CLEA ECONOMIA AZIENDALE 2004/2005 MATRICOLE DISPARI VERIFICA. Matricola Nome Cognome

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CLEA ECONOMIA AZIENDALE 2004/2005 MATRICOLE DISPARI VERIFICA. Matricola Nome Cognome"

Transcript

1 CLEA ECONOMIA AZIENDALE 2004/2005 MATRICOLE DISPARI VERIFICA Matricola Nome Cognome Erika Benelli Valentina Conti Alberto Degli Esposti Chiara Fiorini Elena Forlani Mattia Maimura Giorgio Montanile 22 nov. 04 1

2 Indice Storia Conserve Italia 1. Quale tipo di governance. 2. Quale la distribuzione del controllo sull azienda... Pag. 3 Pag. 5 Pag Quale tipo di strategia Pag Quale ambiente competitivo. Pag Quali sono gli elementi di successo per competere in questo scenario competitivo.. 6. Quale catena del valore dell azienda. 7. Quale sistema del valore esteso alla filiera per l azienda Quale macrostruttura quale tipo di specializzazione del lavoro viene utilizzato. 9. Quale microstruttura. 10. Come si sviluppa il potere organizzativo. Pag. 8 Pag. 9 Pag. 9 Pag. 10 Pag. 11 Pag. 12 2

3 La storia della cooperativa Conserve Italia viene costituita nel 1976 da alcune cooperative di produzione ortofrutticola, con due scopi: - curare in modo unitario le politiche commerciali delle cooperative socie sul mercato del fresco - creare un alternativa alla materia prima che il mercato del fresco non assorbiva. Oggi l obiettivo di curare in modo unitario le politiche commerciali delle cooperative ortofrutticole socie allo scopo di dare una dimensione nazionale alla commercializzazione della produzione agricola, di offrire una linea completa di prodotti alla grande distribuzione organizzata e di creare marchi affermati per valorizzare le produzioni dei soci. Divenuta operativa nel 1978 Conserve Italia adotta la struttura commerciale di Calpo scarl, il più antico dei nove consorzi aderenti e proprietario degli stabilimenti di Valfrutta, e realizza nell anno un fatturato di 23,4 miliardi di Lire. Elementi rilevanti della relazione fra i consorzi sono l obbligo di conferimento totale della produzione da parte degli enti soci e l accordo su una programmazione comune della produzione rispettosa anche delle linee di sviluppo di ciascun associato. Questi fattori permettono il funzionamento del consorzio e l equilibrio tra le singole realtà componenti. Al fine di rafforzare l integrazione fra le diverse realtà, assicurare l omogeneità degli standard qualitativi nelle diverse fasi del processo produttivo e le remunerazioni delle cooperative socie, l attività del Consorzio viene integrata con le funzioni di Controllo Qualità e Assistenza Tecnica. Il principio di partecipazione e responsabilizzazione dei produttori agricoli soci, ancora oggi profondamente radicato nell'orientamento strategico di fondo dell'impresa, costituisce il punto di forza del Consorzio. Fin dalla sua fondazione Conserve Italia attiva una strategia di espansione rivolta sia al mercato nazionale che europeo. Tra il 1979 e il 1990 l attività viene incrementata con l acquisizione di alcuni stabilimenti di Mon Jardin e di Salfa S.p.A. in Italia, di Otra S.A. e di Barbier Dauphin S.A. in Francia, di Warburger GmbH in Germania e la costituzione di Mediterranean Growers Ltd in Inghilterra e Agri Italia S.p.A. in Italia. Le operazioni consentono al consorzio di essere presente sui mercati francese, tedesco ed inglese, di rafforzarsi sul territorio nazionale e di raggiungere un fatturato complessivo superiore ai 400 miliardi di Lire. Al fine di migliorare l efficienza e la competitività complessiva del sistema e di contrastare la crescente concorrenza nel settore commerciale, nei primi anni 90 Conserve Italia avvia la fase di razionalizzazione degli impianti e di specializzazione produttiva degli stabilimenti. La riorganizzazione aziendale si conclude nel 1994 con la fusione fra le aziende socie di Conserve Italia, la quale si trasforma da consorzio di terzo grado a consorzio di secondo grado. Nello stesso anno viene acquisita la Massalombarda Colombani S.p.A., detentrice dei marchi Yoga e Jolly Colombani. Il periodo successivo vede l acquisizione di San Prospero S.r.l., Lomco S.A., Verjame S.A., e l acquisizione o la presa in gestione di diversi stabilimenti di lavorazione del pomodoro e di altre conserve vegetali a Mesagne, Tarquinia, Lavello e Lodz in Polonia. Nel 2002, in seguito a un piano di riorganizzazione industriale per razionalizzare l attività produttiva del gruppo, inizia la realizzazione di un nuovo stabilimento tecnologicamente avanzato per la trasformazione di conserve vegetali a Pomposa (Codigoro). Nel 2003 Conserve Italia acquisisce la società Juver Alimentación S.A., azienda leader del mercato spagnolo dei succhi di frutta. L'integrazione a livello produttivo e commerciale delle aziende del Gruppo Conserve Italia ha portato alla realizzazione di una rete europea di aziende collegate fra di loro, che agiscono in modo coordinato con l'obiettivo di valorizzare i derivati della frutta, del pomodoro e dei vegetali attraverso una forte politica di investimenti sui marchi del Gruppo. 3

4 In Italia l attività produttiva viene svolta in 11 stabilimenti situati nelle regioni Emilia- Romagna (9), Toscana (1) e Puglia (1). All estero Conserve Italia opera con quattro stabilimenti (inclusa la sede di Nimes) di lavorazione in Francia, uno in Spagna e uno in Polonia. La commercializzazione dei prodotti in Europa avviene attraverso le controllate Conserves France S.A. (per Francia e Benelux), Juver Alimentación S.A. (per Spagna e Portogallo), Mediterranean Growers Ltd (per Gran Bretagna e Irlanda), Warburger GmbH (per Germania, Austria, Olanda e Scandinavia) e Konserwa Polska Sp.zo.o. (per Polonia, Ucraina e Russia). Tappe fondamentali di Conserve Italia 1979: acquisizione degli stabilimenti dell'azienda belga Mon Jardin di Mirandola (Mo) e creazione di un nuovo consorzio di secondo grado il Covalpa/Mon Jardin, specializzato nella produzione di vegetali in scatola e frutta allo sciroppo. 1983: inizio del processo di internazionalizzazione con la creazione della società Mediterranean Growers Ltd a Londra per commercializzare i prodotti del Consorzio in Gran Bretagna e Irlanda. 1984: acquisizione della società Salfa S.p.A., impegnata nella produzione e commercializzazione di nettari, succhi di frutta e bevande col marchio Derby. 1985: creazione della società finanziaria Agri Italia S.p.A : creazione del consorzio cooperativo dei surgelati Italia, insieme ad altri consorzi cooperativi, per la gestione congiunta nella commercializzazione dei prodotti surgelati con i marchi Brina, Orogel e Mon Jardin. 1990: acquisizione di due aziende francesi, la Otra S.A. e la Barbier Dauphin S.A., operanti nella trasformazione del pomodoro e nella produzione di piatti pronti e specialità francesi con i marchi Barbier Dauphin e DEA. 1991: acquisizione dell'azienda tedesca Warburger GmbH, impegnata nella produzione di conserve di verdure, a cui viene affidata la commercializzazione degli altri prodotti del consorzio in Germania e Olanda. 4

