INTRODUZIONE ALLE ESPISTOLE PAOLINE

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1 INTRODUZIONE ALLE ESPISTOLE PAOLINE INTRODUZIONE: Abbiamo già accennato al Corpus Paolino, che è l'insieme delle lettere attribuite a Paolo + la lettera agli Ebrei. Riassumendo abbiamo: 1. Le lettere protopaoline: sono quelle lettere che sono ritenute lettere scritte autenticamente dall'apostolo Paolo e sono 7: 1 Tessalonicesi 1 Corinzi 2 Corinzi Galati Filemone Filippesi Romani È dubbia la collocazione della lettera a Filemone e ai Filippesi, siccome presuppongono la prigionia di Paolo, vengono poste alla fine della vita di Paolo e prima della lettera ai Romani. Alcuni le pongono dopo la lettera ai Romani perché non si sa a quale prigionia di Paolo sono riferite, infatti dagli Atti degli apostoli sappiamo che Paolo dovette subire la prigionia diverse volte. 2. Le lettere deuteropaoline: scritte forse da alcuni discepoli di Paolo (scritti pseudoepigrafici) e sono: Lettera agli Efesini Lettera ai Colossesi II Tessalonicesi. Alcuni le chiamano lettere della prigionia. Efesini e Colossesi furono scritte dal carcere. Anche le lettere pastorali rientrano in questa categoria. 3. Le lettere tritopaoline: dette anche pastorali (terza generazione): I e II a Timoteo Lettera a Tito. Ebrei collocazione dubbia. La lettera agli Ebrei è sempre presente nel blocco, però non si è certi della sua collocazione. La lettera agli Ebrei si trova a metà strada tra le lettere deuteropaoline e tritopaoline. Appartiene ad una letteratura sucessiva a quella di Paolo, qualcuno l'ha attribuita a Barnaba. Le lettere di Paolo sono indirizzate a delle persone o comunità in particolare e scritte per delle circostanze particolari, ma sono comunque indirizzate a tutti i cristiani perchè contengono dei principi validi per tutte le chiese.

2 LA PSEUDOEPIGRAFIA: La Pseudoepigrafia era un fenomeno diffuso nella letteratura antica, per cui uno scritto viene riferito ad un autore di fama. Ci sono tre tipi di pseudoepigrafia dove: A) L autore deliberatamente sceglie di scrivere sotto falso nome. B) L autore viene indicato successivamente in maniera erronea, falsa attribuzione C) L autore appartiene alla scuola del maestro a cui intitola l opera Motivi per la pseudoepigrafia: La pseudoepigrafia paolina nasce dal bisogno di integrare alcune proposizioni del pensiero paolino in una situazione cambiata. Il pensiero paolino per alcuni aspetti è ancora aperto: 1) rapporto con la legge e col giudaismo 2) rapporto con l impero romano e il potere 3) l organizzazione della Chiesa 4) l etica (il ruolo della donna) 5) l escatologia, di fronte al ritardo della parusia L'APOSTOLO PAOLO: Paolo è l'unico autore di cui ci sono pervenuti degli scritti autentici. Secono gli Atti (9:11, 21:39, 22:3), Paolo proviene dalla Cilicia (Tarso) una delle più importanti città dell'asia Minore e possiede la cittadinanza romana (ATTI 22:28). Un cittadino romano poteva godere di diversi privilegi. La sua conoscenza del greco è da madrelingua. Paolo non era palestinese, ma proveniva dalla diaspora (popolo ebraico sparso nel Mediterraneo, erano anche greci). Ecco perchè aveva due nomi: Saul e Paolo. Paolo si faceva chiamare in tutti e due i modi a seconda del luogo dove si trovava. Paolo è fariseo, figlio di un fariseo (ATTI 23:6). Apparteneva alla tribù di Beniamino (FILIPPESI 3:5) Paolo è l'apostolo dei Gentili (GALATI 1: perché io stesso non l'ho ricevuto né l'ho imparato da un uomo, ma l'ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo.13 Infatti voi avete udito quale sia stata la mia condotta nel passato, quand'ero nel giudaismo; come perseguitavo a oltranza la chiesa di Dio, e la devastavo; 14 e mi distinguevo nel giudaismo più di molti coetanei tra i miei connazionali, perché ero estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri. 15 Ma Dio che m'aveva prescelto fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque 16 di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunciassi fra gli stranieri. Allora io non mi consigliai con nessun uomo, ) e non si è convertito dal giudaismo al cristianesimo, ma è il Dio di Abramo che si è rivelato a lui in

