COMUNE DI R I VE L L O

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1 COMUNE DI R I VE L L O (Provincia di Potenza) ESERCIZIO 2014 PIANO FINANZIARIO TARI TARIFFE UTENZE DOMESTICHE TARIFFE UTENZE NON DOMESTICHE (Allegato alla delibera di Consiglio Comunale n. 00 del 30 settembre 2014)

2 1 GLI OBIETTIVI DI FONDO DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RIVELLO Il piano finanziario costituisce lo strumento attraverso il quale i Comuni definiscono la propria strategia di gestione dei rifiuti urbani. Il servizio di raccolta dei rifiuti è svolto a mezzo di ditta incaricata, aggiudicataria della procedura ad evidenza pubblica. I rifiuti vengono conferiti per lo smaltimento ed il recupero presso i centri convenzionati. Riassumendo, in sintesi, il canone comprende: -raccolta dei rifiuti indifferenziati conferiti in appositi contenitori, da una a quattro volte a settimana, e conferimento sino agli appositi centri di smaltimento e recupero; -raccolta settimanale porta a porta -nei centri abitati del capoluogo e contrade- di carta, plastica, vetro e lattine e conferimento centri di recupero; -raccolta dei materiali ingombranti con conferimento nei centri di recupero e/o smaltimento; -raccolta in appositi contenitori di pile e farmaci scaduti con smaltimento presso centri specializzati; -raccolta dei rifiuti ingombranti sia a domicilio che presso l isola ecologica; -pulizia manuale delle strade; -servizio pulizia aree in seguito a manifestazioni/eventi; -raccolta e avvio centro di recupero dei rifiuti differenziati (vetro, carta, plastica e lattine) conferito nelle apposite campane e/o altro tipo di contenitori. E quindi necessario definire gli obiettivi che il Comune di Rivello si pone. -Obiettivo d igiene urbana Lo spazzamento delle strade e piazze nel territorio comunale viene effettuato tramite ditta appaltatrice, con frequenza media pari a tre volte al mese, con l impiego del personale della ditta stessa. L obiettivo è di migliorare il livello di pulizia delle strade e del contesto urbano in generale. -Obiettivo di riduzione della produzione di RSU indifferenziati L obiettivo di riduzione della produzione di RSU indifferenziati si dovrà raggiungere attraverso una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i cittadini per una maggiore differenziazione dei rifiuti (separazione carta, vetro, ecc.). Il raggiungimento di tale obiettivo, oltre alla riduzione complessiva del rifiuto indifferenziato prodotto dall intera comunità, consentirà all amministrazione comunale di attuare una più equa applicazione della tassazione. -Obiettivo di gestione del ciclo dei servizi concernenti gli RSU indifferenziati La raccolta indifferenziata è realizzata con frequenza da una a quattro volte a settimana. Il servizio di spazzamento, raccolta trasporto e smaltimento dei rifiuti indifferenziati è gestito dalla Società Pellicano Verde S.p.A.., la quale conferisce i rifiuti presso il centro di S. Arcangelo (PZ) gestito dalla Società Val d Agri S.p.A. L obiettivo è di ridurre la quantità di prodotto indifferenziato da raccogliere, per il quale si devono sostenere costi sempre maggiori nel servizio di trasporto e smaltimento, e di incrementare la quantità da differenziare, ivi compreso il rifiuto umido. -Obiettivo di gestione del ciclo della raccolta differenziata a) Raccolta differenziata: -la raccolta a domicilio sull intero territorio, di carta, plastica, vetro, lattine, umido e dei materiali ingombranti; -la raccolta in appositi contenitori di pile e farmaci scaduti; -la raccolta presso la piattaforma ecologica comunale, una volta al mese, di scarti di vernice, olio da cucina, toner,ecc.

