Spesa delle Amministrazioni pubbliche per funzione Serie SEC95 anni

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1 22 febbraio 2007 Spesa delle Amministrazioni pubbliche per funzione Serie SEC95 anni Ufficio della comunicazione Tel Centro diffusione dati Tel Informazioni e chiarimenti Servizio statistiche Finanza Pubblica Daniela Collesi Tel L Istat presenta le stime della spesa delle Amministrazioni pubbliche (AP) per funzione (a prezzi correnti) riferite al periodo , coerenti con la revisione generale di contabilità nazionale 1 e con la Notifica trasmessa ad Eurostat il 1 ottobre Tali analisi, pertanto, non tengono conto delle revisioni che saranno incorporate nei conti delle Amministrazioni pubbliche, che verranno illustrati nel comunicato stampa del 1 marzo 2007 su Pil e indebitamento AP. Come gli altri dati relativi ai conti delle AP, anche la spesa per funzione viene elaborata sulla base dei regolamenti europei: il Regolamento UE n. 2223/96, che ha istituito il Sistema dei conti nazionali SEC95, ed il Manuale sul disavanzo e sul debito pubblico 3, che disciplina il trattamento delle operazioni relative al settore delle AP. La spesa per funzioni rientra anche nelle analisi previste dalle Statistiche del Fondo Monetario Internazionale, secondo il Manuale Government Finance Statistics Lo schema funzionale utilizzato nei conti nazionali fa riferimento alla classificazione internazionale COFOG 4. Le elaborazioni utilizzano, oltre alle fonti disponibili per la costruzione del conto economico 5, analisi dettagliate di tipo funzionale. Sul sito Internet dell Istituto ( è disponibile il set completo di tavole, riferite alle dieci macro aree che costituiscono il primo livello della classificazione funzionale. Esse permettono di analizzare i dati secondo tre chiavi di lettura: 1 Le transazioni poste in essere dall operatore pubblico, che intervengono in particolari fasi del circuito del reddito; 2 La funzione o scopo per cui esse sono effettuate; 3 Le tipologie di spese articolate secondo i sottosettori delle AP che le hanno effettuate. 1 Cfr. Istat, Principali risultati della revisione generale di conti nazionali. Nota informativa del 22 dicembre Va ricordato che, in occasione della seconda notifica del 2006, è stata apportata una revisione alle spese delle Amministrazioni pubbliche, come diffuso il 5 ottobre 2006 in occasione del comunicato stampa relativo all indebitamento delle AP per il 2 trimestre Seconda edizione e successive integrazioni, Cfr. ESA95 Manual on government deficit and debt second editino, diffuso da Eurostat il 30/4/ COFOG rappresenta l acronimo di Classification Of Function Of Government. Si tratta di una classificazione definita a livello internazionale dalle principali istituzioni che si occupano di contabilità nazionale: OCSE, FMI, Eurostat. 5 Per una descrizione dettagliata delle fonti utilizzate si prenda come riferimento la pubblicazione, disponibile nel sito Conti ed aggregati economici delle Amministrazioni pubbliche Serie SEC95 Anni 1980/2005, Statistica in breve del 30 giugno 2006.

