REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

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1 REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO Raffaele Poidomani Modica (RG) - via Resistenza Partigiana n Cod. Fiscale Cod. Mec. RGIC rgic825001@istruzione.it pec: rgic825001@pec.istruzione.it tel. 0932/ fax 0932/ Circ. n.65 Modica, 21 Ottobre 2015 AI DOCENTI DI SCUOLA PRIMARIA E DI SCUOLA SECONDARIA DELL ISTITUTO LORO SEDI Oggetto: Rilevazione alunni con B.E.S. indicazioni procedura Ai fini della rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, relativamente all anno scolastico in corso, si trasmettono: Allegato 1: Indicazioni di procedura individuazione alunni con BES ed elaborazione PDP (a cui attenersi per l intervento degli alunni con BES) Allegato 2: Griglia di Osservazione e di rilevazione BES (Possibile strumento di lavoro, riferito al singolo alunno, da utilizzare per l individuazione di BES) Allegato 3: Scheda riassuntiva di alunni con BES per Classe/Interclasse (da compilare in duplice copia; una copia da allegare ai verbali dei Consigli di Classe/Interclasse di Novembre e una da consegnare all Insegnante Referente della F.S. ai fini di un lavoro coordinato nell intero Istituto scolastico). La Referente della F.S. (alunni H, GLH/GLI, BES, Inclusione) Ins. Pirruccio Santa A.V Il Dirigente Scolastico (Prof.ssa Concetta Spadaro)

2 REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO Raffaele Poidomani Modica (RG) - Via Resistenza Partigiana n C. F Cod. Mec. RGIC rgic825001@istruzione.it pec: rgic825001@pec.istruzione.it tel. 0932/ fax 0932/ Allegato n. 1 alla circ. n. 65 Modica, 21/10/2015 OGGETTO: Indicazioni procedura per individuazione/inclusione alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) Premesso che nella definizione di BES (bisogni educativi speciali) rientrano le seguenti categorie: Disabilità Disturbi evolutivi specifici: disturbi dell apprendimento, deficit del linguaggio, deficit delle abilità non verbali, deficit delle coordinazione motoria, deficit dell attenzione e dell iperattività Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale, economico la Direttiva Ministeriale del 27/12/12 Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica punta l attenzione sulla necessità di analizzare i bisogni di ogni alunno ed estende il diritto di tutti gli alunni in difficoltà alla personalizzazione dell apprendimento nella direzione di una presa in carico complessiva e inclusiva di tutti gli alunni, rimuovendo gli ostacoli nei percorsi di apprendimento e modulando gli apprendimenti di ogni alunno nell ottica di una scuola sempre più inclusiva. Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), è compito dei Consigli di classe e/o Interclasse, sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, indicare in quali altri casi, non ricadenti nei disturbi clinicamente riscontrabili, sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative previste dalle Linee guida allegate alla legge 170/2010 formalizzati nel Piano didattico educativo (PDP). Pertanto, i C.d.c / Interclasse dovranno: 1) individuare, in base alle osservazioni che verranno effettuate e/o utilizzando l apposita Scheda/griglia di osservazione/rilevazione BES (allegato n.2), ciascun alunno che presenta bisogni educativi speciali, nella quale emergano anche i punti di forza dell alunno e del gruppo classe su cui fare leva nell intervento formativo; 2) programmare la modalità degli incontri, di informazione e confronto, con i genitori degli alunni BES in relazione ai loro bisogni formativi; 2) compilare, nei C.d.c. ed Interclasse del mese di novembre, dopo una attenta valutazione delle griglie d osservazione, compilate dai singoli insegnanti, la scheda riassuntiva di rilevazione dei bisogni educativi speciali (allegato n. 3). Tale scheda riassuntiva si allegherà al verbale del Consiglio ed una copia della stessa dovrà essere consegnata dai coordinatori di classe e dai Presidenti d Interclasse, alla Referente per l inclusione ins. Pirruccio Santa, entro il mese di Novembre. A seguire, nei casi ove sia necessario attivare percorsi di studio individualizzati e Personalizzati, verrà redatto il Piano Didattico Personalizzato (PDP), che avrà lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee ed i criteri di valutazione degli apprendimenti

