MILANO - LUNEDÌ, 3 AGOSTO 2009 SERIE EDITORIALE ORDINARIA. Sommario. Deliberazione Giunta regionale 8 luglio n. 8/9800

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1 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE MILANO - LUNEDÌ, 3 AGOSTO 2009 SERIE EDITORIALE ORDINARIA Sommario Anno XXXIX - N Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b - Legge n. 662/ Filiale di Varese C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Deliberazione Giunta regionale 8 luglio n. 8/9800 [5.2.2] Autorizzazione allo svolgimento di un servizio, in via sperimentale, di trasporto pubblico di passeggeri stagionale sul lago d Idro Deliberazione Giunta regionale 8 luglio n. 8/9801 [5.2.2] Lago di Monate Autorizzazione all Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente (ARPA) all uso di una imbarcazione a motore in deroga al divieto di cui alla d.g.r. n del Deliberazione Giunta regionale 8 luglio n. 8/9802 [5.2.2] Lago di Comabbio Autorizzazione all Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente (ARPA) all uso di una imbarcazione a motore in deroga al divieto di cui alla d.g.r. n del Deliberazione Giunta regionale 22 luglio n. 8/9878 [4.1.0] Fondo della montagna Determinazioni in merito al finanziamento dei progetti presentati nel 2008 dalla Comunità Montana di Valle Sabbia Deliberazione Giunta regionale 22 luglio n. 8/9881 [3.1.0] Accreditamento della Comunità Socio Sanitaria per persone con disabilità «G. e M. Perani» sita in Albino, via San Benedetto n. 16 Finanziamento a carico del Fondo Sanitario Regionale per l anno Deliberazione Giunta regionale 22 luglio n. 8/9882 [3.1.0] Accreditamento del Centro Diurno Integrato Alzheimer «Per Coniugi» con sede in Milano via dei Cinquecento, 19 Finanziamento a carico del Fondo Sanitario Regionale per l anno Deliberazione Giunta regionale 22 luglio n. 8/9883 [3.1.0] Rimodulazione e ridistribuizione degli accreditamenti delle attività sociosanitarie gestite dalla Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus Finanziamento a carico del Fondo Sanitario Deliberazione Giunta regionale 22 luglio n. 8/9885 [3.5.0] Modalità di valutazione e di assegnazione dei contributi per la realizzazione di progetti per interventi di opere edilizie presentati dagli ecomusei riconosciuti Anno 2009 (art. 4, l.r. n. 13/2007) Deliberazione Giunta regionale 22 luglio n. 8/9888 [4.3.0] Integrazione alla d.g.r. n del 19 giugno 2009 inerente la delimitazione dei territori danneggiati e specificazione delle provvidenze da applicarsi a seguito delle «piogge alluvionali dal 26 al 28 aprile 2009» nella provincia di Pavia Proposta al Ministero per le politiche agricole e forestali di declaratoria dell eccezionalità dell evento ai sensi del d.lgs. 29 marzo 2004 n Deliberazione Giunta regionale 22 luglio n. 8/9891 [3.6.0] Determinazioni in merito ai criteri e alle modalità di concessione dei contributi per la realizzazione di progetti educativi, di utilità sociale e ambientale attraverso l esercizio di attività di soggiorno e campeggio (l.r. n. 16/2008) Deliberazione Giunta regionale 22 luglio n. 8/9900 [4.1.0] Interventi a favore degli Enti locali danneggiati da eventi calamitosi con l utilizzo del Fondo Regionale di Protezione Civile (art. 138, comma 16, legge 388/2000) AMBIENTE E TERRITORIO / Infrastrutture di comunicazione / Navigazione e porti lacuali SVILUPPO ECONOMICO / Interventi speciali SERVIZI SOCIALI / Assistenza SERVIZI SOCIALI / Attività culturali SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura SERVIZI SOCIALI / Sport e tempo libero

2 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2382 Deliberazione Giunta regionale 22 luglio n. 8/9901 [5.1.0] Comune di Vertemate con Minoprio Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell ambito dell abbazia e del paesaggio agrario (art. 136, lett. c) e d), d.lgs. 42/2004) Deliberazione Giunta regionale 22 luglio n. 8/9902 [1.8.0] Nomina di due componenti del Consiglio di Amministrazione dell Azienda di Servizi alla Persona «Il Girasole» con sede legale in Comune di Somma Lombardo (VA) Deliberazione Giunta regionale 22 luglio n. 8/9903 [4.2.0] Azione regionale a sostegno della competitività e istituzione di una una task force per gli interventi conseguenti (art. 3, l.r. n. 1/2007) D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE Presidenza Comunicato regionale 27 luglio n. 100 Direzione Centrale Affari Istituzionali e Legislativo Struttura Segreteria di Giunta Riepilogo fascicoli BURL del mese di giugno Decreto dirigente struttura 23 luglio n [4.1.0] Direzione Centrale Programmazione Integrata Fondo della montagna Programma di finanziamento Comunità Montana di Valle Sabbia Anno D.G. Istruzione, formazione e lavoro Decreto dirigente struttura 9 luglio n [3.3.0] Avviso per i tutor aziendali nei percorsi di apprendistato: promozione dell offerta formativa e procedure per l accesso alla formazione finanziata Decreto dirigente struttura 22 luglio n [3.3.0] Integrazioni al d.d.s. del 9 luglio 2009 n Avviso per i tutor aziendali nei percorsi di apprendistato: promozione dell offerta formativa e procedure per l accesso alla formazione finanziata D.G. Culture, identità e autonomie della Lombardia Decreto dirigente unità organizzativa 23 luglio n [3.5.0] Modalità di presentazione delle domande di contributo regionale per spese di investimento relative alla realizzazione di progetti per interventi di opere edilizie presentati da ecomusei riconosciuti ai sensi della legge 13/2007 Anno Decreto dirigente struttura 24 luglio n [3.5.0] Invito a presentare proposte da parte dei soggetti di produzione di spettacolo dal vivo per l accesso alle convenzioni con Regione Lombardia l.r. 21/ D.G. Agricoltura Decreto direttore generale 27 luglio n [4.3.1] D.g.r. n. 8/9823 del 8 luglio 2009: «Determinazioni in merito agli aiuti di Stato temporanei (base giuridica aiuto n. 248/09) a sostegno dell accesso al finanziamento delle imprese agricole in difficoltà per l attuale situazione di crisi finanziaria ed economica» Approvazione del bando Decreto direttore generale 30 luglio n [4.3.0] Modifica del decreto n del 18 dicembre 2008 relativo alla presentazione della comunicazione per l utilizzazione agronomica Decreto dirigente unità organizzativa 13 luglio n [4.3.2] Legge n. 119 del 30 maggio 2003 «Riforma della normativa interna di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseario» revoca del decreto n del 29 giugno 1994 relativo al riconoscimento della qualifica di Primo Acquirente latte ditta: «F. Pasetti di Vittorio Pasetti & Figlio s.a.s.» p. IVA Decreto dirigente unità organizzativa 16 luglio n [4.3.1] Programma di Sviluppo Rurale Misura 313 e Misura 321 Riparto delle risorse finanziarie alle amministrazioni provinciali D.G. Giovani, sport, turismo e sicurezza Decreto dirigente unità organizzativa 28 luglio n [4.6.4] Approvazione dell invito alla presentazione di domande per contributi in conto capitale per la realizzazione di progetti di utilità sociale e ambientale attraverso l esercizio di attività di soggiorno e campeggio (l.r. n. 16 del 26 maggio 2008) 2450 D.G. Artigianato e servizi Decreto dirigente struttura 23 luglio n [4.5.0] Presa d atto degli esiti dell istruttoria dei progetti esaminati da CESTEC S.p.A., a seguito del «Bando per la presentazione di proposte da parte delle imprese eccellenti Progetto Artis» Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 7 del 20 febbraio 2009 e impegno e contestuale liquidazione della somma di A ,44 per l erogazione dei contributi alle imprese artigiane eccellenti AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio ASSETTO ISTITUZIONALE / Nomine SVILUPPO ECONOMICO / Infrastrutture generali SVILUPPO ECONOMICO / Interventi speciali SERVIZI SOCIALI / Formazione professionale SERVIZI SOCIALI / Attività culturali SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura / Credito Agrario SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura / Zootecnia SVILUPPO ECONOMICO / Attività terziarie / Turismo SVILUPPO ECONOMICO / Artigianato

3 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2383 D.G. Commercio, fiere e mercati Decreto dirigente unità organizzativa 27 luglio n [4.0.0] Approvazione del bando per l assegnazione di voucher alle micro e piccole imprese lombarde per l abbattimento dei costi di partecipazione alle manifestazioni fieristiche di qualifica internazionale in lombardia (Asse 2 Accordo di Programma con il Sistema Camerale per lo Sviluppo economico e la competitività del Sistema Lombardo) D.G. Industria, PMI e cooperazione Decreto dirigente struttura 17 luglio n [4.0.0] Bando «FRI Fondo di Rotazione per l Internazionalizzazione» Linea 6 Internazionalizzazione del Fondo di Rotazione degli Interventi finanziari per l Imprenditorialità (FRIM) concessione dell intervento finanziario Decreto dirigente struttura 22 luglio n [4.0.0] Approvazione degli esiti dell istruttoria delle domande presentate sul bando «Misura A investimento singolo» (d.d.u.o. 613/09) II provvedimento D.G. Territorio e urbanistica Decreto dirigente struttura 8 luglio n [5.1.0] Progetto per la realizzazione di un nuovo circuito auto-motociclistico in Comune di San Martino del Lago (CR) Proponente: Autodromo Italia s.r.l. Verifica di assoggettabilità ai sensi del d.lgs. 152/ Decreto dirigente struttura 14 luglio n [5.0.0] Progetto di ammodernamento della linea di produzione ruote ferroviarie mediante sostituzione e potenziamento dell impianto di laminazione a caldo, nei Comuni di Lovere e Castro (BG) Proponente: Lucchini RS S.p.A. Pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/ Decreto dirigente struttura 14 luglio n [5.0.0] Progetto di ampliamento di un allevamento suinicolo, per una capacità complessiva di capi, nel Comune di Orzinuovi (BS), via Convento Aguzzano civ. 76/A Proponente: Azienda Agricola Gipponi Giovanni Luigi Orzinuovi (BS) Pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/ SVILUPPO ECONOMICO AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio AMBIENTE E TERRITORIO

4 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Y 2384 [BUR ] [5.2.2] D.g.r. 8 luglio n. 8/9800 Autorizzazione allo svolgimento di un servizio, in via sperimentale, di trasporto pubblico di passeggeri stagionale sul lago d Idro LA GIUNTA REGIONALE Vista la comunicazione prot /07/MM del 2 agosto 2007 della Provincia di Brescia con la quale si esprime l intenzione di istituire un servizio integrato di trasporto pubblico stagionale con autobus e battello pubblico di linea nell ottica del miglioramento del sistema di trasporto pubblico locale nonché della valorizzazione turistica delle bellezze paesaggistiche del lago d Idro; Vista la d.g.r. n del 20 luglio 1976 avente per oggetto «Limitazione della potenza dei motori sulle imbarcazioni che navigano sul lago d Idro»; Preso atto che tale delibera limitava la navigazione sul lago d Idro ai soli natanti forniti di motore di potenza effettiva non superiore a 10 HP, con unica deroga per le imbarcazioni utilizzate dai servizi di sorveglianza e di pubblica sicurezza, in considerazione della necessità di tutelare le caratteristiche limnologiche e meromittiche del lago, nonché dell esigenza di proteggere dalle inondazioni le sponde e i canneti in cui le specie ittiche si riproducono; Vista la deliberazione della Giunta provinciale di Brescia n. 361 del 25 luglio 2007 con la quale sono state approvate le linee di indirizzo per il compimento di un indagine conoscitiva e di istruttoria circa l istituzione di un servizio stagionale sperimentale integrato, nonché la successiva delibera provinciale n. 859 del 27 dicembre 2007, che prende atto delle risultanze della sperimentazione circa l istituzione di un servizio stagionale integrato nell area del lago d Idro; Vista la d.g.r. n dell 11 luglio 2008 «Ipotesi di accordo di programma per la valorizzazione del lago d Idro», che vede coinvolti la Regione Lombardia, i Comuni di Idro, Anfo, Bagolino e Lavenone, per il ripristino delle idonee condizioni di sicurezza e per la valorizzazione turistica dei relativi territori comunali; Preso atto che il sopracitato accordo di programma per la valorizzazione del lago d Idro è stato sottoscritto da tutti i soggetti coinvolti in data 5 agosto 2008; Vista la deliberazione della Giunta provinciale di Brescia n. 688 del 2 dicembre 2008: «Approvazione dello schema di protocollo di intesa tra la Provincia di Brescia, i Comuni di Idro, Anfo, Bagolino ed il Consorzio dei Comuni della sponda bresciana del lago di Garda e del lago d Idro per l istituzione di un servizio sperimentale stagionale integrato di trasporto pubblico con autobus e navigazione pubblica di linea, nell area del lago d Idro»; Vista l ulteriore deliberazione della Giunta provinciale di Brescia n. 68 del 12 febbraio 2009, «Modifiche alla d.g.p. n. 688/2008 di approvazione dello schema di protocollo d intesa tra la Provincia di Brescia, i Comuni di Anfo, Bagolino, Idro e il Consorzio dei Comuni della sponda bresciana del lago di Garda e del lago d Idro per l istituzione di un servizio sperimentale stagionale integrato di trasporto pubblico con autobus e navigazione pubblica di linea, nell area del lago d Idro»; Preso atto dell istruttoria tecnica svolta dalla competente U.O. Reti e Sistemi per la Mobilità della D.G. Infrastrutture e Mobilità attraverso specifiche riunioni con il coinvolgimento della Provincia di Brescia, il Consorzio dei Comuni della sponda bresciana del lago di Garda e del lago d Idro, nonché delle Direzioni Generali regionali interessate; Richiamati i pareri: della D.G. Reti e Servizi di Pubblica Utilità della Regione Lombardia in data 27 marzo 2009, con il quale vengono precisate la quota minima (364,50 m.s.m. idrometro) e la quota massima (370,00 m.s.m. idrometro) da assumere quale riferimento progettuale per la realizzazione dei pontili che verranno utilizzati per la navigazione sperimentale e che in particolare il pontile di Ponte Caffaro risulterebbe posizionato a quota 369,75; della D.G. Ambiente della Regione Lombardia prot del 6 aprile 2009 con il quale, esprimendo parere positivo alla deroga alla navigazione del lago d Idro, si evidenzia che a bordo lago sono presenti vegetazioni arboree importanti per la biodiversità, quali cariceti e canneti, che potrebbero subire danni sia dalla presenza di idrocarburi nell acqua che dal movimento ondoso prodotto dai natanti. Per tali motivi, con lo stesso parere viene richiesto alla Provincia di Brescia di effettuare monitoraggi prima e dopo l avvio della sperimentazione relativi a: qualità dell acqua, con particolare attenzione alla dispersione di idrocarburi lungo l itinerario e nei punti di approdo; estensione e stato dei cariceti e canneti, con particolare attenzione alla presenza di popolazioni di avifauna e anfibi; della D.G. Protezione Civile della Regione Lombardia in data 28 aprile 2009 dal quale si rileva che: il Pontile di Ponte Caffaro risulta inferiore alla quota di massimo invaso, ma in considerazione del fatto che il periodo nel quale si svolgerà il servizio di navigazione sperimentale è quello estivo, quindi ragionevolmente non interferente con il massimo dell invaso, nulla osta all attivazione della sperimentazione; mentre il pontile di Vantone prevede una rampa che, in caso di livello minimo di invaso, non consentirebbe il rispetto delle pendenze di utilizzo, ma in tal caso il pontile verrebbe messo fuori servizio; che è opportuno attivare un monitoraggio che rilevi le criticità derivanti dal punto sopra descritto per provvedere alla loro risoluzione, in caso di messa a regime del servizio; Considerato che gli aspetti tecnici oggetto di verifica soddisfano le richieste formulate a garanzia della corretta attuazione del progetto; in particolare con nota prot. n del 5 maggio 2009 l Amministrazione provinciale di Brescia si impegna ad effettuare il monitoraggio ambientale sul lago d Idro prima e dopo la sperimentazione della navigazione, focalizzato sulla ricerca di idrocarburi nelle acque e sull analisi dell estensione di canneti e cariceti, nonché delle popolazioni di anfibi e avifauna, intrapreso a valle della delibera regionale che autorizza l attivazione del servizio sperimentale di navigazione. Inoltre il monitoraggio sarà a completamento della normale attività di rilevazione fisico chimica effettuata dai laboratori della ASL locale di Brescia e con il coinvolgimento degli assessorati provinciali interessati; Richiamato inoltre il parere favorevole della Provincia autonoma di Trento di non assoggettabilità del progetto alla procedura di valutazione di incidenza sul SIC sito in Comune di Bondone (documento con prot. n. 8090/58/F-08-U265PF del 24 giugno 2008). In particolare la Provincia di Trento ha valutato che «l ipotesi progettuale del pontile di approdo localizzato nella zona costiera antistante il complesso polifunzionale Lago d Idro, (con conseguente non attraversamento delle imbarcazioni dalla zona antistante la sponda del SIC, in adiacenza ma esternamente al sopracitato SIC IT ), non interessa habitat dell allegato 1 della direttiva 92/43/CEE, non causa interferenze con le specie faunistiche presenti nel sito» e pertanto esprime parere positivo di non assoggettabilità alla procedura di valutazione d incidenza, ai sensi dell art. 10 comma 4 della legge provinciale 10/2004. Tale legge prevede, nelle more dell emanazione delle diposizioni regolamentari previste dall art. 9 comma 12 lettera b), che il servizio Provinciale competente in materia di conservazione della natura verifica, su richiesta dei soggetti interessati, valuti se il progetto debba essere sottoposto o meno alla procedura di incidenza; Preso atto della compatibilità dei livelli idrici minimi e massimi di escursione del livello superficiale del lago con le esigenze del servizio di navigazione e dell utilizzo dei pontili esistenti, come da progetto elaborato dal Consorzio dei Comuni della sponda bresciana del lago di Garda e del lago d Idro ed in particolare che la scelta progettuale per il pontile di Ponte Caffaro è stata dettata da motivazioni legate allo stato di fatto dell esistente molo foraneo a quota 369,75 e che il pontile dovrà essere messo fuori servizio in caso di superamento di tale livello; mentre per il pontile di Vantone per cui è prevista una rampa che, in caso di livello minimo di invaso, non consentirebbe il rispetto delle pendenze di utilizzo, la scelta è stata dettata da motivazioni tecniche legate all orografia di fondo lago; nel caso di livello minimo di invaso, il pontile verrebbe messo fuori servizio; Considerato che nella nota prot /07/MM del 2 agosto 2007 e successive integrazioni della Provincia di Brescia si comunica che l imbarcazione che si intende utilizzare è in grado di navigare con pescaggi di 50/70 centimetri, compatibili con le e- scursioni di livello del lago; Preso atto che dai dati di progetto risulta che la limitata profondità di azione dell elica dell imbarcazione consente di mini-

5 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia mizzare l alterazione della stratificazione termica estiva delle acque dell invaso, rendendo di conseguenza improbabile alcuna incidenza sul normale meromissi del lago, situandosi il chemioclinio attorno ai 40 metri di profondità; Visti i pareri favorevoli dei Comuni di Anfo (prot. n del 16 agosto 2007), Idro (prot. n del 28 agosto 2007), Bagolino (prot. n del 28 agosto 2007), Bondone (prot. n del 28 agosto 2007) alla sperimentazione della navigazione turistica pubblica stagionale sul lago d Idro; Visti i pareri favorevoli alla sperimentazione della navigazione pubblica stagionale sul lago dell Unione dei Pescatori Sportivi del lago d Idro con sede in Ponte Caffaro Bagolino (prot. n /08 dell 8 luglio 2008), dell Associazione dei Pescatori di Idro (prot. n. 9299/08 dell 8 luglio 2008) e del Comune di Anfo che ha verificato l assenza di associazioni di pescatori ufficialmente riconosciute (prot. n /08 del 15 luglio 2008); Visto l allegato B) alla deliberazione della Giunta provinciale di Brescia n. 859 del 27 dicembre 2007, «Prove tecniche di navigazione pubblica di linea sul lago d Idro», dal quale emerge che tali prove si sono concluse positivamente, dimostrando la fattibilità della navigazione sul lago; Considerato che la deliberazione della Giunta provinciale di Brescia n. 68 del 12 febbraio 2009 stabilisce che l impegno finanziario per la realizzazione delle infrastrutture previste è pari a C , onere suddiviso tra la Provincia di Brescia (C , somma ripartita sugli anni ) e i Comuni di Anfo, Bagolino, Idro (C ); Considerato che l allegato alla deliberazione sopracitata della Giunta provinciale di Brescia «Protocollo d intesa tra la Provincia di Brescia, i Comuni di Anfo, Bagolino, Idro e il Consorzio dei Comuni della sponda bresciana del lago di Garda e del lago d Idro per l istituzione di un servizio sperimentale stagionale integrato di trasporto pubblico con autobus e navigazione pubblica di linea, nell area del lago d Idro», prevede di: istituire sul lago d Idro un servizio di navigazione pubblica sperimentale, limitato ai soli mesi primaverili ed estivi, integrato con il trasporto pubblico su gomma; programmare lo sviluppo delle infrastrutture a servizio della navigazione pubblica di linea in modo coordinato; realizzare approdi dedicati per una imbarcazione in servizio nelle località di Crone, Vesta, Vantone in Comune di Idro, Anfo in Comune di Anfo, Ponte Caffaro in Comune di Bagolino; gestire ed esercire il servizio di navigazione pubblica integrato con autobus per il 2009/2010 con cura e oneri interamente a carico dell Amministrazione provinciale; istituire un gruppo di lavoro tecnico congiunto coordinato dal Consorzio dei Comuni della sponda bresciana del lago di Garda e del lago d Idro, a cui è demandata sia la progettazione definitiva delle strutture di approdo nonché la funzione di stazione appaltante compresa la direzione lavori e il coordinamento per la sicurezza; ripartire l impegno finanziario per la realizzazione delle infrastrutture pari a C tra la Provincia di Brescia (C ) e i Comuni di Anfo, Bagolino, Idro (C ); Preso atto che il sopracitato protocollo è stato firmato dagli Enti coinvolti in data 17 marzo 2009; Preso atto che in merito al servizio di vigilanza, sicurezza della navigazione, soccorso e pronto intervento in acqua, la Provincia di Brescia con deliberazione Giunta provinciale n. 283 del 12 maggio 2009 ha approvato lo schema di protocollo d intesa con il comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Brescia per il consolidamento dei rapporti tra gli enti finalizzato al potenziamento della struttura di soccorso sui laghi che insistono nel territorio della Provincia di Brescia tra cui il bacino del lago d Idro, durante l esercizio sperimentale del servizio integrato di trasporto pubblico integrato bus e battello per il periodo estivo; Preso atto che il sopracitato protocollo è stato firmato dagli Enti coinvolti in data 22 maggio 2009; Considerato che la Provincia di Brescia alla fine della sperimentazione produrrà: relazione tecnico-economica sullo svolgimento della navigazione stagionale sperimentale stessa; relazione inerente l effettuazione dei seguenti monitoraggi ambientali prima e dopo l avvio della sperimentazione, come richiesto dalla D.G. Ambiente con proprio parere prot del 6 aprile 2009: Y 2385 sulla qualità dell acqua, con particolare attenzione alla dispersione di idrocarburi lungo l itinerario e nei punti di approdo; sull estensione e lo stato dei cariceti e dei canneti, con particolare attenzione alla presenza di popolazioni di avifauna e anfibi; relazione, come richiesto dalla D.G. Protezione Civile, inerente i monitoraggi sulle eventuali criticità alla navigazione derivanti dall escursione delle acque del lago rispetto alle altezze e/o pendenze dei pontili, con i progetti per la loro risoluzione; Considerato che la sperimentazione per lo sviluppo di un efficace servizio di trasporto pubblico stagionale può rappresentare un valido sostegno alla valorizzazione turistica della Val Sabbia e dell alto Garda offrendo la possibilità di facilitarne l inserimento nel mercato turistico, promuovendo l integrazione con flussi turistici che riguardano il bacino del Garda; Preso atto che il Consorzio dei Comuni della sponda bresciana del lago di Garda e del lago d Idro, istituito, attivo e competente per quanto riguarda la gestione del demanio lacuale, ha predisposto il progetto per l adeguamento sia dei pontili esistenti che dei nuovi da utilizzare per la sperimentazione turistico pubblica del lago d Idro; Vista la l.r. n. 22 del 29 ottobre 1998 «Riforma del Trasporto Pubblico Locale in Lombardia» e successive modifiche ed integrazioni; Visti il codice della navigazione approvato con r.d. n. 327 in data 30 marzo 1942 nonché il Regolamento della navigazione interna approvato con d.p.r. n. 631 in data 28 giugno 1949; All unanimità di voti espressi nelle forme di legge, Delibera 1) di integrare, per le motivazioni indicate in premessa, la d.g.r del 20 luglio 1976 «Limitazione della potenza dei motori sulle imbarcazioni che navigano sul lago d Idro» come segue: dopo le parole del dispositivo «pubblica sicurezza» sono aggiunte le seguenti «nonché per il trasporto pubblico sperimentale di passeggeri»; 2) di autorizzare quindi l attivazione in via sperimentale di un servizio stagionale di navigazione pubblica sul lago d Idro fino al 15 ottobre 2010, con spese di gestione e di esercizio a carico della Provincia di Brescia, spese che dovranno trovare integrale copertura attraverso l erogazione di risorse da parte della Provincia stessa e dagli introiti da tariffa. Le ulteriori spese per la realizzazione delle infrastrutture necessarie sono a carico della Provincia di Brescia e dei Comuni di Anfo, Bagolino, Idro, come indicato in premessa; 3) di subordinare l attivazione della sperimentazione del servizio stagionale di navigazione di cui trattasi, all attivazione sul lago d Idro del servizio di sicurezza e soccorso come descritto in premessa, prendendo atto che la Provincia di Brescia ha sottoscritto un protocollo d intesa con il comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Brescia per il consolidamento dei rapporti tra gli enti finalizzato al potenziamento della struttura di soccorso sui laghi che insistono nel territorio della Provincia di Brescia tra cui il bacino del lago d Idro, durante l esercizio sperimentale del servizio integrato di trasporto pubblico integrato bus e battello per il periodo estivo al fine di scongiurare situazioni di ostacolo o di pericolo alla corretta circolazione in presenza di unità nautiche da diporto e da turismo rendendo possibili eventuali interventi di soccorso e ricerca in caso di emergenza; 4) di dare atto che la Provincia di Brescia si è impegnata altresì ad effettuare: il monitoraggio, il controllo e l attività ispettiva sul servizio producendo, alla competente D.G. Infrastrutture e Mobilità della Giunta regionale della Lombardia, al termine del periodo di sperimentazione una relazione tecnico-economica; i monitoraggi ambientali prima e dopo l avvio della sperimentazione, producendo una apposita relazione, alla competente D.G. Infrastrutture e Mobilità della Giunta regionale della Lombardia, inerente: la qualità dell acqua, con particolare attenzione alla dispersione di idrocarburi lungo l itinerario e nei punti di approdo; l estensione e stato dei cariceti e dei canneti, con particolare attenzione alla presenza di popolazioni di avifauna e anfibi; i monitoraggi sulle eventuali criticità alla navigazione deri-

