONE DEL COMPOSTAGGIO DOMESTICO Definizione di compostaggio domestico Per compostaggio domestico si intende un processo naturale di trasformazione degli scarti organici, i quali con l intervento della flora microbica aerobica, quindi in presenza di ossigeno, si trasformano in humus. Materiali da utilizzare I materiali da utilizzare per il compostaggio sono rappresentati dai rifiuti organici facilmente deperibili e degradabili quali: scarti alimentari di cucina, scarti del giardino e dell'orto Si elencano alcuni esempi di materiali da utilizzare: - frutta e verdura, ossa, gusci di noce e uova, fondi di caffè, the, tovagliolini di carta, foglie, erba, rametti sminuzzati. Con cautela si possono impiegare inoltre i seguenti rifiuti: - pane, pasta, dolciumi (ben sminuzzati); - foglie coriacee a lenta degradazione, (come quelle di pioppo e di magnolia e aghi di conifere) da aggiungere preferibilmente in quantità limitate e comunque in cumuli con prevalenza di scarti umidi di cucina o meglio da abbinare a materiali con un buon contenuto di azoto, come ad esempio la pollina; - bucce di agrumi, che essendo di lenta degradazione vanno aggiunte con parsimonia; Materiali da non utilizzare Non si possono invece utilizzare tutti i rifiuti non organici come ad esempio: vetro, polistirolo, pile, farmaci, carta e cartoni, metalli, oggetti in plastica, laterizi e calcinacci, tessuti e indumenti ecc. Regole tecniche da rispettare Occorre valutare con attenzione la scelta del luogo in cui fare il compostaggio tenendo conto di queste indicazioni: 1) deve essere disponibile un area di 3-20 m2 a seconda della modalità operativa scelta; 2) il cumulo non deve infastidire i confinanti, comunque è bene ricordare che non si tratta di un'attività molesta o fastidiosa, qualora sia ben condotta; 3) il cumulo va collocato preferibilmente all ombra di un albero a foglie caduche, così che l attività di degradazione non sia disturbata dall eccessivo essiccamento durante la stagione estiva e dai cali di temperatura durante la stagione fredda; 4) è necessario inoltre mescolare in maniera corretta i rifiuti organici più umidi (rifiuti di cucina, erba ecc.) con quelli meno umidi (rametti, legno, foglie) così da avere un apporto nutritivo equilibrato per i microrganismi responsabili della degradazione. Testo approvato dalla Assemblea Consorziale con Delibera n. 29 del 27/11/2006 Pagina 42 di 43In particolare un giusto rapporto C/N (carbonio/azoto), per le esigenze nutritive dei microrganismi è pari a: 1:25-30, cioè ogni grammo di azoto necessita di di carbonio. Tale percentuale si raggiunge miscelando con un rapporto di 2-3 a 1 gli scarti organici umidi e gli scarti organici secchi, quindi con una prevalenza degli scarti organici umidi. Nella seguente tabella 2 vengono indicati i principali valori del rapporto C/N. Per scarti organici umidi si intendono tutti i materiali organici, i cui tessuti hanno un elevato grado di umidità, come l erba, gli ortaggi ecc. Per Scarti organici secchi si intendono tutti i materiali organici, i cui tessuti hanno uno scarso livello di umidità, come ad esempio i legnetti. 5) raggiungere e mantenere un livello di umidità ottimale (45%); 6) avere un adeguata porosità, che garantisca l ossigenazione interna della massa, trattandosi di degradazione aerobica., evitando così la formazione di odori sgradevoli e la formazione di metano. E un corretto arieggiamento della massa formata si ha grazie all aggiunta di materiale strutturato (rametti e/o cippato) e a periodici rivoltamenti del cumulo; 7) controllare la temperatura, verificando con un termometro da terra o semplicemente inserendo la mano nel cumulo. Il processo di degradazione microbica infatti determina un innalzamento delle temperature oltre 60 C, in particolare nel periodo estivo, per poi scendere ai normali valori ambientali.

