2.1. Eco-performance del made in Italy Eco-efficienza ed eco-tendenza: lo spread green dell Italia

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1 Eco-performance del made in Italy Eco-efficienza ed eco-tendenza: lo spread green dell Il lungo periodo di crisi che ha interessato le economie occidentali ha favorito l emergere di un nuovo modello di sviluppo economico, non più orientato all efficienza dei costi ma al raggiungimento di alti standard qualitativi. Ciò è dipeso dall evoluzione dei comportamenti di consumo, sempre più orientati a sostituire la domanda di beni con la domanda di significati. Tra questi, quello della sostenibilità sembra assumere particolarmente rilievo. Un fenomeno recente, ma già recepito dalle imprese più attente, che considerano il rispetto dell ambiente non più un costo da sopportare in virtù di regolamenti e leggi, ma un vero e proprio elemento di competitività su cui investire in ricerca e da presentare sui mercati attraverso strategie di marketing. Se non si vuole competere sul fronte dei costi ma su quello della qualità, la sostenibilità deve entrare anche nelle politiche di sviluppo economico. Ecco perché l Unione europea promuove da anni la transizione verso un economia circolare, come dimostra anche la Comunicazione L anello mancante da parte della Commissione Europea. In virtù di queste considerazioni, il presente rapporto, in linea con le precedenti edizioni, prova a dare una misura generale del grado di sostenibilità dei sistemi produttivi dell Unione europea. Ciò avviene analizzando quattro aspetti centrali nel rapporto tra produzione e ambiente, secondo un modello di tipo I-P-O (Input-Process-Output). I quattro indicatori sono: l efficienza energetica e nell impiego dei materiali (Input); la produzione di rifiuti (Process); le emissioni inquinanti (Output). La sintesi di questi quattro aspetti (rapportati al valore della produzione), permette fin da subito di avere una misura sintetica del grado di efficienza ambientale dei sistemi produttivi. Questa grandezza, definita come eco-efficienza 1, vede l collocarsi in seconda posizione, dietro al solo Lussemburgo, la cui leadership, vale la pena ricordare, deriva dalla particolare composizione produttiva, tutta concentrata su attività terziarie notoriamente a minimo impatto ambientale (banche, assicurazioni, finanza, etc.). Analizzando i dati, emerge come il grado di eco-efficienza italiano sia pari a una volta e mezza quello dell Unione europea. 1 È la capacità di un Sistema Produttivo di un Paese di registrate bassi valori di impatto ambientale; maggior sostenibilità produttiva rispetto alla media comunitaria

2 NUMERI DI GREENITALY Modello dei flussi Input-Process-Output ambientali del sistema produttivo Fonte: Centro studi Unioncamere, Fondazione Symbola, 2015 Materia Prodotti Consumi Settori di attività economica Emissioni CO 2 Anidride carbonica N 2O Protossido di azoto CH 4 Metano NOx Ossidi di azoto CO Monossido di carbonio PM 10 Particolato Pb Piombo Zn Zinco Metano Energia elettrica Olio combustibile Gasolio Rifiuti Recupero rifiuti all'interno dello stesso ciclo produttivo Recupero rifiuti in altri cicli produttivi Il valore sintetico di eco-efficienza è calcolato come la media geometrica dei numeri indice dei quattro indicatori (input di materia, input energetici, produzione di rifiuti ed emissioni atmosferiche) reindirizzati nel senso dell eco-efficienza e aventi come base il valore medio comunitario pari a cento. Fig. 2.1

3 GREENITALY RAPPORTO 2016 Graduatoria dei Paesi dell Unione europea per indici di eco-efficienza ed eco-tendenza Anno 2014 (media geometrica dei numeri indice degli indicatori con base Ue=100 e con base 2008=100,0) Fonte: elaborazioni su dati Eurostat Eco-efficienza Eco-tendenza Lussemburgo Irlanda Danimarca Grandi Paesi Austria Paesi Bassi Belgio Malta Cipro Portogallo Unione Europea Svezia Croazia Slovenia Slovacchia Lettonia Repubblica Ceca Ungheria Lituania Grecia Finlandia Polonia Estonia Romania Bulgaria 212,2 153,3 152,9 150,1 148,1 129, ,7 117, ,6 108,3 105,3 104, ,5 88,6 80,1 79,9 79,7 70,2 66,2 61,4 58, ,3 28,7 25,5 17,3 Cipro Croazia Slovacchia Danimarca Irlanda Malta Lituania Slovenia Portogallo Lussemburgo Repubblica Ceca Grandi Paesi Austria Estonia Unione Europea Paesi Bassi Polonia Bulgaria Belgio Grecia Romania Ungheria Lettonia Finlandia Svezia 139,3 135,7 129,5 129, ,5 115,7 115,1 114,4 114,3 113,6 111,9 111,1 109,2 107,8 107,5 100,9 100, ,1 96,3 94,9 93,8 90,9 88,9 87,2 85,9 85,6 80,5 68,3 *,,, e Fig. 2.2

4 NUMERI DI GREENITALY L si caratterizza per un livello di impatto ambientale minore rispetto alla media europea. Tra il 2008 ed il 2014, il nostro Paese registra miglioramenti in tre degli ambiti di analisi, collocandosi meglio della media delle 5 grandi economie comunitarie (,,,, ) per input energetici, input di materia e emissioni atmosferiche.

