IL SISTEMA ASSISTENZIALE E l ultima voce della spesa sociale in Italia, pari circa al 7% contro il 69% della
|
|
- Donato Magnani
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL SISTEMA ASSISTENZIALE E l ultima voce della spesa sociale in Italia, pari circa al 7% contro il 69% della previdenza e il 25% della sanità (dati 2001). L assistenza deriva dalla beneficenza (vedi il concetto di protezione sociale in successione evolutiva: beneficenza, assistenza, previdenza, sicurezza sociale). Il sistema assistenziale italiano rimane regolamentato dalla legge Crispi del 1890 per più di un secolo, sino alla legge quadro 328 del Soltanto negli anni 60 (la rivoluzione socio-culturale del 1968 ha segnato anche questo settore) l assistenza accoglie la richiesta di servizi più universalistici, rivolti a fasce più generalizzate di popolazione. Se la previdenza risponde ai rischi, l assistenza risponde ai bisogni. I bisogni devono essere manifesti e sottoposti alla prova dei mezzi. Maurizio Ferrera indica i limiti che caratterizzano l assistenza: - Trappola della povertà. E una distorsione legata al fatto che si danno trasferimenti monetari che paiono non incentivare i soggetti ad uscire dallo stato di bisogno. - Stigma e costi psicologici. E l umiliazione di dovere esporre la propria situazione economica e patrimoniale per ricevere benefici (es. anziani ai quali è richiesta la prova dei mezzi), piuttosto si preferisce rinunciare alla prestazione. - Problema della circolazione dell informazione. E la mancanza di un servizio efficace ed efficiente di informazioni che possa raggiungere tutti i cittadini. Altro concetto importante legato all assistenza è quello di categorialità : le prestazioni assistenziali, oltre che selettive e residuali, prevedono un accesso limitato ad esclusive categorie di cittadini (anziani, minori, disabili, lavoratori dipendenti, ecc.) Negli anni 70 nascono le Regioni; le funzioni in materia di assistenza passano dallo Stato ai vari livelli locali (Regioni ed enti locali), pur permanendo a livello normativo centrale la legge Crispi. Dpr 616/77 e Dlgs 112/98 sono 2 tappe importanti per il decentramento. 49
2 Il Dlg. 112/98 dà una nuova definizione di servizi sociali, distintinguendoli da quelli sanitari: I servizi sociali riguardano le attività relative alle predisposizione ed erogazione di servizi, gratuiti ed a pagamento, e di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana incontra nel corso della vita. Questo concetto va oltre il perimetro della concezione classica della povertà, introducendo nuovi elementi: l assistenza viene intesa come prestazione di aiuto non solo economico ma anche relazionale, educativo, di affiancamento, e soprattutto come processo dinamico ed evolutivo. Si passa cioè da un concetto negativo e statico come l assistenzialismo ad una lettura positiva dell assistenza erogatrice di servizi sociali in senso lato. Prima della legge quadro 328/2000 ogni regione, nel processo di devoluzione delle competenze, iniziato negli anni 70, ha regolamentato i suoi servizi socio assistenziali in modo diverso, comportando notevoli differenze territoriali nel Paese rispetto sia alla quantità che alla qualità dei servizi e interventi offerti. Nel 2004 una indagine IREF rivelava che in 9 regioni la spesa sociale di ciascuna era di poco superiore alla media nazionale ( Liguria, Veneto, Lombardia, Lazio, Toscana, Piemonte, Umbria, Marche e Sicilia). Eccellevano (+ 30% della media nazionale) Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Sardegna, Emilia Romagna e valle d Aosta. Le altre regioni presentavano una spesa sociale procapite pari circa alla metà di quella media nazionale. Rispetto alle dotazioni di servizi sociali alla popolazione residente risultavano migliori le regioni: Piemonte, V. Aosta, Emilia Romagna, Liguria e Lombardia. Mentre Puglia, Molise, Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Campania, Calabria e Basilicata presentavano la situazione peggiore. Da metà degli anni 90 in Italia si impone l esigenza della riforma dello stato sociale. Nel 1997 una commissione presieduta dal commissario Paolo Onofri ebbe modo di riflettere sullo scenario italiano (erano gli anni del primo governo di centro-sinistra della seconda repubblica, guidato da Prodi). I lavori della cosiddetta Commissione Onofri si conclusero con delle Raccomandazioni che vennero inserite nella legge finanziaria del 1998, e in parte riguardavano le misure assistenziali già viste in un altra lezione: - Assegno nucleo familiare con 3 figli minori 50
3 - Assegno di maternità per mamme senza coperture previdenziali - Sostegno all accesso alle abitazioni in locazione - RMI sperimentazione (Reddito Minimo di Inserimento) Accanto a queste misure è stato inserito lo strumento ISE/ISEE Sempre nel 1998 il governo Prodi presentò un disegno di legge (in Parlamento approdarono anche altre numerose proposte sullo stesso tema) dal titolo Disposizioni per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali, che costituirà la base della legge 328/00 dell 8/11/2000. LEGGE 328/2000 DELL 8/11/2000 E la legge quadro che fissa i seguenti principi generali : PRINCIPI GENERALI - Dignità umana - Libertà umana - Uguaglianza - Solidarietà - Democrazia - Stato di diritto - Persona al centro dell azione Ci sono dunque elementi che richiamano l indice di sviluppo umano (SEN) Questi principi sono attuali e condivisi e riflettono i cambiamenti dell intera Europa. 51