2 La classificazione funzionale espone i flussi al netto di alcune transazioni effettuate tra i sottosettori delle Amministrazioni pubbliche. Le transazioni 6 escluse dall analisi sono: interessi passivi pagati da un sottosettore ad un altro; trasferimenti di parte corrente tra le amministrazioni; contributi agli investimenti e altri trasferimenti in conto capitale. La rappresentazione funzionale riguarda la spesa finale consolidata delle AP 7 e mette, quindi, in evidenza unicamente i flussi che hanno impatto sugli altri settori istituzionali. Di seguito viene, inoltre, fornita un analisi funzionale sintetica della spesa pubblica, una nota metodologica ed un breve glossario che specifica il contenuto dei principali aggregati riportati nelle tavole. La dinamica della spesa pubblica tra il 1990 ed il 2005 L insieme delle attività poste in essere dall operatore pubblico è sintetizzato nell indebitamento o accreditamento netto, che rappresenta il saldo dei conti non finanziari delle Amministrazioni pubbliche (AP). L analisi delle spese sostenute può essere arricchita osservando l esame dei principali aggregati in rapporto al Pil. La figura 1 mostra l evoluzione della spesa pubblica così suddivisa: spesa per consumi finali (che rappresenta un indicatore sintetico del consumo 8 dei servizi pubblici), interessi passivi, prestazioni sociali in denaro, altre uscite correnti e spesa in conto capitale. Figura 1 Spesa delle Amministrazioni pubbliche a prezzi correnti. Valori percentuali sul Pil- Anni Uscite in conto capitale Altre uscite correnti Prestazioni sociali in denaro Interessi passivi Spesa per consumi finali A differenza di quanto esposto nelle serie antecedenti la revisione generale di contabilità nazionale si consulti l ultima pubblicazione Statistiche in breve, Spesa pubblica per funzione, Anni , 19 dicembre 2005 le imposte dirette sono state registrate nel conto delle Amministrazioni pubbliche non consolidate. Il metodo di registrazione di tale voce di imposta rappresentava un trattamento particolare nel conto consolidato delle AP, in quanto, a differenza delle imposte indirette e dei contributi sociali, venivano registrate al netto di quelle pagate dalle altre AP allo Stato, venendo di fatto consolidate, come avviene per i trasferimenti e per gli interessi tra amministrazioni pubbliche. Per meglio adeguare la costruzione del conto delle AP alle regole del Sec95, il nuovo conto, e di conseguenza le nuove spese, presentano sia in entrata che in uscita le imposte dirette pagate dalle amministrazioni e interessi, tra il conto consolidato e la somma dei conti per sottosettori. 7 Nei conti nazionali le Amministrazioni pubbliche sono articolate nei seguenti sottosettori: Amministrazioni centrali (la cui competenza si estende alla totalità del territorio, esclusi gli enti centrali di previdenza ed assistenza sociale), Amministrazioni locali (comprendono gli enti pubblici territoriali la cui competenza si estende ad una sola parte del territorio economico, esclusi gli enti locali di previdenza ed assistenza sociale), Enti di previdenza (comprendono tutte le unità istituzionali la cui attività principale consiste nell erogare prestazioni sociali). 8 La spesa per consumi finali costituisce anche un indicatore della produzione pubblica. La differenza tra la produzione pubblica e la spesa per consumi finali è, infatti, costituita dalla compartecipazione alla spesa per alcuni servizi, come nel caso dei ticket sanitari, dalla produzione per proprio uso, dalla produzione dei servizi vendibili e dalla spesa per acquisto di beni e servizi prodotti da produttori market (prestazioni sociali in natura). 2

