Relazione Finanziaria Annuale 2015 SNAM RETE GAS

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1 Relazione Finanziaria Annuale 2015 SNAM RETE GAS

2 MISSIONE Snam Rete Gas è la società leader in Italia nel trasporto e dispacciamento di gas naturale. Da settant anni progetta, realizza e gestisce una rete di metanodotti che oggi misura oltre chilometri e che si estende su gran parte del territorio nazionale: un network integrato e capillare realizzato salvaguardando l'ambiente e il territorio. Snam Rete Gas è una Società del Gruppo Snam, un operatore integrato a presidio delle attività regolate del settore del gas in Italia e leader in Europa in termini di capitale investito ai fini regolatori (RAB). Obiettivo di Snam Rete Gas è assicurare i servizi per i propri clienti in condizioni di massima sicurezza e affidabilità e garantire lo sviluppo delle infrastrutture e la flessibilità del sistema gas in Italia, a supporto dello sviluppo della concorrenza e della sicurezza del sistema di approvvigionamento. Snam Rete Gas persegue un modello di crescita sostenibile nel tempo, incentrato su una attenta valutazione degli impatti ambientali e sullo sviluppo di nuove e più efficienti tecnologie. La Società per conseguire con successo i suoi obiettivi punta sul patrimonio di competenze delle proprie persone e sulla loro continua valorizzazione. STORIA La storia di Snam Rete Gas coincide, fino al 1 gennaio 2012, con quella della sua controllante Snam. Il 5 dicembre 2011, infatti, l Assemblea degli Azionisti approva il conferimento, con efficacia 1 gennaio 2012, del ramo d azienda trasporto, dispacciamento, telecontrollo e misura del gas a una nuova società, controllata al 100%, e di far assumere al nuovo soggetto la denominazione Snam Rete Gas tenuto conto della notorietà del marchio identificativo del principale operatore nazionale del trasporto del gas, sia nell ambito specifico di business sia nel mercato in genere. La nuova società di trasporto, Snam Rete Gas, si configura quindi come Gestore Indipendente in osservanza del Decreto Legislativo 1 giugno 2011, n. 93, che ha recepito le direttive 2009/72/CE e 2009/73/CE relative alle norme comuni per il mercato interno dell energia elettrica e del gas naturale.

3 4 Relazione Finanziaria Annuale 2015

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5 2 Disclaimer La Relazione finanziaria annuale contiene dichiarazioni previsionali ( forward-looking statements ), in particolare nella sezione Evoluzione prevedibile della gestione relative a piani di investimento e performance gestionali future. I forwardlooking statements hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza perché dipendono dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri. I risultati effettivi potranno pertanto differire rispetto a quelli annunciati in relazione a diversi fattori, tra cui: il quadro normativo e tariffario, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, l impatto delle regolamentazioni in campo energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell applicazione di nuove tecnologie e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

6 3 Relazione e Bilancio di Esercizio di Snam Rete Gas S.p.A. Relazione sulla gestione Bilancio di esercizio Lettera agli Azionisti e agli Stakeholder 4 Organi Sociali 7 Profilo dell anno 8 Profilo della Società 14 Le infrastrutture e il servizio di trasporto del gas naturale 16 Andamento operativo 26 Innovazione tecnologica e attività di ricerca 36 Quadro tariffario 38 Commento ai risultati economico-finanziari 44 Fattori di incertezza e gestione dei rischi 56 Altre informazioni 62 Governo societario 64 Evoluzione prevedibile della gestione 70 Impegno per lo sviluppo sostenibile 72 Quadro normativo e regolatorio 82 Glossario 92 Schemi di bilancio 99 Note al bilancio di esercizio 103 Proposte del Consiglio di Amministrazione all Assemblea degli Azionisti 163 Relazione del Collegio Sindacale all'assembla degli Azionisti 164 Relazione della Società di Revisione 167 Deliberazioni dell'assemblea degli Azionisti 169

7 Lettera agli Azionisti e agli Stakeholder

8 (Presidente) 5 Carlo Malacarne (Presidente) Paolo Mosa (Amministratore Delegato) Signori Azionisti e Stakeholder, nell'esercizio appena concluso, Snam Rete Gas, consapevole della propria responsabilità nel mantenimento e nello sviluppo di un asset strategico per le politiche energetiche nazionali e comunitarie, ha proseguito le proprie attività finalizzate sia al potenziamento delle infrastrutture gas italiane che al mantenimento in efficienza e sicurezza delle reti di trasporto del gas naturale, nonché alla loro integrazione a livello europeo, unitamente alla promozione dei servizi connessi alla gestione delle stesse reti. In un mercato del gas contraddistinto da una tendenziale riduzione dei consumi, ma anche da un progressivo aumento di dipendenza dagli import, è fondamentale la capacità di perseguire una politica di diversificazione delle fonti di approvvigionamento per la quale Snam Rete Gas, nell'ambito delle politiche perseguite dal gruppo Snam, può assumere un ruolo importante per il nostro Paese, a beneficio dell'intera Comunità europea, grazie ai flussi di gas di provenienza africana e caucasica. In tal senso si inquadrano il completamento dei progetti di Snam Rete Gas, relativi al corridoio sud-nord che si sono tradotti in particolare nella realizzazione degli investimenti a supporto del mercato nell'area Nord Occidentale del Paese, e che consentono l'inversione dei flussi fisici di trasporto nei punti di interconnessione con il Nord Europa, nonché degli investimenti finalizzati al potenziamento della rete di trasporto ai punti di entrata nel Sud Italia. Tale impegno trova concretamente riscontro a livello europeo nell'inserimento delle principali iniziative di sviluppo di Snam Rete Gas nelle lista dei Progetti di Interesse Comune (P.I.C.), ossia di quei progetti prioritari per l'effettiva realizzazione di un mercato unico europeo, riconfermati anche per il biennio Quasi il 40% degli investimenti riguarda il mantenimento della rete nazionale e di quelle regionali, in modo da assicurarne l adeguatezza, l efficienza e la sicurezza;; a tale proposito rilevano gli investimenti effettuati ai sensi del DPR 151/2011 sulla prevenzione incendi, il rifacimento di vari tratti di metanodotti, il revamping del terminale di Mazzara del Vallo, l installazione di nuovi turbocompressori nella centrale di Messina. L'impegno di Snam Rete Gas non si ferma sul fronte dello sviluppo infrastrutturale e del mantenimento delle reti esistenti, pur essenziale ai fini della sicurezza degli approvvigionamenti, ma si estende ai meccanismi in grado di rendere più flessibile e competitivo il mercato del gas attraverso lo sviluppo di nuovi servizi.

9 6 La pianificazione di Snam Rete Gas si inquadra in un più ampio insieme di azioni in essere finalizzate ad una maggiore integrazione dei mercati, tra cui spicca l'implementazione delle regole previste per la costituzione di una piattaforma europea per l'assegnazione delle capacità e l'ulteriore affinamento dei servizi connessi al bilanciamento. Nel novembre 2015 è, infatti, entrato in vigore il primo codice di rete CAM (Capacity Allocation Mechanism), promosso a livello europeo dall'entsog, l'associazione dei trasportatori europei, che ha introdotto delle regole di accesso ai servizi di trasporto. Con tali regole i trasportatori europei hanno l'obbligo di garantire ai propri clienti la possibilità di acquistare capacità di durata infragiornaliera, giornaliera, mensile, trimestrale, annuale e pluriennale acquisendo contemporaneamente capacità dall'operatore nazionale e dall'operatore che agisce presso il punto di interconnessione. L'allocazione avviene seguendo le tempistiche del calendario comune europeo pubblicato da ENTSOG e attraverso procedure di aggiudicazione ad asta, organizzate dalla piattaforma europea PRISMA, European Capacity Platform. Inoltre con la delibera 470/2015/R/gas, l'autorità ha approvato la proposta di modifica del Codice di Rete redatta da Snam Rete Gas per il recepimento delle disposizioni relative all'attività di bilanciamento previste dal Regolamento UE n. 312/2014 per dare esecutività in prima applicazione, da novembre 2015, alle previsioni di pubblicazione delle informazioni relative alla situazione generale della rete di trasporto, nonché alle immissioni e ai prelievi effettuati dall Utente. La piena esecutività del nuovo regime di bilanciamento sarà fissata con un successivo provvedimento della stessa Autorità e comunque non oltre il limite ultimo del 1 ottobre 2016 previsto dal Codice di Bilanciamento Europeo e contemplerà un sistema di nomine e rinomine con frequenza oraria, il ricorso da parte del Responsabile del Bilanciamento alla compravendita di prodotti di breve termine per il bilanciamento residuale del sistema e modifiche alle modalità di determinazione del prezzo di sbilanciamento. Si tratta di sfide rilevanti che richiedono un significativo impegno in termini di risorse e di sistemi informativi, impiegati in maniera continuativa nell'arco delle ventiquattro ore giornaliere, allo scopo di fornire in maniera tempestiva e affidabile dati di misura utili alla elaborazione delle informazioni commerciali per i clienti delle rete di trasporto. Con riferimento ai risultati economici, l'utile netto conseguito nel 2015 ammonta a 659 milioni di euro, in aumento di 6 milioni di euro (+0,9%) rispetto al 2014, in particolare a seguito della riduzione delle imposte sul reddito. L'utile netto adjusted del 2015 ammonta a 628 milioni di euro, in aumento di 44 milioni di euro (7,5%), rispetto al corrispondente risultato del In relazione ai risultati conseguiti nel 2015, intendiamo proporre all'assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,2744 euro per azione per un importo pari a ,00 euro. Il nostro modello di crescita, finalizzato alla creazione di valore sostenibile a favore dei nostri stakeholders, ci permetterà di essere protagonisti dei cambiamenti futuri, grazie all'impegno, al talento e alle tenacia di tutti coloro che si adoperano per la Società a cui va il nostro sincero ringraziamento. San Donato Milanese, 10 marzo 2016 per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente L Amministratore Delegato

10 7 Organi Sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (1) Carlo Malacarne Presidente (2) Paolo Mosa Amministratore Delegato (3) Roberto Lugano Amministratore Antonio Paccioretti Amministratore Marco Reggiani Amministratore COLLEGIO SINDACALE (4) Eugenio Pinto Giuseppina Fusco Pierumberto Spanò Venanzio Cassi Stefania Mancino Presidente Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Sindaco Supplente Sindaco Supplente SOCIETÀ DI REVISIONE (5) Reconta Ernst & Young S.p.A. (1) Nominato dall Assemblea degli Azionisti dell 11 aprile 2014, in carica fino all approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre (2) Nominato Presidente dal Consiglio di Amministrazione dell 11 aprile (3) Nominato Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione dell 11 aprile (4) Nominato dall Assemblea degli Azionisti dell 11 aprile 2014, in carica fino all approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre (5) Incarico conferito per gli esercizi dall Assemblea degli Azionisti del 19 dicembre 2012.

11 Profilo dell'anno

12 9 I RISULTATI DELL ANNO L utile operativo 1 conseguito nel 2015 ammonta a milioni di euro, in diminuzione di 31 milioni di euro, pari al 2,6%, rispetto all anno precedente. I maggiori ricavi (+46 milioni di euro;; pari al 2,4%) sono stati più che compensati dall incremento dei costi operativi (-71 milioni di euro;; pari al 30,6%) e degli ammortamenti e svalutazioni (-6 milioni di euro;; pari all 1,2%). L utile netto realizzato nel 2015 ammonta a 659 milioni di euro, in aumento di 6 milioni di euro (0,9%) rispetto al La variazione è dovuta alla riduzione delle imposte (+43 milioni di euro;; pari al 13,7%), il cui effetto è stato parzialmente compensato dalla predetta variazione negativa dell utile operativo (-31 milioni di euro) e dai maggiori oneri finanziari netti (-6 milioni di euro). L utile netto adjusted del 2015, che esclude gli special item riguardanti la fiscalità differita, ammonta a 628 milioni di euro, in aumento di 44 milioni di euro (7,5%), rispetto al risultato del Il flusso di cassa netto dell attività operativa (1.174 milioni di euro) ha consentito di finanziare interamente gli esborsi connessi alla spesa netta per investimenti (633 milioni di euro) e di generare un free cash flow positivo pari a 541 milioni di euro. L indebitamento finanziario netto, dopo il pagamento del dividendo (425 milioni di euro), ammonta a milioni di euro, in riduzione di 101 milioni di euro rispetto al 31 dicembre Gli investimenti tecnici del 2015 ammontano a 693 milioni di euro, in diminuzione di 7 milioni di euro, pari all 1,0% rispetto al 2014 (700 milioni di euro). Il gas naturale immesso nella rete Nazionale Gasdotti al 31 dicembre 2015 ammonta a 67,25 miliardi di metri cubi, in aumento di 5,00 miliardi di metri cubi, pari all 8,0%, rispetto al 2014 (62,25 miliardi di metri cubi). La lunghezza complessiva della rete dei gasdotti in esercizio è pari a chilometri, in aumento di 195 chilometri rispetto al 31 dicembre IL DIVIDENDO Sulla base dei risultati conseguiti nell anno 2015 il Consiglio d Amministrazione propone ai propri Azionisti un dividendo pari a 0,2744 euro per azione, per un totale di ,00 euro. Il pagamento verrà eseguito a partire dal quindicesimo giorno successivo alla data della stessa Assemblea degli Azionisti. 1 L utile operativo è analizzato isolando i soli elementi che hanno determinato una sua variazione. Al riguardo si segnala che l applicazione della normativa tariffaria del settore del gas genera componenti di ricavo che trovano corrispondenza nei costi, quali modulazione, interconnessione e bilanciamento. Il valore complessivo di tali componenti al 31 dicembre 2015 è di 182 milioni di euro.

13 10 PRINCIPALI EVENTI Il mercato della Capacità Il 1 novembre 2015 è entrato in vigore il CAM (Capacity Allocation Mechanism), il primo codice di rete di respiro europeo approvato dall European Network of Transmission System Operators for Gas (di seguito ENTSOG), l associazione dei trasportatori europei, che ha introdotto delle regole di accesso ai servizi di trasporto armonizzate, dinamiche e flessibili. Con le nuove regole i trasportatori europei, hanno l obbligo di garantire agli Utenti la possibilità di acquistare capacità di durata infragiornaliera, giornaliera, mensile, trimestrale, annuale e pluriennale, su un orizzonte massimo di quindici anni, anche in forma bundled, cioè acquisendo contemporaneamente capacità dall operatore nazionale e dall operatore interconnesso presso il medesimo punto di interconnessione. L allocazione avviene seguendo le tempistiche del calendario comune europeo pubblicato da ENTSOG e attraverso procedure di aggiudicazione ad asta organizzate dalla piattaforma europea PRISMA, European Capacity Platform, di cui Snam Rete Gas è tra i soci fondatori. Snam Rete Gas in vista di tali novità, a partire dal 2013 ha progressivamente aggiornato i propri sistemi informativi e nei mesi di marzo e giugno 2015 ha effettuato le prime aste finalizzate all assegnazione di capacità trimestrale (per i 4 trimestri dell Anno Termico 2015/2016) annuale e pluriennale (per una pluralità di anni termici decorrenti dal 2015/2016 e fino ad un massimo di 15). Il Bilanciamento gas e le regole europee Il regime di Bilanciamento del sistema gas, introdotto nel 2011 con la deliberazione ARG/Gas 45/11, è stato oggetto di regolamentazioni successive, da parte dell Autorità per l Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (di seguito anche AEEGSI o Autorità), che hanno introdotto una serie di meccanismi e strumenti utili ad accrescere l efficienza e la flessibilità del sistema. Nel 2015 con la delibera 470/2015/R/gas, per dare esecutività in prima applicazione, da novembre 2015, alle previsioni di pubblicazione delle informazioni relative alla situazione generale della rete di trasporto, nonché alle immissioni e ai prelievi effettuati dall Utente, l'autorità ha approvato la proposta di modifica del Codice di Rete redatta da Snam Rete Gas per il recepimento delle disposizioni relative all'attività di bilanciamento previste dal Regolamento UE n. 312/2014. Investimenti Snam Rete Gas intende sviluppare la propria rete di trasporto per promuovere le proprie infrastrutture come asset strumentale al trasporto del gas verso le diverse aree di consumo del territorio italiano, nonché come hub per l utilizzo del gas proveniente da nuove fonti e diretto verso i nuovi mercati al di là dei confini nazionali. Tali obiettivi trovano riscontro nei progetti di investimento volti a (i) consentire l inversione del flussi fisici di trasporto nei punti di interconnessione con il Nord Europa (176 milioni di euro);; (ii) potenziare la rete di trasporto dai punti di entrata nel Sud Italia (63 milioni di euro) e (iii) potenziare la rete ed il collegamento di nuovi punti di riconsegna regionale e nazionale (79 milioni di euro). Con tali iniziative Snam Rete Gas dimostra, inoltre, di essere in linea con le attese della Commissione Europea riguardo l integrazione e liquidità del mercato, e la sicurezza degli approvvigionamenti. Certificazioni La capacità di Snam Rete Gas, mostrata nello svolgimento delle attività quotidiane, sia operative, che di staff, passa necessariamente attraverso il costante impegno e la forte attenzione di tutti i lavoratori e dell azienda nel perseguire obiettivi di sicurezza e tutela dell'ambiente.

14 11 Tale priorità è confermata dai sistemi di gestione certificati, di cui la Società si è dotata e per i quali nel 2015 ha ottenuto il rinnovo di conformità. La Società possiede, infatti, il certificato di conformità al sistema di gestione integrato per la salute e sicurezza sul lavoro ed ambiente (OHSAS e ISO 14001), ai sistemi di gestione per la qualità per il processo di definizione della capacità di trasporto della rete, per il processo di dispacciamento del gas naturale sulla rete di trasporto, per il processo di misura del gas e per il processo sistemi di processo gas (UNI-EN-ISO 9001) e ai sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni (ISO 27001). Nel 2015, inoltre, la Società ha ottenuto la certificazione ISO sistema di gestione della continuità operativa per le funzioni dispacciamento e sistemi di processo gas ed ha proseguito le attività di predisposizione del sistema di gestione per la qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001, integrato con gli aspetti HSE e finalizzato all ottenimento della certificazione dell intera Società. L attuazione di tale sistema, favorirà una maggiore chiarezza e tracciabilità dei processi aziendali, semplificando le procedure esistenti e assicurando una sempre maggiore omogeneità dei comportamenti nello svolgimento delle attività nelle diverse realtà territoriali. PRINCIPALI DATI Al fine di consentire una migliore valutazione dell andamento della gestione economico-finanziaria, nella Relazione sulla gestione, in aggiunta agli schemi e agli indicatori convenzionali previsti dagli IAS/IFRS, sono presentati gli schemi di bilancio riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance tra i quali, in particolare, il margine operativo lordo (EBITDA), l utile operativo (EBIT) e l indebitamento finanziario netto. Le successive tabelle, le relative note esplicative e gli schemi di bilancio riclassificati, riportano la determinazione di tali grandezze. Per la definizione dei termini utilizzati, se non direttamente specificato, si fa rinvio al glossario. PRINCIPALI DATI ECONOMICI (milioni di ) Ricavi totali di cui regolati Costi operativi Margine operativo lordo (EBITDA) Utile operativo (EBIT) Utile operativo adjusted (EBIT adjusted) Utile netto Utile netto adjusted PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI E FINANZIARI (milioni di ) Investimenti tecnici Capitale investito netto al 31 dicembre Patrimonio netto al 31 dicembre Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre Free Cash Flow PRINCIPALI INDICATORI REDDITUALI E FINANZIARI Utile netto per azione 0,43 0,54 0,55 ROE (a) % 15,24 17,66 16,43 ROI (b) % 10,82 10,29 9,75 (a) (b) Il Return On Equity (ROE) è stato determinato come rapporto tra l utile netto e la media del patrimonio netto iniziale e finale del periodo. Il Return On Investment (ROI) è stato determinato come rapporto tra l utile operativo e la media del capitale investito netto iniziale e finale del periodo.

15 12 PRINCIPALI DATI OPERATIVI Var. ass. (*) Var. % (*) Volumi di gas naturale immessi nella Rete Nazionale Gasdotti (miliardi di mc) 69,00 62,25 67,25 5,00 8,0 Rete dei gasdotti (chilometri in esercizio) ,6 - di cui Rete Nazionale ,7 - di cui Rete Regionale ,5 Potenza installata nelle centrali di compressione (megawatt) 866,9 893,9 876,5 (17,4) (1,9) Dipendenti in servizio (numero) ,3 (*) Le variazioni indicate nella tabella, nonché in quelle successive della presente Relazione, devono intendersi come variazioni dell esercizio 2015 rispetto al Le variazioni percentuali, salvo diversa indicazione, sono state determinate con riferimento ai dati indicati nelle relative tabelle. Utile operativo (milioni di euro) Utile netto (milioni di euro) Utile netto adjusted (milioni di euro)

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17 Profilo della Società

18 15 Snam Rete Gas è leader in Italia nel trasporto e dispacciamento del gas naturale, in cui vanta competenze di eccellenza sul fronte della tecnologia, della ricerca e della sicurezza. La storia di Snam Rete Gas coincide, fino al 1 gennaio 2012, con quella della sua controllante Snam dalla quale ha ricevuto in conferimento il 1 gennaio 2012 il ramo d azienda Trasporto gas. Snam Rete Gas si configura come Gestore del sistema di trasporto del gas naturale in regime di separazione proprietaria in osservanza del Decreto Legislativo 1 giugno 2011, n. 93, che ha recepito le direttive 2009/72/CE e 2009/73/CE relative alle norme comuni per il mercato interno dell energia elettrica e del gas naturale. Dal punto di vista operativo la Società realizza e gestisce una rete di metanodotti che si estende su gran parte del territorio nazionale: un network integrato e capillare realizzato salvaguardando l'ambiente e i territori attraversati. La tutela dell ambiente è un aspetto di primaria importanza in tutte le fasi delle attività di Snam Rete Gas. I criteri e le procedure adottate per la localizzazione, la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti rispondono ad elevati requisiti di protezione ambientale. L'attività di trasporto del gas naturale consiste nella messa a disposizione della capacità di trasporto, nonché nel trasporto del gas consegnato a Snam Rete Gas presso i punti di entrata della Rete Nazionale di gasdotti (situati in connessione con le linee di importazione dalla Russia, dal Nord Europa e dal Nord Africa, con gli impianti di rigassificazione e con i centri di produzione e di stoccaggio dislocati in Italia) fino ai punti di riconsegna della Rete Regionale (connessi alle reti di distribuzione locale e alle grandi utenze industriali e termoelettriche) dove il gas viene riconsegnato agli utilizzatori del servizio. Snam Rete Gas assicura i servizi per i propri clienti in condizioni di massima sicurezza e affidabilità e garantisce lo sviluppo delle infrastrutture e la flessibilità del sistema gas in Italia, a supporto dello sviluppo della concorrenza e della sicurezza del sistema di approvvigionamento. Le attività di trasporto e di dispacciamento in Italia sono regolamentate sulla base di appositi provvedimenti dell'autorità. L'insieme delle regole per l'accesso e l'utilizzo del servizio di trasporto sulla rete di metanodotti di Snam Rete Gas, nonché i livelli di qualità del servizio sono definiti nel Codice di Rete approvato dall Autorità stessa. L'Autorità disciplina inoltre il sistema tariffario del trasporto di gas naturale stabilendo i criteri di determinazione delle tariffe per ciascun periodo di regolazione.

19 Le infrastrutture e il servizio di trasporto del gas naturale

20 17 IL SISTEMA DI TRASPORTO DI SNAM RETE GAS Snam Rete Gas è il principale operatore italiano di trasporto e dispacciamento di gas naturale sul territorio nazionale, disponendo della quasi totalità delle infrastrutture di trasporto in Italia, con oltre chilometri di gasdotti in esercizio in alta e media pressione (circa il 94% dell'intero sistema di trasporto). I dati relativi alla rete di trasporto di Snam Rete Gas al 31 dicembre 2015 e per i due anni precedenti sono di seguito riportati: (dati in chilometri) Var. ass. Var. % Rete Nazionale ,7 Rete Regionale , ,6 La Rete Nazionale di Gasdotti è costituita essenzialmente da condotte di grande diametro che trasportano il gas dai punti di ingresso del sistema (i gasdotti di importazione, gli impianti di rigassificazione e i principali centri di produzione nazionale), ai punti di interconnessione con la rete di trasporto regionale e ai siti di stoccaggio. Sono compresi nella Rete Nazionale di Gasdotti anche alcuni gasdotti interregionali funzionali al raggiungimento di importanti aree di consumo. La rete di Trasporto Regionale è formata dalla restante parte dei gasdotti e permette di movimentare il gas naturale in ambiti territoriali delimitati, generalmente su scala regionale, per la fornitura del gas ai consumatori industriali e termoelettrici e alle reti di distribuzione urbana. Le interconnessioni esercite da Snam Rete Gas all interno della rete di trasporto in Italia sono assicurate da 19 punti di connessione e di smistamento (i cosiddetti nodi) e da 569 aree impiantistiche contenenti impianti di riduzione e di regolazione della pressione. Questi impianti consentono di regolare il flusso del gas naturale all interno della rete e assicurano il collegamento tra condotte operanti a diversi regimi di pressione. Le infrastrutture di trasporto sono completate da quattro terminali marittimi che connettono le condotte sottomarine a quelle di terra situati a Mazara del Vallo (Trapani), a Messina, a Favazzina (Reggio Calabria) e a Palmi (Reggio Calabria), nonché da undici centrali di compressione.

21 18 La Rete Nazionale di Gasdotti Al 31 dicembre 2015 la Rete Nazionale di Gasdotti di Snam Rete Gas si estende per chilometri. I gasdotti si distinguono in condotte di terra, il cui diametro massimo raggiunge i millimetri, che realizzano il trasporto del gas a una pressione tra i 24 e i 75 bar, condotte sottomarine che attraversano lo stretto di Messina i cui diametri sono compresi tra i 500 e i 600 millimetri e trasportano il gas a una pressione fino a 115 bar e una condotta di collegamento al terminale offshore LNG Toscana (OLT) di Livorno del diametro di 800 millimetri che opera a una pressione fino a 84 bar. Nel corso dell anno 2015 la Rete Nazionale di Gasdotti si è incrementata di 71 chilometri;; tale Incremento è principalmente dovuto al completamento del metanodotto da Zimella (Verona) a Cervignano d Adda (Lodi), alla realizzazione del metanodotto da Minerbio (Bologna) a Poggio Renatico (Ferrara) e alla realizzazione di alcuni tratti del metanodotto da Biccari (Foggia) a Campochiaro (Campobasso). Le principali linee della Rete Nazionale interconnesse con i gasdotti di importazione, sono: - per il gas importato dal punto di entrata di Mazara del Vallo (Trapani): le due linee (in alcune tratte tre linee) del diametro di 1.200/1.050 millimetri che collegano Mazara del Vallo a Minerbio (Bologna), lunghe circa chilometri ciascuna. Le condotte si raccordano alle linee di importazione del gas naturale di provenienza algerina che attraversano il canale di Sicilia. La capacità di trasporto disponibile in corrispondenza del punto di ingresso di Mazara del Vallo è di circa 105 milioni di metri cubi/giorno;; - per il gas importato dal punto di entrata di Gela (Caltanissetta): la linea del diametro di 900 millimetri, lunga 67 chilometri, che collega Gela, punto di ingresso del gasdotto sottomarino GreenStream, alla rete di trasporto nazionale presso Enna, lungo la dorsale di importazione dall Algeria. La capacità di trasporto disponibile in corrispondenza di Gela è di circa 44 milioni di metri cubi/giorno;; - per il gas importato dal punto di entrata di Tarvisio (Udine) e Gorizia: le tre linee del diametro 1.400/1.200/1.050/900/850 millimetri dello sviluppo complessivo di circa 900 chilometri che collegano la rete austriaca da Tarvisio e, attraversando la Pianura Padana, si estendono fino a Sergnano (Cremona) e Minerbio (Bologna). Nel 2015 è stato completato il potenziamento, con una nuova linea del diametro di millimetri per 173 chilometri, del tratto da Zimella (Verona) a Cervignano d Adda (Lodi) che sostituirà la linea esistente di diametro 850/750 millimetri. La capacità di trasporto disponibile al punto di entrata di Tarvisio è di circa 115 milioni di metri cubi/giorno, cui va aggiunta la capacità disponibile al punto di entrata di Gorizia di circa 5 milioni di metri cubi/giorno;; - per il gas importato dal punto di entrata di Passo Gries (Verbania): la linea dal diametro di millimetri e dello sviluppo complessivo di 177 chilometri che collega il sistema di trasporto svizzero a Passo Gries e si estende fino al nodo di Mortara (Pavia) nella Pianura Padana. La capacità di trasporto disponibile al punto di ingresso di Passo Gries è di circa 64 milioni di metri cubo/giorno;; - per il gas proveniente dal terminale GNL di Panigaglia (La Spezia): la condotta da 750 millimetri di diametro e della lunghezza di 110 chilometri, che collega il terminale GNL di Panigaglia con la rete nazionale nei pressi di Parma. La capacità di trasporto disponibile al punto di entrata di Panigaglia è di circa 13 milioni di metri cubi/giorno;; - per il gas proveniente dal terminale Adriatic LNG di Rovigo: collegamento da 900 millimetri di diametro presso il nodo di Minerbio con il gasdotto Cavarzere (Venezia)-Minerbio (Bologna) della società Infrastrutture Trasporto Gas S.p.A. che riceve il gas dal terminale offshore di rigassificazione del GNL situato al largo di Porto Viro (Rovigo). La capacità di trasporto disponibile al punto di entrata di Cavarzere è di circa 26 milioni di metri cubi/giorno;; - per il gas proveniente dal terminale OLT di Livorno: è operativa la condotta del diametro di 800 millimetri della lunghezza di 36 chilometri, di cui 28 chilometri sottomarini, che si collega alla rete nazionale attraverso l impianto di Collesalvetti/Suese (Livorno). La capacità di trasporto disponibile al punto di entrata è di circa 15 milioni di metri cubi/giorno. È, inoltre, in fase di completamento il metanodotto Biccari-Campochiaro dal diametro di millimetri, con la realizzazione nel 2016 di ulteriori 26 chilometri.

