Università degli Studi dell Insubria Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica Anno accademico

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1 Università degli Studi dell Insubria Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica Anno accademico ATTIVITÀ DIDATTICHE DEL TERZO ANNO DI CORSO tratto da: Ausili D., Baccin G., Talamona A., Sironi C. (009) Una proposta per l insegnamento delle Scienze Infermieristiche nel Corso di Laurea in Infermieristica. Professioni Infermieristiche, 6 (), 9-6. Finalità delle attività didattiche formali (ADF), attività formative professionalizzanti (AFP) ed esperienze di tirocinio (T), attività didattiche anche a scelta dello studente (ADE) e altre attività formative (AAF) del terzo anno di corso è quello di completare l acquisizione delle competenze professionali dell infermiere di generale con particolare riferimento allo sviluppo della capacità di esercitare la professione in contesti complessi ed in evoluzione, rispettando gli standard professionali, i valori deontologici e le norme giuridiche. Lo sviluppo della capacità di utilizzare i metodi e gli strumenti della disciplina infermieristica per promuovere la salute, prevenire la malattia, favorire il processo di guarigione e alleviare la sofferenza sarà incentrato sulle diverse fasi della vita dell uomo anche in presenza di situazioni di cronicità e disabilità. A tale scopo le attività didattiche sono articolate in 7 unità didattiche (UD) condotte in modo integrato e non sequenziale da infermieri docenti, tutor e assistenti di tirocinio. UD OBIETTIVI CONTENUTI ADF ORE AFP e T ORE CFU ADE e AAF (F, e E) 3 L infermiere e l evoluzione del contesto socio sanitario Infermieristica generale III Riconoscere le tendenze e le tematiche emergenti in ambito socio assistenziale che possono influenzare l evoluzione della professione. Conoscere le diverse tipologie di risposta ai bisogni socio assistenziali della popolazione per garantire la continuità assistenziale. Identificare il contributo degli infermieri alla Organizzazione dei servizi socio sanitari: evoluzione del contesto nazionale ed internazionale. L assistenza infermieristica avanzata. Competenza e standard professionali. Il ruolo dell infermiere nella clinical governance. Miglioramento e valutazione della qualità. 3 3 Esercitazioni in situazioni reali: uso della scheda di osservazione e schede tecniche. 8 pari a 6 giorni durante tutto l anno accademico 6, Seminario infermiere e cure complementari. La responsabilità infermieristica nell esercizio professionale Incontro con presidente del collegio e liberi professionisti. La VRQAI (F approfondimento di conoscenze di MGT ORE CFU

2 clinical governance. inf.co) La continuità assistenziale. 3 Lo sviluppo della leadership. L infermiere e la deontologia professionale Deontologia professionale 5 L infermiere e la ricerca Metodologia Esercitare la professione nel rispetto dei principi e valori deontologici e delle norme giuridiche. Rispondere dei propri giudizi professionali, delle proprie azioni in accordo con le norme vigenti e con i principi e i valori professionali. Riconoscere situazioni problematiche di natura etica/deontologica ed impiegare un processo decisionale etico per affrontarle coinvolgendo, ove necessario, il gruppo di lavoro. Riconoscere il valore della ricerca e contribuire a diffonderne la cultura. Identificare, all interno delle aree ed ambiti professionali specifici, L apprendimento e formazione continua per il professionista (long life learning). Principi della bioetica e loro declinazione nella deontologia professionale Il codice deontologico italiano: nesso tra valori etici professionali e norme di comportamento. Il codice deontologico dell ICN: nesso tra valori etici professionali e norme di comportamento. Il processo decisionale per formulare un giudizio etico. I confini della professione infermieristica: espansione, estensione o erosione del ruolo dell infermiere. I bisogni prevalenti della 8 Approfondimento di competenze relazionali (in reparto nel mese di marzo F) Attività = Lettura della traccia elaborato scritto. Attività = La struttura di un articolo scientifico e similitudini con l elaborato scritto. Attività 3 = Da una situazione reale giorni a 0, ,5 0,5 0,5

