Deliberazione della Giunta Comunale. n. 342 del 15/07/2016

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1 Deliberazione della Giunta Comunale n. 342 del 15/07/2016 Oggetto: ART. 108 TUEL - REVOCA INCARICO DIRETTORE GENERALE. L anno duemilasedici, addì quindici del mese di luglio, alle ore 9:50 nella Residenza Comunale di Livorno, si è riunita la Giunta Comunale nelle persone dei Signori: 1 NOGARIN FILIPPO Sindaco Presente 2 SORGENTE STELLA Vice Sindaco Presente 3 BELAISE FRANCESCO Assessore Presente 4 VECE GIUSEPPE Assessore Presente 5 LEMMETTI GIANNI Assessore Assente 6 AURIGI ALESSANDO Assessore Presente 7 MORINI ANDREA Assessore Presente 8 MARTINI FRANCESCA Assessore Presente 9 BALDARI PAOLA Assessore Assente 10 DHIMGJINI INA Assessore Assente Presiede l adunanza il Sindaco Filippo Nogarin Assiste il Segretario Generale Giuseppe Ascione Il Presidente, riconosciuto legale il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta. LA GIUNTA premesso che: con deliberazione del Consiglio Comunale n. 108/14 sono state approvate le linee di mandato del Sindaco ed è stata prevista la possibilità di nomina della figura del Direttore Generale, con individuazione di una serie di norme da applicarsi in ordine al riparto di competenze tra i vari organi dell'amministrazione; con nota del , il Sindaco manifestava la volontà di nominare un direttore generale individuando nella persona dell'arch. Sandra Maltinti il soggetto idoneo a rivestire detto incarico;

2 con deliberazione n. 350 del , la Giunta Comunale approvava la proposta del Sindaco, a norma dell'art. 108 del D.lgs. 267/00 e prendeva atto della scelta operata dal Sindaco circa la persona dell'arch. Maltinti; con lo stesso atto, la Giunta approvava lo schema di contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, da stipulare a cura del Segretario Generale, nonché il quadro dei compensi da attribuire al Direttore Generale e il riparto di competenze tra i vari organi comunali conseguenti alla nomina della suddetta figura; con atto prot del , il Sindaco disponeva il conferimento dell'incarico di Direttore Generale all'arch. Sandra Maltinti e nella stessa data veniva sottoscritto il contratto individuale di lavoro subordinato a tempo determinato ex art. 108 d.lgs. 267/00 dal Segretario Generale e dalla stessa arch. Maltinti. Con nota del 29 giugno 2016, prot , notificata nella stessa data al Direttore Generale via PEC, il Sindaco contestava all'arch. Maltinti alcune dichiarazioni che la stessa aveva formulato nel corso dei lavori della 1 Commissione consiliare nell'ambito della quale, tra i punti all'ordine del giorno, era compreso quello relativo a situazione del personale nel Comune di Livorno ; in particolare, nel corso della seduta, l'arch. Maltinti leggeva un documento da lei redatto ed acquisito agli atti della Commissione, nel quale sostanzialmente poneva in evidenza lo stato di grave difficoltà in cui verserebbe il personale dipendente comunale, soprattutto dirigenziale, a causa delle continue ed indebite ingerenze degli organi politici nell'attività gestionale; inoltre, la continua sollecitazione ad attuare progetti non compresi nell'attività di programmazione avrebbe determinato un complessivo clima di incertezza. Ne sarebbe conseguito un clima di tensione se non addirittura di terrore che impedirebbe di esprimere liberamente le proprie opinioni e, a riprova di questo, veniva citato il caso di una addetta alle pulizie. L'arch. Maltinti proseguiva contestando preventivamente una mozione, non ancora inserita all'ordine del giorno dei lavori del Consiglio comunale, presentata da alcuni consiglieri comunali che tendeva ad impegnare il Sindaco e la Giunta alla rimozione dalla dotazione organica della figura del Direttore Generale, esponendo le sue opinioni in ordine alla possibile riorganizzazione della macchina comunale; Con la nota sopra citata, il Sindaco manifestava la volontà di procedere alla revoca immediata dell'incarico conferito all'arch. Sandra Maltinti. Dava, quindi, mandato al Settore Organizzazione Personale e Controllo di predisporre gli atti necessari per addivenire al risultato e contestualmente disponeva la trasmissione della nota all'arch. Maltinti per consentirle eventualmente di presentare le proprie controdeduzioni entro i successivi cinque giorni. Le motivazioni indicate nella nota di cui sopra possono riassumersi come segue: - il Direttore Generale, pur essendo destinatario di tutte le decisioni e deliberazioni adottate dalla Giunta, non ha mai rappresentato al Sindaco o ad altri organi comunali fatti o circostanze che potessero far supporre l'esistenza di fenomeni di tali gravità quali quelli denunciati nel corso della seduta della 1 commissione; - dette circostanze, peraltro, si basano su assunti indimostrati e sono formulate senza alcun riferimento a fatti concreti; - la mancata preventiva rappresentazione dei suddetti fatti ha, inoltre, impedito di adottare eventuali misure correttive, ove necessarie; - in ogni caso, per quanto è a conoscenza del sindaco, le affermazioni del Direttore Generale sono infondate e artatamente dirette alla protezione della propria figura, peraltro da tempo oggetto di verifica critica anche da parte del Sindaco stesso; - riguardo agli interventi e progetti prodotti in aggiunta alla programmazione finanziaria e operativa vigente, da un lato dovrebbero indurre il Direttore a valutare la adeguatezza della