4 FINALITA - Creare l integrazione del sistema per promuovere interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazioni ed i diritti di cittadinanza. - Prevenire i problemi, individuando ed agendo sulle principali cause che sono: Inadeguatezza del reddito Difficoltà sociali Condizioni di non autonomia - Eliminare/Ridurre le condizioni di disabilità, bisogno, disagio individuale o/e familiare. SCOPI SPECIFICI - Aiutare le persone - Promuovere la solidarietà sociale - Garantire i livello essenziali di prestazione (LIVEAS o LEP) da non confondersi con i LEA che sono livelli di prestazione minimi sanitari - Garantire l accesso prioritario ad alcuni soggetti - Promuovere la formazione di base e l aggiornamento - Applicare il sistema informativo - Approfondire i fenomeni sociali più rilevanti - Migliorare qualità ed efficienza (valutazione delle risorse) degli interventi SOGGETTI - Pubblici ( Stato, Regioni, Enti Pubblici Nazionali (inps,inpdap, inail), Enti locali ( ASL, Comuni consorziati, consorzi, comunità montane) - Economici del mercato (imprese, liberi professionisti, cooperative) - Organismi del 3 settore (fondazioni, volontariato, cooperative sociali) - Famiglie (nuclei o individui) 52
5 FINANZIAMENTO Concorrono : Stato, regioni ed enti locali con competenze differenziate e con dotazioni finanziarie afferenti ai relativi bilanci.- DESTINATARI : Famiglie Singoli Comunità In base alla cittadinanza parliamo di italiani, comunitari e stranieri. Accedono: - I soggetti in condizioni di povertà o con limitato reddito; - I soggetti con incapacità totale o parziale di provvedere alle proprie esigenze per inabilità di tipo fisico e/o psichico; - I soggetto con difficoltà di inserimento nella vita sociale attiva e nel mercato del lavoro - I soggetti sottoposti a provvedimenti dell autorità giudiziaria. La 328 sancisce l utilizzo dell ISE/ISEE (Decreto Legge 109/98 e smi) qualora sia previsto l accertamento della condizione economico-patrimoniale (means test) del richiedente la prestazione. ASSETTO DEI POTERI ISTITUZIONALI E uno schema multilivello. 3 livelli sono decentrati e 1 è nazionale I livelli decentrati sono 2 relativamente forti (Comuni-policies e Regioni-polity) e 1 ausiliario (Provincia) 53
6 Il Comune è a diretto contatto con la popolazione, la Regione è il livello della decisione politica e dell organizzazione del sistema territoriale. Il livello ausiliario è quello delle province che ha funzioni di supporto ai comuni. Il livello dello Stato come regolatore di ultima istanza è quello che garantisce l omogeneità dei diritti sociali sul territorio nazionale. Lo stato si assume il compito di verificare che i LEP vengano assicurati su tutti il territorio nazionale (il titolo V del 2001 lasciava competenza alle regioni). PRESTAZIONI Artt. 14 a 17 indicano gli interventi particolari e di sostegno sociale : - Progetti individuali per soggetti disabili - Sostegno domiciliare per le persone anziane non più autosufficienti - Valorizzazione e sostegno delle responsabilità familiari (servizi per la prima infanzia, conciliazione lavoro e famiglia, assegni di cura, affidamento, servizi di tregua, prestiti d onore, agevolazioni fiscali e tariffarie comunali) - Titoli per acquisto di servizi sociali (voucher) Art. 22 riporta un elenco di altre prestazioni : - Aiuti economici - Assistenza domiciliare - Supporti socio-educativi - Affidamenti - Inserimenti in centri e comunità di accoglienza - Inserimenti in strutture protette E si specifica che in ogni ambito territoriale sono NECESSARIE le seguenti attività: - Servizio sociale professionale di base - Segretariato sociale per informazioni e consulenza - Assistenza domiciliare - Strutture protette residenziali o semiresidenziali - Centri di accoglienza residenziali o diurni 54
7 Art. 23 istituisce l RMI considerandolo una forma di lotta alla povertà riconducendolo agli interventi di sostegno al reddito già visti. STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE Ogni livello deve dotarsi di uno strumento di programmazione: STATO piano sociale nazionale REGIONE piano sociale regionale (alcune PROVINCE piano sociale provinciale non previsto dalla 328) COMUNE piano di zona I piani di zona sono inoltre previsti dalla legge regionale 1/2004 dell 8/1/04. 55
autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato
Tab. IS.9.1a - Incidenti per tipo di e - Anni 2001-2013 a) Valori assoluti Anno 2001 o a altri Piemonte 16.953 23.818 19 77 167 146 80 67 1.942 123 254 153 50 59 824 1.920 1.037 653 50 4 23 0 112 31.578
DettagliGennaio-Febbraio 2018
1 - TOT Gennaio-Febbraio 2018 EXTR 536 3729 4265 28756 60882 89638 14522 20990 35512 15147 20853 36000 1401982 2554245 3956227 Lazio 912 23.184 41.077 8.978 22.483 32.162 63.560 Umbria 910 6.099 15.401
