Laboratorio di Fondamenti di Reti di Telecomunicazioni

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Laboratorio di Fondamenti di Reti di Telecomunicazioni"

Transcript

1 Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione Laboratorio di Fondamenti di Reti di Telecomunicazioni Corso Fratta Pattavina Maier Lezione n : 1

2 Responsabili Laboratorio e Contatti Sito Internet di riferimento del corso -> NS 2010 Contatti Prof Maier Responsabile: Massimo Tornatore (tornator@elet.polimi.it) Tutor: Domenico Siracusa (siracusa@elet.polimi.it) Prof Pattavina Responsabile: Massimo Tornatore (tornator@elet.polimi.it) Tutor: Giuseppe Rizzelli (rizzelli@elet.polimi.it) Tutor: Francesco Musumeci (fmusumeci@elet.polimi.it) 2

3 Indice Operazioni preliminari Concetti base di simulazione ed emulazione Introduzione a Network Simulator (NS) 3

4 Indice Operazioni preliminari Concetti base di simulazione ed emulazione Introduzione a Network Simulator (NS) 4

5 Operazioni Preliminari Avviare il PC con il S.O. Linux (RH CentOS) (Aula EG8) Username/password: utente_eg8 (Aula D31, D32, D33, S17) Username/password: tlc 5

6 Accessori utili How To Aprire un terminale Applications System Tools Terminal Editor di testo (x.tcl) Applications Accessories Text Editor opp. doppio click su icona di file testo in File Browser opp. (da term.) gedit Web Browser Applications Internet Firefox opp. (da term.) firefox File manager Applications System Tools File Browser opp. (da term.) nautilus Pdf reader Doppio click su icona di file pdf in File Browser opp. (da term.) evince Un-packing, da terminale: 1. gunzip nomefile.tgz 2. tar xvf nomefile.tar Oppure: 1. tar xvfz esercizio1.tgz 6

7 home Home folder pwd /home/utente_eg8 ls { Desktop workspace } cd Desktop cambia folder cd.. cartella superiore Download da firefox Salva automaticamente in /home/tlc (in EG8 /home/utente_eg8) Per comodità conviene mettere tutti i file in /home/tlc (in EG8 /home/utente_eg8) 7

8 NS suite Aprire un terminale ns ns nomefile.tcl o./ns nomefile.tcl nam nam nomefile.nam o./nam nomefile.nam nscript Aprire un altro terminale nscript 8

9 Indice Operazioni preliminari Concetti base di simulazione ed emulazione Introduzione a Network Simulator (NS) 9

10 Sistema Sistema & Modelli (1) è una collezione di componenti interagenti: Modello interazione spontanea; interazione organizzata in modo da soddisfare certe specifiche. è una rappresentazione del sistema; può assumere varie forme (ad esempio la replica fisica); ci baseremo sui Modelli Matematici 10

11 Sistema & Modelli (2) Stato del Sistema: descrive la condizione istantanea di tutti i suoi componenti ha corrispondenza con uno stato del modello del sistema il modello è l evoluzione del sistema mediante la storia dei passaggi di stato è semplificato rispetto allo stato del sistema. Livello di astrazione: indica che alcune caratteristiche dello stato del sistema sono omesse è strettamente funzionale alle misure che si vogliono effettuare sul modello Il miglior modello è quello più semplice che consente di ottenere le misure desiderate 11

12 Sistema & Modelli (3) Variabili sono comunemente utilizzate nei modelli matematici; relazioni o funzioni tra variabili sono fondamentali per descrivere il modello variabili di stato: definiscono completamente lo stato del modello e permettono di seguirne l evoluzione variabili di ingresso: indicano le sollecitazioni esterne sul sistema variabili di uscita: dipendono dalle variabili di ingresso e dalle variabili di stato rappresentano le grandezze che si intende misurare (sonde di misura) 12

13 Soluzione del Modello Sistema & Modelli (4) consiste nell ottenere i valori delle variabili di uscita; soluzione analitica: coinvolge metodi matematici di risoluzione delle equazioni che descrivono le relazioni tra le variabili; soluzione simulata: riproduce l evoluzione del sistema mediante l evoluzione delle variabili di stato la misurazione diretta delle variabili d uscita 13

14 Simulazione ed emulazione La simulazione ricostruisce un sistema che evolve come il sistema reale (modello) per alcuni importanti aspetti La simulazione deve fornire indicazioni sul comportamento del sistema dati alcuni parametri iniziali; Esempi: gallerie del vento, simulatori di volo, previsioni del tempo, simulatore di reti. Un emulatore duplica le funzioni su un sistema usandone un altro differente, di modo che quest ultimo si comporti a tutti gli effetti come se fosse il primo sistema Un emulatore può essere hardware e software; Esempi: emulatori per console (MAME) o O.S. (QEMU). 14

15 Introduzione alla simulazione Simulazioni di sistemi deterministici: completamente definite dal modello; l evoluzione è funzione dei parametri d ingresso. Esempio: descrizione del moto delle bocce sul tavolo di biliardo. Simulazioni di sistemi casuali: basate su modelli stocastici; includono variabili/processi aleatori, ottenuti con la generazione di numeri casuali ; riavviando la simulazione con gli stessi parametri iniziali si ottiene un evoluzione diversa; non interessa studiare la singola simulazione nel dettaglio; si studia il comportamento medio del sistema e le sue altre caratteristiche statistiche. 15

16 Simulazione ad eventi discreti (1) In alcuni modelli le variabili di stato cambiano valore solo ad istanti discreti di tempo; Il cambiamento di stato del sistema prende il nome di evento; Un evento non ha durata ed è caratterizzato da un istante di occorrenza; L attività rappresenta una condizione del sistema che è solitamente caratterizzata da un eventi di inizio e fine; Ad esempio l inizio e la fine della trasmissione di un pacchetto sono eventi, mentre la trasmissione stessa è un attività; La simulazione ad eventi discreti è di fondamentale importanza per le reti di telecomunicazione. 16

17 Simulazione ad eventi discreti (2) Un simulatore ad eventi discreti effettuato al calcolatore necessita: dei tipi di eventi che possono verificarsi; delle modifiche da apportare allo stato del sistema per ogni evento; di una variabile temporale t che consenta ordinare gli eventi in un calendario sulla base dell istante di occorrenza; della definizione dello stato iniziale. La simulazione ( = esecuzione del simulatore/programma) consiste: nello scorrere il calendario (scheduler) e quando si trova un evento eseguire le modifiche alle variabili di stato corrispondenti; nell effettuare misure sulle variabili di uscita. Esempio di simulazione casuale ad eventi discreti: Simulazione di concentratore telefonico: l arrivo delle chiamate dai tributari e la loro durata sono variabili casuali (tempi di inter-arrivo e durate casuali); noto il numero di linee telefoniche di ingresso e di uscita del concentratore si determinano le prestazioni del sistema (percentuale di chiamate perse ovvero probabilità di non trovare la linea). 17

18 Come fare una simulazione? Un simulatore è quindi un software: un simulatore ad-hoc è scritto con i normali linguaggi di programmazione (C, C++, Java, ecc.); si possono usare dei simulatori che descrivono il modello simulativo con strumenti grafici o linguaggi ad alto livello; esistono simulatori di reti di telecomunicazione commerciali molto sofisticati (OPNET è il più noto); In questo corso si fa uso di uno strumento freeware: Network Simulator (NS) Molto adatto per le reti a commutazione di pacchetto Livello di astrazione: IL PACCHETTO Eventi: inizio/fine trasmissione/ricezione di pacchetti Attività: trasmissione di pacchetti 18