22 19 La Rete Regionale di Gasdotti La rete di trasporto Regionale, che si estende al 31 dicembre 2015 per chilometri, è costituita da gasdotti di diametro e pressioni di esercizio di norma inferiori a quelli della Rete Nazionale. Essa svolge la funzione di movimentare il gas naturale in ambiti territoriali delimitati, generalmente su scala regionale, per la fornitura del gas agli Utenti industriali e alle aziende di distribuzione. La Rete Regionale nel corso dell anno 2015 registra un incremento pari a 124 chilometri, a seguito dell entrata in esercizio, in particolare, del metanodotto Vercelli-Cavaglià del diametro di 400 millimetri, della Diramazione per Pentone e Fossato Serralta del diametro di 250 millimetri e della Derivazione per Sapri del diametro di 250 millimetri. Sono, inoltre, in fase di realizzazione, i metanodotti Sergnano-Rivolta di vari diametri e dello sviluppo complessivo di 29 chilometri, Gavi-Pietralavezzara del diametro di 600 millimetri e dello sviluppo complessivo di 35 chilometri e Vercelli-Romagnano del diametro di 400 millimetri e dello sviluppo complessivo di 33 chilometri. Le centrali di compressione Snam Rete Gas utilizza 11 centrali di compressione con lo scopo di aumentare la pressione del gas nelle condotte e riportarla al valore necessario per assicurarne il flusso. Le centrali sono posizionate lungo la Rete Nazionale Gasdotti e comprendono generalmente più unità di compressione costituite da turbine a gas e compressori centrifughi. Tali impianti conferiscono al gas naturale l energia di pressione per il trasporto nella rete dei metanodotti nazionali. Al 31 dicembre 2015 la potenza installata è pari a 876,5 megawatt (al 31 dicembre 2014 la potenza installata era pari a 893,9 megawatt). Il decremento della potenza installata è riconducibile alla dismissione dell unità TC1 della centrale di Enna. Sono in fase di realizzazione il nodo di Minerbio e il potenziamento della centrale di Poggio Renatico. Snam Rete Gas Le Centrali di compressione al 31 Dicembre 2015

23 20 Ogni centrale è presidiata durante il normale orario di lavoro dal personale Snam Rete Gas per le attività di esercizio e manutenzione degli impianti;; in tutte le altre ore dell anno è attiva una organizzazione di pronto intervento per fronteggiare eventuali emergenze. Tutte le Centrali sono normalmente gestite in telecomando dal centro Dispacciamento di San Donato Milanese che sovraintende agli assetti di rete per consentire il trasporto del gas. Per ogni evenienza e in caso di necessità le Centrali possono essere esercite in automatico localmente tramite i sistemi di controllo predisposti negli impianti. GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO Il sistema di dispacciamento gas e controllo del trasporto Il dispacciamento di Snam Rete Gas, ubicato in San Donato Milanese, provvede al monitoraggio ed al controllo a distanza dell esercizio della rete di trasporto, ricevendo dati da circa impianti dislocati lungo la rete Snam Rete Gas, di cui oltre telecomandati. Con l impiego di specifiche applicazioni software, i dati raccolti consentono, anche sulla base di dati storici di consumo e delle previste condizioni climatiche, di formulare previsioni a breve termine della domanda di trasporto e di simulare ed ottimizzare i flussi di gas nella rete. Nel 2015 il dispacciamento ha ottenuto la nuova certificazione ISO (Sistema di gestione della Continuità Operativa Business Continuity) e il mantenimento della certificazione ISO La misurazione del gas La misurazione del gas in ingresso alla rete del sistema di trasporto di Snam Rete Gas avviene in circa 60 impianti di misura gestiti dalla stessa Società o dall operatore del sistema a monte. In tali punti viene effettuata sia la misura del volume di gas transitato che la sua composizione chimica. La misurazione del gas riconsegnato avviene in circa impianti di proprietà dei clienti finali o dei distributori;; circa il 90% delle linee presenti presso gli impianti del proprietario del punto di riconsegna (di seguito anche PdR) sono tele-leggibili. Con riferimento al gas riconsegnato, la determinazione della composizione del gas, che consente, in particolare, il calcolo dell'energia associata ai volumi, avviene invece attraverso gascromatografi collocati in punti significativi della rete. Il numero di gascromatografi di proprietà Snam Rete Gas utilizzati per fini fiscali è pari a 171, mentre il numero di gascromatografi installati in impianti di misura terzi per la riconsegna gas è pari a 53. Nell ambito della misura della qualità del gas, a seguito dei buoni risultati ottenuti dalla sperimentazione effettuata su strumenti di misura di nuova concezione alternativi ai gascromatografi, si prevede la loro graduale introduzione sulla rete di trasporto a partire dal Nel corso del 2015 è stata avviata un iniziativa finalizzata all acquisizione degli impianti di misura in corrispondenza dei punti di riconsegna della rete di trasporto e il successivo ammodernamento secondo i più elevati standard tecnologici, con l obiettivo di aumentare la disponibilità e l affidabilità dei dati di misura dell energia transitata presso i punti di riconsegna della rete di trasporto. Inoltre, nel corso del 2015 sono proseguite le attività di adeguamento tecnologico degli impianti collocati presso il terminale di Mazara del Vallo per l importazione del gas naturale dall'algeria, quelle di ammodernamento degli impianti di misura fiscale del gas fornito alle centrali di compressione di Snam Rete Gas ed utilizzato per il funzionamento delle turbine, per il preriscaldo del fuel gas e per i servizi di centrale. Infine, sono state in gran parte attuate una serie di iniziative volte a migliorare la qualità del servizio reso in termini di disponibilità delle medie orarie del Potere Calorifico Superiore (PCS) del gas naturale. Nel corso del 2015 è stato ottenuto il mantenimento della certificazione secondo ISO 9001 del processo di Misura Gas di Snam Rete Gas, già conferita nel gennaio 2010.

24 21 Sistemi di processo gas Snam Rete Gas si è dotata di una funzione organizzativa per la gestione dei sistemi applicativi, infrastrutturali, di telecomunicazione e telecontrollo dedicati ai processi di dispacciamento e di misura del gas e gestione rete. L attività di telecontrollo della rete di trasporto viene svolta attraverso una complessa architettura tecnologica cui fanno capo la rete di telemetria, i sistemi remoti di trasmissione dati e i sistemi centralizzati di acquisizione, supervisione e controllo. Il cuore di questi sistemi è lo SCADA (supervisory control and data acquisition), un sofisticato software in grado di gestire in tempo reale le variazioni di oltre parametri relativi a circa impianti telecontrollati e monitorati da remoto, distribuiti presso i principali gasdotti e le centrali di compressione, che compongono il sistema di trasporto gas italiano. Snam Rete Gas opera secondo criteri di massima affidabilità e continuità di funzionamento: il sistema SCADA, che assicura le funzioni di telecontrollo e telemisura, è governato da una rete di computer dedicati e operativi contemporaneamente in due diversi centri di elaborazione ridondanti tra loro. La misura del gas in ingresso e in uscita dalla rete di trasporto, in volume e in energia, viene effettuata attraverso sistemi di rilevazione e trasmissione dati di proprietà di Snam Rete Gas o di terzi e sistemi centralizzati di acquisizione di proprietà di Snam Rete Gas. È in corso un progetto finalizzato ad aumentare le frequenze di acquisizione dei dati di misura di volume provenienti dalla strumentazione di campo. Le attività dell area misura, operativa e fiscale, sono supportate dai sistemi di acquisizione di dati riconducibili alla qualità (circa 350 impianti) e di misure di volume del gas (circa impianti). La protezione catodica prevista per la salvaguardia dalla corrosione delle reti di trasporto è resa obbligatoria da Decreto Ministeriale;; la predisposizione impiantistica conta alimentatori di protezione catodica e punti sottoposti a telecontrollo delle grandezze elettriche, uniformemente distribuiti lungo la rete gasdotti. Nel 2015 i sistemi di processo gas hanno mantenuto la certificazione al Sistema di Gestione per la Qualità ISO 9001 e al Sistema di Gestione per la Sicurezza delle informazioni ISO 27001, ed ottenuto la nuova certificazione ISO (Sistema di gestione della Continuità Operativa Business Continuity). Manutenzione ed ispezione delle infrastrutture Le infrastrutture di trasporto di Snam Rete Gas sono gestite da 8 Distretti, con funzioni di supervisione e controllo delle attività di 48 Centri di manutenzione distribuiti su tutto il territorio nazionale, e da un unità centrale che coordina l'attività delle 11 centrali di compressione collocate lungo le principali linee di trasporto della Rete Nazionale. I Centri e le Centrali hanno il compito di garantire l'esercizio, la manutenzione e il controllo dell'intera infrastruttura, nel rispetto delle vigenti normative sulla sicurezza e sulla tutela ambientale. Il controllo della rete avviene attraverso verifiche della protezione elettrica (protezione catodica) delle condotte, controlli aerei e di superficie ed ispezioni geologiche. La rete di gasdotti e le centrali di compressione sono soggette a programmi di manutenzione ciclica, programmata e on condition allo scopo di prevenire anomalie e malfunzionamenti. L'ispezione interna delle principali condotte avviene mediante l'utilizzo di dispositivi che permettono di rilevare le condizioni generali delle condotte ispezionate, di individuare eventuali anomalie, difetti di fabbricazione o azioni corrosive in atto. Snam Rete Gas I distretti Al 31 dicembre 2015

25 22 Le turbine a gas delle centrali di compressione sono oggetto di ispezione per rilevare eventuali difetti alle parti rotanti e alle camere di combustione. I risultati di tali rilievi vengono utilizzati per definire gli eventuali interventi mirati di manutenzione e riparazione. Le operazioni di manutenzione ciclica vengono programmate con il supporto di un sistema informativo che consente l'ottimizzazione dell'operatività delle squadre di manutenzione. In tale ambito, e allo scopo di garantire alle unità operative uno strumento adeguato finalizzato alla gestione dei dati cartografici e tecnici inerenti al processo in oggetto, è stato realizzato un processo di integrazione dei sistemi informativi tecnici che, interfacciati con il programma di manutenzione delle attività cicliche e con il sistema di workforce mobile management, consentono il monitoraggio dell intero ciclo manutentivo aziendale. IL SERVIZIO DI TRASPORTO Il trasporto del gas naturale è un servizio integrato che consiste nella messa a disposizione della capacità di trasporto, nonché nel trasporto del gas consegnato a Snam Rete Gas presso i punti di entrata della Rete Nazionale di gasdotti fino ai punti di riconsegna della Rete Regionale, dove il gas viene riconsegnato agli utilizzatori del servizio. La capacità di trasporto, espressa in metri cubi standard/giorno, rappresenta il massimo volume di gas, su base giornaliera, che ciascun Utente può immettere e prelevare dal sistema presso i citati punti. Snam Rete Gas conferisce capacità di trasporto ai soggetti che ne fanno richiesta, i quali acquisiscono il diritto (in qualità di Utenti) di immettere e ritirare, in qualsiasi giorno dell'anno termico, rispettivamente ai punti di entrata e di uscita della Rete Nazionale, ai punti di riconsegna sulla Rete Regionale di trasporto di Snam Rete Gas e al Punto di Scambio Virtuale, un quantitativo di gas non superiore alla portata giornaliera conferita. Il gas naturale immesso nella Rete Nazionale proviene dalle importazioni e in minor quantità dalla produzione nazionale. Il gas proveniente dall'estero viene immesso nella Rete Nazionale attraverso 8 punti di entrata, in corrispondenza delle interconnessioni con i metanodotti di importazione (Tarvisio, Gorizia, Passo Gries, Mazara del Vallo e Gela) e dei terminali di rigassificazione GNL di Panigaglia, Cavarzere e Livorno. Al 31 dicembre 2015 il gas di produzione nazionale viene immesso in corrispondenza dei 54 punti di entrata dai campi di produzione o dai loro centri di raccolta e trattamento. Il gas in uscita dalla Rete Nazionale è trasportato sulla Rete Regionale fino ai punti di riconsegna, presso i quali avviene il ritiro del gas da parte degli Utenti, oppure viene esportato attraverso i punti di uscita interconnessi con l estero di Passo Gries, Tarvisio, Gorizia, Bizzarone e S. Marino. Infine, sono collegati con la rete di trasporto anche i campi di stoccaggio gas (2 punti virtuali di entrata/uscita verso gli hub di stoccaggio, uno per ciascuno operatore). Le condizioni e i termini per l accesso e l erogazione del servizio sono contenute nel Codice di Rete predisposto e aggiornato da Snam Rete Gas sulla base dei criteri dell Autorità, approvato dalla stessa e in vigore dal Il processo di conferimento della capacità di trasporto L'accesso al servizio di trasporto sulla rete di metanodotti è consentito, a parità di condizioni, a tutti i soggetti che sono in possesso dei requisiti richiesti dalla deliberazione n.137/02 dell'autorità. Oggetto del conferimento è la capacità, espressa in standard metri cubi/giorno, attribuita all'utente per il trasporto di gas naturale su base continua e/o interrompibile per determinati periodi presso i punti di entrata, i punti di uscita e di riconsegna. Presso i punti di entrata interconnessi con i terminali di rigassificazione e quelli di entrata/uscita con i campi di stoccaggio gas la capacità di trasporto è conferita rispettivamente all'operatore del terminale GNL e all operatore del sistema di stoccaggio.

26 23 Ogni anno, nei mesi di marzo, giugno, agosto e settembre, Snam Rete Gas effettua i conferimenti delle capacità di trasporto per l anno termico successivo (o gli anni termici, in caso di durate pluriennali). A valle del conferimento della capacità vengono sottoscritti i contratti di trasporto. La capacità che risulta disponibile successivamente all'inizio dell'anno termico può ancora essere richiesta e conferita per una durata massima pari alla parte restante dell'anno termico. A partire dal 1 aprile 2013 presso i punti di importazione e di esportazione interconnessi con l'estero di Tarvisio, Gorizia e Passo Gries, la capacità disponibile è offerta anche su base day-ahead tramite la piattaforma comune PRISMA - European Capacity Platform attraverso sessioni di aste pomeridiane. A seguito della totale assegnazione delle capacità, si sono svolte durante il secondo semestre dell Anno Termico 2014/2015 aste day-ahead per capacità interrompibile presso il punto di importazione di Gela. Anche nel 2015 sono state integrate le modalità di conferimento presso tutti i punti interconnessi con gasdotti esteri attraverso l introduzione di ulteriori prodotti di capacità offerti attraverso sessioni di asta organizzate sulla piattaforma europea PRISMA, seguendo un calendario di date comune a livello europeo prefissato dall associazione ENTSOG. La nuova disciplina di conferimento prevede a marzo di ogni anno l offerta per gli Anni Termici successivi, fino ad un massimo di 15, prodotti di capacità di durata annuale, a giugno di ogni anno, l offerta di prodotti di capacità di durata trimestrale per l Anno Termico successivo. È prevista poi ogni mese l offerta della capacità di trasporto residuale per il mese successivo. A partire dal 1 novembre 2015 presso i punti di importazione e di esportazione interconnessi con l estero di Tarvisio, Gorizia e Passo Gries la capacità disponibile è inoltre offerta anche su base within-day tramite la piattaforma comune PRISMA, attraverso sessioni di aste orarie per rendere ancor più armonizzate, dinamiche e flessibili le regole di accesso e favorire un mercato unico europeo del gas. In più, presso il punto di Tarvisio di interconnessione con l Austria e il punto di Gorizia di interconnessione con la Slovenia, è consentita la prenotazione di capacità anche in forma bundled, cioè, grazie agli accordi commerciali sottoscritti con gli operatori di trasporto interconnessi, è possibile attraverso una sola transazione prenotare capacità su entrambi i sistemi di trasporto. Nel corso del 2015 tutte le richieste di capacità di trasporto sono state soddisfatte per i 139 titolari di contratti di trasporto. Al 31 dicembre 2015 gli Utenti titolari di contratto sono 111. L erogazione del servizio di trasporto L erogazione del servizio di trasporto consiste principalmente nella gestione giornaliera dei flussi di gas naturale. Questa attività include la programmazione e prenotazione giornaliera dei quantitativi oggetto di trasporto, il bilanciamento e la misura del gas, nonché la gestione delle transazioni di capacità di trasporto tra Utenti. Prenotazione e Assegnazione Snam Rete Gas è tenuta ad effettuare il servizio di trasporto nel rispetto dei programmi di trasporto degli Utenti, pertanto ai fini della programmazione del trasporto e dei relativi assetti, la stessa ha la necessità di conoscere con accuratezza ed adeguato anticipo i quantitativi di gas che gli Utenti intendono immettere e ritirare;; a tal fine Snam Rete Gas comunica agli Utenti con riferimento all'anno termico in corso l'elenco degli interventi previsti sulla rete che implicano una interruzione o una riduzione della capacità di trasporto, per consentire la programmazione della loro attività. Parimenti gli Utenti trasmettono a Snam Rete Gas i propri programmi di trasporto che tengono conto delle interruzioni programmate. Misura del gas La misurazione dei volumi di gas viene effettuata presso i punti di immissione e quelli di prelievo. Nell'ambito del rapporto commerciale con l'utente, i dati di misura sono utilizzati per l'elaborazione dei bilanci energetici di consegna e riconsegna gas, per la fatturazione del corrispettivo variabile di trasporto e la fatturazione di eventuali corrispettivi a titolo di penale. Le metodologie di misura adottate e l'accuratezza dei dati di misura rilevati garantiscono il corretto esercizio, commerciale e fisico, della rete di trasporto.

27 24 Transazioni di capacità La cessione di capacità di trasporto è la transazione con cui un Utente cede ad un altro la titolarità di capacità di trasporto. Il trasferimento di capacità di trasporto è la transazione con cui un soggetto che subentra, direttamente o indirettamente, nella fornitura di un cliente precedentemente servito da altro utente, acquisisce, sottraendola al precedente fornitore, la titolarità della capacità di trasporto strumentale a detta fornitura presso il relativo punto di riconsegna sino al termine dell'anno termico. Da settembre 2014 presso i punti di interconnessione della rete con i sistemi di trasporto esteri è inoltre possibile scambiare capacità continua e interrompibile attraverso l unica piattaforma europea, PRISMA, nonché rilasciare capacità, cioè rendere disponibile al Trasportatore capacità per il successivo conferimento a terzi nell ambito dei processi di vendita di capacità su base d asta gestiti attraverso la piattaforma europea PRISMA, in subordine alla capacità disponibile. Bilanciamento Il servizio di bilanciamento garantisce la sicurezza della rete e la corretta allocazione dei costi tra gli operatori di mercato. Il bilanciamento ha una doppia valenza: fisica e commerciale. Il bilanciamento fisico del sistema è l insieme delle operazioni mediante le quali Snam Rete Gas, tramite il proprio Dispacciamento, controlla in tempo reale i parametri di flusso (portate e pressioni) al fine di garantire in ogni istante la sicura ed efficiente movimentazione del gas dai punti d immissione ai punti di prelievo. Il bilanciamento commerciale è l insieme delle attività necessarie alla corretta programmazione, contabilizzazione ed allocazione del gas trasportato, nonché il sistema di corrispettivi che incentiva gli utenti a mantenere l eguaglianza tra le quantità immesse e prelevate dalla rete. Fino al 1 dicembre 2011 (precedente regime di bilanciamento) la Società aveva titolo, per espressa delega degli Utenti, ad accedere a tutte le risorse di stoccaggio che erano nella disponibilità degli stessi utenti, allo scopo di bilanciare il sistema nel suo complesso e, di conseguenza, le posizioni commerciali di ciascun Utente. Con il regime di bilanciamento fondato su criteri di merito economico, introdotto dalla delibera dell Autorità ARG/Gas n. 45 del 2011, Snam Rete Gas, nella qualità di Responsabile del Bilanciamento, è tenuta ad approvvigionarsi dei quantitativi di gas necessari a bilanciare il sistema ed offerti sul mercato dagli Utenti attraverso una piattaforma dedicata del Gestore dei Mercati Energetici (GME), e provvede, di conseguenza, alla regolazione economica delle singole posizioni di disequilibrio attraverso acquisti e vendite di gas sulla base di un prezzo unitario di riferimento. Dal 15 novembre 2013 la disciplina del bilanciamento di merito economico è evoluta ulteriormente attraverso l introduzione di una nuova sessione di bilanciamento, il mercato locational del G-1 (giorno prima), che consente a Snam Rete Gas, per garantire l'equilibrio della rete di trasporto, di approvvigionarsi di risorse di bilanciamento oltre che provenienti dallo stoccaggio anche dalle fonti di importazione. Il regime di bilanciamento è stato potenziato nel 2014 attraverso l introduzione di ulteriori risorse di flessibilità offerte agli operatori del sistema gas durante la sessione di bilanciamento del giorno G-1: risorse disponibili presso gli stoccaggi di Edison Stoccaggio e presso i terminali GNL, line-pack e capacità di erogazione/iniezione non utilizzata da Snam Rete Gas, extra erogazione da parte della Stoccaggi Gas Italia (Stogit) con riconsegna al PSV nei giorni successivi. La normativa prevede idonee garanzie a tutela del Responsabile del Bilanciamento a fronte di possibili mancati adempimenti di obbligazioni di pagamento da parte degli Utenti. Servizi al Cliente Snam Rete Gas mette a disposizione dei propri Utenti servizi regolati dal Codice di Rete come i processi di discatura e apertura di punti di riconsegna, la gestione delle informazioni sul personale reperibile di Utenti/Clienti finali/imprese di distribuzione, l attivazione del servizio alternativo di fornitura mediante carro bombolaio a fronte di interventi programmati sulla propria rete di metanodotti, nonché il supporto informativo inerente il Servizio di Trasporto.

28 25 Il Punto di Scambio Virtuale (PSV) La normativa in vigore prevede la possibilità di effettuare cessioni e scambi di gas immesso nella Rete Nazionale, su base bilaterale, ovvero in esito a sessioni di mercato effettuate sulle piattaforme del GME, consentendo alla comunità degli Utenti di usufruire di un utile strumento di bilanciamento commerciale e di replicare gli effetti della cessione giornaliera di capacità, ad esempio in caso di interruzione o riduzione di capacità da una fonte di approvvigionamento. Le transazioni del gas immesso in rete sono effettuate presso un punto di scambio virtuale (PSV) concettualmente localizzato tra i punti di entrata ed i punti di uscita della Rete Nazionale. I dati relativi a tali scambi sono di seguito riportati: TRANSAZIONI NEL PUNTO DI SCAMBIO VIRTUALE Anni termici 2012/ / /2015 Transazioni (numero) Volumi totali scambiati (miliardi di mc) 61,9 86,0 78,6

29 Andamento operativo

30 27 INVESTIMENTI TECNICI Gli investimenti tecnici del 2015 ammontano a 693 milioni di euro, in diminuzione di 7 milioni di euro (- 1,0%) rispetto al 2014 e sono di seguito riportati: Esercizio 2013 Esercizio 2014 Esercizio 2015 Tipologia di investimento Maggiore remunerazione /milioni del Terzo periodo di regolazione (%) (*) Tipologia di investimento Maggiore remunerazione /milioni del Terzo periodo di regolazione (%) (**) Tipologia di investimento Maggiore remunerazione /milioni del Quarto periodo di regolazione (%) (**) Sviluppo nuova capacità di importazione Sviluppo Rete Nazionale Sviluppo Rete Regionale 3,0% 277 2,0% 3 2,0% 87 Sicurezza e qualità 1,0% 149 Sostituzione e altro 156 Sviluppo nuova capacità di importazione Sviluppo Rete Nazionale Sviluppo Rete Regionale 2,0% 303 1,0% 1,0% 67 Sviluppo nuova capacità di importazione Sviluppo Rete Nazionale Sviluppo Rete Regionale Sostituzione ed altro 2,0% 249 1,0% 1,0% 79 Sostituzione ed altro (*) Rispetto ad un tasso di remunerazione del Capitale Investito Netto (WACC reale pre tasse) del 6,3%. (**) Rispetto ad un tasso di remunerazione del Capitale Investito Netto (WACC reale pre tasse) del 6,3%, a cui si aggiunge l 1% a compensazione del lag regolatorio. Gli investimenti sono stati classificati in coerenza con la deliberazione 514/2013/R/gas dell Autorità, che ha individuato differenti categorie di progetti cui è associato un diverso livello di remunerazione. La suddivisione per categorie degli investimenti 2014 è stata definita dall Autorità in sede di approvazione della proposta tariffaria per l anno 2016, mentre la suddivisione per categorie degli investimenti 2015 sarà sottoposta all Autorità in sede di approvazione della proposta tariffaria per l anno I principali investimenti di sviluppo per i quali è prevista una maggiore remunerazione del 2,0% (249 milioni di euro) riguardano: - nell ambito dell iniziativa di supporto del mercato nell area Nord Occidentale del Paese e per consentire l inversione dei flussi fisici di trasporto nei punti di interconnessione con il Nord Europa (176 milioni di euro) nell area della Pianura Padana: (i) il proseguimento dei lavori di costruzione del metanodotto Zimella-Cervignano;; (ii) il proseguimento dei lavori di costruzione del metanodotto Minerbio-Poggio Renatico;; (iii) il proseguimento della consegna dei materiali e dei lavori di costruzione per il potenziamento della centrale di Poggio Renatico;; (iv) il proseguimento della consegna dei materiali e dei lavori di costruzione relativi al Nuovo Nodo di Minerbio;; (v) la consegna dei materiali del metanodotto Cervignano-Mortara;; (vi) il proseguimento dei lavori di costruzione relativi al Nuovo Nodo di Sergnano;; (vii) l assegnazione dell ordine dei turbocompressori relativi alle nuove Centrali di Sergnano e Minerbio;; - nell ambito dei progetti di potenziamento della rete di trasporto dai punti di entrata nel Sud Italia (63 milioni di euro): (i) il proseguimento dei lavori di costruzione del metanodotto Biccari-Campochiaro, in Campania-Puglia-Molise;; e (ii) il proseguimento della consegna dei materiali e dei lavori di revamping della centrale di Enna, in Sicilia. I principali investimenti di sviluppo per i quali è prevista una maggiore remunerazione dell 1,0% (79 milioni di euro) riguardano numerose opere finalizzate al potenziamento della rete ed al collegamento di nuovi punti di riconsegna regionale e nazionale, in particolare: (i) il proseguimento dei lavori di costruzione relativi al potenziamento del metanodotto Gavi-Pietralavezzara, in Piemonte-Liguria (25 milioni di euro);; (ii) il proseguimento dei lavori di costruzione dei metanodotti e allacciamenti connessi all iniziativa di metanizzazione della Regione Calabria (9 milioni di euro).

31 28 Gli investimenti con remunerazione base 2 (365 milioni di euro), riguardano opere volte al mantenimento dei livelli di sicurezza e qualità degli impianti (253 milioni di euro), l acquisto di altri beni strumentali all attività operativa (45 milioni di euro), tra cui investimenti immobiliari (36 milioni di euro), progetti relativi allo sviluppo di nuovi sistemi informativi e all implementazione degli esistenti (42 milioni di euro) e opere di rivalse su terzi (18 milioni di euro) e di misura (7 milioni di euro). Incidenza investimenti per tipologia di remunerazione (%) 100% 90% 80% 41% 43% 36% 70% 60% 50% 14% 10% 11% 40% 30% 20% 22% 47% 53% 10% 23% 0% Maggiore remunerazione del 3% Maggiore remunerazione del 2% Maggiore remunerazione dell'1% Remunerazione base 2014: 7,3% inclusivo dell'1% del lag regolatorio Remunerazione base 2013: 6,3% BILANCIO GAS DELLA RETE DI TRASPORTO NAZIONALE 3 DISPONIBILITÀ DI GAS NATURALE (miliardi di mc) (*) 2015 Var. ass. Var. % Da importazioni 61,54 55,36 60,82 5,46 9,9 Da produzione nazionale 7,46 6,89 6,43 (0,46) (6,7) Totale gas immesso in Rete 69,00 62,25 67,25 5,00 8,0 Saldo netto prelievi/immissioni stoccaggio (**) 0,48 (0,86) (0,31) 0,55 (64,0) Totale disponibilità di gas naturale 69,48 61,39 66,94 5,55 9,0 (*) I valori del 2014 sono stati aggiornati in via definitiva e sono allineati a quelli pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico. (**) Inteso come saldo tra prelievo da stoccaggio (+) e immissioni in stoccaggio (-) espressi al lordo dei consumi per iniezione/erogazione. La disponibilità di gas naturale in Italia nel 2015 è stata pari a 66,94 miliardi di metri cubi, in aumento di 5,55 miliardi di metri cubi (+9,0%) rispetto al La variazione è stata determinata dai volumi di gas naturale immessi nella Rete Nazionale Gasdotti, pari a 67,25 miliardi di metri cubi (62,25 miliardi di metri cubi nel 2014) in aumento di 5 miliardi di metri cubi 2 La remunerazione base comprende il tasso del Capitale Investito Netto (WACC reale pre tasse) del 6,3%, a cui si aggiunge l 1% a compensazione del lag regolatorio. 3 I volumi di gas sono espressi in Standard metri cubi (Smc) con Potere Calorifico Superiore (PCS) convenzionalmente pari a 38,1 MJ/Smc. Il dato elementare è misurato in energia (MJ) ed è ottenuto moltiplicando i metri cubi fisici effettivamente misurati per il potere calorifico. I dati relativi ai volumi di gas del 2015 sono aggiornati alla data del 14 gennaio 2016.

32 29 (+8,0%). L incremento è dovuto alle maggiori importazioni (+5,46 miliardi metri cubi;; +9,9%), compensate in minima parte da una minore produzione nazionale (-0,46 miliardi metri cubi;; -6,7%). Alla variazione della disponibilità di gas naturale hanno, inoltre, contribuito le minori immissioni nette in stoccaggio rispetto all esercizio precedente. GAS IMMESSO PER PUNTO DI ENTRATA (miliardi di mc) Var. ass. Var. % Tarvisio 30,26 26,16 29,92 3,76 14,4 Passo Gries 7,49 11,43 10,63 (0,80) (7,0) Mazara del Vallo 12,46 6,77 7,24 0,47 6,9 Gela 5,70 6,51 7,11 0,60 9,2 Cavarzere (GNL) 5,35 4,47 5,80 1,33 29,8 Panigaglia (GNL) 0,06 0,02 0,05 0,03 150,0 Livorno (GNL) 0,21 0,04 0,04 #DIV/0! Gorizia 0,01 0,03 0,03 #DIV/0! 61,54 55,36 60,82 5,46 9,9 Il gas immesso per punti di entrata registra un incremento di 5,46 miliardi di metri cubi (+9,9% rispetto al 2014), attribuibile ai maggiori volumi immessi dai punti di Tarvisio (+3,76 miliardi di metri cubi;; +14,4%), di Mazara del Vallo (+0,47 miliardi di metri cubi;; +6,9%), di Gela (+0,60 miliardi di metri cubi;; +9,2%) e dai rigassificatori di GNL (+1,40 miliardi di metri cubi;; +31,2%), i cui effetti sono stati in parte compensati dai minori volumi immessi dal punto di entrata di Passo Gries (-0,80 miliardi di metri cubi;; -7,0%). VOLUMI DI GAS NATURALE IMMESSI IN RETE PER PRINCIPALI UTENTI (miliardi di mc) Var. ass. Var. % eni 37,54 38,25 37,22 (1,03) (2,7) Enel Trade 6,99 4,94 6,73 1,79 36,2 Altri 24,47 19,06 23,3 4,24 22,2 69,00 62,25 67,25 5,00 8,0 PRELIEVI DI GAS NATURALE (miliardi di mc) Var. ass. Var. % Riconsegna al mercato nazionale 69,05 60,97 66,46 5,49 9,0 Esportazioni e transiti (*) 0,28 0,28 0,27 (0,01) (3,6) Consumi ed emissioni Snam Rete Gas 0,25 0,18 0,18 0,00 0,0 Gas non contabilizzato e altre variazioni (**) (0,10) (0,04) 0,03 0,07 (175,0) Totale prelievi di gas naturale 69,48 61,39 66,94 5,55 9,0 (*) Include le esportazioni verso la Repubblica di San Marino. (**) Include la variazione dell invaso rete. Nel bilancio energetico redatto da Snam Rete Gas è definito convenzionalmente Gas Non Contabilizzato (GNC) la differenza fisiologica tra la quantità di gas misurato all ingresso della rete e la quantità di gas misurato all uscita, derivante dalla tolleranza tecnica degli strumenti di misura. Il gas naturale prelevato dalla rete di trasporto Nazionale nel 2015 (66,94 miliardi di metri cubi) è stato destinato principalmente: (i) alla riconsegna agli Utenti presso i punti di uscita dalla rete (66,46 miliardi di metri cubi);; (ii) alle esportazioni e transiti (0,27 miliardi di metri cubi);; (iii) ai consumi delle centrali di compressione e alle emissioni di gas dalla rete e dagli impianti di Snam Rete Gas (0,18 miliardi di metri cubi).