6 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia vanti dall escursione delle acque del lago rispetto alle altezze e/o pendenze dei pontili, con i progetti per la loro risoluzione, producendo specifica relazione in merito alla competente D.G. Infrastrutture e Mobilità della Giunta regionale della Lombardia; 5) di stabilire che prima dell attivazione del servizio sperimentale stagionale la Provincia di Brescia acquisisca le necessarie autorizzazioni, ai sensi della normativa vigente in materia, per la messa in sicurezza dei pontili e delle imbarcazioni utilizzate per la sperimentazione. Il segretario: Pilloni [BUR ] [5.2.2] D.g.r. 8 luglio n. 8/9801 Lago di Monate Autorizzazione all Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente (ARPA) all uso di una imbarcazione a motore in deroga al divieto di cui alla d.g.r. n del 1973 LA GIUNTA REGIONALE Premesso che: con d.g.r. n del 23 gennaio 1973 è stato emesso il provvedimento di sospensione della navigazione a motore sul lago di Monate (VA), provvedimento adottato in considerazione della dimensione, conformazione e caratteristiche limnologiche del sopracitato lago; con d.g.r. n del 27 aprile 1977 il Centro Ricerche Euratom-Ispra è stato autorizzato, in giorni predeterminati, all uso di due unità nautiche (piattaforma galleggiante motorizzata e canotto pneumatico) con motore di potenza di 20 HP (equivalenti a 14,91 kw) per ricerche scientifiche riferite all inquinamento delle acque, in deroga alla sopracitata d.g.r. n. 2908/1973; Vista la richiesta del 21 luglio 2008 prot , inoltrata dall Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente (ARPA), Dipartimento di Varese con la quale si chiede di poter utilizzare una imbarcazione a motore a scoppio con potenza massima di 10 CV equivalenti a 7,35 kw per effettuare attività di monitoraggio biologico e prelievi delle acque del lago, in relazione a quanto riportato dalla normativa vigente; Considerato che i controlli biologici e le osservazioni strumentali delle acque sono ritenuti fondamentali per preservare e salvaguardare l ambiente; Viste l ordinanza del 3 luglio 1997 n «Disciplina delle acque interne lombarde», la l.r. 29 ottobre 1998, n. 22, «Riforma del trasporto pubblico locale in Lombardia», con particolare riferimento all art. 11-quinquies sulla vigilanza sul demanio e in materia di navigazione interna; All unanimità di voti espressi nelle forme di legge, Delibera 1) di autorizzare, in deroga a quanto disposto dalla d.g.r. n del 23 gennaio 1973, l Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente (ARPA), Dipartimento di Varese all uso di una imbarcazione a motore a scoppio con potenza massima di 10 CV equivalenti a 7,35 kw per effettuare attività di monitoraggio biologico e prelievi delle acque del lago, previa comunicazione agli Enti delegati ai sensi dell art. 11-quinquies della l.r. 22/98; 2) di stabilire che la navigazione dovrà avvenire nel rispetto dell ordinanza del 3 luglio 1997 n e della l.r. 29 ottobre 1998, n. 22, nonché delle loro eventuali successive modifiche e integrazioni. Il segretario: Pilloni Y 2386 [BUR ] [5.2.2] D.g.r. 8 luglio n. 8/9802 Lago di Comabbio Autorizzazione all Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente (ARPA) all uso di una imbarcazione a motore in deroga al divieto di cui alla d.g.r. n del 1974 LA GIUNTA REGIONALE Premesso che: con d.g.r. n del 23 gennaio 1973 è stato emesso il provvedimento di sospensione della navigazione a motore sul lago di Comabbio (VA), provvedimento adottato in considerazione della dimensione, conformazione e caratteristiche limnologiche del sopracitato lago; con d.g.r. n del 27 aprile 1977 il Centro Ricerche Euratom-Ispra è stato autorizzato, in giorni predeterminati, all uso di due unità nautiche (piattaforma galleggiante motorizzata e canotto pneumatico) con motore di potenza di 20 HP (equivalenti a 14,91 kw) per ricerche scientifiche riferite all inquinamento delle acque, in deroga alla sopracitata d.g.r. n. 2908/1973; Vista la richiesta del 21 luglio 2008 prot , inoltrata dall Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente (ARPA), Dipartimento di Varese con la quale si chiede di poter utilizzare una imbarcazione a motore a scoppio con potenza massima di 10 CV equivalenti a 7,35 kw per effettuare attività di monitoraggio biologico e prelievi delle acque del lago, in relazione a quanto riportato dalla normativa vigente; Considerato che i controlli biologici e le osservazioni strumentali delle acque sono ritenuti fondamentali per preservare e salvaguardare l ambiente; Viste l ordinanza del 3 luglio 1997 n «Disciplina delle acque interne lombarde», la l.r. 29 ottobre 1998, n. 22, «Riforma del trasporto pubblico locale in Lombardia», con particolare riferimento all art. 11-quinquies sulla vigilanza sul demanio e in materia di navigazione interna; All unanimità di voti espressi nelle forme di legge, Delibera 1) di autorizzare, in deroga a quanto disposto dalla d.g.r. n del 23 gennaio 1973, l Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente (ARPA), Dipartimento di Varese all uso di una imbarcazione a motore a scoppio con potenza massima di 10 CV equivalenti a 7,35 kw per effettuare attività di monitoraggio biologico e prelievi delle acque del lago, previa comunicazione agli Enti delegati ai sensi dell art. 11-quinquies della l.r. 22/98; 2) di stabilire che la navigazione dovrà avvenire nel rispetto dell ordinanza del 3 luglio 1997 n e della l.r. 29 ottobre 1998, n. 22, nonché delle loro eventuali successive modifiche e integrazioni. Il segretario: Pilloni [BUR ] [4.1.0] D.g.r. 22 luglio n. 8/9878 Fondo della montagna Determinazioni in merito al finanziamento dei progetti presentati nel 2008 dalla Comunità Montana di Valle Sabbia LA GIUNTA REGIONALE Vista la l.r. 25/2007 recante «Interventi regionali in favore della popolazione dei territori montani», che in particolare all art. 4 istituisce il «Fondo regionale della montagna», di seguito denominato «Fondo», disciplinando altresì il finanziamento del Fondo e le modalità di accesso dei soggetti beneficiari e l art. 5 commi4e5; Vista la l.r. 6/2002, «Disciplina delle Comunità montane»; Visto l art. 24 comma 3 della l.r. 19/2008 «Riordino delle comunità montane della Lombardia, disciplina delle unioni di comuni lombarde e sostegno all esercizio associato di funzioni e servizi comunali» che ha abrogato con effetto differito la l.r. 6/2002; Vista la d.g.r. 8/8180 del 13 ottobre 2008 che ripartisce il «Fondo» per l annualità 2008 e assegna le somme a disposizione delle Comunità Montane resesi disponibili da economie realizzate su progetti e da rinunce avvenute relativamente ai riparti delle annualità ; Dato atto che le risorse trovano copertura finanziaria nel biennio sul cap del bilancio pluriennale ; Richiamato il d.d.s del 14 ottobre 2008 relativo al Bando per la presentazione dei progetti di cui alla l.r. 25/2007, contenente le linee guida per la presentazione delle domande e la relativa modulistica; Richiamati la d.g.r. 8/9545 del 3 giugno 2009 avente ad oggetto «Fondo della montagna. Determinazioni in merito al finanziamento dei progetti presentati nel 2008» e il conseguente d.d.s del 4 giugno 2009 avente ad oggetto «Fondo della montagna Programma di finanziamento anno 2008» nei quali si rinviava il finanziamento dei progetti presentati per la Comunità Montana di Valle Sabbia ad atto successivo alla luce dell istruttoria non ancora conclusa; Dato atto che l istruttoria ai sensi dell art. 4, punto 4.1 del bando, relativa ai progetti proposti al finanziamento regionale per la Comunità Montana di Valle Sabbia si è regolarmente conclusa, ed in particolare:

7 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y la Comunità Montana ha selezionato le domande presentate dai soggetti interessati dal bando, definendo un elenco di priorità delle domande ammissibili ai sensi del d.d.s /2008 punti 4.1.1, e 4.1.3; 2. la Sede Territoriale ha effettuato la verifica della fattibilità tecnico economica, della sostenibilità tecnico-progettuale e di conformità dei progetti rispetto ai contenuti richiesti dal succitato bando, ai sensi del punto 4.1.4; 3. la Comunità Montana ha provveduto, al ricevimento degli esiti dell istruttoria della Sede Territoriale competente, ad approvare la graduatoria definitiva, tramite delibere di Consiglio Direttivo n. 68 del 28 aprile 2009 e n. 105 del 28 maggio 2009 che modifica la precedente, ai sensi della l.r. 25 art. 5 comma 4 e del d.d.s punto 4.1.4; Dato atto che ai sensi dell art. 4 punto 4.1.6, «Garanzie per gli esclusi», la Struttura Sviluppo Rete Ster e Aree Montane ha valutato nei termini previsti le richieste di modifica della graduatoria e le relative motivazioni addotte e il relativo parere espresso dalla Sede Territoriale di Brescia, come sintetizzato in allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto; Ritenuto pertanto, alla luce di quanto sopra evidenziato, di approvare l elenco dei progetti ritenuti prioritari presentati dalla Comunità Montana di Valle Sabbia, come ridefinito a seguito della valutazione di richieste motivate di modifica, e riportato in allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto; Ritenuto di demandare al dirigente della struttura regionale competente l approvazione del programma di finanziamento degli interventi, ai sensi della l.r. 25/2007, art. 5, comma 6; Vista la l.r. 20/2008 nonché i provvedimenti organizzativi dell VIII legislatura; Vista la l.r. 34/1978 e successive modificazioni ed integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del Bilancio di previsione dell anno in corso; Delibera 1. di approvare l elenco dei progetti ritenuti prioritari ai sensi della l.r. 25/2007 art. 5 comma 5 riportati in allegato B, parte integrante del presente provvedimento; 2. di demandare al dirigente della struttura regionale competente l approvazione del programma di finanziamento degli interventi, ai sensi della l.r. 25/2007 art. 5 comma 6; 3. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni

8 ELENCO RICORSI E VALUTAZIONI ESPRESSE ALLEGATO A Ricorso Id Codice Comunità Soggetto Tipo Costo Contributo Cofinanziamento Titolo progetto CM progetto Montana attuatore soggetto totale richiesto totale Valutazioni Struttura Sviluppo Rete STER e Aree Montane In data 05/06/ /13/2008 DI VALLE Sistemazione della Comunità Montana Pubblico , , ,00 Si esprime parere favorevole in quanto, pur essendo l intervento ubicato prot. n SABBIA viabilità strada Marguzzo- di Valle Sabbia nel Comune di Paitone, la strada di Valle interessa più comuni e la sua Comunità Montana di Monticelli Strada della migliore fruibilità attraverso l intervento in oggetto consentirà la Valle Sabbia Valle in Comune di valorizzazione della «Via del Marmo» un itinerario nel paesaggio del Paitone lavoro nel bacino estrattivo tra Botticino e Gavardo, contribuendo alla conoscenza dell ambiente della provincia e favorendo lo sviluppo turistico; l interesse sovra comunale porta alla modifica del punteggio attribuito sul criterio 4 da 2 a 5,44 punti e conseguentemente il punteggio viene variato da 20,00 a 23,44 punti rendendo il progetto finanziabile. In data 05/06/ /15/2008 DI VALLE Rifacimento copertura del Comunità Montana Pubblico , , ,00 Si esprime parere favorevole in quanto pur essendo l intervento ubicato prot. n SABBIA fabbricato «ex Colonia di Valle Sabbia nel Comune di Gavardo, la struttura oggetto dell intervento è luogo di Comunità Montana di Beata Vergine di Fatima» aggregazione di interesse non solo comunale ma financo di tutta la Valle Sabbia in loc. Monte Magno in Provincia di Brescia, pertanto l evidente interesse sovra comunale porta Comune di Gavardo alla modifica del punteggio attribuito sul criterio 4 da 2 a 5,44 punti e conseguentemente il punteggio viene variato da 20,00 a 23,44 punti rendendo il progetto finanziabile. In data 05/06/ /11/2008 DI VALLE Acquisto sede BIM da Comunità Montana Pubblico , ,23 0,00 Si esprime parere favorevole coerentemente con quanto indicato dalla prot. n SABBIA parte della Comunità di Valle Sabbia Ster di Brescia in data 24/6/2009 prot. AD : i Comunità Montana di Montana chiarimenti addotti nel ricorso hanno consentito di accertare che il Valle Sabbia progetto rientra fra le attività finanziabili in quanto coerente con le finalità di cui all art. 1 lettera g del bando; andranno in ogni caso prodotti alla Ster di Brescia perizia di stima asseverata e successivamente l atto d acquisto. Il punteggio attribuito all intervento è pari a punti rendendo il progetto finanziabile. In data 05/06/ /10/2008 DI VALLE Ampliamento della Comunità Montana Pubblico , , ,00 Si esprime parere negativo facendo proprie le motivazioni addotte dalla prot. n SABBIA copertura dello stadio di Valle Sabbia Ster di Brescia in data 24/6/2009 prot. AD : il ricorso Comunità Montana di comunale di Odolo non è ammissibile in quanto l intervento non rientra fra le attività Valle Sabbia finanziabili in quanto non coerente con le finalità del bando di cui all art. 1 dello stesso. In data 05/06/ /14/2008 DI VALLE Realizzazione Comunità Montana Pubblico , , ,00 Si esprime parere negativo facendo proprie le motivazioni addotte dalla prot. n SABBIA pavimentazione campo di di Valle Sabbia Ster di Brescia in data 24/6/2009 prot. AD : il ricorso Comunità Montana di calcio in erba sintetica in non è ammissibile in quanto l intervento non rientra fra le attività Valle Sabbia Comune di Vallio Terme finanziabili in quanto non coerente con le finalità del bando di cui all art. 1 dello stesso. In data 05/06/ /16/2008 DI VALLE Sistemazioni spogliatoi e Comunità Montana Pubblico , , ,89 Si esprime parere negativo facendo proprie le motivazioni addotte dalla prot. n SABBIA palestra in Comune di di Valle Sabbia Ster di Brescia in data 24/6/2009 prot. AD : il ricorso Comunità Montana di Agnosine non è ammissibile in quanto l intervento non rientra fra le attività Valle Sabbia finanziabili in quanto non coerente con le finalità del bando di cui all art. 1 dello stesso. In data 05/06/ /7/2008 DI VALLE Manutenzione Comunità Montana Pubblico , , ,00 Si esprime parere favorevole in quanto trattasi di strada classificata prot. n SABBIA straordinaria strada di Valle Sabbia come intercomunale nella relativa convenzione con la Provincia e che Comunità Montana di Intercomunale Lavenone- pertanto produce effetti a scala sovra comunale o di zona omogenea Valle Sabbia Presegno-Bisenzio nel portando a modificare il punteggio attribuito per il criterio 4 che passa Comune di Lavenone da 5 a 5.44 punti e conseguentemente il punteggio viene variato da 27,00 a 27,44 punti Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2388

9 Id Codice Comunità Soggetto Tipo Costo Contributo Cofinanziamento Ricorso Titolo progetto Valutazioni Struttura Sviluppo Rete STER e Aree Montane CM progetto Montana attuatore soggetto totale richiesto totale In data 05/06/ /8/2008 DI VALLE Manutenzione Comunità Montana Pubblico , , ,00 Si esprime parere favorevole in quanto trattasi di strada classificata prot. n SABBIA straordinaria strada di Valle Sabbia come intercomunale nella relativa convenzione con la Provincia e che Comunità Montana di Intercomunale Mastanico- pertanto produce effetti a scala sovra comunale o di zona omogenea Valle Sabbia Sabbio Sopra nei comuni portando a modificare il punteggio attribuito per il criterio 2 che passa di Provaglio Val Sabbia e da 0a5punti e quello per il criterio 4 che passa da 3.50 a 5.44 punti Sabbio Chiese. e conseguentemente il punteggio viene variato da 20,50 a 27,44 punti In data 05/06/ /9/2008 DI VALLE Manutenzione Comunità Montana Pubblico , , ,00 Si esprime parere favorevole in quanto trattasi di strada classificata prot. n SABBIA straordinaria strada di Valle Sabbia come intercomunale nella relativa convenzione con la Provincia e che Comunità Montana di Intercomunale Bagolino- pertanto produce effetti a scala sovra comunale o di zona omogenea Valle Sabbia Cerreto-Riccomassimo in portando a modificare il punteggio attribuito per il criterio 4 che passa Comune di Bagolino da 5 a 5.44 punti e conseguentemente il punteggio viene variato da 27,00 a 27,44 punti ALLEGATO B ELENCO PROGETTI Codice Comunità Contributo Cofinanziamento Posizione in Id Titolo progetto Soggetto attuatore Costo totale Punteggio progetto Montana richiesto totale graduatoria 3 3/1/2008 VALLE SABBIA S.P. 237 del Caffaro. Realizzazione rotatoria alla progressiva KM in loc. S. Comunità Montana di Valle Sabbia , , ,00 32,44 1 Antonio in Comune di Anfo 3 3/2/2008 VALLE SABBIA Ampliamento fabbricato per servizi SFA e CSE Comunità Montana di Valle Sabbia , , ,00 30, /5/2008 VALLE SABBIA Riqualificazione architettonica della casa di Riposo di Bagolino Comunità Montana di Valle Sabbia , , ,73 30, /4/2008 VALLE SABBIA Implementazione centro servizi multifunzionale Comunità Montana di Valle Sabbia , , ,00 27, /6/2008 VALLE SABBIA Manutenzione strada Intercomunale Anfo-Baremone-Maniva Comunità Montana di Valle Sabbia , , ,00 27, /7/2008 VALLE SABBIA Manutenzione straordinaria strada Intercomunale Lavenone-Presegno-Bisenzio nel Comunità Montana di Valle Sabbia , , ,00 27,44 4 Comune di Lavenone 3 3/8/2008 VALLE SABBIA Manutenzione straordinaria strada Intercomunale Mastanico-Sabbio Sopra nei Comunità Montana di Valle Sabbia , , ,00 27,44 4 comuni di Provaglio Val Sabbia e Sabbio Chiese. 3 3/9/2008 VALLE SABBIA Manutenzione straordinaria strada Intercomunale Bagolino-Cerreto-Riccomassimo in Comunità Montana di Valle Sabbia , , ,00 27,44 4 Comune di Bagolino 3 3/3/2008 VALLE SABBIA Sistemazione e arredo urbano centro storico fraz. Famea Comune di Casto Comunità Montana di Valle Sabbia , , ,88 25, /13/2008 VALLE SABBIA Sistemazione della viabilità strada Marguzzo-Monticelli- Strada della Valle in Comunità Montana di Valle Sabbia , , ,00 23,44 10 Comune di Paitone 3 3/15/2008 VALLE SABBIA Rifacimento copertura del fabbricato «ex Colonia Beata Vergine di Fatima» in loc. Comunità Montana di Valle Sabbia , , ,00 23,44 10 Monte Magno in Comunae di Gavardo 3 3/11/2008 VALLE SABBIA Acquisto sede BIM da parte della Comunità Montana Comunità Montana di Valle Sabbia , ,23 0,00 22, /12/2008 VALLE SABBIA Valorizzazione Rocca d Anfo Comunità Montana di Valle Sabbia , ,28 0,00 22, /17/2008 VALLE SABBIA Completamento uffici Comunità Montana e Sala Consiliare Comunità Montana di Valle Sabbia , ,00 0,00 22, /18/2008 VALLE SABBIA Ristrutturazione parziale ex caserma Chiassi da adibire a sede Museo Lavoro Comune di Vestone , , ,00 20, /20/2008 VALLE SABBIA Realizzazione di nuovo marciapiede e ricostruzione ponte a Collio di Vobarno Comune di Vobarno , , ,05 20, /21/2008 VALLE SABBIA Ampliamento cimitero e sistemazione piazzetta fraz. Teglie di Vobarno (per la Comune di Vobarno , , ,00 20,00 16 sola relativa alla sistemazione della piazzetta antistante) 3 3/25/2008 VALLE SABBIA Sicurezza e formazione per gli operatori forestali I.C.R.L , , ,00 18, /23/2008 VALLE SABBIA Ampliamento fondazione Irene R. Falck Onlus a Vobarno Fondazione Falk Onlus , , ,52 17,00 19 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2389

10 Codice Comunità Contributo Cofinanziamento Posizione in Id Titolo progetto Soggetto attuatore Costo totale Punteggio progetto Montana richiesto totale graduatoria 3 3/26/2008 VALLE SABBIA Messa in sicurezza e miglioramento strada comunale da S.P. 55 a Levrange di Comune di Pertica Bassa , ,00 0,00 15,00 20 Pertica Bassa 3 3/27/2008 VALLE SABBIA Messa in sicurezza versante sud Rocca di Nozza Comune di Vestone , , ,00 15, /28/2008 VALLE SABBIA Realizzazione nuova pista ciclabile Mocenigo in Comune di Vestone Comune di Vestone , , ,00 15, /24/2008 VALLE SABBIA Messa in sicurezza e miglioramento strada Forno d Ono- Ono Degno-Bisenzio Comune di Pertica Bassa , ,00 0,00 13, /29/2008 VALLE SABBIA Allargamento strada collegamento Famea con la S.P. III Comune di Casto , , ,96 13, /30/2008 VALLE SABBIA Ampliamento impianti illuminazione pubblica Comune di Gavardo , , ,00 12, /31/2008 VALLE SABBIA Realizzazione nuovo svincolo SS 45 BIS Comune di Gavardo , , ,00 12, /32/2008 VALLE SABBIA Riqualificazione nodo viario Comune di Gavardo , , ,00 12, /33/2008 VALLE SABBIA Riqualificazione tra Via Avanzi-Via Polentine-Via Falcone Comune di Gavardo , , ,00 12, /35/2008 VALLE SABBIA Realizzazione derivazione fiume Chiese per produzione energia elettrica Comune di Gavardo , , ,00 7, /10/2008 VALLE SABBIA Ampliamento della copertura dello stadio comunale di Odolo Comunità Montana di Valle Sabbia , , ,00 0, /14/2008 VALLE SABBIA Realizzazione pavimentazione campo di calcio in erba sintetica in Comune di Vallio Comunità Montana di Valle Sabbia , , ,00 0,00 30 Terme 3 3/16/2008 VALLE SABBIA Sistemazioni spogliatoi e palestra in Comune di Agnosine Comunità Montana di Valle Sabbia , , ,89 0, /19/2008 VALLE SABBIA Riqualificazione centro storico Pompegnino Comune di Vobarno , , ,00 0, /22/2008 VALLE SABBIA Lavori di allargamento strada comunale Via Promo- IIº stralcio- Vestone Comune di Vestone , , ,00 0, /34/2008 VALLE SABBIA Realizzazione nuova sede comando polizia locale Comune di Gavardo , , ,30 0, TOTALE , , ,33 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2390

11 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2391 [BUR ] [3.1.0] D.g.r. 22 luglio n. 8/9881 Accreditamento della Comunità Socio Sanitaria per persone con disabilità «G. e M. Perani» sita in Albino, via San Benedetto n. 16 Finanziamento a carico del Fondo Sanitario Regionale per l anno 2009 LA GIUNTA REGIONALE Visti: il d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 «Riordino della disciplina in materia sanitaria» e successive modifiche ed integrazioni; il d.p.r. 14 gennaio 1997 «Approvazione dell atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private»; la l.r. 11 luglio 1997, n. 31 «Norme per il riordino del servizio sanitario regionale e sua integrazione con le attività dei servizi sociali» e successive modifiche e integrazioni; la l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112»; la legge 8 novembre 2000, n. 328 «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali»; i dd.p.c.m. 14 febbraio 2001 «Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 novembre 2001 «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»; la d.c.r. 26 ottobre 2006, n. 257 di approvazione del «Piano Socio Sanitario Regionale »; la l.r. 1/2005 «Interventi di semplificazione Abrogazione di leggi e regolamenti regionali legge di semplificazione 2004»; la l.r. 2 aprile 2007, n. 8 «Disposizioni in materia di attività sanitarie e socio-sanitarie. Collegato»; la l.r. 12 marzo 2008, n. 3 «Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»; Richiamate le dd.g.r.: 23 luglio 2004, n «Definizione della nuova unità di offerta Comunità alloggio Socio Sanitaria per persone con disabilità (CSS): requisiti per l accreditamento»; 16 dicembre 2004, n «Prima definizione del sistema tariffario delle Comunità Alloggio Socio Sanitarie (CSS) e dei Centri Diurni per persone Disabili (CDD) in attuazione delle dd.g.r. n e n del 23 luglio 2004»; 26 novembre 2008, n «Disposizioni in materia di esercizio, accreditamento, contratto e linee di indirizzo per la vigilanza ed il controllo delle unità d offerta sociosanitarie»; 26 novembre 2008, n «Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio 2009»; Dato atto che ai sensi della d.g.r. 8/8501, sopra citata, possono essere accreditate per l anno 2009 le Comunità Socio Sanitarie per disabili realizzate con finanziamento statale o regionale e quelle che abbiano acquisito l autorizzazione al funzionamento entro la data del 26 novembre 2008; Dato atto che: il legale rappresentante de «La Fenice Società Cooperativa Sociale Onlus», con sede legale in Albino (BG), via Duca d Aosta n. 17, Ente gestore della Comunità di Accoglienza Residenziale «G. e M. Perani», ubicata in Albino (BG), via San Benedetto n. 16, in data 9 aprile 2009 ha presentato domanda di accreditamento della stessa come Comunità Socio Sanitaria per persone con disabilità per n. 10 posti letto; il legale rappresentante de «La Fenice Società Cooperativa Sociale Onlus», con sede in Albino (BG), via San Benedetto n. 16, in data 22 gennaio 2009, ha inviato al Comune di Albino la comunicazione di inizio attività; l ASL di Bergamo ha espresso parere favorevole all accreditamento per n. 10 posti letto con determinazione n. 393 adottata il 17 giugno 2009 e numerata il 19 giugno 2009; la struttura risulta essere stata finanziata con FRISL Iniziativa S) per la realizzazione di n. 10 posti letto e l iter di finanziamento risulta concluso; Rilevato altresì che il Legale Rappresentante dell Ente gestore ha dichiarato di praticare una retta giornaliera che va da un minimo di C 92,50 ad un massimo di C 110,50, al netto del finanziamento regionale; Ritenuto pertanto di dover accogliere la richiesta di accreditamento per la struttura in oggetto, in quanto rientrante nella programmazione annuale degli accreditamenti prevista dalla sopra citata d.g.r. n. 8/8501, avendo beneficiato di finanziamento regionale; Dato atto che il Patto di accreditamento, che dovrà essere sottoscritto tra il gestore della struttura in oggetto e l ASL di ubicazione, è requisito indispensabile per poter assicurare ai propri ospiti gli interventi socio sanitari stabiliti dal progetto e dal programma individualizzati e ricevere dalle ASL, tramite i voucher socio sanitari di lungoassistenza, le remunerazioni corrispondenti ai 3 profili di voucher stabiliti. Copia di tale Patto dovrà essere trasmessa con tempestività alla competente Direzione Generale; Dato atto che le tipologie di voucher e le modalità di accesso sono descritte nell allegato 1 della già citata d.g.r /04 e le relative remunerazioni sanitarie mensili collegate ai profili dell ospite sono stabilite dalla d.g.r. 16 dicembre 2004, n ; Ribadito che l ASL territorialmente competente ha il compito di accertare: il possesso dell idoneità professionale del personale nonché organizzativo-gestionale della struttura individuate dall Allegato D della d.g.r /04 quali requisiti necessari alla sottoscrizione del Patto; la compiuta attuazione, da parte delle Comunità Socio Sanitarie accreditate, dei contenuti del Patto di accreditamento, d ufficio oltre che su richiesta della persona assistita e/o dei suoi famigliari; Stabilito che l ASL deve provvedere, entro 90 giorni dall approvazione del presente atto, all effettuazione di una ulteriore visita di vigilanza, al fine della verifica del mantenimento dei requisiti di accreditamento; Preso atto che la Direzione Generale Famiglia e Solidarietà sociale ha verificato che l onere stimato derivante dall accreditamento disposto con il presente provvedimento è compatibile con le risorse destinate, nell ambito del Fondo Sanitario regionale, alle attività sociosanitarie integrate disponibili sull UPB capitolo 6678 del bilancio regionale 2009 e successivi; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 e le dd.g.r. che dispongono l assetto organizzativo della Giunta regionale; Ravvisata la necessità di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia nonché per la trasmissione dello stesso al Consiglio regionale, all Ente gestore interessato nonché alla Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente; Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge; Delibera 1. di accreditare, per le motivazioni espresse in premessa, con decorrenza dalla data di approvazione del presente atto, la Comunità alloggio Socio Sanitaria per persone con disabilità «G. e M. Perani» sita in Albino via San Benedetto n. 16, gestita da «La Fenice Società Cooperativa Sociale Onlus» con sede legale in Albino (BG), via Duca d Aosta n. 17, relativamente a n. 10 posti letto, sulla base delle verifiche compiute dall ASL di Bergamo; 2. di stabilire che il Patto di accreditamento, che deve essere sottoscritto tra il gestore della struttura in oggetto e l ASL di ubicazione, è requisito indispensabile per poter assicurare ai propri ospiti gli interventi socio sanitari stabiliti dal progetto e dal programma individualizzati e ricevere dalle ASL, tramite i voucher socio sanitari di lungoassistenza, le remunerazioni corrispondenti ai 3 profili di voucher stabiliti; 3. di stabilire che la ASL territorialmente competente deve provvedere a trasmettere alla Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia, con tempestività, copia del Patto suddetto, formulato in conformità ai requisiti di cui all allegato D della deliberazione n /04; 4. di stabilire che la ASL territorialmente competente ha il compito di accertare: il possesso dell idoneità professionale del personale nonché organizzativo-gestionale delle strutture, individuate dall allegato D della d.g.r /04 quali requisiti necessari alla sottoscrizione del Patto; la compiuta attuazione, da parte della Comunità Socio Sa-