3 b) Trattamento e riciclo dei materiali raccolti: Tutti i materiali della raccolta differenziata (ferro, alluminio, carta, plastica, vetro, verde, ecc.) sono conferiti ad aziende specializzate che provvedono al recupero e/o smaltimento degli stessi. -Obiettivo economico L obiettivo economico stabilito dalla normativa vigente per l anno 2014, che pertanto l Amministrazione Comunale di Rivello è tenuta a rispettare, è il seguente: -copertura del 100% dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale. 2 RELAZIONE AL PIANO FINANZIARIO Le caratteristiche essenziali sono le seguenti: a)creare una correlazione tra costi del servizio ed effettiva produzione dei rifiuti solidi urbani; b)coprire tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani. La redazione del piano finanziario, previsto dall art.8 del D.P.R. 158/1999, è necessaria per la determinazione del costo del servizio da coprire con il gettito della tariffa determinata con i criteri previsti dal D.P.R. anzidetto. La gestione dei rifiuti solidi urbani è tipicamente definita come la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti sia in discarica che presso gli impianti di smaltimento. La tabella riporta il dettaglio delle modalità delle attività previste nella gestione del ciclo R.S.U. RIFIUTO QUANTITATIVO RACCOLTO 2013 (in ton.) Carta e cartoni 33,34 Raccolta a domicilio Vetro 28,36 Raccolta a domicilio Plastica 15,91 Raccolta a domicilio Altri 39,66 Conferimento in appositi contenitori e/o isola ecologica comunale Totale 117,27 Rifiuti urbani misti 704,97 Conferimento in appositi contenitori Totale 822,24 Con il modello gestionale ed organizzativo, operativo nel corso dell anno 2013, il Comune di Rivello è stato in grado di raccogliere in modo differenziato il 14,26 % del totale dei rifiuti. La restante parte dei rifiuti solidi urbani è stata smaltita in modo indifferenziato. Il Comune di Rivello conta, al 31 dicembre 2013, n abitanti. 3 OBIETTIVI DI GESTIONE DEL CICLO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA PER IL 2014 In considerazione del livello di raccolta differenziata raggiunto, il Comune di Rivello intende incrementare la percentuale di tale raccolta al 31/12/14 e diminuire ulteriormente i costi a carico del contribuente

4 4 ANALISI DEI COSTI RELATIVI AL SERVIZIO E PIANO FINANZIARIO Aspetti Economici La presente parte ha lo scopo di determinare i costi fissi e variabili dei servizi descritti, necessari per calcolare i costi da coprire attraverso la tariffa di riferimento della nuova Tassa sui Rifiuti e servizi (TARI), in attuazione di quanto prescritto dall art. 1, comma 651 della Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014). Pertanto, in questa parte si provvederà a quantificare le singole componenti di costo, classificate come prevede l allegato 1 del D.P.R. 158/1999, cui il D.L. 201/2011 rimanda. Il costo totale del servizio 2014 risulta quindi così determinato: COSTI CG Costi operativi di gestione CSL Costi di spazzamento e lavaggio delle strade PARTE FISSA PARTE VARIABILE TOTALE , ,98 CRT Costi di raccolta e trasporto == CTS Costi di trattamento e smaltimento , ,32 AC Altri costi 4.992, ,00 CRD Costi di raccolta differenziata per materiale , CTR Costi di trattamento e riciclo (al netto dei proventi) == Totale costi operativi , , ,20 CC Costi comuni CARC Costi amministrativi dell accertamento, riscossione, contenzioso , ,00 CGG Costi generali di gestione , ,80 CCD Costi comuni diversi 6.972, ,89 Totale costi comuni , ,69 CK Costi uso del Capitale Amm Ammortamenti 94,60 94,60 Totale costi uso capitale 94,60 94,60 Totale Generale , , ,49 35,56% 64,44% 100,00% Il totale della tariffa per l anno 2014 dovrà quindi coprire un costo totale del servizio di ,49. La copertura di tali costi, sia fissi che variabili, dovrà avvenire con previsioni di entrata collegabili al 90 % alle utenze domestiche e al 10% alle utenze non domestiche. La quota attribuibile alla parte fissa della tariffa utenze domestiche sarà pari al 35,56 % mentre quella attribuibile alla parte variabile sarà pari alla differenza (64,44%). La quota attribuibile alla parte fissa della tariffa utenze non domestiche sarà pari al 10,00 % mentre quella attribuibile alla parte variabile sarà pari alla differenza (90,00%).

