Prefettura di Avelline* Ufficio Territoriale del Governo
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- Olimpia Orlandi
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1 Prefettura di Avelline* PROT. N /7A-7B-7D/P.A. Avelline, AL SIGNOR QUESTORE DI AVELLINO AL SIGNOR COMANDANTE PROVINCIALE CARABINIERI DI AVELLINO AL SIGNOR COMANDANTE PROVINCIALE CORPO FORESTALE DELLO STATO AVELLINO Al SIGG. SINDACI E COMMISSARI PREFETTIZI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA LORO SEDI OGGETTO: Vigilanza sulla produzione, commercio e detenzione di artifici pirotecnici. Prevenzione e repressione degli illeciti in materia. Allo,scopo di indirizzare opportunamente l'attività di prevenzione e vigilanza sulla produzione commercio e detenzione di artifici pirotecnici, in occasione delle prossime festività natalizie e del Capodanno, si prega di voler disporre efficaci controlli e tutti gli interventi occorrenti per la tempestiva eliminazione dal mercato dei materiali illecitamente immessi. a.i./mlm
2 Prefettura di Avelline* Allo scopo di agevolare le attività di controllo si forniscono le seguenti indicazioni: A) - ARTICOLI PIROTECNICI C.D. EX "DECLASSIFICATI" E RICLASSIFICATI IN ETICHETTA Al SENSI DEL D.M. 9 AGOSTO Con l'entrata in vigore del decreto del Ministro dell'interno 9 agosto 2011, i prodotti già riconosciuti, ma non classificati tra i prodotti esplodenti, sono stati "riclassifìcati", a seconda delia tipologia, nella IV categoria, o nella V categoria gruppo "C", o "D" o "E". Nel ricordare che la vigente normativa consente la vendita dei manufatti appartenenti alla V categoria gruppo "C", "D" ed "E" ad acquirenti che siano maggiorenni e che esibiscano un documento di identità in corso di validità, si richiama l'attenzione su quanto disposto dalpart, 6, comma 1, ultimo periodo, del decreto 9 agosto 2011, per effetto dei quale, dal 10 settembre 2013, i fabbricanti e gli importatori sono tenuti, prima di immettere sul mercato, per la vendita ai consumatori, le scorte dei manufatti ex "decìassificati" non smaltiti a provvedere alla loro rietichettatura secondo la nuova classificazione attribuita o, in alternativa, a distruggerle. Quindi, l'eventuale rinvenimento sul mercato di prodotti ancora recanti in etichetta - secondo la normativa previgente - la dicitura "riconosciuto e non classificato tra i prodotti esplodenti" dovrà riguardare esclusivamente forniture effettuate da fabbricanti o importatori antecedenti al 10 settembre 2013, di prodotti non ancora immessi sul mercato (perché, ad esempio, presenti solo nei depositi di detti operatori commerciali). Si segnala che l'inosservanza delle norme, regolanti le attività commerciali e poste a presidio dell'incolumità dei consumatori ed, in specie, dei minori - può comportare specìfiche sanzioni, come previsto dalla normativa di settore (tra cui il d.lgs 6 settembre 2005, n. 206) e dar luogo anche a responsabilità civile, oltre che ad eventuali proposte di sospensione o revoca della licenza commerciale. Per la pronta individuazione dei prodotti "declassificati", si rappresenta che l'elencazione degli stessi è disponibile raggiungendo l'indirizzo selezionando la dicitura "polizia amministrativa e sociale", scegliendo nel menù verticale "pubblicazioni" la voce "declassificati".