12 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia nitaria accreditata, dei contenuti del Patto di accreditamento, d ufficio oltre che su richiesta della persona assistita e/o dei suoi famigliari; 5. di disporre che entro 90 giorni dall approvazione del presente atto l ASL di competenza deve provvedere all effettuazione di una ulteriore visita di vigilanza al fine della verifica della permanenza dei requisiti di accreditamento; 6. di stabilire che per gli utenti ospiti per pronto intervento non può essere richiesto il voucher socio sanitario di lungoassistenza; 7. di disporre la trasmissione del presente atto al Consiglio regionale, all Ente gestore interessato nonché all Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente; 8. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni [BUR ] [3.1.0] D.g.r. 22 luglio n. 8/9882 Accreditamento del Centro Diurno Integrato Alzheimer «Per Coniugi» con sede in Milano via dei Cinquecento, 19 Finanziamento a carico del Fondo Sanitario Regionale per l anno 2009 LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di accreditare il Centro Diurno Integrato Alzheimer «Per Coniugi» ubicato a Milano, via dei Cinquecento n. 19, gestito dal Comune di Milano, per n. 30 posti, a decorrere dalla data di approvazione della presente deliberazione, sulla base delle verifiche compiute dalla ASL di Milano; 2. di stabilire che l assegnazione della remunerazione a carico del Fondo Sanitario Regionale decorre dalla data di stipulazione del contratto tra l Ente gestore del CDI accreditato e l ASL di ubicazione della struttura, in base allo schema tipo previsto dalla normativa vigente; 3. di ribadire che la remunerazione delle prestazioni erogate dal Centro Diurno Integrato per anziani non potrà superare la quota stabilita dal contratto medesimo; 4. di stabilire che l ASL di ubicazione della struttura deve trasmettere alla Direzione Famiglia e Solidarietà Sociale copia del suddetto contratto; 5. di disporre che, entro 90 giorni dall approvazione del presente atto, l ASL di competenza deve provvedere all effettuazione di ulteriore visita di vigilanza, al fine della verifica della permanenza dei requisiti di accreditamento; 6. di disporre la trasmissione del presente provvedimento al Consiglio regionale, all Ente gestore interessato nonché all Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente; 7. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni [BUR ] [3.1.0] D.g.r. 22 luglio n. 8/9883 Rimodulazione e ridistribuizione degli accreditamenti delle attività sociosanitarie gestite dalla Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus Finanziamento a carico del Fondo Sanitario LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di rimodulare e ridistribuire gli accreditamenti delle attività sociosanitarie gestite dalla Fondazione Istituto Sacra Famiglia ONLUS così come riportato nell Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di disporre che i tempi di adeguamento sono quelli definiti nei protocolli sottoscritti e, in ogni caso, non oltre quelli previsti dalla normativa vigente, che decorrono dalla data di approvazione del presente atto; 3. di stabilire che gli utenti rientranti nella tipologia di disabili definita dalla d.g.r. n. 5000/2007 devono essere collocati su posti accreditati e l applicazione dei protocolli è subordinata alle immutate condizioni di questi utenti, non essendo accaduti eventi Y 2392 intercorrenti rilevanti e ben identificabili che impongano un assistenza differente; 4. di disporre che le nuove ammissioni sui posti di riabilitazione e di lungo assistenza socio sanitaria, occupati in attuazione della previsione della salvaguardia contenuta nella sopra citata d.g.r. n. 5000/2007, potranno avvenire allorché tali posti si renderanno effettivamente disponibili, dopo aver collocato tutti i disabili ex d.g.r. 5000/2007 su posti socio-sanitari accreditati; 5. di disporre altresì che le Aziende Sanitarie Locali territorialmente competenti e l ente gestore dovranno inviare alla Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, entro 15 giorni dall approvazione della presente deliberazione, il quadro ricognitivo degli utenti rientranti nella tipologia di disabili definita dalla d.g.r. n. 5000/2007; 6. di rinviare a successivo provvedimento l accreditamento dei restanti volumi di attività delle unità d offerta socio sanitarie site nell ASL Milano 1: n. 60 posti letto di RSA; n. 150 posti di CDD; n. 24 posti letto di CSS; 7. di rinviare altresì a successivi provvedimenti il riordino dei volumi di attività riabilitativa extraospedaliera ex art. 26, accreditati con d.g.r. n /1997 alla Fondazione Istituto Sacra Famiglia ONLUS nella sede di Cocquio Trevisago, ASL di Varese, una volta acquisiti i provvedimenti di competenza della ASL medesima; 8. di disporre che, entro 90 giorni dall approvazione del presente atto, le Aziende Sanitarie Locali territorialmente competenti provvedano all effettuazione di una visita di vigilanza al fine della verifica e della sussistenza e permanenza dei requisiti di autorizzazione ed accreditamento; 9. di stabilire che le Aziende Sanitarie Locali territorialmente competenti e l ente gestore procedano alla sottoscrizione dei contratti sulla base degli accreditamenti disposti con il presente atto e ne inviino copia alla Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale; 10. di trasmettere il presente provvedimento alla Commissione Consiliare competente nonché all ente interessato ed alle A- ziende Sanitarie Locali territorialmente competenti per territorio per i conseguenti adempimenti stabiliti in materia; 11. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni

13 ALLEGATO A STRUTTURE DI RIABILITAZIONE ASL MILANO 1 LEGNANO LECCO DENOMINAZIONE/ INDIRIZZO Piazza Monsignor Moneta, 1 Cesano Boscone SPECIFICHE Volumi accreditati Variazione Accreditamento Nuovi volumi accreditati Volumi accreditati Via Strada del Verde, 11 Variazione Regoledo di Perledo Accreditamento Nuovi volumi accreditati AREA SPECIALISTICA AREA GENERALE E GERIATRICA MANTENIMENTO RICOVERO ORDINARIO POSTI LETTO DAY HOSPITAL POSTI LETTO RICOVERO ORDINARIO POSTI LETTO DAY HOSPITAL POSTI LETTO DIURNO STABILIZZAZIONE AMBULATORIALE DOMICILIARE CONTINUO REINSERIMENTO POSTI TRATTAMENTI PRESTAZIONI POSTI LETTO PARERE ASL PER ACCREDITAMENTO/ DGR DI ACCREDITAMENTO d.g.r. n. 3057/ TOTALE STRUTTURE DI RIABILITAZIONE Parere espresso il 27/03/2009 in sede di Conferenza di servizi Parere espresso il 27/03/2009 in sede di Conferenza di servizi

14 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N agosto 2009 RESIDENZE SANITARIO ASSISTENZIALI PER ANZIANI ASL DENOMINAZIONE/INDIRIZZO SPECIFICHE POSTI LETTO ORDINARI POSTI LETTO ALZHEIMER TOTALE POSTI LETTO PARERE ASL PER ACCREDITAMENTO/DGR DI ACCREDITAMENTO MILANO 1 LEGNANO MILANO 1 LEGNANO MILANO 1 LEGNANO RSA "S. Pietro" Piazza Monsignor Moneta, 1 Cesano Boscone RSA "S. Luigi" Piazza Monsignor Moneta, 1 Cesano Boscone RSA "S. Caterina" Via Papa Giovanni Paolo II, 10/12 Settimo Milanese Posti accreditati Variazione Accreditamento Totale Posti accreditati Posti accreditati Variazione Accreditamento Totale Posti accreditati Posti accreditati Variazione Accreditamento Totale Posti accreditati TOTALE RSA d.g.r. n /2003 e d.g.r. n /2004 d.g.r. n /2003 e d.g.r. n /2004 Parere espresso il 27/03/2009 in sede di Conferenza di servizi Parere espresso il 27/03/2009 in sede di Conferenza di servizi RESIDENZE SANITARIO ASSISTENZIALI PER DISABILI ASL DENOMINAZIONE/INDIRIZZO SPECIFICHE TOTALE POSTI LETTO PARERE ASL PER ACCREDITAMENTO/DGR DI ACCREDITAMENTO MILANO 1 LEGNANO MILANO 1 LEGNANO MILANO 1 LEGNANO MILANO 1 LEGNANO MILANO 1 LEGNANO RSD "S. Giovanni" Piazza Monsignor Moneta, 1 Cesano Boscone RSD "S. Giuseppe" Piazza Monsignor Moneta, 1 Cesano Boscone RSD "S. Rita" Piazza Monsignor Moneta, 1 Cesano Boscone RSD "S. Caterina" Via Papa Giovanni Paolo II, 10/12 Settimo Milanese RSD "S. Teresina" Piazza Monsignor Moneta, 1 Cesano Boscone Posti accreditati 60 d.g.r. 3927/2006 Variazione Accreditamento Totale Posti accreditati 60 Posti accreditati 72 d.g.r. 3927/2006 Variazione Accreditamento Totale Posti accreditati 72 Posti accreditati 3 d.g.r. 3927/2006 Variazione Accreditamento +57 Totale Posti accreditati 60 Posti accreditati Variazione Accreditamento +60 Totale Posti accreditati 60 Posti accreditati Variazione Accreditamento +60 Totale Posti accreditati 60 Parere espresso il 27/03/2009 in sede di Conferenza di servizi Parere espresso il 27/03/2009 in sede di Conferenza di servizi Delibera ASL n. 282 del 30/06/2009

15 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N agosto 2009 ASL DENOMINAZIONE/INDIRIZZO SPECIFICHE TOTALE POSTI LETTO PARERE ASL PER ACCREDITAMENTO/DGR DI ACCREDITAMENTO MILANO 1 LEGNANO MILANO 1 LEGNANO MILANO 1 LEGNANO MILANO 2 MELEGNANO LECCO RSD "S. Riccardo" Piazza Monsignor Moneta, 1 Cesano Boscone RSD "S. Benedetto" Piazza Monsignor Moneta, 1 Cesano Boscone RSD "S. Anna" Piazza Monsignor Moneta, 1 Cesano Boscone RSD "Simona Sorge" Via Boccaccio, 18 Inzago RSD Via Strada del Verde, 11 Regoledo di Perledo Posti accreditati Variazione Accreditamento +41 Totale Posti accreditati 41 Posti accreditati Variazione Accreditamento +40 Totale Posti accreditati 40 Posti accreditati Variazione Accreditamento +20 Totale Posti accreditati 20 Posti accreditati Variazione Accreditamento +40 Totale Posti accreditati 40 Posti accreditati Variazione Accreditamento +45 Totale Posti accreditati 45 TOTALE RSD 498 Delibera ASL n. 282 del 30/06/2009 Delibera ASL n. 282 del 30/06/2009 Delibera ASL n. 282 del 30/06/2009 Delibera ASL n. 83 del 27/04/2009 Delibera ASL n. 317 del 28/05/2009 CENTRI DIURNI PER DISABILI ASL DENOMINAZIONE/INDIRIZZO SPECIFICHE TOTALE POSTI PARERE ASL PER ACCREDITAMENTO/DGR DI ACCREDITAMENTO MILANO 1 LEGNANO MILANO 1 LEGNANO CDD Via San Carlo, 25 Abbiategrasso CDD "S. Caterina" Via Papa Giovanni Paolo II, 10/12 Settimo Milanese Posti accreditati Variazione Accreditamento +30 Totale Posti accreditati 30 Posti accreditati Variazione Accreditamento +30 Totale Posti accreditati 30 TOTALE CDD 60 Parere espresso il 27/03/2009 in sede di Conferenza di servizi Parere espresso il 27/03/2009 in sede di Conferenza di servizi

16 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2396 [BUR ] [3.5.0] D.g.r. 22 luglio n. 8/9885 Modalità di valutazione e di assegnazione dei contributi per la realizzazione di progetti per interventi di opere edilizie presentati dagli ecomusei riconosciuti Anno 2009 (art. 4, l.r. n. 13/2007) LA GIUNTA REGIONALE Vista la l.r. 12 luglio 2007, n. 13 «Riconoscimento degli ecomusei per la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali ai fini ambientali, paesaggistici, culturali, turistici ed economici», nella quale è previsto che: la Regione concede contributi per la realizzazione e lo sviluppo degli ecomusei riconosciuti, compresi gli interventi di opere edilizie, acquisto di beni e attrezzature, fino al limite dal 50% della spesa sostenuta dall ente proprietario o gestore; la Giunta regionale definisce i criteri per l assegnazione dei contributi; la deliberazione regionale deve contenere le modalità di verifica sull impiego dei contributi; i contributi sono erogati con atto del dirigente della direzione generale competente; Richiamato il DPFR 2009/2011, che al punto 2.3 Culture, Identità e Autonomie individua quale chiave di volta della prospettiva regionale in ambito culturale, l integrazione degli aspetti culturali materiali e immateriali così da valorizzare, anche sotto il profilo economico, il patrimonio e il suo territorio, evolvendo dalla fase di recupero e conservazione a quella di valorizzazione e indica, tra le linee-guida per il prossimo triennio, la valorizzazione delle culture e delle tradizioni popolari e la diffusione dei saperi, nell accezione di bene o servizio culturale, come sapere destinato al maggior numero possibile di persone e non solo come patrimonio da conservare; Richiamata la deliberazione n. 8/7873 del 30 luglio 2008 «Riconoscimento degli ecomusei in Lombardia anno 2008» e la deliberazione n. 8/9745 del 30 giugno 2009 «Modalità per il riconoscimento e monitoraggio delle attività degli ecomusei anno 2009», con le quali la Giunta regionale ha approvato gli elenchi degli ecomusei riconosciuti e degli istituti ecomuseali non riconosciuti per l anno 2008 e 2009; Vista la deliberazione n. 8/9744 del 30 giugno 2009, con la quale sono state individuate le «Modalità di valutazione e di assegnazione dei contributi per la realizzazione dei progetti presentati dagli ecomusei riconosciuti e dalla rete degli ecomusei anno 2009», ed è stato demandato a successivo atto del dirigente competente l adozione degli atti conseguenti per la presentazione e l approvazione delle domande di contributo regionale da parte degli ecomusei riconosciuti ai sensi della richiamata legge regionale 13/2007; Ritenuto, in attuazione dell art. 4, comma 2, della richiamata l.r. 13/2007, di individuare i criteri e le modalità di valutazione e di assegnazione di contributi regionali relative a progetti per interventi di opere edilizie presentati da ecomusei riconosciuti ai sensi della l.r. 12 luglio 2007, n. 13 per l anno finanziario 2009, allegato A, parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione, con i quali sono altresì previste le modalità di verifica della realizzazione degli interventi e del corretto utilizzo dei finanziamenti; Dato atto che i contributi regionali, ammontanti a C ,00 per spese d investimento in conto capitale, riferite a interventi edilizi necessari al funzionamento degli ecomusei riconosciuti, finalizzati alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali, e che saranno messi a bando con successivo atto del dirigente della Unità Organizzativa Diffusione dei saperi, trovano copertura ai capitoli e del bilancio regionale 2009; A voti unanimi, espressi nelle forme di legge Delibera 1. di approvare l allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, contenente i «Criteri e modalità di assegnazione di contributi regionali per spese di investimento in capitale relative a progetti per interventi di opere edilizie presentati da Ecomusei riconosciuti ai sensi della l.r. 12 luglio 2007, n. 13 Anno finanziario 2009»; 2. di demandare a successivi atti del dirigente della Unità Organizzativa Diffusione dei saperi l adozione degli atti conseguenti per la presentazione e l approvazione delle domande di contributo regionale per progetti presentati dagli ecomusei riconosciuti ai sensi della l.r. 12 luglio 2007, n. 13; 3. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni Allegato A Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia Unità Organizzativa Diffusione dei Saperi Criteri e modalità di assegnazione di contributi regionali per spese di investimento in capitale relative a progetti per interventi di opere edilizie presentati da Ecomusei riconosciuti ai sensi della l.r. 12 luglio 2007, n. 13 «Riconoscimento degli ecomusei per la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali ai fini ambientali, paesaggistici, culturali, turistici ed economici» ANNO FINANZIARIO 2009 FINALITÀ In conformità a quanto disposto all art. 4 della l.r. 13/2007, per favorire la costituzione, il riconoscimento e lo sviluppo degli ecomusei nel proprio territorio, Regione Lombardia concede contributi per interventi di opere edilizie realizzati dagli ecomusei riconosciuti, ai sensi della legge regionale, fino al limite del 50% della spesa sostenuta. Ai fini della valorizzazione del patrimonio immobiliare, gli interventi devono riferirsi a beni immobili destinati all uso e fruizione pubblica e alle finalità culturali dell ecomuseo stesso. RISORSE REGIONALI ANNO 2009 Regione Lombardia concede contributi per spese di investimento in capitale relative a progetti per interventi di opere edilizie, realizzate dagli ecomusei riconosciuti negli anni 2008 e 2009, ai sensi della l.r. 13/2007, necessarie al funzionamento dell ecomuseo e fino al limite del 50% della spesa sostenuta. Ferma restando la disponibilità di bilancio e salvo eventuale successivo provvedimento di incremento delle risorse, la dotazione finanziaria per l anno 2009 è di C ,00, per spese di investimento in capitale relative a progetti per interventi di opere edilizie, così suddivisi: C ,00 per interventi promossi da soggetti pubblici; C ,00 per interventi promossi da soggetti privati. CHI PUÒ PRESENTARE LA DOMANDA Possono presentare domanda di contributo gli ecomusei riconosciuti da Regione Lombardia ai sensi della l.r. 12 luglio 2007, n. 13, attraverso il legale rappresentante dell ecomuseo riconosciuto o il legale rappresentante dell ente gestore dell ecomuseo riconosciuto che abbiano la comprovata e documentata disponibilità del bene oggetto dell intervento, che lo stesso sia al servizio delle attività dell ecomuseo e che sia fruibile pubblicamente. Nel caso in cui a presentare la domanda sia l ente gestore dell ecomuseo, tale ruolo deve essere dichiarato e documentato nel questionario di autovalutazione di cui all Allegato A della d.g.r. n. 8/6643 del 20 febbraio 2008 «Criteri e linee guida per il riconoscimento degli ecomusei (l.r. 12 luglio 2007 n. 13)», oppure dichiarato e documentato dal legale rappresentante dell ecomuseo riconosciuto. TIPOLOGIE DI INTERVENTO a) Interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o manutenzione straordinaria di immobili, al servizio delle attività di valorizzazione e sviluppo dell ecomuseo (come per es. sede istituzionale dell ecomuseo, centro di documentazione e di interpretazione, biblioteca dell ecomuseo, spazi espositivi), compreso l allestimento e acquisto di beni mobili; b) realizzazione di strutture, al servizio delle attività di valorizzazione e sviluppo dell ecomuseo (come per es. sede istituzionale dell ecomuseo, centro di documentazione e di interpretazione, biblioteca dell ecomuseo, spazi espositivi), compreso l allestimento e acquisto di beni mobili; c) realizzazione di percorsi per la fruizione pubblica del territorio dell ecomuseo, compreso la realizzazione di supporti informativi (come ad. es. pannelli esplicativi, postazioni multimediali).

17 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia I progetti presentati dovranno essere previsti nel programma pluriennale requisito minimo 15 di cui all allegato A della richiamata deliberazione n. 8/6643 del 20 febbraio 2008 «Criteri e linee guida per il riconoscimento degli ecomusei (l.r. 12 luglio 2007 n. 13)». Ogni ecomuseo riconosciuto, ai sensi della l.r. 13/2007, può presentare un solo progetto. I lavori possono riguardare anche lotti di interventi complessi, purché si configurino come lotti funzionali e funzionanti. SPESE AMMISSIBILI Spese tecniche di progettazione e di esecuzione dei lavori. Spese per attrezzature, arredi, dotazioni tecnologiche, allestimenti. Quota di cofinanziamento e soglie minima e massima Il soggetto proponente deve garantire una quota non inferiore al 50% del costo totale del progetto. Il costo totale del progetto deve rientrare, pena l esclusione, tra un minimo di A ,00 e un massimo di A ,00. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA Il dirigente competente con proprio atto approverà il bando con le modalità e i termini di presentazione delle domande di contributo e la relativa modulistica. VALUTAZIONE DELLE DOMANDE ISTRUTTORIA Requisiti di ammissibilità La mancanza di uno dei requisiti sotto elencati comporta l esclusione del progetto dalla fase istruttoria: presentazione entro i termini; cofinanziamento pari almeno al 50% del costo totale del progetto; completezza della documentazione richiesta nel bando; rispetto delle soglie minima e massima per il costo totale del progetto; rispetto delle tipologie di intervento ammissibili; disponibilità e/o pieno godimento del bene oggetto dell intervento alla data di presentazione della domanda; conformità urbanistica dell intervento; autorizzazioni, o istanze di autorizzazione, solo per i beni vincolati ai sensi del d.lgs. 42/04 e s.m.i. I lavori non dovranno essere realizzati, né in corso di realizzazione, alla data di pubblicazione della presente deliberazione. Elementi di valutazione delle domande Nella tabella che segue sono indicati gli elementi oggetto di valutazione e il relativo punteggio. Elementi oggetto di valutazione Punteggio Qualità e organicità del progetto, con particolare punteggio fino a 10 riferimento all approfondimento di dettaglio e alle soluzioni di valorizzazione e inserimento nel contesto di riferimento Adozione di soluzioni progettuali ecocompatibili punteggio fino a 4 Grado di coerenza del progetto con il programma punteggio fino a 2 pluriennale requisito minimo 15 Presenza di una quota di cofinanziamento ecce- punteggio fino a 10 dente il minimo richiesto: (0,5 p. ogni punto percentuale superiore al minimo previsto, fino a un massimo di 10 punti) Miglioramento dell accessibilità del bene o promo- punteggio fino a 6 zione al pubblico godimento di un bene precedentemente non fruibile realizzazione di lotto conclusivo di interventi complessi Rilevanza architettonica/artistica del bene in rela- 2 presente zione alla dichiarazione di interesse ex d.lgs. 0 non presente 42/2004 e s.m.i. Sponsor (contributo in denaro, beni o servizi) o ac- 2 presente cordi con fondazioni bancarie 0 non presente Y 2397 I progetti saranno inseriti in graduatoria solo se otterranno un punteggio superiore a 10. L assegnazione del cofinanziamento regionale avverrà sulla base della graduatoria, fino a esaurimento dei fondi disponibili. Nel caso in cui si rendessero disponibili ulteriori risorse a bilancio, si procederà alla loro assegnazione sulla base della graduatoria. Durata ed esito dell istruttoria L istruttoria per la valutazione delle domande ammesse sarà terminata entro 90 giorni dalla data di scadenza della presentazione delle domande stesse. Conclusa l istruttoria, il dirigente competente con proprio atto approverà la graduatoria dei progetti ammessi a contributo e assumerà gli atti amministrativi conseguenti. Gli esiti del procedimento saranno comunicati per iscritto. EROGAZIONE DEL COFINANZIAMENTO INFORMAZIONE MODALITÀ DI VERIFICA Modalità di erogazione del cofinanziamento I finanziamenti sono corrisposti nella misura del 75% alla presentazione dei seguenti documenti: certificato di inizio lavori; attestazione della congruità tecnico-amministrativa dei lavori/appalto; copia del contratto di affidamento dei lavori. Il saldo del contributo, corrispondente al 25%, viene erogato alla presentazione dei seguenti documenti: certificato di fine lavori; certificato di regolare esecuzione o di collaudo; quadro economico finale dei lavori; delibera o determina di approvazione della rendicontazione finale (solo per enti pubblici). Modalità di informazione e di comunicazione pubblica relative al progetto finanziato Il soggetto beneficiario del contributo regionale si impegna a evidenziare il ruolo di Regione Lombardia in ogni forma di comunicazione connessa alla realizzazione dell intervento. In particolare dovrà essere apposto, in spazio adeguato e con buona visibilità, il marchio di Regione Lombardia (1) Culture, Identità e Autonomie della Lombardia su tutto il materiale finalizzato a pubblicizzare e promuovere l intervento realizzato. Modalità di verifica sull impiego dei contributi Allo scopo di effettuare il controllo degli interventi finanziati e per la valutazione dei risultati, la competente struttura regionale ha facoltà di effettuare verifiche in corso d opera e a lavoro ultimato. I contributi erogati sono vincolati alla realizzazione degli interventi per i quali sono stati concessi e non possono essere utilizzati per altre finalità. In caso di mancato utilizzo delle risorse assegnate o di mancato rispetto delle norme fissate dal presente bando, anche per il mancato rispetto dei tempi, si provvederà alla revoca totale o parziale del finanziamento e al recupero delle somme erogate. (1) Occorre attenersi alle disposizioni del «Manuale di guidelines Regione Lombardia», approvato con d.g.r. n del 22 aprile Per ulteriori informazioni si veda la sezione Uso del marchio nel sito [BUR ] [4.3.0] D.g.r. 22 luglio n. 8/9888 Integrazione alla d.g.r. n del 19 giugno 2009 inerente la delimitazione dei territori danneggiati e specificazione delle provvidenze da applicarsi a seguito delle «piogge alluvionali dal 26 al 28 aprile 2009» nella provincia di Pavia Proposta al Ministero per le politiche agricole e forestali di declaratoria dell eccezionalità dell evento ai sensi del d.lgs. 29 marzo 2004 n. 102 LA GIUNTA REGIONALE Visto il d.lgs. 29 marzo 2004, n. 102, nonché le modifiche apportate con d.lgs. n. 82 del 18 aprile 2008, «Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell articolo 1, comma 2, lettera i), della legge 7 marzo 2003, n. 38»; Visto l articolo 107, comma 1, del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112, così come modificato dall articolo 13 del d.lgs. 29 ottobre 1999, n. 443, che attribuisce allo Stato i compiti relativi alla dichiarazione dell esistenza di eccezionale calamità o avversità atmosferica, ivi compresa l individuazione, sulla base di quella effettuata dalle regioni, dei territori danneggiati e delle provvidenze di cui al sopra citato d.lgs. 102/2004;