5 1993: razionalizzazione dell'architettura finanziaria delle società estere del Gruppo con la costituzione della S.E.C. S.A. (Société Européenne de Conserve). 1994: fusione fra le cooperative socie di Conserve Italia e trasformazione dell azienda da consorzio di terzo grado a consorzio di secondo grado. Acquisizione della Società Massalombarda-Colombani S.p.A. e fusione per incorporazione della Cooperativa di II grado Conam di Albinia (GR). Stabilimento Stabilimento Stabilimento Stabilimento Stabilimento Coop. base Coop. base Coop. base Coop. base Coop. base Produttori agricoli soci Consorzio di II Grado 1996: acquisizione dello stabilimento dell ex La San Prospero S.r.l. di Imola (Bo), che si occupa della produzione e dello stoccaggio di puree di frutta destinate alla produzione di nettari, e dello stabilimento della Lomco S.A. a Saint Silvestre in Francia, uno degli stabilimenti più moderni e tecnologicamente avanzati per la lavorazione del pomodoro, del mais dolce e dei legumi in scatola. 1997: creazione, a Lodz in Polonia, della società commerciale Konserwa Polska Sp. Zo.o. per la penetrazione dei mercati dell Europa orientale, la quale nel 1999 acquisisce uno stabilimento di produzione a Lodz. 1997: fusione di Conserve Italia e Massalombarda in un unica azienda integrata con 12 stabilimenti, di cui 10 in Italia e 2 in Francia, un giro d affari di oltre miliardi di lire. Acquisizione della società francese Verjame S.A., prima azienda di trasformazione di frutta in Francia e leader di mercato per la frutta allo sciroppo con il marchio Saint Mamet. Creazione di Conserves France S.A. per incorporare le altre società del gruppo operanti in quel paese. 2002: realizzazione del nuovo stabilimento per la trasformazione di conserve vegetali a Codigoro (Fe). 2003: acquisizione della società Juver Alimentación S.A. specializzata nella produzione dei succhi. 2004: fusione per incorporazione della società controllata Salfa S.p.A.. 1) Quale tipo di governance. Conserve Italia è un impresa manageriale consociativa. È composta da numerose compagnie e nessun socio ha il controllo totale. Complessivamente al 30 giugno 2003, i Soci sono impegnati verso conserve Italia, sottoforma di capitale sociale versato, fondi con vincolo di destinazione e di prestiti a breve, meglio il lungo termine, per ,97 oltre al capitale sottoscritto e non ancora versato. 57 COOPERATIVE PRODUTTORI ORTOFRUTTICOLI 5

6 2) Quale la distribuzione del controllo sull azienda Conserve Italia partecipata da confcooperative emiliane è un consorzio di 56 cooperative agricole che raggruppa produttori ortofrutticoli. Conserve Italia è una cooperativa di secondo grado costituita da cooperative di primo grado che, a loro volta, associano i produttori ortofrutticoli fornitori dell azienda. La struttura societaria del gruppo al 30/06/2004 è di seguito riportata: ORGANI ELETTIVI ORGANI CONSULTIVI MANAGEMENT PRESIDENTE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ASSEMBLEA SOCI (delegati delle coop) COOPERATIVE SOCIE COMITATI DI PRODOTTO COMITATO FRUTTA COMITATO POMODORO COMITATO ORTAGGI Direzione AQ PRODUZIONE AGRICOLA AMMINISTR. SOCI GENERALE ALTRE DIREZIONI OPERATIVE AMMINISTRAZIONE, CONTROLLO E PROGRAMMAZIONE GESTIONE INDUSTRIALE 3) Quale tipo di strategia La mission di Conserve Italia è: essere un azienda leader in Europa nel settore delle conserve di frutta, vegetali e pomodoro, per valorizzare i prodotti ortofrutticoli conferiti dalle cooperative socie. Coerentemente con la mission aziendale, le linee strategiche di sviluppo sono dirette sia al mondo agricolo che al mercato in cui opera l azienda e perseguono i seguenti obiettivi: a livello agricolo, allargare la base dei soci che conferiscono materia prima (pomodoro per il sud Italia, frutta, vegetali e pomodoro per il Nord Italia). a livello industriale e di mercato: - crescere sui mercati in Italia ed in Europa investendo sui propri marchi e sui clienti della Distribuzione Moderna; - valorizzare il controllo completo della filiera dalla materia prima dei soci fino al mercato (rintracciabilità); - aumentare le quantità trasformate e l efficienza industriale per ridurre i costi dei prodotti; - investire in ricerca e sviluppo per mantenere la leadership di mercato attraverso l innovazione di prodotto e l allargamento delle possibilità di consumo; - cogliere le opportunità del mercato per acquisire nuove aziende leader di settore in Italia ed in Europa. Quindi la strategia di conserve Italia è focalizzata principalmente sul rafforzamento della propria leadership nel mercato italiano e sulla crescita della propria posizione competitiva a livello europeo, tutto ciò attraverso il consolidamento dei rapporti commerciali con i 6

7 maggiori gruppi della moderna distribuzione, la ricerca finalizzata all innovazione di prodotto e l implementazione di nuove tecnologie di processo. Conserve Italia ha la missione di trasformare e valorizzare la produzione agricola attraverso la commercializzazione di prodotti di alta qualità e di maggiore valore aggiunto. 4) Quale ambiente competitivo Le 5 forze competitive determinano: L intensità della concorrenza nel settore Il livello di profitto del settore Per quanto riguarda Conserve Italia bisogna fare una distinzione tra il comparto delle bevande e la frutta, il comparto delle conserve vegetali e il reparto delle conserve di pomodoro. I potenziali entranti, cioè le imprese che possono entrare nel mercato e competere con l azienda stessa, sono: Per il settore del comparto delle bevande e della frutta sono Rocchetta, San Benedetto. Per il settore del comparto delle conserve vegetali abbiamo Bonduelle Per il settore del comparto del pomodoro c è la Barilla, Nestlè (Buitoni) I concorrenti, le imprese che oltre a produrre prodotti dello stesso genere che offrono anche beni che sostituiscono i prodotti di Conserve Italia. Per il settore del comparto delle bevande i concorrenti sono Bravo, Santal, Zuegg, Minute Maid, Del Monte, Per il settore delle conserve vegetali e pomodoro la Del Monte, la Mutti, Conserve della Nonna, la Knorr e la Findus I fornitori, essendo una cooperativa, sono gli stessi soci; I soci sono localizzati in prevalenza in Emilia- Romagna (61%) e in Toscana (19%). I soci si avvalgono delle prestazioni istituzionali dell impresa e partecipano alla gestione mutualistica della stessa. Essi provvedono alla coltivazione, raccolta e apporto dei prodotti agricoli sulla base dei programmi annuali predisposti con Conserve Italia. Le azioni sottoscritte dai singoli soci sono Regione n capitale soci sottoscritto ( ) % Emilia-Romagna ,3% Toscana ,0% Lazio ,8% Veneto ,0% Lombardia ,7% Piemonte ,1% Totale ,0% proporzionate alle potenzialità di conferimento in termini di quantità e qualità. I clienti: In Italia, a livello complessivo, prosegue il processo di concentrazione del trade anche se lo sviluppo della distribuzione moderna è stato rallentato dall altissima presenza ed incidenza della distribuzione tradizionale. Le più grandi presenze della distribuzione moderna sono rappresentate dalle partnership GS-Carrefour e Auchan-Rinascente. Le principali presenze di nazionalità italiana sono rappresentate da Coop, Esselunga, Conad e Pam. La maggior parte dei consumi del trade moderno in Italia è, quindi, nelle mani di grossi operatori stranieri. 7

8 5) Quali sono gli elementi di successo per competere in questo scenario competitivo. La politica per la qualità è volta ad assicurare: la produzione di alimenti salubri e sicuri, nel pieno rispetto delle normative che tutelano la salute del consumatore, limitando al minimo l utilizzo di sostanze e tecnologie con un impatto potenzialmente negativo sull ambiente e sulla salute, in modo da raggiungere un elevato livello di soddisfazione dei clienti e consumatori; il controllo e la verifica puntuale del rispetto delle regole aziendali stabilite, affinché lo svolgersi delle attività all interno dei processi produttivi, commerciali, organizzativi e logistici sia sempre coerente con le promesse fatte al cliente; la progressiva riduzione degli errori e delle non conformità nei processi aziendali al fine di raggiungere un maggiore livello di efficienza ed un elevata soddisfazione delle aspettative del cliente; una migliore comprensione e pianificazione dei processi aziendali, verificando e analizzando i risultati e gli scostamenti dagli obiettivi, al fine di individuare ed attivare azioni di miglioramento, nel maggior numero possibile di aree con una diretta influenza sui risultati qualitativi ed economico dell impresa e tali da soddisfare le aspettative dei propri soci e dipendenti; il mantenimento di un ambiente di lavoro idoneo e di un livello di sicurezza tali da garantire ai lavoratori, che operano all interno del gruppo, condizioni di lavoro adeguate. 8