33 30 RICONDUZIONE TRA QUANTITATIVI DI GAS PRELEVATI E DOMANDA GAS (miliardi di mc) (*) 2015 Var. ass. Var. % (**) Quantitativi prelevati 69,48 61,39 66,94 5,55 9,0 Esportazioni (-) (***) (0,28) (0,28) (0,27) 0,01 (3,6) Gas immesso su rete regionale di altri operatori 0,05 0,05 0,03 (0,02) (40,0) Altri consumi (****) 0,82 0,75 0,74 (0,01) (1,3) Totale domanda italia 70,07 61,91 67,44 5,53 8,9 (*) I valori del 2014 sono stati aggiornati in via definitiva e sono allineati a quelli pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico. (**) Le variazioni percentuali sono state calcolate con riferimenti ai dati espressi in metri cubi. (***) Include i transiti e le esportazioni verso la Repubblica di San Marino. (****) Comprende i consumi dei terminali GNL, i consumi delle centrali di compressione per stoccaggio e delle centrali per il trattamento della produzione. DOMANDA GAS IN ITALIA (miliardi di mc) (*) 2015 Var. ass. Var. % (**) Residenziale e terziario 31,09 25,66 28,61 2,95 11,5 Termoelettrico 20,60 17,88 20,89 3,01 16,8 Industriale (***) 16,51 16,32 15,97 (0,35) (2,1) Altro (****) 1,87 2,05 1,97 (0,08) (3,9) 70,07 61,91 67,44 5,53 8,9 (*) I valori del 2014 sono stati aggiornati in via definitiva e sono allineati a quelli pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico. (**) Le variazioni percentuali sono state calcolate con riferimenti ai dati espressi in metri cubi. (***) Comprende i consumi dei settori Industria, Agricoltura e Pesca, Sintesi Chimica e Autotrazione. (****) Consumi e perdite principalmente riferiti al sistema di trasporto di gas naturale, al sistema energetico, al settore up - stream, allo stoccaggio e agli impianti di GNL. La domanda di gas in Italia nel 2015 è stata pari a 67,44 miliardi di metri cubi, in aumento di 5,53 miliardi di metri cubi (+8,9%) rispetto al Tale incremento è riconducibile ai maggiori consumi del settore residenziale e terziario (+2,95 miliardi di metri cubi;; +11,5%) per effetto dell andamento climatico, caratterizzato da temperature più rigide rispetto ad un 2014 che è stato particolarmente mite, e del settore termoelettrico (+3,01 miliardi di metri cubi;; +16,8%) conseguenti all aumento della domanda di energia elettrica e alla contestuale diminuzione della produzione da idroelettrico. Tali variazioni positive hanno più che compensato la contrazione dei consumi del settore industriale (-0,35 milioni di metri cubi;; -2,1%) e delle esportazioni (-0,08 milioni di metri cubi;; -3,9%). La domanda di gas in termini normalizzati per la temperatura è pari a 68,56 miliardi di metri cubi e registra un aumento di +1,83 miliardi di metri cubi (+2,7%) rispetto al corrispondente valore del 2014 (66,73 miliardi di metri cubi). CAPACITÀ DI TRASPORTO (milioni di mc medi/giorno) Anno solare 2013 Anno solare 2014 Anno solare 2015 Punti di entrata Capacità di trasporto Capacità conferita Saturazione (%) Tarvisio 113,6 105,8 93,2 112,8 99,1 87,9 111,8 97,9 87,6 Mazara del Vallo 102,9 86,7 84,3 102,5 86,6 84,5 101,1 85,9 85,0 Passo Gries 64,4 57,4 89,1 64,4 53,7 83,4 64,4 36,6 56,8 Gela 35,5 29,9 84,2 35,1 30,9 88,0 35,3 29,3 83,0 Cavarzere (GNL) 26,4 21,0 79,5 26,4 24,4 92,4 26,4 24,4 92,4 Livorno (GNL) 15,0 15,0 100,0 15,0 15,0 100,0 15,0 15,0 100,0 Panigaglia (GNL) 13,0 11,0 84,6 13,0 7,1 54,6 13,0 4,6 35,4 Gorizia 4,8 0,1 2,1 4,8 0,1 2,1 4,6 0,1 2,2 375,6 326,9 87,0 374,0 316,9 84,7 371,6 293,8 79,1 Capacità di trasporto Capacità conferita Saturazione (%) Capacità di trasporto Capacità conferita Saturazione (%) La capacità di trasporto della rete ha permesso di soddisfare, anche per l anno 2015, tutta la domanda di capacità da parte degli Utenti. La capacità di trasporto mediamente offerta per l anno 2015 è stata pari a 371,6 milioni di metri cubi/giorno. In aggiunta alle capacità sopra descritte, relative ai punti di entrata

34 31 interconnessi con l estero e con i terminali GNL, sono disponibili capacità di trasporto ai punti di entrata interconnessi con le produzioni nazionali per un totale di 29,6 milioni di metri cubi/giorno. Snam Rete Gas ha predisposto il piano di lungo termine delle disponibilità di capacità di trasporto, comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico e all Autorità in data 30 giugno 2015 e pubblicato sul sito di Snam Rete Gas all indirizzo nella sezione Business & Servizi. Il documento evidenzia i dati delle capacità in tutti i punti di entrata interconnessi con l estero e con i terminali GNL per l anno termico e per i successivi anni fino al 30 settembre Per l anno termico sono inoltre offerte le capacità di trasporto dei punti di uscita interconnessi con l estero di Passo Gries, Gorizia, Bizzarone e San Marino per un totale di 11,1 milioni di metri cubi/giorno. Sul punto di uscita di Tarvisio sono disponibili 18 miliardi di metri cubi/giorno di capacità di trasporto di tipo interrompibile subordinata alla presenza di una flusso fisico in ingresso o di un flusso fisico nullo nel punto di entrata di Passo Gries. Per il punto di uscita di Passo Gries è al momento presente una capacità di trasporto su base fisica pari a 5 milioni di metri cubi/giorno e sono in corso i progetti per la realizzazione di una capacità di trasporto su base fisica fino a 40 milioni di metri cubi medi/giorno dal ATTIVITÀ COMMERCIALE Definizione delle capacità di trasporto ai punti di entrata e di uscita dal sistema di trasporto nazionale e regionale Ad inizio 2015 sono state calcolate le capacità di trasporto dei 5 punti di entrata e dei 3 punti di uscita della rete interconnessi con l estero di Passo Gries, Tarvisio e Gorizia. L elenco di tali punti ed i relativi valori di capacità sono stati resi disponibili nel mese di gennaio 2015 per il processo di conferimento annuale e pluriennale, tramite pubblicazione sul sito internet di Snam Rete Gas. Ad inizio Anno Termico (1 ottobre 2015) sono state calcolate le capacità di trasporto per tutti i restanti punti di entrata/uscita/riconsegna della rete: punti di riconsegna interconnessi a clienti finali e reti di distribuzione;; 54 punti di entrata interconnessi con campi di produzione nazionale;; 2 punti di entrata interconnessi con i sistemi di stoccaggio;; 3 punti di entrata interconnessi con terminali di GNL;; 10 punti di uscita: 6 punti di uscita per le aree di prelievo, 2 punti di uscita interconnessi con i sistemi di stoccaggio e i 2 punti di uscita interconnessi con l estero di Bizzarone e San Marino che vengono considerati alla stregua di punti di riconsegna. L elenco di tutti i suddetti punti ed i relativi valori di capacità sono stati resi disponibili nel mese di luglio 2015 per il processo di conferimento ad inizio Anno Termico, tramite pubblicazione sul sito internet di Snam Rete Gas. Per i punti di entrata/uscita interconnessi con l estero e per i punti di entrata interconnessi con terminali GNL è stato predisposto il piano di lungo termine delle disponibilità di capacità di trasporto. Il documento, trasmesso al Ministero dello Sviluppo Economico in data 30 giugno 2015, evidenzia i dati di capacità per l Anno Termico e per i successivi anni fino al 30 settembre Nel corso dell anno solare 2015, ad Anno Termico avviato sono state effettuate 547 verifiche di trasportabilità a fronte delle richieste di incremento di capacità ai punti di consegna/riconsegna avanzate dagli Utenti ad Anni Termici e avviati. Per il processo di definizione delle capacità di trasporto è stata ottenuta la conferma della certificazione ISO Stipula dei contratti relativi ai servizi di trasporto e trader PSV e alle richieste di allacciamento alla rete Nel corso del 2015 si è riscontrato un aumento del numero degli Utenti del trasporto. Infatti a fronte di 118 Utenti attivi a settembre 2014 (conclusione anno termico 2013/2014), il numero degli Utenti attivi a settembre 2015 risultava pari a 131 unità, con un incremento dell 11% rispetto all anno precedente. A seguito della delibera 21/2015/R/gas con la quale è stata approvata la proposta di aggiornamento del Codice di Rete di

35 32 Snam Rete Gas e delle Condizioni di Accesso al PSV, con decorrenza 1 marzo 2015, è stata introdotta la figura del Trader PSV, in sostituzione del Trader Compensato. Il numero di Trader PSV attivi al mese di settembre 2015 (conclusione Anno Termico 2014/2015) risulta pari a 26. Inoltre, nello stesso periodo, sono stati stipulati 65 contratti di allacciamento per la realizzazione di nuovi punti di consegna/riconsegna. Definizione di accordi per la gestione dei servizi commerciali con gli operatori dei sistemi interconnessi a monte e a valle Nel corso del 2015 sono stati avviati i tavoli tecnici per recepire le disposizioni dei Regolamenti (UE) n. 312/2014 (Balancing Network Code) e n. 703/2015 (Interoperability Network Code) all interno degli accordi di interconnessione ai punti di entrata/uscita di Gorizia, Tarvisio e Passo Gries sottoscritti rispettivamente con le società Plinovodi D.o.o. e TAG GmbH per i punti di Gorizia e Tarvisio e con le società Fluxswiss Sagl, SwissGas e Transitgas AG per il punto di Passo Gries. Piano decennale di sviluppo delle reti di trasporto di gas naturale Conformemente al Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 27 febbraio 2013 n. 65, che stabilisce, ai sensi dell articolo 16 del D. Lgs. 93/11, le modalità in base alle quali i Gestori di reti di trasporto di gas naturale operanti sul territorio nazionale redigono il piano decennale di sviluppo delle reti di trasporto, Snam Rete Gas ha predisposto il Piano decennale di sviluppo della propria rete di trasporto del gas naturale , trasmesso al Ministero dello Sviluppo Economico, all Autorità e alle Regioni in data 29 maggio 2015 e pubblicato sul sito di Snam Rete Gas. Nel mese di settembre 2015 è stata avviata l elaborazione del nuovo Piano decennale di sviluppo della rete di trasporto del gas naturale attraverso la raccolta di informazioni e dati, aperta a eventuali soggetti interessati a promuovere progetti di interconnessione alla rete di Snam Rete Gas, che si è conclusa il 30 settembre Come previsto dall art 26 della legge 115 del 29 luglio 2015, che ha di fatto abrogato il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 27 febbraio 2013 n. 65, il documento, una volta elaborato, verrà trasmesso all AEEGSI e al Ministero dello sviluppo economico. L AEEGSI, ricevuto il piano, lo sottoporrà alla consultazione degli utenti della rete effettivi o potenziali secondo modalità aperte e trasparenti e renderà pubblici i risultati della consultazione. Processo di conferimento della capacità su base d asta attraverso la piattaforma PRISMA In esecuzione della Delibera dell Autorità n. 552/2014 e successiva Delibera dell Autorità n. 36/2015, già da novembre 2014, in anticipo rispetto alle scadenze previste dal Codice di Rete Europeo (CAM Network Code), la capacità di trasporto presso tutti i punti di entrata e di uscita dalla rete di trasporto interconnessi con gasdotti esteri è assegnata da Snam Rete Gas agli Utenti del sistema gas su base mensile, trimestrale ed annuale attraverso meccanismi ad asta. Sono state infatti effettuate attraverso la piattaforma PRISMA, rispettivamente a marzo e a giugno 2015, le prime aste per l assegnazione di capacità annuale, per più anni termici a decorrere dal 2015/2016 e fino ad un massimo di 15, e per l assegnazione di capacità trimestrale, per i 4 trimestri dell Anno Termico 2015/2016. Con Delibera dell Autorità n. 470/2015 è stata approvata la modifica al Codice di Rete con cui da novembre 2015, presso i punti di entrata/uscita della rete interconnessi con Paesi appartenenti all Unione Europea e con la Svizzera, è possibile per gli Utenti del sistema gas prenotare capacità di trasporto infragiornaliera, cioè durante un giorno gas per la restante parte del giorno gas stesso, attraverso procedure di aggiudicazione ad asta organizzate dalla piattaforma PRISMA seguendo le tempistiche del calendario comune europeo pubblicato da ENTSOG. Dunque oggi sul sistema gas italiano, in linea con i regolamenti europei, è consentito agli Utenti prenotare capacità di tipologia infragiornaliera, giornaliera, mensile, trimestrale ed annuale, in forma unbundled, vale a dire solo in entrata/uscita nel/dal sistema di trasporto italiano, o anche in forma bundled, cioè acquisendo contemporaneamente capacità da Snam Rete Gas e dall Operatore interconnesso presso il medesimo punto di interconnessione, consentendo agli operatori una più agevole e flessibile pianificazione delle attività di trasporto del gas in Europa. Processo di programmazione giornaliera e allocazione Da febbraio 2015 Snam Rete Gas, attraverso rilasci successivi, ha progressivamente sostituito il precedente applicativo Caminus/AltraWEB.

36 33 Al fine di illustrare le funzionalità del nuovo applicativo Logistica Gas, Snam Rete Gas ha organizzato dei workshop nel 2014, e prove di sistema durante il 2015, per agevolare gli Utenti nel progressivo impiego del nuovo sistema informatico. Attraverso l adozione della nuova piattaforma informatica, in recepimento di quanto previsto dalla delibera 470/2015/R/gas dell Autorità e dal Codice Europeo di Bilanciamento, Snam Rete Gas ha messo a disposizione degli Utenti le informazioni relative alle allocazioni infragiornaliere di pertinenza di ogni singolo soggetto titolare di capacità presso i punti della rete di trasporto. Dal 1 ottobre 2015 Snam Rete Gas ha sostituito il GJ con il MWh, l unità di misura impiegata nei sistemi informativi dedicati ai processi di nomina, rinomina e allocazione, in recepimento di quanto previsto dal Regolamento UE 312/2014 Codice di Bilanciamento Europeo e del Regolamento UE 703/2015, Codice Europeo di Interoperabilità. L introduzione del MWh si colloca nel progetto condiviso a livello europeo di armonizzazione delle regole dei differenti sistemi del gas con l obiettivo di favorire un mercato unico Europeo del gas, ed è stato intrapreso da Snam Rete Gas già nel 2013 attraverso avvio alle aste di capacità giornaliera, e continuato con la pubblicazione delle capacità dei punti di Interconnessione con l estero prima e dei punti di riconsegna poi, rispettivamente in gennaio e luglio A partire dal mese di luglio 2015, a valere dal nuovo anno termico 2015/16, le capacità di trasporto ai punti di consegna/riconsegna sono state pubblicate anche in energia (kwh/giorno). La nuova piattaforma è inoltre predisposta per gestire, il processo di riprogrammazione infragiornaliera che consentirà agli Utenti di equilibrare le proprie posizioni di bilanciamento, nonché di sfruttare appieno le potenzialità del conferimento di capacità infragiornaliera, appena il quadro regolatorio in materia di bilanciamento sarà completato. Bilanciamento commerciale A partire dal 1 dicembre 2011 sulla base della delibera 45/11 dell Autorità, Snam Rete Gas, in virtù del ruolo di Responsabile del Bilanciamento del sistema gas italiano, ha l obbligo di approvvigionarsi dei quantitativi di gas necessari a bilanciare il sistema, offerti sul mercato dagli Utenti attraverso una piattaforma dedicata del GME, e di provvedere al regolamento economico delle posizioni di disequilibrio di bilanciamento dei singoli Utenti, attraverso acquisti e vendite di gas sulla base di un prezzo unitario di riferimento (cosiddetto principio del merito economico). In particolare, Snam Rete Gas fornisce informazioni circa lo stato del sistema;; si coordina con gli operatori di Stoccaggio e GME, determina lo Sbilanciamento Complessivo del Sistema (SCS) su base giornaliera;; monitora giornalmente le esposizioni degli Utenti a tutela del sistema, verificando pagamenti, posizioni fisiche (allocazioni) e transazioni commerciali (Punto di Scambio Virtuale e GME) rispetto alle garanzie fornite dagli Utenti stessi;; verifica il venir meno dei requisiti di accesso, la conseguente possibile limitazione di operatività degli Utenti e la risoluzione contrattuale per soggetti inadempienti;; approvvigiona le risorse di stoccaggio per la copertura dello SCS sulla piattaforma PBGAS del GME;; effettua la regolazione delle partite economiche derivanti dal nuovo regime. Con la delibera 446/2013/R/gas, l Autorità ha istituito a partire dal 15 novembre 2013 una seconda sessione di bilanciamento, cosiddetta sessione G-1 locational, attraverso la quale Snam Rete Gas può reperire risorse in anticipo nel giorno G-1 per ridurre l entità dello sbilanciamento che prevede si verifichi nel sistema. Attraverso tale nuova sessione, infatti, gli Utenti sono in grado di offrire la propria disponibilità ad aumentare i flussi di gas nei punti di interconnessione con i gasdotti esteri. Il regime di bilanciamento si è poi ulteriormente evoluto, dal febbraio 2014, con le delibere /2013 che hanno introdotto ulteriori leve di flessibilità: risorse disponibili presso gli stoccaggi di Edison Stoccaggio e presso i terminali GNL, Line Pack e Capacità Erogazione/Iniezione non utilizzata da Snam Rete Gas, extra erogazione da parte di Stogit con riconsegna al PSV nei giorni successivi. Snam Rete Gas conserva il ruolo di controparte centrale e può registrare offerte di acquisto nel caso in cui ritenga che lo stoccaggio contrattualmente disponibile agli Utenti sia insufficiente ad effettuare il bilanciamento della rete. In vista del recepimento delle disposizioni del Regolamento UE n. 312/2014 (Codice di Bilanciamento Europeo) nel corso del 2015 l Autorità ha emesso due Documenti di Consultazione, il n. 187 ed il n. 378 inerenti rispettivamente le modalità di attuazione del citato Regolamento ed lo specifico aspetto del regime di incentivazione del responsabile del bilanciamento. A fronte di un ulteriore consultazione nell agosto 2015 è stato definito un periodo di transizione in base all articolo 5 del Regolamento, per consentire un ordinato passaggio del mercato al nuovo regime. Infatti con la delibera 470/2015/R/gas, l'autorità ha approvato la proposta di modifica del Codice di Rete redatta da Snam Rete Gas per il recepimento delle disposizioni

37 34 relative all'attività di bilanciamento previste dal Regolamento UE n. 312/2014 per dare esecutività in prima applicazione, da novembre 2015, alle previsioni di pubblicazione delle informazioni relative alla situazione generale della rete di trasporto, nonché alle immissioni e ai prelievi effettuati dall Utente. La piena esecutività del nuovo regime di bilanciamento sarà fissata con un successivo provvedimento della stessa Autorità e comunque non oltre il limite ultimo del 1 ottobre 2016 previsto dal Codice di Bilanciamento Europeo e contemplerà un sistema di nomine e rinomine con frequenza oraria, il ricorso da parte del Responsabile del Bilanciamento alla compravendita di prodotti di breve termine per il bilanciamento residuale del sistema e modifiche alle modalità di determinazione del prezzo di sbilanciamento. Durante il 2015 Snam Rete Gas ha assicurato l approvvigionamento su base giornaliera delle risorse necessarie a garantire il bilanciamento tramite l eventuale copertura dello Scostamento Previsionale del Sistema (SPS), stimato exante sulla base dei prelievi attesi della rete e dal piano delle immissioni previste dagli Utenti nell ultimo ciclo di nomina nel giorno G-1, nonché la copertura dello Scostamento Complessivo del Sistema (SCS), pari alla differenza tra il quantitativo programmato dagli Utenti da/per lo stoccaggio e il quantitativo effettivamente movimentato. Nel corso del 2015 il valore medio dello SCS si è attestato intorno a 7,3 milioni di standard metri cubi giorno, pari al 3,98% della media giornaliera su base annua dei volumi trasportati (183 milioni di standard metri cubi al giorno), in linea rispetto a quanto registrato nel corso del 2014, mentre il valore medio dello SPS, nei giorni in cui si è verificato, si è attestato intorno a 1,897 milioni di standard metri cubi giorno, pari all 1,03% della media giornaliera rilevata nel periodo di interesse dei volumi trasportati (183 milioni di standard metri cubi al giorno). Nell esercizio 2015 Snam Rete Gas, in qualità di Responsabile del Bilanciamento, ha effettuato cessioni di gas per 1,8 miliardi di euro ed effettuato transazioni di acquisto gas dagli Utenti del servizio di bilanciamento per un importo equivalente. Tali volumi di attività non trovano evidenza nello schema di conto economico in quanto i ricavi del bilanciamento sono esposti al netto dei relativi costi di acquisto di gas sul mercato del bilanciamento, fatta eccezione per le operazioni in cui la Società ha operato in qualità di soggetto attivo per bilanciare la propria posizione. Inoltre Snam Rete Gas nel corso del 2015 ha effettuato operazioni di acquisto e vendita gas per finalità operative, quali l imbottimento metanodotti per nuove realizzazioni e le ottimizzazioni dei livelli di scorta del magazzino gas. In questi casi, i proventi relativi alle cessioni di gas naturale trovano la contropartita nei costi operativi connessi ai prelievi di magazzino e i costi di acquisto di gas naturale trovano la contropartita negli incrementi di magazzino. Servizio di Default A partire dal 1 ottobre 2015, a seguito della Delibera 443/2015/R/gas del 17 settembre 2015, con la quale sono state approvate le modifiche al Codice di Rete in merito all erogazione del Servizio di Default, Snam Rete Gas svolge il ruolo di Fornitore di Default Trasporto nei confronti delle Società di Vendita e Clienti Finali sottesi alla propria rete, per i quali non sia identificabile l utente del bilanciamento responsabile dei relativi prelievi. Il medesimo servizio è svolto anche nei confronti delle Società di Vendita e Clienti Finali presso le reti dei trasportatori terzi che ne hanno fatto espressamente richiesta. Tale servizio ha coinvolto circa 120 soggetti fra Clienti Finali e Società di Vendita, per volumi pari a MWh nell ultimo trimestre dell anno. Portale servire Nei primi mesi del 2015 è stato sviluppato il portale ServiRe, l applicativo che consente agli Utenti di gestire in maniera informatica il processo di organizzazione del Servizio alternativo di fornitura in occasione di Interruzioni del Servizio di Trasporto sulla rete di metanodotti della Società. Già dal 2011 Snam Rete Gas si è dotata di una procedura pubblicata, sul proprio sito internet, che descrive modalità, ruoli e responsabilità per l attivazione del Servizio alternativo di fornitura mediante carro bombolaio in coerenza con quanto previsto dal Codice di Rete di Snam Rete Gas e dalla regolazione vigente. La procedura, con l obiettivo di definire modalità atte a garantire la continuità dei prelievi di gas anche in occasione di lavori svolti sulla rete di metanodotti, fornisce un valido supporto agli Utenti del Servizio di Trasporto ed alle Imprese di distribuzione che possono scegliere comunque, in alternativa, di organizzarsi autonomamente con un fornitore di carri bombolai. Per l occasione Snam Rete Gas ha sottoscritto con le

38 35 Associazioni di categoria dei fornitori di carri bombolai, specifici accordi per l organizzazione del servizio alternativo di fornitura di gas naturale tramite carro bombolaio. L introduzione del Portale ServiRe è stato inteso come strumento di miglioramento del servizio reso agli Utenti. Infatti se nel 2014 la percentuale di PdR per i quali era stato richiesto il servizio mediante carro bombolaio, organizzato secondo la procedura pubblicata da Snam Rete Gas, era pari al 24,8% (con il 21,8% di PdR per i quali veniva preferita un organizzazione autonoma 4 ), nel corso del 2015 la percentuale di adesione al servizio offerto da Snam Rete Gas è passata al 37,2% (con il 13,9% di PdR per i quali è stata preferita un organizzazione autonoma). Le Borse Terze nel Mercato Italiano del gas Con la delibera 436/2015/R/gas dell Autorità è stato ratificato l accesso al mercato italiano per le cosiddette Borse Terze, i gestori dei mercati regolamentati europei in cui sono negoziati prodotti con consegna fisica del gas presso i principali hub del continente. Dal 1 ottobre 2015 gli operatori del mercato possono consegnare al PSV italiano contratti future di gas conclusi presso una Borsa Terza, ampliando in tal modo l'offerta di prodotti derivati e rendendo il mercato italiano più liquido e integrato con quelli europei. In concreto, la Borsa Terza garantisce la registrazione al PSV dei contratti future, attraverso l'interfaccia del Gestore dei Mercati Energetici (GME), determinando la successiva consegna dei quantitativi scambiati e la relativa contabilizzazione nel bilancio gas di ciascun Utente di Snam Rete Gas interessato dalle contrattazioni. I contratti future al PSV costituiscono un strumento aggiuntivo in grado di supportare gli operatori nell'approvvigionamento di gas su un ampio orizzonte temporale e si collocano nel percorso di cambiamento che ha investito il settore del gas negli ultimi anni, volto allo sviluppo dei mercati a termine fisici e finanziari dell'energia. Lo Shippers Day e l indagine di customer satisfaction Procedendo nell impegno verso le iniziative di Stakeholder Engagement, Snam Rete Gas ha effettuato nel mese di maggio 2015 lo Shippers Day, con l obiettivo di presentare le linee di indirizzo aziendali e rinnovare la positiva esperienza di dialogo e confronto sulle tematiche riguardanti i prodotti e i servizi offerti in un ottica di crescente flessibilità. Nell ambito dello stesso incontro, sono stati inoltre presentati i risultati dell indagine di customer satisfaction condotta nel 2014, al fine di evidenziare le aree di miglioramento verso le quali il mercato ha dimostrato una sensibilità maggiore e le azioni che Snam Rete Gas ha individuato in risposta a tali evidenze. Sulla base delle evidenze emerse nel corso delle ultime edizioni, nell ottobre 2015 Snam Rete Gas ha condotto una nuova indagine online di customer satisfaction, coinvolgendo nell iniziativa tutti gli Shipper e i Trader con cui ha collaborato nell Anno Termico 2014/2015 appena concluso. L analisi ha riguardato il sondaggio del gradimento riscontrato fra gli Utenti sulla qualità dei servizi offerti per le attività di trasporto e bilanciamento, sulle novità commerciali introdotte nel 2015 anche a fronte degli esiti delle precedenti indagini (applicativo Logistica Gas, Unità di misura kwh, conferimenti long term sulla piattaforma PRISMA), nonché le possibili evoluzioni dei servizi commerciali offerti. Il tasso di partecipazione si è assestato all 83% e circa il 90% degli intervistati ha manifestato notevole soddisfazione nei confronti delle attività di Stakeholder Engagement messe a punto da Snam Rete Gas per migliorare i servizi offerti e consolidare una fattiva collaborazione con i suoi interlocutori. L insieme delle osservazioni ricevute costituiscono il punto di partenza per identificare azioni mirate a rendere più efficiente l operato di Snam Rete Gas in linea con le practices di miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti. Una prima riposta in tal senso è stata fornita attraverso la rivisitazione della pagina Servizi On Line, i cui contenuti sono stati riorganizzati per processi, e ciò costituisce un primo step di evoluzione nell ambito di un più ampio Progetto di rivisitazione e ottimizzazione degli applicativi in uso per la gestione della filiera commerciale. Le iniziative di customer satisfaction rappresentano il consolidamento di un percorso di sostenibilità, già avviato negli ultimi anni, attraverso cui Snam Rete Gas si propone di aumentare il coinvolgimento e l interazione con i clienti al fine di perseguire il costante miglioramento della qualità dei servizi offerti. 4 In alternativa l Utente del Servizio di Trasporto/impresa di distribuzione può scegliere di non avvalersi di alcun servizio preferendo, ad esempio, non prelevare gas nel periodo oggetto di interruzione del Servizio di Trasporto.

39 Innovazione tecnologica e attività di ricerca

40 37 Snam Rete Gas prosegue l impegno in quelle attività di innovazione tecnologica volte a garantire una crescente affidabilità nella gestione del trasporto del gas naturale nello scenario italiano ed europeo. La Società partecipa al gruppo europeo di ricerca GERG (European Gas Research Group, attraverso il quale è possibile condividere progetti di ricerca ed innovazione in collaborazione sinergica con altri trasportatori europei di gas naturale. In particolare Snam Rete Gas partecipa al progetto per la valutazione di due metodiche di stima delle emissioni di gas naturale previste a livello internazionale;; si è concluso il programma precedente che ha anche valutato misure reali di fughe di gas ed è allo studio un nuovo progetto. Snam Rete Gas è membro dell EPRG (European Pipeline Research Group, associazione di ricerca su tematiche relative alle condotte cui aderiscono le principali società di trasporto gas e di produzione di tubi in ambito europeo. In tale contesto sono gestiti progetti (suddivisi nelle tre macro aree Design, Material e Corrosion) mirati al costante incremento della conoscenza per la gestione dell integrità dei metanodotti in tutto il loro ciclo di vita (produzione del tubo, realizzazione della linea, esercizio del gasdotto). Attualmente i progetti di principale interesse per Snam Rete Gas riguardano: (i) la valutazione sperimentale della resistenza di curve realizzate con processo di piegatura a freddo, (ii) lo studio di un nuovo modello per la valutazione dell integrità di condotte sottoposte a danneggiamento meccanico (iii) il monitoraggio degli effetti generati su tubazioni interrate in terreni che presentano instabilità di varia natura;; (iv) la formulazione di criteri per la valutazione di corrosioni in corrispondenza della saldatura circonferenziale e (v) la definizione di procedure di test per simulare l invecchiamento di rivestimenti esterni e valutarne la resistenza alla perdita di adesione. Nel 2015 si è ultimata la collaborazione con il Politecnico di Milano con la conclusione degli studi per l applicazione di sistemi di cogenerazione ad alto rendimento nelle centrali di compressione, con lo scopo di ridurre i costi dell energia elettrica utilizzata e di incrementare l efficienza energetica globale del processo di compressione del gas. Sulla base delle conclusioni raggiunte, sono stati individuati due impianti pilota su cui attuare la fase realizzativa. Nel corso del 2015 è partita la fase realizzativa del Progetto Sistema Manutenzione Asset Rete Trasporto Gas (SMART GAS) che prevede la revisione complessiva dei processi di lavoro e delle normative relative alla gestione degli asset operations, individuando, inoltre, le necessità di evoluzione del modello professionale delle risorse e degli strumenti tecnologici e ICT utilizzati nello svolgimento delle attività manutentive. In particolare, nel corso dell anno gli addetti ed i tecnici che si occupano di attività manutentive e di misura sono stati dotati di device di nuova generazione, abilitati anche all utilizzo di nuovi pannelli cartografici. Nell ambito della misura del gas, durante il 2015, è stata condotta, sulla base di un protocollo di sperimentazione definito dal Politecnico di Milano, una campagna di prove su strumenti di misura della qualità del gas alternativi al gascromatografo. Visti i risultati positivi della sperimentazione condotta, a partire dal 2016 si prevede la graduale introduzione di tali strumenti sulla rete di trasporto per la misura del potere calorifico superiore, densità relativa e contenuto di anidride carbonica del gas naturale. Nel corso del 2015 è stato avviato il progetto Evoluzione Sistemi di Telecontrollo, con l obiettivo di assicurare l evoluzione tecnologica degli apparati di campo e delle modalità con le quali questi vengono interconnessi e gestiti al fine di potenziare il governo ed il monitoraggio della rete di trasporto. In particolare il progetto si propone di assicurare: l aggiornamento tecnologico degli apparati di campo per l acquisizione dei dati tecnici e di processo;; la standardizzazione dei protocolli trasmissivi e dei sistemi di acquisizione;; l evoluzione tecnologica della rete digitale terrestre di Snam Rete Gas;; e l evoluzione del sistemi di monitoraggio e di supervisione.

