ALTRE ATTIVITA IDRICHE: IL CASO DELLE ACQUE METEORICHE
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1 ALTRE ATTIVITA IDRICHE: IL CASO DELLE ACQUE METEORICHE Prof. Ing. Sandro Artina DICAM DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE E DEI MATERIALI ALI
2 Manufatti per la raccolta e la immissione in fognatura delle acque meteoriche
3 Griglie e bocche di lupo
4 Funzioni dei pozzetti stradali installed for retaining larger particles and hence minimising pipe blockage problems. (Deletic et al., 2000) Pots are extensively used, primarily, to trap solids from runoff (Memon e Butler, 2002) Intercettare i solidi per proteggere la rete, gli impianti ed i corpi idrici ricettori Raccogliere e immettere le acque meteoriche nella rete sottostante Il continuo apporto di materiale solido ad una struttura predisposta ad intrappolarlo conduce, in assenza di accurata manutenzione (due volte all anno), al graduale interrimento della stessa.
5 Funzione dei pozzetti stradali 1) Consentire l ingresso dei deflussi di pioggia nel sistema di fognatura 2) Trattenere il sedimento ed i detriti trasportati dai deflussi evitandone l ingresso nel sistema di fognatura (Pozzetti con sifone, Catchbasins (USA)). 3) Consentire l accesso ai condotti per operazioni di ispezione e pulizia (se sprovvisti di sifone) I pozzetti con sifone necessari CADITOIE nelle fognature miste: Inpediscono la fuoriuscita di cattivi odori ed animali (topi) Necessitano di una puntuale ed accurata pulizia (almeno un paio di volte all anno) SIGILLO IDRAULICO CON SIFONE LIBERE
6 Altri tipi di pozzetti stradali Con sifone Con cestello per intercettazione detriti (diffuso nel Nord Europa) U.S Catchbasins: Usualmente hanno dimensioni più grandi dei pozzetti adottati in Europa
7 Problemi conseguenti all interrimento ONERI DI MANUTENZIONE Perdita di offiiciosità idraulica ALLAGAMENTI During dry weather, undesirable biochemical reactions dominate. (Butler et al., 1995) ASPETTI AMBIENTALI In tempo secco la caditoia diviene un reattore biochimico, e comporta trattamenti per la lotta alla zanzara tigre
8 Alcuni esempi di situazioni facilmente riscontrabili a fine estate [ ] gully pot blockages are the main cause of all types of flooding consequences. This implies that consequences of urban flooding can best be reduced by reducing the number of blocked gully pots. [ ] more efficient gully pot cleaning is a more effective strategy to reduce flood probability than enlarging drainage system capacity. Whether this is also the most cost-effective strategy can only be decided after risk assessment has been complemented with a quantification of consequences of both types of events. (M.C. ten Veldhuis, 2010)
9 PROGETTO DELLA RETE SECONDARIA PER ACQUE METORICHE
10 Posizionamento pozzetti e loro distanza Ciascun pozzetto raccoglie in generale i deflussi di m 2 di superficie stradale In funzione della larghezza e della pendenza della strada sono a distanza variabile da 10 a 20 m (In Bologna: 12.5 m) Schema idraulico per strade pianeggianti Schema idraulico per strade in pendenza Schema alternativo
11 DIMENSIONAMENTO Scala delle portate di una caditoia a bocca di lupo posta in un avvallamento [Da Deppo, Fognature, 2009]
12 Percentuale Pozzetti sulla base dei dati raccolti Pozzetto in cemento armato Pozzetto in ghisa Pozzetto in pvc
13 PROBLEMI IDRAULICI ED AMBIENTALI NELLA GESTIONE DELLA RETE SECONDARIA PER ACQUE METEORICHE NUOVE TECNOLOGIE
14 Storm Filter
15 Pozzetto con cuscino assorbente
16 Pozzetto con unità filtrante a base di fibre sintetiche
17 Pozzetto stradale autopulente
18 Trappola di fondo per sedimenti (bed-load trap)
19 IL CONTESTO NORMATIVO
20 IL CONTESTO NORMATIVO Il quadro nel quale si inserisce in Italia la gestione delle reti per acque meteoriche è decisamente complesso e non univocamente chiaro. Infatti fino all anno scorso coesistevano: una normativa nazionale (DLgs. 152) che colloca la gestione delle acque meteoriche al di fuori del perimetro del SII; una normativa regionale (L.R.E.R. 4/2007) che tratta l argomento in termini piuttosto incompleti; una delibera AEEG (Del. 585 Metodo Tariffario Transitorio) che individua nel Gestore del SII il responsabile della gestione delle fognature per acque meteoriche. In questo contesto, ogni territorio ha avuto regole e approcci non omogenei. Per fare un esempio, anche nell ambito della stessa Regione Emilia Romagna le modalità di gestione cambiano secondo quanto contenuto nei disciplinari di servizio a suo tempo stipulati fra le varie AATO ed i singoli Gestori. Per meglio comprendere, si riporta quanto attualmente accade nell area di Piacenza, Parma e Reggio, dove la situazione può sommariamente riassumersi nel modo seguente: a Parma le fognature bianche sono gestite al di fuori del SII, e, dunque, non da Iren bensì, per esempio, dai Comuni; a Piacenza le fognature bianche sono gestite da Iren all interno del SII; a Reggio Emilia il disciplinare di servizio prevede che siano gestite da Iren le fognature bianche in ambito urbano.