3 che verranno adottati. Tali piani, concordati con le famiglie ed approvati dai rispettivi Consigli, vanno da tutte la parti sottoscritti entro la fine di Novembre. Per gli alunni DSA certificati i docenti della classe possono consultare la documentazione già prodotta e depositata agli Atti della scuola (fascicolo personale dell alunno) presso l ufficio della segreteria didattica; inoltre, possono, dopo una valutazione degli stili di apprendimento dell alunno DSA, avvalersi degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle Linee guida allegate alla legge n.170/2010 a cui si fa espresso rinvio. La Referente per l inclusione rimane a disposizione dei docenti per eventuali chiarimenti; sul sito della scuola, inoltre, sono disponibili i format/schemi utilizzabili per la stesura dei PDP. Nel verbale dei Consigli di classe/interclasse dove l o.d.g. prevede la rilevazione dei BES e l eventuale approvazione di PDP si suggerisce di inserire quanto segue: "Il Consiglio di classe/interclasse ai sensi e per gli effetti della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e della CM n 8 del 6 marzo 2013, alla luce di quanto emerso dall'analisi della documentazione agli atti della scuola e dai risultati delle osservazioni sistematiche rileva la presenza dei seguenti alunni con bisogno educativo speciale: (vedi allegato 3). Pertanto il Consiglio di Classe/Interclasse propone per i seguenti alunni., l'adozione di un Piano Didattico Personalizzato con l'indicazione delle strategie di intervento didattico più idonee, i criteri di valutazione degli apprendimenti, gli strumenti compensativi e le misure dispensative. Alle famiglie interessate, già informate della necessità di avviare un percorso didattico personalizzato, sarà data comunicazione per condividere tale personalizzazione dell'intervento educativo-didattico/pdp. Vengono quindi di seguito letti, discussi ed approvati i PDP proposti. Gli stessi verranno firmati da tutti i soggetti indicati dalla CM n 8 del 6 marzo 2013". Normativa di riferimento: legge n. 104/92 (per la disabilità) legge 170/2010 e allegato legge 53/2003 (tema della personalizzazione) D.Lgs 196/2003 (riservatezza dati personali) E bene ricordare che nel trattare queste categorie di informazioni gli istituti scolastici devono porre estrema cautela, in conformità al regolamento sui dati sensibili adottato dal Ministero dell istruzione direttiva ministeriale del 27/12/2012 circolare ministeriale n. 8 prot.561del 06/03/2013 A SEGUIRE ALLEGATO 2: Scheda di rilevazione per l individuazione dei singoli alunni BES (strumento consigliato per una rilevazione oggettiva delle difficoltà e potenzialità del singolo alunno); ALLEGATO 3: Scheda riassuntiva di rilevazione dei BES da compilare nei C.d.c e Interclasse di novembre (in duplice copia: 1 copia da allegare al verbale del Consiglio ed 1 copia da consegnare alla referente del GLI, ins. Pirruccio Santa).

4 Allegato n.3 SCHEDA riassuntiva DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI(BES) Classe /Interclasse sezione n totale alunni di cui n alunni DSA. n alunni con disabilità n alunni BES individuati dal C.d.c/Intercl... Descrizione dei casi di bisogno educativo speciale per cui vengono richiesti strumenti di flessibilità da impiegare nell azione educativo-didattica: Alunno/a Tipi di BES (1) Modalità di intervento (2) Programmazione incontri (3) Tipi di BES (1) 1. Carenze affettivo-relazionali 2. difficoltà di apprendimento 3. disagio economico 4. Funzionamento intellettivo limite (FIL) 5. disturbo specifico di apprendimento DSA con certificato 6. disagio sociale 7. divario culturale 8. disturbo da deficit di attenzione e iperattività 9. divario linguistico 10. disabilità certificata ai sensi della Legge 104/ Altro (specificare) Modalità di intervento (2) 1. PEI (piano educativo individualizzato) legge 104/92 2. PDP (piano didattico personalizzato) 3. Altre scelte didattiche che non comportino la stesura del PDP Programmazione incontri (3) 1. GLH operativo (legge 104/92) ovvero Incontri di approvazione PEI/PED e Verifiche, intermedia e finale, già calendarizzati dalla Scuola 2. Ricevimento famiglie 3. Mensile 4. Altro.(specificare)