41 Quadro tariffario

42 39 PRINCIPALI ELEMENTI DEL QUADRO TARIFFARIO I criteri per la determinazione delle tariffe per le attività regolate del trasporto di gas naturale sono stabiliti dall Autorità, operativa dal 1997, e preposta alla regolamentazione dei mercati nazionali dell energia elettrica, del gas naturale e del sistema idrico. Tra le sue funzioni vi sono la determinazione e l aggiornamento delle tariffe, nonché la predisposizione delle regole per l accesso alle infrastrutture e per l erogazione dei relativi servizi. Di seguito sono riportati i principali elementi tariffari sulla base del quadro normativo in vigore a decorrere dalla data del 1 gennaio HIGHLIGHTS REGOLAZIONE Termine periodo di regolazione 31 dicembre 2017 Calcolo del capitale investito netto riconosciuto ai fini regolatori (RAB ) Costo storico rivaluto Remunerazione del capitale investito netto riconosciuto ai fini regolatori (WACC reale pre-tax) Maggiore remunerazione su nuovi investimenti 6,3 % per gli investimenti effettuati nel periodo ,4 % per gli investimenti effettuati nel periodo (*) 1% per 7 anni (su investimenti di sviluppo regionale) 1 % per 10 anni (su investimenti di sviluppo rete nazionale) 2% per 10 anni (su investimenti di sviluppo ai punti di entrata) Wacc +1% su nuovi investimenti effettuati successivamente al 31 dicembre 2013 a compensazione del time lag regolatorio Fattore di efficienza (X FACTOR ) 2,4% su costi operativi (*) Il tasso di remunerazione del Capitale investito netto (WACC) a partire dal 1 gennaio 2016 è stato fissato dall Autorità con deliberazione 583/2015/R/com del 2 dicembre 2015 Tasso di remunerazione del capitale investito per i servizi infrastrutturali dei settori elettrico e gas: criteri per la determinazione e l aggiornamento. La durata del periodo regolatorio del WACC per le regolazioni infrastrutturali del settore gas è fissata in sei anni ( ) ed è previsto un meccanismo di aggiornamento del tasso a metà periodo in funzione dell'andamento congiunturale. Deliberazione /2015/A Disposizioni conseguenti alla trasformazione della Cassa conguaglio per il settore elettrico in ente pubblico economico denominato Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) Con tale deliberazione, pubblicata in data 7 gennaio 2016, l AEEGSI ha adottato disposizioni conseguenti alla trasformazione della Cassa conguaglio per il settore elettrico (CCSE) in ente pubblico economico denominato Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA). Ciò in conseguenza di quanto disposto all articolo 1 del testo della legge di stabilità 2016, come definitivamente approvato in data 22 dicembre 2015 dal Senato che prevede che la Cassa conguaglio per il settore elettrico, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, è trasformata in ente pubblico economico denominato Cassa per i servizi energetici ambientali (CSEA), operante con autonomia organizzativa, tecnica e gestionale e sottoposto alla vigilanza del Ministero dell economia e delle finanze e dell Autorità. SISTEMA TARIFFARIO Deliberazione 514/2013/R/GAS - Criteri di regolazione delle tariffe di trasporto e dispacciamento del gas naturale per il periodo Con tale deliberazione, pubblicata in data 15 novembre 2013, l Autorità ha definito i criteri di regolazione delle tariffe di trasporto del gas naturale per il quarto periodo di regolazione tariffaria (1 gennaio dicembre 2017). La valutazione del capitale investito netto (RAB) viene effettuata sulla base della metodologia del costo storico rivalutato. Il tasso di remunerazione del capitale investito netto (Weighted Average Cost of Capital -

43 40 WACC) è stato fissato pari al 6,3% in termini reali prima delle imposte per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2013 e pari al 7,3% in termini reali prima delle imposte per gli investimenti effettuati successivamente al 31 dicembre 2013, al fine di sterilizzare l effetto del cosiddetto lag regolatorio nel riconoscimento dei nuovi investimenti netti realizzati nell anno n che trovano riconoscimento nella tariffa dell anno n+2. Ai nuovi investimenti a partire dal 1 gennaio 2014 è riconosciuta una maggiore remunerazione rispetto al tasso base (WACC) variabile, in relazione alla tipologia di investimento, dall 1% al 2% e per un periodo da 7 a 10 anni. La metodologia di aggiornamento delle tariffe price cap è applicata alla sola componente dei ricavi relativa ai costi operativi, che vengono aggiornati con l inflazione e ridotti di un coefficiente di recupero di produttività annuale fissato pari al 2,4%. La componente dei ricavi correlata alla remunerazione e all ammortamento viene aggiornata sulla base del ricalcolo annuale del capitale investito netto (RAB), nonché dei ricavi addizionali derivanti dalla maggiore remunerazione riconosciuta agli investimenti realizzati nei precedenti periodi di regolazione. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile economico - tecnica delle infrastrutture di trasporto. Con riferimento alla struttura tariffaria viene confermata la metodologia di determinazione dello split capacity/commodity che prevede ricavi di capacità a copertura dei costi di capitale (remunerazione e ammortamento) e ricavi di commodity a copertura dei costi operativi riconosciuti. Viene introdotto un meccanismo di garanzia dei ricavi di commodity che prevede il conguaglio dei maggiori/minori ricavi eccedenti il ±4% degli stessi ricavi di riferimento commodity. La struttura tariffaria basata sul modello entry/exit è stata confermata anche per il quarto periodo di regolazione, insieme al corrispettivo di capacità per il servizio di misura. Il fuel gas viene trattato come un costo pass - through riconosciuto in natura dagli utenti. Infine l Autorità ha determinato in 6,5 milioni di euro l importo riconosciuto alla Società in relazione ai maggiori oneri sostenuti per il recepimento delle misure introdotte dal D. Lgs. 93/115 6 e dalla deliberazione ARG/gas 45/11 Disciplina del bilanciamento di merito economico del gas naturale. Deliberazione 584/2014/R/gas - Approvazione dei ricavi riconosciuti per il servizio di trasporto e dispacciamento del gas naturale per l anno Con tale deliberazione, pubblicata in data 28 novembre 2014, l Autorità ha approvato i ricavi riconosciuti per il servizio di trasporto, dispacciamento e misura per l'anno I ricavi riconosciuti per il servizio di trasporto, dispacciamento e misura del gas naturale relativi all anno 2015 sono pari a milioni di euro. La RAB al 31 dicembre 2013 per l'attività di trasporto, dispacciamento e misura è di circa 14,9 miliardi di euro. Deliberazione 608/2014/R/gas - Approvazione dei corrispettivi di trasporto e dispacciamento del gas naturale per l anno L'Autorità con la deliberazione 608/2014/R/gas, pubblicata in data 12 dicembre 2014, ha approvato le tariffe di trasporto, dispacciamento e misura per l'anno 2015 determinate sulla base dei ricavi riconosciuti approvati con la deliberazione 584/2014/R/gas. 6 Il D. Lgs. n. 93 del 2011 disciplina l attuazione delle direttive 2009/72/CE, 2009/73/CE e 2008/92/CE relative a norme comuni per il mercato interno dell energia elettrica, del gas naturale e ad una procedura comunitaria sulla trasparenza dei prezzi al consumatore finale industriale di gas e di energia elettrica, nonché l abrogazione delle direttive 2003/54/CE e 2003/55/CE.

44 41 Documento di consultazione del 6 agosto 2015, n. 409/2015/R/gas Riforma della regolazione in materia di conferimento della capacità presso i punti di riconsegna della rete di trasporto gas che alimentano impianti di generazione di energia elettrica. Con tale documento di consultazione, pubblicato in data 6 agosto 2015, l Autorità illustra gli orientamenti in merito ad alcuni interventi di riforma dell'attuale normativa relativa al conferimento della capacità presso i punti di riconsegna della rete di trasporto gas che alimentano impianti di generazione di energia elettrica, ritenuti opportuni alla luce dell'evoluzione del contesto di riferimento. Deliberazione 583/2015/R/com Tasso di remunerazione del capitale investito per i servizi infrastrutturali dei settori elettrico e gas: criteri per la determinazione e l aggiornamento. Con tale deliberazione, pubblicata in data 2 dicembre 2015, l Autorità ha definito le modalità di determinazione e aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito (WACC) per i servizi infrastrutturali regolati dei settori elettrico e gas, unificando tutti i parametri ad eccezione di quelli specifici dei singoli servizi, tra cui il parametro beta che esprime il livello specifico di rischio non diversificabile del singolo servizio e il peso del capitale proprio e capitale di debito impiegato per la ponderazione (rapporto D/E). Ciò al fine di definire un quadro regolatorio maggiormente trasparente e prevedibile, garantendo omogeneità nei criteri di determinazione del WACC ed evitando che differenze nei tassi di remunerazione dei singoli servizi infrastrutturali regolati possano dipendere dalle condizioni specifiche dei mercati finanziari nel periodo preso a riferimento per la fissazione del tasso di rendimento delle attività prive di rischio. La durata del periodo regolatorio del tasso di remunerazione del capitale investito per le regolazioni infrastrutturali dei settori elettrico e gas viene fissata in sei anni ( ) e viene previsto un meccanismo di aggiornamento del tasso a metà periodo in funzione dell'andamento congiunturale. La revisione della metodologia di determinazione e aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito introdotta con la delibera 583/2015/R/com ha pertanto richiesto, in relazione a tali temi, la modifica della regolazione per la determinazione delle tariffe di trasporto. La delibera riporta la formula per la determinazione del WACC e relativo aggiornamento, considerando i diversi parametri che lo compongono: tasso reale di rendimento del capitale proprio (sulla base del tasso di rendimento delle attività prive di rischio, del livello di inflazione, del total market return TMR e del livello del premio per il rischio paese CRP);; costo del debito in termini reali;; aliquota teorica di incidenza delle imposte sul risultato di esercizio;; aliquota fiscale per il calcolo dello scudo fiscale degli oneri finanziari;; livello di gearing (rapporto tra il capitale di debito e la somma di capitale proprio e capitale di debito) per il servizio infrastrutturale regolato;; fattore correttivo per la copertura delle imposte sui profitti nominali. Inoltre, individua i parametri specifici dei diversi servizi con riferimento al livello di gearing e al parametro beta in vigore dall'1 gennaio Deliberazione 587/2015/R/gas Approvazione dei ricavi riconosciuti per il servizio di trasporto e dispacciamento del gas naturale per l anno Con tale deliberazione, pubblicata in data 4 dicembre 2015, l Autorità ha approvato i ricavi riconosciuti per il servizio di trasporto, dispacciamento e misura per l'anno I ricavi riconosciuti per il servizio di trasporto, dispacciamento e misura del gas naturale relativi all anno 2016 sono pari a milioni di euro. La RAB al 31 dicembre 2014 per l'attività di trasporto, dispacciamento e misura è di 15 miliardi di euro. Deliberazione 606/2015/R/gas Approvazione delle proposte tariffarie relative ai corrispettivi di trasporto e dispacciamento del gas naturale per l anno Con tale deliberazione, pubblicata in data 11 dicembre 2015, l Autorità ha approvato in via transitoria e salvo conguaglio le tariffe di trasporto, dispacciamento e misura per l'anno 2016 determinate sulla base dei ricavi riconosciuti approvati con la deliberazione 587/2015/R/gas, rinviando ad un successivo provvedimento, da adottare in esito alla chiusura del procedimento avviato con la deliberazione 429/2015/R/gas, le modalità

45 42 dell eventuale conguaglio tra i corrispettivi transitori approvati con la deliberazione 606/2015/R/gas e i corrispettivi che saranno definiti in esito alla conclusione di detto procedimento. Documento di consultazione del 11 dicembre 2015, n. 607/2015/R/gas Ottemperanza della sentenza del Consiglio di Stato, Sezione VI, 12 giugno 2015, N. 2888/2015, relativa alla regolazione tariffaria del servizio di trasporto e dispacciamento del gas naturale per il periodo , fissata con deliberazione ARG/gas 184/09. Con tale documento di consultazione, pubblicato in data 11 dicembre 2015, l'autorità, in ottemperanza della sentenza del Consiglio di Stato, sezione VI, 12 giugno 2015, n.2888/2015 che ha parzialmente annullato la delibera ARG/gas 184/09 in merito alla "Regolazione delle tariffe di trasporto e di dispacciamento del gas naturale per il periodo ", illustra gli orientamenti sul criterio di ripartizione dei ricavi tra componente capacity e commodity e sul trattamento del gas necessario al funzionamento delle centrali di compressione. Documento di consultazione del 11 dicembre 2015, n. 613/2015/R/gas Orientamenti finali per l avvio di un progetto pilota relativo al conferimento di capacità presso i punti di riconsegna della rete di trasporto gas, che alimentano impianti di generazione di energia elettrica e orientamenti in materia di gestione degli scostamenti presso i punti di interconnessione con l estero. Con tale documento di consultazione, pubblicato in data 11 dicembre 2015, l Autorità illustra gli orientamenti finali in merito ad alcuni interventi di riforma dell'attuale normativa relativa al conferimento della capacità presso i punti di riconsegna della rete di trasporto gas che alimentano impianti di generazione di energia elettrica, ritenuti opportuni alla luce dell'evoluzione del contesto di riferimento. Vengono inoltre illustrate le modifiche che l Autorità intende apportare al sistema di gestione degli scostamenti tra capacità conferita ed utilizzata presso i punti di interconnessione con gasdotti esteri per renderlo più coerente con le attuali procedure di conferimento che consentono agli Utenti di prenotare prodotti di capacità di durata inferiore all'anno.

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47 Commento ai risultati Economico-finanziari

48 45 CONTO ECONOMICO (milioni di ) Var. ass. Var. % Ricavi regolati ,4 Ricavi non regolati ,0 Ricavi totale ,8 Costi operativi (375) (402) (485) (83) 20,6 Margine operativo Lordo (EBITDA) (25) (1,5) Ammortamenti e svalutazioni (483) (489) (495) (6) 1,2 Utile operativo (EBIT) (31) (2,6) Utile operativo adjusted (31) (2,6) Proventi (oneri) finanziari netti (288) (230) (236) (6) 2,6 Utile prima delle Imposte (37) (3,8) Imposte sul reddito (413) (313) (270) 43 (13,7) Utile netto ,9 Utile netto adjusted ,5 L utile operativo 7 conseguito nel 2015 ammonta a milioni di euro, in diminuzione di 31 milioni di euro, pari al 2,6%, rispetto all anno precedente. I maggiori ricavi (+46 milioni di euro;; pari al 2,4%) sono stati più che compensati dall aumento dei costi operativi (-71 milioni di euro;; pari a 30,6 %) principalmente per effetto di maggiori prelievi e cessioni di gas (-42 milioni di euro), e dall incremento degli ammortamenti e svalutazioni a seguito essenzialmente dell entrata in esercizio di nuove infrastrutture (-10 milioni di euro) e delle minori svalutazioni (+4 milioni di euro). L utile netto conseguito nel 2015 ammonta a 659 milioni di euro, in aumento di 6 milioni di euro (+0,9%) rispetto al L incremento è attribuibile, in particolare, alla diminuzione delle imposte (+43 milioni di euro), derivante principalmente dall abolizione dell addizionale IRES cosiddetta Robin Hood Tax (+62 milioni di euro) e dall adeguamento della fiscalità differita (-38 milioni di euro). Tale variazione positiva è stata parzialmente compensata dalla diminuzione dell utile operativo (-31 milioni di euro) e dall incremento degli oneri finanziari netti (-6 milioni di euro). Riconduzione dell utile netto a quello adjusted Il management valuta la performance della Società sulla base dell utile operativo e dell utile netto nella configurazione adjusted, ottenuti escludendo dall utile operativo e dall utile netto gli special item. Le componenti reddituali sono classificate negli special item, se significative, quando: (i) derivano da eventi o da operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero da quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento delle attività;; (ii) derivano da eventi o da operazioni non rappresentativi della normale attività del business. L effetto fiscale correlato alle componenti escluse dal calcolo dell utile netto adjusted è determinato sulla base della natura di ciascun componente di reddito oggetto di esclusione. L utile operativo e l utile netto adjusted non sono previsti né dagli IFRS, né dagli U.S. GAAP. Il management ritiene che tali misure di performance consentano l analisi dell andamento dei business, assicurando una migliore comparabilità dei risultati. Le componenti reddituali, classificate negli special item dell esercizio 2015, hanno riguardato esclusivamente gli effetti derivanti dall adeguamento della fiscalità differita (31 milioni di euro), a seguito della riduzione dell aliquota IRES, dal 27,5% al 24%, a partire dal 1 gennaio 2017, prevista dall articolo 1 della Legge di Stabilità Nel 2014 sono stati rilevate analoghe componenti reddituali, a seguito della dichiarazione di illegittimità costituzionale dell addizionale IRES cosiddetta Robin Hood Tax, avvenuta con sentenza 10/2015 del 9 febbraio 2015 (69 milioni di euro). 7 L utile operativo è analizzato isolando i soli elementi che hanno determinato una sua variazione. Al riguardo si segnala che l applicazione della normativa tariffaria del settore del gas genera componenti di ricavo che trovano corrispondenza nei costi, quali modulazione, interconnessione e bilanciamento. Il valore complessivo di tali componenti al 31 dicembre 2015 è di 182 milioni di euro.

49 46 RICONDUZIONE DELL UTILE OPERATIVO E DELL UTILE NETTO A QUELLO ADJUSTED (milioni di ) Var.ass. Var.% Utile operativo (31) (2,6) - di cui special item (11) Utile operativo adjusted (31) (2,6) Proventi (Oneri) finanziari netti (288) (230) (236) (6) 2,6 Imposte sul reddito (413) (313) (270) 43 (13,7) - di cui special item (38) Utile netto ,9 Esclusione special item: - adeguamento fiscalità differita (Legge di Stabilità 2016) (31) (31) - adeguamento fiscalità differita (Robin Hood Tax) (69) 69 - oneri per esodi agevolati 7 Utile netto adjusted ,5 L utile netto adjusted del 2015, che esclude gli special item, ammonta a 628 milioni di euro, in aumento di 44 milioni di euro (7,5%), rispetto al corrispondente risultato del L aumento di 44 milioni di euro è dovuto alla diminuzione delle imposte sul reddito (+81 milioni di euro) dovuta principalmente al venir meno, a partire dal 1 gennaio 2015, dell addizionale IRES cosiddetta Robin Hood Tax (+62 milioni di euro). Tali effetti sono stati parzialmente compensati dalla diminuzione dell utile operativo (-31 milioni di euro) e dall aumento degli oneri finanziari netti (-6 milioni di euro). RICAVI I ricavi del 2015 ammontano a milioni di euro, in aumento di 58 milioni di euro, pari al 2,8% rispetto all esercizio 2014 e sono così analizzati: RICAVI REGOLATI E NON REGOLATI (milioni di ) Var. ass. Var. % Ricavi attività regolate ,4 Ricavi attività non regolate , ,8 l ricavi regolati (2.094 milioni di euro) si riferiscono ai corrispettivi per il servizio di trasporto di gas naturale (2.044 milioni di euro;; +24 milioni di euro;; pari all 1,2%) ed a proventi per cessioni di gas naturale effettuate ai fini del bilanciamento del sistema gas (49 milioni di euro;; +4 milioni di euro;; pari all 8,9%). I ricavi regolati al netto delle componenti che trovano contropartita nei costi, ammontano a milioni di euro, in aumento di 17 milioni di euro, pari allo 0,9%, rispetto all anno precedente. L incremento deriva principalmente dal contributo degli investimenti effettuati nel 2013 (+76 milioni di euro), il cui effetto è stato parzialmente compensato dall aggiornamento tariffario (-63 milioni di euro). I ricavi non regolati (51 milioni di euro) riguardano prevalentemente cessioni di gas da magazzino (22 milioni di euro), riaddebiti alle altre società del Gruppo Snam per i servizi svolti dalla Società (15 milioni di euro), risarcimenti danni da terzi e proventi connessi ad allacciamenti (4 milioni di euro), locazioni attive (3 milioni di euro), plusvalenze da alienazioni (3 milioni di euro) e vendita di materiali (2 milioni di euro). Snam Rete Gas nel 2015 in qualità di Responsabile del Bilanciamento ha, inoltre, effettuato cessioni di gas per un valore di 1,8 miliardi di euro ed effettuato transazioni di acquisto gas dagli Utenti del bilanciamento per un importo equivalente. Nello schema di conto economico i proventi derivanti dalle cessioni di gas per attività di bilanciamento sono esposti al netto dei relativi costi di acquisto sullo stesso mercato, fatta eccezione per i proventi/oneri relativi alle cessioni/acquisti di gas naturale effettuati dalla Società in qualità di Utente del bilanciamento, che trovano contropartita nelle movimentazioni del magazzino gas.

50 47 COSTI OPERATIVI I costi operativi sostenuti nel 2015 ammontano a 485 milioni di euro e sono così articolati: (milioni di ) Var. ass. Var.% Costi variabili ,0 Altri costi ,5 Accantonamenti/(utilizzi) (6) (3) (8,8) ,6 Costi variabili I costi variabili, pari a 139 milioni di euro, si incrementano di 39 milioni di euro (39,0%) rispetto all esercizio precedente, principalmente per i maggiori prelievi dal magazzino per vendita gas (+21 milioni di euro). Altri costi Gli altri costi ammontano a 315 milioni di euro e sono così ripartiti tra costo del personale e costi esterni: (milioni di ) Var. ass. Var. % Costo del personale (1) (1,1) Costi esterni , ,5 Il costo del personale ammonta a 90 milioni di euro ed è così composto: (milioni di ) Var. ass. Var. % Costo lavoro lordo (1) (0,8) Servizi relativi al personale Capitalizzazioni (45) (46) (46) Totale costo del personale ricorrente (1) (1,1) Oneri per esodi agevolati Totale altri costi del personale (1) (1,1) Il costo del personale è relativo al costo lavoro lordo per 125 milioni di euro e ai servizi al personale per 10 milioni di euro (servizi mensa, rimborsi spese viaggi, ecc.) ed è esposto al netto delle capitalizzazioni, pari a 46 milioni di euro, rappresentative della quota del costo del lavoro imputata alle attività di investimento. I costi esterni sostenuti nel 2015, pari a 225 milioni di euro, aumentano di 48 milioni di euro rispetto al precedente esercizio principalmente per effetto della movimentazione del gas strumentale all attività operativa (23 milioni di euro), dell incremento delle minusvalenze (16 milioni di euro) e dei costi per il servizio di modulazione (6 milioni di euro). Accantonamenti (Utilizzi) La voce, pari a 31 milioni di euro, registra una diminuzione di 3 milioni di euro rispetto all esercizio precedente. Il decremento è dovuto ai minori accantonamenti netti al fondo rischi e oneri (-39 milioni di euro), i cui effetti sono stati controbilanciati dai maggiori accantonamenti netti al fondo svalutazione crediti (+36 milioni di euro), connessi in particolare alla svalutazione dei crediti del servizio di bilanciamento in sofferenza, effettuata in considerazione di quanto disposto dalla delibera 608/2015/R/gas 8. 8 Per maggiori informazioni si rimanda alla nota n. 7 Crediti Commerciali e Altri crediti delle Note al Bilancio d esercizio.

51 48 AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI Gli ammortamenti e le svalutazioni ammontano a 495 milioni di euro, in aumento di 6 milioni di euro rispetto al (milioni di ) Var. ass. Var. % Ammortamenti ,1 - Immobili, impianti e macchinari ,1 - Attività immateriali ,2 Svalutazioni Nette (4) (66,7) - Svalutazioni Immobili, impianti e macchinari (4) (66,7) ,2 Gli ammortamenti riguardano le immobilizzazioni materiali (462 milioni di euro) e le immobilizzazioni immateriali (31 milioni di euro). L aumento degli ammortamenti di 10 milioni di euro rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente all entrata in funzione di nuove infrastrutture. Le svalutazioni, pari a 2 milioni di euro, in riduzione di 4 milioni di euro, riguardano metanodotti non più esercibili. ONERI FINANZIARI NETTI (milioni di ) Var. ass. Var. % Oneri finanziari correlati all'indebitamento finanziario (16) (6,2) - Oneri su debiti finanziari a breve e lungo termine (16) (6,2) Altri oneri (proventi) finanziari (2) (7) Altri oneri finanziari ,0 - Altri proventi finanziari (7) (12) (4) 8 (66,7) Oneri finanziari imputati all'attivo patrimoniale (22) (23) (17) 6 (26,1) ,6 Gli oneri finanziari netti (236 milioni di euro) aumentano di 6 milioni di euro rispetto all esercizio 2014, a seguito principalmente (i) della svalutazione, effettuata in considerazione di quanto disposto dalla Delibera 608/2015, degli interessi attivi relativi ai crediti inesigibili derivanti dal servizio di bilanciamento pari a 9 milioni di euro;; (ii) del venir meno nel 2015 degli effetti finanziari relativi alla valutazione al fair value dei crediti di bilanciamento pari a 8 milioni di euro;; e (iii) dei minori oneri finanziari capitalizzati pari a 6 milioni di euro. Tali effetti sono stati parzialmente compensati (i) dal decremento del costo medio del debito, con un effetto positivo pari a 14 milioni di euro;; e (ii) dalla riduzione dell indebitamento medio con un risultato positivo sugli oneri finanziari lordi di 2 milioni di euro.

52 49 IMPOSTE SUL REDDITO (milioni di ) Var. ass. Var. % Imposte correnti (91) (21,5) Imposte anticipate / differite (41) (110) (62) 48 Imposte differite (39) (129) (68) 61 Imposte anticipate (2) 19 6 (13) Totale imposte (43) (13,7) Adeguamento fiscalità differita (IRES) al (special item) Adeguamento fiscalità differita (Robin Hood Tax) al (special item) 69 (69) Fiscalità su esodi agevolati al (special item) 4 0 Totale rettificato (adjusted ) (81) (21,2) Le imposte sul reddito (270 milioni di euro) diminuiscono di 43 milioni di euro (-13,7%) rispetto all esercizio precedente, a seguito principalmente: (i) dell abolizione dell addizionale IRES, cosiddetta Robin Hood Tax, in conseguenza della dichiarazione di illegittimità costituzionale pronunciata dalla Corte Costituzionale nel 2015 (-62 milioni di euro);; (ii) dell adeguamento della fiscalità differita, conseguente la riduzione dell aliquota IRES, a partire dal 1 gennaio 2017, dal 27,5% al 24% prevista dalla Legge di Stabilità 2016 (-31 milioni di euro);; e (iii) delle minori imposte conseguenti al decremento dell imponibile fiscale (-12 milioni di euro). Tali fattori sono stati in parte compensati dagli effetti dell adeguamento della fiscalità differita, operato nel 2014 a seguito della suddetta dichiarazione di illegittimità della Robin Hood Tax (+69 milioni di euro). L incidenza delle imposte dell esercizio sul risultato prima delle imposte (tax rate) è pari al 29,1% (32,4% nel 2014). La riduzione del tax rate è principalmente connessa ai predetti effetti fiscali. Il tax rate adjusted, ottenuto rapportando le imposte dell esercizio adjusted e l utile prima delle imposte, è pari al 32,4% (39,5% nel 2014). STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato sottoriportato aggrega i valori attivi e passivi dello schema pubblicato nel bilancio annuale secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa, suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio e il finanziamento. Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un utile informativa addizionale per l investitore perché consente di individuare le fonti di risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi di risorse finanziarie nel capitale immobilizzato e in quello di esercizio. Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale. (milioni di ) Var.ass. Capitale immobilizzato Immobili, impianti e macchinari Attivita' immateriali Debiti netti relativi all'attivita' d'investimento (244) (247) (3) Capitale di esercizio netto (337) (266) 71 Fondi benefici ai dipendenti (28) (25) 3 CAPITALE INVESTITO NETTO Patrimonio netto Indebitamento finanziario netto (101) COPERTURE

53 50 Il capitale immobilizzato ( milioni di euro) si incrementa di 60 milioni di euro per l effetto combinato dell incremento degli immobili, impianti e macchinari (+56 milioni di euro), delle attività immateriali (+7 milioni di euro) e dei debiti netti per attività di investimento (-3 milioni di euro). Gli immobili, impianti e macchinari e le attività immateriali ( milioni di euro) riguardano prevalentemente il complesso delle infrastrutture dedicate al trasporto del gas. L analisi della variazione rispetto al 31 dicembre 2014 (63 milioni di euro) è la seguente: (milioni di ) Immobili, impianti e macchinari Attivita' immateriali Saldo al 31 dicembre Investimenti Ammortamenti e svalutazioni (464) (31) (495) Cessioni, radiazioni e dismissioni (24) (24) Altre variazioni (112) 1 (111) Saldo al 31 dicembre Totale Le altre variazioni (-111 milioni di euro) riguardano prevalentemente la variazione dell asset abbandono (-37 milioni di euro) relativa alla stima degli oneri per lo smantellamento e ripristino dei siti principalmente connessi alle opere di allacciamento al terminale di rigassificazione GNL di Livorno (OLT Offshore LNG Toscana), la variazione delle rimanenze di tubazioni e dei relativi materiali accessori acquistati per le attività di investimento (-31 milioni di euro) e non ancora impiegati nelle attività di realizzazione degli impianti e i contributi percepiti nell esercizo (-22 milioni di euro). I debiti netti relativi all attività di investimento (247 milioni di euro) riguardano principalmente i debiti connessi allo sviluppo di infrastrutture di trasporto del gas. Il capitale investito netto ( milioni di euro) aumenta di 134 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 principalmente a seguito della variazione positiva del capitale di esercizio (71 milioni di euro) e dell aumento del capitale immobilizzato (60 milioni di euro). CAPITALE DI ESERCIZIO NETTO (milioni di ) Var. ass. Crediti commerciali (65) - di cui per bilanciamento (174) Rimanenze Crediti tributari Altre attività (59) Debiti commerciali (633) (534) 99 - di cui per bilanciamento (456) (417) 39 Imposte differite nette (280) (219) 61 Ratei e risconti di ricavi 9 (17) (26) Fondi per rischi e oneri (276) (132) 144 Debiti tributari (36) (38) (2) Altre passività (413) (516) (103) - di cui debiti verso la CSEA (250) (353) (103) - di cui depositi cauzionali da clienti (46) (62) (16) - di cui debiti per bilanciamento (G-1) (21) (4) 17 (337) (266) 71 Il capitale di esercizio netto (-266 milioni di euro) presenta una variazione positiva di 71 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 per effetto essenzialmente: (i) della variazione dei fondi per rischi e oneri (+144 milioni di euro) a seguito principalmente della riclassifica al fondo svalutazione crediti commerciali (+85 milioni di euro) effettuata a fronte della delibera 608/2015/R/gas, con la quale l Autorità ha disposto il riconoscimento parziale, a Snam Rete Gas, dei crediti non riscossi sorti nell ambito del bilanciamento commerciale e relativi al periodo 1 dicembre ottobre 2012, nonchè della riduzione del fondo

54 51 smantellamento e ripristino siti (+56 milioni di euro);; (ii) della variazione delle poste legate alla fiscalità (+72 milioni di euro) derivante principalmente dalla riduzione del fondo imposte differite nette (+61 milioni di euro) in conseguenza, essenzialmente, della varazione di aliquota IRES dal 2017;; (iii) della dinamica del circolante commerciale (+169 milioni di euro) derivante dai maggiori crediti commerciali (+109 milioni di euro) comprensivi delle componenti tariffarie associate al servizio di trasporto e dai minori debiti verso i fornitori (+60 milioni di euro);; e (iv) della variazione delle rimanenze (+9 milioni di euro), conseguente alla movimentazione del magazzino gas. Le suddette variazioni positive del capitale d esercizio netto sono state parzialmente compensate: (i) dalla dinamica delle poste legate all attività di bilanciamento (-134 milioni di euro) a seguito della riduzione dei crediti (-174 milioni di euro) in parte compensati dalla diminuzione dei debiti (+39 milioni di euro), delle posizioni passive legate alla sessione del servizio di bilanciamento denominata G-1 (+17 milioni di euro) e dall aumento dei depositi cauzionali versati da clienti a garanzia dei loro adempimenti (-16 milioni di euro);; (ii) dall incremento dei debiti verso la CSEA 9 (-103 milioni di euro);; (iii) dalla variazione delle altre attività (-59 milioni di euro) riconducibile principalmente alla riduzione delle attività, iscritte in contropartita alla variazione del magazzino gas, per le quantità di gas combustibile allocate dagli utenti ai sensi dalla delibera ARG/GAS 184/09;; (iv) dalla variazione dei ratei e risconti di ricavi da attività regolate (-26 milioni di euro). PROSPETTO DELL UTILE COMPLESSIVO Secondo quanto disposto dalla versione aggiornata dello IAS 1 Presentazione del bilancio, in vigore dal 1 gennaio 2009, negli schemi di bilancio deve essere riportato l Utile complessivo che include sia il risultato economico di periodo, sia le variazioni di patrimonio netto afferenti poste di natura economica che, per espressa previsione dei principi contabili internazionali, sono rilevate tra le componenti del patrimonio netto. (milioni di ) Utile netto dell'esercizio Altre componenti dell'utile complessivo: Componenti non riclassificabili a Conto economico: Utile (Perdita) attuariale da Remeasurement piani a benefici definiti per i dipendenti (3) 1 Effetto fiscale 1 Totale altre componenti dell'utile complessivo al netto dell'effetto fiscale (2) 1 Totale utile complessivo del periodo PATRIMONIO NETTO Il patrimonio netto al 31 dicembre 2015 ammonta a milioni di euro, in aumento di 235 milioni euro rispetto al 31 dicembre L aumento è dovuto principalmente all utile di esercizio (+659 milioni di euro), parzialmente compensato dalla distribuzione del dividendo 2014 (-425 milioni di euro). 9 Per maggiori informazioni si rimanda al capitolo Quadro tariffario -Principali elementi del quadro tariffario della presente Relazione sulla gestione.