DettagliAnno TOT CAPACITA' RICETTIVA FLUSSI TURISTICI 05/02/2019 TOTALE ITALIANI
1 - TOT Anno 2018 EXTR 527 4439 4966 28582 65265 93847 14436 22139 36575 15068 22474 37542 9557727 19675376 29233103 Lazio 912 219.840 411.696 140.452 331.490 360.292 743.186 Lombardia 903 145.687 275.986
DettagliIl settore sociale in Italia: gli attori, i servizi, le risorse. roberta montanelli
Il settore sociale in Italia: gli attori, i servizi, le risorse roberta montanelli I Comuni in Italia Abitanti Numero dei comuni Percentuale sul totale < 5.000 5.840 72,10% 5.000-10.000 1.174 14,49% 10.000-50.000
DettagliTavola 1 - Persone che percepiscono indennità di accompagnamento per regione - Anno 2014
Allegato statistico Audizione del Presidente dell'istituto nazionale di statistica 11 a Commissione "Lavoro, previdenza sociale" del Senato della Repubblica Roma, 5 aprile 2016 Tavola 1 - Persone che
DettagliAnno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
1 - TOT Anno 2017 EXTR 539 3552 4091 28964 60058 89022 14636 20789 35425 15262 20509 35771 9593028 18500148 28093176 Lazio 912 197.431 365.238 124.646 302.443 322.077 667.681 Umbria 910 43.683 217.206
DettagliAnno Regione Euro AL BE BG BM EL GA IB IG ND Totale 2017 PIEMONTE EURO
Automobile Club d'italia - Distribuzione Parco Veicoli (esclusi rimorchi) per Anno, Regione, Norma Euro e Alimentazione Categorie: AV elaborazione del 16-11-2018 2017 PIEMONTE EURO 0 47 183.851 12.184
DettagliPersone che hanno subito incidenti in. Regioni
Tabella 1 - Persone (valori assoluti in migliaia e Intervalli di Confidenza al 95%) che nei tre mesi precedenti l intervista hanno subito incidenti in ambiente domestico e tassi di incidenti domestici
DettagliAffitti Quota Latte - Periodo 2014/2015
Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 PIEMONTE 603 1.127 87.148.771 13,0 144.525 VALLE D'AOSTA 80 88 1.490.121 0,2 18.627 LOMBARDIA 1.503 2.985 280.666.835 41,8 186.738 PROV. AUT. BOLZANO 1 1 31.970
DettagliGennaio-Novembre 2018
1 - TOT CONSISTENZA RICETTIVA E RILEVATI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI Gennaio-Novembre 2018 EXTR 528 4398 4926 28617 65025 93642 14456 22060 36516 15090 22403 37493 8785278 18138949 26924227 Lazio 912 196.079
DettagliO.D. a.s. 2012/13 O.D.
TABELLA "A" Dotazioni organiche regionali anno scolastico 2012-2013 a.s. 2010/11 a.s. 2011/12 a.s. 2012/13 Abruzzo 5.581 5.195 5.131-64 Basilicata 3.139 2.898 2.838-60 Calabria 10.644 9.859 9.678-181 Campania
DettagliStruttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H02 102 4.663 6.145 159.302,40 51.697,76 Basilicata H03 102 9.222 12.473 252.025,98 136.892,31 Basilicata H04 102 3.373 3.373 230.650,00
DettagliLa catena dell accoglienza
La catena dell accoglienza CARA presenze migranti 10.368 STRUTTURE TEMPORANEE (CAS): presenze migranti 61.733 RETE SPRAR: ANNI 2014-2016 (settembre 2015) CARA,STRUTTURE TEMPORANEE,SPRAR: distribuzione
DettagliPersone che hanno subito incidenti in. Regioni
Tabella 1 - Persone (valori assoluti in migliaia e Intervalli di Confidenza al 95%) che nei tre mesi precedenti l intervista hanno subito incidenti in ambiente domestico e tassi di incidenti domestici
DettagliALLEGATI ALLE ISTRUTTORIE DOCUMENTALI RELATIVE AGLI ATTI N. 409 E 1233
ALLEGATI ALLE ISTRUTTORIE DOCUMENTALI RELATIVE AGLI ATTI N. 409 E 1233 Allegato 3 Dati statistici sulla non autosufficienza in Umbria Tabella 1. Distribuzione territoriale degli assegni di cura. Anno 2005.
DettagliLe politiche e gli interventi di contrasto alla povertà in Regione Lombardia
ANALISI E PROSPETTIVE DEL WELFARE LOMBARDO Le politiche e gli interventi di contrasto alla povertà in Regione Lombardia Daniela Mesini Irs Istituto per la ricerca sociale Milano, 24 gennaio 2011 Sommario
DettagliDiritto allo Studio. Claudio Russo Delegato al Diritto allo Studio ed allo Sport
Diritto allo Studio Claudio Russo Delegato al Diritto allo Studio ed allo Sport Il Diritto allo Studio La Costituzione: il secondo comma dell art. 3 affida alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli
DettagliSpesa pubblica e privata nei servizi sociali: un analisi comparata in tre distretti lombardi. Alex Turrini, Roberta Montanelli
Spesa pubblica e privata nei servizi sociali: un analisi comparata in tre distretti lombardi Alex Turrini, Roberta Montanelli 1 La definizione di sociale Welfare sociale SANITA SOCIO- SANITARIO ASSISTENZA
DettagliSPI CGIL NAZIONALE. Seminario sulla Contrattazione Sociale Territoriale. Roma aprile 2015 DIPARTIMENTO SOCIO SANITARIO
SPI CGIL NAZIONALE DIPARTIMENTO SOCIO SANITARIO Seminario sulla Contrattazione Sociale Territoriale Roma 28-29 aprile 2015 1 Le politiche attuali Crisi economica Tagli consolidati al sistema socio sanitario
DettagliO.D. a.s. 2011/12. O.D. a.s. 2012/13
TABELLA "A" Dotazioni organiche regionali anno scolastico 2013-2014 2013/14 rispetto 2011/12 a b c d=c-a Abruzzo 5.195 5.124 5.119-76 Basilicata 2.898 2.814 2.807-91 Calabria 9.859 9.606 9.588-271 Campania
DettagliBologna, Quartiere fieristico, Maggio 2014: manifestazione dedicata alla sanità e all assistenza.
