Le Sezioni della Bibbia Le Epistole
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- Rebecca Basile
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1 Le Sezioni della Bibbia Le Epistole
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3 La parola «epistola» in italiano deriva dal greco ε πιστολη - «messaggio» dal verbo ε πιστέλλω - «mandare (una parola) a» Talvolta si distingue tra «lettera» come forma privata e personale, e «epistola» come forma di comunicazione destinata al pubblico (studi di Gustav Adolf Deissmann sui papiri) Le epistole del Nuovo Testamento presentano entrambe queste caratteristiche in varie misure. Ad esempio, Paolo scrive alle chiese in modo personale e saluta delle persone individualmente all interno delle epistole.
4 La forma epistolare comprendeva: L intestazione con il nome del mittente e del destinatario o destinatari Un saluto iniziale (es. «Grazia a voi e pace») Una richiesta di preghiera o ringraziamento (non sempre presente - cfr. Galati, 1 Timoteo, Tito) Il corpo della lettera in cui i diversi sentimenti o messaggi erano introdotti con formule più o meno convenzionali: «Mi meraviglio che, Vi dichiaro che, Senza dubbi avete sentito parlare di». Il saluto finale
5 Mittenti: I fratelli apostoli e anziani, Destinatari: ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dal paganesimo, Benedizione iniziale: salute. Corpo della lettera: Abbiamo saputo che alcuni fra noi, partiti senza nessun mandato da parte nostra, vi hanno turbato con i loro discorsi, sconvolgendo le anime vostre. È parso bene a noi, riuniti di comune accordo, di scegliere degli uomini e di mandarveli insieme ai nostri cari Barnaba e Paolo, i quali hanno messo a repentaglio la propria vita per il nome del Signore nostro Gesù Cristo. Vi abbiamo dunque inviato Giuda e Sila; anch essi vi riferiranno a voce le medesime cose. Infatti è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all infuori di queste cose, che sono necessarie: di astenervi dalle carni sacrificate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati, e dalla fornicazione; da queste cose farete bene a guardarvi. Saluto finale: State sani.
6 Il Nuovo Testamento contiene 21 epistole o lettere su un totale di 27 libri Di queste 13 sono attribuite a Paolo, 1 a Giacomo, 2 a Pietro, 3 a Giovanni e 1 a Giuda La «lettera agli Ebrei» è anonima (nell antichità alcuni l attribuirono a Paolo) Nove delle lettere di Paolo sono indirizzate a chiese e quattro a individui (le «epistole pastorali») Le lettere di Giacomo, Pietro, Giovanni e Giuda sono chiamate «epistole generali» o «cattoliche». L ordine rispetta quello delle «colonne della chiesa» in Galati 2:9 (seguito da Girolamo).
7 L insegnamento riguardava tutta la chiesa: «Io vi scongiuro per il Signore che si legga questa lettera a tutti i fratelli» (1 Tessalonicesi 5:27). «E se qualcuno non ubbidisce a ciò che diciamo in questa lettera, notatelo, e non abbiate relazione con lui, affinché si vergogni» (2 Tessalonicesi 3:14-15) Talvolta le lettere furono lette da più chiese: «Quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che sia letta anche nella chiesa dei Laodicesi, e leggete anche voi quella che vi sarà mandata da Laodicea» (Colossesi 4:16) Sembra che già durante la vita di Paolo le sue lettere siano state raccolte e diffuse insieme
8 Pietro riconobbe nelle lettere di Paolo l autorità delle Scritture (cioè, dell AT): «Considerate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; e questo egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture» (2 Pietro 3:15-16)
9 Le epistole sono documenti «occasionali», cioè legati a occasioni o circostanze precise nel primo secolo che non sempre conosciamo nel dettaglio L occasione poteva essere un comportamento da correggere, un errore dottrinale da rettificare o un malinteso da spiegare La teologia delle epistole è diretta o applicata a un bisogno particolare, non un esposizione completa Un testo non può avere un significato diverso rispetto a quello valido per i primi lettori Quando siamo in una situazione di vita simile, la Parola di Dio ai lettori è la stessa Parola per noi