55 52 INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO L indebitamento finanziario netto ammonta a milioni di euro, in diminuzione di 101 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014, e si analizza come segue: (milioni di ) Var.ass. Debiti finanziari (101) Passività finanziarie a breve termine Quote correnti di passività finanziarie a lungo termine Passività finanziarie a lungo termine (893) Indebitamento finanziario netto (101) Le passività finanziarie sono per la quasi totalità verso la controllante Snam e sono interamente denominate in euro. RENDICONTO FINANZIARIO RICLASSIFICATO 10 Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato sotto riportato è la sintesi dello schema legale del rendiconto finanziario obbligatorio. Il rendiconto finanziario riclassificato consente il collegamento tra la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo e la variazione dell indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo. La misura che consente il raccordo tra i due rendiconti è il free cash flow cioè l avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari) e al capitale proprio (pagamento di dividendi/apporti di capitale);; (ii) sulla variazione dell indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi di indebitamento relativi al capitale proprio (pagamento di dividendi/apporti di capitale). RENDICONTO FINANZIARIO RICLASSIFICATO (milioni di ) Utile netto A rettifica: - Ammortamenti ed altri componenti non monetari Minusvalenze (plusvalenze) nette su cessioni e radiazioni di attività Interessi e imposte sul reddito Variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione (14) (97) 84 Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati (794) (787) (568) Flusso di cassa netto da attività operativa Investimenti tecnici (615) (705) (640) Disinvestimenti Altre variazioni relative all'attività di investimento (21) 46 3 Free cash flow Variazione dei debiti finanziari (116) Dividendi distribuiti agli azionisti Snam Rete Gas (287) (258) (425) Flusso di cassa netto del periodo VARIAZIONE INDEBIAMENTO FINANZIARIO NETTO (milioni di ) Free cash flow Altre variazioni (15) Flusso di cassa del capitale proprio (287) (258) (425) Variazione indebitamento finanziario netto (23) (114) 101 Il flusso di cassa netto da attività operativa (1.174 milioni di euro) ha consentito di finanziare totalmente gli esborsi connessi agli investimenti netti (633 milioni di euro), generando un free cash flow positivo pari a 541 milioni di euro, che ha permesso di coprire interamente il pagamento del dividendo di 425 milioni di euro, con conseguente decremento dell indebitamento finanziario netto rispetto al 31 dicembre 2014, per complessivi 101 milioni di euro. 10 Per la riconduzione dello schema di Rendiconto finanziario riclassificato a quello obbligatorio si veda il successivo paragrafo Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati a quelli obbligatori.

56 53 RICONDUZIONE DEGLI SCHEMI DI BILANCIO RICLASSIFICATI A QUELLI OBBLIGATORI STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO (milioni di ) Voci dello Stato Patrimoniale Riclassificato (dove non espressamente indicato, la componente è ottenuta direttamente dallo schema legale) Riferimento alle note di bilancio di esercizio Valori parziali da schema obbligatorio Valori da schema riclassificato Valori parziali da schema obbligatorio Valori da schema riclassificato Capitale immobilizzato Immobili, impianti e macchinari Attività immateriali Debiti netti relativi all'attività di investimento, composti da: (244) (247) - Debiti per attività di investimento (15) (251) (263) - Crediti per attivtà di investimento (7) 7 16 Totale Capitale immobilizzato Capitale di esercizio netto Crediti commerciali (7) Rimanenze Crediti tributari, composti da: Attività per imposte sul reddito e attività per altre imposte (9) Crediti Ires verso la controllante per il Consolidato Fiscale Nazionale e Iva di Gruppo (9) 11 Debiti commerciali (15) (633) (534) Debiti tributari, composti da: (36) (38) - Passività per imposte sul reddito e passività per altre imposte (9) (4) (4) - Debiti Ires verso la controllante per il Consolidato Fiscale Nazionale e Iva di Gruppo (15) (32) (34) Passività per imposte differite (280) (219) Fondi per rischi ed oneri (276) (132) Altre attività composte da: Altri crediti (7) Altre attività correnti e non correnti (10) Attività e passività da attvità regolate, composte da: 9 (17) - Attività regolate (10) Passività regolate (16) (135) (166) Altre passività composte da: (413) (516) - Altri debiti (15) (307) (386) - Acconti e anticipi (15) (3) (3) - Altre passività correnti e non correnti (16) (103) (127) Totale Capitale di esercizio netto (337) (266) Fondi per benefici ai dipendenti (28) (25) Attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili CAPITALE INVESTITO NETTO Patrimonio netto Indebitamento finanziario netto Passività finanziarie, composte da: Passività finanziarie a lungo termine Quote correnti di passività finanziarie a lungo termine Passività finanziarie a breve termine Totale indebitamento finanziario netto COPERTURE

57 54 RENDICONTO FINANZIARIO RICLASSIFICATO (milioni di ) Voci del rendiconto riclassifcato e confluenze delle voci dello schema legale Valori parziali da schema obbligatorio Valori da schema riclassificato Valori parziali da schema obbligatorio Valori da schema riclassificato Utile netto A rettifica: Ammortamenti ed altri componenti non monetari Ammortamenti Svalutazioni nette di attività materiali e immateriali Variazione fondo benefici ai dipendenti (1) (1) Minusvalenze (Plusvalenze) nette su cessioni, radiazioni e eliminazioni di attività 5 19 Interessi ed imposte sul reddito: Interessi attivi (12) (4) - Interessi passivi Imposte sul reddito Variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione: (97) 84 - Rimanenze (36) 44 - Crediti commerciali 105 (4) - Debiti commerciali (166) (99) - Variazione fondi rischi e oneri 26 (1) - Altre attività e passività (26) 144 Dividendi, interessi e imposte sul reddito incassati (pagati): (787) (568) - Interessi incassati 1 - Interessi pagati (237) (218) - Imposte sul reddito (pagate) rimborsate (551) (350) Flusso di cassa netto da attività operativa Investimenti tecnici: (705) (640) - Immobili, impianti e macchinari (669) (603) - Attività immateriali (36) (37) Disinvestimenti Immobili, impianti e macchinari 2 4 Altre variazioni relative all'attività di investimento: Variazione debiti netti relativi all'attività di investimento 46 3 Free cash flow Variazione dei debiti finanziari: 114 (116) - Assunzioni di debiti finanziari a lungo termine Rimborsi di debiti finanziari a lungo termine (235) (1.436) - Incremento (decremento) di debiti finanziari a breve termine (93) 448 Flusso di cassa del capitale proprio (258) (425) Flusso di cassa netto dell'esercizio

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59 Fattori di incertezza e gestione dei rischi

60 57 PREMESSA Pur mantenendo un limitato profilo di rischio economico e finanziario, in quanto concentrato in un business regolato, il Gruppo Snam applica un approccio strutturato e sistemico di governo di tutti i rischi che possono influire sulle condizioni alla base della creazione di valore. Attraverso l Enterprise Risk Management (ERM) e la nuova Politica di Gestione del rischio, emanata nel 2015, il Gruppo Snam ha inteso rafforzare tale area dotandosi di un metodo di individuazione, valutazione, gestione e controllo dei rischi strutturato e omogeneo. Il modello ERM è gestito da una funzione aziendale dedicata, è iterativo e prevede una valutazione dei rischi integrata, trasversale e dinamica che valorizza i sistemi di gestione già esistenti nei singoli processi aziendali. Monitoraggio e reporting: la mappatura dei rischi è aggiornata periodicamente in funzione della valutazione enterprise ed è comunque almeno annuale, anche per i rischi a bassa prioritizzazione. L attività periodica di reporting garantisce, ai diversi livelli aziendali, la disponibilità e la rappresentazione delle informazioni relative alle attività di gestione e di monitoraggio dei rischi di competenza. Identificazione e misurazione degli eventi rischiosi afferenti ai processi aziendali e i fattori di rischio esterni che potrebbero influire sul conseguimento degli obiettivi aziendali, sia attraverso impatti diretti sui valori economici e finanziari aziendali (minori ricavi o maggiori costi), sia attraverso effetti negativi di tipo intangibile su altri capitali, prima fra tutti la licence-to-operate. Valutazione enterprise e prioritizzazione: a ciascun evento viene assegnata una misurazione enterprise, che sintetizza per ciascun rischio le diverse valutazioni effettuate dai Risk Owner e dalle unità centralizzate con competenze specialistiche. La prioritizzazione dei rischi è definita, invece, dalla combinazione delle misure di impatto e probabilità. Definizione strategia di gestione: per tutti i rischi vengono individuate le azioni di gestione ed eventuali interventi specifici con le relative tempistiche di attuazione ed associata una tipologia di gestione dei rischi tra quelle codificate. I piani di gestione relativi ai principali rischi sono presentati al Comitato Controllo e Rischi.

61 58 Una caratteristica di maggior valore del modello ERM adottato da Snam è la trasversalità della misura degli impatti. Ogni evento rischioso può avere infatti dieci tipologie di impatto, alcuni determinati dagli owner dei rischi (impatti operativi) ed altri dalle funzioni specialistiche (es. l impatto legale di un evento viene valutato dalla funzione Affari legali e societari e compliance). Ciò significa una valutazione del rischio di squadra da differenti angolature. Tra gli impatti operativi numericamente prevale l impatto industriale coerentemente con il fatto che l individuazione dei rischi parte dall analisi dei processi. Tra gli impatti specialistici emergono gli impatti reputazionale e legale a conferma di un contesto esterno sempre più globalizzato e normativamente più complesso. MODALITA DI GESTIONE DEI PRINCIPALI RISCHI I principali rischi identificati e gestiti da Snam Rete Gas, società operante in Italia in regime di regolazione nel settore del trasporto del gas naturale, sono i seguenti: - il rischio regolatorio, connesso alla regolamentazione delle attività nel settore del trasporto gas;; - il rischio legale e di non conformità, legato al rispetto delle norme e dei regolamenti a livello comunitario, nazionale, regionale, locale cui Snam Rete Gas deve attenersi in relazione all attività svolta;; - i rischi operativi, derivante dalla possibilità che si verifichino incidenti, malfunzionamenti e guasti con danni alle persone e all ambiente e con riflessi sui risultati economico-patrimoniali;; - il rischio mercato e competizione;; - il rischio finanziario e di liquidità, derivanti dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni a breve termine, dall esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse ed all esposizione della Società a potenziali perdite su crediti conseguenti al mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. RISCHIO REGOLATORIO Rischi connessi all evoluzione normativa Snam Rete Gas svolge la propria attività in un settore del gas soggetto a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell Autorità e più in generale la modifica del contesto normativo di riferimento possono avere un impatto significativo per Snam Rete Gas sull operatività, i risultati economici e l equilibrio finanziario. Considerando la specificità del business e il contesto in cui Snam Rete Gas opera, particolare rilievo assume l evoluzione del contesto regolatorio in materia di criteri per la determinazione delle tariffe di riferimento. Con deliberazione 514/2013/R/gas, l AEEGSI ha definito i criteri di determinazione delle tariffe di riferimento per i servizi di trasporto per il quarto periodo di regolazione 11. Non si possono escludere futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall Unione Europea o a livello nazionale che potrebbero avere ripercussioni impreviste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull attività e sui risultati di Snam Rete Gas. 11 Per maggiori informazioni si rimanda al capitolo Quadro Tariffario Sistema Tariffario della presente Relazione sulla gestione.

62 59 RISCHIO LEGALE E DI NON CONFORMITÀ Il rischio legale e di non conformità riguarda il mancato rispetto, in tutto o in parte, delle norme e dei regolamenti a livello europeo, nazionale, regionale e locale cui la Snam Rete Gas deve attenersi in relazione alle attività che svolge. La violazione delle norme e dei regolamenti può comportare sanzioni penali, civili e/o amministrative nonché danni patrimoniali, economici e/o reputazionali. Con riferimento a specifiche fattispecie, tra l altro la violazione della normativa a protezione della salute e sicurezza dei lavoratori e dell ambiente e la violazione delle norme per la lotta alla corruzione, può inoltre comportare sanzioni, anche rilevanti, a carico dell azienda in base alla responsabilità amministrativa degli enti (D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231). RISCHI OPERATIVI Le attività di Snam Rete Gas nell ambito del trasporto di gas naturale sono esposte per loro natura ai rischi operativi di eventi dannosi per l ambiente e le persone e per tale motivo sono soggette al rispetto delle norme precedentemente descritte. Attraverso gli strumenti normativi interni e gli strumenti organizzativi, Snam Rete Gas ha stabilito le responsabilità e le procedure da adottare nelle fasi di progettazione, realizzazione, esercizio e dismissione degli asset per tutte le attività della Società, al fine di assicurare il rispetto delle leggi e delle normative, di minimizzare i rischi e di garantire l integrità dell ambiente e delle comunità dove opera. In particolare Snam Rete Gas si è dotata di sistemi di gestione per la salvaguardia dell ambiente (ISO 14001), la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori (OHSAS 18001), e per la Qualità (ISO 9001), basati sui principi della Politica di Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità, consolidata ormai da diversi anni in azienda. Relativamente a tali sistemi, nel corso del 2015, è stata ottenuta la ricertificazione dei sistemi ISO e OHSAS 18001, estesi all intera organizzazione aziendale, e il mantenimento della certificazione ISO 9001 relativamente ai processi di misura, dispacciamento, programmazione infrastrutture e sistemi di processo gas. In relazione al tema qualità sono proseguite, nel corso del 2015, le attività per l estensione del sistema di gestione della Qualità ISO 9001 all intera società. Nel 2015 è stata, inoltre, ottenuta la certificazione delle funzioni dispacciamento e sistemi di processo gas alla normativa ISO (Sistema di Gestione della Continuità Operativa Business Continuity). Snam Rete Gas pone la massima attenzione ai propri processi operativi in maniera globale: dalla progettazione e realizzazione degli impianti al successivo utilizzo e manutenzione. Per la gestione delle attività e il controllo operativo, vengono utilizzate specifiche tecniche in continuo aggiornamento, sviluppate in conformità alle best practices internazionali. Lo sviluppo e il mantenimento della normativa tecnica e dei sistemi di gestione per l ambiente e per la salute e sicurezza dei lavoratori, sono basati su un ciclo annuale di pianificazione, attuazione, controllo, riesame dei risultati e definizione di nuovi obiettivi. Il sistema di controllo dei sistemi di gestione è garantito dal monitoraggio degli indicatori di salute, sicurezza e ambiente dalla reportistica periodica e dalle verifiche ispettive nei siti operativi e di sede che prevedono: Technical Audit, volti ad accertare la corretta applicazione dei Sistemi di Gestione, in coerenza con il Codice Etico e il Modello Organizzativo 231;; verifiche di certificazione/mantenimento/rinnovo delle certificazioni dei sistemi di gestione (con frequenza annuale effettuate da un ente certificatore esterno);; verifiche sulle attività in appalto in materia di salute, sicurezza e ambiente. I rilievi riscontrati vengono esaminati unitamente ai risultati ottenuti dal controllo dei processi operativi, fornendo le informazioni di base per la pianificazione delle attività future e la definizione dei nuovi obiettivi, nel rispetto dei principi assunti dalla Società.

63 60 Per prevenire e gestire eventuali emergenze operative, che possono avere impatto su asset, persone e ambiente, la Società ha adottato strumenti normativi, organizzativi (business continuity, disaster recovery, pronto intervento, contratti di beni e servizi, formazione e addestramento, ecc.) e individuato le azioni finalizzate a limitare i danni. Snam Rete Gas partecipa a gruppi internazionali di lavoro nei quali vengono effettuate attività di benchmarking, stesura di linee guida e studi finalizzati all individuazione delle aree di miglioramento dei processi relativi al trasporto gas. In aggiunta al sistema di gestione, monitoraggio, risposta ai rischi e agli eventi HSE, Snam Rete Gas ha attivato coperture assicurative allo scopo di limitare i possibili effetti patrimoniali negativi derivanti dai danni provocati a terzi e alle proprietà industriali sia onshore che offshore (stretto di Messina, allacciamento OLT di Livorno), che possano verificarsi durante la fase operativa e/o durante l esecuzione di lavori di investimento. L ammontare coperto varia in base alla tipologia dell evento ed è determinato attraverso la best practice di valutazione dei rischi attualmente in uso nel mercato. Rischi legati al mancato raggiungimento dei previsti obiettivi di sviluppo delle infrastrutture L effettiva capacità di Snam Rete Gas di realizzare i progetti di sviluppo delle proprie infrastrutture è soggetta a numerose incognite legate a fattori operativi, economici, normativi, autorizzativi e competitivi, indipendenti dalla sua volontà. Snam Rete Gas non è, quindi, in grado di garantire che i progetti di estensione e potenziamento previsti siano concretamente intrapresi né che, se intrapresi, abbiano buon fine o permettano l effettivo conseguimento dei benefici previsti dal sistema tariffario. Inoltre, i progetti di sviluppo potrebbero richiedere investimenti più elevati o tempi più lunghi rispetto a quelli inizialmente stimati, influenzando l equilibrio finanziario e i risultati economici della Società. Rischi derivanti da eventuali malfunzionamenti degli impianti La gestione delle attività regolate nel settore del trasporto del gas implica una serie di rischi di malfunzionamento e di imprevista interruzione del servizio erogato non dipendenti dalla volontà di Snam Rete Gas, quali quelli determinati da incidenti, guasti o malfunzionamenti di apparecchiature o sistemi di controllo, minor resa di impianti ed eventi straordinari quali esplosioni, incendi, terremoti, frane o altri eventi simili che sfuggono al controllo della Società. Tali eventi potrebbero inoltre causare danni rilevanti a persone, cose o all ambiente. Le eventuali interruzioni di servizio e gli obblighi di risarcimento causati da tali eventi potrebbero determinare riduzioni dei ricavi e/o incrementi dei costi. Benché Snam Rete Gas abbia stipulato specifici contratti di assicurazione a copertura di alcuni tra tali rischi, le relative coperture assicurative potrebbero risultare insufficienti per far fronte a tutte le perdite subite, agli obblighi di risarcimento o agli incrementi di spesa. Rischi derivanti dalla necessità di gestire un rilevante flusso di informazioni per operare i servizi regolati Il quadro regolamentare in cui Snam Rete Gas opera prevede la raccolta e l elaborazione in via continuativa di un rilevante flusso di informazioni provenienti dai clienti che utilizzano i suoi servizi. Le informazioni indirizzate alla Società comprendono, fra le altre, prenotazioni di capacità, indicazioni di provenienza e destinazione giornaliere di gas, meccanismi di bilanciamento fisico e commerciale, dati riguardanti le previsioni della domanda e l utilizzo della capacità di trasporto. Questo flusso informativo, gestito anche attraverso un esteso utilizzo di sistemi informativi, è ampio e complesso e, pertanto, Snam Rete Gas non può garantire che la gestione dello stesso non comporterà difficoltà operative e di pianificazione con conseguenze sulla propria attività. Rischi derivanti dalla stagionalità del business Le attività svolte da Snam Rete Gas non presentano nel complesso fenomeni stagionali o ciclici in grado di influenzare significativamente i risultati economico-finanziari semestrali e annuali. Sulla base dell attuale quadro tariffario che copre il periodo 2014/2017 la quasi totalità dei ricavi di riferimento (99,5%) viene garantita dal sistema tariffario.

64 61 Rischi connessi a particolari situazioni socio-politiche dei paesi produttori e dei paesi di transito del gas naturale Una parte consistente del gas naturale trasportato mediante la rete di trasporto proviene o è previsto che provenga o che attraversi paesi che presentano rischi derivanti da particolari situazioni socio-politiche. Le importazioni e il transito di gas naturale da tali paesi potrebbero pertanto essere soggette a rischi tra i quali aumento di tasse e accise applicabili, fissazione di limiti alla produzione e all esportazione o al trasporto, rinegoziazione forzata di contratti, nazionalizzazione o rinazionalizzazione di beni, mutamenti dei sistemi di governo e delle politiche nazionali, modifica delle politiche commerciali, restrizioni monetarie, perdite o danneggiamenti dovute ad azioni di gruppi rivoltosi. Qualora gli shipper si trovassero nell impossibilità di accedere alle disponibilità di gas naturale dei suddetti paesi a causa delle situazioni di cui sopra o similari, o fossero altrimenti danneggiati da tali situazioni, ne potrebbe derivare l impossibilità per gli stessi di rispettare i propri obblighi contrattuali nei confronti di Snam Rete Gas o comunque una diminuzione nei volumi di gas trasportato. Il verificarsi degli eventi sopra descritti, pertanto, potrebbe avere effetti negativi sull attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. Al fine di indirizzare i suddetti rischi, la Comunità Europea attraverso il Regolamento UE. 994/2010 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 ottobre 2010 (Regolamento SOS) ha stabilito per ciascun stato membro l obbligo di individuare, mediante linee guida predefinite, delle misure volte a garantire la sicurezza della propria fornitura di gas ovvero della copertura della domanda di gas. In attuazione del suddetto Regolamento, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 1 giugno 2011, n. 93 (D. Lgs. 93/11), il Ministero dello sviluppo economico, su base biennale, elabora una valutazione dei rischi che incidono sulla sicurezza del sistema nazionale del gas naturale e definisce un piano di azione preventivo e un piano di emergenza e monitoraggio della sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale. Le informazioni quantitative in merito ai rischi finanziari richieste dall IFRS 7 Strumenti finanziari: Note al bilancio sono fornite alla nota n. 21 Impegni, garanzie e rischi delle Note al bilancio di esercizio. RISCHIO MERCATO E COMPETIZIONE Rischio di variazione del prezzo del gas naturale I costi sostenuti per l attività di trasporto relativi all acquisto del gas necessario al funzionamento delle centrali di compressione sono stati inclusi, fino al 31 dicembre 2009, data di scadenza del secondo periodo di regolazione, nella generalità dei costi operativi e, pertanto, aggiornati attraverso l applicazione del meccanismo del Price Cap 12. A partire dal 1 gennaio 2010, con l avvio del terzo periodo di regolazione, l Autorità, in applicazione dei nuovi criteri tariffari disposti con la deliberazione ARG/gas 184/09, recante Regolazione delle tariffe di trasporto e di dispacciamento del gas naturale per il periodo (RTTG ) ha definito per il quadriennio le modalità di corresponsione in natura, da parte degli Utenti del servizio all impresa maggiore di trasporto, dei quantitativi di gas a copertura del fuel gas, delle perdite di rete e del Gas Non Contabilizzato (GNC), dovuti in quota percentuale dei quantitativi rispettivamente immessi e prelevati dalla rete di trasporto. A seguito di tali disposizioni, confermate con deliberazione ARG/gas 514/2013 anche per il quarto periodo di regolazione, ed in considerazione del meccanismo di allocazione del gas agli Utenti del servizio, il rischio prezzo relativo all approvvigionamento del gas naturale a copertura del fuel gas e delle perdite di rete non rappresenta un fattore di rischio per Snam Rete Gas. Permane l incertezza della variazione del prezzo riferito alle quantità di GNC rilevate in eccesso rispetto alle quantità corrisposte in natura da parte degli Utenti del servizio. RISCHIO FINANZIARIO E DI LIQUIDITÀ I rischi di natura finanziaria sono descritti all interno alla nota n. 21 Garanzie, impegni e rischi - Gestione dei rischi finanziari delle Note al bilancio d esercizio. 12 Sulla base di tale meccanismo le componenti dei ricavi di riferimento relative ai costi operativi e agli ammortamenti sono aggiornate con i dati di bilancio all inizio del periodo di regolazione, mentre per gli anni successivi sono aggiornate con l inflazione e ridotte di un coefficiente di produttività.

65 Altre informazioni

66 63 RAPPORTI CON LE PARTI CORRELATE Le operazioni compiute da Snam Rete Gas con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l impiego di mezzi finanziari con la controllante Snam e le sue controllate, eni S.p.A., società controllata dallo Stato e con le sue imprese controllate e collegate, nonché con l Enel S.p.A., società controllata dallo Stato, e le sue controllate. Tutte le operazioni rientrano nell ordinaria gestione dell impresa e sono generalmente regolate in base a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono state compiute nell interesse della Società. Ai sensi delle disposizioni della normativa applicabile, la Società ha adottato procedure interne per assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate. Gli amministratori e i sindaci rilasciano una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo Snam e in ogni caso segnalano per tempo all Amministratore Delegato (o al Presidente), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi. Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate e la descrizione della tipologia delle operazioni più rilevanti nonché l incidenza di tali rapporti o operazioni sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi di cassa, sono evidenziate nelle nota n. 30 al bilancio di esercizio. RAPPORTI CON IL SOGGETTO DOMINANTE E CON LE IMPRESE SOGGETTE ALLA SUA ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO Snam Rete Gas è soggetta all attività di direzione e coordinamento di Snam S.p.A. I rapporti con Snam e con le imprese soggette alla sua attività di direzione e coordinamento, costituiscono principalmente rapporti con parti correlate e sono commentati nella nota n. 30 Rapporti con le parti correlate. AZIONI PROPRIE E DI SOCIETÀ CONTROLLANTI In ottemperanza a quanto disposto dall art comma 2 n. 3 del Codice civile, si attesta che al 31 dicembre 2015 Snam Rete Gas non detiene, né è stata autorizzata dall Assemblea degli Azionisti ad acquistare azioni proprie o della controllante Snam. SEDI SECONDARIE In ottemperanza a quanto disposto dall art comma 2 e comma 3 del Codice civile, si attesta che Snam Rete Gas non ha sedi secondarie. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL ESERCIZIO Oltre agli eventi già segnalati negli appositi paragrafi della Relazione sulla gestione, non vi sono fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura.

67 Governo Societario

68 CODICE ETICO E PRINCIPI DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI Snam Rete Gas adotta e si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, da intendersi come l insieme di tutti gli strumenti necessari o utili a indirizzare, gestire e verificare le attività di impresa con l obiettivo di assicurare il rispetto delle leggi e delle procedure aziendali, di proteggere i beni aziendali, di gestire in modo ottimale ed efficiente le attività e di fornire dati contabili e finanziari accurati e completi. Il Codice Etico definisce i principi guida su cui si fonda l intero sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, quali: - la segregazione delle attività tra i soggetti preposti all iter autorizzativo, esecutivo o di controllo;; l esistenza di disposizioni aziendali idonee a fornire i principi di riferimento generali per la regolamentazione dei processi e delle attività aziendali;; l esistenza di regole formalizzate per l'esercizio dei poteri di firma e dei poteri autorizzativi interni;; la tracciabilità assicurata attraverso l adozione di sistemi informativi idonei all individuazione e alla ricostruzione delle fonti, degli elementi informativi e dei controlli effettuati che supportino la formazione e l attuazione delle decisioni della Società e le modalità di gestione delle risorse finanziarie. Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è sottoposto nel tempo a verifica e aggiornamento, al fine di garantirne costantemente l idoneità a presidiare le principali aree di rischio dell attività di impresa. In tale ambito, la Società si avvale di un Sistema di Enterprise Risk Management (ERM) IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA SOCIETARIA Il Sistema di Controllo Interno sull Informativa Societaria (SCIS) è il processo finalizzato a garantire l attendibilità 14, l accuratezza 15, l affidabilità 16 e la tempestività dell informativa societaria in tema di financial reporting, nonché la capacità dei processi aziendali al riguardo rilevanti di produrre tale informativa in accordo con i principi contabili. Il Gruppo Snam si è dotato di un corpo normativo, che definisce le norme, le metodologie, i ruoli e le responsabilità per la progettazione, l istituzione, il mantenimento nel tempo, nonché la valutazione dell efficacia del Sistema di Controllo Interno sull Informativa Societaria, e che si applica a Snam ed alle società da essa controllate, tenendo conto della loro significatività in termini di contribuzione delle stesse ai valori di bilancio consolidato del gruppo Snam e di rischiosità delle attività svolte. Il modello di controllo interno sull informativa societaria adottato dal Gruppo Snam è stato definito coerentemente con le previsioni dell art. 154-bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (Testo Unico della Finanza - T.U.F.), introdotto dalla Legge 28 dicembre 2005 n. 262 e si basa, sotto il profilo metodologico, sul COSO 17 Framework ( Internal Control Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission), modello di riferimento a livello internazionale per l istituzione, l aggiornamento, l analisi e la valutazione del sistema di controllo interno, il cui ultimo aggiornamento è stato pubblicato nel mese maggio Il Sistema di Controllo Interno sull Informativa Societaria del Gruppo Snam è regolato da normative interne, che hanno l obiettivo di definire: i) i principi, le logiche di funzionamento e le metodologie del sistema;; ii) i ruoli e le responsabilità relative all istituzione, all aggiornamento ed alla valutazione della sua costante efficacia;; iii) le attività da porre in essere, per assicurarne il funzionamento. 13 Per maggiori dettagli si rimanda al capitolo Fattori di incertezza e gestione del rischio della presente Relazione sulla gestione. 14 Attendibilità dell informativa: informativa che ha le caratteristiche di correttezza e conformità ai principi contabili generalmente accettati e che possiede i requisiti richiesti dalle leggi e dai regolamenti applicabili. 15 Accuratezza dell informativa: informativa priva di errori. 16 Affidabilità dell informativa: informativa che ha le caratteristiche di chiarezza e completezza tali da indurre decisioni di investimento consapevoli da parte degli investitori. 17 The Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission.