Bologna, Quartiere fieristico, 21-24 Maggio 2014: manifestazione dedicata alla sanità e all assistenza. > 1) Documentazione (sito esterno) >>> Exposanità, 29 aprile 2014, > Comunicati stampa 1 / 33 In
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Dipartimento per l'istruzione Direzione Generale per il Personale Scolastico
TABELLA "A" Dotazioni organiche regionali anno scolastico 2012-2013 Abruzzo 5.195 5.124-71 Basilicata 2.898 2.815-83 Calabria 9.859 9.612-247 Campania 23.944 23.430-514 Emilia Romagna 12.801 12.826 25
DettagliStruttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione H02 102 3.244 4.234 prestazioni 106.541,38 39.721,59 Basilicata H03 102 6.820 9.139 183.359,67 103.341,43 Basilicata H04 102 2.243 2.243 150.815,00
DettagliProdotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004
Prodotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004 NORD-ORIENTALE NORD-OCCIDENTALE ITALIA MEZZOGIORNO ITALIA CENTRALE -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5
DettagliLA DISTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI E LA SPESA SOCIO ASSISTENZIALE
LA DISTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI E LA SPESA SOCIO ASSISTENZIALE In base alla normativa regionale, in campo socio-assistenziale la Giunta regionale provvede all assegnazione e all erogazione delle risorse
DettagliCaratteri stazionali Capitolo 16 - L'esposizione. INFC - Le stime di superficie
Tabella 16.10 - Estensione delle categorie forestali dei Boschi alti, ripartite per classi di esposizione (parte 29 di 34) Leccete Nord Nord - Est Est Sud - Est Sud Sud - Ovest superficie ES superficie
DettagliDisponibilità al 1/1/2012 per assegnazione [macrotipologie] e comparto. Stima sull'intera PA
Disponibilità al 1/1/2012 per assegnazione [macrotipologie] e comparto. Stima sull'intera PA Comparto Blu* Grigie** Totale Totale % ASL 930 18 720 19 650 32.2% AUTORITÀ TERRITORIALI E PORTUALI 42 119 161
DettagliF. Palmas, M. Espa - Convegno la Qualità dell'integrazione scolastica e sociale - 8, 9 e 10 novembre a cura di Francesca Palmas e Marco Espa 1
Rimini, 9 novembre 2013 a cura di Francesca Palmas e Marco Espa 1 Spiegheremo quali risultati il della presa in carco delle persone con grave disabilità ha creato nella comunità, quale benessere diffuso
DettagliEmilia Romagna 3,3% 5,3% 3,9% 3,2% 7,5% 4,62%
Tabella 1. Indicatori per la definizione della quota di riparto regionale del Fondo Povertà nuclei beneficiari SIA 2017* persone in condizione di povertà assoluta persone in condizione di grave deprivazione
DettagliAllegato statistico Nota sulla legge Dopo di noi
Allegato statistico Nota sulla legge Dopo di noi Roma, 31 maggio 2017 Tavola 1 - Persone che percepiscono indennità di accompagnamento per regione - Anno 2015 Persone che percepiscono indennità di accompagnamento
DettagliRapporto Annuale Regionale
Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro Rapporto Annuale Regionale 2010 CAMPANIA INAIL - Direzione Regionale Campania INFORTUNI SUL LAVORO Periodo 2004-2010 ITALIA-CAMPANIA
DettagliBoschi di larice e cembro 10-20% 20-50% 50-80% >80% superficie ES superficie ES superficie ES superficie ES superficie ES superficie ES
Tabella 8.16 - Estensione delle categorie forestali dei Boschi alti, ripartite per grado di copertura totale del suolo (parte 1 di 17) Boschi di larice e cembro Totale Boschi di larice cembro Piemonte
DettagliLE COOPERATIVE DI ABITAZIONE ADERENTI A LEGACOOP ABITANTI
LE COOPERATIVE DI ABITAZIONE ADERENTI A LEGACOOP ABITANTI Maggio 2017 Premessa Il Centro Studi Legacoop ha svolto per conto dell Associazione Nazionale Legacoop Abitanti una ricerca finalizzata a descrivere
DettagliRELAZIONE SULLA GESTIONE 2015
RELAZIONE SULLA GESTIONE 2015 A ) - I soci Nel 2015 si sono registrate 202 nuove iscrizioni e 126 cessazioni con un saldo positivo di 76 unità per un totale di 4.234 Soci a cui debbono aggiungersi 2.732
DettagliProf. Roberto Bernabei Presidente Italia Longeva
Prof. Roberto Bernabei Presidente Italia Longeva 1 Aspettativa di vita in Italia (2014) 87 85 83 81 79 Women Men 77 75 % con disabilità nelle attività del vivere quotidiano Copertura e intensità dei servizi
DettagliCaratteri dei soprassuoli forestali Capitolo 12 - I margini del bosco. INFC - Le stime di superficie