19 Emulazione (1) Emulatori di reti Consentono di riprodurre il funzionamento di una rete su uno o più calcolatori mediante virtualizzazione Apparati di rete virtuali Si associa un processo ad ogni apparato di rete I processi si scambiano messaggi e informazioni utilizzando i protocolli come se fossero apparati di rete connessi tramite una rete reale Molto spesso la rete emulata può essere connessa a segmenti di una rete reale utilizzando le interfacce di rete dei calcolatori coinvolti nell emulazione 19

20 Emulazione (2) Scopo Collaudare nuove funzioni o protocolli Estendere le dimensioni o l estensione della rete reale Effettuare misure in condizioni di traffico controllate Valutare gli effetti di eventi che nella realtà avverrebbero raramente (es. guasti) Esempi di emulatori di rete CISCO Packet Tracer accordo su licenza accademica tool utilizzato nel laboratorio del corso Protocolli per Internet ] NETKIT (Università di Roma III) Freeware NAVTEL (GMPLS emulator) Prodotto commerciale 20

21 Indice Operazioni preliminari Concetti base di simulazione ed emulazione Introduzione a Network Simulator (NS) 21

22 Network Simulator (NS) Si tratta di un simulatore di reti a pacchetto ad eventi discreti; È adottato molto spesso per la simulazione di reti IP, ma è utile per lo studio di molti aspetti di base delle reti dati; È un software FREEWARE; non è finito : è un software in continua evoluzione continuamente aggiornato e modificato da ricercatori e studenti di moltissime università. Sito di riferimento da cui è possibile scaricarlo: 22

23 Simulare con NS Per effettuare una simulazione con NS occorre: descrivere lo scenario simulativo (nodi, link, sorgenti di traffico, ecc.); eseguire la simulazione; visualizzare i risultati. 23

24 Descrizione dello scenario simulativo La descrizione dello scenario simulativo avviene mediante uno script; Il linguaggio utilizzato è OTcl, una versione orientata agli oggetti del Tool Command Language (Tcl); Gli oggetti OTcl utilizzati nello script sono collegati ad oggetti descritti in C++ nel software di simulazione. set ns [new Simulator] set n0 [$ns node] set n1 [$ns node] set n2 [$ns node] set n3 [$ns node] $ns duplex-link $n0 $n2 $ns duplex-link $n1 $n2 $ns duplex-link $n3 $n2 24

25 Esecuzione della simulazione L esecuzione della simulazione avviene facendo interpretare lo script OTcl ad NS: ns mia-simulazione.tcl NS viene fornito nei sorgenti in C++ e può essere compilato per ottenere l eseguibile; Esistono gli eseguibili in binario per alcuni sistemi operativi (Linux, Windows, Solaris). 25

26 Visualizzazione dei risultati (1) La visualizzazione dei risultati può essere ottenuta in molti modi in base allo scopo che ci si prefigge. File di trace: è possibile chiedere al simulatore di generare dei file di trace in cui si registrano tutti gli eventi che si verificano; risultati statistici si possono ottenere elaborando offline il file. 26

27 Visualizzazione dei risultati (2) Animazione: un particolare file di trace generato da NS permette di visualizzare una animazione della simulazione mediante Network Animator Module (NAM) 27

28 Visualizzazione dei risultati (3) Variabili statistiche: È infine possibile inserire nello script Tcl alcuni comandi che consentono di registrare in un file alcune valori specifici che descrivono le variabili d uscita desiderate; Non sono purtroppo forniti strumenti generali per questo tipo di approccio (occorre prima prendere familiarità con NS e con OTcl). 28

29 Network Simulator Imparare ad utilizzare NS equivale dunque ad imparare a descrivere gli scenari simulativi mediante OTcl. 29

30 Il nostro percorso A rigore dovremmo: imparare a programmare OTcl; conoscere gli oggetti definiti da NS, le loro variabili e funzioni accessibili tramite script; costruire gli strumenti per l analisi statistica dei risultati. Noi però: adotteremo un approccio semplificato basato su esempi; ci serviremo di uno strumento grafico per la descrizione dello scenario che genera lo script OTcl. 30

31 Descrizione della rete di ns La descrizione della rete in ns è strutturata a strati, sul modello dell architetture di protocolli TCP/IP anche se in modo molto semplificato, per cogliere solo gli aspetti essenziali Si identificano tre livelli Application Transport Livelli inferiori ( comprendenti: network, data-link e fisico opp. IP, NetAcc) Generatore di traffico (Applicazione) Livello di Trasporto Livelli inferiori (non creati/gestiti in modo esplicito) 31

32 Oggetti base di NS Il primo oggetto base è Simulator; Ogni script OTcl inizia con la creazione di una variabile di tipo Simulator: set ns [new Simulator] una volta creata la variabile viene utilizzata facendo precedere il nome il simbolo $: $ns 32

33 Applicazione Trasporto Livelli inferiori Nodi I nodi sono oggetti gestiti da Simulator e sono creati in questo modo: set n0 [$ns node] n0 set n1 [$ns node] n1 la funzione node di Simulator crea il nuovo oggetto e gli associa un indirizzo interno; le variabili $n0 e $n1 consentono di manipolare i due nodi nello script. 33

34 Applicazione Trasporto Livelli inferiori Link (1) I nodi possono essere collegati da link; Sono definiti due tipi di link: simplex-link (link monodirezionale); duplex-link (link bi-direzionale); $ns duplex-link $n0 $n1 1Mb 10ms DropTail $ns simplex-link $n0 $n1 1Mb 10ms DropTail n0 n1 n0 n1 34

35 Applicazione Trasporto Livelli inferiori Link (2) Sintassi: $ns <link_type> <node0> <node1> <bandwidth> <delay> <queue_type> <link_type> indica il tipo di link (simplex o duplex) <bandwidth> indica la capacità del link 10Mb (10 Mb/s), 1.2kb (1.2 kb/s), 1.5e6 (1.5 Mb/s); <delay> indica il ritardo di propagazione del link 13s (13 secondi), 1.34ms (1.34 ms); <queue_type> indica il metodo di gestione della coda DropTail indica una gestione FIFO (First In First Out). Esistono anche altre discipline; È possibile stabilire le dimensioni della coda (in pacchetti): $ns queue-limit $n0 $n

36 Agenti e Applicazioni Dopo aver creato la topologia occorre aggiungere allo scenario simulativo la parte attiva che gestisce il traffico di pacchetti; in NS questo compito è assegnato agli Agent e alla Application; di tipo Agent sono le entità che rappresentano il livello di trasporto; di tipo Application sono le entità che generano il traffico. Generatore di traffico (Applicazione) Livello di Trasporto Livelli inferiori (non creati/gestiti in modo esplicito) 36

37 Applicazione Trasporto Livelli inferiori Agenti (1) Essendo nato come strumento per il mondo IP i livelli di trasporto definiti in NS sono di tipo UDP e di tipo TCP; l Agent più semplice è Agent/UDP che modella un livello di trasporto datagram puro lato sender: set UDP0 [new Agent/UDP] l Agent deve essere collegato ad un nodo mediante la funzione attach-agent di Simulator: $ns attach-agent $n0 $UDP0 UDP0 n0 n1 37

