Provincia di Avellino

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1 Provincia di Avellino REGOLAMENTO PER IL RIMBORSO DELLE SPESE LEGALI Approvato con Deliberazione Commissario Straordinario n 2 del Provincia di Avellino PIAZZA LIBERTÀ (PALAZZO CARACCIOLO) AVELLINO

2 PROVINCIA DI AVELLINO REGOLAMENTO PER IL RIMBORSO DELLE SPESE LEGALI Art. 1 OGGETTO Il presente Regolamento ha ad oggetto la disciplina del rimborso delle spese legali in favore dei dipendenti provinciali e in favore di soggetti che esercitano funzioni amministrative (Presidente Assessori Consiglieri, ecc.) che, in ragione del loro incarico o per compiti istituzionali ovvero del loro mandato legittimamente attribuiti o demandati, debbano sostenere per difendersi in procedimenti giudiziali per fatti o atti a loro imputabili direttamente connessi ad attività dai medesimi prestata a favore o nell interesse della Provincia. Art. 2 PROCEDIMENTI 2.1 Il rimborso delle spese legali relative ad un procedimento civile o penale è ammesso esclusivamente qualora sussistano tutte le seguenti condizioni essenziali ed inderogabili: a) diretta connessione al procedimento all ufficio rivestito o alla carica espletata. b) assunzione dell onere di difesa sin dall apertura del procedimento da parte dell Ente Provincia. c) Scelta del legale di comune gradimento, quale espressione del ruolo preventivo da parte dell Amministrazione e del sistema di assistenza preventiva ovvero della opzione di comportamento di carattere preventivo da parte dell amministrazione. La scelta del legale compete alla parte ed il comune gradimento si presume se il Responsabile del servizio Affari Generali e Personale non si oppone alla scelta entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione, con la precisazione che al fine di rispettare il principio costituzionale di difesa in giudizio per tutti i cittadini

3 l unica causa di esclusione del comune gradimento è collegata a situazioni di conflitto del legale con l Ente, poiché in altri procedimenti è controparte del l Ente. d) assenza di conflitto di interessi, quale situazione di contrasto rispetto al perseguimento degli interessi propri dell Amministrazione la quale agisce anche a tutela dei propri diritti e interessi in modo che la vicenda processuale non abbia esiti che possano ripercuotersi negativamente sui suoi interessi o sulla immagine pubblica. La situazione di conflitto di interesse è integrata allorché il soggetto richiedente il rimborso delle spese legali abbia, con qualsiasi condotta che risulti idonea o adeguata, trascurato il perseguimento dei fini pubblici e istituzionali nell espletamento delle proprie funzioni, attraverso la sostituzione dei fini pubblici con interessi personali, anche a prescindere dalla realizzazione di un danno patrimoniale o all immagine dell Amministrazione. A titolo indicativo e non esaustivo, risulta integrata la situazione di conflitto di interesse allorché il richiedente il rimborso delle spese legali sia stato convenuto nei giudizi civili, ovvero indagato e/o imputato nei giudizi penali, ove l Amministrazione abbia partecipato o resistito, anche costituendosi parte civile. Con riferimento alla condizione necessaria dell assenza di un conflitto di interessi tra l attività dell amministrazione e la condotta del dipendente e/o amministratore, essa è da valutarsi ex post, a conclusione del procedimento, ovvero, il contrasto di interessi va escluso quando il dipendente e/o l amministratore abbia adottato atti d ufficio nell esclusivo interesse dell amministrazione e non può pertanto essere valutato in astratto ed ex ante, cioè con puro e semplice riferimento alle accuse rubricate, ma deve essere preso in considerazione in concreto, a conclusione del processo, tenuto conto dell esito dell istruttoria e del conseguente giudizio. e) Conclusione del procedimento con sentenza di assoluzione. È praticabile il rimborso delle spese legali sostenute a condizione che, riconosciuta l assenza di dolo o di colpa grave, il procedimento si sia concluso con una sentenza di assoluzione con formula piena e più liberatoria, passata in giudicato, quali, ad esempio, in materia penale: - perché il fatto non sussiste, prevista dall art. 530, 1 comma, c.p.p., è tra le più favorevoli ed ampiamente liberatorie poiché viene adottata dal giudicante quando l intero fatto storico di reato nella sua materialità, o