3 Gesù Cristo, difatti continua a frequentare la Sinagoga. Paolo viene fermato dal Signore che gli appare sulla via di Damasco e subito dopo la sua conversione si unisce alla chiesa in Antiochia che era una chiesa cristiana ellenistica (ATTI 13:1-2 Nella chiesa che era ad Antiochia c'erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem, amico d'infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. 2 Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». ). Riceve qui la sua chiamata ai Gentili. Paolo ha un forte senso della chiamata, difatti la sua esperienza a Damasco viene ricordata più volte nelle sue epistole, perchè Paolo sa di essere stato chiamato da Dio. Paolo è un uomo che ha grande amore per i suoi convertiti e le chiese che visita. Paolo è un uomo coraggioso e molto fermo nelle sue convinzioni (Basti vedere quando riprende Pietro GALATI 2: Ma quando Cefa venne ad Antiochia, gli resistei in faccia perché era da condannare. 12 Infatti, prima che fossero venuti alcuni da parte di Giacomo, egli mangiava con persone non giudaiche; ma quando quelli furono arrivati, cominciò a ritirarsi e a separarsi per timore dei circoncisi. 13 E anche gli altri Giudei si misero a simulare con lui; a tal punto che perfino Barnaba fu trascinato dalla loro ipocrisia. 14 Ma quando vidi che non camminavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei giudeo, vivi alla maniera degli stranieri e non dei Giudei, come mai costringi gli stranieri a vivere come i Giudei?» 15 Noi Giudei di nascita, non stranieri peccatori, 16 sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato. ) ed è anche una persona con una grande resistenza fisica (basti pensare a tutte le sue sofferenze 2 CORINZI 11:23-28 Sono servitori di Cristo? Io (parlo come uno fuori di sé) lo sono più di loro; più di loro per le fatiche, più di loro per le prigionie, assai più di loro per le percosse subite. Spesso sono stato in pericolo di morte. 24 Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno; 25 tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte negli abissi marini. 26 Spesso in viaggio, in pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in pericolo da parte dei miei connazionali, in pericolo da parte degli stranieri, in pericolo nelle città, in pericolo nei deserti, in pericolo sul mare, in pericolo tra falsi fratelli; 27 in fatiche e in pene; spesse volte in veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e nella nudità. 28 Oltre a tutto il resto, sono assillato ogni giorno dalle preoccupazioni che mi vengono da tutte le chiese. ). Secondo l'epistola di Clemente di Roma (fine I secolo) Paolo sarebbe morto martire a Roma sotto Nerone, probabilmente attorno al IL CORPUS PAOLINO: Le lettere di Paolo sono state pubblicate e trasmesse sotto forma di COLLEZIONE. In questa collezione ci sono anche delle lettere presentate fittiziamente con la firma di un autore che non è il loro. La collezione si è formata in modo spontaneo, forse da un reciproco scambio di copie tra le varie comunità. Le prime collezioni cristiane sono quelle di Paolo e di Ignazio di Antiochia. 2 PIETRO 3:16 (metà II secolo) sembra già conoscere una collezione paolina. e questo

4 egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture. L'ordine nel quale appaiono le lettere nei manoscritti più antichi dimostra che all'origine esistevano più collezioni. C'è una collezione di 14 lettere (con Ebrei), una di 13 (senza Ebrei) una di 10 (quella di Marcione, senza Ebrei e pastorali). Il più antico manoscritto contenente il Corpus paolino è il P 46. Il papiro è incompleto, mancano 7 pagine all'inizio e 7 alla fine e presenta le lettere in questo ordine: Romani, Ebrei, I/II Corinzi, Efesini, Galati, Filippesi, Colossesi e I Tessalonicesi. Viene datato al III secolo. LETTERA O EPISTOLA? Nell'antichità c'erano due tipi di lettere: 1. La lettera E' uno scritto occasionale e serve a scopi privati. E' breve e contiene le cose essenziali. 2. L'epistola E' uno scritto letterario destinato al pubblico. L'epistola permetteva di pubblicare il proprio punto di vista su vari argomenti. Era un mezzo molto diffuso. L'epistola, quindi, è più una composizione letteraria. Per quanto riguarda la lunghezza, quelle di Paolo, potrebbero essere considerate delle epistole (per. es. Romani), invece la lettera a Filemone, per es., potrebbe essere considerata una lettera. Le lettere paoline sono un po' tutte e due le cose. STRUTTURA DELLA LETTERA PAOLINA: Le lettere di Paolo seguono la struttura delle lettere ellenistiche. PRESCRITTO: PROEMIO: TEMA: Autore, destinatario, saluto finale. Nelle lettere greche si cominciava con Giianni a Mario, salve!, mentre Paolo dice per esempio in 1 TESSALONICESI 1:1 Paolo, Silvano e Timoteo alla chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: grazia a voi e pace.. Formule di ringraziamento nei confronti del destinatario, elogi, anche nei confronti di Dio. Per esempio ROMANI 1:8 Prima di tutto rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché la vostra fede è divulgata in tutto il mondo.. In certi casi è più chiaro, in altri è più difficile capirlo. Per esempio GALATI 1:1-6 C'è il prescritto, ma manca il proemio. Emerge, invece, subito il tema della lettera che è un altro Vangelo (v.6). Nel caso dei Galati non c'era alcun elogio da fare!