38 Applicazione Trasporto Livelli inferiori Agenti (2) Ogni agente deve essere collegato con un altro agente con cui scambia i dati; Nel caso del sender UDP abbiamo bisogno di un receiver Allo scopo possiamo utilizzare un Agent/Null che semplicemente riceve i pacchetti e li distrugge; Oppure un Agent/LossMonitor che in più tiene alcune statistiche sui pacchetti ricevuti: set Null0 [new Agent/Null] $ns attach-agent $n1 $Null0 infine occorre effettuare il collegamento: $ns connect $UDP0 $Null0 UDP0 Null0 n0 n1 38

39 Applicazione Trasporto Livelli inferiori Agenti (3) L agente UDP svolge funzioni di multiplazione e di segmentazione/riassemblamento; È possibile configurare la dimensione massima del pacchetto (in byte!!!): $UDP0 set packetsize_ 100 e l identificativo del flusso di pacchetti trasmessi: $UDP0 set fid_ 10 39

40 Applicazione Trasporto Livelli inferiori Applicazioni (1) La classe Application definisce delle sorgenti di traffico; La più semplice sorgente di traffico è la Application/Traffic/CBR che genera pacchetti di lunghezza fissa a ritmo costante: set CBR0 [new Application/Traffic/CBR] la sorgente deve essere collegata ad un Agent mediante la funzione attach-agent: $CBR0 attach-agent $UDP0 CBR0 UDP0 Null0 n0 n1 40

41 Applicazione Trasporto Livelli inferiori Applicazioni (2) La Application/Traffic/CBR può essere configurata: o in alternativa: $CBR0 set rate_ 128Kb (medio) $CBR0 set packetsize_ 100 (in byte) $CBR0 set interval_ 6.25ms $CBR0 set packetsize_ 100 rate_ = packetsize_ * 8 / interval_ 41

42 Eventi (1) Con nodi, link, agenti e applicazioni abbiamo costruito lo scenario simulativo; Ora occorre animare lo scenario legandolo alla variabile temporale mediante degli Eventi; Anche se la maggior parte degli eventi sono nascosti all utilizzatore, occorre comunque inserire dei comandi nello script OTcl; La riga finale di ogni script OTcl che fa partire la simulazione deve essere: $ns run 42

43 Eventi (2) E poi necessario, in generale, inserire degli eventi legati alla generazione di traffico; Tutte le sorgenti di traffico supportano i comandi (funzioni) di start e stop; Per fissare lo start e lo stop in determinati istanti di tempo occorre inserire degli eventi: Per fermare la simulazione: $ns at 0.5 "$CBR0 start" $ns at 5.0 "$CBR0 stop" $ns at 5.5 "exit 0" 43

44 Trace e NAM Per poter ottenere un file di trace utile per l animazione con NAM basta inserire i comandi: set nf [open file-animazione.nam w] $ns namtrace-all $nf Il file aperto deve essere chiuso alla fine della simulazione; è conveniente inserire le procedure di fine in una funzione: proc finish {} { global ns nf $ns flush-trace close $nf exit 0 } modificando l evento di chiusura così: $ns at 5.5 "finish" 44

45 Esercizio 1a Scrivere lo script OTcl per il seguente scenario simulativo: 2 nodi con un link monodirezionale che li collega (capacità 1 Mb/s, ritardo prop. 10 ms); livello di trasporto UDP; 1 sorgente di traffico CBR (pacchetti 100 bytes, interarrivo 5 ms); la sorgente CBR inizia a trasmettere al tempo 0.5s e finisce al tempo 4.5s; la simulazione termina al tempo 5s. esercizio1a.tcl 45

46 Esercizio 1a Soluzione (1) # crea l'oggetto simulator set ns [new Simulator] # crea i due nodi della topologia set n0 [$ns node] set n1 [$ns node] # crea il link tra i due nodi $ns simplex-link $n0 $n1 1Mb 10ms DropTail 46

47 Esercizio 1a Soluzione (2) # crea l'agente UDP e setta la massima dimensione del segmento set udp0 [new Agent/UDP] $udp0 set packetsize_ 100 # attacca l'agente al nodo n0 $ns attach-agent $n0 $udp0 # crea un agente Null per la ricezione set null0 [new Agent/Null] # attacca l'agente null0 al nodo n1 $ns attach-agent $n1 $null0 # collega gli agenti udp0 e null0 $ns connect $null0 $udp0 47

48 Esercizio 1a Soluzione (3) # crea la sorgente di traffico CBR e setta i parametri set cbr0 [new Application/Traffic/CBR] $cbr0 set packetsize_ 100 $cbr0 set interval_ # attacca la sorgente cbr0 all'agente udp0 $cbr0 attach-agent $udp0 48

49 Esercizio 1a Procedure accessorie # apre un file e lo associa al trace di ns per nam da inserire subito dopo l oggetto Simulator set nf [open esercizio1a.nam w] $ns namtrace-all $nf # procedura di fine simulazione proc finish {} { global ns nf $ns flush-trace close $nf #exec nam esercizio1a.nam & exit 0 } 49

50 Esercizio 1a - Eventi e Fine # inserisce gli eventi di start e stop della sorgente $ns at 0.5 "$cbr0 start" $ns at 4.5 "$cbr0 stop" # inserisce l evento che richiama la procedura di fine simulazione $ns at 5.0 "finish" # lancia la simulazione $ns run 50

51 Osservazioni con nam Il ritardo di propagazione è legato alla lunghezza fisica del link (l) è alla velocità di propagazione del segnale sul canale (v), ovvero il tempo necessario affinché il segnale copra una certa distanza ad una certa velocità Il tempo di trasmissione dipende dal sistema di comunicazione e dalla lunghezza in bit del pacchetto Nei sistemi più semplici (come nel nostro caso) il tempo di trasmissione dipende dal rate del canale (C) e dalla lunghezza in bit del pacchetto (L b ) l Lb 8 packetsize _ T prop delay Ttrasm v C bandwidth Noto l intervallo tra due pacchetti successivi t, Il numero di pacchetti in volo si può trovare come T prop t delay interval _ Verificate con i seguenti esempi 51

52 Variazioni Es. 1a 1a_2: ritardo di propagazione 100ms 1a_3: rate CBR 160Kb/s 1a_4: capacità link 10Kb/s Cosa succede nei vari casi? Confrontare i risultati con nam Cosa accade ai pacchetti in transito? Come si potrebbe calcolare il numero di pacchetti in volo? 52

53 Esercizio 1b Vedi impostazione Esercizio 1(a); Utilizzare la funzione di segmentazione di UDP settando la massima dimensione del segmento a 50 bytes. esercizio1b.tcl 53