Tabella 12.24 - Estensione delle categorie forestali dei Boschi alti, ripartite per presenza e forma dei margini (parte 1 di 17) Boschi di larice e cembro per forma dei margini o margini assenti Totale
DettagliIl quadro dell offerta socio-assistenziale da parte dei Comuni
LONG-TERM CARE THREE Edizione 2018 degli Stati Generali dell Assistenza a lungo termine Roma, 11-12 luglio 2018 Il quadro dell offerta socio-assistenziale da parte dei Comuni Roberta Crialesi Dirigente
DettagliRELAZIONE SULLA GESTIONE 2016
RELAZIONE SULLA GESTIONE 2016 A ) - I soci Nel 2016 si sono registrate 188 nuove iscrizioni e 155 cessazioni con un saldo positivo di 33 unità per un totale di 4.342 Soci a cui debbono aggiungersi 4.268
DettagliLE POLITICHE SOCIALI
LE POLITICHE SOCIALI sono corsi di azione perseguiti dai diversi sistemi politici (e in particolare dai loro governi), volti a risolvere problemi e a raggiungere obiettivi di natura sociale, pertinenti
DettagliTavola 1 - Persone senza dimora per alcune caratteristiche - Anno 2011 (valori assoluti e composizione percentuale)
Allegato statistico Audizione dell Istituto nazionale di statistica "Assistenza sanitaria alle persone senza dimora" 12 a Commissione "Igiene e Sanità" del Senato della Repubblica Roma, 29 aprile 2015
DettagliLa catena di gestione dell accoglienza
La catena di gestione dell accoglienza La catena dell accoglienza PRIMO SOCCORSO CARA/CDA STRUTTURE TEMPORANEE SPRAR CARA presenze migranti 10.368 STRUTTURE TEMPORANEE (CAS): presenze migranti 61.733 RETE
DettagliRELAZIONE SULLA GESTIONE 2013
RELAZIONE SULLA GESTIONE 2013 A ) - I soci Nel 2013 si sono registrate 490 nuove iscrizioni e 267 cessazioni con un saldo positivo di 223 unità per un totale di 4.408 Soci a cui debbono aggiungersi 2.462
DettagliApprofondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica
1 Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica ripartizione geografica votanti partec. voti validi CGIL CISL UIL ALTRE LISTE AGENZIE FISCALI Nord Ovest 85 12.904 11.248 87,17 10.922
DettagliCURA E ISTITUZIONI. Luca Romano Direttore di Local Area Network. Giovedi 3 Luglio 2014 Auditorium del Lavoro ROMA
CURA E ISTITUZIONI Luca Romano Direttore di Local Area Network Giovedi 3 Luglio 2014 Auditorium del Lavoro ROMA I TRATTAMENTI PENSIONISTICI 1/2 Prestazioni di invalidità erogate per regione. Anno 2013
DettagliUna proposta di classificazione dei modelli welfare regionali
Una proposta di classificazione dei modelli welfare regionali Proposta di G.Bertin Proposta di classificazione dei modelli di welfare regionali secondo 4 dimensioni: ruolo dello stato nei processi di regolazione;
DettagliSIT Sistema Informativo Trapianti
Attività di donazione 2000-2009* Incremento medio/anno +3,9% Attività di donazione 1992-2009* Incremento medio/anno +13,2% Attività di donazione per regione Anno 2008 vs 2009* Attività di donazione per
DettagliLa catena di gestione dell accoglienza. Daniela Di Capua Direttrice del Servizio centrale dello SPRAR
La catena di gestione dell accoglienza Daniela Di Capua Direttrice del Servizio centrale dello SPRAR La catena dell accoglienza PRIMO SOCCORSO CARA/CDA STRUTTURE TEMPORANEE SPRAR Presenze SPRAR e CAS-CDA-CARA
DettagliREGIONE LEGGE REGIONALE NOTE P.d.L. FAMIGLIA
ABRUZZO n.95/1995 "Provvidenze in favore della famiglia" Anno 2006 - Piano regionale di interventi in favore delle famiglie con utilizzo delle risorse della legge n.95/1995 L.R. n.67/1997 - Disposizioni
DettagliVERSO IL FEDERALISMO DIFFERENZIATO: EFFETTI SUI BILANCI DELLE REGIONI
CNA Emilia Romagna Assemblea regionale VERSO IL FEDERALISMO DIFFERENZIATO: EFFETTI SUI BILANCI DELLE REGIONI Bologna, 30 maggio 2011 Alberto Cestari Le grandi riforme istituzionali non si limitano al federalismo
DettagliDIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA
DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA 5 Maggio 2015 INDICE SINTESI... 3 ABITAZIONI... 4 ABITAZIONI OCCUPATE DA PERSONE RESIDENTI... 6 POPOLAZIONE E FAMIGLIE... 9 ABITAZIONI
DettagliCOMMENTO LEGGE QUADRO SUI SERVIZI SOCIALI ( LEX 328/00)
COMMENTO LEGGE QUADRO SUI SERVIZI SOCIALI ( LEX 328/00) La "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali", è una norma che rientra tra la più ampia riforma dello
DettagliREGIME QUOTE LATTE AFFITTI DI QUOTA