5 Scheda tecnica La presente parte ha lo scopo di illustrare i procedimenti giuridico matematici seguiti per l elaborazione delle tariffe per l applicazione del nuovo tributo comunale sui rifiuti e servizi. Con il Piano Finanziario il Comune ha determinato l ammontare complessivo dei costi del servizio di gestione dei rifiuti da recuperare attraverso la tariffa tramite la quale è corrisposto il tributo; inoltre nello stesso documento sono stati divisi i costi diretti, da coprire con la parte fissa della tariffa, e i costi indiretti, da coprire con quella variabile. Nello stesso piano finanziario i costi, sia fissi che variabili sono stati distribuiti fra utenze domestiche e utenze non domestiche. I coefficienti da applicare per entrambe le tipologie di utenze, alle diverse categorie sono differenziati in relazione alla maggiore o minore potenziale produttività di rifiuti, dipendente per le utenze domestiche dal numero dei componenti il nucleo e dai metri quadrati (solo per la parte fissa), per le utenze non domestiche dalla tipologia di attività e da i metri quadrati, come definiti dal D.P.R. n. 158/ 1999 in misura minima e massima. Il Comune di Rivello utilizzerà per le utenze non domestiche, coefficienti (Kc e Kd) di produttività minimi sia per la parte fissa che per la parte variabile della tariffa. Per alcune categorie è stata prevista la riduzione del 50% dei coefficienti per gli anni 2014 e 2015 (legge 2 maggio 2014 n. 68, di conversione del decreto legge 6 marzo 2014, n. 16, che ha modificato il comma 652 dell'art. 1 della legge 147/2013). Anche per le utenze domestiche si intende utilizzare il coefficienti minimi (Ka e Kb), sia per la parte fissa che per la parte variabile della tariffa. I coefficienti quindi previsti sono i seguenti: a) utenze domestiche a.1) parte fissa N. componenti del nucleo Ka coefficiente di adattamento per superficie e numero di componenti il nucleo 1 0,75 2 0,88 3 1,00 4 1,08 5 1,11 6 o più 1,10 a) utenze domestiche a.2) parte variabile N. componenti del nucleo Kb coefficiente proporzionale di produttività per numero di componenti il nucleo 1 1,00 2 1,80 3 2,30 4 2,80 5 3,30 6 o più 3,80

6 b) utenze non domestiche b.1) parte fissa Categoria e attività Kc Coefficiente potenziale produzione A01 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 0,29 A02 Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi 0,44 A03 Stabilimenti balneari 0,66 A04 Esposizioni, autosaloni 0,34 A05 Alberghi con ristorante 1,01 A06 Alberghi senza ristorante 0,85 A07 Case di cura e riposo 0,89 A08 Uffici, agenzie, studi professionali 0,90 A09 Banche ed istituti di credito 0,44 A10 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri 0,94 beni durevoli A11 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 1,02 A12 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettr 0,78 A13 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 0,91 A14 Attività industriali con capannoni di produzione 0,41 A15 Attività artigianali di produzione beni specifici 0,67 A16 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub 2,77 A17 Bar, caffè, pasticceria 2,19 A18 Supermercato, generi alimentari in genere 0,57 A19 Plurilicenze alimentari e/o miste 1,07 A20 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 0,34 A21 Discoteche, night club 1,02

7 b) utenze non domestiche b.2) parte variabile Kd Coefficiente Categoria e attività produzione Kg/mq anno A01 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 2,54 A02 Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi 3,83 A03 Stabilimenti balneari 5,80 A04 Esposizioni, autosaloni 2,97 A05 Alberghi con ristorante 8,91 A06 Alberghi senza ristorante 7,51 A07 Case di cura e riposo 7,80 A08 Uffici, agenzie, studi professionali 7,89 A09 Banche ed istituti di credito 3,90 A10 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri 8,24 beni durevoli A11 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 8,98 A12 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettr 6,85 A13 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 7,98 A14 Attività industriali con capannoni di produzione 3,62 A15 Attività artigianali di produzione beni specifici 5,91 A16 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub 24,37 A17 Bar, caffè, pasticceria 19,25 A18 Supermercato, generi alimentari in genere 5,00 A19 Plurilicenze alimentari e/o miste 9,40 A20 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 3,00 A21 Discoteche, night club 8,95 I metri quadrati delle varie utenze sono stati desunti dal programma di gestione della TARSU. Alle tariffe così ottenute andrà aggiunto, come per la tassa rifiuti, il tributo provinciale nella misura deliberata dalla Provincia (ora è il 5%).