7 8) Nel compostaggio all aperto o in buca non si deve coprire il cumulo con teli di plastica, per garantire un buon deflusso dell aria. Si possono accettare, al limite, teli porosi fatti di iuta o altri materiali traspiranti. Distanze minime dai confini Nella scelta del luogo di compostaggio vi sono distanze minime da rispettare solo per il compostaggio in buca e all aperto: con questi metodi di compostaggio la distanza minima dal confine di proprietà deve essere di 10 mt. Considerazioni generali Il compostaggio, con la successiva formazione di humus, è una antica pratica che permette di riutilizzare i rifiuti organici restituendoli successivamente al terreno in altra forma. Tale pratica può essere messa in atto anche in ambiti ridotti e semplificati, come ad esempio nel giardino di casa. In particolare è necessario creare un cumulo che mantenga sempre le condizioni indispensabili alla presenza di ossigeno (elevata porosità), evitando così fenomeni di anaerobiosi con esalazione di cattivi odori (produzione di metano ed altri gas). Metodi di compostaggio I metodi di compostaggio si suddividono in cumulo aperto, in cumulo in compostiera e cumulo in buca o trincea. Cumulo Aperto Si tratta del sistema più semplice, infatti ricorda la letamaia o massa fatta dagli agricoltori. Consiste nell accumulare lo scarto organico sopra a un fondo creato intrecciando alcuni rami o posizionando alcuni bancali in legno, per favorire l'arieggiamento. Il cumulo dovrà avere dimensioni minime di 1-1,50 m come base e 1 m come altezza, (tali misure consentono alla massa di conservare una temperatura sufficiente per l attività microbica), ed andrà protetto, ad esempio con reti metalliche a maglia fitta, per evitare l accesso di animali. Generalmente nella fase iniziale, risulta utile prevedere un area, meglio se non accessibile da cani e gatti (es. un cassone), in cui stoccare il materiale in attesa di averne una quantità sufficiente. Il cumulo è bene che abbia una forma appiattita nel periodo estivo, in modo da intercettare le precipitazioni meteoriche, e una forma più appuntita nel periodo invernale per poter sgrondare gli eccessi di pioggia; sempre nel periodo invernale è consigliabile che sia ricoperto con un telo di iuta o con uno strato di foglie o paglia, evitando la plastica che non permette il ricambio dell aria. Cumulo in compostiera La compostiera è un contenitore atto a ospitare il cumulo dei rifiuti organici, che solitamente ha forme varie (esagonale, cilindrico, troncoconico) ed altrettanto varie capienze (da 200 a oltre 1000 litri). Può essere costruita in maniera autonoma oppure acquistata fra i composter commercializzati. Le compostiere si suddividono in statiche e dinamiche: le prime hanno un corpo fermo non in movimento, le seconde, invece, hanno un corpo rotante. Le compostiere statiche possono essere dotate di fondo, oppure esserne prive. Le compostiere solitamente sono dotate di sportelli, nella parte superiore per introdurre il rifiuto e nella parte inferiore per togliere il materiale già pronto e maturo. Prima di immettere gli scarti organici è bene creare una base con un intreccio di rami, espediente assai importante per le compostiere non dotate di fondo. Sopra a questa base si aggiunge il rifiuto organico, miscelando con particolare cura gli scarti più umidi con quelli secchi. Di particolare utilità può essere un angolo per accumulare i rifiuti secchi, in modo da averli immediatamente disponibili quando servono. Nelle compostiere statiche senza fondo è bene inserire, come fondo, una rete metallica plastificata, così da evitare che animali indesiderati possano entrare nel cumulo. Cumulo in buca o in trincea In questo caso il rifiuto organico viene posto in una fossa avendo l avvertenza di distanziarlo bene dalle pareti e dalla base foderando le pareti con bancali in legno oppure con frasche. Sul fondo inoltre devono essere previsti dei fori di drenaggio. Le operazioni richieste sono simili a quelle per il compostaggio in cumulo all'aperto. E importante evitare che si creino le condizioni di anaerobiosi, eventualità non trascurabile di questa metodica.

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