3 Nel corso degli anni novanta la spesa in rapporto al Pil, in crescita fino al 1993, ha invertito la tendenza grazie al processo di riequilibrio dei conti pubblici, e soprattutto alla riduzione del peso degli interessi passivi (dal 12,7% nel 1993 al 4,6 % nel 2005). La spesa primaria, invece, in discesa a partire dal 1993 e per il resto del decennio, ha ripreso a salire dal I valori registrati nel 1990 e nel 2005 (i due poli della serie storica) sono stati pari rispettivamente al 43,2% del Pil e al 43,9; si evidenziano comunque andamenti differenziati nel periodo preso in esame. La diminuzione del rapporto tra spesa pubblica complessiva e Pil può essere spiegata dall effetto congiunto di misure di contenimento e di dinamiche economiche interne ed internazionali. Il periodo è caratterizzato prevalentemente dal contenimento della spesa per consumi finali attraverso le sue principali componenti: redditi da lavoro corrisposti dalle AP, consumi intermedi e acquisti di beni e servizi prodotti sul mercato. Nel periodo successivo la diminuzione è dovuta principalmente alla discesa dei tassi di interesse, che ha alleggerito in maniera rilevante l onere del debito pubblico mentre, a partire dal 2000, è da attribuire ad alcune misure di politica economica di tipo straordinario (la concessione di licenze UMTS e le cartolarizzazioni di immobili 9 ). La spesa pubblica per funzione La classificazione della spesa pubblica per funzione utilizzata nei conti nazionali fa riferimento alla classificazione COFOG, articolata in 3 livelli di analisi. Il primo livello è costituito da dieci divisioni, suddivise al loro interno in gruppi e successivamente in classi. I servizi di tipo collettivo sono oggetto delle prime sei divisioni; i servizi a caratteristiche o a domanda individuale vengono inclusi nelle rimanenti divisioni. Per rendere più agevole l analisi della spesa pubblica funzionale sono stati considerati i seguenti raggruppamenti di funzioni (Figura 2): 1. Servizi tradizionali (servizi generali delle amministrazioni pubbliche, difesa, ordine pubblico e sicurezza); 2. Affari economici (agricoltura, attività manifatturiere, trasporti, telecomunicazioni, etc.); 3. Protezione dell ambiente, abitazioni ed assetto del territorio; 4. Servizi sanitari; 5. Servizi della cultura, della ricreazione e dell istruzione; 6. Servizi della protezione sociale (previdenza ed assistenza) L incidenza dei Servizi tradizionali, che nella media dell intero periodo è pari al 30% dell intera spesa, mostra un trend decrescente a partire dal 1994, grazie alla progressiva riduzione degli interessi passivi (nel 2005 assorbe circa un quarto delle risorse). Fra i Servizi tradizionali, il peso più rilevante (circa il 77% in media per questo raggruppamento di funzioni) è assunto dai servizi generali, al cui interno vengono contabilizzati gli interessi passivi 10, che, come già anticipato, hanno contribuito a ridurre il peso relativo di questa funzione in rapporto alla spesa pubblica complessiva. Lo svolgimento delle funzioni relative alla difesa nazionale, all ordine pubblico e alla sicurezza assorbe una quota pressoché costante delle risorse pubbliche, pari al 6,7%. Per gli Affari economici il trend di spesa, in valore assoluto, è crescente e risulta modificato, a partire dal 2000, da operazioni di tipo straordinario. La sensibile discesa della spesa registrata nel 2000 (tavola 1) è, infatti, dovuta alla contabilizzazione con segno negativo degli introiti relativi alla cessione delle licenze UMTS 11. La crescita del periodo successivo è legata, in buona parte, ai trasferimenti in conto capitale al 9 Le cartolarizzazioni di immobili, pur rappresentando entrate, secondo le regole dei conti nazionali vanno contabilizzate a riduzione della spesa in conto capitale. 10 Le spese per interessi passivi sono attribuite per oltre il 95%, in media, ai servizi generali delle Amministrazioni pubbliche relativamente agli oneri per la gestione del debito pubblico. 11 Si ricorda che tale operazione, secondo il SEC95, va classificata come acquisizione di attività non finanziarie non prodotte relativamente al gruppo funzionale delle comunicazioni, facente parte della divisione degli affari economici. Pur 3