9 6) Quale catena del valore dell azienda La mappa dei valori Risorse umane Formare i neo assunti attraverso un percorso non solo di acquisizione di competenze specifiche ma anche di condivisione dei valori aziendali tipici di un impresa cooperativa. Sviluppare una cultura della formazione per valorizzare il capitale umano Promuovere il dialogo con i lavoratori per comprendere i problemi personali e le difficoltà sul luogo di lavoro Privilegiare l assunzione dei lavoratori stagionali per integrare i profili professionali ricercati nelle varie aree aziendali. Assicurare il costante miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza Clienti / Consumatori Sviluppare i rapporti con il trade e favorire lo scambio informativo promuovendo progetti di collaborazione e partnership. Offrire prodotti genuini e di qualità grazie al controllo della filiera produttiva e all esperienza pluriennale maturata nella trasformazione dei prodotti ortofrutticoli. Assicurare la produzione di alimenti salubri e sicuri nel pieno rispetto delle normative che tutelano la salute del consumatore, limitando l utilizzo di sostanze e tecnologie con impatto potenzialmente negativo sull ambiente e sulla salute. Soci / Fornitori Assicurare sbocchi di mercato alle produzioni agricole dei soci ricercando la loro migliore valorizzazione attraverso l attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti finiti. Garantire il ritiro di tutti i prodotti impegnati per la lavorazione. Fornire assistenza tecnica ai soci/produttori dalla semina alla raccolta dei produttori agricoli. Altri fornitori Agire con trasparenza e garantire la regolarità dei pagamenti. Promuovere la costruzione di relazioni di scambio informativo e rapporti duraturi. Privilegiare l affidabilità nella scelta dei fornitori. Sensibilizzare i fornitori al rispetto degli standard qualitativi. Collettività / Ambiente Partecipare al sostenimento di iniziative sociali meritevoli non sostenute da altri enti / associazioni. Minimizzare gli impatti ambientali dei processi produttivi; prevedere un ridotto utilizzo di presidi fitopatologici e la scelta di prodotti chimici meno pericolosi. Prestare particolare attenzione al riciclo dei rifiuti prodotti 7) Quale sistema del valore esteso alla filiera per l azienda. Intendiamo per filiera, tutti i processi dal fornitore al cliente che aumentano il valore del bene. Conserve Italia si occupa della filiera produttiva che viene garantita dalla cessione dei sementi (dal seme del prodotto agricolo fino al prodotto finito). Conserve Italia detiene il controllo di questa filiera, è quindi in grado di conoscere e verificare la provenienza della particella di terreno dal quale proviene la materia prima contenuta nel prodotto esposto al pubblico (prodotto finito) tonn tonn. 9

10 8) Quale macrostruttura (organigramma) che tipo di specializzazione del lavoro viene utilizzata. La struttura organizzativa adottata da Conserve Italia è di tipo gerarchico-funzionale e prevede quattro funzioni in staff (Qualità e Ambiente, Relazioni Esterne e Project Financing, Tecnologie Agricole, Sistemi) e cinque funzioni in line (Direzione Commerciale, Direzione Operativa, Direzione Controlli e Auditing, Direzione Ricerca e Sviluppo e Direzione Risorse Umane). PRESIDENZA GENERALE QUALITA' E AMBIENTE REL. ESTERNE E PROJECT FINANCING TECNOLOGIE AGRICOLE SISTEMI INFORMATIVI COMMERCIALE OPERATIVA CONTROLLI E AUDITING RICERCA & SVILUPPO RISORSE UMANE Dalla funzione operativa dipendono gli undici stabilimenti produttivi distribuiti sul territorio nazionale. Per quanto riguarda la gestione del personale, il processo di selezione del personale di Conserve Italia, passa attraverso l analisi e la definizione delle competenze, delle conoscenze e delle capacità che la figura professionale richiesta deve possedere in relazione alle specifiche organizzative e di contesto aziendale. Il processo di selezione prosegue quindi con un colloquio con la Direzione Risorse Umane e, successivamente, con il responsabile della funzione o servizio che ha manifestato il fabbisogno professionale con l obiettivo di verificare la motivazione rispetto al ruolo da ricoprire nonché di valutare gli obiettivi e le competenze professionali. 10

11 9)Quale microstruttura (ruoli). ORGANI ELETTIVI ORGANI CONSULTIVI MANAGEMENT PRESIDENTE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ASSEMBLEA SOCI (delegati delle coop) COOPERATIVE SOCIE COMITATI DI PRODOTTO COMITATO FRUTTA COMITATO POMODORO COMITATO ORTAGGI Direzione AQ PRODUZIONE AGRICOLA AMMINISTR. SOCI GENERALE ALTRE DIREZIONI OPERATIVE AMMINISTRAZIONE, CONTROLLO E PROGRAMMAZIONE GESTIONE INDUSTRIALE Il Consiglio di Amministrazione viene nominato dai soci delegati dalle cooperative socie. La democrazia partecipativa delle cooperative socie si esprime, quindi, principalmente nella scelta dei soci delegati. Il Consiglio di Amministrazione che rimane in carica 3 anni provvede alla nomina delle cariche con particolari poteri di rappresentanza, prima fra le quali il Presidente del Consiglio di Amministrazione. Inoltre il Consiglio si riunisce annualmente con i soci per la presentazione e l approvazione del bilancio d esercizio. Le relazioni con le cooperative vengono gestite e regolate attraverso appositi Comitati tecnici di prodotto, indetti periodicamente per discutere delle strategia produttive, della suddivisione e delle quantità delle superfici coltivabili e degli obiettivi di prezzo. I Comitati di prodotto si occupano delle problematiche inerenti la gestione del prodotto conferito e della ripartizione e gestione dei programmi di produzione delle materie fra le cooperative socie. Sulla base della specificità delle diverse tipologie di materia prima trasformata dall azienda, sono stati identificati e costituiti tre Comitati per Orticoli, Frutta e Pomodoro. I Comitati sono composti da rappresentanti di Conserve Italia (Presidente, Direttore, Direttore Operativo, Direttore Qualità e Ambiente, Direttore Tecnologie Agricole) e da rappresentanti dei soci. I comitati di prodotti sono investiti, a norma di Statuto e di Regolamento, di tutte le problematiche inerenti la gestione del prodotto conferito e, in particolare, si occupano della ripartizione dei programmi fra le cooperative e le organizzazioni dei produttori (O.P.) socie e della loro successiva gestione. Al Comitato Frutta competono principalmente i seguenti compiti: formulare le norme di tecnica colturale; scegliere le varietà ritenute idonee per il raggiungimento degli obiettivi programmatici stabiliti dal Consiglio di Amministrazione; valutare le proposte di ricerche, sia sperimentali che di pieno campo; stabilire la ripartizione e la gestione delle prove in pieno campo; valutare proposte autoformative e di aggiornamento tecnico. 11

12 Al Comitato Orticoli e al Comitato Pomodoro competono principalmente le seguenti attività: formulare le norme di tecnica colturale; scegliere le varietà ritenute idonee per il raggiungimento degli obiettivi programmatici stabiliti dal Consiglio di Amministrazione; predisporre piani di coltivazione per l ottenimento di un prodotto controllato, di un prodotto sottoposto ad una disciplina specifica di produzione per la campagna e ad una disciplina specifica per lo stabilimento di trasformazione; il tutto eventualmente specificato da procedure predefinite per garantire l effettivo controllo del prodotto (ad esempio, analisi dei residui) e la sua tracciabilità; valutare proposte di ricerca, sia sperimentale che in pieno campo e gestire campi sperimentali o seguire campi sperimentali affidati alle cooperative socie. La politica di Conserve Italia nei confronti del trade è improntata ad una collaborazione che permetta lo sviluppo di una relazione che generi valore per tutte le parti coinvolte. Questo significa attenzione nei confronti del consumatore finale e sviluppo di una politica di marchio che permetta una scelta consapevole da parte del consumatore ed una maggiore rotazione del prodotto presso il punto di vendita del trade. Nel futuro il livello di collaborazione potrebbe portarsi verso una modalità ancora più profonda di relazione con il trade legato alla condivisione della conoscenza del consumatore e delle sue abitudini di acquisto e di gestione congiunta dello scaffale e del punto di vendita. Già da tempo Conserve Italia ha attuato la politica della collaborazione attraverso la presenza presso il trade sia con i marchi industriali che con quelli commerciali, al fine di cogliere maggiormente le opportunità del mercato, garantendo la qualità del prodotto e il valore del marchio e dei valori del distributore. 10) Come si sviluppa il potere organizzativo I soci si avvalgono delle prestazioni istituzionali dell impresa e partecipano alla gestione mutualistica della stessa. Essi provvedono alla coltivazione, raccolta e apporto dei prodotti agricoli sulla base dei programmi annuali predisposti con Conserve Italia. PRESIDENZA GENERALE QUALITA' E AMBIENTE REL. ESTERNE E PROJECT FINANCING TECNOLOGIE AGRICOLE SISTEMI INFORMATIVI COMMERCIALE OPERATIVA CONTROLLI E AUDITING RICERCA & SVILUPPO RISORSE UMANE 12