10 Il messaggio delle epistole riguarda la vita pratica di tutti i credenti nella chiesa e nella società Le lettere di Paolo iniziano di solito con la base dottrinale del comportamento prima di dare degli insegnamenti pratici per una vita conforme alla dottrina Le epistole ci offrono un saggio dell «insegnamento degli apostoli» (Atti 2:42) che ricalcava quella di Gesù I riferimenti al Signore Gesù Cristo dimostrano che fin dai primi anni della chiesa la Sua divinità e la risurrezione erano fondamentali per la fede cristiana Parlano dell imminente ritorno del Signore
11 Leggere l intera epistola in una volta prima di approfondire il messaggio per trovare il contesto Notare a chi fu scritta l epistola (individuo, chiesa, credenti in generale) e perché (l occasione) Collocare l epistola nell ambito della storia della chiesa, per esempio, in Atti degli Apostoli Informarsi sulle circostanze storiche e geografiche dell epoca e del luogo (Dizionario Biblico o Commentario) Seguire i paragrafi dell epistola piuttosto che la divisione in capitoli, cercando il senso per i primi lettori prima dell applicazione per noi oggi
12 Data Lettera Data Lettera d.c. Giacomo 63 d.c. 1 Timoteo 48 d.c. Galati 64 d.c. 1 Pietro 51 d.c. 1 Tessalonicesi d.c. Tito 52 d.c. 2 Tessalonicesi d.c. 2 Pietro 55 d.c. 1 Corinzi 67 d.c. 2 Timoteo 56 d.c. 2 Corinzi 68 d.c. Ebrei 57 d.c. Romani 68 d.c. Giuda d.c. Efesini 85 d.c. 1 Giovanni d.c. Colossesi d.c. 2 Giovanni d.c. Filemone d.c. 3 Giovanni d.c. Filippesi
13 Scritta nel 57 d.c. da Corinto con l aiuto dello scriba Terzio (vd. Romani 16:22) È la sua lettera più lunga e sistematica Presenta nei dettagli il messaggio del vangelo da lui predicato in vista di una sua visita a Roma Affronta alcune questioni relative ai rapporti tra giudei e gentili nella chiesa I primi 8 capitoli trattano il tema della giustificazione per grazia mediante la fede I capitoli 9-11 discutono l incredulità di Israele I capitoli parlano di questioni pratiche della vita cristiana individuale e comunitaria
14 Scritta da Efeso durante il terzo viaggio missionario nel 55/56 d.c. Fornisce delle risposte a domande scritte pervenute a Paolo riguardanti problemi morali e dottrinali nella chiesa di Corinto La lettera è stata recapitata da una delegazione della chiesa giunta ad Efeso (1 Corinzi 16:15-18) Contiene gli insegnamenti più dettagliati nella Bibbia sui doni dello Spirito Santo, sulla Santa Cena e sulla risurrezione dei santi Si fa riferimento in 1 Corinzi 5:9 a una lettera precedente che non è pervenuta fino a noi
15 Scritta dalla Macedonia nel 55/56 d.c. Nel cap. 2 parla di una visita e di una lettera successive a 1 Corinzi È una lettera intensamente autobiografica - Paolo parla con chiarezza delle sue sofferenze e difficoltà e difende la sua autorità apostolica contro le critiche ingiuste ricevute Nei capp. 8 e 9 Paolo ripresenta il suo progetto di un offerta per la chiesa di Gerusalemme chiedendo l adesione pratica dopo l accoglienza iniziale L ultimo capitolo parla di una nuova visita a Corinto che Paolo conta di fare tra breve
16 Paolo e Barnaba fondarono delle chiese in Galazia durante il primo viaggio missionario La lettera tratta alcune questioni riguardanti la legge di Mosè e i credenti - è probabile che sia stata scritta poco prima della Conferenza di Gerusalemme in cui questi argomenti furono discussi e risolti in modo definitivo Data di scrittura: d.c. da Antiochia di Siria Contiene delle parole molto dure contro i «giudaizzanti» Afferma con forza la giustificazione per grazia Parla dell opera dello Spirito nella vita cristiana