18 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Vista la d.g.r. n del 19 giugno 2009 avente ad oggetto: «Delimitazione dei territori danneggiati e specificazione delle provvidenze da applicarsi a seguito delle piogge alluvionali dal 26 al 28 aprile 2009 nella provincia di Pavia. Proposta al Ministero per le politiche agricole e forestali di declaratoria dell eccezionalità dell evento»; Vista la nota prot. n del 6 luglio 2009 della Provincia di Pavia Settore Agricoltura-, pervenuta in pari data, agli atti della Unità Organizzativa «Interventi per la competitività e l innovazione tecnologica delle aziende», con la quale si chiede di integrare l elenco di comuni sinistrati dalle «piogge alluvionali dal 26 al 28 aprile 2009» di cui alla citata deliberazione, in quanto l evento calamitoso ha prodotto effetti di ingente rilevanza su una più ampia porzione territoriale tale da non consentire, nei tempi previsti, una adeguata ed obbiettiva stima dei danni; Dato atto che il dirigente competente riferisce che la relazione di proposta integrativa alla d.g.r. n. 9649/2009, inviata dal Settore Agricoltura della provincia di Pavia, è attinente agli accertamenti dei danni causati dall evento «piogge alluvionali dal 26 al 28 aprile 2009» in provincia di Pavia, che hanno arrecato danni alle strutture connesse all attività agricola ricadenti nei territori comunali dei seguenti 17 comuni: 1) Albaredo Arnaboldi, 2) Barbianello, 3) Bastida Pancarana, 4) Campospinoso, 5) Casanova Lonati, 6) Cervesina, 7) Corana, 8) Cornale, 9) Mezzanino, 10) Nicorvo, 11) Pancarana, 12) Pinarolo Po, 13) Rea Po, 14) San Cipriano, 15) Silvano Pietra, 16) Verrua Po, 17) Zerbo; Vagliata la sopra citata proposta integrativa, dal Dirigente della Unità Organizzativa proponente, in merito alla quale è possibile affermare che ricorrono le condizioni obiettive di danno tali da giustificare la richiesta di integrazione della d.g.r. n. 9649/2009, al Ministero competente, del decreto di dichiarazione dell esistenza dei caratteri di eccezionalità dell evento calamitoso sopra citato; Ritenuto pertanto, da parte del dirigente della Unità Organizzativa Interventi per la competitività e l innovazione tecnologica delle aziende di poter procedere alla individuazione dei territori danneggiati ed alla specificazione delle provvidenze concedibili, così come indicato nella relazione (allegato A), composta da n. 02 fogli, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; Vagliate e assunte come proprie le predette considerazioni; All unanimità dei voti espressi nelle forme di legge; Delibera 1) di integrare la d.g.r. n del 19 giugno 2009 con i seguenti 17 comuni della provincia di Pavia: 1) Albaredo Arnaboldi, 2) Barbianello, 3) Bastida Pancarana, 4) Campospinoso, 5) Casanova Lonati, 6) Cervesina, 7) Corana, 8) Cornale, 9) Mezzanino, 10) Nicorvo, 11) Pancarana, 12) Pinarolo Po, 13) Rea Po, 14) San Cipriano, 15) Silvano Pietra, 16) Verrua Po, 17) Zerbo in cui possono essere applicate le provvidenze previste dal d.lgs. 29 marzo 2004 n. 102 art. 5, commi 3, e successive modifiche, per le strutture connesse all attività agricola in conformità a quanto risulta dalla relazione, allegato A) composto da n. 02 fogli e costituente parte integrante e sostanziale del presente atto; 2) di inoltrare al Ministero competente la proposta di declaratoria della eccezionalità dell evento «piogge alluvionali dal 26 al 28 aprile 2009» in provincia di Pavia in quanto si ritiene che ricorrano condizioni obiettive di danno tali da giustificare il riconoscimento dei caratteri di eccezionalità dell evento stesso; 3) di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni Allegato A) Relazione tecnica inerente all evento calamitoso: «Piogge alluvionali dal 26 al 28 aprile 2009 in provincia di Pavia» (Integrazione alla d.g.r. n del 19 giugno 2009) (d.lgs. 29 marzo 2004 n. 102 e s.m. e i. con d.lgs. n. 82/2008) Gli ulteriori accertamenti espletati del Settore Agricoltura, della provincia di Pavia, competente per territorio, hanno portato alle seguenti risultanze sia in merito alla tipologia dei danni che alla estensione territoriale in ambito provinciale. Di seguito, ad integrazione di quanto ampiamente descritto con la relazione allegata alla d.g.r del 19 giugno 2009, si Y 2398 riporta l aggiornamento delle aree comunali interessate dal danno non inserite nella citata deliberazione di proposta, in quanto gli effetti di ingente gravità hanno interessato una vasta porzione territoriale tale da non consentire, nei tempi previsti, una adeguata ed obbiettiva stima dei danni. Si riportano, inoltre, le relative richieste di provvidenze ai sensi di legge alla luce del presente aggiornamento. ENTITÀ E TIPOLOGIA DEI DANNI Danni alle strutture agricole (art. 5, comma 3 del d.lgs. 102/2004) Gli ulteriori sopralluoghi effettuati dal Settore Agricoltura della Provincia di Pavia hanno evidenziato che la zona collinare dell Oltrepò Pavese è stata interessata da fenomeni di smottamento e frane che hanno causato ingenti danni ai vigneti, creando dislivelli e voragini nei terreni, tali da non essere più recuperabili se non con i radicali interventi di espianto dei vigneti, rimodellamento dei fondi e successivi reimpianti. Le frane interessano non solo singoli appezzamenti, ma anche interi versanti di notevoli superfici coltivate a vigneto, con spaccature e profondi dislivelli del terreno. Inoltre si sono verificate frane che hanno travolto fabbricati agricoli con conseguente distruzione di macchine agricole. Anche nelle zone pianeggianti della Lomellina (comune di Nicorvo) nonché nella parte più ad Est della provincia di Pavia (comune di Zerbo) le campagne, a seguito dell esondazione dei corsi d acqua, sono state oggetto di allagamenti perdurati diversi giorni, con asportazione del manto coltivo e riporto di spessi strati di sabbia e detriti. Le aziende dovranno quindi affrontare notevoli costi per il ripristino strutturale dei fondi per renderli nuovamente coltivabili. I comuni interessati alle descritte tipologie di danno sono: 1) Albaredo Arnaboldi, 2) Barbianello, 3) Bastida Pancarana, 4) Campospinoso, 5) Casanova Lonati, 6) Cervesina, 7) Corana, 8) Cornale, 9) Mezzanino, 10) Nicorvo, 11) Pancarana, 12) Pinarolo Po, 13) Rea Po, 14) San Cipriano, 15) Silvano Pietra, 16) Verrua Po, 17) Zerbo. Il danno alle strutture agricole stimato è di C ,00, pari al 38% della PLV stimata in C ,00, calcolata sulla base di una media produttiva riferita al triennio precedente. Pertanto si chiede vengano applicate le misure volte al ripristino per danni alle strutture, di cui al d.lgs 102/04 art. 5 comma 3 nei citati 17 comuni della provincia di Pavia. QUANTIFICAZIONE DEI DANNI E RICHIESTA DELLE PROVVIDENZE Premesso che con la proposta di declaratoria approvata con d.g.r. n del 19 giugno 2009 è stata richiesta: 1. l applicazione delle misure volte al ripristino delle infrastrutture connesse all attività agricola, di cui al d.lgs 102/04 art. 5 comma 6, per un importo totale di C ,00; 2. l applicazione delle misure volte al ripristino dei danni alle strutture, di cui al d.lgs 102/04 art. 5 comma 3; per un importo di C ,00. Con la presente proposta, ad integrazione di quanto richiesto con la citata deliberazione, si chiede che vengano applicate le misure volte al ripristino per danni alle strutture, di cui al Dlgs 102/04 art. 5 comma 3 anche per i seguenti 17 comuni della Provincia di Pavia: 1) Albaredo Arnaboldi, 2) Barbianello, 3) Bastida Pancarana, 4) Campospinoso, 5) Casanova Lonati, 6) Cervesina, 7) Corana, 8) Cornale, 9) Mezzanino, 10) Nicorvo, 11) Pancarana, 12) Pinarolo Po, 13) Rea Po, 14) San Cipriano, 15) Silvano Pietra, 16) Verrua Po, 17) Zerbo, per un danno che ammonta ad C ,00. In definitiva, complessivamente, a compensazione dei danni subiti dagli eventi alluvionali dal 26 al 28 aprile 2009 in provincia di Pavia, si chiede un intervento finanziario pari a: C ,00 per danni alle infrastrutture connesse all attività agricola (d.lgs. 102/04 art. 5 comma 6); C ,00 per danni alle strutture agricole (d.lgs. 102/04 art. 5 comma 3) [BUR ] [3.6.0] D.g.r. 22 luglio n. 8/9891 Determinazioni in merito ai criteri e alle modalità di concessione dei contributi per la realizzazione di progetti educativi,

19 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia di utilità sociale e ambientale attraverso l esercizio di attività di soggiorno e campeggio (l.r. n. 16/2008) LA GIUNTA REGIONALE Vista la legge regionale 26 maggio 2008 n. 16 «Norme per la tutela e regolamentazione dei campeggi e dei soggiorni didatticoeducativi nel territorio della Regione Lombardia», con la quale vengono riconosciute le attività educative, didattiche, sociali e religiose realizzate da enti, organizzazioni e associazioni senza scopo di lucro nell ambito dei loro fini istituzionali e statutari mediante l attivazione di campeggi e soggiorni sul territorio regionale; Visto in particolare l art. 11 della l.r. n. 16/2008 che prevede contributi regionali per la realizzazione di progetti educativi, di utilità sociale e ambientale rispondenti alle finalità indicate dalla legge; Visto altresì il comma 1 dell art. 12 della stessa legge regionale, che attribuisce alla Giunta regionale, acquisito il parere della commissione consiliare competente, il compito di determinare criteri e modalità di concessione dei contributi regionali e il comma 2 dello stesso articolo di legge che assegna al Dirigente della Direzione Generale competente per materia il compito di procedere all assegnazione dei contributi stessi; Visto il Programma Regionale di Sviluppo della Regione Lombardia della VIII Legislatura, approvato con d.c.r. n. 25 del 26 ottobre 2005, che sottolinea la necessità di valorizzare il capitale umano attraverso un attenzione particolare alle nuove generazioni, sostenendo l acquisizione di saperi e abilità anche attraverso esperienze ed attività complementari ai sistemi formativi tradizionali; Ritenuto di interesse per la Regione Lombardia incrementare la capacità operativa e funzionale dei campeggi e dei soggiorni didattico-educativi operanti sul territorio, quali attività qualificanti per la crescita della persona e per la conoscenza e divulgazione delle molteplici realtà territoriali lombarde; Rilevato che ai sensi dell art. 11, comma 2) della l.r. n. 16/2008 sono considerati progetti educativi, di utilità sociale e ambientale: gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ampliamento e ristrutturazione edilizia, adeguamento impianti, di strutture fisse, mobili ed edifici destinati ai soggiorni in struttura fissa autogestita; i progetti per la realizzazione di aree attrezzate; i progetti, realizzati in collaborazione con enti gestori di aree protette o enti locali, finalizzati alla valorizzazione e salvaguardia del territorio; i progetti educativi finalizzati all integrazione sociale e culturale di soggetti svantaggiati; Vista la disponibilità di risorse per investimenti in conto capitale sull UPB «Integrazione delle politiche per i giovani», al capitolo 7330 del bilancio 2009 «Spese per il sostegno ai campeggi e soggiorni didattico-educativi»; Dato atto che le risorse per l anno 2009 ammontano complessivamente a C ,00; Rilevata la necessità di procedere con modalità che permettano di perseguire gli obiettivi indicati dalla l.r. n. 16/2008 e allo stesso tempo di sostenere in maniera adeguata la platea dei potenziali beneficiari; Visti i criteri per la predisposizione dell invito alla presentazione di domande di contributo per la realizzazione di aree attrezzate per campeggi didattico-educativi temporanei o mobili itineranti autogestiti, riportati nell Allegato A) che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; Ritenuto di approvare, per le motivazioni sopra richiamate, i criteri di cui all Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente atto; Ritenuto di rinviare a successivi provvedimenti del Dirigente competente della Giunta regionale della Lombardia l assunzione di tutti i provvedimenti necessari per dare attuazione alle disposizioni di cui alla presente deliberazione; Vista la legge regionale 31 marzo 1978 n. 34 «Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione» e successive modificazioni e integrazioni; Vista altresì la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi», che all art. 12 Y 2399 prescrive l obbligo a carico delle Pubbliche Amministrazioni della determinazione e della pubblicazione dei criteri e delle modalità cui le stesse devono attenersi nella concessione di contribuiti e vantaggi economici ad Enti pubblici e ad operatori privati; Vagliate ed assunte come proprie le predetti considerazioni; Acquisito, in ottemperanza del comma 1 dell articolo 12 della legge regionale n. 16/2008 il parere della competente Commissione Consiliare, espresso nella seduta del 15 luglio 2009; All unanimità dei voti espressi nelle forme di legge Delibera 1. di approvare i criteri per l assegnazione dei contributi per la realizzazione di aree attrezzate per campeggi didattico-educativi temporanei o mobili itineranti autogestiti di cui all Allegato A), che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di dare atto che le risorse disponibili ammontano a C ,00 e sono disponibili sull UPB «Integrazione delle politiche per i giovani», al cap del bilancio 2009 «Spese per il sostegno ai campeggi e soggiorni didattico educativi», che presenta la necessaria disponibilità; 3. di dare atto che il dirigente competente della Giunta regionale della Lombardia provvederà ai conseguenti adempimenti attuativi e all adozione degli atti conseguenti; 4. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione e dei suoi allegati: sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; sul sito Il segretario: Pilloni Allegato A) «Criteri per l assegnazione di contributi per la realizzazione di aree attrezzate per campeggi didattico-educativi temporanei o mobili itineranti autogestiti» (l.r. 26 maggio 2008, n. 16 art. 11, comma b) 1. Premessa Il presente documento individua i criteri per l assegnazione di contributi per la realizzazione di aree attrezzate per progetti educativi, di utilità sociale e ambientale che possono essere perseguiti attraverso l esercizio delle attività di campeggio didatticoeducativi. 2. Finalità La Regione Lombardia intende promuovere e sostenere le iniziative realizzate da enti, associazioni od organizzazioni senza scopo di lucro, che hanno come oggetto principale del proprio impegno sociale finalità culturali ed educative che possono essere perseguite anche attraverso l esercizio delle attività di campeggio sul territorio regionale. In coerenza con il Documento Programmatico «Nuova Generazione di idee», intende inoltre incentivare l attivazione di una rete di sinergie progettuali e operative, favorendo processi di progettazione partecipata. 3. Soggetti beneficiari e requisiti per l ammissione ai contributi La Regione concede contributi per la realizzazione di progetti educativi di utilità sociale e ambientale realizzati attraverso attività di campeggio temporaneo o mobile itinerante autogestito, agli Enti, alle associazioni od organizzazioni che hanno come oggetto esclusivo o principale del proprio impegno sociale finalità culturali ed educative. Ai fini della presentazione delle domande per l ammissione al contributo, coerentemente con quanto previsto dal Testo Unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo aiuto (l.r. n. 1 del 14 febbraio 2008), si considerano «enti», «associazioni» e «organizzazioni»: gli organismi della cooperazione; le cooperative sociali; le associazioni e gli enti di promozione sociale; le fondazioni; gli enti di patronato; gli enti riconosciuti delle confessioni religiose; le organizzazioni di volontariato; altri soggetti sociali senza scopo di lucro.

20 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia I soggetti interessati a presentare domanda dovranno essere legalmente costituiti ed essere operativi in modo continuativo dal 2006 ed avere almeno una sede operativa in Lombardia. Il soggetto interessato può presentare più domande di intervento riferite a diverse aree di campeggio. Ogni domanda deve essere presentata separatamente. In ogni caso saranno finanziabili al massimo 3 richieste per lo stesso soggetto richiedente. I soggetti beneficiari, per il 2009, non possono accettare altri contributi pubblici in riferimento a strutture, attrezzature e/o progetti oggetto dell intervento di cui alla l.r. n. 16/2008 (a titolo esemplificativo: soggetti richiedenti non possono ricevere, per le stesse finalità, anche contributi regionali per i rifugi, bivacchi, agriturismi e fattorie didattiche). Gli Uffici della Direzione Generale Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza accerteranno la completezza e la regolarità delle domande presentate. 4. Criteri di finanziamento degli interventi La Regione, con decreto del Dirigente competente, approva l invito alla presentazione delle domande per l accesso ai contributi per la realizzazione, nel corso del 2009, di aree attrezzate per l esercizio delle attività di campeggi didattico-educativi, temporanei o mobili itineranti, di cui alla l.r. 16/2008. Le richieste di contributo verranno valutate da un apposito gruppo di lavoro e, sulla base dei punteggi attribuiti, verrà formalizzata la graduatoria per l accesso ai contributi. Interventi ammissibili al contributo Sono ammissibili al contributo regionale gli interventi per la realizzazione di aree attrezzate destinate ai soggiorni in campeggio temporaneo autogestito e/o campeggio mobile itinerante autogestito di cui all art. 2 tipologia «b» e «c» della l.r. n. 16/2008; Tutti gli interventi ai quali concorre il contributo regionale, devono essere realizzati esclusivamente sul territorio lombardo. Fanno eccezione le domande di contributo relative al solo acquisto di materiali e attrezzature, quali tende, cucine mobili e dotazioni che seguono il gruppo negli spostamenti e che quindi devono essere completamente removibili. Il costo complessivo del progetto per cui si intende richiedere il contributo non deve essere inferiore a C 5.000,00 Entità del contributo Per tutte le tipologie di interventi ammissibili, Regione Lombardia concede per il 2009 un contributo a fondo perduto pari al concorso massimo del 45% delle spese ritenute ammissibili e comunque non superiore a C ,00. Il contributo regionale è concesso seguendo l ordine della graduatoria che verrà formulata sulla base dei criteri di valutazione e l attribuzione dei punteggi stabiliti al successivo punto 6, fino ad esaurimento delle risorse disponibili. I soggetti ritenuti ammissibili, ma non finanziabili, potranno accedere ai contributi qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse nel corso dell anno. 5. Spese ammissibili e decorrenza delle spese Per la realizzazione degli interventi previsti all art. 11, comma 2, lettera b) sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa: adeguamento e acquisto di materiale tecnico e attrezzature per la realizzazione di campeggi temporanei o mobili (tende, materiali per la cucina da campo, attrezzi da lavoro, cucine e servizi prefabbricate, materiali per la conduzione temporanea di energia elettrica ed acqua, attrezzature mobili per la sicurezza antincendio); realizzazione delle dotazioni per l adeguamento normativo di tipo igienico sanitario delle aree da campeggio; manutenzione e restauro di aree per il campeggio (pulizia, sistemazione, adeguamento strutture e servizi); realizzazione o adeguamento di impianti elettrici ed idrici; vasche per la raccolta dei liquami civili; impianti mobili antincendio; cisterne per la raccolta di acqua piovana; piazzole protette per l accensione di fuochi a fiamma libera; realizzazione di interventi a basso impatto ambientale; interventi per il miglioramento dell accessibilità delle aree ai diversamente abili. La spesa per la progettazione dei lavori è ammessa in misura non superiore al 10% degli interventi da realizzare. Y 2400 L IVA può costituire spesa ammissibile solo se realmente e definitivamente sostenuta dal soggetto richiedente (Regolamento CE 448/2004 Iva non recuperabile). Al fine di sostenere i soggetti richiedenti per le finalità previste dalla l.r. 16/2008 già a partire dalla stagione estiva 2009, il contributo potrà riguardare anche spese sostenute per interventi e/o acquisiti effettuatati a decorrere dal 15 marzo Spese non ammissibili Acquisto di terreni e/o di immobili. Interventi realizzati in difformità all autorizzazione prevista all art. 6 della l.r. 16/2008; 6. Criteri di valutazione e selezione dei progetti La formulazione della graduatoria verrà effettuata sulla base dei seguenti criteri: Grado di partecipazione finanziaria: rapporto tra autofinanziamento e importo delle spese complessivamente ammissibili (da 0a15punti) Complessità dell intervento: realizzazione di più interventi coerenti con l analisi effettuata in sede di relazione tecnica (da1a30punti) Localizzazione: realizzazione di interventi per campeggio in aree montane della Lombardia (1 punto) Funzionamento/utilizzo nell anno: periodi di utilizzo dell area e dei materiali per cui si richiede il contributo (da 1 a 3 punti) Partecipazione dei giovani: coinvolgimento dei giovani con ruoli attivi nella realizzazione del progetto e dell intervento (1 punto) I suddetti punteggi verranno attribuiti sulla base della scala di valutazione definita con decreto del competente Dirigente della Direzione Generale Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza. L ammissione al finanziamento dell intervento è subordinata al raggiungimento di un punteggio complessivo pari o superiore a 20. In caso di parità di punteggio, si procederà all individuazione delle priorità sulla base della valutazione della qualità del progetto educativo, che non concorre alla formulazione della graduatoria, ma rappresenta elemento di qualità sulla base del quale distinguere progetti pari merito. 7. Condizioni di ammissibilità delle domande L ammissibilità al finanziamento delle domande presentate è subordinata al possesso dei seguenti requisiti: coerenza dell intervento proposto con le finalità e gli obiettivi di cui alla l.r. n. 16/2008; appartenenza del soggetto proponente alle categorie di soggetti di cui al punto 3; interventi riconducibili alle tipologie e alle localizzazioni indicate ai punti 4e5; costo dell intervento non inferiore a C 5.000,00; domande di contributo pervenute entro i tempi e le modalità previsti dall invito alla presentazione delle domande di contributo; completezza della documentazione prevista dall invito. Dovrà inoltre essere superato il punteggio minimo definito al punto 6 (20 punti). I soggetti ammessi al contributo regionale dovranno far pervenire entro 10 gg. dal ricevimento della comunicazione regionale, lettera di accettazione e lettera di impegno al mantenimento della destinazione degli impianti, delle attrezzature, dei servizi, dei materiali ed ogni altro bene oggetto di contributo, ad un uso coerente con le attività previste della l.r. n. 16/2006, per la durata di almeno 5 anni dalla data di assegnazione del contributo. 8. Tempi per la realizzazione degli interventi Inizio entro 30 giorni dalla data di accettazione del contributo regionale. Conclusione entro il mese di aprile I termini sopra riportati e quelli stabiliti dagli atti di assegnazione dei contributi sono previsti a pena di decadenza del contributo concesso, salvo proroga che può essere autorizzata su richiesta dell interessato per giustificati motivi. La proroga è disposta per una sola volta. In ogni caso, la proroga non può superare di 180 giorni la data prevista per la conclusione degli interventi, pena la revoca del contributo.

21 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 9. Erogazione dei contributi e rendicontazione finale Il contributo assegnato ai beneficiari sarà erogato con le seguenti modalità: il 50% del contributo assegnato entro il termine massimo di 30 gg. dalla comunicazione di avvio degli interventi finanziati e/o dell acquisto attrezzature, su richiesta del legale rappresentante con trasmissione della relativa documentazione; il saldo entro il termine massimo di 30 gg. dalla presentazione della rendicontazione finale, corredata dai giustificativi delle spese sostenute e dall autocertificazione dell avvenuto pagamento delle stesse ai sensi del d.p.r. 445/2000, da rilasciare sotto la propria responsabilità e con dichiarazione di consapevolezza delle norme riferite alla decadenza dei benefici ed alle sanzioni applicate in caso di dichiarazioni mendaci. Per le spese già interamente sostenute in data comunque non anteriore al 15 marzo 2009, andrà prodotta specifica autocertificazione a firma del legale rappresentante del soggetto richiedente attestante la data di inizio e fine lavori e/o la data di acquisto dei materiali e delle attrezzature ammissibili. L erogazione avverrà in un unica soluzione, entro il termine massimo di 60 gg. dalla presentazione della rendicontazione finale e relativa trasmissione della documentazione attestante il periodo in cui le spese sono state sostenute e i relativi importi. Rendicontazione finale La rendicontazione finale deve essere inviata all ufficio regionale competente entro 30 giorni dalla conclusione degli interventi. 10. Modalità di verifica sull impiego dei contributi L amministrazione regionale effettua controlli, anche a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive, ai sensi dell art. 71 del d.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445 e ha facoltà di effettuare, in qualsiasi momento, visite di controllo sugli interventi attuati finalizzate ad accertare la regolarità della realizzazione degli interventi e l effettiva presenza dei requisiti richiesti dal provvedimento attuativo. 11. Competenze della Direzione Generale Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza La Direzione Generale Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza procederà con propri provvedimenti alla pubblicazione dell invito per la presentazione delle domande di contributo, alla verifica di ammissibilità delle domande e all assegnazione dei contributi. Il presente provvedimento è consultabile sul sito internet della Direzione Generale Giovani, Sport, Turismo e Scurezza all indirizzo [BUR ] [4.1.0] D.g.r. 22 luglio n. 8/9900 Interventi a favore degli Enti locali danneggiati da eventi calamitosi con l utilizzo del Fondo Regionale di Protezione Civile (art. 138, comma 16, legge 388/2000) LA GIUNTA REGIONALE Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225 che istituisce il Servizio Nazionale della Protezione Civile e che all art. 6, comma 1, prevede che, secondo i rispettivi ordinamenti e le rispettive competenze, le Regioni provvedano all attuazione delle attività di protezione civile; Vista la legge 23 dicembre 2000, n. 388 che, all art. 138 comma 16, istituisce il «Fondo Regionale di Protezione Civile» per finanziare gli interventi delle Regioni, delle Province Autonome e degli Enti locali, diretti a fronteggiare esigenze urgenti per le calamità naturali di livello b) di cui all art. 108 del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112, nonché per potenziare il sistema di protezione civile delle Regioni e degli Enti locali, il cui utilizzo è disposto dal Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome; Visto l art. 4 della l.r. 22 maggio 2004, n. 16 «Testo unico delle disposizioni regionali in materia di protezione civile», che definisce, tra l altro, le funzioni della Regione in materia di «superamento dell emergenza» e di «definizione di indirizzi e principi direttivi in materia di protezione civile»; Visto l art. 2 della predetta l.r. 22 maggio 2004, n. 16 che definisce le funzioni dei comuni nell ambito del sistema di protezione civile tra cui l istruttoria delle richieste di risarcimento danni sul territorio di competenza; Y 2401 Vista la d.g.r. n. 8/8755 del 22 dicembre 2008 con la quale è stata approvata la nuova «Direttiva Regionale per la gestione della post-emergenza» che sostituisce integralmente la d.g.r. 7/20486 del 7 febbraio 2005 ad esclusione degli allegati da 1 a 8; Considerato che nel corso dell anno 2008 la Regione Lombardia è stata colpita da eventi naturali, alcuni dei quali di eccezionale intensità, riconducibili agli eventi di tipo b) di cui all art. 108 del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112; Considerato che con il decreto n del 15 aprile 2009 è stato costituito il «Gruppo Tecnico Interdirezionale per la valutazione degli eventi calamitosi sul territorio della Lombardia d.g.r. n. 8/8755 del 22 dicembre 2008»; Viste le risultanze istruttorie dell attività svolta da tale Gruppo Tecnico Interdirezionale e, in particolare, la proposta tecnica di riparto agli atti della Unità Organizzativa Sistema Integrato di Prevenzione precedente, formulata tenendo conto dell ordine di priorità delle richieste di intervento provenienti dagli Enti locali (Comuni, Province e Comunità Montane) e validate dalle Sedi Territoriali regionali; Dato atto che l ammontare dei contributi proposti dal Gruppo Tecnico Interdirezionale è riconosciuto fino ad un massimo del 70% del costo totale degli interventi validati, restando la rimanente percentuale a carico dei richiedenti; Dato atto altresì che qualora l importo complessivo dell intervento dovesse risultare minore dell importo validato e ammesso a contributo, l ammontare del contributo regionale sarà proporzionalmente ridotto; Considerato tuttavia che vi sono comuni che evidenziano una precaria condizione economica, secondo quanto evidenziato dall Indicatore di Stato Economico dell Ente (ISS fonte SISEL, Osservatorio Statistico Regionale); Ritenuto pertanto di non vincolare l obbligatorietà del cofinanziamento per i comuni caratterizzati da un Indicatore di Stato di Salute Economico minore o uguale a 0.1, coerentemente con quanto previsto dalla nuova direttiva di post-emergenza di cui alla d.g.r. 8/8755 del 22 dicembre 2008 (punto 2.11); Acquisito l assenso e la condivisione del Gruppo Tecnico Interdirezionale in data 20 maggio 2009 relativamente ai criteri e alle priorità proposti per l utilizzo del Fondo Regionale di Protezione Civile sul piano degli interventi che risulta essere oggetto di contributo; Ritenuto altresì di stabilire in 24 mesi dalla pubblicazione della delibera stessa il termine ultimo entro il quale gli Enti locali beneficiari del contributo regionale sono tenuti a rendicontare alla Regione gli interventi effettuati; Ritenuto inoltre che, qualora si renderanno disponibili eventuali ulteriori risorse finanziarie sul Fondo di Protezione Civile, per far fronte agli eventi calamitosi 2008, tali risorse saranno ripartite con le medesime modalità dell allegata proposta e secondo l ordine di priorità di cui all Allegato D); Vista la proposta finale di utilizzo dei fondi disponibili conseguentemente elaborata dal Dirigente della U.O. S.I.P. composta dai documenti allegati parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione sub A), B), C), D) che si sottopone all approvazione della Giunta regionale; Dato atto che il contributo regionale ammonta complessivamente a C ,07 (tremilioniquattrocentodiciannovemilaottocentosessantatre/07) con imputazione al Fondo Regionale di Protezione Civile ex legge 388/2000 e successive modifiche ed integrazioni, UPB cap del Bilancio regionale 2009, che presenta la necessaria copertura finanziaria; Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge Delibera 1. di approvare la proposta finale di utilizzo del Fondo Regionale di Protezione Civile per gli interventi diretti a fronteggiare le calamità naturali di livello b) di cui all art. 108 del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112, verificatesi nell anno 2008 secondo quanto previsto negli allegati A (Riepilogo), B, C, D, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento dando atto che il contributo regionale ammonta a complessivi C ,07 (tremilioni quattrocento diciannovemila ottocentosessantatre/07); 2. di dare atto che l ammontare dei contributi per il rimborso delle spese di prima emergenza è pari al 70% delle spese sostenute e validate, restando la rimanente percentuale a carico degli Enti richiedenti (Allegato B);