21 Del. 585 Metodo Tariffario Transitorio Articolo 38 Attività di gestione delle acque meteoriche e di drenaggio urbano 38.1 Nell anno 2013, i costi relativi allo svolgimento delle attività di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche e di drenaggio urbano, mediante la gestione e manutenzione di infrastrutture dedicate (fognature bianche), nonché delle attività di pulizia e la manutenzione delle caditoie stradali, sono considerati facenti parte del SII I Gestori del SII che svolgono le suddette attività non applicano, nell anno 2013, alcun corrispettivo a fronte dei servizi resi.
22 DELIBERAZIONE 27 DICEMBRE /2013/R/IDR APPROVAZIONE DEL METODO TARIFFARIO IDRICO E DELLE DISPOSIZIONI DI COMPLETAMENTO L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS ED IL SISTEMA IDRICO
23 Servizio Idrico Integrato (SII) è costituito dall insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue, ovvero da ciascuno di suddetti singoli servizi, compresi i servizi di captazione e adduzione a usi multipli e i servizi di depurazione ad usi misti civili e industriali; include anche i seguenti servizi: a)la realizzazione di allacciamenti idrici e fognari, che consistono nelle condotte idriche e fognarie derivate dalla principale e dedicate al servizio di uno o più utenti; include l installazione dei relativi accessori, le separazioni di rete, la rimozione dei punti presa, la realizzazione di pozzetti di derivazione; b)le attività di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche e di drenaggio urbano mediante la gestione e manutenzione di infrastrutture dedicate (fognature bianche), incluse la pulizia e la manutenzione delle caditoie stradali; tuttavia, ai fini della determinazione dei corrispettivi, laddove non già incluse nel SII alla data di pubblicazione del presente provvedimento, dette attività sono da considerarsi incluse tra le attività non idriche che utilizzano anche infrastrutture del servizio idrico integrato ;
24 Attività non idriche che utilizzano anche infrastrutture del servizio idrico integrato consistono nelle attività diverse dai servizi idrici ma svolte mediante l utilizzo anche di infrastrutture dei servizi idrici, come la vendita di energia elettrica, la valorizzazione del biogas degli impianti di depurazione, qualora non già ricompresi nelle attività di depurazione, l uso di cavidotti idrici per l alloggiamento di infrastrutture di trasmissione dati, il noleggio delle infrastrutture per attività di cablaggio o installazione antenne di ricetrasmissione, la realizzazione di lavori e/o servizi conto terzi non attinenti ai servizi idrici e altre attività assimilabili;
25 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE La progettazione e, soprattutto, la manutenzione ordinaria e la gestione della rete secondaria per l allontanamento delle acque meteoriche devono essere oggetto di maggiore attenzione, e disporre di adeguate fonti di finanziamento, in quanto questo può portare ad una significativa riduzione del rischio idraulico (esondazioni urbane) e di rischio ambientale (inquinamento da acque di prima pioggia nei corpi ricettori). Deve essere incentivata la adozione di nuove tecnologie che possono ulteriormente contribuire alla riduzione di tali rischi, rendendo disponibili adeguate fonti di finanziamento per attuare piani di manutenzione straordinaria intesa alla riqualificazione della rete secondaria. E auspicabile che nel metodo tariffario queste esigenze vengano recepite e ben inquadrate in via definitiva.
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