AZIENDE RILEVATARIE PER CLASSIFICAZIONE C-Montana Aziende 6.000 B-Svantaggiata A-Non svantaggiata 5.000 4.000 3.000 524 450 499 336 597 305 803 394 629 358 532 413 572 454 609 441 697 592 818 609 627 481
DettagliInterventi di Upgrading di Impianti di Depurazione Esistenti
Prof. G. d Antonio Comuni e popolazione residente secondo il grado di depurazione delle acque reflue convogliate nella rete fognaria per regione - Anno 2005 (valori assoluti) REGIONI Depurazione completa
DettagliFEDERAZIONE REGIONALE PENSIONATI TOSCANA GLI INTERVENTI E I SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI A SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE ANZIANA IN TOSCANA
FEDERAZIONE REGIONALE PENSIONATI TOSCANA GLI INTERVENTI E I SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI A SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE ANZIANA IN TOSCANA SETTEMBRE 2009 Il lavoro si inserisce nell ambito delle attività dell
DettagliAnalisi del contenzioso tributario per valore della controversia
Rapporto trimestrale sullo stato del contenzioso tributario PERIODO OTTOBRE DICEMBRE 213 Direzione della Giustizia Tributaria Analisi del contenzioso tributario per valore della controversia COMMISSIONI
DettagliRELAZIONE SULLA GESTIONE 2017
RELAZIONE SULLA GESTIONE 2017 A) - I soci Nel 2017 si sono registrate 178 nuove iscrizioni e 177 cessazioni (di cui 36 decessi) per un totale di 4.343 Soci a cui debbono aggiungersi 3.229 assistiti, beneficiari
DettagliConciliazione dei tempi di vita e di lavoro
L Intesa Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro CONFERENZA UNIFICATA DEL 29 APRILE 2010 Roma, 3 luglio 2012 Quadro Riepilogativo Amministrazione Regionale Risorse in convenzione Data Firma convenzione
DettagliTrofeo delle Regioni Cesare Rubini" - Maschile. Calendario Incontri
Girone A 51 18/04/2019 09.00 Lombardia vs Umbria 52 18/04/2019 11.00 Piemonte vs Marche 61 19/04/2019 14.30 Vincente 51 vs Perdente 52 62 19/04/2019 16.30 Vincente 52 vs Perdente 51 71 20/04/2019 17.00
DettagliTV Locali. Ritorno al Futuro Nuove regole per la valorizzazione di un patrimonio industriale
. Ritorno al Futuro Nuove regole per la valorizzazione di un patrimonio industriale 23 Studio Economico Settore televisivo Privato Italiano 12 OTTOBRE 2017 Roma . Ritorno al futuro TV Locali Società Analizzate
DettagliIL LAVORO DI CURA DELL ASSISTENTE FAMILIARE
IL LAVORO DI CURA DELL ASSISTENTE FAMILIARE NEL QUADRO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA Carbonia 27 febbraio 2009 LA POPOLAZIONE ANZIANA Percentuale della popolazione 75 anni sul totale
DettagliGrafico 1 - Enti locali Contributi erariali per ente - Anni (valori nominali in migliaia di lire)
Grafico 1 - Enti locali Contributi erariali per ente - Anni -1999 - (valori nominali in migliaia di lire) 35... 3... 25... 2... 15... à montane 1... 5... 1998 1999 Grafico 2 - Enti locali Contributi erariali
DettagliIL SETTORE AGRICOLTURA E I FLUSSI FINANZIARI PUBBLICI IN VENETO. I flussi finanziari pubblici in Veneto Dott. Claudio VIGNOTTO
IL SETTORE AGRICOLTURA E I FLUSSI FINANZIARI PUBBLICI IN VENETO I flussi finanziari pubblici in Veneto Dott. Claudio VIGNOTTO ITALIA E VENETO ENTRATE SPESE 2 Confronto tra popolazione, Prodotto Interno
DettagliLa rete delle cure palliative in Lombardia. Lo sviluppo del sistema domiciliare cure palliative
La rete delle cure palliative in Lombardia Lo sviluppo del sistema domiciliare cure palliative La rete lombarda di cure palliative La rete lombarda di cure palliative si è sviluppate secondo due percorsi
DettagliTavola 1 - Istituzioni non profit attive e risorse umane impiegate - Censimenti 2001 e 2011 (valori assoluti e variazioni percentuali)
Allegato statistico Audizione del Direttore centrale delle rilevazioni censuarie e dei registri statistici XII Commissione "Affari Sociali" della Camera dei Deputati Roma, 13 novembre 2014 Tavola 1 -
DettagliCaratteri dei soprassuoli forestali Capitolo 12 - I margini del bosco. INFC - Le stime di superficie
Tabella 12.24 - Estensione delle categorie forestali dei Boschi alti, ripartite per presenza e forma dei margini (parte 8 di 17) Faggete Totale Faggete Piemonte 2 020 44.7 1 212 57.8 4 548 30.2 2 674 38.2
DettagliLA RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE WWF ITALIA. (9 dicembre 2014)