22 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 3. di dare atto che l ammontare dei contributi per i danni alle infrastrutture e danni al territorio è riconosciuto fino ad un massimo del 70% degli interventi validati, restando la rimanente parte a carico degli Enti richiedenti (Allegato C) ad eccezione di quanto disposto dal punto 5; 4. di dare atto che qualora l importo complessivo dell intervento di cui agli Allegati B e C dovesse risultare minore dell importo validato e ammesso a contributo, l ammontare dello stesso contributo regionale sarà proporzionalmente ridotto; 5. di dare atto che per quei comuni che evidenziano una precaria condizione economica, ed in particolare sono caratterizzati da un Indicatore di Stato di Salute Economico minore o uguale a 0,1 (ISS fonte SISEL, Osservatorio Statistico Regionale), non sia da considerarsi vincolante il cofinanziamento del 30% previsto al precedente punto 3; deve essere comunque fatta salva la funzionalità dell intervento; 6. di stabilire che il termine ultimo entro il quale gli Enti locali Y 2402 REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE GENERALE PROTEZIONE CIVILE, PREVENZIONE E POLIZIA LOCALE EVENTI CALAMITOSI ANNO 2008 ALLEGATO A PROSPETTO PRIMA EMERGENZA (Allegato B) POST-EMERGENZA (Allegato C) RIEPILOGATIVO (spese sostenute dagli Enti) (danni a infrastrutture e territorio) Contributo Importo validato Importo validato Contributo regionale regionale (70%) (A) (A) (A) (A) BERGAMO , , , ,00 BRESCIA , , , ,24 COMO , , , ,44 CREMONA 0,00 0, , ,00 LECCO , , , ,00 LODI , , , ,00 MILANO , , , ,00 MANTOVA , , , ,00 PAVIA , , , ,00 SONDRIO , , , ,00 VARESE , , , ,00 TOTALI , , , ,68 CONTRIBUTO REGIONALE COMPLESSIVO beneficiari del contributo regionale sono tenuti a rendicontare alla Regione gli interventi effettuati è il 31 dicembre 2009 per le spese di prima emergenza (Allegato B) e il 30 giugno 2011 per i danni alle infrastrutture e danni al territorio (Allegati C e D); 7. di stabilire che, ove si rendessero disponibili entro il corrente anno eventuali ulteriori risorse finanziarie sul Fondo di Protezione Civile per far fronte agli eventi calamitosi 2008, tali risorse saranno ripartite con le medesime modalità dell allegata proposta secondo l ordine di priorità di cui all Allegato D; 8. di imputare la somma complessiva di C ,07 (tremilioniquattrocentodiciannovemilaottocentosessantatre/07) sul Fondo Regionale di Protezione Civile, UPB , capitolo di spesa 5917 del Bilancio per l esercizio finanziario 2009; 9. di disporre la pubblicazione del presente atto, compresi gli allegati, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni ,07 IMPORTO TOTALE PRIORITÀ RESIDUE , ,98 (Allegato D) ALLEGATO B EVENTI CALAMITOSI ANNO 2008 SPESE DI PRIMA EMERGENZA SOSTENUTE DAGLI ENTI CONTRIBUTO IMPORTO N. DATA REGIONALE PROV. ENTE LOCALE LOCALITÀ VALIDATO SCHEDA EVENTO (70%) (A) (A) mag BG Albino Sponda sx del fiume Serio 918,63 643, giu BG Albino Sponda sx del fiume Serio 3.450, , ago BG Almenno San Bartolomeo Centro abitato 6.808, , set BG Alzano Lombardo Centro abitato , , mag BG Brignano Gera d Adda Zona nord del paese , , giu BG Cerete Loc. Monte Lusù , , set BG Cologno al Serio Via delle Galose 4.901, , mar BG C. M. Valle Seriana Cene Parco Paleontologico , , mar BG Costa Serina Fraz. Ascensione 1.284,00 898, giu BG Costa Serina Centro abitato 8.580, , mag BG Costa Volpino Loc. Ciar e Supine 5.160, , lug BG Costa Volpino Frazioni varie , , mag BG Cusio Stada comunale «Colle Maddalena Monte Avaro» 9.685, , mag BG Dossena Località via provinciale 720,00 504,00

23 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2403 CONTRIBUTO IMPORTO N. DATA REGIONALE PROV. ENTE LOCALE LOCALITÀ VALIDATO SCHEDA EVENTO (70%) (A) (A) mag BG Dossena Centro edificato di Via Don Rigoli , , giu BG Dossena Via Risorgimento 720,00 504, apr BG Endine Gaiano Varie 7.169, , set BG Entratico Viabilità , , apr BG Fonteno Centro abitato , , lug BG Fuipiano Valle Imagna Via Italia 6.000, , lug BG Lovere Piscine comunali 3.936, , lug BG Ornica Strada Ornica-Valtorta 4.500, , lug BG Piazzolo Strada Costa-Forcella 3.000, , mag BG Pradalunga Località varie 5.000, , ago BG Presezzo Aree limitrofe torrente Lesina 5.971, , apr BG Riva di Solto Valle di Zù 7.736, , ago BG Romano di Lombardia Quartiere Cappuccini , , lug BG Roncobello Strada forestale Cantoni Bordogna 576,00 403, mag BG Sant Omobono Imagna Loc. Cornamusa 6.000, , giu BG Strozza Via Ca Campo 2.520, , giu BG Tavernola Bergamasca Costone Torrente Rino, loc. Pozzo Roma , , lug BG Valbondione Mulattiera Curò, loc. Valletera e centro abitato , , ott BG Valgoglio Via Foppe , , lug BG Valleve Infrastrutture varie , , mag BG Valsecca Strada collegamento Via Chignolo e Valsecca Bassa 2.160, , ago BG Villa d Ogna Via Colleoni (strada cunella) 4.251, ,12 BG Totale , , apr BS Pian Camuno Strade comunali , , apr BS Artogne Dosso dei Guelfi 1.039,20 727, apr BS Zone Strade comunali 5.194, , giu BS Sarezzo Valle di Sarezzo , , giu BS Monno Andulfo 6.544, , lug BS Pian Camuno Territorio comunale , , lug BS Limone Valle Singol Sopino S. Giovanni , , lug BS Magasa Strade comunali , , lug BS Bione Centro abitato 1.060,92 742, lug BS Salò Parcheggio comunale Tavine 1.320,00 924, ago BS Temù Strada comunale di accesso diga ENEL 6.800, , ago BS Sellero Località Fornaci 3.300, , ago BS Zone Territorio comunale 3.300, , ago BS Iseo Territorio comunale , , ago BS Gardone Val Trompia Territorio comunale , , ago BS Sale Marasino Territorio comunale 2.495, , ago BS Sarezzo Territorio comunale , , ago BS Erbusco Fraz. Zocco e loc. Villa Pedergnano 3.360, , lug BS Capovalle Strade comunali 8.254, , ago BS Pisogne Loc. Neziole , , lug BS Tremosine Cadignano e Secastello , , apr BS Angolo Terme Strade comunali 8.000, ,00 BS Totale , , apr CO Asso Scarenna 5.000, , mag CO Grandola ed Uniti Chioderia 1.000,00 700, mag CO Sorico Via Locofontana 1.440, , mag CO Cremia Marte 2.000, , lug CO Dongo Centro abitato 8.548, , lug CO S.Siro Varie , , lug CO Barni Varie , , lug CO Pognana Lario Valletti demaniali 8.007, , lug CO Sorico Varie 1.900, , lug CO Lezzeno Valle di Villa 8.400, , lug CO Ronago Via Lugano 990,00 693,00

24 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2404 CONTRIBUTO IMPORTO N. DATA REGIONALE PROV. ENTE LOCALE LOCALITÀ VALIDATO SCHEDA EVENTO (70%) (A) (A) lug CO Veleso Centro abitato e Via Loarno 2.000, , lug CO Albavilla Centro abitato 5.000, , set CO Plesio Centro abitato 5.000, ,00 CO Totale , , lug LC Casargo Strada Piazzo-Paglio , , lug LC Oliveto Lario Via per S. Giorgio Valle del Lim , , lug LC Pagnona Loc. Piazzola 9.960, , lug LC Pagnona Loc. Panigale 4.998, , lug LC Oliveto Lario Loc. Varie 8.548, , ago LC Barzio Valle Inscea 2.160, , set LC Mandello del Lario Loc. varie , , apr LC Bellano Sentiero del Viandante 5.000, , mag LC Airuno Strada per Aizzurro 3.000, , lug LC Esino Lario Loc. Lava 6.960, , lug LC Vendrogno Loc. varie 5.000, , mag LC Missaglia Loc. Maresso 8.000, , lug LC Civate Innesto superstrada ,00 308, lug LC Perledo Via Bosco delle Streghe 2.000, , ott LC Cortenova Valle dei Mulini 1.500, ,00 LC Totale , , dic LO Santo Stefano Lod. Infrastrutture Chiesa parrocchiale piazza Roma , , lug LO Lodi Infrastrutture , , lug LO Lodivecchio Infrastrutture , , lug LO Cornegliano Laudense Infrastrutture edifici pubblici , , mag LO Cervignano d Adda Infrastrutture teli idrorepellenti 3.928, , dic LO Codogno Infrastrutture 1.500, , lug LO Pieve Fissiraga Infrastrutture , , lug LO Salerano sul Lambro Infrastrutture municipio 2.232, ,40 LO Totale , , mag MI Carnate Plesso scolastico comunale 1.176,00 823, giu MI Carnate Via Galileo Galilei 5.808, , giu MI Cesano Boscone Via Benedetto Croce-Via De Nicola , , giu MI Rescaldina Centro abitato 9.985, , giu MI Canegrate Centro abitato , ,00 MI Totale , , set MN Castiglione delle Stiviere Capoluogo , , set MN Goito Capoluogo 2.868, , set MN Volta Mantovana Capoluogo , , set MN Marmirolo Capoluogo , , set MN Roverbella Capoluogo , ,68 MN Totale , , ott PV Arena Po Capoluogo 960,00 672, lug PV Broni Capoluogo , , lug PV Montescano Varie 6.000, , lug PV Canneto P. Varie , , lug PV Castana Varie 8.000, , lug PV Pietra de G. Varie , , ago PV Pizzale Via Roma 8.044, , giu PV Retorbido Murisasco, Garlazzolo 3.084, , giu PV Rivanazzano Capoluogo e frazioni , , ott PV Santa Giuletta Capoluogo , , giu PV Fortunago Territorio comunale , , ott PV Fortunago Capoluogo , , giu PV S. Maria della V. Donelasco 3.600, , lug PV Stradella Capoluogo , , giu PV Zavattarello Fraz.ne Cantina 8.000, , set PV Zavattarello Capoluogo , ,00 PV Totale , ,96

25 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2405 CONTRIBUTO IMPORTO N. DATA REGIONALE PROV. ENTE LOCALE LOCALITÀ VALIDATO SCHEDA EVENTO (70%) (A) (A) lug SO Montagna in Valtellina Varie , , mag SO Ardenno Strada comunale Ronchi , , mag SO Ardenno Strada comunale Scheneno 1.500, ,00 SO Totale , , mar VA Brusimpiano Strada Brusimpiano-Ardena 1.500, , set VA Vergiate Loc. Sesona 5.000, , lug VA Casteveccana Loc. Varie , , set VA Dumenza Loc. Vignone, Molinetto, Vallate e Oberdan , , mag VA Buguggiate Loc. Via Piave Mulini di Azzate , , set VA Agra Viabilità , , lug VA Brusimpiano Centro abitato 2.000, , set VA Luino Territorio comunale , , lug VA Porto Valtravaglia Loc. Ligurno, Musadino, Via Matteotti Via Mazzini 4.000, , lug VA Porto Valtravaglia Via Mazzini e passeggiata sul torrente Muceno 1.500, ,00 VA Totale , ,00 TOTALE COMPLESSIVO , ,39 EVENTI CALAMITOSI ANNO 2008 POST-EMERGENZA (DANNI A INFRASTRUTTURE/TERRITORIO) ALLEGATO C IMPORTO CONTRIBUTO N. DATA PROV. ISS ENTE LOCALE LOCALITÀ INTERVENTO DA REALIZZARE VALIDATO REGIONALE SCHEDA EVENTO (A) (A) /05/2008 BG 0,23424 Brignano Gera d Adda Zona nord del centro Spurgo fognature, videoispezione di , ,00 abitato verifica, rifacimento strutturale di tutte le reti fognarie viarie ed illuminazione pubblica della zona interessata /05/2008 BG 0,18690 Castel Rozzone Roggia Brembilla Ripristino rete fognaria , , /08/2008 BG 0,29450 Romano di Lombardia Centro abitato Ripristino coperture scuola De Amicis; , ,00 copertura deposito biciclette; copertura ex cinema Rubini e caserma vigili del fuoco BG Totale , , /07/2008 BS 0,10218 Bione Centro abitato Ripristino coperture e abbaini , , /07/2008 BS 0,12816 Casto Piazza della Famiglia Ripristino tetto , , /11/2008 BS 0,16481 Padenghe Strade comunali Rimozione materiale franato sede stra , ,90 dale /08/2008 BS 0,10980 Gardone V.T. Territorio comunale Ripristino coperture , , /08/2008 BS 0,26616 Iseo Territorio comunale Ripristino coperture e abbaini , , /08/2008 BS 0,21727 Esine Malga Pianazzo Ripristino coperture 6.282, , /08/2008 BS 0,25071 Rovato Centro storico Ripristino coperture , , /12/2008 BS 0,21890 Gavardo Fraz. Soprazzocco Messa in sicurezza versante , ,00 BS Totale , , /04/2008 CO 0,11968 Asso Scarenna Bonifica parete e barriera paramassi , , /07/2008 CO 0,31814 Erba Elisuperficie Ripristino della struttura 6.119, , /07/2008 CO 0,09055 Trezzone S.C. per Folciano Ripristino strada e condotta fognaria , , /07/2008 CO 0,09026 S. Bartolomeo V.C. Centro abitato Regimazione acque superficiali e loro , ,00 convogliamento /04/2008 CO 0,12989 Tavernerio Centro abitato Sottomurazione muri arginali e ripristi , ,00 no difese trasversali sul torr. Cosia /07/2008 CO 0,06906 Barni Tarbiga Ripristino canaline stradali e stabilizza , ,00 zione versanti /07/2008 CO 0,11464 S. Siro Torr. Valigato in loc. interventi vari , ,00 S. Maria /07/2008 CO 0,26767 Menaggio Nobiallo Ripristino selciato e formazione vasca , ,00 trattenuta materiale sulla Valle Bustecca /07/2008 CO 0,10107 Plesio Via Carate Scolmatore pozzetto fognatura mista , ,00 con recapito acque nel valletto CO Totale , , /11/2008 CR 0,08677 San Daniele Po Sommo con Porto Ripristino delle livellette ed asfaltatura , ,00 della sommità arginale

26 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2406 IMPORTO CONTRIBUTO N. DATA PROV. ISS ENTE LOCALE LOCALITÀ INTERVENTO DA REALIZZARE VALIDATO REGIONALE SCHEDA EVENTO (A) (A) /11/2008 CR 0,08677 San Daniele Po Golena Raccolta di rifiuti vari , ,00 CR Totale , , /07/2008 LC 0,04735 Pagnona Località Piazzola Messa in sicurezza versante , , /07/2008 LC 0,04735 Pagnona Località Panigale Messa in sicurezza versante , , /07/2008 LC 0,10065 Oliveto Lario Via per S. Giorgio Opere di regimazione idraulica , ,00 Valle del Lim /08/2008 LC 0,29927 Barzio Valle Inscea Opere di regimazione idraulica , , /07/2008 LC 0,13863 Margno Torrente Valle di Ca- Messa in sicurezza versante , ,00 stello LC Totale , , /12/08 LO 0,06612 Santo Stefano Lod. Chiesa Ripristini strutturali vari (strutture oriz , ,00 zontali, verticali e fondazioni) LO Totale , , /06/2008 MI 0,32568 Rescaldina Centro abitato Ripristino igienico sanitario spazi scola , ,00 stici mensa, cucina ecc /06/2008 MI 0,32343 Canegrate Centro abitato Riparazioni coperture e sostituzione , ,00 controsoffitti /12/2008 MI 0,40710 Bovisio Masciago Via Marconi Rinforzi spondali , ,00 MI Totale , , /09/2008 MN 0,20692 Roverbella Capoluogo Opere stradali, coperture , ,00 MN Totale , , /07/2008 PV 0,05230 Mornico L. Ripristino sezione di deflusso , , /07/2008 PV 0,25220 Stradella Capoluogo Ripristino sezione di deflusso , , /07/2008 PV 0,10561 Santa Giuletta Capoluogo Ripristino sezione di deflusso , , /07/2008 PV 0,29755 Montescano Ripristino sezione di deflusso , , /07/2008 PV 0,08384 Canneto Pavese Ripristino sezione di deflusso , , /07/2008 PV 0,05025 Castana Ripristino sezione di deflusso , , /07/2008 PV 0,12868 Arena Po Ripristino sezione di deflusso , , /07/2008 PV 0,06794 Pietra de Giorgi Ripristino sezione di deflusso , ,00 PV Totale , , /10/2008 SO 0,12819 Madesimo Val Febbraro Rimozione materiale in alveo e realiz , ,00 zazione strada di accesso, esecuzione briglia e opere di difesa spondale SO Totale , , /07/2008 VA 0,05559 Castelveccana Loc. Maltra, Saltirana, Ripristino delle condizioni di deflusso e , ,00 Valle del Drago e riordino delle sponde e della viabilità Valleggio di Mezzo attigua ai corpi idrici /07/2008 VA 0,06408 Brissago Valtravaglia Via per la frazione Sistemazione e ripristino strada inter , ,00 San Michele comunale Brissago Valtravaglia S. Michele portovaltravaglia /11/2008 VA 0,05942 Dumenza Via Volta e Europa Ripristino e consolidamento opere e , ,00 potenziamento dell imbocco con realizzazione di vasca di sedimentazione VA Totale , ,00 TOTALE COMPLESSIVO , ,68 EVENTI 2008 POST-EMERGENZA (DANNI A INFRASTRUTTURE/TERRITORIO) PRIORITÀ RESIDUE ALLEGATO D EVENTUALE ISS IMPORTO N. DATA CONTRIBUTO (ordine PROV. ENTE LOCALE LOCALITÀ INTERVENTO DA REALIZZARE VALIDATO SCHEDA EVENTO REGIONALE crescente) (A) (A) 0, /11/2008 VA Curiglia con Monteviasco Loc. Capoluogo Curiglia Ripristino condizioni di deflusso, cana , ,00 lizzazioni ripristino opere di viabilità 0, /07/2008 VA Valganna Loc. Romitaggio Canalizzazione acque con accompa , ,00 gnamento e sistemazione manufatti collassati 0, /05/2008 VA Montegrino Valtravaglia Via Bonera, loc. Ostino Ripristino dei deflussi draulici di alcune , ,00 tombinature 0, /07/2008 SO Cercino Fiesso Collettamento acque superficiali di , ,00 scorrimento e rifacimento sede stradale 0, /07/2008 SO Cino Piazzo Consolidamento muri di sostegno stra , ,00 da comunale e frana

27 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2407 EVENTUALE ISS IMPORTO N. DATA CONTRIBUTO (ordine PROV. ENTE LOCALE LOCALITÀ INTERVENTO DA REALIZZARE VALIDATO SCHEDA EVENTO REGIONALE crescente) (A) (A) 0, /12/2008 PV Montecalvo Versiggia Casa Rossini Formazione di drenaggi per ripristino , ,00 versante 0, /04/2008 BG Riva di Solto Valle Casina Ripristino sentiero naturale del Sebino , ,00 0, /07/2008 BG Moio de Calvi Via Miralago Difesa sponda destra idraulica del , ,00 fiume Brembo 0, /07/2008 SO Mello Fiascò Regimazione acque con formazione , ,00 strada canale per smaltimento del torrente Civo 0, /09/2008 VA Dumenza Loc. Vignone, Molinet- Sistemazione e consolidamento alvei , ,00 to, Vallate e Oberdan torrenti in attraversamento della viabilità comunale e sistemazione delle interferenze viabilità con il reticolo superficiale 0, /09/2008 VA Agra Via Poncioni, Roma, del Sistemazione e consolidamento alvei , ,00 Leone Colmegna e torrenti in attraversamento della viabilizona Gaggio tà comunale e sistemazione delle interferenze viabilità con il reticolo superficiale 0, /03/2008 VA Brusimpiano Strada Brusimpiano-Ar- Opere di disgaggio ed ancoraggi in pa , ,00 dena presso acquedot- rete to S. Carlo 0, /07/2008 VA Brusimpiano Centro abitato Adeguamento manufatti di ingresso , ,00 nella tombinatura e sistemazioni viabilistiche 0, /04/2009 SO Villa di Chiavenna Banchette Primo stralcio del progetto generale , ,00 realizzazione pista di accesso per esecuzione vallo 0, /05/2008 CO Cremia Briacc Ripristino cordoli stradali e stabilizza , ,00 zione versanti di valle 0, /07/2008 LC Taceno Valle Maladiga Messa in sicurezza versante , ,00 0, /11/2008 PV Romagnese Pulizia fossi consolidamento scarpate , ,00 0, /09/2008 VA Brezzo di Bedero Loc. Vaira Consolidamento versante e ripristino , ,00 del piano viario 0, /07/2008 PV Codevilla Capoluogo Risezionamento fossi compresa rimo , ,00 zione materiale taglio piante 0, /04/2008 BG Solto Collina Loc. Castegn Ripristino rete fognaria e sponda tor , ,00 rente Terlera 0, /07/2008 CO Plesio Resega Reinalveamento e realizzazione difese , ,00 spondali sul torr. Resega 0, /06/2008 PV Santa Giuletta Capoluogo Sistemazione fognatura e ripristino se , ,00 zioni 0, /06/2008 PV Retorbido Murisasco Sistemazione versante in frana , ,00 0, /07/2008 LC Civate Innesto superstrada 36 Disgaggio e sostituzione reti paramassi , ,00 0, /06/2008 PV Rivanazzano Nazzano Consolidamento scarpata , ,00 0, /09/2008 VA Germignaga Via Cazzane Ricostruzione versante e sovrastante , ,00 rilevato stradale 0, /11/2008 BG Carona Loc. Canale Misoi Strutture paramassi attive e passive , ,00 0, /07/2008 LO Cornegliano Laudense Centro paese Ripristini strutturali vari (strutture oriz , ,00 zontali, verticali e recinzioni) 0, /07/2008 PV Broni Ripristino sezione di deflusso , ,00 0, /04/2008 LC Mandello Lario Moregallo Risezionamento alveo , ,00 0, /07/2008 LO Lodi Vecchio Centro paese Ripristini strutturali vari (strutture oriz , ,48 zontali, verticali e lattonerie) e messa in sicurezza aree 0, /05/2008 VA Gavirate Via Chiostro Consolidamenti spondali e stabilizza , ,00 zione del fondo alveo con manufatti in pietrame 0, /07/2008 LO Lodi Tutto il territorio Ripristino danni e rimozione piante pe , ,50 ricolanti a rischio schianto e quelle schiantate 0, /12/2008 VA Gorla Minore Via Raimondi Ricostruzione muro di sostegno , ,00 0, /07/2008 VA Tradate Via Pracallo, Carducci e Rimozione piante e pulizia condotti fo , ,00 Pradacci gnari 0, /05/2008 BG Albano Sant Alessandro Via Dante Alighieri e Ripristino di circa 50 ml di riva, da ese , ,00 parco di Via Colombo guire con scogliera in massi TOTALE , ,98