4 gruppo Ferrovie. Tra il 1990 e il 1995, invece, la diminuzione dell importanza relativa di questa funzione (grafico 2) è da attribuire alla riduzione di trasferimenti in conto capitale, contributi agli investimenti ed altri trasferimenti in conto capitale, effettuati dallo Stato alle imprese tra il 1990 ed I servizi legati alla protezione dell ambiente ed alle abitazioni ed assetto del territorio registrano, in valore assoluto, un andamento di spesa leggermente crescente. Anche in questo caso alcuni interventi di tipo straordinario, effettuati dagli Enti di previdenza nell ultimo quinquennio, hanno modificato l andamento complessivo di questo gruppo di servizi: si tratta della parziale dismissione del patrimonio immobiliare, avvenuta attraverso differenti tipi di operazioni (vendite dirette nel 2001 e nel 2002, cessione attraverso cartolarizzazione nel 2002). Gli ultimi tre raggruppamenti corrispondono a servizi con caratteristiche prevalentemente individuali, che mostrano tendenze alla crescita rilevanti, in modo particolare per sanità e protezione sociale. La spesa per queste due ultime funzioni è più che raddoppiata in valori assoluti a prezzi correnti, nell arco di tempo considerato, da milioni di euro nel 1990 a nel 2005 (in termini di incidenza percentuale sul totale della spesa pubblica si passa dal 42,0% del 1990 al 51,5 % del 2005). Il peso dei servizi dell istruzione, ricreativi e culturali sulla spesa pubblica rimane sostanzialmente invariato nel periodo analizzato, (in media l 11,1 % delle risorse complessive). Figura 2 Spesa pubblica a prezzi correnti per funzioni (composizione percentuale) 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 - Serv Generali- Difesa-Ordine pubblico e sicurezza Affari economici Protezione dell'ambiente- Abitazioni e assetto del territorio Sanità Attività ricreative, culturali e di culto - Istruzione Protezione sociale I principali cambiamenti intervenuti con la revisione generale di contabilità nazionale Le elaborazioni presentate in questa sede accolgono tutte le modifiche intervenute con la già citata revisione generale di contabilità nazionale. Pertanto le osservazioni esposte di seguito fanno riferimento alle differenze tra la classificazione funzionale presentata in questa nota e quella diffusa con il comunicato Statistiche in breve, Spesa delle Amministrazioni pubbliche per funzione, Serie SEC95 anni , 19 dicembre In corrispondenza con le nuove stime di contabilità nazionale sono stati implementati alcuni regolamenti trattandosi di una cessione va contabilizzata in negativo in quanto rappresenta una riduzione nel processo di accumulazione del capitale. 12 In particolare il 1990 è caratterizzato, rispetto ai due anni contigui, da trasferimenti una tantum erogati per coprire disavanzi delle aziende di trasporto relativi a debiti pregressi. 4

5 comunitari tra i quali di particolare rilievo, al fine delle analisi qui presentate, risulta quello relativo al trattamento dei servizi di intermediazione finanziaria indirettamente misurati (SIFIM), che prevede l attribuzione del consumo di tali servizi ai diversi operatori economici che li utilizzano, ossia le imprese, le famiglie, le AP, le Istituzioni private senza scopo di lucro e il Resto del mondo. Tali costi relativi all uso dei servizi d intermediazione finanziaria gravano, in maniera particolare, sulla divisione dei servizi generali. Un altra modifica importante ha riguardato la nuova stima degli ammortamenti, anch essa effettuata in applicazione alle raccomandazioni formulate da una Task Force Eurostat. Le nuove stime sono basate su una maggiore disaggregazione degli investimenti fissi lordi per tipologia di bene, più ampia rispetto alle serie precedenti. L effetto della revisione metodologica è stato quello di produrre livelli di ammortamenti mediamente più alti dell 30 per cento rispetto al passato (nuova serie/vecchia serie*100). La determinante principale è stata la riduzione delle vite medie dei beni immobili (opere pubbliche, edifici residenziali e non, genio civile e altri servizi e immateriali) e la revisione di quelle relative agli altri tipi di beni. Tale cambiamento ha determinato una rilevante crescita degli ammortamenti attribuiti alle divisioni relative ai servizi di tipo collettivo, i cui investimenti fissi lordi comprendono prevalentemente beni immobili. Un ulteriore cambiamento di rilievo per l analisi funzionale è legato all analisi delle spese per la ricerca, in modo particolare per quella sviluppata in ambito universitario. A tal fine sono stati usati i risultati dell indagine sulla ricerca scientifica condotta dall Istat, arrivando a determinare una ripartizione della spesa delle università tra didattica, rientrante nei servizi dell istruzione (divisione 9), e ricerca, compresa all interno dei servizi di tipo generale (divisione 1). Rispetto alla situazione precedente al benchmark questa analisi ha determinato una diminuzione della spesa per l istruzione e un corrispondente aumento all interno dei servizi generali. 5