4 anche uno solo dei suoi elementi essenziali (azione, omissione, evento, rapporto di causalità) non si è verificato; - per non aver commesso il fatto prevista dall art. 530, comma 1, c.p.p. presuppone che nessuno degli elementi integrativi della fattispecie criminosa contestata risulti provato; - il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato art. 530 c.p.p.; Non è invece praticabile il rimborso nell ipotesi in cui il procedimento penale, civile, contabile sia concluso positivamente per il dipendente e/o amministratore, ma con formula liberatoria collegata a cause che inibiscano l accertamento dell insussistenza dell elemento psicologico del reato quali, ad esempio, la prescrizione o il proscioglimento per amnistia, sentenza assolutoria per insufficienza di prove, ovvero formule decisorie intermedie che non conferiscono certezza sull inesistenza del contrasto di interessi tra l amministratore e l Ente e lasciano ancora spazio per l accertamento della responsabilità in sede amministrativa. A titolo esemplificativo e non esaustivo, sono formule ostative al rimborso delle spese sostenute in un giudizio penale: - la formula di cui all art. 530, II comma, c.c.p. per insufficienza di prove ; - estinzione del reato per prescrizione o il proscioglimento per amnistia; - assolto, perché il fatto non sussiste, dal reato di abuso d ufficio ex art. 323 c.p.; La formula assolutoria ex art. 530 c.p.p. è circostanza impeditiva per l erogazione del rimborso delle spese legali all imputato assolto qualora si evinca un comportamento illegittimo, rilevante in sede extrapenale e/o disciplinare, tale da ingenerare un conflitto d interessi da accertarsi secondo il criterio di valutazione di cui all art. 2 del presente Regolamento; In presenza di più capi d imputazione con esiti differenziati, il rimborso appare giustificato esclusivamente in relazione a quella parte di parcella che si riferisca ai procedimenti penali conclusisi con l assoluzione definitiva dell imputato con formule liberatorie piene di cui in precedenza sostenuti per gli altri procedimenti che tale esito non hanno avuto, ovvero conclusisi con formule ostative al rimborso di cui ai comma precedenti. 2.2 Procedimenti riguardanti amministratori Fermo quanto previsto al precedente co. 2.1, al fine dell ammissione al rimborso delle spese legali in favore di soggetti che esercitano funzioni amministrative

5 (Presidente, assessori, consiglieri, ecc.), occorre che venga evidenziata dall istante ed accertata dall Ufficio procedente, l esistenza di uno specifico nesso eziologico tra l adempimento dell ufficio Affari Generali e Personale la perdita pecuniaria subita o subenda da parte dell amministrazione locale. Gli amministratori hanno diritto al rimborso delle spese legali sul presupposto di un comportamento incolpevole, non essendo ammissibile il rimborso sulla base del semplice dato della corresponsione delle spese legali, senza nulla dedurre sulla loro condotta. 2.3 Procedimenti contabili Nei giudizi avanti alla Corte dei Conti il rimborso delle spese legali può essere effettuato esclusivamente nel caso in cui la Corte abbia accertato l assenza di responsabilità. In ogni caso, ai sensi dell art. 10, comma 10 bis, D.L. n. 203/05, convertito con modifiche nella legge n. 248/05, è dovuto il rimborso delle spese legali nei limiti stabiliti dalla sentenza che, definendo il giudizio, liquida l ammontare degli onorari e dei diritti spettanti alla difesa del prosciolto. Art. 3 Procedimento di Rimborso 1) Il rimborso comprende le spese relative all assistenza di un solo legale ed avviene previa presentazione della documentazione comprovante la sussistenza dei presupposti stabiliti dalla disciplina regolamentare nonché di copia del provvedimento giudiziario, da cui risulti il passaggio in giudicato, e della fattura in originale, firmata e quietanzata dal difensore di fiducia; 2) L Amministrazione, ai fini del rimborso, è tenuta a fare, nel proprio interesse, una valutazione tesa ad assicurare una corretta gestione delle risorse economiche, la quale, in virtù dell autonomia decisionale dell Ente, è esclusiva prerogativa dell Ente stesso nell esercizio della propria attività amministrativa; ad essa Amministrazione è riservata, previa congrua motivazione, ogni valutazione e determinazione finale sulle spese ammissibili a rimborso ritenute essenziali, ovvero potrà determinarsi a rifondere gli oneri dovuti e debitamente comprovati dal richiedente e direttamente connessi con l incarico. 3) Il rimborso, ove ammesso, non deve riguardare automaticamente ed integralmente tutte le spese dedotte dal richiedente, ma soltanto quelle essenziali e adeguatamente documentate, ritenute congrue dall Amministrazione che ne dispone la rifusione per essere strettamente connesse alla difesa in giudizio. 4) Ai fini della valutazione della congruità, le parcelle devono, preventivamente, essere vistate dal competente Ordine degli Avvocati presso cui è iscritto il