28 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2408 [BUR ] [5.1.0] D.g.r. 22 luglio n. 8/9901 Comune di Vertemate con Minoprio Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell ambito dell abbazia e del paesaggio agrario (art. 136, lett. c) e d), d.lgs. 42/2004) LA GIUNTA REGIONALE Visti: il d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 «Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137» e successive modifiche e integrazioni; il Regolamento, approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l applicazione della legge 1497/39, ora ricompresa nel d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Parte terza, Titolo I; la legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 Titolo V Beni Paesaggistici; Dato atto della deliberazione, di cui al verbale n. 1 del 19 dicembre 2002, della Commissione Provinciale di Como per le Bellezze Naturali, nominata ai sensi dell art. 10 della l.r. 57/1985 legge poi sostituita dalla l.r. 12/2005, con la quale la Commissione suddetta definisce la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico di un area di pertinenza dell Abbazia e ne propone l inserimento nell elenco relativo all art. 1 della legge 1497 del 29 giugno 1939, ora art. 136 del d.lgs 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i. per le motivazioni espresse nel suddetto verbale; Preso atto dell avvenuta pubblicazione del verbale del 19 dicembre 2002 della Commissione Provinciale di Como per le Bellezze Naturali all albo pretorio del comune di Vertemate con Minoprio in data 6 marzo 2003; Dato atto della deliberazione, di cui al verbale n. 1 del 12 maggio 2008, della Commissione Provinciale per l individuazione dei beni paesaggistici di Como, nominata ai sensi dell art. 78 l.r. 12/2005, con la quale la suddetta Commissione conferma, ai sensi delle lettere c) e d) del comma 1 dell art. 136 del d.lgs. 42/2004 e s.m.i., ridifinendone in parte il perimetro, la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico per l area dell Abbazia e del paesaggio agrario in Comune di Vertemate con Minoprio, e approva la relativa proposta di disciplina di tutela costituita da specifici criteri di gestione degli interventi; Preso atto dell avvenuta pubblicazione del verbale n. 1 del 12 maggio 2008 della Commissione Provinciale per l individuazione dei beni paesaggistici di Como, all albo pretorio del comune di Vertemate con Minoprio in data 22 settembre 2008; Ritenuto di condividere le motivazioni espresse dalla suddetta Commissione Provinciale per l individuazione dei beni paesaggistici, che riconosce in questo ambito, che circonda la nota Abbazia, rilevanti caratteri di naturalità felicemente fusi con l organizzazione dei campi e delle colture, che vanno a definire uno scenario paesaggistico di elevato valore identitario e fortemente riconoscibile, meritevole di salvaguardia per l elevato valore estetico e il tradizionale assetto nel quale le opere dell uomo si coniugano e fondono con la conformazione naturale del luogo; Rilevato che a seguito della pubblicazione del verbale del 19 dicembre 2002 sono state presentate alla Regione tre osservazioni da parte di enti o soggetti pubblici e privati, come riportato nell allegato 3 «Osservazioni»; Considerato che per l analisi e la valutazione della suddette osservazioni si è tenuto conto delle motivazioni di tutela espresse dalla Commissione; Ritenuto quindi di decidere in merito alle singole osservazioni, sulla base delle sopraindicate considerazioni, così come riportato nell allegato 3 «Osservazioni»; Rilevato che a seguito della pubblicazione del verbale del 12 maggio 2008 non sono state presentate alla Regione osservazioni da parte di enti o soggetti pubblici e privati; Preso atto che la sede dove è proponibile ricorso giurisdizionale è il TAR della Lombardia secondo le modalità di cui alla legge n. 1034/71, ovvero è ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del d.p.r. n. 1199/71, rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione del presente atto; Visto il PRS dell VIII legislatura che individua l asse «Le valutazioni ambientali e paesistiche di piani e progetti» nonché il DPEFR ; Ad unanimità di voti espressi nelle forme di legge Delibera Di dichiarare di notevole interesse pubblico quale bene paesaggistico, ai sensi delle lettere c) e d) del comma 1 dell art. 136 del d.lgs. 22 gennaio 2004 e s.m.i, n. 42 Parte terza, Titolo I capo I, con conseguente assoggettamento alle relative norme di tutela, l Abbazia e il paesaggio agrario in Comune di Vertemate con Minoprio per le motivazioni espresse in premessa e meglio descritte nel punto 1 «Descrizione generale dell area e motivazioni della tutela» dell Allegato 1 «Descrizione generale, motivazioni della tutela ed esatta perimetrazione dell area oggetto di dichiarazione di notevole interesse pubblico» che costituisce parte integrante della presente deliberazione; Di approvare quale perimetro della suddetta area quello descritto e restituito graficamente nell Allegato 1 punto 2 «Individuazione cartografica e descrizione della perimetrazione dell area oggetto di dichiarazione di notevole interesse pubblico» che costituisce parte integrante della presente deliberazione; Di decidere nel merito delle osservazioni presentate, come indicato nell allegato 3 «Osservazioni», che costituisce parte integrante della presente deliberazione; Di disporre che gli interventi da attuarsi nel predetto ambito assoggettato a dichiarazione di notevole interesse pubblico debbano attenersi alle prescrizioni e ai criteri specificati nell Allegato 2, «Prescrizioni d uso e criteri di gestione degli interventi», che costituisce parte integrante della presente deliberazione quale disciplina di tutela di cui al comma 2 dell art. 140 del d.lgs. 42/2004 e s.m.i.; Di disporre la pubblicazione della presente deliberazione, ai sensi e per gli effetti dell art. 140 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica, nonché nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e di trasmettere la stessa al comune di Vertemate con Minoprio, per gli adempimenti previsti dall art. 140, comma 4, del d.lgs. 42/2004 e s.m.i. Il segretario: Pilloni Allegato 1 DESCRIZIONE GENERALE, MOTIVAZIONI DELLA TUTELA ED ESATTA PERIMETRAZIONE DELL AREA OGGETTO DELLA DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO Ambito di tutela paesaggistica dell Abbazia e del paesaggio agrario Comune di Vertemate con Minoprio. PUNTO 1 Descrizione generale dell area e motivazioni della tutela L ambito in Comune di Vertemate con Minoprio si caratterizza quale brano di paesaggio agrario di particolare interesse e di elevato valore identitario, fortemente riconoscibile storicamente e tradizionalmente noto per la presenza dell importante complesso dell Abbazia di Vertemate, connotato dalla cospicua presenza di boschi d alto fusto alternati a campi coltivati e ai frutteti e vivai che fanno riferimento alla Fondazione Minoprio. I significativi caratteri di naturalità, tra i quali le zone umide di particolare interesse, felicemente fusi con l organizzazione dei campi e delle colture, la presenza di numerosi mulini e cascine che testimoniano la cultura e la tradizione locale, l Abbazia quale elemento storico di forte emergenza percepibile dagli spazi pubblici, contribuiscono a caratterizzare questo scenario paesaggistico meritevole di salvaguardia per l elevato valore estetico e il tradizionale assetto nel quale le opere dell uomo si coniugano e fondono con la conformazione naturale del luogo. PUNTO 2 Individuazione cartografica e descrizione della perimetrazione dell area oggetto di dichiarazione di notevole interesse pubblico Partendo dal punto in cui il confine comunale incontra la via Risorgimento e procedendo in senso antiorario, si segue questa via, in direzione sud, per un breve tratto sino ad incontrare la strada privata che conduce alla strada comunale della Pastura, si imbocca quindi questa via privata e a seguire la strada comunale della Pastura sino ad incontrare il limite sud del mappale 157 fg 3 (censuario di Vertemate), da qui si segue questo confine sino ad incontrare il limite sud del mappale 692 fg 3 (censuario di Vertemate), si percorre questo sino ad incontrare il limite o- vest del mappale 159 fg 3 (censuario di Vertemate) che si seguirà sino ad incontrare la via Prà Siria, si prosegue quindi lungo quest ultima sino ad incontrare la via Cimitero in prossimità della strada consorziale della Pasturella, da questo punto si percorre la strada consorziale della Pasturella sino ad incontrare la linea

29 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2409 di confine nord-est del mappale 1582 fg 3 (censuario di Vertemate), si proseguirà su questo sino ad incontrare il mappale 1113 fg 3 e 6 (censuario di Vertemate) che si seguirà sino ad incontrare la via Abbazia, da qui, in direzione est, si procede sino al vecchio lavatoio, da questo punto si segue il percorso del corso d acqua (che più in alto verrà denominato Valle del Rì) verso monte, sino ad incrociare la via G. Verdi, da questo punto, ci si congiunge con la via Stazione, da qui si prosegue su questa in direzione sud sino ad incontrare il confine est del mappale 706 fg 5 (censuario di Minoprio), da qui si seguono nella stessa direzione i confini dei mappali 966, 965 e 964 del medesimo foglio, sino ad incontrare la strada consorziale detta della Rava, da qui si prosegue su questa, in direzione ovest per un breve tratto, sino ad incontrare, per poi seguirlo, il confine est del mappale 687 fg 5 (censuario di Minoprio) e il confine est del mappale 688 dello stesso foglio, sino ad incontrare il limite nord del mappale 885 fg 5 (censuario di Minoprio), si percorre questo confine sino ad incontrare il confine ovest del mappale 218 del medesimo foglio, per poi proseguire su questo sino al confine ovest del mappale 1400 (stesso foglio), per poi proseguire sullo stesso confine sino all incontro con il confine ovest del mappale 979 fg 5 (censuario di Minoprio), da qui si segue questo confine proseguendo oltre sul confine del mappale 982 (stesso foglio) sino ad incontrare il confine comunale, da questo punto si segue il confine comunale, in senso antiorario, sino a ricongiungersi con il punto di partenza.

30 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2410

31 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2411

32 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 2412 Allegato 2 PRESCRIZIONI D USO E CRITERI DI GESTIONE DEGLI INTERVENTI Ambito di tutela paesaggistica dell Abbazia e del paesaggio agrario in Comune di Vertemate con Minoprio La presente disciplina evidenzia alcune specifiche cautele da tenere presenti nella gestione delle trasformazioni che riguardano l ambito in oggetto, tenendo conto dei particolari caratteri e valori paesaggistici che lo connotano. Pone quindi l attenzione, sotto il profilo paesaggistico, su alcuni aspetti ed alcune tipologie di intervento considerati particolarmente significativi rispetto alle finalità generali di tutela e valorizzazione nonché alle specificità delle aree oggetto della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico. Si ricorda comunque che: gli interventi che riguardano ambiti tutelati anche ai sensi della Parte II del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) devono essere autorizzati preventivamente anche ai sensi dell art. 21 del medesimo d.lgs. 42/2004 dalle Soprintendenze competenti; ai sensi degli artt. 11 e 50 del d.lgs. 42/2004, affreschi, stemmi graffiti, lapidi, iscrizioni, tabernacoli ed altri elementi decorativi, esposti o non alla pubblica vista, sono considerati beni culturali e come tali l eventuale rimozione dovrà essere preventivamente autorizzata da Soprintendente B.A.P. competente; in materia di cartelli o mezzi pubblicitari si applicano anche i disposti degli artt. 49, 153, 162 e 168 del d.lgs. 42/2004; per le aree soggette a diretta tutela archeologica, con specifico atto ministeriale, valgono le specifiche disposizioni in materia; sono comunque da applicarsi i criteri regionali per le funzioni amministrative in materia di tutela dei beni paesaggistici. DISCIPLINA DI TUTELA E PRESCRIZIONI D USO PER LA SALVAGUARDIA DEI CARATTERI SPECIFICI DELL AREA particolare attenzione dovrà essere posta alla salvaguardia dell assetto morfologico dell area connotato dall emergenza collinare sulla quale si colloca l Abbbazia di Vertemate e dalle lievi pendenze regolate con muri in pietra a secco a contenimento delle terre, che contraddistinguono il paesaggio agrario locale; i muri a secco esistenti devono essere recuperati secondo le tecniche tradizionali e i nuovi eventuali manufatti utilizzati per il contenimento delle terre dovranno essere realizzati in pietrame reperito in loco o coerente con lo stesso ed eseguiti preferibilmente con la tecnica della tradizione (a secco), eventuali sistemazioni dei versanti dovranno essere realizzate con tecniche che utilizzino materiale vegetale (ingegneria naturalistica); devono essere salvaguardate le visuali sensibili, correlate ai percorsi di attraversamento o alle aree che per contiguità intrattengono specifiche relazioni con elementi di particolare significato paesaggistico, con prioritario riferimento alle visuali verso l Abbazia di Vertemate. In queste aree le trasformazioni anche vegetazionali devono essere attentamente valutate in riferimento all obbiettivo prioritario di tutela delle relazioni e interrelazioni di percezione visiva; l equilibrio tra aree verdi prive di vegetazione e le aree boscate dovrà essere mantenuto avendo cura di non prevedere, di massima, nuove piantumazioni in quelle aree storicamente destinate a coltivazione di foraggio e a pascolo; la sistemazione e l eventuale realizzazione di nuovi brevi tratti di viabilità interna alle aree verdi dovrà essere realizzata mantenendo il più possibile le dimensioni e le finiture che caratterizzano l attuale aspetto, avendo cura di salvaguardare la vegetazione esistente in quanto la stessa, pur non essendo costituita, in alcuni casi, da essenze di pregio, rappresenta elemento di forte connotazione paesaggistica, l eventuale nuova piantumazione di risarcimento, dovrà essere realizzata con essenze di tipo autoctono o comunque già consolidate nel paesaggio locale, le aree prive di vegetazione arborea e arbustiva dovranno essere mantenute tali; il recupero degli edifici agricoli isolati dovrà essere volto a salvaguardare le caratteristiche tipologiche, morfologiche e materiche dell edilizia tradizionale nonché le specificità delle sistemazioni esterne e delle strade di accesso, al fine di non stravolgere le attuali complessità e coerenze che legano tra loro architetture, percorsi e spazi agricoli circostanti; gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, con modifiche di facciata degli edifici esistenti di carattere storico

33 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia tradizionale, comprese la installazione di elementi oscuranti, tettoie, adeguamenti tecnologici, nuove aperture o modifica di componenti o finiture, devono essere studiati rispetto ad un progetto organico relativo alla sistemazione dell intero prospetto, tenendo in attenta considerazione l organizzazione compositiva dello stesso, vale a dire: partizione, caratteri stilistici, materici e cromatici; gli interventi finalizzati al recupero dei sottotetti, possono essere realizzati esclusivamente sulla base di un progetto che consideri globalmente e coerentemente gli aspetti architettonici dell intero edificio, proponendosi quale integrazione organica dell edificio stesso. È quindi da evitare l introduzione di soluzioni compositive e stilistiche completamente estranee a questo brano di paesaggio rurale; la realizzazione di nuovi volumi o strutture tecniche, anche di carattere agricolo, anche se improntate a soluzioni architettoniche innovative, dovrà porre la massima attenzione al corretto rapporto con i caratteri tipologici, morfologici e materici dell architettura tradizionale esistente, nonché alla tutela delle relazioni visuali consolidate tra i diversi nuclei ed insediamenti e tra questi e il contesto agricolo circostante; l eventuale previsione di nuovi edifici o manufatti dovrà essere valutata attentamente anche sotto il profilo dell ammissibilità (coerenza con i caratteri paesaggistici tutelati) oltre che sul piano dell attento inserimento nel contesto, tenendo conto di tutte le indicazioni di tutela qui elencate e prevedendo una progettazione particolarmente attenta delle aree libere all intorno, soprattutto ove visibili dal più ampio contesto; eventuali nuove recinzioni dovranno essere permeabili alla vista, l aggiunta di materiale vegetale (siepi), dovrà essere realizzata avendo cura di non interrompere la continuità visiva delle aree verdi libere con particolare attenzione alla preservazione delle visuali dai percorsi di pubblico accesso, la sostituzione di recinzioni esistenti dovrà essere orientata verso la riproposizione di soluzioni tradizionali già consolidate nell area; l eventuale previsione di nuove infrastrutture lineari (stradali ed energetiche), così come le eventuali opere di manutenzione e adeguamento della linea ferroviaria, dovranno attenersi ad u- n attenta progettazione che tenda a salvaguardare per scelte localizzative e di tracciato, nonché per soluzioni tecniche puntuali, l integrità del sistema idrografico e vegetazionale, ma anche la continuità visiva dei coni ottici di maggiore profondità e delle visuali verso i manufatti di interesse storico-architettonico che hanno connotato l identità e la rilevanza di questi luoghi; la salvaguardia dei valori percettivo visuali richiede una attenta limitazione della posa di cartellonistica e in particolare: cartellonistica stradale: è sempre ammissibile la cartellonistica obbligatoria ai sensi del Codice della Strada; cartellonistica informativa: (ad es. quella relativa ad emergenze naturalistiche o storico-artistiche, percorsi tematici, informazioni di carattere turistico o relative ad attività presenti in loco): è ammissibile a condizione che persegua il minimo intervento indispensabile, riducendo il più possibile l introduzione di manufatti, uniformandone la tipologia, contenendo al massimo le dimensioni e l eventuale relativa illuminazione, che deve comunque rispettare la normativa regionale in materia di inquinamento luminoso, curando la scelta dei materiali e dei colori in modo da ottimizzarne un inserimento armonico nel contesto paesaggistico di appartenza; cartellonistica e altri mezzi pubblicitari: nuove installazioni sono da escludersi all esterno del centro abitato e comunque da valutare con grande attenzione all interno di esso, al fine di preservare gli scorci panoramici esistenti sui pendii coltivati o boscati e sulle alture in genere, nonché le visuali di ingresso ai nuclei. Sono comunque esclusi pannelli o altri mezzi pubblicitari di grandi dimensioni, anche temporanei. È inoltre da prevedere un graduale smantellamento della cartellonistica in essere collocata in tratti particolarmente sensibili dal punto di vista percettivo-visuale e ambientale; specifica attenzione dovrà essere rivolta alla salvaguardia e valorizzazione del sistema dei corsi d acqua. I criteri che seguono intendono garantire la tutela sia degli aspetti e componenti naturali e ambientali, che dell integrità complessiva della rete idrica superficiale: sia garantita la continuità del sistema, anche nell attraversamento eventuale di infrastrutture; Y 2413 sia garantita la naturalità delle sponde e delle aree di rispetto, evitando opere di canalizzazione, tombinatura, asfaltatura dei percorsi ecc.; sia conservata la vegetazione ripariale sia erbacea-arbustiva che arborea. In tal senso dovranno essere consentiti solo tagli colturali, prevedendo in ogni caso il reimpianto di specie autoctone in numero adeguato; per le opere d arte esistenti (ponticelli, chiuse ecc.) saranno consentiti interventi manutentivi e di recupero funzionale utilizzando tecniche e materiali analoghi a quelli esistenti; eventuali nuove opere di attraversamento dovranno essere realizzate con materiali e tecniche compatibili sia dal punto di vista tipologico che materico. Allegato 3 OSSERVAZIONI Ambito di tutela paesaggistica dell Abbazia e del paesaggio agrario in Comune di Vertemate con Minoprio OSSERVAZIONI PERVENUTE 1. Comune di Vertemate con Minoprio (prot. reg.le Z del 6 giugno 2003) richiesta di parziale modifica della perimetrazione dell ambito oggetto di dichiarazione di notevole interesse pubblico. 2. Sig. Pompeo Rocco (prot. reg.le Z del 6 giugno 2003) richiesta di esclusione dei mappali di proprietà dall ambito oggetto di dichiarazione di notevole interesse pubblico. 3. Sig. Savatore Buccellato ed altri (prot. reg.le Z dell 1 luglio 2003) richiesta di esclusione dell area di proprietà dall ambito oggetto di dichiarazione di notevole interesse pubblico. ESAME OSSERVAZIONI 1. È stata parzialmente accolta l osservazione indicata con il numero 1, presentata dall amministrazione Comunale di Vertemate con Minoprio (prot. reg.le Z del 6 giugno 2003), in fase di conferma e precisazione del perimetro dell ambito oggetto di tutela, tenendo conto della necessità di inserimento delle zone umide e di esclusione delle parti urbanizzate di non stretta correlazione con i caratteri propri dell ambito; 2. È da respingere l osservazione indicata con il numero 2, presentata dal sig. Pompeo Rocco (prot. reg.le Z del 6 giugno 2003), in quanto l area di proprietà per la quale è stata richiesta l esclusione, ancorché non adiacente all Abbazia di Vertemate, partecipa e concorre a definire lo scenario paesaggistico meritevole di salvaguardia. Con particolare riferimento alla presunta limitazione della proprietà privata, si precisa che l assoggettamento a tutela non presuppone di per sé l immodificabilità dei luoghi, bensì l acquisizione della preventiva autorizzazione paesaggistica per gli interventi di modifica dello stato dei luoghi, ai sensi del d.lgs. 42/2004 e s.m.i., e quindi l attenta considerazione dell inserimento nel paesaggio di eventuali opere tenendo conto delle specifiche connotazioni dell ambito e della disciplina di tutela di cui all allegato 2 della presente delibera di giunta regionale; 3. È da intendersi accolta l osservazione indicata con il numero 3, presentata dal sig. Savatore Buccellato ed altri (prot. reg.le Z del 1 luglio 2003), in quanto le aree per le quali si richiedeva l esclusione risultano ora esterne alla perimetrazione dell ambito assoggettato a tutela, l osservazione pervenuta faceva riferimento alla perimetrazione proposta con verbale 1 del 19 dicembre 2002 dalla Commissione provinciale per le bellezze naturali di Como, perimetro modificato, come specificato nelle premesse del deliberato, a seguito dell osservazione indicata con il numero 1, presentata dall amministrazione Comunale di Vertemate con Minoprio. [BUR ] [1.8.0] D.g.r. 22 luglio n. 8/9902 Nomina di due componenti del Consiglio di Amministrazione dell Azienda di Servizi alla Persona «Il Girasole» con sede legale in Comune di Somma Lombardo (VA) LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. Di nominare, ai sensi dell art. 8 della legge regionale 13 febbraio 2003 n. 1, quali componenti dell organo amministrativo dell Azienda di Servizi alla Persona «Il Girasole» i signori:

34 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Pezzotta Silvio nato a Somma Lombardo il 10 dicembre 1948 ed ivi residente in via V. Visconti, 83; Arace Antonella nata a Vercelli il 13 ottobre 1966 ed ivi residente in c.so de Rege, Di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, il presente atto all Azienda di Servizi alla Persona e ai soggetti interessati, nonché all ASL al Comune territorialmente competenti e alla Commissione di Controllo delle ASP per gli adempimenti di loro pertinenza. 3. Di disporre la pubblicazione del dispositivo del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni Y 2414 [BUR ] [4.2.0] D.g.r. 22 luglio n. 8/9903 Azione regionale a sostegno della competitività e istituzione di una una task force per gli interventi conseguenti (art. 3, l.r. n. 1/2007) LA GIUNTA REGIONALE Visti il: Programma Regionale di Sviluppo dell VIII legislatura, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. VIII/25 del 26 ottobre 2005 che riconosce l importanza, ai fini della promozione della competitività delle imprese, della creazione di un contesto favorevole al consolidamento, insediamento, e sviluppo di nuovi e significativi investimenti produttivi; Documento di Programmazione Economico-Finanziaria Regionale , approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. VIII/685 del 29 luglio 2008, che conferma il ruolo di «partner» che Regione Lombardia intende assumere nei confronti delle imprese presenti sul proprio territorio riconoscendone il ruolo di elemento fondamentale del sistema economico e strumento di sviluppo; Vista la l.r. n. 1/2007 «Strumenti di competitività per le imprese e il territorio della Lombardia» e in particolare: l art. 1, comma 1, che individua gli obiettivi che Regione persegue per la crescita competitiva del sistema produttivo ed in particolare l attrazione di investimenti ed iniziative imprenditoriali atte a consolidare i sistemi territoriali, il recupero dell attività imprenditoriale, la salvaguardia dell occupazione, la riconversione produttiva ed occupazionale e l esigenza di monitoraggio e la verifica orientata al miglioramento dei rapporti tra imprese e pubblica amministrazione; l art. 2 che elenca gli strumenti attraverso i quali perseguire la realizzazione degli obiettivi descritti dall art. 1, tra i quali la promozione di realtà imprenditoriali di eccellenza nei diversi settori dell economia lombarda e l informazione alle imprese sulla conoscenza delle migliori condizioni per lo sviluppo; l art. 3, comma 1, che definisce le modalità con cui la Giunta Regionale, anche attraverso gli enti e società a partecipazione regionale, da attuazione alle finalità previste dalla legge; Preso atto che nonostante il periodo di crisi attuale vi sono ancora delle imprese e altri soggetti che intendono promuovere degli investimenti sul territorio lombardo, ma che spesso necessitano di un accompagnamento anche nei confronti delle altre istituzioni, enti pubblici e operatori privati; Tenuto conto che a seguito del lavoro svolto dal nucleo di gestione delle crisi aziendali è emerso che tra le imprese in difficoltà ve ne sono alcune che presentano caratteristiche tali che se adeguatamente supportate ne permettono la ripresa e lo sviluppo; Considerata quindi la necessità di rendere ancora più incisiva l azione regionale a sostegno della competitività sia per quelle imprese e altri soggetti che intendono promuovere degli investimenti sul territorio lombardo che per quelle imprese che pur trovandosi in difficoltà presentano caratteristiche tali che se adeguatamente supportate ne permettono la ripresa e lo sviluppo attraverso un azione di tutorship e accompagnamento e azioni a favore della razionalizzazione delle procedure e della semplificazione degli adempimenti amministrativi; Preso atto che nel corso della riunione del 4 maggio 2009 il Comitato Strategico per la Competitività, di cui al decreto del Presidente n del 4 maggio 2009, ha condiviso la necessità di un azione a favore dell attrazione di investimenti ed iniziative imprenditoriali atte a consolidare i sistemi territoriali; Tenuto conto che per sviluppare quest azione di accompagnamento è necessario disporre di una task force con competenze multidisciplinari che sia in grado di fare analisi complesse e che sappia individuare soluzioni ottimali per ogni istanza che verrà presentata, coordinata dalla Programmazione Integrata e composta dai direttori generali (o loro delegati) delle dd.g.g. Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione, Artigianato e Servizi, Istruzione, Formazione e Lavoro, Agricoltura, Commercio, Fiere e Mercati, Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza, dal direttore centrale (o suo delegato) della D.C. Relazioni Esterne, Internazionali e Comunicazione, dal dirigente dalla Struttura Ricerca e Innovazione, dal dirigente della Struttura Statistica e Osservatori, dai dirigenti degli STER (sulla base dell ambito territoriale di riferimento) e dai direttori generali (o loro delegati) di Finlombarda, CESTEC, IReR e ARIFL; Tenuto conto che a seconda delle caratteristiche delle istanze potranno partecipare ai lavori della task force anche rappresentanti di altre Direzioni Generali e altri soggetti; Preso atto che l azione da promuovere necessita del coinvolgimento di altri soggetti istituzionali, economici e sociali che possono rivestire un ruolo importante nell attuazione delle politiche a sostegno della competitività e che tale coinvolgimento sarà definito nell ambito di specifici protocolli d intesa/accordi stipulati anche in attuazione di quanto disposto all art 3 comma 1 della l.r. n. 1/2007; Considerato che nell ambito della task force Finlombarda, CE- STEC, IReR e ARIFL garantiranno un attività di assistenza tecnica e che le eventuali spese per tale attività saranno imputate all apposito capitolo del bilancio dell esercizio in corso; Tutto ciò premesso, a voti unanimi, espressi nelle forme di legge Delibera 1. di approvare l azione regionale a sostegno della competitività del sistema economico e dell attrattività del territorio a favore: di imprese e altri soggetti che intendono promuovere degli investimenti sul territorio lombardo di imprese in momentanea difficoltà 2. di prevedere l istituzione di una task force per l esame delle istanze coordinata dalla Programmazione Integrata e composta dai direttori generali (o loro delegati) delle dd.g.g. Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione, Artigianato e Servizi, I- struzione, Formazione e Lavoro, Agricoltura, Commercio, Fiere e Mercati, Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza, dal direttore centrale (o suo delegato) della DC Relazioni Esterne, Internazionali e Comunicazione, dal dirigente dalla Struttura Ricerca e Innovazione, dal dirigente della Struttura Statistica e Osservatori, dai dirigenti degli STER (sulla base dell ambito territoriale di riferimento) e dai direttori generali (o loro delegati) di Finlombarda, CESTEC, IReR e ARIFL; 3. di dare atto che per garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti dall azione regionale verranno promossi specifici intese e accordi, anche in attuazione di quanto previsto all art. 3, comma 1 della l.r. n. 1/2007, con altri soggetti istituzionali, economici e sociali che possono rivestire un ruolo importante nell attuazione delle politiche a sostegno della competitività; 4. di dare atto che nell ambito della task force Finlombarda, CESTEC, IReR e ARIFL garantiranno un attività di assistenza tecnica e che le eventuali spese per tale attività saranno imputate all apposito capitolo del bilancio dell esercizio in corso; 5. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internet Il segretario: Pilloni