LA RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE WWF ITALIA (9 dicembre 2014) Il WWF Italia ha avviato un radicale cambiamento in linea con la Programmazione del WWF Internazionale secondo il percorso Truly Global del Network
DettagliScuola dell'infanzia Regione
Scuola dell'infanzia Abruzzo 30 Basilicata 37 Calabria 144 Campania 278 Emilia Romagna 54 Lazio 118 Liguria 16 Lombardia 88 Marche 35 Molise 11 Piemonte 47 Puglia 136 Sardegna 48 Sicilia 246 Toscana 82
DettagliBOLLETTINO SULLA DISOCCUPAZIONE Dati mensili - Dicembre 2018 Dati trimestrali - 3 trim NUMERO 3
WWW.ISOLAFANTASMA.IT Rilanciamo la nostra compagnia di bandiera BOLLETTINO SULLA DISOCCUPAZIONE Dati mensili - Dicembre 218 Dati trimestrali - 3 trim. 218 NUMERO 3 ELABORATO DA ANTONIO RUDAS Pagina 1 Disoccupati,
DettagliBOLLETTINO SULLA DISOCCUPAZIONE Dati mensili - Ottobre 2018 Dati trimestrali - 2 trim NUMERO 1. Aumentiamo i traffici
WWW.ISOLAFANTASMA.IT Aumentiamo i traffici BOLLETTINO SULLA DISOCCUPAZIONE Dati mensili - Ottobre 218 Dati trimestrali - 2 trim. 218 NUMERO 1 ELABORATO DA ANTONIO RUDAS Pagina 1 Disoccupati, aumentano
DettagliIl nomenclatore e la statistica ufficiale
Il nomenclatore e la statistica ufficiale L'indagine sugli sociali dei Comuni Giulia Milan Istat Servizio Sanità e assistenza Unità Operativa Interventi e servizi sociali Il nomenclatore e la statistica
DettagliRIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE
ESERCIZI SPECIALIZZATI. AL 31/12/2013 PIEMONTE Altri prodotti 19 41.235 113 168 281 0 2 3 Articoli igienico-sanitari/materiali da 1 2.493 2 0 2 0 0 0 Articoli sportivi/attrezzatura campeggi 9 25.694 119
DettagliPensioni ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE. DIREZIONE Regionale PENSIONI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE. Presentazione...
ISTITUTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIREZIONE Regionale PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE Pensioni PENSIONI Presentazione...2 Totale categorie...3 Vecchiaia...4 Invalidità...5 Superstiti...6 Presentazione
DettagliBoschi alti Impianti di arboricoltura da legno Aree temporanemente prive di soprassuolo. Totale Impianti di arboricoltura da legno
Tabella 5.39 - Estensione delle categorie inventariali del Bosco, ripartite per appartenenza a parchi naturali Boschi alti Impianti di arboricoltura da legno Aree temporanemente prive di soprassuolo Totale
DettagliTOTALE
ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA Valore della Produzione Contributi (MAGGIORI ENTRATE) 214.922.732 73.561.459 229.035.167 402.097.591 693.895.112 Accertamento Contributi in fase di Gestione
DettagliPRINCIPALI DATI E TREND DI CRESCITA DELLE ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT IN ITALIA
PRINCIPALI DATI E TREND DI CRESCITA DELLE ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT IN ITALIA Anna Italia Fondazione CENSIS Bologna, 24 gennaio 2015 Le funzioni storiche dell economia sociale in Italia Coprire i bisogni
DettagliBOLLETTINO SULLA DISOCCUPAZIONE Dati mensili - Novembre 2018 Dati trimestrali - 3 trim NUMERO 2
WWW.ISOLAFANTASMA.IT Realizziamo le infrastrutture che servono al Paese BOLLETTINO SULLA DISOCCUPAZIONE Dati mensili - Novembre 218 Dati trimestrali - 3 trim. 218 NUMERO 2 ELABORATO DA ANTONIO RUDAS Pagina
DettagliAlbo IP: analisi dei flussi
Federazione nazionale Collegi Ipasvi Via Agostino Depretis 70 Tel. 06 46200101 00184 Roma Fax 06 46200131 Albo IP: analisi dei flussi Rapporto 2007 Marzo 2008 1. Presentazione Dal 2007, dopo due anni di
DettagliScuola dell'infanzia. Scuola Primaria. Posti. Regione
Scuola dell'infanzia Abruzzo 30 Basilicata 37 Calabria 144 Campania 278 Emilia Romagna 54 Lazio 118 Liguria 16 Lombardia 88 Marche 35 Molise 11 Piemonte 47 Puglia 136 Sardegna 48 Sicilia 246 Toscana 82
DettagliDIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE
1 Condannati definitivi Per di e per Durata della Pena Residua Situazione al 13/05/2010 Fino a 1 anno Da 1 a 2 Durata della pena residua Da 2 a 3 Da 3 a 5 Da 5 a 10 Da 10 a 20 Da 20 in poi Ergastolo Totale
DettagliCalcolo a preventivo della spesa annua escluse le imposte AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) (B)
AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) ()/Bx100 120 113,93 109,46 +4,47 +4,09% 480 295,84 277,95 +17,89 +6,44% 700 401,94 375,85 +26,09 +6,94% 1.400 739,55 687,37 +52,18 +7,59% 2.000 1.026,99