69 66 Le citate normative sono organizzate prevedendo una procedura sul Sistema di Controllo Interno sull Informativa Societaria del Gruppo Snam e nove istruzioni operative. La procedura illustra l articolazione del sistema nel suo complesso, partendo dai presupposti, le finalità ed il modello di riferimento, fino a descrivere le caratteristiche delle singole componenti, le modalità di monitoraggio, valutazione e reporting, nonché le principali responsabilità. Le istruzioni operative disciplinano nel dettaglio, per ciascuno degli aspetti trattati, le figure coinvolte, le specifiche attività e modalità operative da porre in essere e riguardano Scoping, Risk Assessment Process Level Controls, Lista delle applicazioni rilevanti, Raccolta e gestione dei flussi informativi e dei risultati delle attività di controllo e valutazione delle carenze, Campionamento nei monitoraggio di linea, Company Entity Level Controls, Process Level Controls, Information Technology General Controls e Segregation of Duties. La progettazione, l istituzione e il mantenimento del Sistema di Controllo Interno sull Informativa Societaria sono garantiti mediante le attività di scoping, l individuazione e la valutazione dei rischi e dei controlli (a livello aziendale e di processo, attraverso le attività di risk assessment e di monitoraggio) e i relativi flussi informativi (reporting). La definizione dello scoping è finalizzata a individuare le società del Gruppo Snam in ambito SCIS, definendo, per ciascuna di esse, le componenti da applicare, le voci e le informazioni di bilancio a tal fine significative, nonché i processi ad esse associati. Le attività di risk assessment per i processi rilevanti sono mirate a identificare le specifiche attività in grado di generare rischi di errore non intenzionale o di frode, che potrebbero avere effetti rilevanti sul bilancio e a fronte delle quali sono definiti e formalizzati i controlli. I controlli sono oggetto di regolare valutazione (monitoraggio), per verificarne nel tempo l adeguatezza del disegno e l effettiva operatività;; a tal proposito, sono previste attività di monitoraggio di linea, affidate al management responsabile dei processi/attività rilevanti, e attività di monitoraggio indipendente, affidate all Internal Audit. Inoltre, nell ambito dell incarico conferito da Snam avente per oggetto l esame dell adeguatezza del sistema di controllo interno e connesso alla predisposizione dell informativa finanziaria per la formazione del bilancio d esercizio e del bilancio consolidato di Snam S.p.A., la società di revisione Reconta Ernst & Young svolge autonome verifiche indipendenti dell efficacia del disegno e dell operatività del sistema di controllo stesso. Gli esiti delle attività di monitoraggio e delle verifiche svolte sui controlli, nonché le altre eventuali informazioni o situazioni rilevanti per il Sistema di Controllo Interno sull Informativa Societaria sono oggetto di un flusso informativo periodico sullo stato del sistema di controllo, che coinvolge tutti i livelli della struttura organizzativa, quali i responsabili operativi di business e i responsabili di funzione, fino alla massima posizione amministrativa ed all Amministratore Delegato della società. Sulla base delle valutazioni di tutti i controlli istituiti e di ogni altra informazione, la massima posizione amministrativa e l Amministratore Delegato della Società redigono appositi rapporti semestrali e annuali, in merito all adeguatezza e all effettiva applicazione del Sistema di Controllo Interno sull Informativa Societaria della società che previa informativa al Collegio Sindacale ed alla controllante, viene sottoposta al Consiglio di Amministrazione, in sede di approvazione del progetto di bilancio e della relazione finanziaria semestrale. Le risultanze delle valutazioni di tutti i controlli costituiscono altresì oggetto di un rapporto riepilogativo semestrale e annuale della massima posizione amministrativa della società, il quale deve essere condiviso con l Amministratore Delegato e successivamente trasmesso al responsabile amministrativo della società controllante diretta.

70 67 MODELLO 231 E ORGANISMO DI VIGILANZA Modello 231 Il Consiglio di Amministrazione ha adottato un proprio modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 Modello 231 per la prevenzione dei reati di cui alla normativa sulla responsabilità amministrativa delle società per i reati commessi nell interesse o a vantaggio dell azienda (D. Lgs. 231/2001) e ha nominato un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, in conformità alla disciplina di legge. Il Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas ha approvato in data 13 settembre 2013 il testo del Modello 231, aggiornato in relazione ai reati di "corruzione tra privati", "indebita induzione a dare o promettere utilità" e "impiego di cittadini di Paesi terzi di cui il soggiorno è irregolare", nonché all'evoluzione del proprio assetto societario e organizzativo. Il Modello 231 è costituito da un insieme organico di principi, regole, disposizioni in merito, tra l altro, alla gestione e al controllo di ciascun processo aziendale, la cui finalità è quella di tutelare la Società da eventuali condotte che possano comportare la responsabilità amministrativa, ai sensi del D. Lgs. 231/2001, in relazione a taluni reati commessi o tentati nell interesse o a vantaggio della Società da soggetti in posizione cosiddetta apicale all interno della struttura stessa o da soggetti sottoposti alla vigilanza e controllo di questi. Organismo di Vigilanza L Organismo di Vigilanza è composto da tre membri esterni alla Società, uno appartenente alla Direzione Affari Legali, Societari e Compliance di Snam, uno appartenente alla funzione Internal Audit di Snam e un terzo dotato di comprovata competenza ed esperienza nelle tematiche giuridiche e societarie e/o di economia e organizzazione aziendale, cui sono attribuite le funzioni di Presidente. L Organismo di Vigilanza vigila sull effettività del Modello 231 e sul monitoraggio dell attività di attuazione e aggiornamento dello stesso. Esso esamina l adeguatezza del Modello 231 nella prevenzione dei comportamenti illeciti e cura i flussi informativi di competenza con le varie funzioni aziendali. L Organismo di Vigilanza svolge altresì il ruolo di Garante del Codice Etico. Nello svolgimento dei compiti assegnati, l Organismo di Vigilanza ha accesso senza limitazioni alle informazioni aziendali per le attività di indagine, analisi e controllo. E fatto obbligo di informazione, in capo a qualunque funzione aziendale, dipendente e/o componente degli organi sociali, a fronte di richieste da parte dell Organismo di Vigilanza, o al verificarsi di eventi o circostanze rilevanti, ai fini dello svolgimento delle attività di competenza dell Organismo di Vigilanza. Nel caso di emersione di eventuali aspetti critici, l Organismo di Vigilanza comunica l esito delle attività svolte nell esercizio dei compiti assegnati. Sono previsti i seguenti flussi informativi da parte dell Organismo di Vigilanza: - continuativo, nei confronti dell'amministratore Delegato, il quale informa il Consiglio di Amministrazione nell'ambito dell'informativa sull'esercizio delle deleghe conferite;; - semestrale, nei confronti del Collegio Sindacale;; a tale proposito è predisposto un rapporto semestrale relativo all'attività svolta con segnalazione dell'esito delle verifiche e delle innovazioni legislative in materia di responsabilità amministrativa degli enti;; in tale occasione, sono organizzati incontri dedicati con il Collegio Sindacale;; il rapporto semestrale è trasmesso al Presidente e all'amministratore Delegato e, inoltre, ne è data informativa al Consiglio di Amministrazione;; - immediato, ove risultino accertati fatti di particolare materialità o significatività, nei confronti del Collegio Sindacale previa informativa al Presidente e all'amministratore Delegato. Sono istituiti canali informativi dedicati per facilitare il flusso di comunicazioni e informazioni.

71 68 PROCEDURA ANTI-CORRUZIONE Nel 2013, a seguito della promulgazione della Legge 6 novembre 2012 n.190 Legge anticorruzione Disposizioni per la prevenzione e repressione della corruzione e dell illegalità nella Pubblica Amministrazione, che ha introdotto, tra gli altri, il reato di corruzione tra privati (art c.c.) e, successivamente all approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, è stata emanata la Procedura Anticorruzione che sostituisce le norme aziendali adottate in precedenza. La Procedura Anticorruzione, in coerenza con quanto previsto dal Codice Etico, proibisce la corruzione in ogni sua forma con riferimento a qualsiasi soggetto pubblico o privato nazionale e internazionale ed è parte integrante di un più ampio sistema di controllo di etica di impresa finalizzato a garantire la compliance della Società alle leggi anticorruzione e ai migliori standard internazionali nella lotta alla corruzione, anche a tutela della reputazione della Società. La Procedura è altresì adottata in osservanza del decimo principio del Global Compact, iniziativa internazionale avviata nel 2000 dalle Nazioni Unite per sostenere dieci principi universali relativi ai diritti umani, al lavoro, all ambiente e alla lotta alla corruzione. SISTEMA NORMATIVO Snam Rete Gas, in coerenza con un processo evolutivo volto al costante miglioramento dell efficacia e dell efficienza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, ha adottato un proprio sistema normativo composto dai seguenti livelli normativi: - Corporate System Framework (primo livello normativo);; - Procedure (secondo livello normativo);; - Istruzioni Operative (terzo livello normativo). Inoltre, fanno parte integrante del sistema normativo i documenti appartenenti ai sistemi di gestione certificati (in ottemperanza alla normativa internazionale ISO) in materia di Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità (Politiche, Manuali, Procedure e Istruzioni Operative). Infine, vi sono le circolari normative al fine di disciplinare tematiche specifiche (talora di valenza occasionale).

72

73 Evoluzione prevedibile della gestione

74 71 DOMANDA GAS Le stime più recenti sull evoluzione della domanda di gas naturale sul mercato italiano prevedono nel 2016 una situazione di sostanziale stabilità rispetto ai livelli del 2015 in termini normalizzati per la temperatura. INVESTIMENTI Snam Rete Gas, unitamente al mantenimento in condizioni di efficienza e sicurezza della rete esistente, conferma un rilevante piano di investimenti, volto a: sviluppo delle infrastrutture di importazione ed interconnessione con l estero;; aumento della flessibilità e sicurezza del sistema di trasporto in Italia;; miglioramento continuo della qualità del servizio di trasporto. Si prevede che gli interventi pianificati consentano alla società di conseguire un lieve incremento dei chilometri della rete di trasporto ( chilometri nel 2015) e di aumentare la potenza installata nelle centrali di compressione di (876,5 megawatt nel 2015). EFFICIENZA Snam Rete Gas conferma il proprio impegno nel massimizzare la propria efficienza operativa.

75 Impegno per lo sviluppo sostenibile

76 73 MODELLO DI SOSTENIBILITÀ Snam Rete Gas considera la sostenibilità come parte integrante del suo modello di business. Essa è, infatti, un elemento guida nella definizione delle scelte strategiche ed operative dell azienda ed una leva per assicurare una crescita sostenibile nel lungo periodo, garantendo nel contempo, i risultati attesi dagli Azionisti e la condivisione con tutti i propri stakeholder del valore generato anche sotto il profilo ambientale e sociale. La Società fonda la pratica quotidiana delle proprie attività sui principi dichiarati da Istituzioni e Convenzioni Internazionali in tema di tutela dei diritti umani, di lavoro e di libertà sindacali, di salute, sicurezza ed ambiente, di ripudio di lavoro forzato, minorile e di ogni forma di discriminazione, oltre che di rispetto dei valori e principi in materia di correttezza, trasparenza e sviluppo sostenibile. Tali principi sono riportati nel Codice Etico, che è lo strumento fondamentale per orientare i comportamenti delle persone e per gestire responsabilmente le relazioni con gli stakeholder. Gli obiettivi di sostenibilità, sottoposti all approvazione del top management, sono perseguiti mediante specifici progetti e iniziative, a breve e medio termine, inclusi nei piani d azione dell azienda. Tutte le attività previste dal modello sono coordinate dalla funzione Sostenibilità della controllante Snam e sono svolte in condivisione con le diverse funzioni della Società. Snam Rete Gas integra nel proprio percorso di sostenibilità l approccio del valore condiviso che ridefinisce i confini della responsabilità sociale d impresa. Il presupposto base è che le aziende debbano attivarsi per riconciliare business e società, valorizzando conoscenze, pratiche, iniziative presenti o potenziali;; in sintesi, creare valore economico in modalità tali da generare contemporaneamente valore per l azienda, ma anche per gli stakeholder e per i territori di riferimento. PERSONE E ORGANIZZAZIONE Occupazione Il personale in servizio di Snam Rete Gas al 31 dicembre 2015 è pari a persone. La distribuzione per qualifica è indicata nella tabella seguente: PERSONALE SUDDIVISO PER QUALIFICA (numero) Ruolo Servizio Dirigenti Quadri Impiegati Operai Nel corso del 2015 il personale in servizio ha registrato un incremento complessivo di 44 persone, passando da del 31 dicembre 2014 a del 31 dicembre Tale aumento è il risultato di 92 entrate e 45 uscite, alle quali va aggiunto l effetto netto dei trasferimenti da e verso altre società di 2 persone (26 ingressi, 27 uscite verso società consolidate, 1 trasferimento ad altre società/associazioni) e 1 uscita temporanea dal servizio. Il personale assunto a tempo indeterminato è pari al 93,8% del totale, mentre la restante parte ha un contratto di apprendistato. Il 67% delle persone è occupato nel Nord Italia, il 10% nel Centro ed il 23% nel Sud e in Sicilia.

77 74 Organizzazione Nel corso del 2015 si è provveduto a consolidare la nuova struttura organizzativa ed in particolare sono stati precisati e rafforzati i meccanismi operativi necessari all ottimizzazione dei diversi processi in ambito Operations e Sviluppo Commerciale. Con riferimento a tali funzioni è importante segnalare: il proseguimento delle attività di sviluppo della nuova soluzione informatica per la gestione dei processi commerciali di Programmazione e Bilanciamento gas, in coerenza alle nuove esigenze imposte dai continui cambiamenti nello scenario regolatorio e di business;; nell ambito delle Operations (i) il rafforzamento del presidio dedicato alle attività tecniche attraverso la costituzione di un presidio dedicato agli investimenti di mantenimento;; (ii) il rafforzamento delle attività di coordinamento centralizzato relative alle centrali di compressione;; (iii) il proseguimento delle attività del progetto SmartGas, finalizzate alla revisione della normativa e degli standard di manutenzione dei gasdotti e delle centrali, l evoluzione dei ruoli professionali operanti sul territorio, lo sviluppo e l implementazione di più evolute soluzioni informatiche per la gestione dei processi operativi;; l ottimizzazione del presidio interno dedicato al procurement, con la creazione di una unità dedicata all acquisto dei servizi operativi ed un altra focalizzata sui servizi di staff e ICT. Infine, Snam Rete Gas durante l anno 2015, ha proseguito le attività previste nell ambito del progetto Certificazione qualità ISO 9001, finalizzato all estensione della relativa certificazione a tutta la Società entro la fine del Al riguardo si è proceduto ad una significativa revisione ed ottimizzazione del sistema normativo interno, all adozione di modalità operative coerenti con le nuove procedure ed alla formazione del personale interessato. Change Management e Comunicazione interna La comunicazione interna è una leva fondamentale per promuovere la partecipazione delle persone nella crescita delle proprie attività di business. L importanza strategica della comunicazione interna risiede anche nella sua capacità di creare e diffondere valore attraverso il miglioramento della credibilità aziendale, e un maggior senso di appartenenza delle sue persone. La comunicazione rivolta alle persone del Gruppo vuole essere agente di cambiamento intervenendo sui valori, suggerendo nuove visioni, contribuendo al cambiamento della cultura aziendale e stimolando nuovi comportamenti. Particolare attenzione è stata posta al panel di strumenti utilizzati per comunicare, con l avvio di un piano organico di cambiamento, le cui caratteristiche principali sono: contenuti più rispondenti ai bisogni espressi dalle persone, attraverso strumenti che favoriscano una migliore conoscenza dell azienda (strategie aziendali, novità organizzative e tecnologiche, ecc.);; stile di comunicazione più immediato con un linguaggio diretto, giornalistico e meno istituzionale;; maggior spazio dedicato alle persone e alla vita dell azienda;; maggiore utilizzo di video per trasmettere le esperienze, le iniziative e gli eventi aziendali;; maggiore spazio dedicato alle novità, in particolare ad esperienze e iniziative di welfare;; l ascolto per cogliere le esigenze di informazione delle persone (in particolare con survey su temi specifici);; comunicazione di novità, risultati o innovazioni delle singole realtà aziendali e organizzative. Questo piano organico di cambiamento ha visto la sua importante milestone con il lancio nel mese di dicembre di Easy, nuovo portale intranet che recepisce tutte le innovazioni sopra descritte ed inoltre, si caratterizza per la sua immediata e semplice fruibilità, oltre che per la fruibilità sui vari device (pc, tablet e smartphone). Relazioni industriali Nel corso del 2015 il rapporto tra Snam Rete Gas e le Organizzazioni Sindacali a livello nazionale e locale è stato caratterizzato da numerosi confronti sui temi residuali inerenti l'evoluzione del processo di integrazione della Società in Snam. Le dinamiche negoziali, coerenti con quanto previsto nel Protocollo sulle Relazioni Industriali del 17 ottobre 2013, i cui razionali, improntati al rafforzamento della contrattazione di secondo livello, hanno condotto alla definizione tra le Parti degli indicatori di produttività e redditività del Premio di Partecipazione per l anno 2015 per tutte le Società del Gruppo Snam.

78 75 È stato sottoscritto con le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali (OO.SS) ed il comitato rappresentanze sindacali unitarie (RSU) di negoziazione di Snam Rete Gas l accordo sindacale sull avvio del progetto SMART GAS che definisce una riorganizzazione normativa della Società e l inserimento di innovazioni tecnologiche e nuovi dispositivi in uso ai lavoratori sul campo. È in corso il monitoraggio affidato ad una apposita commissione tecnica formata pariteticamente da rappresentanti dell azienda e del sindacato, finalizzata all analisi degli aspetti tecnici di progetto e alla risoluzione di eventuali problematiche. Nel corso del 2015, in ottemperanza a quanto disposto dal Regolamento della Commissione Europea n.312/2014 che fissa le norme armonizzate relative al bilanciamento del gas nei paesi dell Unione Europea, è stato siglato l accordo sindacale che ha definito la nuova turnazione per il Dispacciamento Commerciale. Tale turno prevede lo svolgimento delle attività anche in notturno. Sono in corso le trattative per il rinnovo dei due contratti nazionali di lavoro applicati nel Gruppo. Sistemi di incentivazione e remunerazione In tema di sistemi di incentivazione e remunerazione, la Società, accanto alla politica di merito, legata a ruoli e responsabilità, ha consolidato in questi anni, un sistema di incentivazione variabile, per le figure manageriali, collegato alla valutazione della performance, mediante l'attribuzione di specifiche schede di obiettivi individuali derivanti da quelli aziendali. Nel 2015, la valutazione della performance ha coinvolto il 100% dei dirigenti e dei quadri. La politica di incentivazione annuale è strettamente legata al conseguimento dei risultati e al livello di contributo fornito. Formazione La formazione in Snam Rete Gas è finalizzata ad assicurare l accrescimento delle competenze richieste dalla mission e dalle strategie di business, favorendo l arricchimento delle opportunità di impiego delle persone, i processi di integrazione organizzativa e di gestione del cambiamento. Complessivamente nel 2015 sono state erogate oltre 59 mila ore di formazione a dipendenti, per complessive partecipazioni. Particolare attenzione viene posta al presidio e al trasferimento del know-how tecnico-specialistico caratteristico della popolazione di tecnici ed operai, per la quale la competenza nelle attività manutentive è riconosciuta come elemento distintivo. Iniziative formative specifiche vengono progettate per famiglie professionali e per le risorse neo inserite. La formazione si realizza in aula e attraverso l affiancamento on the job, privilegiando la docenza interna di esperti e, laddove opportuno, ricorrendo a collaborazioni con istituti ed enti formativi esterni di eccellenza. Per il trasferimento diffuso di specifiche conoscenze viene utilizzata la modalità e-learning. Tra le attività più significative realizzate nel 2015 si evidenziano: formazione specifica in riferimento ai sistemi informativi di gruppo in seguito alle variazioni di SAP sul tema della Gestione dei Subappalti ;; erogazione di due corsi in modalità e-learning dei quali uno sulla classificazione delle informazioni e l altro sul pronto intervento ;; la certificazione in qualità secondo l ISO 9001 ha previsto una formazione diffusa per l attuazione e l implementazione del sistema di gestione;; iniziative di formazione destinate ai dirigenti a supporto dell introduzione del nuovo Modello delle Competenze Manageriali, progettato da Snam nell ambito dei sistemi di miglioramento e sviluppo delle risorse umane;; prosecuzione di programmi intensivi di lingua Inglese rivolti a tutta la popolazione aziendale per garantire un miglioramento continuo delle competenze linguistiche anche alla luce delle nuove iniziative che Snam sta intraprendendo a livello internazionale;; realizzazione di programmi mirati di approfondimento della lingua inglese attraverso soggiorni nel Regno Unito per un gruppo selezionato di risorse;;

79 programmi di formazione con formula intensiva e caratterizzata da un taglio esperienziale su Soft Skills che stanno alla base di competenze fondamentali per le persone che lavorano nel Gruppo Snam, con particolare attenzione alle unità del Dispacciamento e Project Control;; programmi di inserimento per giovani laureati caratterizzati da momenti di incontro ed esperienze sul campo a diretto contatto con le realtà di business, con l obiettivo di facilitare l integrazione nell organizzazione aziendale. In questo ambito, il Dispacciamento Snam Rete Gas ospita i neo inseriti nel Gruppo Snam per introdurli alla conoscenza dell attività di trasporto, attraverso l osservazione diretta della sala controllo e le testimonianze dei manager e tecnici dedicati. Nel 2015 la direzione Realizzazione Investimenti ha, inoltre, illustrato ai giovani ingegneri neo inseriti la metodologia del Project Management approfondendo, attraverso una visita guidata, gli aspetti ingegneristici e realizzativi del cantiere di Bordolano. In continuità con gli anni precedenti è proseguito l impegno nella formazione prevista dalle normative vigenti sulle particolari tematiche di salute, sicurezza, ambiente e qualità. I corsi di formazione in ambito salute e sicurezza sono stati organizzati ed erogati, in conformità a quanto previsto dall'accordo Stato-Regioni del 21 dicembre Iniziative a favore dei dipendenti La Società offre ai propri dipendenti e ai loro familiari, un insieme articolato di strumenti e servizi, finalizzato a migliorare l'equilibrio tra vita privata e vita professionale e più in generale, la qualità del sistema lavorativo. Come ogni anno, anche nel 2015, ai dipendenti che hanno prestato 25 anni di servizio in azienda sono stati attribuiti un premio ed una medaglia d'oro, per attestare l'apporto individuale alla crescita della Società. Nel corso del 2015 sono state premiate 97 persone. SALUTE, SICUREZZA, AMBIENTE E QUALITÀ Snam Rete Gas adottando una Politica di Salute Sicurezza Ambiente e Qualità riconosce, nei principi di prevenzione e tutela, dei valori irrinunciabili, assumendo un impegno specifico nei confronti della società civile, alla quale questi valori, nel loro complesso appartengono. La struttura organizzativa del Gruppo Snam in materia di salute e sicurezza ambiente e qualità prevede una distinzione tra i compiti di indirizzo generale che sono stati accentrati nella controllante Snam e quelli di indirizzo specifico, coordinamento e supporto alle unità operative che sono stati assegnati alle singole società. Sistemi di gestione Snam Rete Gas si è dotata di specifici Sistemi di Gestione certificati con l obiettivo di garantire l eccellenza nella gestione dei processi aziendali e delle attività operative, nella ricerca di un miglioramento continuo delle prestazioni. Nel 2015 Snam Rete Gas ha mantenuto la certificazione di conformità ai requisiti della norma per i sistemi di gestione per la qualità UNI-EN-ISO 9001 relativi al processo di definizione della capacità di trasporto della rete, al processo di dispacciamento del gas naturale sulla rete di trasporto, al processo di misura del gas e al processo sistemi di processo gas, nonché della certificazione ISO relativa all unità Sistema di Processo Gas. Nel mese di ottobre 2015 la Società ha ottenuto la certificazione delle funzioni di dispacciamento e sistemi di processo gas alla normativa ISO (Sistema di Gestione della Continuità Operativa Business Continuity). Nel corso del 2015 Snam Rete Gas ha ottenuto la ricertificazione del sistema di gestione integrato per la salute e sicurezza dei lavoratori e per l ambiente nel rispetto della normativa OHSAS e ISO

80 77 Nell ambito dell applicazione dei sistemi di gestione aziendali, inerenti alle tematiche HSEQ, viene effettuato un continuo monitoraggio dell attuazione ed efficacia dei relativi sistemi anche attraverso periodiche attività di audit. In particolare, nel 2015 sono state effettuate 97 visite di verifica in materia di salute, sicurezza e ambiente e qualità. Nella seguente tabella sono riportate le certificazioni ottenute dei diversi sistemi di gestione: Attività Tipo di certificazione Sistemi di processo gas ISO 9001 Dispacciamento del gas naturale ISO 9001 Servizio di misura del gas naturale rete trasporto e gestione della progettazione e realizzazione impianti di misura ISO 9001 Definizione capacità di trasporto della rete ISO 9001 Laboratorio di prova (Flussi gassosi convogliati) ISO Laboratorio di taratura (Miscele di gas naturale) ISO Società ISO Società OHSAS Sistemi di processo gas ISO Sistemi di processo gas - Dispacciamento del gas natuale ISO Salute e Sicurezza La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro è inserita tra gli obiettivi principali di Snam Rete Gas. Nel 2015, oltre alle attività previste dal D. Lgs. 81/08, con il progetto Obiettivo Sicurezza, avviato alla fine del 2010, sono proseguite le importanti iniziative finalizzate ad agire sulla cultura delle persone di Snam Rete Gas per migliorare le attitudini, i comportamenti e le responsabilità personali rispetto alla sicurezza sul lavoro. Il progetto si propone di ridurre ulteriormente il numero degli incidenti e degli infortuni sul lavoro. All interno del Progetto Obiettivo Sicurezza sono proseguite le iniziative Trofeo Sicurezza e Premio Zero Infortuni che, mediante una competizione a punti con premi non economici, sono volte a favorire l adozione di comportamenti sicuri e responsabili, da parte di tutti i lavoratori. Si è svolta, come di consueto, l iniziativa Safety Walk in cui il top management, in qualità di sponsor attivo del progetto, incontra le persone di Snam Rete Gas assistendo alle loro attività operative, sottolineando, con la propria presenza, l importanza del coinvolgimento partecipativo dell intera struttura aziendale per il raggiungimento di un effettiva sicurezza sul lavoro. Comunicazione interna e formazione intervengono a consolidare conoscenze e rinnovare l attenzione sulla tematica. In particolare, i canali prescelti per la comunicazione sono: il portale intranet, i manifesti affissi in tutte le sedi di Snam Rete Gas e la newsletter, che affronta nel concreto e in modo approfondito i temi, i rischi e gli strumenti legati alla salute e sicurezza sul lavoro. In tema di sicurezza negli appalti, particolare attenzione è stata rivolta alla qualifica dei Fornitori e, successivamente, alla loro valutazione attraverso specifiche verifiche ispettive condotte in fase di esecuzione dei lavori. È proseguita l iniziativa Trofeo Sicurezza Appaltatori finalizzata a perseguire un progressivo e continuo miglioramento degli aspetti di salute, sicurezza e ambiente relativi alle attività in appalto, promuovendo una sempre maggiore sensibilità su tali aspetti da parte di appaltatori e subappaltatori. Al fine di proseguire nell opera di sempre maggiore sensibilizzazione riguardante gli aspetti e i comportamenti legati alla sicurezza nelle attività di appalto, è stato, inoltre, organizzato a novembre 2015 il workshop Qualità e trasparenza nel rapporto tra azienda e fornitori al quale hanno partecipato gli appaltatori di Snam Rete Gas. Lo scopo dell evento è stato quello di contribuire a consolidare gli standard qualitativi della catena di fornitura e di creare una cultura comune intorno a questioni rilevanti per la crescita del Gruppo, attraverso contributi formativi puntuali ed aggiornamenti sulle iniziative Snam con maggiori ricadute sui fornitori. Il workshop, che è la naturale prosecuzione di iniziative analoghe svoltesi a partire dal

81 , ha confermato la precisa volontà aziendale di voler dare sempre maggiore importanza a momenti di confronto e discussione con i propri appaltatori al fine di un continuo miglioramento delle proprie prestazioni sulle tematiche di sicurezza e ambiente nelle attività in appalto. Nel corso del 2015 si sono verificati 3 infortuni occorsi durante le attività lavorative. Uno degli infortuni è correlato ad un evento mortale avvenuto durante l effettuazione di un controllo linea a piedi. Tale evento, sembra doversi attribuire a cause naturali non correlabili all attività svolta. Sono in corso accertamenti da parte degli organi preposti, al fine di confermare le cause naturali del decesso. Includendo negli indici tale evento, in attesa della sua definizione, l indice di frequenza degli infortuni (numero infortuni/milioni di ore lavorate) relativo al personale Snam Rete Gas risulta per il 2015 pari a 0,97, mentre l indice di gravità degli infortuni (numero giorni di assenza/migliaia di ore lavorate) si attesta a 2,48. Sono stati eseguiti sopralluoghi negli ambienti di lavoro al fine di valutare adeguate e idonee condizioni lavorative ed ambientali e per individuare eventuali misure preventive o di miglioramento. Nel 2015 sono state effettuate 134 indagini ambientali. Sono proseguite le attività per sostenere specifiche iniziative di tutela della salute, quali la campagna di vaccinazione antinfluenzale, il divieto di fumo nei luoghi di lavoro aziendali e il divieto di somministrazione di bevande alcoliche nelle mense aziendali. Il personale che risulta esposto a specifici fattori di rischio è sottoposto a sorveglianza sanitaria periodica. Nell anno sono state registrate 469 visite mediche periodiche effettuate a cura dei Medici Competenti. Protezione dell Ambiente La tutela dell ambiente è un aspetto di primaria importanza in tutte le fasi delle attività di Snam Rete Gas. I criteri e le procedure adottate per la localizzazione, la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti rispondono ad elevati requisiti di protezione ambientale. Snam Rete Gas con le sue attività è impegnata quotidianamente a fornire al nostro Paese una fonte energetica, il gas naturale, che grazie alle sue caratteristiche chimico-fisiche e per la sua possibilità di essere impiegato in tecnologie ad alta efficienza nei diversi settori (civile, industriale e termoelettrico), può dare un contributo importante alla riduzione delle emissioni in atmosfera dei gas ad effetto serra (GHG), delle polveri e degli ossidi di zolfo. Infatti, a parità di energia utilizzata, l anidride carbonica (CO 2 ) prodotta dalla combustione del gas naturale è il 25-30% in meno rispetto ai prodotti petroliferi e il 40-50% in meno rispetto al carbone. Gli aspetti ambientali più significativi delle attività di Snam Rete Gas sono l uso temporaneo del suolo durante la fase di costruzione di nuove infrastrutture di trasporto e le emissioni in atmosfera derivanti dall utilizzo delle turbine a gas installate nelle centrali di compressione gas. Nella posa dei gasdotti, il tracciato è scelto tra diverse alternative sulla base di considerazioni relative all'impatto ambientale, alla sicurezza del trasporto e alla fattibilità tecnico - economica. In particolare si cerca di evitare o di ridurre al minimo il passaggio in aree di rilevante interesse naturale o culturale, aree archeologiche, aree geologicamente instabili e aree abitate o in cui è prevista la costruzione di nuovi insediamenti abitativi. Nella fase di posa delle tubazioni sono utilizzate tecnologie che interferiscono il meno possibile con l'ambiente circostante. Una volta terminata la posa viene effettuata un'accurata operazione di ripristino ambientale in modo da riportare il terreno nelle condizioni originali. Nel corso dell anno l attività di ripristino ambientale ha interessato principalmente le seguenti regioni: Toscana, Marche e Campania. Sono stati eseguiti ripristini lungo i tracciati dei metanodotti per circa 240 chilometri ed eseguiti 11 chilometri di rimboschimenti. Durante l'esercizio, gli impianti e le tubazioni sono sottoposti periodicamente a verifiche e operazioni di manutenzione per assicurare elevati standard di sicurezza. Particolare attenzione viene dedicata al tracciato delle linee che viene ispezionato regolarmente con automezzi, con elicottero e a piedi per rilevare le situazioni potenzialmente pericolose determinate, ad esempio, da lavori di terzi in prossimità delle condotte. Analogamente sono tenuti sotto controllo gli eventuali movimenti franosi del terreno in punti specifici del tracciato. L'integrità delle tubazioni viene verificata anche facendo passare al loro interno dispositivi chiamati "pig intelligenti" che consentono di rilevare la presenza di eventuali difetti.