17 La prima lettera della prigionia Scritta probabilmente a Roma tra i d.c. La mancanza in alcuni manoscritti delle parole «in Efeso» in 1:1 portano a pensare che possa essere una lettera circolare per più chiese - forse la lettera alla chiesa di Laodicea menzionata in Colossesi 4:16 I primi tre capitoli parlano del piano benevolo di Dio nel provvedere la redenzione in Cristo Gli ultimi tre capitoli parlano della vita individuale e comunitaria dei redenti che va vissuta «in modo degno della vocazione» (4:1)
18 La seconda lettera della prigionia Scritta da Roma circa nel 61 d.c. Scritta per ringraziare la chiesa di Filippi in Macedonia per un offerta portata da Epafròdito Temi trattati: La gioia in mezzo alle circostanze difficili della vita L esempio di Cristo che si fece servo La priorità da dare alla conoscenza di Cristo Ai credenti in una città che era una colonia romana, Paolo scrive «Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli» (3:20)
19 La terza lettera della prigionia Tratta temi molto simili a quelli della lettera agli Efesini Scritto probabilmente da Roma tra il d.c. Afferma il primato di Cristo su ogni altra cosa e combatte i falsi insegnamenti basati su una miscela di filosofia greca e di certe tradizioni ebraiche - una forma precoce di gnosticismo Portata a Colosse da Tichico e Onesimo (4:7-9)
20 Scritta da Corinto nel 51 d.c. Probabilmente la prima lettera scritta da Paolo inclusa nel Nuovo Testamento, ad eccezione forse della lettera ai Galati Il tema principale è il ritorno di Cristo e le sue implicazioni per i credenti Scritta a una chiesa proveniente principalmente dal paganesimo - non ci sono citazioni dall Antico Testamento
21 Scritta qualche mese dopo Prima Tessalonicesi (nel d.c.) da Corinto Scritta per correggere delle dottrine errate sul ritorno di Cristo che erano state proposte «da qualche lettera data come nostra» (2:2) Parla dell apostasia e dell anticristo «Il saluto è di mia propria mano, di me, Paolo; questo serve di segno in ogni mia lettera; è così che scrivo» (3:17) - questo per evitare il problema delle lettere scritte a nome suo ma non autentiche
22 La prima delle «epistole pastorali» (indirizzate a persone, non a chiese) Scritta dalla Macedonia tra d.c. dopo la prima prigionia di Paolo descritta in Atti Consigli personali al suo collaboratore che era stato inviato a Efeso Istruzioni pratiche per la nomina degli anziani e per il comportamento nel ministero
23 Scritta dalla prigione a Roma. Paolo non aspetta più la liberazione, e quindi si tratta della seconda prigionia, probabilmente nel 67 d.c. L ultima delle lettere di Paolo per data di scrittura Contiene l affermazione più chiara nella Bibbia sull ispirazione delle Scritture: «Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona» (2 Timoteo 3:16-17)
24 Scritta nello stesso periodo di 1 Timoteo, forse da Corinto, nel d.c. Tito, un collaboratore di origine pagana, era stato incaricato di continuare l opera sull isola di Creta La lettera contiene esortazioni e istruzioni per la nomina degli anziani e perché i credenti vivano una vita di buona testimonianza alla grazia di Dio
25 Anche se è una lettera scritta a una persona, non viene di solito elencata tra le epistole pastorali Scritta e recapitata assieme alla lettera ai Colossesi, è considerata un epistola della prigionia È una lettera personale a Filemone, nella cui casa si incontrava la chiesa di Colosse, perché accogliesse uno schiavo, Onesimo, che era scappato e poi convertitosi a Roma
26 La lettera è indirizzata a credenti che erano tentati di rientrare nell ebraismo Espone con forza il primato di Cristo e il superamento dei sacrifici e del sacerdozio dell AT Dev essere stata scritta prima della distruzione di Gerusalemme nel 70 d.c. perché parla del tempio come ancora in esistenza Lo scrittore dimostra una profonda conoscenza delle Scritture, delle usanze e della cultura ebraica Conosce anche Timoteo: «Sappiate che il nostro fratello Timoteo è stato messo in libertà; con lui, se viene presto, verrò a vedervi» (Ebrei 13:23)