5 GREENITALY RAPPORTO 2016 Posizionamento dei Paesi dell Unione europea per eco-efficienza ed eco-tendenza Anno 2014 (media geometrica dei numeri indice degli indicatori con base Ue=100 e con base 2008=100,0 Fonte: elaborazioni su dati Eurostat Bassa Eco-efficienza Alta Eco-tendenza Croazia Cipro Alta Eco-efficienza Alta Eco-tendenza Slovacchia Danimarca Estonia Lituania Slovenia Repubblica Ceca Malta Irlanda Portogallo Austria Grandi Paesi Ue* Lussemburgo Polonia Bulgaria Romania Grecia Lettonia Paesi Bassi Belgio Ungheria Finlandia Svezia Bassa Eco-efficienza Bassa Eco-tendenza Alta Eco-efficienza Bassa Eco-tendenza *,,, e Fig. 2.3

6 NUMERI DI GREENITALY Allo stesso modo, è possibile evidenziare un mark-up di competitività ambientale anche nei confronti delle altre grandi economie comunitarie. Nello specifico,, e, si collocano rispettivamente quinta, sesta e settima, con indici compresi tra 128,7 e 148,1. La, pur con un valore superiore alla media comunitaria (108,3), si colloca appena undicesima, mentre Romania e Bulgaria, molto distanziate, si confermano come Paesi caratterizzati da una scarsa green attitude. Analizzando l evoluzione nel medio termine dell indicatore di eco-efficienza che qui chiamiamo eco-tendenza 2 emergono considerazioni certamente interessanti. Fatto 100,0 il valore di eco-efficienza dell anno base (il 2008), la maggior parte dei Paesi dell Unione europea mostra un netto miglioramento. Ai primi posti troviamo la piccola Cipro, Croazia e Slovacchia. A seguire, Danimarca (129,2) e (122,0), già all avanguardia in tema di sostenibilità, proseguono il loro cammino verso l eco-efficienza, con miglioramenti al 29% e 22%. Sostanzialmente affiancate, la e l registrano miglioramenti pari al 15,1% e 13,6% mentre la si colloca ultima tra le grandi economie comunitarie, con un numero indice (100,9) da tempo stabile. Tralasciando i dati di sintesi e concentrando l attenzione su ciascuno dei quattro indicatori, l elevata efficienza ambientale dell assume una fisionomia più chiara. Nel confronto con i quattro valori comunitari e con i valori delle altre grandi economie dell Unione (,, e ), appare da subito evidente la capacità del made in Italy di produrre qualità attraverso un limitato impiego di energia. Il dato medio per unità di prodotto (14,3 tonnellate di olio equivalenti per milione di euro di output) appare infatti non solo inferiore a quello medio comunitario (17,4 TOE per milione di euro) ma anche a quanto complessivamente registrato dalle cinque grandi economie europee oggetto d analisi. La nostra performance si colloca sostanzialmente in linea con quella francese (14,5 TOE) ma risulta ancora inferiore a quella britannica, derivante anche dalla minor connotazione manifatturiera che caratterizza il. A tal proposito, è comunque interessante notare come l efficienza energetica sia migliorata ovunque, anche per via della crisi che ha sostituito parte dell industria pesante (delocalizzata nelle grandi economie in via di sviluppo) con attività a maggior valenza immateriale, spesso di carattere terziario. 2 È la capacità di un Sistema Produttivo di migliorare la propria eco-efficienza in un arco di tempo prestabilito rispetto a quanto fatto complessivamente nell Unione europea; l indice è calcolato come rapporto tra il valore dell eco-impatto nell anno corrente e l analogo valore nell anno base (utilizziamo il 2008)

7 GREENITALY RAPPORTO 2016 Input energetici per unità di prodotto nei principali Paesi dell Unione europea Anni 2008 e 2014 (tonnellate di olio equivalente per milione di euro prodotto) Fonte: elaborazioni su dati Eurostat ,1 17,1 19,8 17,3 17,8 17,6 20,3 Grandi Paesi UE Unione Europea *,,, e Fig. 2.4