DettagliPersonale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA) Istituzioni scolastiche ed educative Dotazioni organiche regionali anno scolastico
Ministero dell'istruzione, dell'università e della RicercaTABELLA "C" Dotazioni organiche regionali anno scolastico 2014-2015 a.s. 2011/12 a.s. 2012/13 2014/15 rispetto 2011/12 a b c d e=d-a Abruzzo 5.195
DettagliOSSERVATORIO SOCIALE della concertazione territoriale
OSSERVATORIO SOCIALE della concertazione territoriale Dati,, Elaborazione con dati al 2 aprile 2014 1 Linee guida sulla concertazione locale Luglio 2010 Analisi iniziale - La conoscenza puntuale del territorio
DettagliIndagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2008
Conferenza le Regioni e le Province Autonome Ministero Lavoro, la Salute e le Politiche sociali Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2008 SGRTO STATISTICO,
DettagliPRESENTAZIONE (DETTA ANCHE PRE-CAMPAGNA) in tutta ITALIA
PRESENTAZIONE Servizio Affissioni Comunali Piccoli Formati 70x100 e 100x140 (DETTA ANCHE ) in tutta ITALIA Agenzia Leader in Italia dal 1996 VAL D AOSTA PIEMONTE LOMBARDIA TRENTINO ALTO ADIGE VENETO EMILIA
DettagliTabella 1 Regioni 2004 Regioni 2005 Regioni 2006 Italia 0,21 (0,20-0,21) Italia 0,19 (0,19-0,20) Italia 0,14 (0,14-0,15) Nota
Tabella 1 - Tassi standardizzati (per 1.000 e Intervalli di Confidenza al 95%) di dimissioni ospedaliere potenzialmente evitabili per asma per regione - Anni 2004-2006 Regioni 2004 Regioni 2005 Regioni
DettagliProposta di legge C. n Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto all
Proposta di legge C. n. 1074 Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto all evasione fiscale VI Commissione (Finanze) Camera dei
DettagliDisponibilità attuale per assegnazione [macrotipologie] e comparto. Stima sull'intera PA****
Disponibilità attuale per assegnazione [macrotipologie] e comparto. Stima sull'intera PA**** Comparto Blu* Grigie con autista** Altre*** Totale Totale % ASL 169 749 17 900 18 818 31.1% AUTORITÀ TERRITORIALI
DettagliIl Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse. Nona Relazione Semestrale
Il Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse Nona Relazione Semestrale Persone italiane e straniere scomparse in Italia e all estero e ancora da ricercare ITALIANI FASCE DI ETA' SCOMPARSI
DettagliStudio AGENAS COSTRUZIONE DI UN UNDICE PER IL FABBISOGNO DI POSTI LETTO RESIDENZIALI IN ITALIA
LONG TERM CARE TWO ROMA, 11-12 LUGLIO 2017 Studio AGENAS COSTRUZIONE DI UN UNDICE PER IL FABBISOGNO DI POSTI LETTO RESIDENZIALI IN ITALIA Enrico Brizioli, Aministratotre Delegato KOS Care Annii Azzurri
DettagliRisultati della Prova Nazionale Invalsi. classi II della Scuola Primaria IC Tiberio Gulluni
Risultati della Prova Nazionale Invalsi classi II della Scuola Primaria IC Tiberio Gulluni Premesse I dati restituiti dall INVALSI riguardano tre aspetti: l andamento complessivo dei livelli di apprendimento
DettagliNORMATIVA NAZIONALE
PRINCIPALI PROVVEDIMENTI NORMATIVI, DI REGOLAMENTAZIONE E DI PROGRAMMAZIONE A CARATTERE NAZIONALE E REGIONALE IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITÀ, VIOLENZA E DISCRIMINAZIONE DI GENERE ---------------------------------
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per il Personale scolastico ALLEGATO 1
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per il Personale scolastico ALLEGATO 1 POSTI E CATTEDRE PER REGIONE Scuola dell'infanzia Abruzzo
Dettagliclassifica : 3 pti vittoria, 1 pto sconfitta GARE TRENTO VS FRIULI VENEZIA GIULIA TOSCANA VS BASILICATA TRENTO VS BASILICATA TRENTO VS TOSCANA
MASSA - FESTA NAZIONALE 2019 MARTEDI 21 (ore 9,00 mattina) GIRONE "B" CAT. CADETTE PALESTRA TONIOLO 1 2 3 totale punti posizione 1 TRENTO 1 3 1 5 3 2 FRIULI VENEZIA GIULIA 3 3 3 9 1 3 BASILICATA 1 1 1
DettagliRedditi Irpef e Toscana nel 2014 (anno d imposta 2013)
Settore Sistema Informativo di Supporto alle Decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Redditi Irpef e nel 2014 (anno d imposta 2013) SINTESI Redditi Irpef e nel 2014 La seguente presentazione offre una
DettagliCoperture vaccinali al 31/12/2015 per HPV (Aggiornamento 13 febbraio 2017)
Coperture vaccinali al 31/12/2015 per HPV (Aggiornamento 13 febbraio 2017) Il presente documento riporta i dati, al 31/12/2015, di copertura nazionali e regionali per la vaccinazione HPV nella popolazione
Dettagli