3 infermieristica III 6 L assistenza infermieristica nelle situazioni di criticità problemi che possono diventare oggetto di ricerca. Reperire, selezionare, leggere e valutare i risultati delle ricerche al fine di utilizzarli e divulgarli in ambito professionale. Leggere in modo critico la letteratura allo scopo di identificare possibili soluzioni ai problemi assistenziali. Distinguere la metodologia dell EBP dal processo di ricerca infermieristica. Collaborare in modo consapevole a progetti di ricerca. Prevenire, riconoscere, monitorare e affrontare situazioni di criticità vitale in particolare: - stabilire le priorità assistenziali in popolazione e alcune ipotesi di risposta anche da parte degli infermieri. Il ruolo della ricerca e del fenomeno Evidence per il miglioramento continuo dell assistenza infermieristica. Ricerca, ricerca infermieristica e metodologia della ricerca. Il continuum della ricerca quali e quantitativa: stato dell arte nell ambito disciplinare infermieristico italiano ed estero. Il processo di ricerca. La revisione della letteratura: chiarimenti sulla terminologia (Literature Review e Systematic Review), scopi e struttura. La struttura tipica di un articolo o Report di ricerca. Alcuni criteri per valutare la qualità di una ricerca quantitativa e qualitativa L infermiere e l organizzazione dei servizi sanitari per la tutela della salute nelle situazioni di emergenzaurgenza. Esercitazioni di Life support ++, all identificazione di possibili domande di ricerca. Attività = Esercitazione di Critical appraisal. Attività 5 = Lettura di elaborati scritti. (AAF corso elettivo di ricerca) Ricerca su banche dati (corso avanzato di informatica F) Preparazione alla prova finale con esperienza a scelta dello studente in una situazione reale. 8 0 giorni a marzo 0,5 0,5 3,5

4 vitale Infermieristica clinica in area critica collaborazione con gli altri membri del gruppo di lavoro e con le persone assistite; - rispondere immediatamente e appropriatamente a situazioni di emergenza e catastrofi inclusa l attivazione e partecipazione alla catena della sopravvivenza. Contributo dell infermiere nella tutela dell equità e nell identificazione delle priorità nella catena della sopravvivenza. La sicurezza della persona sottoposta a ventilazione artificiale e ricoverata in terapia intensiva. 6 6 Identificare le variabili che rendono una situazione assistenziale e/o un bisogno di semplice o complesso in area critica. Associare le manifestazioni dei infermieristica alle situazioni cliniche che compromettono la capacità di mantenere le funzioni vitali. Pianificare l assistenza infermieristica, alleviare la sofferenza e tutelare la sicurezza della persona con: cardiopatie in fase acuta, emergenze vascolari e tossicologiche, ustioni, politraumi. Pianificare l assistenza e alleviare la sofferenza dei familiari di persone sottoposte ad espianto d organi. Sviluppare un piano di nelle situazioni cliniche che compromettono la capacità di mantenere le funzioni vitali coinvolgendo, quando possibile, la persona e la sua famiglia.

5 Scegliere e attuare, nelle situazioni cliniche che compromettono la capacità di mantenere le funzioni vitali, le procedure, i trattamenti e gli interventi di tenendo conto degli standard, delle prove di efficacia, delle linee guida di miglior pratica clinica e della deontologia professionale. 7 L assistenza infermieristica nelle situazioni di disagio psichico Infermieristica clinica psichiatrica Documentare e valutare le varie fasi e i risultati dell intero processo assistenziale in situazioni di criticità vitale. Prevenire, riconoscere, monitorare e affrontare situazioni di urgenza psichiatrica. Conoscere gli elementi per instaurare relazioni di aiuto con la persona affetta da patologia psichiatrica e la sua famiglia o le persone di riferimento. Associare le manifestazioni dei infermieristica con le patologie psichiatriche di maggior incidenza e L infermiere e l organizzazione dei servizi sanitari per la tutela della salute mentale. Il concetto di salute e igiene mentale. La relazione di aiuto con la persona con disagio psichico. Peculiarità dei bisogni di nell ambito della salute mentale. Emergenza/urgenza in

6 8 L assistenza infermieristica nelle fasi iniziali della vita. Infermieristica materno infantile prevalenza nel territorio. Instaurare, mantenere e portare a termine relazioni di aiuto col bambino malato e la sua famiglia o le persone di riferimento. Evidenziare gli elementi legati alle diverse età e fasi della vita che determinano la complessità dell assistenza infermieristica. Identificare i bisogni di prevalenti nei bambini e nelle donne. Associare le manifestazioni dei infermieristica con le patologie di maggior incidenza e prevalenza nei bambini e nelle donne. Sviluppare un piano di rivolto al bambino o alla donna. Documentare e valutare le varie fasi e i risultati dell intero processo assistenziale rivolto al bambino o alla donna. psichiatria. Percorsi riabilitativi. Aspetti dello sviluppo bio-psico-sociale nelle diverse fasi dell'età evolutiva che influenzano l'assistenza infermieristica. L'adattamento all'ambiente nelle diverse fasi dell età evolutiva. Il contributo infermieristico nella promozione della salute e prevenzione della malattia nelle diverse fasi dell età evolutiva e nella donna. Alleviare la sofferenza nel bambino e nella donna. Peculiarità dei bisogni di in ambito pediatrico e ostetrico ginecologico. Le manifestazioni dei infermieristica nelle patologie di maggior incidenza e prevalenza nei bambini e nelle donne. 6 0