3 Prefettura diavellino Pertanto gli agenti operanti potranno agevolmente orientarsi nelle loro attività di controllo tenendo presente che i prodotti del tipo fontane, bengala, bottigliette a strappo lancia coriandoli, fontane per torte, petardini da ballo, bacchette scintillanti e simili, trottole, girandole, palline luminose e tutti gli altri articoli pirotecnici che non siano del tipo "petardo" o "raudo", sono comunque "riclassificati" nella V categorìagruppo "D" e non necessitano di ulteriori valutazioni di tipo tecnico in sede di controlli. B) - PRODOTTI DI IV E V CATEGORIA RICONOSCIUTI E CLASSIFICATI Al SENSI DELL'ARTICOLO 53 DEL TULPS Si evidenzia la necessità che l'etichettatura di tali prodotti assicuri la pronta individuazione della loro natura, l'immediata determinazione della massa attiva del singolo pezzo o confezione, nonché le relative complete istruzioni per la sicurezza nel maneggio e nell'uso, al fine di garantire non solo l'effettiva possibilità di controllo dei carichi di deposito, ma anche la stessa individuazione dei prodotti pirici all'atto dell'immissione sui mercato, nonché di prevenire i fenomeni di proliferazione della loro circolazione illecita. Inoltre, ove gli a'rtifizi pirotecnici siano destinati al consumatore non professionale, essi debbono essere conformi ai requisiti richiesti per la sicurezza generale dei prodotti. In merito, sì richiama la particolare attenzione sulla lettera f) delfart. 6 del decreto L.vo 6 settembre 2005, n. 206, per quanto concerne le indicazioni, che devono accompagnare il prodotto, relative alle istruzioni, alle precauzioni ed alla destinazione d'uso, nonché alle altre disposizioni, ove applicabili, del medesimo decreto. C) ARTICOLI PIROTECNICI PROVVISTI DELLA MARCATURA CE APPARTENENTI ALLE CATEGORIE "F1" (CAT. 1), "F2" (CAT. 2), "F3", (CAT.3), ((F4"(CAT.4) "T1", "T2", "P1", "P2" Come noto, il decreto legislativo 29 luglio 2015, n. 123 ha dato attuazione alla direttiva 2013/29/UE concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di articoli pirotecnici.
4 Prefettura di Avellino Gli articoli pirotecnici provvisti della marcatura CE si intendono lecitamente immessi sul mercato, qualora, provenienti da altro Stato, siano oggetto di preventiva "comunicazione" alla Prefettura competente per territorio da parte dell'importatore. La Direttiva 2013/29/UE ed il Decreto legislativo di recepimento n. 123/2015 stabiliscono l'obbligo per i fabbricanti, gli importatori ed i distributori, a seguito di una richiesta motivata degli organi di polizia o delle autorità dì sorveglianza del mercato, di fornire tutte le informazioni e la documentazione, in formato cartaceo o elettronico, necessarie per dimostrare la conformità dell'articolo pirotecnico, in lingua italiana. I titolari degli esercizi di minuta vendita, muniti o non di licenza di P.S., sono esentati, ex ari 11, comma 6, del citato decreto, dalla tenuta di detta documentazione. Un'adeguata forma di controllo, da adottarsi nella vigilanza degli articoli pirotecnici provvisti dalla marcatura CE, potrà consistere, oltre che nell'immediato riscontro visivo su forma, dimensione e/o peso, anche nell'accertamento strettamente documentale che dovrà prevedere il confronto tra le informazioni riportate nei documenti rilasciati dagli enti notificati, che devono accompagnare tali prodotti, e quanto riportato nelle etichette apposte sugli stessi. Ai sensi dell'art.8, comma 2, del D.Lgs. 123/2015, l'etichetta degli articoli pirotecnici comprende almeno le informazioni sul fabbricante e nel caso in cui quest'ultimo non sia stabilito nell'unione Europea, l'etichetta dovrà comprendere le informazioni sul fabbricante e sull'importatore, il nome e il tipo dell'articolo pirotecnico, il suo numero di registrazione e il suo numero di protocollo, di lotto o di serie, i limiti minimi d'età e le altre condizioni per la vendita di cui all'art. 5 dello stesso decreto, la categoria pertinente e le istruzioni per l'uso, l'anno di produzione per i fuochi d'artificio delle categorie F3 e F4 nonché, se del caso, la distanza minima di sicurezza. L'etichetta comprende il contenuto esplosivo netto (NEC). Si ricorda, infine, che le categorie previste dalla direttiva 2013/29/UE - "F1", "F2", "F3"( "F4", "T1", "T2", "P1" e "P2" -possono essere assegnate solo da un organismo notificato e sono riportate nel certificato che il medesimo ente rilascia. In proposito, si richiamano le indicazioni di cui all'allegato 1 al D.M. 9 agosto 2011, come modificato dal decreto del Ministero dell'interno del 4 giugno Tale Allegato 1 contiene una tabella dettagliata di prodotti marcati CE (compresi quelli appartenenti ai