27 Lo stile del greco è il migliore del NT e si avvicina al greco classico più di ogni altro libro del NT L inclusione di questo libro nel canone del NT è stata a lungo dibattuta Non c è un saluto e neanche una firma (nel V secolo il libro fu attribuita a Paolo per confermare un autorità apostolica) Commenti di Origene di Alessandria ( d.c.) «Inizia come un trattato, continua come un sermone e si conclude come una lettera» «Dio solo sa chi realmente scrisse questa lettera»
28 Tertulliano (fine II secolo) lo attribuì a Barnaba, che fu chiamato apostolo in Atti: «Esiste infatti una lettera agli Ebrei di Barnaba» Un altro possibile scrittore è Apollo: «Un ebreo di nome Apollo, oriundo di Alessandria, uomo eloquente e versato nelle Scritture, arrivò a Efeso. Egli era stato istruito nella via del Signore; ed essendo fervente di spirito, annunziava e insegnava accuratamente le cose relative a Gesù» (Atti 18:24-25)
29 Giacomo non era uno dei due apostoli di questo nome ma colui che è presentato in Galati 1:19 come «il fratello del Signore» morto nel 62 d.c. La sua autorità si vede in Atti 15 dove conclude la Conferenza di Gerusalemme La lettera è indirizzata «alle dodici tribù che sono disperse nel mondo» (1:1), cioè ai credenti di origine ebraiche nella «diaspora», può darsi in seguito al martirio di Stefano Scritta probabilmente prima della Conferenza di Gerusalemme (48 d.c.) - forse il primo libro del NT in ordine di tempo
30 Scritta da Babilonia (5:13), per alcuni un riferimento «in codice» a Roma Scritta forse all inizio della persecuzione sotto Nerone (circa 64 d.c.) Per la stesura in ottimo greco, Pietro si fece aiutare da Sila: «Per mezzo di Silvano, che considero vostro fedele fratello, vi ho scritto brevemente» (1 Pietro 5:12) Pietro si presenta come apostolo in 1:1 ma come un anziano tra gli altri nel cap. 5 La lettera incoraggia i credenti in cinque province dell Asia Minore ad affrontare le prove con gioia
31 Scritta poco prima della morte di Pietro (65-68 d.c.) Il greco è più rozzo di quello della prima lettera - Pietro non si sarà avvalso dell aiuto di Sila Pietro desidera che i credenti siano rafforzati nella fede e nel cammino cristiano anche dopo la sua imminente partenza Contiene una definizione dell ispirazione: «Degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo» (1:21) Il cap. 3 parla del ritorno di Cristo e di come i credenti devono attenderlo attivamente nella santificazione e nell evangelizzazione
32 Il prologo ha molte analogie con quello del Vangelo di Giovanni Alcuni credono che sia stata una lettera accompagnatoria del Vangelo di Giovanni Scritta probabilmente da Efeso tra d.c. Contrasta fortemente la nascente eresia gnostica con delle certezze sulla persona di Cristo Usa 30 volte la parola «conoscere» o sinonimi, e 7 volte «sapere» - parole chiave degli gnostici Alcuni la chiamano «l epistola delle certezze»
33 Scritta probabilmente nello stesso periodo della prima lettera di Giovanni (85-95 d.c.) Lo scrittore si presenta come «l anziano» e scrive «alla signora eletta» (v.1) Giovanni era l ultimo degli apostoli rimasto in vita e scriveva forse a una chiesa Mette in guardia contro i predicatori itineranti che portavano delle eresie
34 Anche in questa lettera Giovanni si presenta come «l anziano» Il periodo è sempre tra d.c. Indirizzato a Gaio, ma in realtà è per una chiesa il cui responsabile, Diotrefe, aveva respinto una lettera Elogia Gaio per l ospitalità offerta ai predicatori itineranti che erano fedeli alla verità
35 Giuda si presenta come «fratello di Giacomo» e quindi di Gesù: «Non è questi il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?» (Matteo 13:55) Il contenuto della lettera è molto simile a 2 Pietro 2 e fu probabilmente scritta nello stesso periodo (65-68 d.c.) Contrasta fortemente i falsi dottori Termina con una bella dossologia (vv.24,25)
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