6 Nota metodologica L attenzione alle classificazioni costituisce uno dei fattori distintivi della contabilità nazionale. Queste permettono di analizzare i fenomeni in dettaglio attraverso schemi consolidati e concordati sia a livello nazionale che internazionale. La contabilità nazionale riconosce, a partire dal SNA93 e dal SEC95, un ruolo particolare alle classificazioni funzionali che sono proposte nel sistema allo scopo di classificare le transazioni che stabiliscono un collegamento tra i produttori, in senso lato si possono considerare i settori istituzionali, e gli utilizzatori dei prodotti 13 e dei servizi e delle altre operazioni sia di redistribuzione del reddito che dell accumulazione del capitale. Le classificazioni sono definite come funzionali in quanto identificano le funzioni nel senso di scopi o obiettivi per le quali gli operatori mettono in atto le transazioni. L universo di riferimento per le elaborazioni relative alla classificazione funzionale trattata in questa nota è quello delle Amministrazioni pubbliche che, secondo la contabilità nazionale, comprende tutte le unità istituzionali che agiscono da produttori di altri beni e servizi non destinabili alla vendita, la cui produzione è destinata a consumi collettivi e individuali ed è finanziata in prevalenza da versamenti obbligatori effettuati da unità appartenenti ad altri settori e/o tutte le unità istituzionali, la cui funzione principale consiste nella redistribuzione del reddito e della ricchezza del paese 14. La classificazione funzionale delle spese delle Amministrazioni Pubbliche (COFOG) è suddivisa secondo 3 livelli di analisi ed offre la possibilità di classificare in maniera articolata tutte le voci di spesa dell operatore pubblico. Si hanno 10 Divisioni (funzioni di 1 livello), analizzate al loro interno in Gruppi (funzioni di 2 livello), e successivamente in Classi (funzioni di 3 livello). Le Divisioni rappresentano i fini primari perseguiti dalle Amministrazioni; i Gruppi riguardano le specifiche aree di intervento delle politiche pubbliche e le Classi identificano i singoli obiettivi in cui si articolano le aree di intervento. Ciascuna divisione prevede la presenza di due particolari Gruppi relativi alle spese per la Ricerca e lo Sviluppo e per le spese di tipo residuale che non trovano una collocazione nei gruppi specifici. La COFOG permette di avere, attraverso la corretta classificazione delle spese sostenute dalle amministrazioni, l analisi dell attività dell operatore pubblico secondo l ottica della produzione, individuando chi ha prodotto che cosa, e per quale fine. COFOG DIVISIONI SERVIZI GENERALI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI 02. DIFESA ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA AFFARI ECONOMICI 05. PROTEZIONE DELL'AMBIENTE 06. ABITAZIONI E ASSETTO TERRITORIALE SANITA ATTIVITA' RICREATIVE, CULTURALI E DI CULTO 09. ISTRUZIONE 10. PROTEZIONE SOCIALE 13 Il collegamento viene, quindi, stabilito tra i due lati del conto delle risorse e degli impieghi. 14 Si faccia riferimento al SEC95 par e successivi. 6