3 propria attività in sede di redazione del DUP e PEG/PDO; dall'altro lo stesso Direttore dovrebbe spiegare per quale motivo gli organi politici non dovrebbero cogliere occasioni o sollecitazioni sopravvenute; - infine, il Direttore avrebbe omesso di assumere i provvedimenti di sua competenza o di formulare proposte di deliberazione alla Giunta ed al Consiglio, nel contempo accusando e screditando il Sindaco e la Giunta stessa sulla base di fatti imprecisati e indimostrati. Il Sindaco concludeva ritenendo che la gravità dei fatti avvenuti abbia definitivamente compromesso il rapporto fiduciario che deve necessariamente legare il Direttore generale al Sindaco e che, dunque, era necessario procedere alla immediata risoluzione del rapporto di lavoro intercorrente con l'arch. Sandra Maltinti. Con nota prot del 5 luglio 2016, quest'ultima depositava la proprie controdeduzioni, nelle quali sostanzialmente evidenziava quanto segue: - la posizione critica esposta nel corso della Commissione consiliare corrisponde al preciso dovere del Direttore di esporre in maniera veritiera le proprie convinzioni all'organo consiliare che la aveva chiamata a riferire sul punto; - il rapporto fiduciario che deve legare il Direttore Generale al Sindaco deve necessariamente intercorrere anche tra il Direttore Generale ed il Consiglio Comunale del quale le commissioni consiliari sono articolazioni; - il fatto di non aver riferito fatti concreti dovrebbe essere apprezzato come segno del rispetto degli obblighi di riservatezza rispetto all'esecutivo; - la stessa arch. Maltinti non avrebbe mai mancato di esporre il preventivo dissenso rispetto ad azioni amministrative che venivano dalla stessa ritenute non condivisibili e anche ora vi sarebbe la disponibilità a riferire al Sindaco le singole situazioni che hanno determinato il clima di disagio nella dirigenza comunale oggetto dell'intervento in Commissione, se dovesse esserle data la possibilità di continuare a svolgere l'incarico in autonomia ed in un clima di fiducia; - peraltro, non si capisce quali dovrebbero essere gli atti che il Direttore avrebbe omesso di assumere, non essendovi atti di sua competenza o di competenza di altri organi che avrebbero potuto prevenire la situazione di quotidiana ingerenza nell'attività dirigenziale da parte di amministratori e consiglieri. - In conclusione veniva rappresentata la volontà di impugnare il licenziamento per i profili di illegittimità sopra enunciati. In data , con prot , perveniva una comunicazione a firma congiunta dell'avv. Ivan Bechini e dell'arch. Sandra Maltinti nella quale si contestava integralmente la nota del Sindaco prot del in quanto ritenuta illegittima, irregolare, inefficace, ingiustificata, ritorsiva e discriminatoria e si confidava che il Comune di Livorno recedesse immediatamente dall'inopinato e ritorsivo intento di risolvere il rapporto di lavoro con l'arch. Maltinti. Si chiedeva, dunque, l'immediata archiviazione del procedimento. Con nota del prot , il Sindaco, viste le controdeduzioni presentate dall'arch. Maltinti e la nota istruttoria del Dirigente del Settore Personale inoltrata con il prot. n del , ha confermato la propria volontà di procedere alla revoca dell'arch. Maltinti, ritenendo i fatti alla stessa contestati definitivamente lesivi del rapporto fiduciario che deve legare il Sindaco al Direttore Generale. Visto l'art. 108 del D.lgs. 267/00, nel quale si prevede che il Direttore Generale sia revocato dal Sindaco previa deliberazione della Giunta Comunale; vista la natura fiduciaria del rapporto che, per costante giurisprudenza, deve intercorrere tra il Sindaco ed il Direttore Generale al quale compete l'attuazione degli indirizzi e degli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell'ente; ritenuto di poter condividere la volontà espressa dal Sindaco con le note suddette, con particolare riferimento alla gravità della circostanza relativa alla mancata preventiva informazione agli organi