54 Esercizio 1b - Soluzione set ns [new Simulator] set nf [open esercizio1b.nam w] $ns namtrace-all $nf set n0 [$ns node] set n1 [$ns node] $ns simplex-link $n0 $n1 1Mb 10ms DropTail set udp0 [new Agent/UDP] $udp0 set packetsize_ 50 $ns attach-agent $n0 $udp0 set null0 [new Agent/Null] $ns attach-agent $n1 $null0 $ns connect $null0 $udp0 set cbr0 [new Application/Traffic/CBR] $cbr0 set packetsize_ 100 $cbr0 set interval_ $cbr0 attach-agent $udp0 $ns at 0.5 "$cbr0 start" $ns at 4.5 "$cbr0 stop" $ns at 5.0 "finish proc finish {} { global ns nf $ns flush-trace close $nf #exec nam #esercizio1b.nam exit 0 } $ns run 54

55 BACUK-UP SLIDES 55

56 Numeri Pseudo Casuali La simulazione di un modello stocastico coinvolge delle variabili d ingresso di tipo casuale; Il modello richiede di solito la descrizione delle caratteristiche statistiche delle variabili d ingresso; Per la simulazione al calcolatore occorre: la generazione di numeri pseudo-casuali; la sintesi di variabili aventi le caratteristiche descritte dal modello; Le sequenze prodotte dai generatori (PRNG) sono sequenze di numeri generate tramite opportuni algoritmi a partire da un insieme (piccolo) di valori iniziali ( stato ), e quindi non effettivamente casuali ma che nel loro insieme superano alcuni test statistici. 56

57 TCP (controllo a finestra) 57

58 Agenti (4) Gli agenti TCP che implementano il protocollo in modo completo non sono di diretto interesse per questo corso (lo saranno per il corso di Infrastrutture e Protocolli per Internet ) Noi faremo comunque uso di un agente TCP semplificato (solo lato sender) per studiare le funzioni di controllo di flusso a finestra: set TCPedu0 [new Agent/TCP/RFC793edu] $ns attach-agent $n0 $TCPedu0 TCPedu0 n0 n1 58

59 Agenti (5) Il ricevitore di dell agente TCP è un Agent/TCPSink: set TCPSink0 [new Agent/TCPSink] $ns attach-agent $n1 $TCPSink0 gli agenti sono poi connessi con la solita funzione connect di Simulator: $ns connect $TCPedu0 $TCPSink0 TCPedu0 TCPSink0 n0 n1 59

60 Agenti (6) Anche gli agenti TCP possono essere configurati: $TCPedu0 set window_ 2 $TCPedu0 set packetsize_ 100 $TCPedu0 set fid_ 1 Nel caso del TCPedu il valore della finestra configurato è fisso mentre per gli altri TCP è solo il valore iniziale. 60

- 2 - Introduzione a Network Simulator (NS)

- 2 - Introduzione a Network Simulator (NS) Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione - 2 - Introduzione a Network Simulator (NS) Laboratorio di Reti di Telecomunicazione 1 Informazioni e link Sito dei Laboratori di Reti di

Dettagli

- 2 - Introduzione a Network Simulator (NS)

- 2 - Introduzione a Network Simulator (NS) Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione - 2 - Introduzione a Network Simulator (NS) Laboratorio di Reti di Telecomunicazione 1 Informazioni e link Sito dei Laboratori di Reti di

Dettagli

- 1 - Introduzione a Network Simulator (NS)

- 1 - Introduzione a Network Simulator (NS) Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione - 1 - Introduzione a Network Simulator (NS) Laboratorio di Reti di Telecomunicazione 1 Informazioni e link Sito dei Laboratori di Reti di

Dettagli

Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1)

Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1) Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1) Prof. Musumeci Prof. Tornatore Lezione n : 1 Responsabili Laboratorio e Contatti

Dettagli

Politecnico di Milano Dipar0mento di Ele3ronica e Informazione

Politecnico di Milano Dipar0mento di Ele3ronica e Informazione Politecnico di Milano Dipar0mento di Ele3ronica e Informazione 1. Introduzione e Fondamenti di NS2 Informazioni organizzative 2 Responsabile di Laboratorio: Luca Gianoli Contatti E-mail: gianoli@elet.polimi.it

Dettagli

Reti di Comunicazione e Internet

Reti di Comunicazione e Internet Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione Reti di Comunicazione e Internet Laboratorio 1. Introduzione e Fondamenti di NS2 Informazioni organizzative Responsabile di Laboratorio:

Dettagli

Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione. - 1 - Introduzione. Laboratorio di Reti di Telecomunicazione

Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione. - 1 - Introduzione. Laboratorio di Reti di Telecomunicazione Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione - 1 - Introduzione Laboratorio di Reti di Telecomunicazione Programma Introduzione al concetto di simulazione Simulazionediretiditelecomunicazioni

Dettagli

Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1)

Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1) Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1) Prof. Pattavina Prof. Tornatore Lezione n : 1 Responsabili Laboratorio e Contatti

Dettagli

Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI

Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI Politecnico di Milano Sede di Cremona A.A. 2004/05 Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI Fabio Zeri (gundam@metarete.it) Introduzione a NetworkSimulator (NS) Slide 1 Informazioni e link

Dettagli

Reti di Comunicazione e Internet

Reti di Comunicazione e Internet Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione Laboratorio 4. Esercizi Agenda della lezione Otcl - NSCRIPT Parametri delle sorgenti in NS Pacchetti persi e ricevuti 2 Agenda: Otcl - NSCRIPT

Dettagli

Reti di comunicazione e internet (Completo)- Prof. Filippini - Esame del

Reti di comunicazione e internet (Completo)- Prof. Filippini - Esame del Esercizio 5: Laboratorio Prima parte Dato lo script NS in linguaggio TCL ese_test.tcl seguente: set ns [new Simulator] set namfile [open trace.nam w] $ns namtrace-all $namfile $ns at 20.0 "finish" proc

Dettagli

Laboratorio di Fondamenti di Reti di Telecomunicazioni

Laboratorio di Fondamenti di Reti di Telecomunicazioni Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione Laboratorio di Fondamenti di Reti di Telecomunicazioni Corso Fratta Pattavina Maier Lezione n : 2 Responsabili Laboratorio e Contatti Sito

Dettagli

Politecnico di Milano Dipar0mento di Ele3ronica e Informazione

Politecnico di Milano Dipar0mento di Ele3ronica e Informazione Politecnico di Milano Dipar0mento di Ele3ronica e Informazione 2. Sorgenti di Traffico Informazioni organizzative 2 Responsabile di Laboratorio: Luca Gianoli Contatti E-mail: gianoli@elet.polimi.it Ufficio:

Dettagli

Reti di Comunicazione e Internet

Reti di Comunicazione e Internet Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione Reti di Comunicazione e Internet Laboratorio 3. Multiplazione Statistica Agenda della lezione Multiplazione statistica Sistemi d attesa

Dettagli

- 5 - Controllo a finestra

- 5 - Controllo a finestra Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione - 5 - Controllo a finestra Laboratorio di Reti di Telecomunicazione 1 Controllo della velocità di trasmissione della sorgente di traffico

Dettagli

Università di Bergamo. Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici. Laboratorio di Reti. Prof.

Università di Bergamo. Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici. Laboratorio di Reti. Prof. Università di Bergamo Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici Laboratorio di Reti Prof. Fabio Martignon 1 Università di Bergamo Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi

Dettagli

Reti di Comunicazione e Internet

Reti di Comunicazione e Internet Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione Laboratorio 2. Sorgenti, Perdite e NSCRIPT Agenda della lezione Sorgenti di Traffico Perdite di Pacchetti NSCRIPT The floor is yours!!!