7 La classificazione funzionale della spesa delle Amministrazioni pubbliche è particolarmente rilevante in quanto permette di distinguere tra la spesa per consumi finali di tipo individuale e di tipo collettivo che sono rilevanti per la quantificazione dei consumi finali effettivi 15 delle famiglie. L analisi della spesa pubblica richiede una rappresentazione omogenea delle voci di spesa. A questa si è arrivati attraverso la riclassificazione delle spese delle unità istituzionali (o loro raggruppamenti) secondo la COFOG. Per il sottosettore delle Amministrazioni Centrali, con riferimento alla Stato, la classificazione funzionale è applicata direttamente al bilancio a partire dal 1999 in seguito alla legge di riforma del Bilancio dello Stato del 3 aprile 1997 n. 94. Questa classificazione prevede un ulteriore livello di analisi 16, oltre ai tre (Divisioni, Gruppi, Classi) secondo cui si articola la COFOG. Per gli altri enti delle Amministrazioni Centrali si fa ricorso alle specifiche classificazioni funzionali se esistenti, o in caso contrario si procede all esame puntuale dei dati di spesa che, data la natura dell attività svolta da tali enti, in genere monofunzionale, non pone particolari problemi nell applicazione della nuova classificazione. Un percorso diverso viene seguito per gli Enti di Ricerca, le cui spese sono rilevate in base ai risultati dell indagine sulla ricerca scientifica condotta sugli organismi pubblici e privati impegnati in attività di ricerca. Queste spese, classificate per obiettivi socio-economici, vengono poi traslate nella classificazione funzionale con l ausilio di una matrice ponte. Anche per gli enti delle Amministrazioni locali le elaborazioni funzionali richiedono modalità di intervento specifiche. I problemi più rilevanti riguardano le Amministrazioni Regionali, per le quali si fa ricorso ad una matrice-ponte fra la classificazione delle spese di bilancio secondo i settori di intervento e la COFOG. Il passaggio da una classificazione all altra risulta, comunque, particolarmente oneroso in termini di lavoro richiesto poiché risulta frequentemente necessario l intervento di riclassificazione delle codificazioni originali sui singoli capitoli di spesa dal momento che le amministrazioni non seguono in modo omogeneo gli standard previsti. Le fonti degli altri enti territoriali, vale a dire Amministrazioni provinciali e comunali, sono costituite dalle rilevazioni effettuate dall Istat e dal Ministero dell Interno sui certificati di conto consuntivo. I nuovi certificati introdotti a partire dal 1997 offrono una maggiore aderenza economico-funzionale alle definizioni della Contabilità Nazionale. Le fonti dell ultimo settore delle Amministrazioni pubbliche, gli Enti di Previdenza, sono rappresentate dai bilanci consuntivi dell INPS e degli enti di maggiori dimensioni, oltre che dalle indagini condotte dall Istat sui bilanci degli istituti di previdenza. Il carattere monofunzionale dell attività svolta da tale istituti permette di procedere agevolmente nella classificazione delle spese. 15 SEC95, par I consumi finali effettivi sono costituiti dai beni o dai servizi acquisiti dalle unità istituzionali residenti per il soddisfacimento diretto di bisogni umani, siano essi individuali o collettivi. 16 Il quarto livello di analisi è quello delle missioni istituzionali. 7

8 Glossario Le transazioni effettuate dall operatore pubblico seguono la classificazione economica propria dei conti nazionali, e prevedono come tali l individuazione di un altro settore istituzionale di contropartita. Le uscite vengono sintetizzate nella prima parte del conto economico delle Amministrazioni pubbliche, il cui saldo è rappresentato dall indebitamento, o accreditamento netto. Le operazioni e gli aggregati economici, rilevanti per l esposizione delle tavole allegate, sono le seguenti: Le operazioni e gli aggregati economici, rilevanti per l esposizione delle tavole allegate, sono le seguenti: 1 Spesa per consumi finali: si tratta della spesa sostenuta dal settore istituzionale delle Amministrazioni pubbliche per beni e servizi utilizzati per soddisfare i bisogni individuali e collettivi che possono essere prodotti direttamente dalle Amministrazioni pubbliche, come ad esempio i servizi dell istruzione o forniti gratuitamente o semi gratuitamente ed acquistati dai produttori market, le cosiddette prestazioni sociali in natura come è, ad esempio, il caso dei medicinali in convenzione. 2 Redditi da lavoro: costituiscono il compenso complessivo riconosciuto dalle Amministrazioni pubbliche ai propri dipendenti per il lavoro svolto nel periodo di riferimento. 3 Consumi intermedi: rappresentano il valore dei beni e servizi consumati quali input nel processo produttivo, escluso il capitale fisso il cui consumo è registrato come ammortamento. 