35 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE Presidenza [BUR ] Com.r. 27 luglio n. 100 Direzione Centrale Affari Istituzionali e Legislativo Struttura Segreteria di Giunta Riepilogo fascicoli BURL del mese di giugno 2009 Si comunica che nel mese di giugno 2009 sono stati pubblicati i seguenti fascicoli del Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia LEGENDA Se.O. = Serie Editoriale Ordinaria S.O. = Supplemento Ordinario S.S. = Supplemento Straordinario Se.I. e C. = Serie Editoriale Inserzioni e Concorsi Se.I.Bis = Serie Editoriale Inserzioni Bis Se.O.Bis = Serie Editoriale Ordinaria Bis GIUGNO 2009 N. BUR DATA EDIZIONE N. POSTALE 22 1/6 Se.O. + Se.O.Bis 108 3/6 Se.I. e C /6 I S.S /6 II S.S /6 III S.S /6 Se.O. + Se.O.Bis 113 9/6 I S.S /6 Se.I. e C /6 II S.S /6 III S.S /6 IV S.S /6 V S.S /6 Se.O. + Se.O.Bis /6 I S.S /6 Se.I. e C /6 II S.S /6 III S.S /6 Se.O /6 I S.S /6 II S.S /6 Se.I. e C /6 III S.S /6 IV S.S /6 V S.S /6 Se.O. + Se.O.Bis /6 I S.S /6 II S.S /6 I S.O /6 II S.O. 131 [BUR ] [4.1.0] D.d.s. 23 luglio n Direzione Centrale Programmazione Integrata Fondo della montagna Programma di finanziamento Comunità Montana di Valle Sabbia Anno 2008 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SVILUPPO RETE STER E AREE MONTANE Vista la l.r. 25/2007 recante «Interventi regionali in favore della popolazione dei territori montani», che in particolare all art. 4 istituisce il «Fondo regionale della montagna», di seguito denominato «Fondo», disciplinando altresì il finanziamento del Fondo e le modalità di accesso dei soggetti beneficiari e art. 5 commi 4,5e6; Vista la l.r. 6/2002, «Disciplina delle Comunità Montane»; Visto l art. 24 comma 3 della l.r. 19/2008 «Riordino delle Comunità Montane della Lombardia, disciplina delle Unioni di Comuni lombarde e sostegno all esercizio associato di funzioni e servizi comunali» che ha abrogato con effetto differito la l.r. 6/2002; Y 2415 Vista la d.g.r. 8/8180 del 13 ottobre 2008 che al primo comma del deliberato ripartisce il «Fondo» per l annualità 2008 e assegna le somme a disposizione delle Comunità Montane resesi disponibili da economie realizzate su progetti e da rinunce avvenute relativamente ai riparti delle annualità ; Dato atto che le risorse trovano copertura finanziaria nel biennio sul cap del bilancio pluriennale ; Richiamato il secondo comma del deliberato della d.g.r. 8/8180 del 13 ottobre 2008 che da mandato al dirigente competente l adozione del bando e della modulistica per la presentazione dei progetti; Richiamato il d.d.s del 14 ottobre 2008 relativo al Bando per la presentazione dei progetti di cui alla l.r. 25/2007, contenente le linee guida per la presentazione delle domande e la relativa modulistica; Visti la d.g.r. 8/9545 del 3 giugno 2009 che approva l elenco dei progetti ritenuti prioritari ai sensi della l.r. 25 art 5 comma 4 e del d.d.s /2008 punto e il conseguente d.d.s del 4 giugno 2009 avente ad oggetto «Fondo della montagna Programma di finanziamento anno 2008» i quali rinviavano il finanziamento dei progetti presentati per la Comunità Montana di Valle Sabbia ad atto successivo alla luce dell istruttoria non ancora conclusa; Vista la d.g.r. 8/9878 del 22 luglio 2009 avente ad oggetto «Fondo della montagna. Determinazioni in merito al finanziamento dei progetti presentati nel 2008 Comunità Montana di Valle Sabbia»; Evidenziato che l esito dell istruttoria per la Comunità Montana di Valle Sabbia ha portato al seguente quadro complessivo, parte integrante e sostanziale del presente atto: progetti presentati: 35, progetti ammissibili al finanziamento: 35, progetti esclusi: 0, progetti finanziabili: 14, progetti non finanziabili: 21, ricorsi: 1 per complessivi 9 progetti; Ritenuto pertanto, alla luce di quanto sopra evidenziato, di definire il programma di finanziamento dettagliato in Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Richiamato il punto che definisce che l inizio dei lavori dovrà avvenire entro e non oltre i termini indicati per la verifica del criterio di cantierabilità dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del presente decreto di approvazione dei progetti ammissibili, pena la decadenza del finanziamento; Visto l art. 4, punto 4.2 «procedure di liquidazione e controllo» che prevede che le Comunità Montane possono richiedere alla Regione, con la trasmissione della graduatoria definitiva, il riconoscimento, in una unica soluzione, delle spese di istruttoria, per un massimo del 5% della quota di riparto del Fondo regionale di cui alla succitata d.g.r. 8/8180/2008; Viste le comunicazioni della Comunità Montana di Valle Sabbia dalle quali si evince la richiesta del riconoscimento delle spese di istruttoria, per un ammontare di C ,43=; Dato atto che sussistono le condizioni per l assunzione degli impegni di spesa e la contestuale liquidazione della somma richiesta, come sopra specificato e conformemente alle richiamate deliberazioni della Giunta regionale; Ritenuto pertanto necessario provvedere all impegno e alla contestuale liquidazione della spesa complessiva di C ,43 a favore del beneficiario CM Comunità Montana di Valle Sabbia (cb ), a valere sull UPB cap del bilancio per l esercizio 2009 che presenta la necessaria disponibilità; Vista la l.r. 20/2008 nonché i provvedimenti organizzativi dell VIII legislatura; Vista la l.r. 34/1978 e successive modificazioni ed integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del Bilancio di previsione dell anno in corso; Decreta 1. di approvare l elenco dei progetti ammessi al finanziamento per l anno 2008 per la Comunità Montana di Valle Sabbia a valere sul Fondo della montagna con le relative specifiche, riportati in Allegato A, parte integrante del presente provvedimento; 2. di rimandare al punto 4.2 del d.d.s /2008 per quanto concerne le procedure di liquidazione e controllo ed in particola-

36 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia re che la Comunità Montana provveda a richiedere per ogni intervento il Codice Unico di Progetto (CUP) ai sensi della delibera CIPE 143/02 e s.m.i e trasmetta alla Sede territoriale competente, entro 30 i successivi giorni, l elenco degli interventi riportante il codice identificativo e CUP; 3. di assoggettare la progettazione degli interventi, ove ne ricorrano gli estremi, alle disposizioni contenute nella d.g.r. 8 agosto 2003 n. 7/14106 «Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria ai sensi della direttiva 92/43/CEE per la Lombardia, individuazione dei soggetti gestori e modalità procedurali per l applicazione della valutazione d incidenza ed in particolare a quelle di cui all Allegato C, sez. II della predetta deliberazione; 4. di assoggettare altresì la progettazione degli interventi, ove ne ricorrano gli estremi, alle disposizioni contenute nella d.g.r. 15 ottobre 2004, n. 7/19018 «Procedure per l applicazione della valutazione di incidenza alle Zone di Protezione Speciale (ZPS) ai sensi della direttiva 79/409/CEE, contestuale presa d atto dell avvenuta classificazione di 14 ZPS ed individuazione dei relativi Y 2416 [BUR ] [3.3.0] D.d.s. 9 luglio n Avviso per i tutor aziendali nei percorsi di apprendistato: promozione dell offerta formativa e procedure per l accesso alla formazione finanziata DIRIGENTE STRUTTURA POLITICHE DEL LAVORO Richiamati: la legge 24 giugno 1997, n. 196, recante disposizioni in materia di promozione dell occupazione, e in particolare, l art. 16 recante disposizioni in materia di apprendistato; la legge 6 agosto 2008, n. 133 ed in particolare l art. 23 che consente alle imprese che ricorrono esclusivamente alla formasoggetti gestori», nel rispetto della localizzazione delle ZPS come da cartografia pubblicata con com.r. 19 ottobre 2004, n. 144 sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 28 ottobre º S.S. al n. 44; 5. di impegnare e contestualmente liquidare la somma di C ,43 a valere sul capitolo di bilancio dell esercizio finanziario in corso, che offre la sufficiente disponibilità di competenza e di cassa, a favore Comunità Montana di Valle Sabbia (cod ) quale riconoscimento delle spese d istruttoria; 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della Struttura sviluppo rete STER e aree montane: Alessandro Nardo PROGETTI AMMESSI AL FINANZIAMENTO ALLEGATO A Id Codice Comunità Posizione in Soggetto Tipo Costo Contributo Cofinanziamento Titolo progetto progetto Montana graduatoria attuatore soggetto totale concesso totale 3 3/1/2008 DI VALLE SABBIA 1 S.P. 237 del Caffaro. Realizzazione ro- Comunità Montana Pubblico , , ,00 tatoria alla progressiva km in di Valle Sabbia loc. S. Antonio in Comune di Anfo 3 3/2/2008 DI VALLE SABBIA 2 Ampliamento fabbricato per servizi SFA Comunità Montana Pubblico , , ,00 e CSE di Valle Sabbia 3 3/5/2008 DI VALLE SABBIA 3 Riqualificazione architettonica della Comunità Montana Pubblico , , ,73 casa di Riposo di Bagolino di Valle Sabbia 3 3/4/2008 DI VALLE SABBIA 4 Implementazione centro servizi multi- Comunità Montana Pubblico , , ,00 funzionale di Valle Sabbia 3 3/6/2008 DI VALLE SABBIA 5 Manutenzione strada Intercomunale Comunità Montana Pubblico , , ,00 Anfo Baremone-Maniva di Valle Sabbia 3 3/7/2008 DI VALLE SABBIA 6 Manutenzione straordinaria strada In- Comunità Montana Pubblico , , ,00 tercomunale Lavenone-Presegno-Bi- di Valle Sabbia senzio nel Comune di Lavenone 3 3/8/2008 DI VALLE SABBIA 7 Manutenzione straordinaria strada In- Comunità Montana Pubblico , , ,00 tercomunale Mastanico-Sabbio Sopra di Valle Sabbia nei Comuni di Provaglio Val Sabbia e Sabbio Chiese 3 3/9/2008 DI VALLE SABBIA 8 Manutenzione straordinaria strada In- Comunità Montana Pubblico , , ,00 tercomunale Bagolino-Cerreto-Ricco- di Valle Sabbia massimo in Comune di Bagolino 3 3/3/2008 DI VALLE SABBIA 9 Sistemazione e arredo urbano centro Comunità Montana Pubblico , , ,88 storico fraz. Famea Comune di Casto di Valle Sabbia 3 3/13/2008 DI VALLE SABBIA 10 Sistemazione della viabilità strada Mar- Comunità Montana Pubblico , , ,00 guzzo-monticelli Strada della Valle in di Valle Sabbia Comune di Paitone 3 3/15/2008 DI VALLE SABBIA 11 Rifacimento copertura del fabbricato Comunità Montana Pubblico , , ,00 «ex Colonia Beata Vergine di Fatima» di Valle Sabbia in loc. Monte Magno in Comunale di Gavardo 3 3/11/2008 DI VALLE SABBIA 12 Acquisto sede BIM da parte della Co- Comunità Montana Pubblico , ,23 0,00 munità Montana di Valle Sabbia 3 3/12/2008 DI VALLE SABBIA 13 Valorizzazione Rocca d Anfo Comunità Montana Pubblico , ,28 0,00 di Valle Sabbia 3 3/17/2008 DI VALLE SABBIA 14 Completamento uffici Comunità Monta- Comunità Montana Pubblico , , ,94 na e Sala Consiliare di Valle Sabbia TOTALE CM DI VALLE SABBIA , , ,55 D.G. Istruzione, formazione e lavoro zione aziendale di operare in ottemperanza a quanto previsto dalla contrattazione collettiva, svicolandole dal rispetto di quanto previsto dall art. 5 del d.lgs. 276/03; il d.lgs. 10 settembre 2003, n. 276, avente come oggetto «Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro» e, in particolare, l art. 49 che prevede le disposizione relative all apprendistato professionalizzante; il decreto del Direttore Generale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali del 27 dicembre 2006, n. 124/CONT/II/ 2006, che definisce il riparto tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano delle risorse a carico del Fondo per l occupazione per il finanziamento delle attività di formazione dell apprendistato per il 2007; la circolare ministeriale del 10 novembre 2008 n. 27 avente come oggetto: «Art. 23, d.l. n. 112/2008 conv. da legge n. 133/2008 Apprendistato professionalizzante Chiarimenti»

37 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia che, in merito al finanziamento precisa, che la formazione esclusivamente aziendale erogata sia direttamente che indirettamente, non implica finanziamenti pubblici; Richiamate inoltre: la l.r. del 28 settembre 2006, n. 22 «Il mercato del lavoro in Lombardia»e successive modifiche e integrazioni; la l.r. del 6 agosto 2007, n. 19 «Norme sul sistema educativo di Istruzione e formazione della Regione Lombardia» e successive modifiche e integrazioni; la d.c.r. del 10 luglio 2007, n. 404 «Piano d azione regionale ( ) adottato ai sensi dell art. 3 della l.r. 28 settembre 2006, n. 22. Il mercato del lavoro in Lombardia»; la d.c.r. del 19 febbraio 2008, n. 528 «Indirizzi pluriennali e criteri per la programmazione dei servizi educativi di istruzione e formazione (art. 7, l.r. 19/07)»; la d.g.r. del 18 febbraio 2008, n «Indicazioni regionali per l offerta formativa in materia di Istruzione e formazione professionale (art. 22 comma 4 l.r. 19/07)»; la d.g.r. del 21 dicembre 2007, n. 6274, che approva le «Indicazioni per l offerta formativa della Regione Lombardia»; Vista altresì, il d.d.u.o. dell Autorità di Gestione del 18 agosto 2008 n che, nell allegato B «Linee di indirizzo per la programmazione provinciale delle attività di formazione degli apprendisti assunti in Lombardia (anno formativo ) Indirizzi generali di sistema», ha previsto azioni formative a carattere sperimentale di interesse regionale e tra queste uno specifico intervento formativo per i tutor che risponde ai seguenti criteri: la formazione deve essere effettuata in conformità a quanto indicato nel decreto ministeriale n. 22 del 28 febbraio 2000; la formazione deve essere destinata a tutor appartenenti ad aziende che applicano sia l art. 16, legge 196/07 sia l art. 49, d.lgs. 276/03; la formazione deve sperimentare modalità e buone prassi funzionali alla diffusione del modello regionale di gestione del processo di formazione dell apprendista; Valutata l importanza strategica della formazione dei tutor, rafforzata dalle modifiche normative di cui alla legge 6 agosto 2008, n. 133 ed in particolare l art. 23; Ritenuto di dare attuazione a quanto previsto nel d.d.u.o. del 18 agosto 2008 n e di approvare l avviso «Promozione dell offerta formativa rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in apprendistato professionalizzante», di cui all allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, rivolte agli operatori del sistema di IFP; Ritenuto inoltre di attivare l «Avviso per l accesso alla formazione finanziata rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in Apprendistato Professionalizzante» integrato con le «Indicazioni per gli Operatori Formazione finanziata rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in apprendistato professionalizzante» di cui all allegato B, per garantire la formazione ai tutor aziendali in attuazione di quanto previsto dal d.m. 22 del 28 febbraio 2000; Preso atto che il suddetto d.d.u.o. n destinava, come concordato in sede di Comitato Istituzionale di Coordinamento, al finanziamento di azioni formative a carattere sperimentale di interesse regionale, la somma di C ,00 a valere sul cap UPB ; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» nonché i provvedimenti organizzativi dell VIII legislatura; Decreta 1. di approvare l avviso «Promozione dell offerta formativa rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in apprendistato professionalizzante», di cui all allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (omissis); 2. di approvare l «Avviso per l accesso alla formazione finanziata rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in Apprendistato Professionalizzante» di cui all allegato B integrato con le «Indicazioni per gli Operatori Formazione finanziata rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in apprendistato professionalizzante» (omissis); 3. di provvedere con successivi atti all impegno e alla liquidazione delle risorse di cui al citato d.d.u.o. n. 8747; 4. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia nonché sul sito La dirigente struttura politiche del lavoro: Paola Negroni Y 2417 [BUR ] [3.3.0] D.d.s. 22 luglio n Integrazioni al d.d.s. del 9 luglio 2009 n Avviso per i tutor aziendali nei percorsi di apprendistato: promozione dell offerta formativa e procedure per l accesso alla formazione finanziata IL DIRIGENTE STRUTTURA POLITICHE DEL LAVORO Richiamato il decreto del 9 luglio 2009 n avente ad oggetto: Avviso per i tutor aziendali nei percorsi di apprendistato: promozione dell offerta formativa e procedure per l accesso alla formazione finanziata; Verificata l opportunità di offrire, nel rispetto dello stanziamento di spesa previsto, l offerta formativa anche ai tutor aziendali di apprendisti presso aziende che applicano il CCNL delle Attività Ferroviarie ed il relativo Accordo per la disciplina dell apprendistato professionalizzante e dei relativi profili ai sensi dell art. 49 del d.lgs. n. 276/03; Valutata pertanto la necessità di apportare le integrazioni all avviso: «Promozione dell offerta formativa rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in apprendistato professionalizzante» di cui all allegato A del decreto del 9 luglio 2009 n come da allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente provvedimento e precisamente: nei Contenuti del percorso formativo aggiungendo al percorso standard per tutti i contratti (12 ore), un modulo di approfondimento settoriale, per le Attività Ferroviarie, di durata 12 ore; nella parte relativa alla durata dei percorsi (24 ore), al costo del percorso e alle modalità di presentazione dell offerta formativa per adeguarla ai tutor di aziende che applicano il CCNL delle Attività Ferroviarie; Valutata inoltre la necessità di modificare l allegato B del succitato decreto del 9 luglio 2009 n «Avviso per l accesso alla formazione finanziata rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in Apprendistato Professionalizzante», come da allegato 1, per inserire le caratteristiche del nuovo percorso, per fornire indicazione sulla valutazione di crediti già acquisiti, sul costo del percorso, sulla modalità di partecipazione per quanto attiene sia la richiesta di partecipazione sia l indicazione delle ore di frequenza per la richiesta di liquidazione nonché le indicazioni per gli operatori di cui all appendice 1 del suddetto allegato; Ritenuto per quanto sopra esposto, di approvare l allegato 1 Integrazioni allegati A e B del decreto del 9 luglio 2009 n. 7086, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Ritenuto opportuno per facilitare l accessibilità agli avvisi da parte degli Operatori e dei Beneficiari finali, di approvare l allegato 2 «Promozione dell offerta formativa rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in apprendistato professionalizzante» e l allegato 3 «Avviso per l accesso alla formazione finanziata rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in Apprendistato Professionalizzante» del presente decreto, che contengono le modifiche di cui allegato 1 e che sostituiscono, a tutti gli effetti, gli allegati A e B del decreto del 9 luglio 2009 n. 7086; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» nonché i provvedimenti organizzativi dell VIII legislatura; Decreta 1. di approvare l allegato 1 Integrazioni agli allegati A e B del decreto d.d.s. del 9 luglio 2009 n. 7086, parte integrante e sostanziale del presente decreto; 2. di approvare l allegato 2 «Promozione dell offerta formativa rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in apprendistato professionalizzante», parte integrante e sostanziale del presente provvedimento che sostituisce a tutti gli effetti l allegato A del d.d.s. del 9 luglio 2009 n. 7086; 3. di approvare l allegato 3 «Avviso per l accesso alla formazione finanziata rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in Apprendistato Professionalizzante», parte integrante e sostanziale del presente provvedimento che sostituisce a tutti gli effetti l allegato B del decreto d.d.s. del 9 luglio 2009 n. 7086; 4. di provvedere con successivi atti all impegno e alla liquidazione delle risorse di cui al citato d.d.u.o. n. 8747; 5. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia nonché sul sito La dirigente struttura politiche del lavoro: Paola Negroni

38 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N agosto 2009 ALLEGATO 1 - Integrazioni allegati A e B del decreto d.d.s del 9 luglio 2009 n PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE (Allegato A) I. CARATTERISTICHE DELL OFFERTA FORMATIVA 1. Contenuti del percorso formativo Il percorso formativo per tutor aziendali si articola in: (dopo Modulo Base e Modulo di apprendimento operativo inserire) Al fine di ricomprendere le specificità previste dagli accordi e dai contratti settoriali ad oggi sottoscritti, si prevede un terzo modulo di approfondimento settoriale. Ad oggi, tale modulo potrà essere attivato limitatamente per i tutor aziendali di apprendisti presso aziende che applicano il CCNL delle Attività Ferroviarie. Pertanto in questo caso il percorso formativo dovrà comprendere 3 moduli ed essere realizzato conformemente a quanto previsto dall Accordo 1 marzo 2006 per la disciplina dell'apprendistato professionalizzante e dei relativi profili formativi ai sensi dell'art. 49 del d.lgs. n. 276/2003 nel settore delle attività ferroviarie. Il corso, ed in particolare il modulo di approfondimento operativo, dovranno essere realizzati in osservanza degli obiettivi formativi e degli standard minimi qui indicati ed adattati alle specifiche esigenze dei tutor aziendali; gli operatori dovranno, infatti, mettere a disposizione dei tutor coinvolti gli strumenti metodologici ed operativi necessari per sostenere ed accompagnare il processo formativo (formale e non formale; interno ed esterno all impresa) dei propri apprendisti, in considerazione degli specifici profili e fabbisogni formativi. Qualora un destinatario abbia già frequentato corsi di formazione per tutor aziendali, realizzati ai sensi del d.m. 22/2000, potrà richiedere un credito formativo (relativo al modulo base) e partecipare esclusivamente alla parte restante del percorso. 2. Durata del percorso Il corso è articolato in: I. Modulo base (competenze trasversali ai sensi del d.m. 22/2000): 8 ore II. III. Modulo di approfondimento operativo: 4 ore Modulo di approfondimento settoriale: 12 ore Il corso standard (modulo I e II) ha una durata complessiva di 12 ore. Il corso riservato al settore delle attività ferroviarie (modulo I, II e III) ha una durata complessiva di 24 ore. 3. Costo del percorso Il valore complessivo è calcolato sulla base di un parametro orario/persona pari a Euro ed è così articolato: Modulo base: euro 13,34 * 8 ore = euro 106,72 Modulo di approfondimento operativo: euro 13,34 * 4 ore = euro 53,36 Modulo di approfondimento settoriale: euro 13,34 * 12 ore = euro 160,8 Il costo complessivo del corso standard (12 ore) è pari a euro 160,8 a persona Il costo complessivo del corso riservato al settore delle attività ferroviarie (24 ore) è pari euro 321,06 a persona. II. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA L elaborazione dell offerta formativa dovrà avvenire attraverso il sistema informativo regionale Finanziamenti on line accessibile dal sito inserendo il percorso sull apposita scheda corso all interno della sezione Offerta Formativa Tutor aziendale. Il percorso dovrà essere riferito al profilo del Tutor aziendale, selezionabile dall elenco delle figure normate. Nel caso in cui il corso sia riservato al settore delle attività ferroviarie, tale indicazione dovrà essere riportata nel titolo del percorso (Tutor Aziendale Attività ferroviarie). III. TEMPISTICA PER LA PRESENTAZIONE DEI PERCORSI L offerta formativa potrà essere inserita dagli Operatori a partire dal giorno di pubblicazione del presente Avviso sul sistema informativo regionale Finanziamenti on line accessibile dal sito 1 In coerenza con gli standard minimi dei servizi formativi ai sensi del d.d.u.o. del 22 gennaio 2009, n. 420

39 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N agosto 2009 AVVISO PER L ACCESSO ALLA FORMAZIONE FINANZIATA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE (Allegato B) I. CARATTERISTICHE DEI PERCORSI FORMATIVI Il percorso formativo per tutor aziendali si articola in: (Dopo Modulo base e Modulo di approfondimento operativo inserire) III. Modulo di approfondimento settoriale (della durata di 12 ore) riservato ai tutor aziendali di apprendisti presso aziende che applicano il CCNL delle Attività Ferroviarie. I destinatari che si iscrivono ai percorsi formativi standard sono tenuti a partecipare al modulo base + modulo di approfondimento operativo. I tutor aziendali delle attività ferroviarie sono tenuti a partecipare al modulo base + modulo di approfondimento operativo + modulo di approfondimento settoriale. Qualora i richiedenti abbiano già frequentato corsi di formazione per tutor aziendali, realizzati ai sensi del d.m. 22/2000, possono richiedere un credito formativo (relativo al modulo base) e partecipare esclusivamente alla parte restante del percorso. II. VALORE DEL FINANZIAMENTO Il valore complessivo del percorso è pari a: - 160,80 a persona per il percorso standard ; - 321,60 a persona per il percorso riservato al settore delle attività ferroviarie. Per chi richiede il credito formativo il valore complessivo sarà commisurato alle restanti ore del percorso scelto. I contributi sono concessi applicando le disposizioni previste dal regime de minimis così come definito dalla Comunità Europea (Regolamento della Commissione Europea n. 69/2001 pubblicato sulla GUCE serie L n. 10 del 13/01/2001). Pertanto il/la destinatario/a per avere accesso al contributo dovrà richiedere alla azienda di cui fa parte una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, nella quale il legale rappresentante dell impresa dichiari sotto la propria responsabilità l importo e la data di concessione degli aiuti pubblici di cui ha beneficiato, nell ambito del regime de minimis, nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda. III. OFFERTA FORMATIVA E SOGGETTI ATTUATORI I percorsi formativi sono inseriti all interno dell offerta formativa consultabile all indirizzo: " e sono attuati da Operatori del sistema educativo regionale di istruzione e formazione accreditati per i servizi all istruzione e formazione professionale ai sensi della l.r. 19/07 e registrati presso l Albo regionale - sezioni A) o B). IV. MODALITA PER LA PARTECIPAZIONE AI PERCORSI 1. Richiesta di partecipazione al percorso da parte dei tutor I/Le destinatari/e dell avviso che possiedono i requisiti per presentare la domanda di partecipazione(allegato 1) al percorso formativo, devono: (dopo..la partecipazione al corso) inserire: Compilato il PIP sul sistema informativo, il documento dovrà essere stampato unitamente alla domanda di partecipazione (conforme all allegato 1) per la sottoscrizione da parte del/la destinatario/a e dell operatore. 2. Realizzazione e Conclusione del Percorso La partecipazione al percorso deve essere formalizzata su apposito Registro formativo e delle presenze. Al termine del percorso sarà compito dell operatore procedere alla richiesta di liquidazione. Sono riconosciuti esclusivamente i costi relativi a percorsi fruiti dal tutor per - almeno 10 ore per i percorsi standard ; - almeno 20 ore per i percorsi riservati al settore delle attività ferroviarie. Nel caso in cui siano stati assegnati crediti formativi sarà riconosciuto il valore del modulo di approfondimento operativo a fronte della frequenza di tutte le restanti ore previste. V. TEMPISTICHE PER LA PRESENTAZIONE La domanda di partecipazione ai percorsi potrà essere presentata a partire dal 29 luglio 2009 e fino all esaurimento delle risorse disponibili.

40 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N agosto 2009 INDICAZIONI PER GLI OPERATORI Appendice 1 per la gestione e la realizzazione della Formazione finanziata rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in apprendistato professionalizzante I. Richiesta di partecipazione al percorso da parte dei tutor L operatore accreditato si affianca al tutor aziendale in tutte le fasi di presentazione e realizzazione del Piano di Intervento Personalizzato. Prima di procedere all inserimento della richiesta di partecipazione al percorso, l operatore dovrà accertare il possesso dei requisiti della persona e la relativa documentazione prevista dall avviso. L operatore potrà quindi procedere alla redazione del Piano di Intervento Personalizzato attraverso il Sistema informativo Finanziamenti on line. Al termine della compilazione, l operatore effettua una stampa del PIP e della domanda di partecipazione e li sottoscrive con CRS congiuntamente al tutor aziendale. Al PIP dovranno essere allegate le dichiarazioni previste dall Avviso rivolto ai destinatari, corredate dall Atto di adesione sottoscritto dall operatore e redatto secondo il format di cui all allegato 4. Nel caso in cui il destinatario non disponesse della CRS, tutta la documentazione deve essere firmata in formato cartaceo, scansita e trasmessa attraverso il Sistema Informativo. Copia originale della stessa deve essere conservata dall Operatore con cui il destinatario ha sottoscritto il PIP. Successivamente l operatore può procedere all invio informatico della domanda di partecipazione. II. Avvio, Realizzazione e Conclusione del Percorso Ricevuta la conferma di autorizzazione da parte di Regione Lombardia attraverso il sistema informativo, l operatore può procedere all avvio del percorso, in conformità con le Procedure relative allo svolgimento delle attività formative dei soggetti accreditati al sistema di istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia di cui al d.d.u.o. del 12 settembre 2008, n La partecipazione al percorso deve essere formalizzata sul diario di bordo prima di procedere alla richiesta di liquidazione entro il giorno 10 del mese successivo alla data di erogazione del servizio. III. Liquidazione A conclusione del percorso formativo, l operatore presenta a Regione Lombardia, attraverso il sistema informativo, la richiesta di liquidazione per i partecipanti che hanno frequentato: - per almeno 10 ore, il percorso standard; - almeno 20 ore per i percorsi riservati al settore delle attività ferroviarie. Nel caso in cui siano stati assegnati crediti formativi, la richiesta di liquidazione potrà essere fatta a fronte della frequenza di tutte le ore previste nel PIP. In caso di frequenza inferiore ai limiti sopra indicati non sarà possibile effettuare domanda di liquidazione. Alla ricezione della domanda di liquidazione, verificata l ammissibilità, Regione Lombardia procederà alla liquidazione. PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE I. QUADRO DI RIFERIMENTO ALLEGATO 2 Il presente avviso è finalizzato alla promozione dell offerta formativa rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti, in attuazione delle Linee di indirizzo regionali approvate con d.d.u.o. del 5 agosto 2008, n e s.m.i. con d.d.u.o. n del 2 dicembre Nell Avviso sono definiti gli elementi minimi dei moduli di base e di approfondimento operativo riferiti al percorso formativo, nonché le modalità di presentazione dell offerta formativa. II. SOGGETTI AMMESSI ALLA PRESENTAZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA Possono presentare i percorsi formativi, oggetto del presente Avviso, gli Operatori del sistema educativo regionale di istruzione e formazione: accreditati per i servizi all istruzione e formazione professionale ai sensi della l.r. 19/07 e registrati presso l Albo regionale - sezioni A) o B).