4 politici dei convincimenti espressi durante la seduta della Commissione consiliare e dei fatti che li hanno determinati, omissione che ha sostanzialmente impedito sia a questa Giunta che al Sindaco stesso di adottare le eventuali misure correttive ove necessarie; considerato che questo comportamento proviene da uno dei massimi vertici dell'amministrazione incaricato di cooperare con gli organi di governo al fine di assicurare l'attuazione degli obiettivi nonché la corretta organizzazione della struttura; ritenuto, peraltro, di condividere la proposta del Sindaco anche nella parte in cui si prevede la revoca immediata, con conseguente recesso anticipato dal rapporto di lavoro, nella considerazione che l'irreparabile lesione del rapporto fiduciario, derivante da quanto avvenuto nel corso della seduta della 1 Commissione Consiliare, rende necessario non prolungare ulteriormente la durata dell'incarico che, riguardando uno dei massimi vertici dell'amministrazione, potrebbe anche determinare rallentamenti all'attività comunale, alla quale occorre, invece, dare impulso mediante processi di riorganizzazione; ritenuto, dunque, a tutela dell'amministrazione comunale, di condividere la soluzione proposta dal Sindaco in ordine alla approvazione di un provvedimento di revoca immediata del Direttore Generale con contestuale recesso anticipato dal contratto di lavoro e con il riconoscimento dell'importo pari a sessanta giorni di retribuzione, in applicazione della norma del contratto individuale di lavoro (art. 3 comma 5) riferibile al caso di revoca ordinaria senza concessione del preavviso; considerato che detta somma pari ad.16,609,53 (oneri compresi) trova finanziamento sul bilancio 2016 nel modo seguente: cap. 1814/1 per ,42 di cui all'impegno 2016/75/1 come da determina n.6809 cap. 1814/2 per ,11 di cui all'impegno 2016/76/1 come da determina n.6809 ritenuto, peraltro, di rinviare a propria successiva deliberazione, l'adozione degli indirizzi organizzativi necessari per consentire il corretto funzionamento della struttura comunale successivamente alla revoca dell'attuale Direttore Generale; visto l'art. 108 del D.lgs. 267/00. DELIBERA 1) di approvare la proposta del Sindaco di procedere alla revoca dell'incarico di Direttore Generale conferito all'arch. Sandra Maltinti con atto sindacale prot del per le motivazioni di cui in premessa qui integralmente richiamate, con conseguente recesso anticipato dal contratto di lavoro; 2) di concordare con la suddetta proposta nella parte in cui si prevede la revoca con effetto immediato senza concessione del preavviso e con riconoscimento all'arch. Sandra Maltinti dell'importo corrispondente a sessanta giorni di retribuzione, in applicazione di quanto disposto dall'art. 3 comma cinque del contratto individuale di lavoro subordinato sottoscritto tra l'amministrazione comunale e la stessa arch. Maltinti in data ; 3) di dare atto che la spesa suddetta trova copertura nel bilancio 2016 come segue: cap. 1814/1 per ,42 di cui all'impegno 2016/75/1 come da determina n.6809

5 cap. 1814/2 per ,11 di cui all'impegno 2016/76/1 come da determina n ) di dare incarico al Dirigente Settore Organizzazione Personale e Controllo di procedere alla liquidazione della somma spettante in conseguenza dell'applicazione della norma del Contratto individuale di lavoro sopra richiamata; 5) di dare atto che il Sindaco, con successivo provvedimento, procederà alla revoca dell'incarico sopra descritto a norma dell'art. 108 del D.Lgs. 267/2000 secondo le modalità sopra indicate 6) di rinviare a successiva propria deliberazione l'adozione degli indirizzi in materia di organizzazione necessari per garantire il funzionamento della struttura comunale dopo il perfezionamento degli atti di revoca del Direttore Generale; 7) di dichiarare il presente atto, stante l'urgenza di provvedere, immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 134 comma 4 del D.lgs. 267/00. Letto, approvato e sottoscritto con firma digitale: Il Segretario Generale Il Sindaco Dr. Giuseppe Ascione Filippo Nogarin