La PAC post 2013: aspetti finanziari e interessi dell Italia. Alberto Manelli istituto nazionale di economia agraria
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1 La PAC post 2013: aspetti finanziari e interessi dell Italia Alberto Manelli istituto nazionale di economia agraria
2 Le prospettive finanziarie dell UE e le implicazioni per l agricoltura italiana della PAC oltre il 2013 La PAC post 2013: aspetti finanziari e interessi dell Italia Istituto Nazionale di Economia Agraria Alberto Manelli
3 L agricoltura nel bilancio comunitario Il peso dell agricoltura nel bilancio comunitario si è progressivamente ridotto, fino a contare oggi per poco più del 40%. Del totale del sostegno agricolo, la parte di gran lunga preponderante (e relativamente crescente) è quella dei pagamenti diretti del primo pilastro, oggi disaccoppiati dalla produzione.
4 Le componenti della spesa agricola PAC I Pilastro II Pilastro (SR) Pagamenti diretti Misure di mercato Asse I Competitività Asse II Ambiente Asse III Diversificazione 100% 80% 3.140, , , ,0 60% 40% , ,5 20% 0% Periodo finanziario Sviluppo rurale Misure di mercato Pagamenti diretti
5 Le componenti della spesa agricola in Italia 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 525, ,8 399,7 892, , , Periodo finanziario Sviluppo rurale Misure di mercato Pagamenti diretti
6 Andamento delle misure del I pilastro (%)
7 La PAC post 2013 (1) I punti salienti della riforma si possono riassumere così: Giustificazione dei pagamenti diretti come remunerazione della produzione di beni pubblici; Orientamento delle misure di mercato verso la competitività delle imprese ed il rafforzamento della componente agricola delle filiere; Rafforzamento della capacità di risposta della PAC alle sfide ambientali, compreso il cambiamento climatico; Difesa e valorizzazione delle diversità delle agricolture negli Stati membri.
8 La PAC post 2013 (2) Uno dei punti qualificanti la proposta di riforma della PAC post 2013 è la redistribuzione delle risorse relative ai pagamenti diretti tra Stati membri. Si pone il problema di una più equa distribuzione dell ammontare di risorse tra Paesi, aree e singoli beneficiari. Su questo aspetto, l Italia ha una importante partita da giocare: a seconda dei criteri che si individueranno per riallocare le risorse dei pagamenti diretti si potranno verificare degli ampi scostamenti dalla situazione attuale.
9 I pagamenti diretti per superficie agricola Come si evince da un lavoro svolto da INEA in collaborazione con il Mipaaf, se si rapportano i massimali dei pagamenti diretti per Paese alla superficie agricola che ha generato i diritti all aiuto, il valore medio comunitario sarebbe pari a poco meno di 300 euro/ha e l Italia si collocherebbe al di sopra di tale valore (433,7 euro). 250,0% 200,0% Scostamento dal flat rate ( /ha, UE = 100) 150,0% 100,0% 50,0% 0,0% Olanda Malta Belgio Italia Danimarca Grecia Cipro Germania Francia Slovenia Lussemburgo Irlanda Spagna Austria Ungheria Regno Unito Repubblica Ceca Bulgaria Finlandia Svezia Polonia Portogallo Slovacchia Romania Lituania Estonia Lettonia
10 I pagamenti diretti rispetto alla PLV agricola Tuttavia, se si tiene conto di altri criteri distributivi delle risorse, la situazione si modifica, notevolmente a svantaggio del nostro Paese. La PLV è un parametro di grande interesse per la distribuzione dei pagamenti diretti, perché sintetizza molti criteri oggettivi (specializzazione, forza lavoro, strutture, ecc.). L Italia contribuisce in modo rilevante alla PLV europea (12,7%), ma l importo medio degli aiuti per euro di PLV vede il nostro Paese molto al di sotto (76,7%) rispetto al dato medio europeo (123 euro). 200,0% 180,0% 160,0% 140,0% 120,0% 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Scostamento dal flat rate ( /1.000 di PLV, UE = 100) Irlanda Grecia Bulgaria Repubblica Ceca Slovacchia Lituania Ungheria Regno Unito Estonia Svezia Lettonia Polonia Finlandia Slovenia Francia Spagna Austria Lussemburgo Germania Danimarca Romania Italia Cipro Portogallo Belgio Malta Olanda
11 Il problema della parità di potere di acquisto E stata posta l attenzione sul fatto che il potere di acquisto tra i 27 Stati membri è molto diverso tra Paese e Paese. In pratica, 100 euro medi di aiuto al settore agricolo corrispondono ad entità molto diverse a seconda se questi 100 euro vengono dati ad un agricoltore tedesco, ad uno italiano o ad uno slovacco, dati i diversi livelli di potere di acquisto tra i tre Paesi. Applicando questo criterio della parità di potere di acquisto,otteniamodeidatimoltodiversidaquellidacui siamo partiti.