5 Prefettura diavellino gruppi "T1", "12", "P1", "P2") e consente di equiparare - al fine di individuare i corretti siti di deposito dei soli prodotti marcati CE - le categorie assegnate dall'organismo notificato alle categorie italiane previste dall'ari 82 Reg. TULPS. D)- CONTROLLO DEGLI ESERCIZI DI MINUTA VENDITA MUNITI DI LICENZA DI P.S. E PRESSO AREE PUBBLICHE (AMBULANTI) - Gli articoli pirotecnici di IV e V categorìa - gruppo "C" possono essere venduti ai privati esclusivamente presso gli esercizi di minuta vendita di prodotti pirotecnici muniti di apposita licenza di polizia. Il venditore, verificati i titoli ed i documenti necessari per l'acquisto, ne annota compiutamente gli estremi sul registro di carico e scarico ex art. 55 TULPS, nelle modalità di cui all'ari 108 del relativo regolamento. Le disposizioni di cui all'art. 55 TULPS non si applicano ai soli articoli pirotecnici prowisti dalla marcatura CE ed appartenenti alla categorie "F1", "F2", "T1" e "P1" ai sensi dell'ari 5, comma 4 del decreto legislativo 29 luglio 2015, n.123. E' sempre vietata la vendita ambulante degli artifizi di IV e V categoria - gruppo "C". E', invece, consentita la vendita, da parte di ambulanti in possesso della relativa licenza commerciale, dei soli prodotti pirotecnici appartenenti alla V categoria- gruppo "D" ed "E" per i quali, in generale, non occorre licenza di P.S. per la detenzione e la vendita fino al quantitativo massimo di kg 25 netti di manufatti della V categoria-gruppo "D" e kg 10 netti di manufatti della V categoria- gruppo "E" (art. 98 Reg. T.U.L.P.S.). Al riguardo, occorre tuttavia precisare che, ai sensi di quanto previsto dal primo comma dell"art. 97 del Reg. T.U.L.P.S., per il trasporto di un quantitativo di manufatti appartenenti alla V categoria - gruppo "D" superiore a kg 5, è necessario munirsi delia relativa licenza di polizìa. Ai prodotti pirotecnici appartenenti alla V categoria, gruppo "D" ed "E" vanno equiparati quelli marcati CE Cai "F1" (Cat.1) e "F2" (Cat.2) che, in base alla citata tabella di cui all'allegato 1 al D.M. 9 agosto 2011, rientrano nelle classificazioni suddette.
6 Prefettura di Avelline* E) - CONTROLLO DEGLI ESERCIZI DI VENDITA AL DETTAGLIO NON MUNITI DI LICENZA P.S. Con l'emanazione del decreto del Ministro dell'interno 4 giugno 2014, di modifica dell'ari 6 del D.M. 9 agosto 2011, sono stati determinati i quantitativi massimi, le modalità di vendita e la tipologia dei prodotti vendibili presso gli esercizi commerciali non muniti della licenza di p.s. ex ari 47 TULPS e capitolo VI dell'allegato B al citato regio decreto 6 maggio 1940, n In particolare, in tali esercizi di vendita (ad es tabaccai, cartolerie, supermercati, ecc.) è consentita la detenzione e la vendita di complessivi Kg. 50 netti di artifici da divertimento rientranti nella V categoria, gruppo "DJ) ed "E", nonché, fermo restando il predetto quantitativo massimo, la detenzione e la vendita, nelle loro confezioni minime di vendita, dei seguenti articoli pirotecnici marcati CE; 1. articoli pirotecnici della categoria F1 (Cat.1); 2. articoli pirotecnici della categoria P1 della tipologia di prodotti da gioco; 3. articoli pirotecnici della categoria F2 (Cat 2) ad eccezione dei prodotti di seguito elencati: 3.1) artifici ad effetto scoppio con massa attiva (NEC) superiore a mg. 150: petardi, petardi flash doppio petardo; petardo saltellante; loro batterie e combinazioni; 3.2) artifici del tipo: sbruffo, mini razzetto razzo candela romana tubi di lancio (tubi monogetto) loro batterie e combinazioni; 4. articoli pirotecnici appartenenti alla categoria T1, della tipologia e nei limiti di massa attiva (NEC) di seguito indicati, a condizione che gli stessi non siano dotati di un sistema di accensione elettrica: 4.1) fiamma bengala: con NEC non superiore a g. 250; 4.2) bengala a torcia: con NEC non superiore a g. 250; 4.3) bengala a bastoncino; 4.4) carretilla: con carica ad effetto scoppio e/o fischiante e/o crepitante < a.i./mxm