Dettagli

Network Simulator (NS)

Network Simulator (NS) 1 Introduzione a Network Simulator (NS) Ing. Anna Maria Vegni avegni@uniroma3.it Roma, 30/10/2008 Introduzione 2 NS2 Network Simulator è un software di simulazione di reti a pacchetto open source, sviluppato

Dettagli

Analisi dell avvio del TCP su canali satellitari a larga banda. Candidato Giovanni Verrecchia

Analisi dell avvio del TCP su canali satellitari a larga banda. Candidato Giovanni Verrecchia Analisi dell avvio del TCP su canali satellitari a larga banda Candidato Giovanni Verrecchia Relatore Francesco Potortì Controrelatore Maurizio Bonuccelli Il progetto SatNEx Acronimo di European Satellite

Dettagli

Reti di comunicazione e internet (Completo)- Prof. Filippini - Esame del

Reti di comunicazione e internet (Completo)- Prof. Filippini - Esame del Esercizio 5: Laboratorio Prima Parte Dato lo script NS in linguaggio TCL ese_test.tcl seguente: set ns [new Simulator] set namfile [open trace.nam w] $ns namtrace-all $namfile $ns at 20.0 "finish" proc

Dettagli

NS-2. Ing. Alessandro Leonardi. Dipartimento di Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni Università degli Studi di Catania

NS-2. Ing. Alessandro Leonardi. Dipartimento di Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni Università degli Studi di Catania NS-2 Ing. Alessandro Leonardi Dipartimento di Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni Università degli Studi di Catania Outline Introduzione Oggetti ns Esempi Wireless World in NS-2 DIIT - A.

Dettagli

- 3 - NS CR I P T : un interfaccia g rafica per NS

- 3 - NS CR I P T : un interfaccia g rafica per NS Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione - 3 - NS CR I P T : un interfaccia g rafica per NS Laboratorio di Reti di Telecomunicazione 1 Cos è NS CR I P T? nscript è un tool per la

Dettagli

LABORATORIO DI RETI. 03 Controllo a Finestra

LABORATORIO DI RETI. 03 Controllo a Finestra LABORATORIO DI RETI 03 Controllo a Finestra Controllo della velocità di trasmissione della sorgente di traffico Abbiamo visto negli esempi precedenti sorgenti di traffico che immettono direttamente il

Dettagli

- 3 - NSCRIPT: un interfaccia grafica per NS

- 3 - NSCRIPT: un interfaccia grafica per NS Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione - 3 - NSCRIPT: un interfaccia grafica per NS Laboratorio di Reti di Telecomunicazione 1 Cos è NSCRIPT nscript è un tool per la creare in

Dettagli

Università di Bergamo Laboratorio di Reti Prof. Fabio Martignon

Università di Bergamo Laboratorio di Reti Prof. Fabio Martignon Università di Bergamo Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici Laboratorio di Reti Prof. Fabio Martignon 1 Università di Bergamo Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi

Dettagli

Università di Bergamo. Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici. Laboratorio di Reti. Prof.

Università di Bergamo. Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici. Laboratorio di Reti. Prof. Università di Bergamo Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici Laboratorio di Reti Prof. Fabio Martignon 1 Università di Bergamo Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi

Dettagli

NS-2. Laboratorio di Reti. Ing. Telematica - Università Kore Enna A.A. 2008/2009 Ing. A. Leonardi

NS-2. Laboratorio di Reti. Ing. Telematica - Università Kore Enna A.A. 2008/2009 Ing. A. Leonardi NS-2 Laboratorio di Reti Ing. Telematica - Università Kore Enna A.A. 2008/2009 Ing. A. Leonardi Outline Introduzione Oggetti ns Esempi Wireless World in NS-2 Ing. A. Leonardi - Laboratorio di Reti A. A.

Dettagli

- 4 - La multiplazione statistica nelle reti a pacchetto

- 4 - La multiplazione statistica nelle reti a pacchetto Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione - 4 - La multiplazione statistica nelle reti a pacchetto Laboratorio di Reti di Telecomunicazione Premessa Useremo NS e nscript per studiare

Dettagli

- 4 - La multiplazione statistica nelle reti a pacchetto

- 4 - La multiplazione statistica nelle reti a pacchetto Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione - 4 - La multiplazione statistica nelle reti a pacchetto Laboratorio di Reti di Telecomunicazione Premessa Useremo NS e nscript per studiare

Dettagli

- 8 - Multiplazione statistica di sorgenti a pacchetto bursty

- 8 - Multiplazione statistica di sorgenti a pacchetto bursty Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione - 8 - Multiplazione statistica di sorgenti a pacchetto bursty Laboratorio di Reti di Telecomunicazione Esercizio 5: probabilità di trabocco

Dettagli

- 7 - Tecniche di filtraggio del traffico

- 7 - Tecniche di filtraggio del traffico Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione - 7 - Tecniche di filtraggio del traffico Laboratorio di Reti di Telecomunicazione Caratterizzazione del traffico IP Per caratterizzare

Dettagli

Politecnico di Milano Dipar0mento di Ele3ronica e Informazione

Politecnico di Milano Dipar0mento di Ele3ronica e Informazione Politecnico di Milano Dipar0mento di Ele3ronica e Informazione 3. Multiplazione statistica Informazioni organizzative 2 Responsabile di Laboratorio: Luca Gianoli Contatti E-mail: gianoli@elet.polimi.it

Dettagli

Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1)

Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1) Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1) Prof. Musumeci Prof. Tornatore Lezione n : 4 Es. 3: rit. attesa in coda con traffico

Dettagli

RETI DI TELECOMUNICAZIONI LS

RETI DI TELECOMUNICAZIONI LS RETI DI TELECOMUNICAZIONI LS Attività di Laboratorio A.A. 2004-2005 2005 - Esercitazione NN 1- D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet http://deisnet.deis.unibo.it/ IC3N 2000 N. 1 Procedura da effettuare

Dettagli

Esercitazione ns2 N N 1

Esercitazione ns2 N N 1 Esercitazione ns2 N N 1 D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet http://deisnet.deis.unibo.it/ IC3N 2000 N. 1 Esercitazione script1 - Analisi del prodotto Banda Ritardo nome e percorso del file: C:\cygwin\ns-allinone-2.29\ns-

Dettagli

Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI

Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI Politecnico di Milano Sede di Cremona A.A. 2004/05 Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI Fabio Zeri (gundam@metarete.it) Slide 1 Controllo della trasmissione Sorgenti viste fino ad ora

Dettagli

Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI

Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI Politecnico di Milano Sede di Cremona A.A. 2004/05 Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI Fabio Zeri (gundam@metarete.it) Slide 1 Informazioni e link Nscript + Tutorial http://home.gwu.edu/~ecamposn/software.html

Dettagli

Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1)

Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1) Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1) Prof. Maier Prof. Musumeci Prof. Tornatore Lezione n : 3 La multiplazione La capacità

Dettagli

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet Simulazione D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet http://deisnet.deis.unibo.it/ Introduzione Per valutare le prestazioni di un sistema esistono due approcci sostanzialmente differenti Analisi si basa

Dettagli

Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI

Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI Politecnico di Milano Sede di Cremona A.A. 2007/08 Laboratori di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI Fabio Zeri (gundam@metarete.it) Slide 1 Multiplazione Permette la condivisione di un mezzo trasmissivo