12 I pagamenti per superficie e per PLV corretti con la PPP Un flat rate medio europeo di 296,2 per ettaro è pari a 320,9 in Italia, a 379,9 nel Regno Unito, e solo a 121,7 euro in Bulgaria o a 142,8 euro in Romania. Quindi, per avere un flat rate perettaro rispondente alla PPP in Italia bisognerebbe scendere da 433,6 a 320,9, enon a 296,2. Seguendo lo stesso ragionamento, con la PLV in PPP in Italia bisognerebbe portare l aiuto medio da 94,8 per1.000 diplv a 133,9 (e non a 123,6 ). SAU SAU (PPP) PLV PLV (PPP) Italia 433,6 320,9 94,8 133,9 Regno Unito 260,8 379,9 168,9 158,5 Germania 347,6 375,5 117,7 156,7 Polonia 213,9 176,6 140,4 73,7 Bulgaria 249,3 121,7 196,3 50,8 Romania 204,3 142,8 105,3 59,6 UE ,2 296,2 123,6 123,6
13 I massimali secondo criteri oggettivi (1) Un altro modo per agire sulla distribuzione delle risorse è rivedere i massimali individuando criteri oggettivi che tengano contro della potenzialità di produzione da parte dell agricoltura di beni pubblici. Come esempio, abbiamo utilizzato 4 criteri con pesi diversi: 1) Superficie ammissibile; 2) PLV; 3) Popolazione rurale; 4) Aree Natura In realtà, il massimale italiano ricalcolato in questo modo risulta sempre in linea con quello attuale, mentre altri Paesi (Francia, Regno Unito, Grecia ) vedono il proprio massimale modificarsi in modo più netto.
14 I massimali secondo criteri oggettivi : alcuni esempi
15 Alcuni confronti tra massimali con diversi parametri di calcolo per l Italia Massimali (all.vii Reg.73/2009) Massimali con parametro SAU Massimali con parametro SAU corretto PPP Massimali con parametro PLV Massimali con parametro PLV corretto PPP Massimali con "criteri oggettivi" hp 1 Massimali con "criteri oggettivi" hp 2 Massimali con "criteri oggettivi" hp
16 Conclusioni Questa riforma non comporta modifiche radicali della PAC, ma può portare a profondi cambiamenti nella distribuzione delle risorse tra Stati membri. Le implicazioni della scelta dei criteri distributivi per l Italia sono notevoli. Il nostro Paese contribuisce significativamente alla PLV europea ed anche alla produzione e valorizzazione dei beni pubblici europei e dovrebbe vedersi riconosciuto (e remunerato) questo sforzo. La PLV è un criterio che condensa in sé altri parametri, di natura strutturale, occupazionale e sociale. Sarebbe bene tenere conto di più criteri contemporaneamente per ridurre i dislivelli tra Paesi e raggiungere pagamenti medi più omogenei. La componente della parità di potere di acquisto èunimportante fattore correttivo, che porta a rivedere i rapporti tra vecchi e nuovi Stati membri.
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