Presentazione Conserve Italia

Presentazione Conserve Italia Presentazione Conserve Italia Castello d Agogna, 1 luglio 2013 La Missione Essere un azienda leader in Europa nel settore delle conserve ortofrutticole, per realizzare la miglior valorizzazione dei prodotti

Dettagli

Ruolo delle Organizzazioni dei Produttori nel mercato ortofrutticolo

Ruolo delle Organizzazioni dei Produttori nel mercato ortofrutticolo Ruolo delle Organizzazioni dei Produttori nel mercato ortofrutticolo Giulio Malorgio Dipartimento di Economia e Ingegneria Agrarie UNIBO Ravenna, 19 febbraio 2010 Riforma dell OCM del settore ortofrutticolo

Dettagli

RINTRACCIABILITA e LINEE GUIDA per i DISCIPLINARI di PRODUZIONE INTEGRATA. Con il contributo del MIPAAF

RINTRACCIABILITA e LINEE GUIDA per i DISCIPLINARI di PRODUZIONE INTEGRATA. Con il contributo del MIPAAF RINTRACCIABILITA e LINEE GUIDA per i DISCIPLINARI di PRODUZIONE INTEGRATA QUALITA e CERTIFICAZIONE l attuale scenario nell ortofrutta Certificazione, in generale: sistema codificato di procedure e/o processi,

Dettagli

Report di Sostenibilità

Report di Sostenibilità Report di Sostenibilità 2018 4 6 8 LETTERA AGLI STAKEHOLDER PREMESSA METODOLOGICA IDENTITÀ DI CONSERVE ITALIA Report di Sostenibilità 2018 26 70 112 SOSTENIBILITÀ ECONOMICA SOSTENIBILITÀ SOCIALE SOSTENIBILITÀ

Dettagli

LA ESPERIENZA DEL CONSORZIO TERRE DI MONTAGNA

LA ESPERIENZA DEL CONSORZIO TERRE DI MONTAGNA LA ESPERIENZA DEL CONSORZIO TERRE DI MONTAGNA 1 IL CONSORZIO TERRE DI MONTAGNA 2 L ESPERIENZA DEL CONSORZIO A 7 ANNI DALLA NASCITA LA MISSIONE STATUTARIA I PROGRAMMI E I PROGETTI AVVIATI E REALIZZATI NEI

Dettagli

Investire In qualità BUONA PRATICA DELL AGRICOLTURA CALABRESE

Investire In qualità BUONA PRATICA DELL AGRICOLTURA CALABRESE Investire In qualità BUONA PRATICA DELL AGRICOLTURA CALABRESE SU INVESTIMENTI DI TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE. PSR CALABRIA 2014/2020 - MISURA 04 INTERVENTO 4.2.1 SOSTEGNO PER INVESTIMENTI IN TRASFORMAZIONE

Dettagli

La nuova OCM ortofrutta

La nuova OCM ortofrutta Ravenna, 19.02.2010 La nuova OCM ortofrutta DIANATI Andrea Regione Emilia Romagna D.G. Agricoltura Servizio produzioni vegetali IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO REG. CE 1234/07 del Consiglio Reg. CE

Dettagli

CARTA DEI VALORI E DEI SERVIZI DA SEMPRE AL FIANCO DELLE COOPERATIVE E DEI COOPERATORI

CARTA DEI VALORI E DEI SERVIZI DA SEMPRE AL FIANCO DELLE COOPERATIVE E DEI COOPERATORI CARTA DEI VALORI E DEI SERVIZI DA SEMPRE AL FIANCO DELLE COOPERATIVE E DEI COOPERATORI Cooperare significa scegliere di operare insieme, unire sforzi, lavoro, prodotti e risparmi nel tentativo di raggiungere

Dettagli

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership

Dettagli

-Nuovi retisti e il futuro della rete: adeguarsi alla trasformazione-

-Nuovi retisti e il futuro della rete: adeguarsi alla trasformazione- 1 -Nuovi retisti e il futuro della rete: adeguarsi alla trasformazione- -Le criticità della rete, la polverizzazione dei distributori, i nuovi entranti: il caso COOP- Francesco Berardini, Presidente Coop

Dettagli

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1)

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) SOMMARIO Art. 1 - Oggetto e finalità Art. 2 - Definizioni Art. 3 - Requisiti per l individuazione

Dettagli

Condividere e Competere: LE RETI D IMPRESA

Condividere e Competere: LE RETI D IMPRESA Condividere e Competere: LE RETI D IMPRESA È NATO IL CAPITALISMO GLOBALE DELLA CONOSCENZA? Si devono affrontare: 1. La globalizzazione dei mercati 2. La smaterializzazione del valore 3. Processi diffusi

Dettagli

Condividere e Competere: LE RETI D IMPRESA

Condividere e Competere: LE RETI D IMPRESA Condividere e Competere: LE RETI D IMPRESA È NATO IL CAPITALISMO GLOBALE DELLA CONOSCENZA? Si devono affrontare: 1. La globalizzazione dei mercati 2. La smaterializzazione del valore 3. Processi diffusi

Dettagli

Bologna, 17 ottobre ore 09.45

Bologna, 17 ottobre ore 09.45 Bologna, 17 ottobre ore 09.45 A cura della dr.ssa Roberta Chiarini Unioncamere Emilia-Romagna Viale Aldo Moro, 62 L AGROALIMENTARE E L INTEGRAZIONE DI FILIERA Il sistema agroalimentare italiano è molto

Dettagli

LE OPPORTUNITA OFFERTE DALLA NUOVA PROGRAMMAZIONE DEI PSR PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE AREE RURALI TAVOLA ROTONDA

LE OPPORTUNITA OFFERTE DALLA NUOVA PROGRAMMAZIONE DEI PSR PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE AREE RURALI TAVOLA ROTONDA LE OPPORTUNITA OFFERTE DALLA NUOVA PROGRAMMAZIONE DEI PSR PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE AREE RURALI TAVOLA ROTONDA Perugia, 21 novembre 2013 Ore 16,15 BUONE PRATICHE PER L UTILIZZO DEI FONDI PIF: LA

Dettagli

CENTRO SERVIZI ORTOFRUTTICOLI AL SERVIZIO DELL ORTOFRUTTA ITALIANA

CENTRO SERVIZI ORTOFRUTTICOLI AL SERVIZIO DELL ORTOFRUTTA ITALIANA CENTRO SERVIZI ORTOFRUTTICOLI AL SERVIZIO DELL ORTOFRUTTA ITALIANA CSO Al servizio dell ortofrutta italiana CSO è una società di servizi che supporta i propri associati nell obiettivo comune di migliorarne

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI. Interventi per lo sviluppo della pataticoltura italiana

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI. Interventi per lo sviluppo della pataticoltura italiana Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3783 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Interventi per lo sviluppo della pataticoltura italiana Presentata il 19 ottobre 2010

Dettagli

Il processo di riforma dell OCM ortofrutta

Il processo di riforma dell OCM ortofrutta Il processo di riforma dell OCM ortofrutta Maria Angela Perito Roma, 28 novembre 2006 1 L attuale OCM ortofrutta L OCM del settore ortofrutticolo, approvata nel 1996, si compone di tre regolamenti: ortofrutta

Dettagli

Distretto di pesca Nord Adriatico: proposte di sviluppo sostenibile

Distretto di pesca Nord Adriatico: proposte di sviluppo sostenibile Distretto di pesca Nord Adriatico: proposte di sviluppo sostenibile Strategie nazionali per lo sviluppo locale dell acquacoltura in Alto Adriatico Prioli Giuseppe M.A.R.E. Soc. Coop. a r.l. Expo Milano