7 Prefettura diavellino mg. 150; 4.5) combinazione: batterie o assortimenti contenenti solo fontane con NEC non superiore a g. 600; 4.6) sostanza pirotecnica desensibilizzata: se presente carica ad effetto scoppio e/o fischiante e/o crepitante jng. 150; se presente carica solo effetto visivo NEC fino a g. 250; 4.7) fontane: con NEC non superiore a g. 250; 4.8) dispositivi lancia coriandoli; 4.9) dispositivo fumogeno : con NEC non superiore a g Inoltre, è possibile detenere, in un locale dove non è permesso l'accesso al pubblico, fino a complessivi Kg. 150 netti dei sopraindicati articoli pirotecnici marcati CE, e/o - fermo restando il citato limite quantitativo - articoli appartenenti alla V categoria, gruppo "D" ed "E", purché conservati negli imballi di trasporto approvati e posti a distanza di 2 metri da altra mercé oppure ad un metro con interposizione di materiale di classe zero di reazione a fuoco, e ci sia una distribuzione pari a 3,5 Kg. per m3. Per le attività commerciali non soggette a certificato prevenzione incendi, il locale deve essere dotato di un idoneo apparecchio portatile di estinzione incendi e l'accesso allo stesso, che può avvenire anche attraverso l'area di vendita, deve avvenire tramite porta incombustibile. F) - MATERIALI OGGETTO DI SEQUESTRO - CAUTELE E PROVVEDIMENTI DELL'AUTORITÀ' GIUDIZIARIA. Si rammenta che gli eventuali artifizi, comunque sequestrati, dovranno essere affidati in giudiziale custodia esclusivamente ai titolari di locali, civili o militari, autorizzati al deposito di manufatti esplodenti di IV e V categoria, nei limiti qualitativi e quantitativi previsti dalle relative licenze. Ulteriori speciali cautele, con riguardo alla loro maggiore pericolosità oggettiva, saranno poste per i prodotti non riconosciuti. Particolare cura dovrà essere posta nell'evidenziare alla competente autorità giudiziaria l'esigenza, a tutela della sicurezza ed utilizzabilità commerciale dei depositi nella disponibilità del custode giudiziale, di procedere, nei tempi più ristretti consentiti dalle esigenze giudiziali e comunque non oltre la data di scadenza del prodotto, se indicata in etichetta, alla destinazione definitiva della massa degli artifizi sequestrati (che, ove si tratti di materiale
8 Prefettura di Avelline illecitamente prodotto, detenuto o commercializzato, è sempre la distruzione controllata, in contesti autorizzati, allo smaltimento di esplodenti e mediante forni o altre metodologie, conformi alle normative ambientali), mantenendo, per le esigenze probatorie, gli esami, le perizie e i campioni che saranno ritenuti necessari. Deve essere comunque evitata, per evidenti ragioni di sicurezza, la conservazione di elevati quantitativi di prodotti sequestrati all'interno delle strutture delle forze di polizia che non possiedano i requisiti propri dei depositi sopra menzionati. Inoltre, in considerazione dei gravissimi episodi di terrorismo perpetrati in scenari internazionali, mediante l'uso di esplosivi attivati da detonatori ad accensione elettrica a bassa e media intensità, si rammenta che, ai sensi del D.M. 8 aprile 2008, è vietata l'importazione, la commercializzazione, il trasporto e l'impiego di tali prodotti, fatte salve le specifiche deroghe previste dall'ari 1 del medesimo Decreto. Va rimarcata, al riguardo, la facilità di attivazione di detti detonatori che sono in grado di funzionare anche mediante semplici sorgenti elettriche quali pile, batterie di telefonini, ecc. e che sono per contro in grado di innescare esplosivi ad alto potenziale. Tanto premesso, si pregano i Sindaci dei Comuni della provincia di voler impartire opportune disposizioni ai dipendenti Comandi di Polizia Municipale affinchè sia conferito particolare impulso all'attività di controllo nei confronti degli ambulanti in possesso di licenza commerciale, finalizzata ad impedire la vendita degli artifici di IV e V categoria - gruppo "C" ed a consentire la vendita dei prodotti pirotecnici appartenenti alla V categoria - gruppo "D" ed "E" nel rispetto dei limiti quantitativi fissati /^all'ari 98 del regolamento al TULPS. // Si resta in attesa di un cortese cenno di assicurazione. ILPR
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