6 difensore, che provvederà ad apporvi il visto di conformità, e le stesse devono essere prodotte all Amministrazione corredate dalla conferente documentazione (in copia conforme) e/o certificazione rilasciata dagli uffici Giudiziari competenti, e/o autocertificazione integrativa laddove ammissibile per legge (D.P.R. 445/2001), attestante e comprovante tutte le attività/prestazioni espletate con riferimento al procedimento conclusosi con provvedimento favorevole al dipendente e/o all amministratore sottoposto a detto giudizio. 5) È fatto salvo, comunque, il principio della non vincolatività del parere espresso sulla parcella dell avvocato dal competente organo professionale, costituendo tale strumento un mero controllo sulla rispondenza delle voci indicate in parcella a quelle previste dalla tariffa, esso non avvalora in alcun modo i criteri assunti dal professionista per individuare il valore della controversia e determinarne l importanza. 6) In ogni caso, la mancanza anche di una sola delle condizioni di cui all art. 2 costituisce legittima causa di diniego del rimborso delle spese legali. 7) L ammissione al rimborso o al diniego è motivatamente disposta con determinazione del Dirigente dell Ufficio Affari Generali e Personale. Art. 4 Limitazioni 1) In caso d incarichi a più difensori, è ammesso il rimborso delle spese soltanto per quelle relative all attività giudiziale svolta da un solo difensore, sempreché scelto di comune gradimento ai sensi del precedente art. 2. 2) Nessun rimborso, inoltre, è dovuto in caso di consulenze, indagini tecniche, perizie ecc. 3) Il rimborso delle spese sostenute per la difesa avrà luogo soltanto ed esclusivamente in relazione a quanto strettamente necessario alla difesa in giudizio, alla gravità e alla complessità della fattispecie. In ogni caso, non saranno rimborsate somme superiori a quelle preventivamente concordate. Art. 5 Esclusioni Ad esclusione delle categorie di cui ai precedenti articoli, tutti gli altri soggetti che non sono dipendenti (che non sono, cioè, legati da un rapporto di lavoro subordinato con l ente) e che non abbiano svolto funzioni di amministratori, non possono godere delle norme sull assistenza legale e/o sul rimborso delle spese legali, in quanto non godono delle norme proprie dei relativi CC.CC.NN.LL. né sono coperti da un mandato amministrativo o commissariale e, perciò, non è loro estensibile neanche il rapporto giusprivatistico del mandato ex art cc.-.

7 Analogamente, è sempre escluso il diritto al rimborso (e/o all assistenza) per gli incaricati esterni, che esplicano la loro attività collaborativa con l Ente in base a rapporti libero-professionali. Art. 6 Norma Finale di Rinvio 1. Per quanto non previsto dal presente Regolamento si applicano le disposizioni vigenti in materia. Art. 7 Entrata in Vigore e Regime Transitorio 1) Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla data di esecutività della deliberazione di approvazione e verrà pubblicato all Albo Pretorio on-line. Con esso si intendono abrogati tutti gli atti e/o provvedimenti precedenti che ne risultino in contrasto; 2) Per i procedimenti giudiziari in corso e non ancora conclusi, sia quelli iniziati prima, sia quelli iniziati dopo la pubblicazione trovano piena applicazione le norme del presente Regolamento.