Dettagli

Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1)

Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1) Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione Laboratorio di Reti di Comunicazione e Internet (MOD1) Prof. Pattavina Prof. Tornatore Lezione n : 3 La multiplazione La capacità dei mezzi

Dettagli

Programma del corso

Programma del corso carla.raffaelli@unibo.it http://deis-tlc.deis.unibo.it Programma del corso 2005-2006 Parte I - Lo strato di trasporto: Trasporto senza connessione: UDP; trasporto orientato alla connessione: TCP; controllo

Dettagli

RETI DI TELECOMUNICAZIONI LS

RETI DI TELECOMUNICAZIONI LS RETI DI TELECOMUNICAZIONI LS Attività di Laboratorio - Esercitazione N N 2- Matteo Mortaro D.E.I.S. Università di Bologna mmortaro@deis.unibo.it IC3N 2000 N. 1 Esercitazione 2 in laboratorio Studio dei

Dettagli

Network Simulator 2: Simulazione di reti wireless

Network Simulator 2: Simulazione di reti wireless Network Simulator 2: Simulazione di reti wireless 802.11 Marco Di Felice 1 Università of Bologna Dipartimento di Scienze dell Informazione Corso di Simulazione mail: difelice@cs.unibo.it Bologna, 23 Ottobre

Dettagli

and Applications in Mobile Environments with Bluetooth Ing. Salvatore Baglieri

and Applications in Mobile Environments with Bluetooth Ing. Salvatore Baglieri Support for Emulation of Services and Applications in Mobile Environments with Bluetooth Ing. Salvatore Baglieri Introduzione Diffusione dispositivi portatili Sviluppo tecnologie di MANET Utenti mobili

Dettagli

Modulo Simulazione Parte 1. Simulazione ad Eventi Discreti: Concetti Base. Organizzazione del modulo

Modulo Simulazione Parte 1. Simulazione ad Eventi Discreti: Concetti Base. Organizzazione del modulo Modulo Simulazione Parte 1 Simulazione ad Eventi Discreti: Concetti Base Ing. R.G. Garroppo Organizzazione del modulo Simulazione ad eventi discreti: concetti base Testo: J. Banks, J.S. Carson, B.L. Nelson

Dettagli

NS Network Simulator. A cura di: Binotto Riccardo Simonetti Angelo Supervisore: Prof. Carlo Combi. Simulazione di Reti di Calcolatori

NS Network Simulator. A cura di: Binotto Riccardo Simonetti Angelo Supervisore: Prof. Carlo Combi. Simulazione di Reti di Calcolatori NS Network Simulator A cura di: Binotto Riccardo Simonetti Angelo Supervisore: Prof. Carlo Combi Simulazione di Reti di Calcolatori Cos è NS? * Un simulatore di reti ad eventi discreti * Viene usato per

Dettagli

Simulatore di rete NS2. Versione base delle slide fornite da: Prof.ssa Gaia Maselli

Simulatore di rete NS2. Versione base delle slide fornite da: Prof.ssa Gaia Maselli Simulatore di rete NS2 Versione base delle slide fornite da: Prof.ssa Gaia Maselli Outline Introduzione alla simulazione di rete Architettura del Network Simulator 2 Utilizzo di NS-2 Page 2 Introduzione

Dettagli

Reti di telecomunicazioni LS Guida agli esercizi TCP con NSCRIPT

Reti di telecomunicazioni LS Guida agli esercizi TCP con NSCRIPT Reti di telecomunicazioni LS Guida agli esercizi TCP con NSCRIPT ESERCIZIO 1 - Monitoraggio del Rate Prima di eseguire l esercizio si deve introdurre il concetto di Prodotto Banda per Ritardo: esso rappresenta

Dettagli

D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet IC3N 2000 N. 1

D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet   IC3N 2000 N. 1 Programmi per la simulazione D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet http://deisnet.deis.unibo.it/ IC3N 2000 N. 1 Introduzione La maggior parte delle simulazione ad eventi discreti richiede le seguenti

Dettagli

Modi di Trasferimento

Modi di Trasferimento Modi di Trasferimento Mattia Natali 31 ottobre 2011 Indice 1 Servizi di trasferimento dell informazione 1 1.1 Tecniche di multiplazione.................................. 1 1.1.1 Tecniche di multiplazione:..............................

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni Lezione del 15/11/2013

Reti di Telecomunicazioni Lezione del 15/11/2013 Reti di Telecomunicazioni Lezione del 15/11/2013 Ing. Cesare Sottile Ph.D. Student Cubo 41c VI Piano email : sottile@dimes.unical.it Blog: http://cesaresottile.wordpress.com/ SISTEMI AD EVENTI DISCRETI

Dettagli

Esame di Reti di Telecomunicazioni 6 Aprile 2004 Nome:.. Matricola:.. ============================================================ Esercizio

Esame di Reti di Telecomunicazioni 6 Aprile 2004 Nome:.. Matricola:.. ============================================================ Esercizio Esame di Reti di Telecomunicazioni 6 Aprile 2004 Nome:.. Matricola:.. ============================================================ Esercizio Si considerino due terminali interconnessi attraverso una rete

Dettagli

ISO OSI. International Standard Organization Open System Interconnection

ISO OSI. International Standard Organization Open System Interconnection ISO OSI International Standard Organization Open System Interconnection Open System Interconnection Verso gli anni '80 l'iso promuove un'azione volta alla definizione di un modello di riferimento a strati

Dettagli

Le Reti Informatiche

Le Reti Informatiche Le Reti Informatiche modulo 5 Prof. Salvatore Rosta www.byteman.it s.rosta@byteman.it 1 Rete Ethernet di Prova: 1 Ogni computer inserito nella rete contiene almeno una scheda di interfaccia Ethernet. I

Dettagli

Tel Web:

Tel Web: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Introduzione a Network Simulator 2 Emanuele Goldoni Riferimenti Emanuele Goldoni Laboratorio Reti (MN) Tel. 376-286234 Web: http://netlab-mn.unipv.it

Dettagli

Meccanismi di incremento della finestra

Meccanismi di incremento della finestra Esercitazione 2 Studio dei meccanismi TCP per il controllo della congestione Analisi del comportamento della finestra in presenza di: Algoritmo di Slow Start Algoritmo di Congestion Avoidance Algoritmi

Dettagli

Laboratorio di Fondamenti di Reti di Telecomunicazioni

Laboratorio di Fondamenti di Reti di Telecomunicazioni Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica e Informazione Laboratorio di Fondamenti di Reti di Telecomunicazioni Corso Fratta Pattavina Maier Lezione n : 4 Responsabili Laboratorio e Contatti Sito

Dettagli

PRINCIPI GENERALI. Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006. Francesca Mazzia. Dipartimento di Matematica Università di Bari.