8 Calcolo delle tariffe Il calcolo delle tariffe viene effettuato applicando integralmente il c.d. metodo normalizzato previsto dal D.P.R. 158/99. Verranno esaminate di seguito le tariffe per le utenze domestiche e non domestiche, divise fra parte fissa e parte variabile. Per ciascuna di esse verrà descritta la formula di calcolo, e sulla base dei dati e dei coefficienti verrà determinata la tariffa. Il totale da ripartire fra le singole utenze è quello che risulta dal piano finanziario e dal regolamento. Ciò significa che per ciascuna delle quattro tipologie di tariffa (parte fissa utenze domestiche, parte variabile utenze domestiche, parte fissa utenza non domestiche, parte variabile utenze non domestiche) il totale dei costi di quella specifica tipologia verrà diviso fra le singole utenze secondo i calcoli che seguono: Calcolo della parte fissa della tariffa per le utenze domestiche La quota fissa della tariffa per le utenze domestiche si ottiene come prodotto della quota unitaria ( / mq) per la superficie dell utenza (mq) corretta per un coefficiente di adattamento (Ka) L applicazione del metodo di calcolo suddetto alle utenze domestiche di Rivello, divise in relazione al numero di componenti, sulla base dei metri quadrati imponibili, produce il seguente risultato: CAT. DESCRIZIONE SUP TOTALE Ka SUP CORRETTA QUOTA FISSA TARIFFA AL MQ. D1 Utenze domestiche con ,41 0, , ,63 0, D2 Utenze domestiche con ,02 0, , ,32 0, D3 Utenze domestiche con ,57 1, , ,24 0, D4 Utenze domestiche con ,52 1, , ,17 0, D5 Utenze domestiche con ,04 1, , ,62 0, D6 Utenze domestiche con 6 o più 1.009,10 1, ,01 750,41 0, TOTALI , , ,38 In sostanza, quindi, una utenza con due componenti il nucleo pagherà 0, al metro quadrato, una con tre componenti 0, al metro quadrato, ecc

9 Calcolo della parte variabile della tariffa per le utenze domestiche La quota variabile della tariffa per le utenze domestiche si ottiene come prodotto della quota unitaria per un coefficiente di adattamento (Kb) per il costo unitario ( / Kg). L applicazione del metodo di calcolo suddetto alle utenze domestiche di Rivello, divise in relazione al numero dei componenti, produce il seguente risultato: CAT. DESCRIZIONE Kb n. utenze QUV D1 Utenze domestiche con 1 D2 Utenze domestiche con 2 D3 Utenze domestiche con 3 D4 Utenze domestiche con 4 D5 Utenze domestiche con 5 D6 Utenze domestiche con 6 o più QUOTA VARIABILE PARTE VARIABILE (Tvd) 1,00 511,13 511,13 61, ,55 1,80 550,83 991,50 109, ,06 2,30 350,03 805,08 140, ,63 2,80 303,57 849,99 170, ,52 3,30 66,80 220,44 201, ,74 3,80 8,00 30,40 231, ,66 TOTALI 1.790, , ,16 In questo caso le tariffe non sono al metro quadrato, ma all anno ciò significa, ad esempio, che un utenza con 3 componenti il nucleo pagherà 140, all anno di quota variabile, indipendentemente dal numero di metri quadrati occupati. Per conoscere la tariffa totale che ogni utenza domestica dovrà pagare, quindi, bisognerà moltiplicare la quota fissa per i metri quadrati occupati, e quindi aggiungere la quota variabile, ad esempio, un utenza con tre componenti il nucleo, con una superficie imponibile di 80 mq, pagherà una quota fissa di 54,08 (0, x 80) più una quota variabile di 140, per un totale di 194,40