8 NUMERI DI GREENITALY ,6 14,3 14,5 16,8 17, ,4 Grandi Paesi UE Unione Europea

9 GREENITALY RAPPORTO 2016 Input di materia per unità di prodotto nei principali Paesi dell Unione europea Anni 2008 e 2014 (valori in tonnellate per milione di euro prodotto) Fonte: elaborazioni su dati Eurostat ,6 447,2 493,4 518,8 730,9 631,1 477,6 Unione Europea UE Grandi Paesi Fig. 2.5

10 NUMERI DI GREENITALY ,2 358,5 361,8 462,1 479,6 344,8 Unione Europea UE Grandi Paesi

11 GREENITALY RAPPORTO 2016 L, con 14,3 tonnellate di petrolio equivalente per milione di euro, è il secondo Paese in Europa per input energetici a parità di prodotto, dopo il e davanti a, e. Siamo invece primi per riduzione dei rifiuti: ne produciamo 42 tonnellate ogni milione di euro, meglio di (49), (59), (64) e (84).

12 NUMERI DI GREENITALY L impatto ambientale derivante dall uso degli input produttivi ha mostrato una riduzione ancor più evidente di quanto successo per l utilizzo di energia. Tale indice, che sintetizza al meglio il passaggio dall economia delle quantità all economia delle qualità, vede l offrire performance soddisfacenti, almeno sul fronte delle imprese. Le tonnellate di materia utilizzate per produrre un milione di euro di output sono scesi, tra il 2008 e il 2014, da 493,4 a 312,2. Una contrazione di oltre un terzo che ha permesso alla Penisola di superare la in termini di efficienza e collocarsi dietro il solo. Gli indicatori relativi alla fase di Input del modello I-P-O sono rappresentati dall utilizzo di energia e materia. Accanto a questi, nella fase di processo (P), l indicatore da analizzare riguarda la produzione di rifiuti. Seguendo le statistiche più aggiornate rese disponibili da Eurostat, l mostra un posizionamento di eccellenza nel panorama comunitario. Tra le cinque grandi economie, infatti, il Belpaese si colloca solidamente primo, grazie ad un ammontare di un milione di euro prodotto che rimane poco al di sopra delle 42 tonnellate. Un valore pari a meno della metà di quanto registrato nell intera Unione europea e migliore di quello relativo alle grandi economie dell area. Ciò vale soprattutto se si guarda ai dati della, capace di migliorare sensibilmente nell arco temporale analizzato, ma posizionata ancora su valori superiori alle 80 tonnellate per unità di prodotto. L ultimo dei quattro indicatori analizzati, relativo alla fase di Output, è dato dal rapporto tra emissioni atmosferiche e produzione. Tale indicatore è stato analizzato a partire dalla selezione di alcuni agenti inquinanti (CO2 anidride carbonica; N2O ossido di azoto; CH4-metano) espressi in termini di CO2 equivalenti. In base a questa selezione, il posizionamento dell appare ancora una volta incoraggiante, soprattutto in termini dinamici. Dalle 133 tonnellate di CO2 equivalenti emesse nel 2008 (date dalla somma dei tre agenti sopra menzionati), si è arrivati a meno di 107 tonnellate. Una riduzione di circa un quarto dell intensità emissiva che ha permesso alla Penisola di avvicinarsi ulteriormente alla leadership francese nella graduatoria a cinque più volte ricordata. Anche in questo caso, l intensità di emissioni dell Unione europea appare quasi una volta e mezza quella italiana, con (130,8 tonnellate), (130,9) e (154,2) che si collocano su valori più alti.

13 GREENITALY RAPPORTO 2016 one di rifiuti per unità di prodotto nei principali Paesi dell Unione europea 008 e 2012 (tonnellate di rifiuti per milione di euro prodotto) orazioni su dati Eurostat ,4 89,2 70,1 73,4 67,9 55,4 44,9 Unione Europea Grandi Paesi UE

14 NUMERI DI GREENITALY ,5 49,5 58,9 64,5 84,1 91,2 Unione Europea Grandi Paesi UE 61,9

15 GREENITALY RAPPORTO 2016 Emissioni atmosferiche per unità di prodotto nei principali Paesi dell Unione europea Anni 2008 e 2013 (tonnellate di CO 2 equivalenti** per milione di euro prodotto) Fonte: elaborazioni su dati Eurostat ,7 133,6 164,4 173,4 145,5 147,2 172,4 Grandi Paesi UE Unione Europea *,,, e **Anidride carbonica, metano e ossido nitroso Fig. 2.7

16 NUMERI DI GREENITALY ,8 106,8 130,8 130,9 154,2 125,4 146,7 Grandi Paesi UE Unione Europea Il rapporto completo è consultabile all'indirizzo:

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