Dettagli

Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy

Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy SCM Academy Avvio attività operative Torino, 18/10/2014 Domenico Netti Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy 1 Costituzione di SCM Academy I Prinicipii e gli obiettivi (1/4) E' stata

Dettagli

Nascita e operatività di un partenariato di filiera

Nascita e operatività di un partenariato di filiera Nascita e operatività di un partenariato di filiera «Coltiviamo sviluppo con l integrazione delle filiere produttive» Convegno Catania/Palermo, 5 e 6 Dicembre 2011 Serena Tarangioli GdL Progettazione Integrata

Dettagli

Strumenti di regolazione nel settore ortofrutticolo

Strumenti di regolazione nel settore ortofrutticolo Strumenti di regolazione nel settore ortofrutticolo Gaetana Petriccione e Roberto Solazzo Seminario SIDEA-CREA La regolazione del mercato. Quali strumenti di politica agraria? Roma, 16 marzo 2018 La politica

Dettagli

pia.gruppohera.it LA NOSTRA BUSSOLA missione, valori e principi di funzionamento dell azienda

pia.gruppohera.it   LA NOSTRA BUSSOLA missione, valori e principi di funzionamento dell azienda pia.gruppohera.it www.gruppohera.it LA NOSTRA BUSSOLA missione, valori e principi di funzionamento dell azienda Avere una visione comune di cosa sia la nostra azienda e di quali siano i valori su cui fondare

Dettagli

OCM UNICA - SETTORE ORTOFRUTTICOLO: ALCUNI DATI E CONSIDERAZIONI ATTUALI

OCM UNICA - SETTORE ORTOFRUTTICOLO: ALCUNI DATI E CONSIDERAZIONI ATTUALI OCM UNICA - SETTORE ORTOFRUTTICOLO: ALCUNI DATI E CONSIDERAZIONI ATTUALI MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE INTERNAZIONALI E DELLO SVILUPPO RURALE

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Allegato n. 1 alla Delib.G.R. n. 37/5 del 13.9.2006 Direttive di attuazione dell aiuto istituito dalla L.R. 21 aprile 2005, n. 7 ( Legge finanziaria 2005), art. 6, comma 7, concernente il finanziamento

Dettagli

Le Dimensioni dell azienda agraria (in termini di fatturato)

Le Dimensioni dell azienda agraria (in termini di fatturato) Le Dimensioni dell azienda agraria (in termini di fatturato) 67,5% PICCOLE (fatturato < 10.000 euro) 32% MEDIE (10.000 euro < fatturato < 500.000 euro) 0,5% GRANDI (fatturato > 500.000 euro) (Fanfani Roberto,

Dettagli

LE OP NEL LAZIO. La svolta della Legge di Orientamento (Dlgs. 228/2001)

LE OP NEL LAZIO. La svolta della Legge di Orientamento (Dlgs. 228/2001) Contenuti dell art. 26 LE OP NEL LAZIO La svolta della Legge di Orientamento (Dlgs. 228/2001) 1. Istituisce la figura delle Organizzazioni di Produttori 2. Individua le seguenti finalità: Programmazione

Dettagli

L IMPRESA IN FORMA COOPERATIVA CHIARA BERTELLI LEGACOOP ESTENSE #STARTYOURSELF 26/1/2017

L IMPRESA IN FORMA COOPERATIVA CHIARA BERTELLI LEGACOOP ESTENSE #STARTYOURSELF 26/1/2017 L IMPRESA IN FORMA COOPERATIVA CHIARA BERTELLI LEGACOOP ESTENSE #STARTYOURSELF 26/1/2017 LA COOPERATIVA E' un'associazione autonoma di persone che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni

Dettagli

Cereali biologici di qualità

Cereali biologici di qualità Cereali biologici di qualità Scelta varietale ed interventi agronomici per il miglioramento quanti-qualitativo e la valorizzazione della produzione cerealicola biologica marchigiana e dei prodotti derivati.

Dettagli

La subfornitura meccanica in Emilia-Romagna fra crisi e riorganizzazione delle filiere

La subfornitura meccanica in Emilia-Romagna fra crisi e riorganizzazione delle filiere R & I s.r.l. Ricerche e Interventi di politica industriale e del lavoro La subfornitura meccanica in Emilia-Romagna fra crisi e riorganizzazione delle filiere Quali strategie per competere A cura di Daniela

Dettagli

13% 18% 14% 10% 45% 46% 17% 14% 15% Elaborazioni e stime Agri 200 su dati ISTAT 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% PRODOTTI AGRICOLI

13% 18% 14% 10% 45% 46% 17% 14% 15% Elaborazioni e stime Agri 200 su dati ISTAT 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% PRODOTTI AGRICOLI 2000 10% 18% 13% 14% 45% 2010 8% 17% 14% 15% 46% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% PRODOTTI AGRICOLI FATTORI PROD. INDUSTRIALE IMPORT INDUSTRIA ALIMENTARE MARGINI DISTRIBUZIONE Elaborazioni e

Dettagli

RINTRACCIABILITA e TRACCIABILITA

RINTRACCIABILITA e TRACCIABILITA RINTRACCIABILITA e TRACCIABILITA Giampiero Reggidori Uff. Produzioni Agricole Rintracciabilità 2004 1 RINTRACCIABILITA e TRACCIABILITA Rintracciabilità: discende direttamente dal Regolamento CE n. 178/2002

Dettagli

POLITICA INTEGRATA PER LA QUALITÀ, L AMBIENTE, LA SICUREZZA ALIMENTARE E LA SICUREZZA SUL LAVORO.

POLITICA INTEGRATA PER LA QUALITÀ, L AMBIENTE, LA SICUREZZA ALIMENTARE E LA SICUREZZA SUL LAVORO. POLITICA INTEGRATA PER LA QUALITÀ, L AMBIENTE, LA SICUREZZA ALIMENTARE E LA SICUREZZA SUL LAVORO. Gruppo Illiria si pone come obiettivo di massimizzare il grado di soddisfazione di tutti i portatori di

Dettagli

La formazione delle nuove professionalità nel mercato liberalizzato del gas

La formazione delle nuove professionalità nel mercato liberalizzato del gas Competitività e specializzazione del lavoro nei servizi pubblici La formazione delle nuove professionalità nel mercato liberalizzato del gas Firenze 28 novembre 2008 CHI SIAMO Toscana Energia è stata costituita

Dettagli

STATUTO DELL AGENZIA GOVERNATIVA REGIONALE SARDEGNA PROMOZIONE. Art. 1 Natura giuridica e sede

STATUTO DELL AGENZIA GOVERNATIVA REGIONALE SARDEGNA PROMOZIONE. Art. 1 Natura giuridica e sede Allegato alla Delib.G.R. n. 4/15 del 22.1.2008 STATUTO DELL AGENZIA GOVERNATIVA REGIONALE SARDEGNA PROMOZIONE Art. 1 Natura giuridica e sede 1. Il presente Statuto disciplina l organizzazione e il funzionamento

Dettagli

provincia di mantova

provincia di mantova provincia di mantova Fare clic Ruolo per modificare dei Distretti gli Agricoli stili del testo dello nell ambito schema dei prossimi P.S.R. Terzo livello Daniele Lanfredini Responsabile Servizio Competitività

Dettagli

PROGETTO FORMAZIONE S.C.R.L.