82 79 Nel 2015 sono stati ispezionati chilometri di rete con pig intelligenti e chilometri di rete con l ausilio dell elicottero. L'utilizzo del gas naturale, che soddisfa la quasi totalità (circa il 95%) del fabbisogno energetico di Snam Rete Gas, consente di ridurre al minimo le emissioni di ossidi di zolfo e polveri. Per limitare le emissioni di ossidi di azoto prodotti dalle turbine a gas utilizzate nelle centrali di compressione sono stati negli anni definiti specifici programmi per la modifica di turbine esistenti e per l installazione di nuove unità con sistemi di combustione a basse emissioni (DLE) nelle centrali di compressione gas di spinta. Nel corso dell anno, presso la Centrale di Enna, è stata completata l attività di trasformazione a DLE del turbocompressore TC3 ed è stata avviata, presso la Centrale di Messina, l attività di trasformazione a DLE del turbocompressore TC3. I gas ad effetto serra (GHG) emessi in atmosfera dalle attività di Snam Rete Gas sono l anidride carbonica (CO 2 ) e il metano (CH 4 ), componente principale del gas naturale. La CO 2 è prodotta nei processi di combustione ed è direttamente correlata al consumo di combustibili, mentre le emissioni di gas naturale, e quindi di CH 4, derivano in parte dal normale esercizio degli impianti e in parte da scarichi in atmosfera dovuti a interventi di allacciamento di nuovi gasdotti e di manutenzione o a eventi accidentali della rete di trasporto. Snam Rete Gas cerca di minimizzare le emissioni di GHG nelle sue attività operative mettendo in atto specifici programmi di contenimento come: - la riduzione delle emissioni di gas naturale (attraverso le attività di ricompressione gas in linea, la sostituzione di apparecchiature pneumatiche);; - la riduzione dei consumi energetici (attraverso specifiche attività di energy management);; - l utilizzo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (attraverso contratti di acquisto specifici e l installazione di pannelli fotovoltaici nella realizzazione degli immobili). Gli impianti di Snam Rete Gas soggetti alla direttiva Emission trading (2003/87/CE) istitutiva del mercato delle emissioni dei gas ad effetto serra, sono le 11 centrali di compressione gas. Nell esercizio 2015, le emissioni di anidride carbonica delle installazioni di Snam Rete Gas sono risultate superiori rispetto ai permessi di emissione assegnati. A fronte di circa 0,09 milioni di tonnellate di anidride carbonica assegnati, sono stati infatti emessi 0,18 milioni di tonnellate, tale deficit è comunque coperto dalle quote già presenti sul registro e accumulate gli scorsi anni. Qualità Nel 2015 Snam Rete Gas ha mantenuto la certificazione di conformità ai requisiti della norma per i sistemi di gestione per la qualità UNI EN ISO 9001 per il processo di definizione della capacità di trasporto della rete, per il processo di dispacciamento del gas naturale sulla rete di trasporto, per il processo di misura del gas e per il processo sistemi di processo gas. Nel corso del 2015, inoltre, è proseguita l attività di predisposizione del sistema di gestione per la qualità, integrato con gli aspetti HSE e finalizzato all ottenimento della certificazione conforme alla norma UNI EN ISO 9001 e dell intera società. In particolare nel 2015 si sono concluse: - mappatura dei processi;; - definizione della struttura organizzativa e del sistema documentale;; - revisione e redazione dei documenti necessari per la copertura del gap documentale rilevato durante la fase di gap analysis DNV e comunque necessari per la definizione del sistema documentale proprio del SGQ;; - formazione per tutto il personale Snam Rete Gas;; - verifica/implementazione del Sistema su siti/processi campione (territoriali).

83 80 RAPPORTI CON GLI STAKEHOLDER Stakeholder Engagement Snam Rete Gas mantiene rapporti costanti di collaborazione con enti, istituzioni e imprese con l intento di offrire un servizio coerente alle necessità e ai piani di crescita locali e nazionali e mette a disposizione le proprie conoscenze per favorire lo sviluppo delle attività, volte al miglioramento continuo dell affidabilità degli impianti e della qualità dei servizi offerti, dando priorità per la sicurezza e la salute dei propri collaboratori interni ed esterni. Comunità e territorio Coerentemente con i principi di sviluppo sostenibile e con i propri piani di crescita strategica Snam Rete Gas realizza interventi di carattere sociale e culturale ed è impegnata in un dialogo continuo e fattivo con le comunità del territorio in cui opera. Coopera con le autorità a livello locale e nazionale, partecipa ai lavori di numerose associazioni e comitati mettendo a disposizione il proprio impegno e le proprie competenze per favorire miglioramenti nel campo della responsabilità sociale d impresa. Clienti e Autorità per l Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico Da sempre la Società dedica particolare attenzione al rapporto con i clienti volto a soddisfare le diverse esigenze derivanti dall evoluzione del mercato del gas. L attività è svolta mediante il monitoraggio dei bisogni dei clienti e con l individuazione e successiva introduzione di strumenti e procedure che facilitano l accesso ai servizi. Le attività operative e commerciali sono svolte con sistemi informatici sempre più evoluti, con applicativi che viaggiano anche su sistemi WEB, e consentono, altresì, un elevato grado di automazione nella gestione dei diversi contratti. Questi sistemi vengono di volta in volta implementati per migliorare la comunicazione con i clienti. In questo modo, inoltre, Snam Rete Gas ottempera alle Delibere emesse dall Autorità che regola i propri servizi. I rapporti con l Autorità rivestono un ruolo fondamentale per chi opera nel business energetico. Nel corso degli anni, la Società ha instaurato con l Autorità un rapporto costruttivo e di fattiva collaborazione, mantenendo continuamente un ruolo propositivo e fornendo numerosi elementi a supporto dell evoluzione del quadro normativo nel settore del gas naturale. In particolare ha sempre apportato un significativo contributo nei processi di consultazione per la definizione delle delibere, provvedendo a supportare l Autorità in ogni richiesta di informazioni, anche attraverso tavoli di lavoro e specifici incontri tecnici. Fornitori Snam Rete Gas adotta una prassi di approvvigionamento basata su trasparenza, imparzialità e responsabilità, nel rispetto della libera concorrenza e perseguendo il raggiungimento di obiettivi economici e di performance anche di lungo periodo. Il risultato viene raggiunto a partire da una pianificazione strategica delle attività di approvvigionamento e dalla predisposizione di un piano pluriennale degli approvvigionamenti. Il suddetto programma consente di individuare gli obiettivi di approvvigionamento, massimizzare l efficienza operativa, assicurare un alto livello di servizio, presidiando costantemente i principi di sostenibilità a cui la Società si ispira. Le attività sono da sempre improntate al rispetto e alla tutela dei diritti umani e del lavoro, alla salvaguardia dell ambiente e alla ricerca di un modello di sviluppo sostenibile. Principi che la Società intende diffondere a tutti i propri interlocutori. In questo ambito Snam Rete Gas richiede ai fornitori l adesione al Modello 231 e ai principi del proprio Codice Etico, il rispetto della normativa in tema di sicurezza sul lavoro, di tutela della salute, di salvaguardia ambientale, nonché il rispetto degli standard internazionali in materia di diritto del lavoro.

84 81 La Società sostiene il Global Compact, iniziativa internazionale avviata nel 2000 dalle Nazioni Unite per sostenere dieci principi universali relativi ai diritti umani, al lavoro, all ambiente e alla lotta alla corruzione, e ne divulga i contenuti a tutti i propri fornitori attraverso la documentazione contrattuale. Snam Rete Gas sta, infine, conducendo i propri fornitori in un percorso di miglioramento e ottimizzazione delle modalità che regolano i subappalti, che comporta una maggiore responsabilizzazione del subappaltatore garantendo nel contempo una crescita del fornitore stesso e una maggiore qualità della attività svolta per la Società.

85 Quadro normativo e regolatorio

86 83 QUADRO NORMATIVO E INTERVENTI DEL REGOLATORE Attività di trasporto Deliberazione 411/2013/R/gas Disposizioni in materia di gestione della congestione contrattuale presso i punti di entrata della rete nazionale di trasporto di gas interconnessi con l estero, in attuazione del regolamento CE 715/2009, in vigore dal 1 ottobre. Deliberazione 419/2014/R/gas Approvazione di proposte di aggiornamento del codice di rete predisposte dalla società Snam Rete Gas S.p.A. in recepimento delle deliberazioni dell Autorità 83/2013/R/gas e 411/2013/R/gas. Deliberazione 555/2015/R/gas Disposizioni in materia di rilascio della capacità presso i punti della rete nazionale di trasporto di gas interconnessi con l estero Con la deliberazione 411/2013/R/gas, pubblicata in data 13 settembre 2013, l Autorità ha definito il recepimento nella regolazione nazionale delle previsioni della legislazione europea (Regolamento CE n. 715/2009) in materia di gestione della congestione contrattuale (Congestion Managment Procedures) presso i Punti di Entrata della Rete Nazionale di gasdotti. In particolare, la delibera introduce dall ottobre 2013: - misure di capacity surrender, con possibilità per gli Utenti di rilasciare al TSO capacità di trasporto continua per l offerta a terzi, fermo restando l obbligo per l Utente di pagare il costo contrattuale della capacità rilasciata;; - misure di use it or lose it di lungo termine, con applicazione presso i Punti di Entrata di Tarvisio, Gorizia e Passo Gries. Sono in particolare previsti algoritmi funzionali al rilascio obbligato, da parte dell utente, della capacità che risulta sistematicamente sottoutilizzata nel corso dell Anno termico precedente. Snam Rete Gas ha predisposto proposte di aggiornamento del Codice di Rete per il recepimento delle misure sopra descritte. Con la deliberazione 419/2014/R/gas, pubblicata in data 11 agosto 2014, l Autorità ha approvato la proposta di Snam Rete Gas in recepimento delle misure di capacity surrender, insieme alle disposizioni sul mercato secondario delle capacità descritte in precedenza. Con la delibera 555/2015/R/gas, pubblicata in data 23 novembre 2015, l Autorità ha aggiornato le disposizioni in materia di rilascio e riassegnazione dei prodotti di capacità presso i punti interconnessi con l estero (UE). Delibera 137/2014/R/gas Disposizioni in materia di allocazione della capacità presso i punti di entrata e di uscita della rete nazionale di trasporto di gas interconnessi con l estero, in attuazione del Regolamento 984/2013 della Commissione europea. Deliberazione 552/2014/R/gas Approvazione di una proposta di aggiornamento del codice di rete predisposta dalla società Snam Rete Gas S.p.A. Deliberazione 36/2015/R/gas Approvazione di una proposta di aggiornamento del codice di rete predisposta dalla società Snam Rete Gas S.p.a. ed integrazione dell Allegato A alla deliberazione 514/2013/gas Con la deliberazione 137/2014/R/gas, pubblicata in data 28 marzo 2014, l Autorità ha modificato e integrato la delibera n. 137/02, relativa alla disciplina di accesso al servizio di trasporto, riformando i requisiti per l accesso e i criteri di conferimento della capacità di trasporto presso i Punti interconnessi con l estero al fine di dare attuazione anticipata alle disposizioni del Codice di accesso europeo (CAM) di cui al Regolamento (UE) n. 984/2013 della Commissione europea. La delibera prevede in particolare: - il bundling dei prodotti di capacità di trasporto presso le interconnessioni con Paesi UE;;

87 84 - per le interconnessioni con gasdotti esteri (UE e non UE), il conferimento della capacità su base annuale (per un massimo di quindici anni), trimestrale, mensile e giornaliera 18 tramite le procedure su base d asta secondo il Codice CAM gestite attraverso la piattaforma europea PRISMA;; - per i Punti di Entrata/Uscita interconnessi con Paesi UE (compresa la Svizzera), la riserva di quote di capacità di trasporto (ciascuna non superiore al 10% della capacità tecnica) per il conferimento di prodotti di breve durata (fino al trimestrale) e di breve-media durata (fino a cinque anni);; - per i Punti di Entrata/Uscita interconnessi con Paesi UE, disposizioni transitorie di conferimento finalizzate a consentire l accorpamento delle capacità ai due lati delle interconnessioni e l offerta di capacità bundled da parte degli operatori di trasporto interconnessi. Snam Rete Gas ha predisposto la proposta di aggiornamento del Codice di Rete che recepisce anticipatamente le disposizioni del Codice CAM (rispetto alla decorrenza del 1 ottobre 2015 prevista dal Codice europeo) nel rispetto delle indicazioni dell Autorità. Con la deliberazione 552/2014/R/gas, pubblicata in data 7 novembre 2014, e con la successiva 36/2015/R/gas, pubblicata in data 6 febbraio 2015, l Autorità ha approvato la proposta di aggiornamento del Codice di Rete Snam Rete Gas che ha recepito anticipatamente le disposizioni del Codice CAM. In base al quadro normativo descritto, il conferimento di capacità ai sensi del Codice CAM è in vigore da novembre 2014 per prodotti di capacità di durata mensile, da marzo 2015 per prodotti di capacità di durata annuale/pluriennale e da giugno 2015 per prodotti di capacità di durata trimestrale. Si ricorda che il conferimento delle capacità su base giornaliera ai sensi del CAM è già in vigore da aprile 2013 (deliberazione 137/2013/R/gas). Inoltre, con decorrenza dal 1 novembre 2015, è stato attivato anche il conferimento di prodotti di capacità infragiornalieri ai sensi del Codice CAM (cfr. deliberazione 470/2015/R/gas). Con la deliberazione 36/2015/R/gas l Autorità ha, inoltre, integrato il provvedimento relativo ai criteri di regolazione delle tariffe di trasporto del periodo di regolazione (RTTG) prevedendo che l importo per la risoluzione anticipata del contratto (pari al corrispettivo di capacità per il periodo residuo sino alla naturale scadenza del contratto) nei casi di durata pluriennale sia incluso nei ricavi effettivi solo se effettivamente riscosso. Documento di consultazione 409/2015/R/gas Riforma della regolazione in materia di conferimento della capacità presso i punti di riconsegna della rete di trasporto gas che alimentano impianti di generazione di energia elettrica Documento di consultazione 613/2015/R/gas Orientamenti finali per l avvio di un progetto pilota relativo al conferimento di capacità presso i punti di riconsegna della rete di trasporto gas, che alimentano impianti di generazione di energia elettrica e orientamenti in materia di gestione degli scostamenti presso i punti di interconnessione con l estero Con il documento di consultazione 409/2015/R/gas, pubblicato in data 6 agosto 2015, l Autorità ha presentato alcune proposte per una revisione del processo di conferimento di capacità di trasporto ai punti di riconsegna della rete che alimentano impianti di generazione di energia elettrica volto a flessibilizzare l utilizzo del servizio. Con il successivo documento di consultazione 613/2015/R/gas, pubblicato in data 11 dicembre 2015, l Autorità, alla luce degli esiti della precedente consultazione ha proposto, per i punti di riconsegna della rete che alimentano impianti di generazione di energia elettrica, l applicazione di un corrispettivo per la capacità effettivamente utilizzata su base giornaliera dal cliente, determinato in modo da mantenere in tutti i casi inalterato l equilibrio in termini di copertura dei costi del servizio di trasporto. Si prospetta l introduzione delle nuove regole di conferimento entro la fine dell anno termico in corso. 18 Solo il servizio giornaliero non viene previsto per le interconnessioni non UE.

88 85 Deliberazione 333/2014/R/gas Avvio di procedimento in materia di capacità di nuova realizzazione per l integrazione delle disposizioni relative all allocazione della capacità presso i punti di entrata e di uscita della rete nazionale di trasporto di gas interconnessi con l estero. A seguito di integrazioni al Codice CAM in elaborazione a livello europeo, l Autorità con la deliberazione 333/2014/R/gas, pubblicata in data 11 luglio 2014, ha avviato un procedimento per l integrazione del quadro normativo nazionale in particolare in materia di nuova capacità di trasporto da realizzare presso i Punti interconnessi con l estero (con riferimento ai progetti quali l interconnessione con il cosiddetto Corridoio Sud). Seguiranno consultazioni da parte dell Autorità in materia. Deliberazione 19/2014/R/gas Termini e condizioni del contratto di trasporto, nel caso di rinuncia all esenzione, una volta concessa con decreto del Ministro, ai terminali di rigassificazione. Deliberazione 62/2015/R/gas Approvazione di proposte di modifica del codice di rete predisposto dalla società Snam Rete Gas S.p.A.. Con la deliberazione 19/2014/R/gas, pubblicata in data 28 marzo 2014, l Autorità ha definito le modalità di accesso al sistema di trasporto per il terminale di rigassificazione per il quale il Ministero dello Sviluppo Economico riconosca tramite decreto la rinuncia al diritto di esenzione dal regime di accesso di terzi. In particolare, l Autorità ha previsto che il terminale sia tenuto a sottoscrivere uno o più contratti di trasporto per una durata complessivamente pari al periodo originariamente oggetto dell esenzione (di norma non inferiore a 20 anni), per una capacità di trasporto corrispondente alla capacità massima del terminale, ovvero almeno pari alla capacità funzionale all erogazione dei propri servizi nel caso in cui il terminale sia riconosciuto come infrastruttura strategica/essenziale per il Paese (in tali casi l infrastruttura beneficia di garanzie su una quota di ricavi dalla propria attività). Con la deliberazione 62/2015/R/gas, pubblicata in data 20 febbraio 2015, l Autorità ha approvato la proposta di aggiornamento del Codice di Rete Snam Rete Gas volta a recepire le suddette previsioni 19. Deliberazione 322/2015/R/gas - Avvio di procedimento per l'integrazione dell'attuale disciplina del servizio di default trasporto a partire dall'1 ottobre Deliberazione 417/2015/R/gas Interventi relativi alla disciplina del servizio di default trasporto e dei fornitori transitori a partire dal 1 ottobre 2015 e disposizioni transitorie applicabili alla società Ilva S.p.a. Deliberazione 443/2015/R/gas Ulteriori disposizioni inerenti alla disciplina del servizio di default trasporto, a partire dall 1 ottobre 2015 Con la delibera 322/2015/R/gas pubblicata in data 3 luglio 2015, l Autorità ha avviato un procedimento per l adozione di provvedimenti per la modifica dell attuale disciplina del Servizio di Default Trasporto (di seguito: SdDT) con decorrenza dall inizio del prossimo Anno Termico Nell ambito di tale procedimento, con la deliberazione 417/2015/R/gas, pubblicata in data 7 agosto 2015, l Autorità ha definito gli interventi relativi alla disciplina del SdDT con decorrenza dal 1 ottobre 2015, in particolare: (i) il servizio è stato esteso ai casi di mancato buon fine della chiusura di un punto di riconsegna richiesta dall Utente, (ii) sono state modificate alcune condizioni di erogazione del servizio tra cui i corrispettivi applicabili dai fornitori del servizio. Sono state previste inoltre condizioni particolari, valide per l anno Termico applicabili ai punti di riconsegna nella titolarità della società ILVA S.p.a. Con la deliberazione 443/2015/R/gas, pubblicata in data 18 settembre 2015, l Autorità ha approvato la proposta di aggiornamento del Codice di Rete di Snam Rete Gas, la quale per il prossimo anno termico effettuerà il servizio di default per i punti di riconsegna del sistema di trasporto. 19 La deliberazione 19/2014/R/gas è stata impugnata presso il TAR Lombardia dalla Società OLT Offshore LNG Toscana S.p.A.. In data 30 marzo 2015 il Tribunale ha pubblicato il dispositivo di sentenza con il quale ha rigettato il ricorso presentato da OLT Offshore LNG Toscana S.p.A.

89 86 Documento di consultazione 101/2014/R/gas Criteri e modalità di applicazione degli obblighi, previsti dal Regolamento Remit, di pubblicazione delle informazioni privilegiate. Deliberazione 86/2015/E/com Istituzione del Registro nazionale degli operatori di mercato di cui all articolo 9 del Regolamento UE n. 1227/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2011, concernente l integrità e la trasparenza del mercato dell energia all'ingrosso (REMIT). Con il Documento di consultazione 101/2014/R/gas, pubblicato in data 13 marzo 2014, l Autorità, anche sulla base delle indicazioni fornite dall Agenzia per la Cooperazione dei Regolatori per l Energia nelle proprie linee guida, ha illustrato i propri orientamenti in relazione ai criteri e alle modalità di applicazione dell obbligo di pubblicazione delle informazioni privilegiate previsto dall articolo 4 del Regolamento (UE) n. 1227/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio (Regolamento REMIT). Con la deliberazione 86/2015/E/com, pubblicata in data 10 marzo 2015, l Autorità, in attuazione dell'articolo 9 del Regolamento REMIT, ha istituito il Registro nazionale degli operatori di mercato cui, dal 7 ottobre 2015, gli operatori che concludono transazioni sui mercati organizzati all ingrosso dell energia elettrica e del gas naturale devono registrarsi nonché trasmettere i dati sulle transazioni all Agenzia per la Cooperazione dei Regolatori per l Energia (ACER). Deliberazione 60/2015/R/gas Riforma delle componenti tariffarie a copertura degli oneri di carattere generale del sistema gas. Con la deliberazione 60/2015/R/gas, pubblicata in data 20 febbraio 2015, l Autorità ha disposto, con decorrenza dal 1 ottobre 2015, una riforma delle componenti tariffarie a copertura degli oneri di carattere generale del sistema gas. In particolare, l Autorità ha previsto la sostituzione di tali componenti, oggi applicate agli Utenti in funzione dei quantitativi immessi in rete presso i Punti di Entrata del sistema di trasporto, con nuove componenti (CRV I, a copertura degli oneri per il contenimento dei consumi, CRV OS, a copertura degli oneri del servizio stoccaggio e CRV BL, a copertura degli oneri connessi al sistema di bilanciamento) applicate agli Utenti in funzione dei quantitativi loro riconsegnati nei Punti di riconsegna della rete di trasporto. Attività di bilanciamento Recepimento Regolamento (UE) n. 312/2014 del 26 marzo 2014 della Commissione europea che istituisce un codice di rete relativo al bilanciamento del gas nelle reti di trasporto (Network Balancing Code). Documento di Consultazione 187/2015/R/gas - Attuazione del Regolamento (UE) n. 312/2014 della Commissione del 26 marzo 2014, in materia di bilanciamento del gas naturale. Documento di Consultazione 378/2015/R/gas Regime di incentivazione del responsabile del Bilanciamento. Deliberazione 470/2015/R/gas - Disposizioni in vista dell operatività del bilanciamento gas, ai sensi del Regolamento Ue 312/2014. Approvazioni di modifiche al Codice di rete di Snam Rete Gas, propedeutiche all operatività del bilanciamento. Nell ambito delle attività di recepimento del Network Balancing Code (ai sensi del Regolamento UE n. 312/2014) Snam Rete Gas ha predisposto proposte di aggiornamento del proprio Codice di Rete volte all implementazione nel sistema di trasporto nazionale del nuovo regime di bilanciamento. L aggiornamento del Codice comprende in particolare (i) i processi di programmazione/riprogrammazione dei flussi di gas da parte degli Utenti, (ii) le informazioni dal Trasportatore agli Utenti, (iii) gli strumenti per il bilanciamento del sistema, (iv) gli oneri di sbilanciamento, (v) l adeguamento delle unità energetiche al kwh per tutti i processi del sistema di trasporto in linea con le indicazioni in ambito UE. Sono inoltre stati predisposti la disciplina del conferimento di capacità in corso di giorno gas ( within-day, ai sensi del CAM), e la proposta di attribuire all impresa di trasporto la proprietà e la gestione diretta degli

90 87 impianti di misura presso i Punti di Riconsegna, ai fini di consentire la migliore qualità delle informazioni fornite al mercato (quest ultima proposta in fase di verifica presso l Autorità). Con documenti di consultazione dedicati (DCO 187/2015/R/gas del 23 aprile 2015 e DCO 378/2015/R/gas del 23 luglio 2015), l Autorità ha illustrato i propri orientamenti relativamente a ulteriori misure funzionali all attuazione del Regolamento (UE) n. 312/2014, quali l integrazione dei servizi di stoccaggio funzionali al nuovo regime di bilanciamento, e il sistema di incentivi per il Responsabile del Bilanciamento volto - ai sensi del Regolamento UE - al miglioramento della qualità delle informazioni messe a disposizione degli utenti e alla promozione di comportamenti efficienti a mercato da parte del Responsabile del Bilanciamento nel nuovo regime. Con deliberazione 470/2015/R/gas, pubblicata in data 11 ottobre 2015, l Autorità ha approvato la proposta di aggiornamento del Codice di Rete Snam Rete Gas in recepimento al Regolamento (UE) n. 312/2014, prevedendo un percorso temporale per l attuazione del nuovo regime di bilanciamento entro la fine dell anno termico in corso. Di immediata decorrenza: (i) la messa a disposizione di informazioni agli Utenti ai fini del bilanciamento delle proprie posizioni;; (ii) il passaggio all unità di misura in kwh/giorno per i processi di programmazione e allocazione del gas e bilancio del Sistema;; (iii) il conferimento di prodotti di capacità within-day in linea con il Codice CAM. Deliberazione 37/2015/R/gas Disposizioni in materia di sistema di garanzie a copertura delle partite economiche per il bilanciamento del gas naturale. Con la deliberazione 37/2015/R/gas, pubblicata in data 6 febbraio 2015, l Autorità ha approvato la proposta di modifica del Codice di Rete relativa alla valorizzazione del rating nell ambito del servizio di bilanciamento 20. In particolare, viene confermato che alle società in possesso dei livelli di rating previsti nel Codice di Rete è riconosciuta una riduzione dell esposizione agli oneri del bilanciamento pari a 3 giorni di prelievi del mercato servito. Con tale delibera non è stata approvata la proposta di Snam Rete Gas per la valorizzazione del gas in stoccaggio prestato dagli Utenti in garanzia ai fini del bilanciamento sulla quale l Autorità, in particolare, ha richiesto a Snam Rete Gas di trasmettere una nuova proposta nell ambito della disciplina del gas di stoccaggio in pegno. Documento di Consultazione 272/2015/R/gas Implementazione dei primi processi di mercato nell'ambito del sistema informativo integrato (SII) per il settore del gas naturale. Deliberazione 418/2015/R/com Prime implementazioni nell ambito del Sistema informativo integrato per il settore del gas naturale e modifiche in tema di accreditamento della controparte commerciale per il settore elettrico. Documento di Consultazione 559/2015/R/gas Implementazine del processo di voltura contrattuale nell ambito del sistema informativo integrato (SII) per il settore del gas naturale. Con il Documento di consultazione 272/2015/R/gas, pubblicato in data 4 giugno 2015, l Autorità ha illustrato i propri orientamenti per ulteriori passi nella direzione dell estensione del Sistema Informativo Integrato (SII) ai processi del sistema gas. Il SII è una banca dati predisposta dall Acquirente Unico per la tracciatura delle operazioni dei mercati retail. Attualmente, le finalità del SII sono: (i) la gestione dei processi per la determinazione e messa a disposizione dei dati ai fini del settlement mensile (settore elettrico), con l obiettivo di eliminare le inefficienze dovute all eterogeneità dei formati dei flussi informativi da e verso i distributori;; (ii) agevolare il controllo e monitoraggio del comparto retail da parte dell Autorità, avvalendosi dell Acquirente Unico per la tracciatura delle attività. L ampliamento del SII, realizzato e operativo per il sistema elettrico, ai mercati retail del gas, è stato avviato con la deliberazione 296/2014/R/gas. Nel DCO viene proposto il popolamento del SII con ulteriori dati riguardanti il comparto retail. 20 Sulla base delle disposizioni dell Autorità in applicazione della Sentenza del TAR Lombardia n. 3030/2012.

91 88 In tale ambito l Autorità prospetta l utilizzo del Sistema integrato anche per alcuni processi funzionali alla determinazione del bilancio definitivo di trasporto (disciplina del settlement, di cui alla delibera 229/2012/R/gas). L Autorità propone in particolare l attribuzione al SII di parte delle attività oggi svolte dalle imprese di distribuzione, relative a determinazione e trasmissione di dati al Trasportatore funzionali alla sessione di bilanciamento. Con la deliberazione 418/2015/R/com, pubblicata il 7 agosto 2015, l Autorità ha approvato disposizioni relative alle prime implementazioni nell'ambito del sistema informativo integrato per il settore del gas naturale 21 rinviando a un successivo provvedimento l'approvazione delle modifiche alla disciplina del settlement illustrate nel DCO 272/2015/R/gas con riferimento alla profilazione e aggregazione delle misure e alla razionalizzazione dei flussi informativi relativi alle dichiarazioni d'uso del gas. Con il Documento di consultazione 559/2015/R/gas, pubblicato in data 23 novembre 2015, l Autorità ha illustrato i propri orientamenti in relazione all'implementazione sul SII, del processo di voltura per il sistema di distribuzione del gas naturale, proponendo a tal fine anche flussi dal SII al TSO funzionali al settlement. Deliberazione 276/2015/R/gas Approvazione di disposizioni urgenti in relazione agli esiti della prima sessione di aggiustamento. Con la deliberazione 276/2015/R/gas, pubblicata in data 9 giugno 2015, l Autorità, ha disposto momentaneamente la sospensione della fatturazione in esito alla sessione di aggiustamento 22 per l anno solare 2013 (la sessione era stata effettuata a maggio 2015) per effettuare alcune verifiche sulla disciplina e sui processi, a seguito di segnalazioni degli operatori. In applicazione di tali disposizioni, Snam Rete Gas ha sospeso le attività di fatturazione relative a tale sessione in attesa di nuove indicazioni da parte dell Autorità. Deliberazione 608/2015/R/gas Chiusura del procedimento avviato con deliberazione dell'autorità 145/2013/R/gas Con la deliberazione 608/2015/R/gas, pubblicata in data 17 dicembre 2015, l Autorità ha chiuso il procedimento avviato con deliberazione 145/2013/R/gas relativo alla quota parte degli oneri da riconoscere a Snam Rete Gas, in qualità di Responsabile del Bilanciamento, con riferimento ai crediti non riscossi afferenti alle partite economiche del bilanciamento insorte nel periodo 1 dicembre ottobre In esito a tale procedimento, l Autorità ha riconosciuto a Snam Rete Gas un ammontare pari a euro, IVA inclusa. Altre attività Deliberazione 21/2015/R/gas Approvazione di una proposta di aggiornamento del Codice di Rete della società Snam Rete Gas S.p.a. In recepimento di precedenti disposizioni (deliberazione ARG/gas 165/11), Snam Rete Gas ha trasmesso all Autorità una proposta di modifica delle condizioni PSV e del Codice di Rete al fine di consentire l accesso indipendente al Punto di Scambio Virtuale ai soggetti che non hanno contratto di trasporto (i.e.: trader). Con queste previsioni, tali soggetti accedono al PSV senza individuare un soggetto utente del trasporto che funga da compensatore rispetto al saldo giornaliero derivante dalle compravendite di gas registrate presso il Punto di Scambio Virtuale. Con la delibera 21/2015/R/gas, pubblicata in data 30 gennaio 2015, l Autorità dopo aver posto in consultazione i documenti trasmessi da Snam Rete Gas, ha approvato la proposta di aggiornamento del Codice di Rete e l aggiornamento delle Condizioni PSV prevedendone la decorrenza dal 1 marzo 2015, al fine di consentire l'aggiornamento dei rapporti contrattuali dei soggetti interessati. 21 Disposizioni riguardanti in particolare l ambito della distribuzione a cui si rimanda per approfondimenti. 22 Le sessioni di aggiustamento sono svolte su base annuale e pluriennale per la regolazione economica di eventuali partite derivanti dalla rettifica di misura accertate dopo la pubblicazione del bilancio definitivo.