10 Calcolo della parte fissa della tariffa per le utenze non domestiche La quota fissa della tariffa per le utenze non domestiche si ottiene come prodotto della quota unitaria ( / mq) per la superficie dell utenza (mq) per il coefficiente potenziale di produzione Kc. L applicazione del metodo di calcolo suddetto alle utenze non domestiche di Rivello, divise in relazione alla categoria di diversa potenzialità di produzione dei rifiuti, sulla base dei metri quadrati imponibili, produce il seguente risultato: Categoria e attività Mq. sup. totale Kc QAPF sup. corretta TFND parte fissa Tariffa quota fissa ( /mq) A01 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 65,00 0,29 18,85 5,60 0, A02 Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi 864,00 0,44 380,16 113,00 0, A03 Stabilimenti balneari 0,00 0,66 0,00 0,00 A04 Esposizioni, autosaloni 0,00 0,34 0,00 0,00 A05 Alberghi con ristorante 0,00 1,01 0,00 0,00 A06 Alberghi senza ristorante 871,06 0,85 740,40 220,07 0, A07 Case di cura e riposo 0,00 0,89 0,00 0,00 A08 Uffici, agenzie, studi professionali 399,80 0,90 359,82 106,95 0, A09 Banche ed istituti di credito 0,00 0,44 0,00 0,00 A10 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli A11 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze A12 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettr 1.185,00 0, ,90 331,09 0, ,00 1,02 196,86 58,51 0, ,84 0,78 643,38 191,23 0, A13 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 1.233,00 0, ,03 333,50 0, A14 Attività industriali con capannoni di produzione 846,00 0,41 346,86 103,10 0, A15 Attività artigianali di produzione beni specifici 427,00 0,67 286,09 85,03 0, A16 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub 1.433,00 2, , ,83 0, A17 Bar, caffè, pasticceria 961,25 2, ,14 625,71 0, A18 Supermercato, generi alimentari in genere 884,62 0,57 504,23 149,87 0, A19 Plurilicenze alimentari e/o miste 247,00 1,07 264,29 78,56 0, A20 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 35,00 0,34 11,90 3,54 0, A21 Discoteche, night club 0,00 1,02 0,00 0,00 TOTALI , , ,59

11 Calcolo della parte variabile della tariffa per le utenze non domestiche La quota variabile della tariffa per le utenze non domestiche si ottiene come prodotto del costo unitario ( / kg) per la superficie dell utenza per il coefficiente di produzione (Kd) L applicazione del metodo di calcolo suddetto alle utenze non domestiche di Rivello, divise in relazione alla categoria di diversa potenzialità di produzione dei rifiuti, sulla base dei metri quadrati imponibili, produce il seguente risultato Categoria e attività Mq. sup. totale Kd QAPV sup. corretta TVND parte variabile Tariffa quota variabile ( /mq) A01 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 65,00 2,54 165,10 50,25 0, A02 Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi 864,00 3, , ,23 1, A03 Stabilimenti balneari 0,00 5,80 0,00 0,00 A04 Esposizioni, autosaloni 0,00 2,97 0,00 0,00 A05 Alberghi con ristorante 0,00 8,91 0,00 0,00 A06 Alberghi senza ristorante 871,06 7, , ,15 2, A07 Case di cura e riposo 0,00 7,80 0,00 0,00 A08 Uffici, agenzie, studi professionali 399,80 7, ,42 960,14 2, A09 Banche ed istituti di credito 0,00 3,90 0,00 0,00 A10 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli A11 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze A12 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettr 1.185,00 8, , ,09 2, ,00 8, ,14 527,53 2, ,84 6, , ,79 2, A13 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 1.233,00 7, , ,90 2, A14 Attività industriali con capannoni di produzione 846,00 3, ,52 932,17 1, A15 Attività artigianali di produzione beni specifici 427,00 5, ,57 768,12 1, A16 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub 1.433,00 24, , ,62 7, A17 Bar, caffè, pasticceria 961,25 19, , ,26 5, A18 Supermercato, generi alimentari in genere 884,62 5, , ,30 1, A19 Plurilicenze alimentari e/o miste 247,00 9, ,80 706,71 2, A20 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 35,00 3,00 105,00 31,96 0, A21 Discoteche, night club 0,00 8,95 0,00 0,00 TOTALI , , ,23 In questo caso, la tariffa totale da pagare è data dalla somma della quota al metro quadrato fissa e di quella variabile, moltiplicando il totale della tariffa per i metri quadrati imponibili.

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