5 CORPO: CONCLUSIONE E SALUTI: Non c'è uno schema preciso. Viene sviluppato il tema della lettera. Nella lettera ellenistica è molto breve, per esempio Stammi bene. Nelle lettere di Paolo è più lungo, saluta altre persone o fa propaganda del suo ministero. LA CRONOLOGIA PAOLINA: Riguardo Paolo, non sappiamo qual è il punto di partenza. Sappiamo che ad un certo punto Paolo ha fatto delle cose e conosciamo la distanza tra un evento e l altro, ma conosciamo la data di inizio e della fine. I dati che abbiamo sono fornito da due fonti: Atti e le lettere di Paolo, ma purtroppo non sempre questi dati coincidono. Anche per quanto riguarda il contenuto, c'è da dire che Atti e le epistole differiscono su diversi punti (per esempio il Concilio di Gerusalemme: Cfr. ATTI 15:1-21 e GALATI 2:1-10) Per esempio in Galati Paolo ricostruisce la sua vicenda. Schematizzando Galati vediamo la seguente successione degli eventi: GALATI 1:18-2:11 conversione di Paolo e andai subito in Arabia; quindi ritornai a Damasco. 18 Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per visitare Cefa e stetti da lui quindici giorni ( ). 21 Poi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia; (attuale Turchia) 2:1 Poi, trascorsi quattordici anni [dalla conversione o dalla Cilicia?], salii di nuovo a Gerusalemme con Barnaba, prendendo con me anche Tito. 2 Vi salii in seguito a una rivelazione, ed esposi loro il vangelo che annunzio tra i pagani; ma lo esposi privatamente a quelli che sono i più stimati, per il timore di correre o di aver corso invano. 3 Ma neppure Tito, che era con me, ed era greco, fu costretto a farsi circoncidere. 9 riconoscendo la grazia che mi era stata accordata, Giacomo, Cefa e Giovanni, che sono reputati colonne, diedero a me e a Barnaba la mano in segno di comunione (o mano di associazione) perché andassimo noi agli stranieri (si dovrebbe tradurre pagani ), ed essi ai circoncisi; 10 soltanto ci raccomandarono di ricordarci dei poveri, come ho sempre cercato di fare. 11 Ma quando Cefa venne ad Antiochia, gli resistei in faccia perché era da condannare. Questa lettera ci fornisce uno svolgimento relativo dei primi anni dell apostolato di Paolo. ma non c è una cronologia assoluta. Però, il libro degli Atti accenna a due eventi storici e grazie a questi due accenni noi possiamo ricostruire cronologicamente i viaggi di Paolo e la data approssimativa delle sue epistole. 1) L editto di Claudio: in Atti 18:2 viene narrato un episodio di carattere storico