PROGETTO FORMAZIONE S.C.R.L. PROGETTO FORMAZIONE S.C.R.L. RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO RESA AI SENSI DELL ARTICOLO 6 DELLA LEGGE N. 175/2016 RELATIVAMENTE ALL ESERCIZIO FINANZIARIO 2016. FINALITA La presente relazione viene redatta

Dettagli

-Nuovi retisti e il futuro della rete: adeguarsi alla trasformazione- - Verona, 12 Ottobre 2016-

-Nuovi retisti e il futuro della rete: adeguarsi alla trasformazione- - Verona, 12 Ottobre 2016- -Nuovi retisti e il futuro della rete: adeguarsi alla trasformazione- - Verona, 12 Ottobre 2016-1 Il modello di riferimento Enercoop Distribuzione - Rete Fornitura La diversificazione nel mondo dei carburanti

Dettagli

L ORTOFRUTTA VENETA DI FRONTE ALLE SFIDE LOGISTICHE E COMMERCIALI: LIMITI E OPPORTUNITA

L ORTOFRUTTA VENETA DI FRONTE ALLE SFIDE LOGISTICHE E COMMERCIALI: LIMITI E OPPORTUNITA Università degli Studi di Parma L ORTOFRUTTA VENETA DI FRONTE ALLE SFIDE LOGISTICHE E COMMERCIALI: LIMITI E OPPORTUNITA Legnaro, Veneto Agricoltura, 9 giugno 2006 Gruppo di Lavoro Corrado Giacomini, Luca

Dettagli

Avvio del Programma ONE4C

Avvio del Programma ONE4C Avvio del Programma ONE4C Consiglio di Amministrazione 15 dicembre 2009 Corporate Culture AGENDA E TEMI PRINCIPALI Il tema principale dello scorso CdA tenutosi il 15 dicembre è stato l avvio del progetto

Dettagli

Frumento di Qualità. Seminario: 8 settembre 2010 ore Sede: Consorzio Agrario di Siena e Arezzo - Complesso del Quercione

Frumento di Qualità. Seminario: 8 settembre 2010 ore Sede: Consorzio Agrario di Siena e Arezzo - Complesso del Quercione Contratto di Filiera Seminario: La qualità in agricoltura, e i costi di produzione 8 settembre 2010 ore 10.00 Sede: Consorzio Agrario di Siena e Arezzo - Complesso del Quercione Nel sistema agro-alimentare

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA QUALITA. Introduzione alla Qualità 1

INTRODUZIONE ALLA QUALITA. Introduzione alla Qualità 1 INTRODUZIONE ALLA QUALITA Introduzione alla Qualità 1 SVILUPPO DELLA CULTURA DELLA QUALITA ARTIGIANO INDUSTRIA MANIFATTURIERA IND/SER Volumi ridotti Prodotto non ripetitivo Aumento volumi Standard prodotti

Dettagli

Indagine conoscitiva sul potenziale competitivo delle PMI. Overview di sistema sulle aspettative di sviluppo economico

Indagine conoscitiva sul potenziale competitivo delle PMI. Overview di sistema sulle aspettative di sviluppo economico I. Descrizione questionario Obiettivi della ricerca Indagine conoscitiva sul potenziale competitivo delle PMI Overview di sistema sulle aspettative di sviluppo economico Valutazione percepita della necessità

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL FONDO EST

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL FONDO EST REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL FONDO EST Art. 1 - Funzionamento Il presente regolamento disciplina il funzionamento generale del Fondo EST e integra il regolamento Amministrativo e quello delle Prestazioni,

Dettagli

Certificazioni, protocolli, regolamenti qualità: come orientarsi nel mercato

Certificazioni, protocolli, regolamenti qualità: come orientarsi nel mercato Orticoltura di qualità in un mercato in evoluzione Foggia, 30.IV.2009 Certificazioni, protocolli, regolamenti qualità: come orientarsi nel mercato Il quadro di contesto Reggidori Giampiero O.P. ApoConerpo

Dettagli

Le strategie di entrata nei mercati esteri

Le strategie di entrata nei mercati esteri Le strategie di entrata nei mercati esteri Obiettivi della lezione Le opzioni disponibili per la penetrazione nei mercati esteri Analisi delle forme di esportazione indiretta e diretta Accordi di partnership

Dettagli

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo

Dettagli

Programma di Cooperazione Italia - Francia Marittimo

Programma di Cooperazione Italia - Francia Marittimo La cooperazione al cuore del Mediterraneo Programma di Cooperazione Italia - Francia Marittimo 2014 2020 Presentazione dell' Progetti semplici per l acquisizione di servizi da parte delle imprese esistenti

Dettagli

VIVAI CECERE LUIGI LA NOSTRA GARANZIA È LA TUA SICUREZZA.

VIVAI CECERE LUIGI LA NOSTRA GARANZIA È LA TUA SICUREZZA. VIVAI CECERE LUIGI LA NOSTRA GARANZIA È LA TUA SICUREZZA. L AZIENDA VIVAI CECERE LUIGI è un azienda di famiglia che da tre generazioni è leader nel mercato della produzione di giovani piante orticole.

Dettagli

Mod.AQ 001/P01 ManPed Srl Politiche Aziendali Rev. 07 del 01/02/19 Pagina 1 di 3 POLITICA QUALITÀ

Mod.AQ 001/P01 ManPed Srl Politiche Aziendali Rev. 07 del 01/02/19 Pagina 1 di 3 POLITICA QUALITÀ Pagina 1 di 3 POLITICA QUALITÀ Dichiarazione della Direzione La Direzione della ManPed S.r.l., in considerazione della crescente richiesta da parte del mercato di standard qualitativi consolidati e convinta

Dettagli

MANUALE DEL SISTEMA INTEGRATO Sezione 2 - POLITICA AZIENDALE

MANUALE DEL SISTEMA INTEGRATO Sezione 2 - POLITICA AZIENDALE Pag. 1/5 SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO QUALITA, AMBIENTE, SICUREZZA ED ETICA SEZIONE 2 POLITICA AZIENDALE SOMMARIO 2 LEADERSHIP E IMPEGNO 2 2.1 GENERALITÀ 2 2.2 VISION, MISSION, STRATEGIA 2 2.2.1 Generalità

Dettagli

2 Premessa I prodotti agroalimentari rappresentano un importante patrimonio economico e socio-culturale dell agro-romano. Oltre alla garanzia di sicurezza alimentare, il consumatore oggi è attento al percorso

Dettagli

POLITICA AZIENDALE DESTRI S.R.L.

POLITICA AZIENDALE DESTRI S.R.L. Pag. 1 di 5 DESTRI S.R.L. Destri S.r.l., consapevole dell importanza della Qualità del servizio reso ai propri clienti, del miglioramento della Sicurezza dei propri lavoratori e della protezione dell ambiente,

Dettagli

Politica di sostenibilità e del sistema qualità, ambiente, sicurezza ed energia. Roma, febbraio 2019

Politica di sostenibilità e del sistema qualità, ambiente, sicurezza ed energia. Roma, febbraio 2019 Politica di sostenibilità e del sistema qualità, ambiente, sicurezza ed energia Roma, febbraio 2019 areti S.p.A, Società controllata da Acea SpA, è il terzo operatore nazionale nella distribuzione di elettricità.

Dettagli

Modena, 23 maggio 2016

Modena, 23 maggio 2016 BUONA PRATICA: IL PATTO PER IL LAVORO SOTTOSCRITTO DA REGIONE, ISTITUZIONI LOCALI, UNIVERSITÀ, PARTI SOCIALI DATORIALI E SINDACALI E FORUM DEL TERZO SETTORE Modena, 23 maggio 2016 Il documento I firmatari

Dettagli

La subfornitura meccanica in Emilia-Romagna fra crisi e riorganizzazione delle filiere

La subfornitura meccanica in Emilia-Romagna fra crisi e riorganizzazione delle filiere R & I s.r.l. Ricerche e Interventi di politica industriale e del lavoro La subfornitura meccanica in Emilia-Romagna fra crisi e riorganizzazione delle filiere Quali strategie per competere A cura di Daniela

Dettagli

Progetto di trasformazione da Società in Strutture delle SOT del Gruppo Hera. Incontro con il RAB 29 aprile 2010

Progetto di trasformazione da Società in Strutture delle SOT del Gruppo Hera. Incontro con il RAB 29 aprile 2010 Progetto di trasformazione da Società in Strutture delle SOT del Gruppo Hera Incontro con il RAB 29 aprile 2010 La situazione precedente L organizzazione del gruppo Hera prevedeva: Una società Holding

Dettagli

IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO

IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO Che cos è la logistica? Il concetto di logistica è spesso poco chiaro Per logistica, spesso, s intendono soltanto le attività di distribuzione fisica dei prodotti (trasporto

Dettagli

Il controllo di gestione nelle amministrazioni pubbliche

Il controllo di gestione nelle amministrazioni pubbliche Il controllo di gestione nelle amministrazioni pubbliche dr. Carlo Vermiglio cvermiglio@tiscali.it Agenda della giornata Introduzione al tema Le specificità delle aziende pubbliche Il concetto e le funzioni

Dettagli

Cereali biologici di qualità #3

Cereali biologici di qualità #3 Cereali biologici di qualità #3 Scelta varietale ed interventi agronomici per il miglioramento quanti-qualitativo e la valorizzazione della produzione cerealicola biologica marchigiana e dei prodotti derivati.