7 9 L assistenza infermieristica nelle fasi terminali della vita e nella disabilità. Infermieristica clinica applicata III Instaurare, mantenere e portare a termine relazioni di aiuto con la persona anziana e/o affetta da malattie croniche e invalidanti, con la sua famiglia o le persone di riferimento. Prevenire, riconoscere, monitorare e affrontare situazioni legate a malattie di carattere cronico-degenerativo e altre condizioni invalidanti. Identificare nelle malattie cronicodegenerative e in altre condizioni invalidanti le variabili che rendono una situazione assistenziale e/o un bisogno di assistenza infermieristica semplice o complesso. Associare le manifestazioni dei infermieristica alle malattie cronicodegenerative e ad altre condizioni invalidanti. Sviluppare un piano di utilizzando anche le informazioni fornite da Aspetti delle modificazioni bio-psicosociali nell invecchiamento, nella disabilità e nella fase terminale della vita che influenzano l'assistenza infermieristica. Influenza dell ambiente e della società sull assistenza alle persone anziane, con disabilità o nella fase terminale della vita. Il contributo infermieristico nella tutela della salute delle persone anziane, con disabilità o nella fase terminale della vita. Le manifestazioni dei infermieristica nelle malattie cronicodegenerative e in altre condizioni invalidanti. Pianificare l assistenza infermieristica, alleviare la sofferenza e tutelare la sicurezza della persona con malattie di carattere cronico-degenerativo e altre condizioni invalidanti con 6 6 5

8 altri membri del gruppo di lavoro e coinvolgendo, quando possibile, la persona e la sua famiglia. particolare attenzione alle degenerazioni sensoriali, cognitive, motorie e metaboliche. Scegliere e attuare, nelle situazioni cliniche di cronicità e disabilità, le procedure, i trattamenti e gli interventi di che tengono conto degli standard, delle prove di efficacia, delle linee guida di miglior pratica clinica e della deontologia professionale. Documentare e valutare le varie fasi e i risultati dell intero processo assistenziale rivolto a persone con patologie cronico-degenerative o condizioni di disabilità. TIROCINIIO CLINICO (T),5 () Le ATTIVITA FORMATIVE PROFESSIONALIZZANTI (AFP) e LO STUDIO PERSONALE (SP) sono conteggiate nel totale dei corsi integrati dell'anno. ADE= CFU 3 il minimo dovuto è 3 Inoltre le ALTRE ATTIVITA' FORMATIVE (AAF) proposte sono: AAF =,5 CFU per il corso elettivo di ricerca infermieristica (minimo dovuto ), CFU per il corso avanzato di informatica rappresentato dall esercitazione su banche dati (minimo dovuto ), CFU per l approfondimento di conoscenze di MGT infermieristico rappresentato dal seminario su VRQAI (minimo dovuto ), CFU per l approfondimento di competenze relazionali (F) e 3 CFU per la preparazione alla prova finale (E) sono previsti con apposita programmazione in reparto come riportato nel planning generale nel mese di marzo. Il TIROCINIO (T) programmato è pari a,5 CFU e il minimo dovuto è.