6 internazionale di quel tempo «qui trovò un ebreo, di nome Aquila, oriundo del Ponto, giunto di recente dall Italia insieme con sua moglie Priscilla, perché Claudio aveva ordinato a tutti i Giudei di lasciare Roma.» C è un riferimento all imperatore romano Claudio che, ad un certo punto, per questioni di tumulti tra cristiani ed ebrei a Roma decide di cacciare tutti gli ebrei da Roma. Qui Paolo va a Corinto e incontra Aquila e Priscilla che avevano una piccola fabbrica, sappiamo che questa data di espulsione da parte di Claudio avvenne nel 49 d. C. quindi Paolo dev essere andato a Corinto subito dopo questa data. 2) La figura di Gallione, che troviamo sempre a Corinto. ATTI 18:12-17 Poi, quando Gallione era proconsole dell'acaia, i Giudei, unanimi, insorsero contro Paolo, e lo condussero davanti al tribunale, dicendo: 13 «Costui persuade la gente ad adorare Dio in modo contrario alla legge». 14 Paolo stava per parlare, ma Gallione disse ai Giudei: «Se si trattasse di qualche ingiustizia o di qualche cattiva azione, o Giudei, io vi ascolterei pazientemente, come vuole la ragione. 15 Ma se si tratta di questioni intorno a parole, a nomi, e alla vostra legge, vedetevela voi; io non voglio esser giudice di queste cose». 16 E li fece uscire dal tribunale. 17 Allora tutti afferrarono Sostene, il capo della sinagoga, e lo picchiavano davanti al tribunale. E Gallione non si curava affatto di queste cose. Ci sono dei problemi e ad un certo punto Paolo viene convocato da questo proconsole dell Acaia: Lucio Giulio Gallione. Questa figura viene messa in relazione con una data, quella della 26 acclamazione dell imperatore Claudio, grazie ad una targa ritrovata a Delfi nel 1905 che recita: «l imperatore Claudio, acclamato imperatore per la 26a volta Lucio Giulio Gallione mi informa che». La 26a acclamazione avvenne nell inverno del 51; la nomina a proconsole durava un anno (da luglio a giugno), e da altre fonti sappiamo che Gallione lasciò l Acaia prima dell autunno del 52. Se ne deduce che Paolo arrivò a Corinto intorno al 50-51, per rimanervi un anno e mezzo. Da questa datazione possiamo ricostruire tutti gli episodi centrali. È importante anche per datare le singole lettere. Paolo arriva a Corinto dopo il 49 d.c. E appare davanti a Gallione circa nel 51 d.c., l'incidente di Antiochia e il Concilio di Gerusalemme avvengono nel 49 d.c. Paolo si converte circa a metà degli anni 30 d.c. La prima visita a Gerusalemme avviiene alla fine degli anni 30 d.c. Altri passi importanti sono: Atti 18:11 Ed egli rimase là un anno e sei mesi, insegnando tra di loro la Parola di Dio. Quindi Paolo rimase a Corinto un anno e mezzo. Questo periodo davanti al procuratore dell Acaia, Gallione. E Atti 19:8-10 Poi entrò nella sinagoga, e qui parlò con molta franchezza per tre mesi, esponendo con discorsi persuasivi le cose relative al regno di Dio. Questo durò due anni. Così tutti coloro che abitavano nell'asia, Giudei e Greci, udirono la Parola del Signore. Paolo rimane a Efeso due anni e 3 mesi. Riepilogando: - Conversione (Arabia, Damasco) Tre anni dopo a Geruasalemme

7 Siria e Cilicia (1 viaggio missionario?) Quattordici anni dopo a Gerusalemme [non si sa se i 14 anni seguono la conversione o i tre anni a - Gerusalemme: secondo la logica di quel tempo è probabilmente riferito a 14 dopo la conversione] - Conferenza di Gerusalemme Incidente di Antiochia con Pietro Quindi: Conversione di Paolo a Damasco si ritira in Arabia GALATI 1:15-17 Ma Dio che m'aveva prescelto fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque 16 di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunciassi fra gli stranieri. Allora io non mi consigliai con nessun uomo, 17 né salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai subito in Arabia; quindi ritornai a Damasco Primo viaggio di Paolo a Gerusalemme per 15 giorni GALATI 1:18-21 Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per visitare Cefa e stetti da lui quindici giorni; 19 e non vidi nessun altro degli apostoli; ma solo Giacomo, il fratello del Signore. 20 Ora, riguardo a ciò che vi scrivo, ecco, vi dichiaro, davanti a Dio, che non mento. 21 Poi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia 39 Fuga da Damasco 46 Il primo viaggio missionario di Paolo (fino al 49) insieme a Barnaba [ATTI 13-14]: Cipro, Perge, Antiochia di Pisidia, Iconio, Listra, Derbe. 49 Concilio a Gerusalemme. Paolo vi partecipa; poi torna ad Antiochia con Barnaba. 49 inverno GALATI 2:11-21 Incidentre di Antiochia tra Paolo e Barnaba e Pietro 50 Il secondo viaggio missionario (fino al 52) [ATTI 15:36-18:22]: Paolo litiga con Barnaba, e porta con sé Sila (Silvano): Derbe, Listra, Iconio, Antiochia di Pisidia. Visione: "passa in Macedonia!". Samotracia, Napoli, Filippi, Tessalonica, Atene, Corinto. Secondo Atti ci sarebbe uin terzo viaggio missionario dopo 1 anno e mezzo all'interno del quale va ad Efeso e ci rimane 2 anni e tre mesi. In questo tempo vengono scritte la maggior parte delle lettere. Infine va a Roma.