Dettagli

Il contesto economico nel 2013

Il contesto economico nel 2013 Il contesto economico nel 2013 Gran parte del mondo è ancora alle prese con i problemi e le cicatrici ereditate dalla crisi Gli Stati Uniti si interrogano sulla sostenibilità di lungo periodo della politica

Dettagli

ACCORDO INTERCONFEDERALE PER LA COSTITUZIONE DEL FONDO PARITETICO INTERPROFESSIONALE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA, NELLE IMPRESE COOPERATIVE.

ACCORDO INTERCONFEDERALE PER LA COSTITUZIONE DEL FONDO PARITETICO INTERPROFESSIONALE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA, NELLE IMPRESE COOPERATIVE. ACCORDO INTERCONFEDERALE PER LA COSTITUZIONE DEL FONDO PARITETICO INTERPROFESSIONALE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA, NELLE IMPRESE COOPERATIVE. 6 giugno 2001 A.G.C.I., Confcooperative, Legacoop e

Dettagli

IL CONTESTO DI MERCATO

IL CONTESTO DI MERCATO IL CONTESTO DI MERCATO DELLA PRODUZIONE E TRASFORMAZIONE DI PIANTE OFFICINALI: RISULTATI DELL'INDAGINE PRESSO GLI OPERATORI Franco Torelli www.ismea.it www.ismeaservizi.it 17/07/2013 OBIETTIVI E METODOLOGIE

Dettagli

Le strategie di entrata nei mercati esteri

Le strategie di entrata nei mercati esteri Le strategie di entrata nei mercati esteri Obiettivi della lezione Le opzioni disponibili per la penetrazione nei mercati esteri Analisi delle forme di esportazione indiretta e diretta Accordi di partnership

Dettagli

POLITICA DELLA QUALITÀ

POLITICA DELLA QUALITÀ REV. DATA NOTA DI REVISIONE 0 24/01/2018 Prima emissione Emesso da RSQ Approvata da DA Allegato Manuale della Qualità Pagina 2 a 6 SOMMARIO 1 Premessa 3 2 La Mission 3 3 Il Business 3 4 Politica della

Dettagli

Presentazione Filiera Agricola Biologica IRIS DALLE PRODUZIONI AGRICOLE ALLA TRASFORMAZIONE Un modello di economia solidale Con principi di mutualità

Presentazione Filiera Agricola Biologica IRIS DALLE PRODUZIONI AGRICOLE ALLA TRASFORMAZIONE Un modello di economia solidale Con principi di mutualità Presentazione Filiera Agricola Biologica IRIS DALLE PRODUZIONI AGRICOLE ALLA TRASFORMAZIONE Un modello di economia solidale Con principi di mutualità ed autogesione www.irisbio.com COOP. AGR. IRIS sede

Dettagli

Il Contratto di Rete. Le possibili declinazioni del programma di rete.

Il Contratto di Rete. Le possibili declinazioni del programma di rete. Il Contratto di Rete. Le possibili declinazioni del programma di rete. Il programma di rete, all interno del contratto, rappresenta la ragione d essere dell aggregazione: le imprese, in questa sezione

Dettagli

OBIETTIVI DELL OSSERVATORIO

OBIETTIVI DELL OSSERVATORIO OBIETTIVI DELL OSSERVATORIO MONITORARE ANNUALMENTE I BISOGNI PER LO SVILUPPO I FATTORI DI COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE AGRICOLE ITALIANE PROFESSIONALI IN CHE MODO Analizzando le dinamiche aziendali dell

Dettagli

EBIT a 8.9 milioni di Euro, +20.3%. Ebit margin a 3.2% (3.2% al )

EBIT a 8.9 milioni di Euro, +20.3%. Ebit margin a 3.2% (3.2% al ) COMUNICATO STAMPA LA DORIA: approvata dal C.d.A. la Relazione Finanziaria Semestrale al 30.06.2012. Forte crescita del fatturato grazie al rilevante incremento dei volumi venduti, nonostante la contrazione

Dettagli

Quality Farm in numeri

Quality Farm in numeri Quality Farm in numeri 21 aziende del settore agroalimentare 8 comparti: Lattiero Caseario, Dolciario, Ortofrutta biologica, Conserve e Succhi, Pane, Pasta, Vino, Zootecnico 6 province: Catania Ragusa

Dettagli

Manuale della Qualità Introduzione e presentazione

Manuale della Qualità Introduzione e presentazione Pag. 1 di 1 S O M M A R I O 1. Oggetto e scopo... Errore. Il segnalibro non è definito. 2. Campo di applicazione...2 3. Documenti applicabili...2 4. Definizioni...3 5. Contenuto del Manuale... Errore.

Dettagli

Associazione i di rappresentanza, assistenza, tutela e revisione, giuridicamente

Associazione i di rappresentanza, assistenza, tutela e revisione, giuridicamente CONFCOOPERATIVE Associazione i di rappresentanza, assistenza, tutela e revisione, giuridicamente riconosciuta; Presente in tutte le Regioni e Province italiane; Conta circa 20.000 cooperative, circa 3

Dettagli

Op Etruria Royal Fruit sprona la filiera toscana: aggregazione essenziale - Italiafruit News

Op Etruria Royal Fruit sprona la filiera toscana: aggregazione essenziale - Italiafruit News 1 di 5 05/06/2015 08.44 Giovedì 4 Giugno 2015 Op Etruria Royal Fruit sprona la filiera toscana: aggregazione essenziale Il comparto ortofrutticolo di una delle regioni più belle d'italia vuole crescere.

Dettagli

POLITICA QUALITÀ, AMBIENTE E RESPONSABILITÀ SOCIALE

POLITICA QUALITÀ, AMBIENTE E RESPONSABILITÀ SOCIALE POLITICA QUALITÀ, AMBIENTE E RESPONSABILITÀ SOCIALE La missione di BENVENUTI E CAVACIOCCHI di Martinelli Umberto è TRADIZIONE E INNOVAZIONE PER UNO STAMPATO DI QUALITÀ Per realizzare la propria missione

Dettagli

Sistema sanitario Nazionale: Centrali di committenza e enti di vigilanza

Sistema sanitario Nazionale: Centrali di committenza e enti di vigilanza Sistema sanitario Nazionale: Centrali di committenza e enti di vigilanza Ingrid Zerbinati Centrali di committenza Le centrali di committenza si occupano della gestione degli acquisti aggregati e centralizzati

Dettagli

Le Orticole ed i prodotti da foglia Andamento delle produzioni e dei consumi

Le Orticole ed i prodotti da foglia Andamento delle produzioni e dei consumi Guidizzolo, 31 gennaio 2014 Le Orticole ed i prodotti da foglia Andamento delle produzioni e dei consumi Luciano Trentini CSO / Centro Servizi Ortofrutticoli La produzione di Ortofrutta nel Mondo (Distribuzione

Dettagli

Spezzano trasporti srl Amministratore Unico Sig. Carmine Spezzano

Spezzano trasporti srl Amministratore Unico Sig. Carmine Spezzano Spezzano trasporti srl Amministratore Unico Sig. Carmine Spezzano Calabria S.S. 106, Zona Industriale 87064 Corigliano Calabro (cs) Lombardia Corso Magenta 20123 Milano (Mi) Tel. +39 983 856124- Fax +39

Dettagli

Orticoltura: i canali di sbocco delle produzioni agricole

Orticoltura: i canali di sbocco delle produzioni agricole Indagini monografiche - Agricoltura Panel Aziende Agricole Ismea Orticoltura: i canali di sbocco delle produzioni agricole Gennaio 2007 Introduzione Attraverso le aziende del Panel Aziende Agricole Ismea

Dettagli

Il sistema agroalimentare

Il sistema agroalimentare Università degli studi di Teramo Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali Lezioni di Economia e gestione delle imprese vitivinicole Il sistema agroalimentare Emilio Chiodo Anno Accademico