41 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N agosto 2009 III. DESTINATARI DEI PERCORSI Lavoratori che esercitano, o che eserciteranno nell ambito di una programmazione aziendale, la funzione di tutor aziendali in affiancamento ad un apprendista assunto ai sensi dell art. 49 del d.lgs. 276/03 o dell art. 16 della legge 196/97. IV. CARATTERISTICHE DELL OFFERTA FORMATIVA I percorsi formativi proposti dovranno far riferimento esclusivamente alla figura del tutor aziendale per apprendisti. 1. Contenuti del percorso formativo Il percorso formativo per tutor aziendali si articola in: I. Modulo base: dedicato all acquisizione delle seguenti competenze trasversali ai sensi del d.m. 22/2000: a) conoscere il contesto normativo nazionale e regionale in materia di apprendistato; b) comprendere le funzioni del tutor e gli elementi di contrattualistica di settore e/o aziendale in materia di formazione in apprendistato; c) gestire l'accoglienza e l'inserimento degli apprendisti in azienda; d) gestire le relazioni con i soggetti esterni all'azienda coinvolti nel percorso formativo dell'apprendista; e) pianificare e accompagnare i percorsi di apprendimento e socializzazione lavorativa; f) valutare i progressi e i risultati dell'apprendimento. II. Modulo di approfondimento operativo: dedicato alle sviluppo delle competenze tecnico-professionalizzanti per la gestione del processo di formazione dell apprendista (anche attraverso l utilizzo di metodologie e piattaforme informatiche di supporto), dalla progettazione del PFI annuale di dettaglio, alla pianificazione del percorso formativo ed alla valutazione dei risultati di apprendimento. Al fine di ricomprendere le specificità previste dagli accordi e dai contratti settoriali ad oggi sottoscritti, si prevede un terzo modulo di approfondimento settoriale. Ad oggi, tale modulo potrà essere attivato limitatamente per i tutor aziendali di apprendisti presso aziende che applicano il CCNL delle Attività Ferroviarie. Pertanto in questo caso il percorso formativo dovrà comprendere 3 moduli ed essere realizzato conformemente a quanto previsto dall Accordo 1 marzo 2006 per la disciplina dell'apprendistato professionalizzante e dei relativi profili formativi ai sensi dell'art. 49 del d.lgs. n. 276/2003 nel settore delle attività ferroviarie. Il corso, ed in particolare il modulo di approfondimento operativo, dovranno essere realizzati in osservanza degli obiettivi formativi e degli standard minimi qui indicati ed adattati alle specifiche esigenze dei tutor aziendali; gli operatori dovranno, infatti, mettere a disposizione dei tutor coinvolti gli strumenti metodologici ed operativi necessari per sostenere ed accompagnare il processo formativo (formale e non formale; interno ed esterno all impresa) dei propri apprendisti, in considerazione degli specifici profili e fabbisogni formativi. Qualora un destinatario abbia già frequentato corsi di formazione per tutor aziendali, realizzati ai sensi del d.m. 22/2000, potrà richiedere un credito formativo (relativo al modulo base) e partecipare esclusivamente alla parte restante del percorso. 2. Durata del percorso Il corso è articolato in: I Modulo base (competenze trasversali ai sensi del d.m. 22/2000): 8 ore II Modulo di approfondimento operativo: 4 ore III Modulo di approfondimento settoriale: 12 ore Il corso standard (modulo I e II) ha una durata complessiva di 12 ore. Il corso riservato al settore delle attività ferroviarie (modulo I, II e III) ha una durata complessiva di 24 ore. 3. Sede di svolgimento del percorso formativo Il percorso può svolgersi presso le sedi operative dei soggetti accreditati oppure presso le aziende di appartenenza dei destinatari da indicare come sedi occasionali ai sensi della vigente normativa regionale in materia di accreditamento. In fase di inserimento dell offerta formativa dovrà essere indicata la sede accreditata di riferimento. 4. Attestazione in uscita Al termine del percorso, il soggetto erogatore potrà rilasciare un attestazione comprovante gli elementi del percorso realizzato, in termini di specifiche conoscenze ed abilità acquisite. Nel caso di partecipazione al solo modulo di approfondimento operativo l attestazione dovrà essere riferita esclusivamente agli elementi acquisiti in riferimento al modulo stesso. 5. Costo del percorso Il valore complessivo è calcolato sulla base di un parametro orario/persona pari a euro ed è così articolato: 1 In coerenza con gli standard minimi dei servizi formativi ai sensi del d.d.u.o. del 22 gennaio 2009, n. 420

42 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N agosto 2009 Modulo base: euro 13,34 * 8 ore = euro 106,72 Modulo di approfondimento operativo: euro 13,34 * 4 ore = euro 53,36 Modulo di approfondimento settoriale: euro 13,34 * 12 ore = euro 160,8 Il costo complessivo del corso standard (12 ore) è pari a euro 160,8 a persona Il costo complessivo del corso riservato al settore delle attività ferroviarie (24 ore) è pari euro 321,06 a persona. 6. Numero di partecipanti per percorso Per ciascun corso possono essere ammessi al finanziamento: - fino ad un massimo di 10 partecipanti che seguono il percorso completo; - fino ad un massimo di 5 partecipanti che seguono il solo modulo di approfondimento operativo. L operatore ha possibilità di inserire un numero superiore di partecipanti ai quali non verrà però riconosciuto il finanziamento. V. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA L elaborazione dell offerta formativa dovrà avvenire attraverso il sistema informativo regionale Finanziamento on line accessibile dal sito www dote.regione.lombardia.it inserendo il percorso sull apposita scheda corso all interno della sezione Offerta Formativa Tutor aziendale. Il percorso dovrà essere riferito al profilo del Tutor aziendale, selezionabile dall elenco delle figure normate. Nel caso in cui il corso sia riservato al settore delle attività ferroviarie, tale indicazione dovrà essere riportata nel titolo del percorso (Tutor Aziendale Attività ferroviarie). VI. TEMPISTICA PER LA PRESENTAZIONE DEI PERCORSI L offerta formativa potrà essere inserita dagli Operatori a partire dal giorno di pubblicazione del presente Avviso sul sistema informativo regionale Finanziamento on line accessibile dal sito www. dote.regione.lombardia.it VII. RIFERIMENTI NORMATIVI - Legge 24 giugno 1997, n. 196 recante Norme in materia di promozione dell occupazione ; - Decreto Ministeriale 28 febbraio 2000, n. 22 contenente disposizioni relative alle esperienze professionali richieste per lo svolgimento delle funzioni di tutor aziendale ai sensi dell'art. 16, comma 3, della legge sopra richiamata; - Legge 14 febbraio 2003, n. 30 Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro ; - Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276 e successive modifiche ed integrazioni, recante Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro che disciplina l apprendistato per l espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione (art. 48), l apprendistato professionalizzante (art. 49) e l apprendistato per l acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione (art. 50); - Circolare 14 ottobre 2004, n. 40 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di contratti di apprendistato; - Circolare 15 luglio 2005, n. 30 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di apprendistato professionalizzante; - Legge 6 agosto 2008, n. 133 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria", ed in particolare, l art 23 Modifiche alla disciplina del contratto di apprendistato che introduce un canale parallelo (con il comma 5-ter al d.lgs. 276/03) relativamente alla formazione in apprendistato consentendo alle imprese che ricorrono alla formazione esclusivamente aziendale dei propri apprendisti, di operare in osservanza di quanto previsto dalla sola contrattazione collettiva e svincolandole dal rispetto dei criteri indicati dal comma 5 del d.lgs. 276/03; - Circolare Ministeriale 27/08 del MLSPS, esplicativa del citato art. 23 della l. 133/08, nella quale viene tra l altro precisato che l opzione per la formazione erogata esclusivamente dall azienda, sia direttamente sia indirettamente, non implica finanziamenti pubblici; - Legge regionale 28 settembre 2006, n. 22 Il mercato del lavoro in Lombardia ; - Legge regionale 6 agosto 2007, n. 19 Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia ; - D.c.r. del 19 febbraio 2008, n. 528, che approva gli Indirizzi pluriennali ed i criteri per la programmazione dei servizi educativi di istruzione e formazione, ai sensi dell'art. 7 della l.r. n. 19/2007; - D.d.u.o. del 30 luglio 2008, n col quale è stato adottato il Quadro Regionale degli Standard Professionali che rappresenta il riferimento comune per tutti gli operatori del sistema lombardo per quanto attiene la progettazione e la certificazione delle competenze di tutti i percorsi formativi di Specializzazione e Formazione continua e permanente; - D.d.u.o. del 5 agosto 2008, n Approvazione del riparto delle risorse assegnate alle province per la formazione degli apprendisti assunti in Lombardia anno formativo approvazione delle relative linee di indirizzo impegno e contestuale liquidazione alle province di euro ,55 e s.m.i. (adottate con d.d.u.o del 2 dicembre 2008); - D.d.u.o. del 12 settembre 2008, n Approvazione delle procedure relative allo svolgimento delle attività formative dei soggetti accreditati al sistema di istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia.

43 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N agosto 2009 INFORMATIVA (art. 13 del d.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003, "Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali ) Il d.lgs. n. 196 del 2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo il decreto indicato, tale trattamento sarà improntato ai principi dell art. 11 e in particolare quelli di correttezza, liceità, pertinenza e trasparenza e sarà effettuato tutelando la riservatezza e i diritti delle persone e degli altri soggetti coinvolti. Ai sensi dell art. 13 del predetto decreto, forniamo quindi le seguenti informazioni. Il trattamento che intendiamo effettuare: 1. ha le seguenti finalità: - procedere alla valutazione di merito della domanda di finanziamento - svolgere tutte le attività di gestione e monitoraggio di competenza regionale nella fase realizzativa del progetto 2. sarà effettuato con modalità manuale ed informatica 3. i dati potranno essere eventualmente trattati anche da soggetti esterni che svolgono attività di assistenza tecnica per Regione Lombardia. Si informa che il mancato conferimento dei dati comporta l impossibilità di procedere alla valutazione di merito della domanda di finanziamento e quindi l inammissibilità della domanda stessa. Il titolare del trattamento è la Giunta regionale della Lombardia, nella persona del Presidente, con sede in Via Fabio Filzi, 22, Milano. Il Responsabile del trattamento è il Direttore Generale della Direzione Istruzione Formazione e Lavoro, via Cardano 10, cap Milano. Gli interessati potranno rivolgersi al Responsabile del trattamento per far valere i propri diritti così come previsti dall art. 7 del d.lgs. n. 196 del AVVISO PER L ACCESSO ALLA FORMAZIONE FINANZIATA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE ALLEGATO 3 I. QUADRO DI RIFERIMENTO In attuazione degli obiettivi, definiti negli atti di programmazione regionale, di crescita dell occupazione e della qualificazione professionale dei giovani assunti con contratto di apprendistato, il presente avviso è finalizzato alla promozione ed al sostegno della formazione rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in attuazione delle Linee di indirizzo regionali approvate con d.d.u.o. del 5 agosto 2008, n e d.d.u.o del 12 dicembre 2008 n Nell Avviso sono definiti i requisiti per la partecipazione ai percorsi da parte dei tutor aziendali e le modalità di erogazione dei percorsi formativi. Il presente avviso è attuato con riferimento al seguente quadro normativo nazionale e regionale: - Legge 24 giugno 1997, n. 196 recante Norme in materia di promozione dell occupazione ; - Decreto Ministeriale 28 febbraio 2000, n. 22 contenente disposizioni relative alle esperienze professionali richieste per lo svolgimento delle funzioni di tutor aziendale ai sensi dell'art. 16, comma 3, della legge sopra richiamata; - Legge 14 febbraio 2003, n. 30 Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro ; - Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276 e successive modifiche ed integrazioni, recante Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro che disciplina l apprendistato per l espletamento del dirittodovere di istruzione e formazione (art. 48), l apprendistato professionalizzante (art. 49) e l apprendistato per l acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione (art. 50); - Circolare 14 ottobre 2004, n. 40 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di contratti di apprendistato; - Circolare 15 luglio 2005, n. 30 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di apprendistato professionalizzante; - Legge 6 agosto 2008, n. 133 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria", ed in particolare, l art 23 Modifiche alla disciplina del contratto di apprendistato che introduce un canale parallelo (con il comma 5-ter al d.lgs. 276/03) relativamente alla formazione in apprendistato consentendo alle imprese che ricorrono alla formazione esclusivamente aziendale dei propri

44 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N agosto 2009 apprendisti, di operare in osservanza di quanto previsto dalla sola contrattazione collettiva e svincolandole dal rispetto dei criteri indicati dal comma 5 del d.lgs. 276/03; - Circolare Ministeriale 27/08 del MLSPS, esplicativa del citato art. 23 della l. 133/08, nella quale viene tra l altro precisato che l opzione per la formazione erogata esclusivamente dall azienda, sia direttamente sia indirettamente, non implica finanziamenti pubblici; - Legge regionale 28 settembre 2006, n. 22 Il mercato del lavoro in Lombardia ; - Legge regionale 6 agosto 2007, n. 19 Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia ; - D.c.r. del 19 febbraio 2008, n. 528, che approva gli Indirizzi pluriennali ed i criteri per la programmazione dei servizi educativi di istruzione e formazione, ai sensi dell'art. 7 della l.r. n. 19/2007; - D.d.u.o. del 30 luglio 2008, n col quale è stato adottato il Quadro Regionale degli Standard Professionali che rappresenta il riferimento comune per tutti gli operatori del sistema lombardo per quanto attiene la progettazione e la certificazione delle competenze di tutti i percorsi formativi di Specializzazione e Formazione continua e permanente; - D.d.u.o. del 5 agosto 2008, n Approvazione del riparto delle risorse assegnate alle province per la formazione degli apprendisti assunti in Lombardia anno formativo approvazione delle relative linee di indirizzo impegno e contestuale liquidazione alle province di euro ,55 e s.m.i. (adottate con d.d.u.o del 2 dicembre 2008); - D.d.u.o. del 12 settembre 2008, n Approvazione delle procedure relative allo svolgimento delle attività formative dei soggetti accreditati al sistema di istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia ; - Regolamento CE del 15 dicembre 2006, n relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE in merito agli aiuti di importanza minore ( de minimis ). II. RISORSE FINANZIARIE Il presente avviso è finanziato con una dotazione complessiva di ,00 a valere sulle risorse trasferite da MLSPS, in attuazione della L. 144/99, con Decreto Direttoriale 124/06. III. DESTINATARI/E Lavoratori/lavoratrici in possesso di contratti di lavoro continuativi con l impresa presso cui esercitano la funzione di tutor aziendali, in affiancamento ad un/una apprendista assunto/a ai sensi dell art. 49 del d.lgs. 276/03 o dell art. 16 della legge 196/97 indipendentemente dalla modalità di formazione formale dell apprendista (interna, esterna, integrata); Lavoratori/lavoratrici in possesso di contratti di lavoro continuativi con impresa, da cui sono designati a svolgere la funzione di tutor aziendali di apprendisti/e assunti/e ai sensi dell art. 49 del d.lgs. 276/03 o dell art. 16 della legge 196/97. La funzione di tutor aziendale può essere svolta, ai sensi del d.m. del 28 febbraio 2000, n. 22, art. 2, da: - un lavoratore qualificato designato dall impresa (con le caratteristiche eventualmente previste dagli specifici accordo/ccnl) - oppure, nel caso di imprese con meno di quindici dipendenti e nelle imprese artigiane, dal titolare dell impresa stessa, da un socio o da un familiare coadiuvante. IV. CARATTERISTICHE DEI PERCORSI FORMATIVI Il percorso formativo per tutor aziendali si articola in: I. Modulo base (della durata di 8 ore), dedicato all acquisizione delle seguenti competenze trasversali ai sensi del d.m. 22/2000: a) conoscere il contesto normativo nazionale e regionale in materia di apprendistato; b) comprendere le funzioni del tutor e gli elementi di contrattualistica di settore e/o aziendale in materia di formazione in apprendistato; c) gestire l'accoglienza e l'inserimento degli apprendisti in azienda; d) gestire le relazioni con i soggetti esterni all'azienda coinvolti nel percorso formativo dell'apprendista; e) pianificare e accompagnare i percorsi di apprendimento e socializzazione lavorativa; f) valutare i progressi e i risultati dell'apprendimento. II. Modulo di approfondimento operativo (della durata di 4 ore) dedicato alle sviluppo delle competenze tecnicoprofessionalizzanti per la gestione del processo di formazione dell apprendista (anche attraverso l utilizzo di metodologie e piattaforme informatiche di supporto), dalla progettazione del PFI annuale di dettaglio, alla pianificazione del percorso formativo ed alla valutazione dei risultati di apprendimento. III. Modulo di approfondimento settoriale (della durata di 12 ore) riservato ai tutor aziendali di apprendisti presso aziende che applicano il CCNL delle Attività Ferroviarie. I destinatari che si iscrivono ai percorsi formativi standard sono tenuti a partecipare al modulo base + modulo di approfondimento operativo. I tutor aziendali delle attività ferroviarie sono tenuti a partecipare al modulo base + modulo di approfondimento operativo + modulo di approfondimento settoriale. Qualora i richiedenti abbiano già frequentato corsi di formazione per tutor aziendali, realizzati ai sensi del d.m. 22/2000, possono richiedere un credito formativo (relativo al modulo base) e partecipare esclusivamente alla parte restante del percorso. Al termine del percorso potrà essere rilasciata dal soggetto erogatore un attestazione comprovante gli elementi del percorso realizzato, in termini di specifiche conoscenze ed abilità acquisite.

45 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N agosto 2009 V. VALORE DEL FINANZIAMENTO Il valore complessivo del percorso è pari a: - 160,80 a persona per il percorso standard ; - 321,60 a persona per il percorso riservato al settore delle attività ferroviarie. Per chi richiede il credito formativo il valore complessivo sarà commisurato alle restanti ore del percorso scelto. I contributi sono concessi applicando le disposizioni previste dal regime de minimis così come definito dalla Comunità Europea (Regolamento della Commissione Europea n. 69/2001 pubblicato sulla GUCE serie L n. 10 del 13 gennaio 2001). Pertanto il/la destinatario/a per avere accesso al contributo dovrà richiedere alla azienda di cui fa parte una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, nella quale il legale rappresentante dell impresa dichiari sotto la propria responsabilità l importo e la data di concessione degli aiuti pubblici di cui ha beneficiato, nell ambito del regime de minimis, nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda. VI. OFFERTA FORMATIVA E SOGGETTI ATTUATORI I percorsi formativi sono inseriti all interno dell offerta formativa consultabile all indirizzo: " e sono attuati da Operatori del sistema educativo regionale di istruzione e formazione accreditati per i servizi all istruzione e formazione professionale ai sensi della l.r. 19/07 e registrati presso l Albo regionale - sezioni A) o B). VII. MODALITÀ PER LA PARTECIPAZIONE AI PERCORSI 1. Richiesta di partecipazione al percorso da parte dei tutor I/Le destinatari/e dell avviso che possiedono i requisiti per presentare la domanda di partecipazione al percorso formativo, devono: recarsi presso l operatore accreditato scelto per compilare il proprio Piano di Intervento Personalizzato (PIP); consegnare all operatore accreditato i seguenti documenti: 1. dichiarazione dell azienda presso cui è impiegato/a, attestante il ruolo di tutor aziendale (nel caso di affiancamento attivo di un apprendista), o di designazione a svolgere il ruolo di tutor aziendale, redatta su apposito format (allegato 2); 2. dichiarazione dell azienda sugli aiuti in regime de minimis di cui essa ha beneficiato nel triennio precedente la data di presentazione della domanda (allegato 3); 3. nel caso di richiesta di crediti formativi, autodichiarazione del destinatario/a di partecipazione pregressa a corsi di formazione per tutor aziendali ai sensi del d.m. 22/200, o documento attestante la partecipazione al corso. Compilato il PIP sul sistema informativo, il documento dovrà essere stampato unitamente alla domanda di partecipazione (conforme all allegato 1) per la sottoscrizione da parte del/la destinatario/a e dell operatore. Per poter sottoscrivere i documenti il/la destinatario/a dovrà essere in possesso della CRS o di documento di identità in corso di validità e di Codice Fiscale. 2. Verifica e accettazione della domanda di partecipazione La domanda di partecipazione sarà trasmessa a Regione Lombardia, attraverso il sistema informativo, da parte dell operatore. Regione Lombardia, verificata l ammissibilità della documentazione, dà comunicazione di accettazione all operatore tramite il Sistema Informativo. Qualora la documentazione sia insufficiente o le verifiche diano esito negativo, l operatore riceverà una richiesta di integrazione o una comunicazione di non accettazione della domanda tramite il Sistema Informativo. Il destinatario sarà aggiornato sull esito della verifica da parte dell operatore. 3. Realizzazione e Conclusione del Percorso La partecipazione al percorso deve essere formalizzata su apposito Registro formativo e delle presenze. Al termine del percorso sarà compito dell operatore procedere alla richiesta di liquidazione. Sono riconosciuti esclusivamente i costi relativi a percorsi fruiti dal tutor per - almeno 10 ore per i percorsi standard ; - almeno 20 ore per i percorsi riservati al settore delle attività ferroviarie. Nel caso in cui siano stati assegnati crediti formativi sarà riconosciuto il valore del modulo di approfondimento operativo a fronte della frequenza di tutte le restanti ore previste. VIII. VARIAZIONI E RINUNCE Qualora vengano meno i requisiti di partecipazione previsti dall Avviso, la persona ne deve dare immediata comunicazione all operatore e non può più partecipare al percorso. Nel caso in cui il corso debba essere sospeso o non realizzato per cause imputabili all operatore, il tutor aziendale potrà recarsi presso altro operatore, previa autorizzazione da parte di Regione Lombardia.

46 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N agosto 2009 IX. VERIFICHE Nel corso della realizzazione ed alla conclusione del percorso formativo, Regione Lombardia potrà verificare i requisiti di partecipazione della persona e l effettiva e conforme fruizione del servizio. Nel caso in cui le verifiche accertino che il servizio non è stato fruito o che la persona non possieda i requisiti richiesti per la partecipazione all avviso, Regione Lombardia potrà escludere la persona dal percorso e potrà avviare eventuali ulteriori interventi come previsto dalla legge. X. TEMPISTICHE PER LA PRESENTAZIONE La domanda di partecipazione ai percorsi potrà essere presentata a partire dal 27 luglio 2009 e fino all esaurimento delle risorse disponibili. XI. MODALITÀ DI RICHIESTA DI CHIARIMENTI E INFORMAZIONI Per la richiesta di chiarimenti e informazioni è possibile contattare: - Referente: Struttura Politiche del Lavoro Enza Di Silvestro Tel Mail: enza_di_silvestro@regione.lombardia.it - Mail: gianluca_zanetti@regione.lombardia.it Gianluca Zanetti Tel INDICAZIONI PER GLI OPERATORI per la gestione e la realizzazione della Formazione finanziata rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in apprendistato professionalizzante I. Richiesta di partecipazione al percorso da parte dei tutor Appendice 1 L operatore accreditato si affianca al tutor aziendale in tutte le fasi di presentazione e realizzazione del Piano di Intervento Personalizzato. Prima di procedere all inserimento della richiesta di partecipazione al percorso, l operatore dovrà accertare il possesso dei requisiti della persona e la relativa documentazione prevista dall avviso. L operatore potrà quindi procedere alla redazione del Piano di Intervento Personalizzato attraverso il Sistema informativo Finanziamenti on line. Al termine della compilazione, l operatore effettua una stampa del PIP e della domanda di partecipazione e li sottoscrive con CRS congiuntamente al tutor aziendale. Al PIP dovranno essere allegate le dichiarazioni previste dall Avviso rivolto ai destinatari, corredate dall Atto di adesione sottoscritto dall operatore e redatto secondo il format di cui all allegato 4. Nel caso in cui il destinatario non disponesse della CRS, tutta la documentazione deve essere firmata in formato cartaceo, scansita e trasmessa attraverso il Sistema Informativo. Copia originale della stessa deve essere conservata dall Operatore con cui il destinatario ha sottoscritto il PIP. Successivamente l operatore può procedere all invio informatico della domanda di partecipazione. II. Avvio, Realizzazione e Conclusione del Percorso Ricevuta la conferma di autorizzazione da parte di Regione Lombardia attraverso il sistema informativo, l operatore può procedere all avvio del percorso, in conformità con le Procedure relative allo svolgimento delle attività formative dei soggetti accreditati al sistema di istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia di cui al d.d.u.o. del 12 settembre 2008, n La partecipazione al percorso deve essere formalizzata sul diario di bordo prima di procedere alla richiesta di liquidazione entro il giorno 10 del mese successivo alla data di erogazione del servizio. III. Liquidazione A conclusione del percorso formativo, l operatore presenta a Regione Lombardia, attraverso il sistema informativo, la richiesta di liquidazione per i partecipanti che hanno frequentato: - per almeno 10 ore, il percorso standard; - almeno 20 ore per i percorsi riservati al settore delle attività ferroviarie. Nel caso in cui siano stati assegnati crediti formativi, la richiesta di liquidazione potrà essere fatta a fronte della frequenza di tutte le ore previste nel PIP. In caso di frequenza inferiore ai limiti sopra indicati non sarà possibile effettuare domanda di liquidazione. Alla ricezione della domanda di liquidazione, verificata l ammissibilità, Regione Lombardia procederà alla liquidazione.

47 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N agosto 2009 Allegato 1. - Modulo di domanda di partecipazione AVVISO PER L ACCESSO ALLA FORMAZIONE FINANZIATA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE DI CUI AL DECRETO nnnnn DEL gg/mese/anno n. XX DOMANDA DI PARTECIPAZIONE Codice identificativo Io sottoscritto/a nato/a a il, residente a in n. a C.A.P. Provincia, domicilio (se diverso dalla residenza) a in n. a C.A.P. Provincia, Tel. Codice Fiscale CHIEDO di partecipare al presente Avviso per poter fruire dei servizi formativi previsti nel PIP sottoscritto con l Operatore. Avvalendomi delle disposizioni di cui agli artt. 46 e 47 del d.p.r. n. 445/ di possedere i requisiti per partecipare all avviso DICHIARO SOTTO LA MIA RESPONSABILITÀ - di essere consapevole che su quanto dichiarato potranno essere effettuati controlli ai sensi dell art. 71 del d.p.r. 445/00; - di essere altresì consapevole delle conseguenze penali e amministrative di cui agli artt. 75 e 76 del citato d.p.r. in caso di dichiarazioni mendaci e di formazione o uso di atti falsi, ivi compresa la decadenza immediata dai benefici conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera; - di acconsentire all eventuale utilizzazione dei dati forniti nella domanda per comunicazioni di Regione Lombardia in merito alle politiche regionali di istruzione, formazione e lavoro; - di dare il consenso al trattamento dei dati personali per le finalità e con le modalità specificatamente indicate nell informativa di cui all art. 13 del d.lgs. n. 196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali ; - di aver preso visione dell Avviso e di aver concordato con l Operatore il percorso di fruizione dei servizi come riportato nel PIP; - di impegnarmi a partecipare alle attività previste nel PIP. Mi impegno inoltre a comunicare all operatore con cui ho definito il PIP: - eventuali modifiche nei requisiti di partecipazione; - l eventuale rinuncia ai servizi previsti, con comunicazione avente ad oggetto: Rinuncia alla Partecipazione alla formazione finanziata rivolta ai tutor aziendali degli apprendisti in apprendistato professionalizzante e contenente: Allego, - nome e cognome del Destinatario; - codice fiscale del Destinatario; - numero del PIP. copia del documento di identità (in assenza di firma con CRS) Altro (specificare) LUOGO e DATA firma

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