4 Acquisto di beni e servizi prodotti da produttori market: si tratta di beni e servizi prodotti da produttori market e messi a disposizione direttamente ai beneficiari (il settore delle famiglie). La spesa per tali beni e servizi viene sostenuta dalle Amministrazioni pubbliche e riguarda la sanità e la protezione sociale. 5 Contributi alla produzione: si tratta di trasferimenti correnti che le Amministrazioni pubbliche effettuano a favore dei produttori residenti allo scopo di influenzarne il livello di produzione, i prezzi, o la remunerazione dei fattori della produzione. 6 Redditi da capitale: rappresentano la remunerazione corrisposta ai proprietari di attività finanziarie o di beni materiali non prodotti per avere messo a disposizione delle Amministrazioni pubbliche tali attività. Si tratta principalmente dell onere sostenuto dalle Amministrazioni pubbliche per interessi passivi, dovuto in massima parte per la remunerazione dei titoli del debito pubblico. 7 Prestazioni sociali in denaro: si tratta delle prestazioni erogate alle famiglie dalle Amministrazioni pubbliche nell ambito dei sistemi di sicurezza e di assistenza sociale. 8 Imposte dirette: comprendono i pagamenti unilaterali obbligatori sul reddito e sul patrimonio delle unità istituzionali, nonché talune imposte periodiche che non sono basate né sul reddito né sul patrimonio. 9 Altri trasferimenti correnti: comprendono i premi netti di assicurazione contro i danni, gli aiuti internazionali correnti (riguardano tutte le operazioni correnti relative a trasferimenti in denaro o in natura tra le amministrazioni pubbliche nazionali e amministrazioni pubbliche del resto del mondo o organizzazioni internazionali) i trasferimenti correnti diversi a Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie, alle famiglie, alle imprese, la Quarta risorsa propria versata dai Paesi membri a titolo di contributo complementare al bilancio delle istituzioni dell Unione europea, e basata sul Prodotto Nazionale Lordo. 10 Investimenti fissi lordi: sono costituiti dalle acquisizioni, nette delle cessioni, di capitale fisso che consiste nei beni materiali o immateriali che rappresentano il prodotto dei processi di produzione, i quali sono utilizzati più volte o continuamente nei processi di produzione per più di un anno. 11 Acquisizioni nette di attività non finanziarie non prodotte: comprendono i terreni, gli altri beni immateriali non prodotti che possono essere utilizzati nella produzione di beni e servizi e i beni immateriali non prodotti. 12 Trasferimenti in conto capitale: si tratta di contributi agli investimenti alle imprese (costituiscono un 8

9 sostegno all ampliamento della capacità produttiva) ed alle famiglie (tipicamente per l acquisto, costruzione e ristrutturazione di abitazioni) che vengono effettuati allo scopo di finanziare in tutto o in parte i costi per l acquisizione di capitale fisso e di altri trasferimenti in conto capitale che comprendono tutte le operazioni di trasferimento, operando una redistribuzione del risparmio o della ricchezza verso gli altri settori istituzionali. L aggregazione delle voci sopra elencate, ad eccezione dei redditi da lavoro dipendente, consumi intermedi e ed acquisti di beni e servizi prodotti da produttori market (componenti della spesa per consumi finali), costituisce la spesa complessiva consolidata delle Amministrazioni pubbliche secondo la definizione tradizionale. 9

10 Guida alla lettura delle tavole statistiche Le tavole statistiche riportate in allegato rappresentano uno strumento informativo messo a disposizione degli utenti per consentire l approfondimento dei temi di seguito esplicitati. Tavola 1: espone in serie storica la spesa complessiva delle AAPP per funzione per l intero periodo in esame. L intera spesa delle AAPP viene attribuita alle funzioni secondo la nomenclatura COFOG, adottata nei conti nazionali. La spesa per ciascuna funzione sintetizza, quindi, l intera attività delle AAPP che, nelle tavole dalla 4 alla 7, viene rappresenta secondo le principali voci economiche componenti