Dettagli

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità

Dettagli

CARATTERISTICHE AZIENDALI

CARATTERISTICHE AZIENDALI CARATTERISTICHE AZIENDALI Protocollo n. 92 Caratteristiche strutturali dell impresa Prodotto e/o servizio principale realizzato dall impresa Fatturato 2016 Totale titolari e soci Totale Addetti 2016 Certificazioni

Dettagli

CARATTERISTICHE AZIENDALI. Numero medio di tirocinanti impiegati nell ambito dell attività dell impresa nell arco di un anno: 5

CARATTERISTICHE AZIENDALI. Numero medio di tirocinanti impiegati nell ambito dell attività dell impresa nell arco di un anno: 5 CARATTERISTICHE AZIENDALI Protocollo n. 31 Caratteristiche strutturali dell impresa Prodotto e/o servizio principale realizzato dall impresa Fatturato 2016 Totale titolari e soci Totale Addetti 2016 Certificazioni

Dettagli

CARATTERISTICHE AZIENDALI

CARATTERISTICHE AZIENDALI CARATTERISTICHE AZIENDALI Protocollo n. 37 Caratteristiche strutturali dell impresa Prodotto e/o servizio principale realizzato dall impresa Fatturato 216 Totale titolari e soci Totale Addetti 216 Certificazioni

Dettagli

Politica di sostenibilità e del sistema qualità, ambiente, sicurezza ed energia. Roma, 20 novembre 2017

Politica di sostenibilità e del sistema qualità, ambiente, sicurezza ed energia. Roma, 20 novembre 2017 Politica di sostenibilità e del sistema qualità, ambiente, sicurezza ed energia Roma, 20 novembre 2017 IL GRUPPO ACEA Il Gruppo Acea è una delle principali multiutility italiane, con oltre un secolo di

Dettagli

Risultati della Ricerca

Risultati della Ricerca Risultati della Ricerca Titolo Analisi dell'impatto ambientale con studio LCA (Life Cycle Assestment) dell'eccedenza di produzione di un vino rosso Descrizione estesa del risultato Scopo del lavoro è stato

Dettagli

Gruppo. Industrie Polieco-MPB Srl. 26 febbraio Gruppo INDUSTRIE POLIECO-MPB SRL

Gruppo. Industrie Polieco-MPB Srl. 26 febbraio Gruppo INDUSTRIE POLIECO-MPB SRL Gruppo Industrie Polieco-MPB Srl 26 febbraio 2007 Gruppo INDUSTRIE POLIECO-MPB SRL COS È OGGI IL GRUPPO INDUSTRIALE POLIECO Produzione di Compound, Tubi Corrugati e Sistema Ecopal. Mercato d azione internazionale

Dettagli

CONTRATTI DI RETE NEL SETTORE AGROINDUSTRIALE

CONTRATTI DI RETE NEL SETTORE AGROINDUSTRIALE CONTRATTI DI RETE NEL SETTORE AGROINDUSTRIALE (dati aggiornati al 3 novembre 2012) I contratti di rete che interessano il settore agro-alimentare, delle macchine agricole e del packaging alimentare sono

Dettagli

proposta di legge n. 94

proposta di legge n. 94 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 94 a iniziativa della Giunta regionale presentata in data 22 novembre 2016 TRASFORMAZIONE DELLA SOCIETÀ SVILUPPO MARCHE S.P.A. (SVIM S.P.A.)

Dettagli

Fondazione MPS ed etica, un binomio connaturato alla mission

Fondazione MPS ed etica, un binomio connaturato alla mission Fondazione MPS ed etica, un binomio connaturato alla mission Dott. Marco Parlangeli Forum CSR Roma, 24 ottobre 2006 La mission della Fondazione MPS La Fondazione Monte dei Paschi di Siena è un ente non

Dettagli

CLASSE 3 a ELETTRICO SOCIETÀ E IMPRESA. Q & S Centro Formazione Professionale Fonte (TV)

CLASSE 3 a ELETTRICO SOCIETÀ E IMPRESA. Q & S Centro Formazione Professionale Fonte (TV) CLASSE 3 a ELETTRICO SOCIETÀ E IMPRESA Q & S Centro Formazione Professionale Fonte (TV) SOCIETÀ SOGGETTO GIURIDICO SOGGETTO ECONOMICO SOGGETTO GIURIDICO: è la persona o l insieme delle persone alle quali

Dettagli

Cereali biologici di qualità #2

Cereali biologici di qualità #2 Cereali biologici di qualità #2 Scelta varietale ed interventi agronomici per il miglioramento quanti-qualitativo e la valorizzazione della produzione cerealicola biologica marchigiana e dei prodotti derivati.

Dettagli

FIERAGRICOLA 2018 Workshop 1 febbraio Politiche e progetti a supporto dell agricoltura di precisione

FIERAGRICOLA 2018 Workshop 1 febbraio Politiche e progetti a supporto dell agricoltura di precisione FIERAGRICOLA 2018 Workshop 1 febbraio Politiche e progetti a supporto dell agricoltura di precisione D.M «Linee guida Agricoltura di precisione» A fine dicembre 2017 il MiPAAF ha pubblicato il Decreto

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO (SGI) LISTA DI RISCONTRO PER: RESPONSABILITA DELLA DIREZIONE

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO (SGI) LISTA DI RISCONTRO PER: RESPONSABILITA DELLA DIREZIONE 1 5 RESPONSABILITA DELLA DIREZIONE 5.1 Impegno della direzione. 2 In che modo l Alta Direzione dà evidenza del suo impegno nello sviluppo e attuazione del SGI e nel miglioramento continuo della sua efficacia:

Dettagli

ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI

ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI Nell attuale scenario di mercato, il terziario si manifesta come il settore

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE DI UN LABORATORIO DI AUTOCONTROLLO: SCELTE TECNICHE E STRATEGICO-POLITICHE AI DIFFERENTI LIVELLI DELL AZIENDA AGROALIMENTARE.

L ORGANIZZAZIONE DI UN LABORATORIO DI AUTOCONTROLLO: SCELTE TECNICHE E STRATEGICO-POLITICHE AI DIFFERENTI LIVELLI DELL AZIENDA AGROALIMENTARE. L ORGANIZZAZIONE DI UN LABORATORIO DI AUTOCONTROLLO: SCELTE TECNICHE E STRATEGICO-POLITICHE AI DIFFERENTI LIVELLI DELL AZIENDA AGROALIMENTARE. ROMA, 16 MARZO 2011 SOMMARIO: PRESENTAZIONE DELL AZIENDA SCELTE

Dettagli

La gestione aziendale in sintesi

La gestione aziendale in sintesi CORSO DI «ECONOMIA DELL AZIENDA TURISTICA» LEZIONE 3 01.10.2018 Corso di LM in Progettazione e Management dei sistemi turistici e culturali Dott. Francesco Badia francesco.badia@uniba.it 2 La gestione

Dettagli

Allegati seconda parte

Allegati seconda parte Allegati seconda parte Nella seconda parte degli allegati sono stati individuati sulla base della Relazione previsionale programmatica, del bilancio preventivo e del budget, gli obiettivi dell ente nel

Dettagli

FORMAZIONE AZIENDALE

FORMAZIONE AZIENDALE FORMAZIONE AZIENDALE Non è saggio chi sa molte cose, ma chi sa cose utili Eschilo COME OPERIAMO Farnetani Formazione opera in tutta Italia nel settore della formazione aziendale fornendo professionisti

Dettagli

SINTESI DEL BANDO DELLA REGIONE ER PER PROGETTI DI PROMOZIONE DELL EXPORT A FAVORE DI IMPRESE NON ESPORTATRICI O ESPORTATRICI NON ABITUALI

SINTESI DEL BANDO DELLA REGIONE ER PER PROGETTI DI PROMOZIONE DELL EXPORT A FAVORE DI IMPRESE NON ESPORTATRICI O ESPORTATRICI NON ABITUALI SINTESI DEL BANDO DELLA REGIONE ER PER PROGETTI DI PROMOZIONE DELL EXPORT A FAVORE DI IMPRESE NON ESPORTATRICI O ESPORTATRICI NON ABITUALI ANNO 2016 BANDO POR FESR 2014-2020 ASSE 3- AZIONE 3.4.1 Il testo

Dettagli