9 ALTRE INDICAZIONI PER LA FREQUENZA E VALUTAZIONE DEL TIROCINIO, DELLE ADE, AFP E AAF Presentare la domanda per l elaborato della prova finale secondo i termini e le modalità previste nell apposito allegato (elaborato per la prova finale) e seguendo le disposizioni che compaiono sul sito del corso di laurea in infermieristica sotto la denominazione seduta di laurea; Partecipare ad almeno una attività congressuale organizzata da associazioni infermieristiche o con argomenti della disciplina infermieristica. La partecipazione è subordinata alla autorizzazione da parte del coordinatore/tutor che valuterà l attinenza degli argomenti in termini di approfondimento o completamento delle conoscenze disciplinari. L attribuzione e il computo dei CFU per ciascuna attività congressuale avverrà al momento della presentazione della fotocopia del certificato di partecipazione. Prova pratica: 9, 30 ottobre 09, -5-6 novembre 09 e in date da definirsi a luglio 00. Vacanze estive: 3 settimane continuative nel mese di luglio o agosto o settembre. La frequenza presso le UU.OO è programmata su sei periodi. Al fine di ottenere il raggiungimento degli obiettivi è necessaria la valutazione certificativa di ogni periodo. La valutazione sommativa delle attività formative professionalizzanti e di tirocinio di tutto l anno accademico verrà effettuata tenendo conto delle valutazioni di tirocinio, delle valutazioni stilate dai tutor, della valutazione globale delle schede di osservazione, della valutazione della prova pratica di luglio. All interno delle prime due voci si valuteranno anche i seguenti aspetti: - puntualità e graduale responsabilità assunta durante il tirocinio (fra le quali la tenuta del libretto di tirocinio e la tempestiva comunicazione dei cambi turno), - frequenza alle attività didattiche proposte e partecipazione a giornate di studio, seminari e convegni, - consegna entro il 30 luglio 0 di almeno scheda tecnica per ciascuna delle seguenti procedure: cateterismo vescicale applicazione di agocanula rilevazione della PVC esecuzione dell ECG tracheoaspirazione medicazione del CVC - consegna nei primi 0 giorni dal termine di ogni periodo di tirocinio di: libretto di tirocinio debitamente compilato secondo le modalità indicate in allegato valutazione di tirocinio stilata dall ATUO scheda di valutazione del reparto in cui si è svolto il tirocinio scheda osservazione (escluso il mese di maggio e settembre) Si sottolinea inoltre quanto contemplato nel manifesto degli studi che si riporta in estratto:

10 FREQUENZA AI CORSI ED ALLE ATTIVITA DIDATTICHE La frequenza ai corsi è obbligatoria ed è compito dei singoli docenti effettuarne la verifica, secondo le modalità che gli stessi riterranno opportune. Allo studente sono giustificate assenze fino ad un massimo del 5% del totale delle frequenze di ogni corso integrato. Alla fine del semestre, i singoli Docenti, sono tenuti a comunicare alla Segreteria Studenti, l eventuale elenco degli Studenti che non hanno ottenuto l attestazione di frequenza. L offerta delle attività formative a scelta dello studente (ADE), predisposta dal Consiglio della struttura didattica e da esso regolamentata, verrà distribuita sui tre anni di corso. Partecipazioni a seminari, conferenze, convegni e ad altre attività tecnico scientifiche potranno comportare l acquisizione di crediti formativi. TIROCINIO La frequenza del tirocinio è obbligatoria ed è pari al 00% del monte ore previsto, ed eventuali assenze dovranno essere recuperate. Agli studenti iscritti al 3 anno è data la possibilità di recuperare il tirocinio fino al 3 dicembre, al fine di poter permettere, se in regola con gli esami, di laurearsi nella sessione di marzo/aprile. ESAMI Lo studente deve sostenere in ciascun semestre gli esami per i corsi integrati previsti dal piano di studi. Non potranno essere ammessi agli esami dell anno di corso successivo gli studenti che non abbiano sostenuto con esito positivo tutti gli esami entro l anno accademico in cui sono impartiti i relativi insegnamenti. Lo studente iscritto in posizione di fuori corso non potrà acquisire le frequenze e sostenere gli esami del successivo anno di corso. Saranno annullati gli esami eventualmente sostenuti e le frequenze eventualmente acquisite da studenti iscritti sotto condizione che non ottengano dopo il 3 gennaio l iscrizione in posizione regolare. Gli appelli d esame per ogni A.A. devono essere svolti dal febbraio al 3 gennaio dell anno successivo, prevedendo 6 date di appello per ogni corso integrato. A discrezione del docente possono essere concessi appelli aggiuntivi (straordinari). Il 3 gennaio di ogni anno è il termine ultimo per effettuare gli esami della sessione di recupero ed eventuali straordinari. PROVA FINALE La prova finale ha valore di esame di stato abilitante all esercizio della professione. Consiste nella redazione di un elaborato e nel superamento di una prova pratica. L ammissione alla prova finale richiede l acquisizione di tutti i crediti previsti dall ordinamento didattico del corso di laurea. CALENDARIO DEI CORSI E DEGLI ESAMI E AVVISI Le date degli esami di profitto, le date delle sessioni degli esami di laurea, il calendario delle lezioni e delle esercitazioni e tutte le altre informazioni inerenti il corso potranno essere richieste presso la segreteria didattica, i coordinatori d anno oppure consultando il sito internet

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