5 Allegato n.2 REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO Raffaele Poidomani Modica (RG) - via Resistenza Partigiana n Cod. Fiscale Cod. Mec. RGIC rgic825001@istruzione.it pec: rgic825001@pec.istruzione.it tel. 0932/ fax 0932/ GRIGLIA DI OSSERVAZIONE/RILEVAZIONE BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI La presente scheda è impostata nell ottica dell individuazione dei bisogni intesi come difficoltà, anche temporanee, in una o più funzioni della persona e non come attribuzione di un'etichetta immutabile. Essa rappresenta un possibile strumento di lavoro funzionale all individuazione di alunni con BES ANNO SCOLASTICO 2015/16 Studente Consiglio di Classe Docente Coordinatore Osservazioni (Deficit motori, deficit sensoriali, ospedalizzazioni,malattie acute o croniche,anomalie del corpo,lesioni, altro) La scala di numeri da 1 a 4 rappresenta un indice numerico della ampiezza del bisogno rilevato; si richiede dì barrare il numero scelto con una crocetta. Area funzionale corporea e cognitiva Difficoltà di attenzione Difficoltà di memorizzazione Difficoltà di ricezione-decifrazione di informazioni verbali Difficoltà di ricezione-decifrazioni di informazioni scritte Difficoltà di espressione-restituzione di informazioni scritte Difficoltà di espressione-restituzione di informazioni verbali Necessita di tempi lunghi Difficoltà nell uso di oggetti personali e di materiali scolastici

6 Mancanza di autonomia nel movimento e nell uso del proprio corpo Difficoltà nella pianificazione delle azioni Difficoltà di gestione del tempo Difficoltà di autocontrollo Difficoltà nell applicare conoscenze Difficoltà nella partecipazione alle attività relative alla/e disciplina/e In particolare nelle attività di Altro Area relazionale Difficoltà di autoregolazione, autocontrollo Scarsa curiosità Scarsa motivazione Scarsa autostima Problemi comportamentali (specificare_ ) Problemi emozionali (specificare ) Difficoltà nelle relazioni con i compagni Difficoltà nella relazione con gli insegnanti Difficoltà nella relazione con gli adulti Altro Fattori del contesto familiare: Famiglia problematica Pregiudizi ed ostilità culturali Difficoltà socio-economiche Ambienti deprivati/deviant Altro Rilevare i punti di forza, necessari ai fini dell individuazione delle risorse e della progettazione dì interventi di supporto e facilitazione 2

7 Discipline preferite: Punti di forza dell alunno Discipline in cui riesce: Attività preferite: Attività in cui riesce: Hobby, passioni, attività extrascolastiche Persone nella scuola, nella famiglia e/o nell extrascuola significative, o disponibili, o che svolgono attività interessanti Per le attività disciplinari Per il gioco Punti di forza del gruppo classe Presenza di un compagno o un gruppo di compagni di riferimento Per attività extrascolastiche Punti di forza del team degli insegnanti Esperienze di uno o più insegnanti in campi anche non strettamente scolastici: Competenza di uno o più insegnanti in una disciplina o attività specifica scolastica o non scolastica: Hobby, desideri, bisogni che possono trovare spazio in un progetto formativo per la classe o l alunno: Punti di forza dei genitori Presenza di un genitore che svolge attività di. Presenza di un gruppo di genitori disponibili a... Altre figure educative di riferimento IL CONSIGLIO INTENDE SEGNALARE L ALUNNO: All equipe socio-psico-pedagogica Attenzionarlo nel conteso scuola, inserendolo in Progetti scolastici Altro Modica FIRMA DOCENTE COORDINATORE DELLA CLASSE 3

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