PRINCIPI GENERALI. Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006. Francesca Mazzia. Dipartimento di Matematica Università di Bari. PRINCIPI GENERALI Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006 Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari 7 Marzo 2006 Francesca Mazzia (Univ. Bari) PRINCIPI GENERALI 7/03/2006

Dettagli

Lezione 1. Sistemi di telecomunicazione. Gianluca Reali

Lezione 1. Sistemi di telecomunicazione. Gianluca Reali Lezione 1 Lezione 1 Sistemi di telecomunicazione Gianluca Reali Lezione 1 Broadcast Service Suppliers Broadband Video Audio Data Local Broadcaster Internet Service Suppliers Internet WiMAX WiFi GSM EDGE

Dettagli

Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici Laboratorio di Reti Prof. Fabio Martignon

Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici Laboratorio di Reti Prof. Fabio Martignon Università di Bergamo Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici Laboratorio di Reti Prof. Fabio Martignon Università di Bergamo Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi

Dettagli

COSTRUZIONE DI UN APPLICAZIONE

COSTRUZIONE DI UN APPLICAZIONE COSTRUZIONE DI UN APPLICAZIONE Per costruire un applicazione occorre: compilare il file (o i file se più d uno) che contengono il testo del programma (file sorgente) Il risultato sono uno o più file oggetto.

Dettagli

Corso di QoS e sicurezza nelle reti Lezione del 11/03/2015

Corso di QoS e sicurezza nelle reti Lezione del 11/03/2015 Corso di QoS e sicurezza nelle reti Lezione del 11/03/2015 Ing. Cesare Sottile Ph.D Student Cubo 41c VI Piano E-Mail : sottile@dimes.unical.it Blog: http://cesaresottile.wordpress.com/ SOMMARIO Simulatore

Dettagli

1) (commutazione pacchetto, prodotto banda-ritardo) 2) (frammentazione, commutazione di pacchetto) 3) (Selective Repeat)

1) (commutazione pacchetto, prodotto banda-ritardo) 2) (frammentazione, commutazione di pacchetto) 3) (Selective Repeat) 1) (commutazione pacchetto, prodotto banda-ritardo) Considerare l invio di un pacchetto di L bit da un nodo C ad un nodo S, attraverso 3 router intermedi, che introducono un ritardo di elaborazione di

Dettagli

Politecnico di Milano Advanced Network Technologies Laboratory. Esercizi sul TCP

Politecnico di Milano Advanced Network Technologies Laboratory. Esercizi sul TCP Politecnico di Milano Advanced Network Technologies Laboratory Esercizi sul TP Notazioni, Unità di Misura [byte] = 8 [bit] [kbyte] = 000 [byte] = 8000 [bit] [Mbyte] = 8 [Mbit] [ms] = 0-3 [s] [µs] = 0-6

Dettagli

FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI

FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI Politecnico di Milano Sede di Cremona A.A. 2007/08 Corso di FONDAMENTI DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI Martino De Marco (demarco@cremona.polimi.it, demarco@ictc.it) Slide 1 Informazioni utili Lezioni ed esercitazioni

Dettagli

Progetto di Reti di Telecomunicazioni M (9 CFU)

Progetto di Reti di Telecomunicazioni M (9 CFU) Progetto di Reti di Telecomunicazioni M (9 CFU) Modulo 1 3 CFU - Prof. Giorgio Corazza http://www.unibo.it/docenti/giorgio.corazza Modulo 2 6 CFU - Prof. Ing. Carla Raffaelli http://www.unibo.it/docenti/carla.raffaelli

Dettagli

L adozione di MATLAB e Simulink nei Corsi di Ingegneria al Politecnico di Milano. Maurizio Magarini MATLAB EXPO Milano, 4 novembre 2014

L adozione di MATLAB e Simulink nei Corsi di Ingegneria al Politecnico di Milano. Maurizio Magarini MATLAB EXPO Milano, 4 novembre 2014 L adozione di MATLAB e Simulink nei Corsi di Ingegneria al Politecnico di Milano MATLAB EXPO Milano, 4 novembre 2014 Sommario Introduzione. Il ruolo dei laboratori informatici nella didattica, formazione

Dettagli

Architettura di rete. Modelli di Riferimento: TCP/IP e OSI. Modello di riferimento OSI. Modelli di riferimento. architettura di rete

Architettura di rete. Modelli di Riferimento: TCP/IP e OSI. Modello di riferimento OSI. Modelli di riferimento. architettura di rete I semestre 02/03 Modelli di Riferimento: TCP/IP e OSI Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/~auletta/ Architettura di rete architettura di rete insieme delle specifiche funzionali

Dettagli

Programmi e Oggetti Software

Programmi e Oggetti Software Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica Dispensa 06 Programmi e Oggetti Software Marzo 2010 Programmi e Oggetti Software 1 Contenuti Cosa è un programma Cosa significa programmare Il

Dettagli

Progettazione di Servizi Web e Reti di Calcolatori

Progettazione di Servizi Web e Reti di Calcolatori Progettazione di Servizi Web e Reti di Calcolatori Prompt dei comandi Politecnico di Torino Prof. Antonio Lioy AA 2015-2016, esercitazione di laboratorio n.2 Per usare gli applicativi nslookup e wget è

Dettagli

TECN.PROG.SIST.INF. I Socket Roberta Gerboni

TECN.PROG.SIST.INF. I Socket Roberta Gerboni 2015 - Roberta Gerboni Socket e porte I sistemi operativi multitasking possono fare girare contemporaneamente più processi dove ogni processo può rendere disponibili anche più servizi. Questi devono essere

Dettagli

Simulatore di rete NS2

Simulatore di rete NS2 Simulatore di rete NS2 Roberto Petroccia petroccia@di.uniroma1.it Versione base delle slide fornite da: Prof.ssa Gaia Maselli Riferimenti Architettura e utilizzo del Network Simulator NS2 http://www.isi.edu/nsnam/ns/

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA Facoltà di Ingegneria a.a. 2009/10 RETI DI CALCOLATORI (Sede MN) - 2 a Prova in itinere / Esame del 25/06/2010 2 a Prova in itinere: esercizi n. 3-4-5 tempo a disposizione

Dettagli

Esercitazioni di Sistemi di commutazione LS

Esercitazioni di Sistemi di commutazione LS Esercitazioni di Sistemi di commutazione LS Ing. ichele Savi DEIS - Universita di Bologna msavi@deis.unibo.it Analisi di architetture di commutazione Valutazione delle prestazioni di architetture di commutazione:

Dettagli

Introduzione. Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006. Francesca Mazzia. Dipartimento di Matematica Università di Bari.

Introduzione. Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006. Francesca Mazzia. Dipartimento di Matematica Università di Bari. Introduzione Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006 Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari 6 Marzo 2006 Francesca Mazzia (Univ. Bari) Introduzione 6/03/2006 1 / 23 Introduzione

Dettagli

Reti di calcolatori. Rete di calcolatori

Reti di calcolatori. Rete di calcolatori Operatore informatico giuridico Informatica Giuridica A.A 2006/2007 II Semestre Reti di calcolatori prof. Monica Palmirani Rete di calcolatori Le reti di calcolatori sono un insieme di dispositivi hardware

Dettagli

DESCRIZIONE DELL APPROCCIO SIMULATIVO E UTILIZZO DEI SIMULATORI. Analisi delle prestazioni di un sistema

DESCRIZIONE DELL APPROCCIO SIMULATIVO E UTILIZZO DEI SIMULATORI. Analisi delle prestazioni di un sistema DESCRIZIONE DELL APPROCCIO SIMULATIVO E UTILIZZO DEI SIMULATORI Ing. Michele Savi DEIS Università di Bologna michele.savi@unibo.it Analisi delle prestazioni di un sistema La valutazione delle prestazioni