e per i sottosettori secondo cui si articolano le Amministrazioni pubbliche italiane. L aggregato presentato in questa tavola compendia tutte le fasi di intervento nell economia dell operatore pubblico. L attribuzione della spesa alle funzioni permette di ricostruire il lato uscite del conto economico delle AAPP, in forma semplificata (si prenda come riferimento la tavola 1 della pubblicazione, Conti ed aggregati economici delle Amministrazioni pubbliche- Serie SEC95- anni Statistiche in breve del 30 giugno 2006). Congiuntamente ai valori assoluti vengono presentate due analisi complementari di notevole ausilio per l analisi economica: la composizione percentuale della spesa e i rapporti al Pil. Le analisi effettuate per sottosettori corrispondono, quindi, alla stessa definizione di spesa pubblica adottata nell analisi economica. Tavola 2: spesa complessiva delle AAPP per funzione al netto degli interessi passivi. Tale rappresentazione depura la spesa complessiva dell onere rappresentato dagli interessi passivi, sterilizzandone in questo modo l effetto, altrimenti distorcente, sull intera struttura. Il trattamento funzionale degli interessi passivi adottato nella contabilità nazionale italiana prevede che venga utilizzata la classificazione presente nelle fonti informative di base. La differenza più rilevante tra questa tavola e la precedente risulta, quindi, il forte ridimensionamento dell importanza relativa della Divisione relativa ai Servizi generali. In tale funzione risulta, infatti, classificata la parte più rilevante della spesa per interessi passivi relativa alla gestione del debito pubblico (per cui la COFOG prevede una specifica classe) prevalentemente di competenza delle Amministrazioni centrali, ed in particolare dello Stato. Come per la tavola precedente sono presentate sia la composizione percentuale per funzione che i rapporti al Pil. Tavola 3: spesa complessiva delle AAPP per funzione per sottosettore. In questa tavola viene presentata l analisi per funzione secondo i sottosettori che hanno sostenuto la spesa. È importante notare che in questa tavola viene presentata la spesa finale dei sottosettori che ha impatto sugli altri settori istituzionali, al netto delle transazioni che avvengono tra le Amministrazioni pubbliche. Le transazioni che vengono consolidate sono: interessi passivi tra Amministrazioni pubbliche, imposte dirette pagate dalle Amministrazioni pubbliche. In questo modo l aggregazione della spesa per sottosettori permette di ricostruire, per ciascuna variabile, la spesa pubblica consolidata dell intero settore. Si tratta, sostanzialmente, dell analisi per sottosettore della tavola 1. Tavola 4: spesa pubblica per funzione secondo le principali categorie di spesa a prezzi correnti. Questa tavola espone l analisi economico-funzionale della spesa pubblica. Vengono considerate le principali transazioni ed aggregati economici delle uscite del conto delle AAPP. Tavole 5,6,7: spesa delle Amministrazioni centrali, delle Amministrazioni locali e degli Enti di Previdenza, per sottosettore secondo le principali categorie a prezzi correnti. Le tavole presentano l analisi economica funzione secondo le principali transazioni ed aggregati economici per i sottosettori secondo cui si articolano le Amministrazioni pubbliche italiane. Si tratta, quindi, dell analisi economica corrispondente alla tavola 3. Tavola 8: spesa sostenuta dalle Amministrazioni pubbliche per la fornitura alla collettività o agli individui di servizi non destinabili alla vendita. Attraverso tale spesa (spesa per consumi finali) l operatore pubblico da un lato mette a disposizione del Paese servizi di natura indivisibile per il soddisfacimento dei bisogni collettivi (spesa per consumi collettivi), dall altro lato realizza la redistribuzione del reddito in natura attraverso l erogazione di beni e servizi non destinabili alla vendita di tipo individuale e di prestazioni sociali in natura. I consumi finali delle Amministrazioni pubbliche sono analizzati per funzione, distinguendo quelli di tipo individuale e quelli di tipo collettivo. 10

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