Dettagli

Esame completo - 8 Luglio 2016

Esame completo - 8 Luglio 2016 Cognome Nome Matricola STUDENTE BRAVO SOLUZIONI Esame completo - 8 Luglio 2016 Tempo complessivo a disposizione per lo svolgimento: 2 ore minuti Si usi lo spazio bianco dopo ogni esercizio per la risoluzione

Dettagli

Introduzione alla Simulazione

Introduzione alla Simulazione Introduzione alla Simulazione Discrete-event simulation (DES) Modelli Stocastici e Dinamici Le variabili di stato cambiano valore solo in corrispondenza di eventi discreti, determinati a loro volta da

Dettagli

Programmi e Oggetti Software

Programmi e Oggetti Software Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa 2 Programmi e Oggetti Software Alfonso Miola Settembre 2007 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Programmi e Oggetti Software

Dettagli

Corso di RETI DI COMUNICAZIONE E INTERNET Modulo 1

Corso di RETI DI COMUNICAZIONE E INTERNET Modulo 1 Politecnico di Milano Sede di Cremona A.A. 2012/13 Corso di RETI DI COMUNICAZIONE E INTERNET Modulo 1 Martino De Marco email: martino.demarco@mail.polimi.it skype: martino.demarco INFORMAZIONI SUL CORSO

Dettagli

Introduzione alla rete Internet

Introduzione alla rete Internet Introduzione alla rete Internet Gruppo Reti TLC nome.cognome@polito.it http://www.telematica.polito.it/ INTRODUZIONE A INTERNET - 1 Internet: nomenclatura Host: calcolatore collegato a Internet ogni host

Dettagli

TXA100 Simulatore Manuale utente

TXA100 Simulatore Manuale utente TXA100 Simulatore 09/2017 6LE005114A 1. INTRODUZIONE... 3 2. INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE... 3 2.1 2.2 PROGRAMMA SERVER... 4 PROGRAMMA CLIENT... 4 3. SIMULATORE... 5 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 IMPOSTAZIONI

Dettagli

Introduzione alle reti (con particolare riferimento a Internet)

Introduzione alle reti (con particolare riferimento a Internet) Dipartimento Informatica Materia SeR - Sistemi e Reti Classe 4 Tec Ore/anno 132 A.S. 2018-2019 MODULI COMPETENZE UNITA di APPRENDIMENTO Terminologia delle reti (host, end-system, link, router, packet switching)

Dettagli

E02 ESERCIZI SU MODI DI TRASFERIMENTO

E02 ESERCIZI SU MODI DI TRASFERIMENTO E02 ESERCIZI SU MODI DI TRASFERIMENTO Esercizio 1 Un file di lunghezza F byte è trasferito in una rete a pacchetto, utilizzando n rami in cascata. I nodi attraversati possono essere ritenuti praticamente

Dettagli

RETI DI TELECOMUNICAZIONI LS

RETI DI TELECOMUNICAZIONI LS RETI DI TELECOMUNICAZIONI LS Attività di Laboratorio A.A. 2004-2005 2005 - Introduzione ad ns2 - D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet http://deisnet.deis.unibo.it/ IC3N 2000 N. 1 Informazioni generali

Dettagli

Lez. 5 La Programmazione. Prof. Salvatore CUOMO

Lez. 5 La Programmazione. Prof. Salvatore CUOMO Lez. 5 La Programmazione Prof. Salvatore CUOMO 1 2 Programma di utilità: Bootstrap All accensione dell elaboratore (Bootsrap), parte l esecuzione del BIOS (Basic Input Output System), un programma residente

Dettagli

Fondamenti di Internet e Reti. Antonio Capone, Matteo Cesana, Ilario Filippini, Guido Maier

Fondamenti di Internet e Reti. Antonio Capone, Matteo Cesana, Ilario Filippini, Guido Maier Antonio Capone, Matteo Cesana, Ilario Filippini, Guido Maier 4 - Livello Rete (parte ) Antonio Capone, Matteo Cesana, Ilario Filippini, Guido Maier Strato di rete e strato di trasporto Lo strato di trasporto

Dettagli

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome:

Dettagli

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 200, ore 1.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome:

Dettagli

Roadmap. to-end o Relayed. Comunicazione End-to. Comunicazione:

Roadmap. to-end o Relayed. Comunicazione End-to. Comunicazione: Roadmap Comunicazione: M. Carli Fondamenti di Internet 007 End-to-end o Relayed Unicast, multicast, broadcast Orientata alla connessione / non - Affidabile / non - Real time / non Orientata al messaggio

Dettagli

MODELLI ISO/OSI e TCP/IP

MODELLI ISO/OSI e TCP/IP PARTE I - Reti di Calcolatori ed Internet MODELLI ISO/OSI e TCP/IP 2.1 Reti di Calcolatori Livelli e Servizi Il modello OSI Il modello TCP/IP Un confronto tra OSI e TCP/IP ARPANET Ethernet Reti ATM reti

Dettagli

Dipartimento Affari Interni e Territoriali Direzione Centrale per i Servizi Demografici INA-SAIA. SSLProxy. Manuale Utente. versione 1.

Dipartimento Affari Interni e Territoriali Direzione Centrale per i Servizi Demografici INA-SAIA. SSLProxy. Manuale Utente. versione 1. SSLProxy Manuale Utente versione 1.0 Indice 1 Panoramica... 3 2 Installazione...4 2.1 Prerequisiti... 4 2.2 Acquisizione del pacchetto... 4 2.3 Copia dei file sulla postazione client... 4 2.4 Esecuzione

Dettagli

Reti di Calcolatori. Master "Bio Info" Reti e Basi di Dati Lezione 3

Reti di Calcolatori. Master Bio Info Reti e Basi di Dati Lezione 3 Reti di Calcolatori Sommario Software di rete Livello Trasporto (TCP) Livello Rete (IP, Routing, ICMP) Livello di Collegamento (Data-Link) Livello Trasporto (TCP) I protocolli di trasporto sono eseguiti

Dettagli

Introduzione al corso. Laboratorio di Telecomunicazioni (6 CFU) Corso di Laurea in Ingegneria dell Informazione

Introduzione al corso. Laboratorio di Telecomunicazioni (6 CFU) Corso di Laurea in Ingegneria dell Informazione Introduzione al corso Laboratorio di Telecomunicazioni (6 CFU) Corso di Laurea in Ingegneria dell Informazione A.A 2016-2017 1 Il corso 6 CFU: Docente: Ing. Claudia Campolo (claudia.campolo@unirc.it) Lezioni:

Dettagli

Esplorare e modificare il file system Compilare con gcc Lanciare un programma da linea di comando

Esplorare e modificare il file system Compilare con gcc Lanciare un programma da linea di comando Eclipse: Cos è? Utilizzare Eclipse: Creare un progetto Creare file sorgenti nel progetto Compilare Lanciare il programma Strumenti alternativi agli IDE La linea di comando su Linux Esplorare e modificare

Dettagli

Lab 01 Introduzione a Codelite

Lab 01 Introduzione a Codelite Fondamenti di Informatica e Laboratorio T-AB e Fondamenti di Informatica T1 Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni e Ingegneria dell Automazione a.a. 2011/2012 Lab 01 Introduzione a Codelite Lab01

Dettagli