92 89 Deliberazione 282/2015/R/gas Integrazioni delle disposizioni in materia di condizioni regolatorie per lo svolgimento delle attività di gestione dei mercati del gas naturale. Deliberazione 436/2015/R/gas Approvazione di una proposta di aggiornamento delle condizioni per la cessione e lo scambio di gas naturale al punto di scambio virtuale e modifiche alla convenzione tra il gestore dei mercati energetici e Snam Rete Gas. Con la deliberazione 282/2015/R/gas, pubblicata in data 16 giugno 2015, l Autorità ha disposto integrazioni al quadro regolatorio per disciplinare l accesso al Punto di Scambio Virtuale, per il tramite del GME, delle cosiddette Borse terze, intese come soggetti gestori di mercati regolamentati (diversi dal GME) in cui sono scambiati strumenti finanziari derivati con consegna fisica ovvero gli organismi (clearing house) responsabili degli adempimenti per la consegna fisica dei prodotti a termine offerti presso tali mercati. In particolare, l Autorità ha richiesto a Snam Rete Gas di integrare le Condizioni PSV e, in coordinamento con GME, la convenzione del 28 agosto Con la deliberazione 436/2015/R/gas, pubblicata in data 11 settembre 2015, l Autorità ha approvato la proposta di aggiornamento delle Condizioni PSV predisposta da Snam Rete Gas e lo schema aggiornato della convenzione, sottoscritta da Snam Rete Gas con il GME. Qualità del servizio Deliberazione 602/2013/R/gas Regolazione della qualità del servizio di trasporto del gas naturale per il periodo di regolazione parte I del Testo unico della regolazione della qualità e delle tariffe per i servizi di trasporto e dispacciamento del gas naturale per il periodo di regolazione Deliberazione 177/2014/R/gas Regolazione della qualità del servizio di trasporto del gas naturale per il periodo di regolazione Modifiche alla deliberazione dell Autorità 602/2013/R/gas. Deliberazione 282/2014/R/gas Riesame delle disposizioni della deliberazione dell Autorità 602/2013/R/gas in materia di odorizzazione del gas per usi domestici e similari di clienti finali direttamente allacciati alla rete di trasporto del gas, a seguito dell ordinanza del Tar Lombardia 301/2014. Deliberazione 636/2014/R/gas Integrazioni alla regolazione della qualità del servizio di trasporto del gas naturale per il periodo di regolazione Deliberazione 154/2015/R/gas Avvio di procedimento in materia di odorizzazione del gas per usi domestici e similari di clienti finali allacciati alle reti di trasporto del gas, in esecuzione della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia 19 febbraio 2015, n Deliberazione 250/2015/R/gas Adozione di misure in materia di odorizzazione del gas per usi domestici e similari di clienti finali direttamente allacciati alle reti di trasporto del gas naturale Con la delibera 602/2013/R/gas, pubblicata in data 20 dicembre 2013, l Autorità ha definito la regolazione della qualità del servizio di trasporto del gas per il periodo 1 gennaio dicembre La delibera prevede alcune revisioni degli standard di qualità del servizio in termini di continuità, sicurezza e qualità commerciale del servizio di trasporto, rispetto al precedente periodo di regolazione. In particolare, la delibera dispone la riorganizzazione della disciplina degli indennizzi automatici nell ambito della qualità commerciale, prevedendo un incremento delle prestazioni oggetto di indennizzo in caso di mancato rispetto dello standard specifico, nonché l estensione delle procedure di indennizzo all ambito della continuità, con l introduzione di standard specifici inerenti numero e durata delle interruzioni del servizio presso i punti di riconsegna. 23 Convenzione tra il Gestore dei Mercati Energetici SpA e Snam Rete Gas SpA ai sensi della deliberazione dell Autorità 525/2012/R/gas, sottoscritta in data 28 agosto 2013, che disciplina le modalità di partecipazione del GME al Sistema PSV.

93 90 In relazione alla continuità del servizio, la delibera ha confermato le modalità di organizzazione del servizio alternativo di fornitura del gas mediante carri bombolai già adottate da Snam Rete Gas nel precedente periodo di regolazione, estendendo tali procedure anche ai casi di emergenza di servizio. Snam Rete Gas ha predisposto una proposta di aggiornamento del Codice di Rete volta a recepire le suddette previsioni, sottoposta all Autorità per approvazione. Con successive deliberazioni 177/2014/R/gas (pubblicata in data 17 aprile 2014) e 636/2014/R/gas, (pubblicata in data 22 dicembre 2014), l Autorità ha fornito precisazioni ai fini dell applicazione della delibera 602/2013/R/gas, ha disposto la modifica e l integrazione di alcune sue previsioni, nonché provveduto alla rettifica di errori materiali presenti nella medesima deliberazione. Il provvedimento, 602/2013/R/gas ha inoltre introdotto un nuovo criterio di classificazione dei clienti finali direttamente allacciati al sistema di trasporto nei confronti dei quali deve essere garantita l odorizzazione, tenuto conto degli usi del gas riconsegnato. In relazione a tale disciplina, Snam Rete Gas ha presentato ricorso avverso la deliberazione 602/2013/R/gas presso il TAR Lombardia, ottenendo dal Tribunale la sospensione del provvedimento in relazione a tale aspetto 24. Con la deliberazione 282/2014/R/gas, pubblicata in data 13 giugno 2014, l Autorità ha confermato le disposizioni della deliberazione 602/2013/R/gas in materia di odorizzazione del gas riconsegnato ai clienti finali direttamente allacciati alle reti di trasporto a seguito del riesame delle stesse in esecuzione dell Ordinanza del TAR in materia. Snam Rete Gas ha pertanto impugnato anche tale deliberazione presso il TAR Lombardia. Con sentenza n. 509/2015, il TAR della Lombardia ha accolto il ricorso presentato da Snam Rete Gas in materia di odorizzazione 25. In esecuzione di tale sentenza, l Autorità con la delibera 250/2015/R/gas (pubblicata in data 1 giugno 2015) ha confermato i criteri per l odorizzazione, che sono basati sulla categoria d uso del gas (usi domestico, similare e combinato con tecnologico) ai sensi della delibera 229/2012/R/gas (TISG) e ha previsto un piano per il recepimento di tali criteri in materia di odorizzazione prevedendo che gli operatori di trasporto: - effettuino un censimento dei clienti finali direttamente allacciati alla rete di trasporto che ai sensi del TISG risultino avere un uso misto del gas (termine al 31 luglio);; - predispongano un piano di adeguamento impiantistico per effettuare il servizio di odorizzazione a tali clienti (entro il 30 novembre 2015) e lo trasmettano all Autorità, con aggiornamenti semestrali in relazione ai lavori effettuati;; - entro il 31 gennaio 2017 completino il piano di adeguamento. Snam Rete Gas ha effettuato il censimento dei clienti, per il tramite degli Utenti del trasporto, e redatto il piano di adeguamento;; a conclusione del processo di consultazione ha trasmesso all Autorità la relativa proposta di aggiornamento del Codice di Rete. Il termine che l Autorità ha disposto per il completamento del piano di adeguamento è stato impugnato dalla Società presso il TAR Lombardia. Deliberazione 175/2014/E/gas Avvio di un indagine conoscitiva in materia di sicurezza delle reti di trasporto di gas naturale, anche in relazione all evento verificatosi nella giornata del 20 febbraio 2014 sul gasdotto della rete di trasporto di gas in località Serra Riccò (Genova). Deliberazione 299/2015/E/gas Chiusura dell indagine conoscitiva avviata con la deliberazione dell Autorità 175/2015/E/gas, in relazione agli eventi verificatisi il 20 marzo 2014 al gasdotto in località Serra Riccò. Con la deliberazione 175/2014/E/gas, pubblicata in data 5 maggio 2014, l Autorità ha avviato un'indagine conoscitiva in materia di sicurezza delle reti di trasporto di gas naturale in relazione all'evento verificatosi il 20 febbraio 2014 sulla rete di trasporto in località Serra Riccò. L indagine era finalizzata ad acquisire 24 Ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, Sezione Seconda, n. 301/14. Il Tribunale con tale Ordinanza ha suggerito all Autorità un riesame delle disposizioni emanate in materia di odorizzazione oggetto di ricorso da parte di Snam Rete Gas. 25 In base alla sentenza, l Autorità avrebbe dovuto informare gli operatori nel corso del procedimento in merito all intenzione di introdurre nuovi criteri per l odorizzazione nonché prevedere un periodo transitorio per consentire l adeguamento da parte degli operatori.

94 91 informazioni utili a verificare il rispetto da parte dell impresa di trasporto delle disposizioni dell Autorità in materia di sicurezza del servizio, nonché a valutare i presupposti per interventi di natura sanzionatoria o regolatoria con riferimento all evento di cui sopra. Con la deliberazione 299/2015/E/gas, pubblicata in data 27 luglio 2015, l Autorità ha chiuso l indagine conoscitiva evidenziando il sostanziale rispetto del quadro di regolazione dell Autorità vigente da parte di Snam Rete Gas e degli operatori coinvolti nell incidente. Documento di consultazione 498/2014/R/gas Regolazione dell'accesso e dell'uso delle reti del gas degli impianti di produzione di biometano. Deliberazione 46/2015/R/gas Direttive per le connessioni impianti di biometano alle reti del gas naturale e disposizioni in materia di determinazione delle quantità di biometano ammissibili agli incentivi. Deliberazione 210/2015/R/gas Direttive in tema di processi di mercato relativi all immissione di biometano nelle reti di trasporto e distribuzione del gas naturale. Prima attuazione Con il Documento di consultazione 498/2014/R/gas, pubblicato in data 16 ottobre 2014, l Autorità ha illustrato i propri orientamenti finali in materia di condizioni tecnico-economiche per la connessione di impianti di biometano alle reti del gas naturale e per il relativo servizio di trasporto/distribuzione, in attuazione del D. Lgs. n. 28/11 in recepimento della Direttiva europea 2009/28/CE sulla promozione dell uso dell energia da fonti rinnovabili. La consultazione segue una precedente consultazione effettuata dall Autorità nel 2012 (DCO n. 160/2012/R/gas). Con la deliberazione 46/2015/R/gas, pubblicata in data 12 febbraio 2015, l Autorità ha emanato i criteri per la connessione di impianti di produzione di biometano alle reti del gas naturale (trasporto e distribuzione) e le disposizioni in materia di incentivi alle produzioni del biometano, confermando gli orientamenti delineati nelle precedenti fasi consultive, in relazione al quadro di responsabilità dei soggetti coinvolti, agli aspetti tariffari e ai criteri tecnico-economici per la gestione delle richieste di allacciamento. In particolare, per quanto riguarda il trasporto i punti di immissione di biometano sono assimilati a punti di consegna da produzione nazionale, a tal fine: (i) sono fornite disposizioni per la definizione da parte del gestore di rete delle specifiche di qualità del biometano ai fini dell immissione in rete;; (ii) sono individuati criteri tecnico-economici per la valutazione e gestione delle richieste di connessione (assimilabili alle attuali condizioni previste nel Codice di Rete per gli allacciamenti alla rete di trasporto, con alcune agevolazioni per il richiedente in relazione all iter della connessione);; (iii) è prevista la possibilità di realizzare connessioni alla rete per immissione tramite carro bombolaio;; (iv) la gestione degli incentivi alle produzioni di biometano viene posta in capo al Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Con la successiva deliberazione 210/2015/R/gas, pubblicata in data 8 maggio 2015, l Autorità ha definito misure in prima applicazione per l allocazione delle immissioni di biometano nelle reti del gas naturale funzionali a consentire l accesso ai consumatori a tale risorsa a prescindere dalla localizzazione geografica dell impianto. In particolare, la delibera prevede che tutti i flussi di biometano immessi nelle reti del gas siano considerati come transitati nella rete di trasporto, disponendo a tal fine che Snam Rete Gas individui un punto virtuale di entrata della rete per le immissioni da impianti di produzione allacciati a reti di distribuzione/altre reti di trasporto. Ai fini di recepire le disposizioni ministeriali che prevedono il ritiro dedicato delle produzioni di biometano da parte del GSE, la delibera dispone altresì l accesso al Sistema PSV da parte del GSE ai fini della registrazione delle transazioni con gli Utenti, secondo modalità semplificate (in base misure disposte dall Autorità, il saldo delle operazioni del GSE sarebbe sempre pari a zero). Snam Rete Gas ha sottoposto all Autorità le proposte di aggiornamento del Codice di Rete in recepimento delle nuove disposizioni per l accesso del biometano alla rete di trasporto.

95 Glossario

96 93 TERMINI ECONOMICI E FINANZIARI Accisa Imposta indiretta, a riscossione immediata, applicata alla produzione o al consumo di determinati beni industriali (tra i quali i prodotti petroliferi e il gas naturale). Ammortamento L ammortamento è il processo mediante il quale il costo delle immobilizzazioni viene ripartito in funzione del periodo in cui l impresa ne trae beneficio, che normalmente corrisponde con l intera durata di utilizzazione. Attività non correnti Voce dell'attivo di stato patrimoniale, che accoglie, al netto dei relativi ammortamenti e svalutazioni, gli elementi destinati a perdurare nel tempo. Sono suddivise nelle seguenti categorie: Immobili, impianti e macchinari, Attività immateriali, Partecipazioni, Attività finanziarie e Altre attività non correnti. Capitale di esercizio netto Rappresenta il capitale che resta impiegato in attività a breve ed è un indicatore utilizzato allo scopo di verificare l equilibrio finanziario dell'impresa nel breve termine. Tale grandezza è costituita da tutte le attività e passività a breve termine che siano di natura non finanziaria. Capitale investito netto Investimenti netti di natura operativa, rappresentati dalla somma del capitale circolante netto, delle immobilizzazioni, dei fondi per benefici a dipendenti e delle attività e passività destinate alla vendita. Cash flow Il flusso di cassa netto da attività operativa (cash flow) è costituito dalla disponibilità finanziaria generata da un'impresa in un determinato periodo di tempo. Più precisamente, costituisce la differenza tra le entrate correnti (principalmente ricavi d'esercizio monetari) e le uscite monetarie correnti (costi di competenza del periodo di riferimento, che hanno generato un'uscita di cassa). COSO Framework Modello di riferimento a livello internazionale per l istituzione, l aggiornamento, l analisi e la valutazione del sistema di controllo interno ( Internal Control Integrated Framework pubblicato dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission). Costi operativi Costi sostenuti per svolgere l attività caratteristica dell impresa. Fra i principali costi operativi vi sono gli acquisti, le prestazioni di servizi, l energia, i materiali di consumo, la manutenzione ed il costo del lavoro. Dividendo Remunerazione deliberata dall Assemblea degli Azionisti su proposta del Consiglio di Amministrazione, corrisposta agli Azionisti. Dividend payout Rappresenta il rapporto tra i dividendi e l utile netto del periodo ed equivale alla percentuale di utili distribuita agli Azionisti sotto forma di dividendi.

97 94 Indebitamento finanziario netto Rappresenta un valido indicatore della capacità di far fronte alle obbligazioni di natura finanziaria. L indebitamento finanziario netto è rappresentato dal debito finanziario lordo ridotto della cassa e delle altre disponibilità liquide equivalenti, nonché dei crediti finanziari non strumentali all attività operativa. Investimenti Costi sostenuti per l acquisizione di beni ad utilizzo pluriennale che non esauriscono la loro utilità nel corso di un periodo amministrativo. Margine operativo lordo (EBITDA) L EBITDA è una grandezza utilizzata dal Gruppo Snam nelle presentazioni interne (business plan) ed esterne (agli analisti e agli investitori). Tale grandezza è utilizzata come unità di misura per la valutazione delle performance operative del gruppo, nel suo complesso e nei singoli settori di attività, in aggiunta al Risultato Operativo (EBIT). Il Margine Operativo Lordo è determinato dalla differenza tra i ricavi ed i costi operativi. Oneri finanziari netti Costo netto sostenuto per l utilizzo di capitale di terzi. Comprende inoltre gli altri oneri netti correlati alla gestione finanziaria. Patrimonio netto Insieme delle risorse apportate dagli azionisti, aumentato degli utili non distribuiti e diminuito delle perdite. Ricavi della gestione caratteristica Ricavi relativi alla cessione di beni e/o alla prestazione di servizi inerenti alla gestione caratteristica, cui sono riferibili tutti quei valori economici che sono collegati al campo di attività tipica dell impresa e che sono ricorrenti nello svolgimento delle operazioni aziendali. Strumenti derivati Uno strumento finanziario viene definito derivato quando il suo profilo di costo/rendimento deriva dai parametri di costo/rendimento di altri strumenti principali, chiamati "sottostanti", che possono essere materie prime, valute, tassi di interesse, titoli, indici azionari. Utile complessivo Include sia il risultato economico del periodo, sia le variazioni di patrimonio netto afferenti a poste di natura economica che per espressa previsione dei principi contabili internazionali, sono rilevate tra le componenti del patrimonio netto (Altre componenti dell utile complessivo). Utile netto Risultato che si ottiene sottraendo dal risultato operativo, il risultato della gestione finanziaria e le imposte sul reddito. Utile operativo (EBIT) Differenza tra i ricavi delle vendite e delle prestazioni, altri ricavi, costi operativi, ammortamenti e svalutazioni di un determinato periodo. E quindi il risultato della gestione operativa, al lordo degli oneri e dei proventi della gestione finanziaria e delle imposte.

98 95 TERMINI COMMERCIALI Anno termico Periodo temporale di riferimento in cui è suddiviso il periodo di regolazione la cui durata va dal 1 ottobre al 30 settembre successivo. Capacità di trasporto La capacità di trasporto è la massima quantità di gas che può essere immessa nel sistema (o prelevata da esso), nel corso del giorno-gas, in uno specifico punto, nel rispetto dei vincoli tecnici e gestionali stabiliti in ciascuna sezione delle condotte e delle prestazioni massime degli impianti collocati lungo le stesse. La valutazione di tali capacità è effettuata mediante simulazioni idrauliche della rete, eseguite in scenari di trasporto appropriati e secondo standard tecnici riconosciuti. Codice di Rete Il Codice di Rete è un documento di natura commerciale recante le condizioni contrattuali per l accesso e l erogazione del servizio di trasporto, formulate sulla base delle disposizioni del Regolatore, che vengono accettate dalle controparti (impresa di trasporto e Utente del servizio) al momento della sottoscrizione del contratto. Periodo di regolazione E il periodo temporale, normalmente quadriennale, per il quale sono definiti i criteri per la determinazione delle tariffe per il servizio di trasporto e dispacciamento del gas naturale. Per l attività di trasporto è in corso il quarto periodo di regolazione, che ha avuto inizio il 1 gennaio 2013 e terminerà il 31 dicembre Punto di entrata RN Ciascuno dei punti o aggregato locale di punti fisici della Rete Nazionale dei Gasdotti in corrispondenza dei quali il gas è consegnato dall Utente al Trasportatore. Punto di riconsegna É il punto fisico della rete o aggregato locale di punti fisici nei quali il Trasportatore riconsegna il gas trasportato all Utente e nel quale avviene la sua misurazione. Punto di scambio virtuale (PSV) Punto virtuale situato tra i Punti di Entrata e i Punti di Uscita della Rete Nazionale di Gasdotti (RN), presso il quale gli Utenti e gli altri soggetti abilitati possono effettuare, su base giornaliera, scambi e cessioni di gas immesso nella RN. Tariffe di trasporto Prezzi unitari applicati al servizio di trasporto e dispacciamento del gas naturale. Comprendono tariffe di capacità impegnata ( Capacity ), tariffe per unità di energia trasportata ( Commodity ) connesse, rispettivamente, alla capacità di trasporto richiesta dagli Utenti e al volume di gas immesso in rete. Time-lag regolatorio È il ritardo con cui la tariffa remunera gli investimenti effettuati ed entrati in esercizio Utente E' l'utilizzatore del sistema gas che, tramite conferma della capacità conferita, acquista capacità di trasporto per uso proprio o per cessione ad altri.

99 96 TERMINI TECNICI Bar Unità di misura della pressione dei gas pari a 105 pascal. Gas naturale Miscela di idrocarburi, composta principalmente da metano e in misura minore da etano, propano ed idrocarburi superiori. Il gas naturale immesso nelle rete dei metanodotti deve rispettare una specifica di qualità unica per garantire l intercambiabilità del gas transitante. Rete di trasporto del gas naturale Insieme dei gasdotti, degli impianti di linea, delle Centrali di Compressione e delle infrastrutture, che a carattere Nazionale e Regionale assicurano il trasporto di gas, mediante l interconnessione con le reti di trasporto internazionali, i punti di produzione e di stoccaggio, ai punti di riconsegna finalizzati alla distribuzione ed utilizzo. Rete di trasporto regionale Costituita da gasdotti non compresi nell elenco di cui all articolo 2 del Decreto Ministeriale 22 Dicembre 2000 e successivi aggiornamenti annuali, aventi la funzione principale di movimentare e distribuire il gas in Ambiti Territoriali delimitati, tipicamente su scala regionale. Rete nazionale dei gasdotti (RN) Costituita da gasdotti di cui all articolo 2 del Decreto Ministeriale 22 Dicembre 2000 e successivi aggiornamenti annuali, è l insieme dei metanodotti e degli impianti dimensionati e verificati tenendo in considerazione i vincoli dati dalle importazioni/esportazioni, dalle principali produzioni nazionali e dagli stoccaggi, con la funzione di trasferire rilevanti quantità di gas da tali punti di immissione in rete fino alle macro aree di consumo. Con lo stesso obiettivo ne fanno parte alcuni metanodotti interregionali, nonché condotte di minori dimensioni aventi la funzione di chiudere maglie di rete formate dalle condotte sopra citate. La Rete Nazionale dei Gasdotti comprende inoltre le centrali di compressione e gli impianti connessi alle condotte sopra descritte.

100

101 Bilancio d esercizio 2015

102 99 Situazione patrimoniale - finanziaria (in ) Note Totale di cui verso parti correlate Totale di cui verso parti correlate ATTIVITÀ Attività correnti Disponibilità liquide ed equivalenti (6) Crediti commerciali e altri crediti (7) Rimanenze (8) Attività per imposte sul reddito correnti (9) Attività per altre imposte correnti (9) Altre attività correnti (10) Attività non correnti Immobili, impianti e macchinari (11) Attività immateriali (12) Partecipazioni (13) Altre attività non correnti (10) TOTALE ATTIVITÀ PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO Passività correnti Passività finanziarie a breve termine (14) Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine (14) Debiti commerciali e altri debiti (15) Passività per altre imposte correnti (9) Altre passività correnti (16) Passività non correnti Passività finanziarie a lungo termine (14) Fondi per rischi e oneri (17) Fondi per benefici ai dipendenti (18) Passività per imposte differite (19) Altre passività non correnti (16) TOTALE PASSIVITÀ PATRIMONIO NETTO (20) Capitale sociale Riserva soprapprezzo azioni Riserva legale Riserve diverse Utili relativi a esercizi precedenti Utile dell'esercizio Totale patrimonio netto TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO

103 100 Conto economico (in ) Note Totale RICAVI (22) di cui verso parti correlate Totale di cui verso parti correlate Ricavi della gestione caratteristica Altri ricavi e proventi COSTI OPERATIVI (23) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi ( ) ( ) ( ) ( ) Costo lavoro ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (24) ( ) ( ) UTILE OPERATIVO (ONERI) PROVENTI FINANZIARI (25) Proventi finanziari Oneri finanziari ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) PROVENTI (ONERI) SU PARTECIPAZIONI (26) Altri proventi (oneri) da partecipazioni UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte sul reddito (27) ( ) ( ) UTILE NETTO Prospetto dell'utile complessivo (in milioni) Note Utile netto Altre componenti dell'utile complessivo Componenti non riclassificabili a conto economico: Utile (perdita) attuariale da remeasurement piani a benefici definiti per i dipendenti (3) 1 Effetto fiscale 1 (2) 1 Totale altre componenti dell'utile complessivo al netto dell'effetto fiscale (2) 1 Totale utile complessivo dell'esercizio (20)

104 101 Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto (milioni di ) Saldo al 31 dicembre (2) Utile dell'esercizio Capitale sociale Riserva soprapprezzo azioni Riserva legale Riserva per piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale Altre riserve Utili relativi a esercizi precedenti Utile dell'esercizio Totale Altre componenti dell'utile complessivo Utile (perdita) attuariale da remeasurement piani a benefici definiti per i dipendenti (2) (2) Totale utile complessivo esercizio 2014 (2) Operazioni con gli azionisti: Attribuzione dividendo esercizio (516) (258) Riclassifica Riserva Soprapprezzo azioni Totale Operazioni con gli azionisti 258 (516) (258) Altre variazioni del Patrimonio Netto (1) 1 Patrimonio Netto al 31 dicembre 2014 (nota 20) (4) Saldo al 31 dicembre (4) Utile dell'esercizio Altre componenti dell'utile complessivo Utile (perdita) attuariale da remeasurement piani a benefici definiti per i dipendenti 1 1 Totale utile complessivo esercizio Operazioni con gli azionisti: Attribuzione dividendo esercizio (653) (425) Riclassifica Riserva Soprapprezzo azioni Totale Operazioni con gli azionisti 228 (653) (425) Altre variazioni del Patrimonio Netto (1) 1 Patrimonio Netto al 31 dicembre 2015 (nota 20) (3)

105 102 Rendiconto finanziario (milioni di ) Note Utile netto Rettifiche per ricondurre l'utile dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa: Ammortamenti (24) Svalutazioni nette di attività materiali e immateriali (24) 6 2 Minusvalenze nette su cessioni, radiazioni e eliminazioni di attività 5 19 Interessi attivi (25) (12) (4) Interessi passivi Imposte sul reddito correnti (27) Imposte sul reddito differite (110) (62) Variazioni del capitale di esercizio: - Rimanenze (36) 44 - Crediti commerciali 105 (4) - Debiti commerciali (166) (99) - Fondi per rischi e oneri 26 (1) - Altre attività e passività (26) 144 Flusso di cassa del capitale di esercizio (97) 84 Variazione fondi per benefici ai dipendenti (1) (1) Interessi incassati 1 Interessi pagati (237) (218) Imposte sul reddito pagate, al netto dei crediti d'imposta rimborsati (551) (350) Flusso di cassa netto da attività operativa Investimenti: - Immobili, impianti e macchinari (11) (669) (603) - Attività immateriali (12) (36) (37) - Variazione debiti e crediti relativi all attività di investimento 46 3 Flusso di cassa degli investimenti (659) (637) Disinvestimenti: - Immobili, impianti e macchinari e immateriali 2 4 Flusso di cassa dei disinvestimenti 2 4 Flusso di cassa netto da attività di investimento (657) (633) Assunzione di debiti finanziari a lungo termine Rimborso di debiti finanziari a lungo termine (235) (1.436) Incremento (decremento) di debiti finanziari a breve termine (93) (116) Dividendi distribuiti agli azionisti Snam Rete Gas (258) (425) Flusso di cassa netto da attività di finanziamento (144) (541) Flusso di cassa netto dell'esercizio Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio (6) Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine dell'esercizio (6)

106 103 NOTE AL BILANCIO DI ESERCIZIO INFORMAZIONI SOCIETARIE Snam Rete Gas S.p.A. (nel seguito la Società) è una società per azioni, organizzata secondo l ordinamento della Repubblica Italiana, controllata da Snam S.p.A. che ne detiene il 100% del capitale sociale e domiciliata in San Donato Milanese (MI) in piazza Santa Barbara n. 7. L azionista CDP S.p.A. ha dichiarato, con effetto a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2014, la sussistenza di un controllo di fatto nei confronti di Snam S.p.A., l impresa consolidante, ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 10 - Bilancio consolidato. Non è stata formalizzata né esercitata alcuna attività di direzione e coordinamento. Al 31 dicembre 2015, CDP S.p.A. detiene, per il tramite di CDP Reti S.p.A. 26 e CDP GAS S.r.l. 27, rispettivamente il 28,98% e l 1,12% del capitale sociale di Snam S.p.A. La Società è soggetta a direzione e coordinamento da parte di Snam S.p.A. 1 CRITERI DI REDAZIONE Il Bilancio d esercizio è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell art. 9 del D. Lgs. 38/2005. Gli IFRS includono anche gli International Accounting Standards (IAS), nonché i documenti interpretativi tuttora in vigore emessi dall IFRS Interpretation Committee (IFRS IC), inclusi quelli precedentemente emessi dall International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e, ancor prima, dallo Standing Interpretations Committee (SIC). Per semplicità, l insieme dei suddetti principi e interpretazioni è nel seguito definito con IFRS o Principi Contabili Internazionali. Il Bilancio d esercizio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale, nonchè applicando il metodo del costo storico, tenendo conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l eccezione delle voci di Bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value. Il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 10 marzo 2016, è sottoposto alla revisione contabile da parte della società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A. Il bilancio adotta l Euro quale valuta di presentazione. Gli schemi della Situazione patrimoniale - finanziaria e del Conto economico sono presentati in unità di euro, mentre il prospetto dell Utile complessivo, il Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto ed il Rendiconto finanziario, così come le informazioni riportate nelle Note al Bilancio di esercizio, tenuto conto della rilevanza degli importi, sono espresse in milioni di euro, salvo diversa indicazione. PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI APPLICATI DALL ESERCIZIO IN CORSO Nell esercizio chiusosi al 31 dicembre 2015 la Società ha applicato principi contabili coerenti rispetto all esercizio precedente, fatta eccezione per i principi contabili e le interpretazioni entrati in vigore a partire dal 1 gennaio 2015, di seguito riportati. Con regolamento n. 1361/2014 emesso dalla Commissione Europea in data 18 dicembre 2014, sono state omologate le disposizioni contenute nel documento Ciclo annuale di miglioramenti dei principi contabili internazionali. Le previsioni in esso contenute hanno apportato modifiche principalmente: (i) all IFRS 3, chiarendo che l IFRS 3 non è applicabile per rilevare gli effetti contabili relativi alla formazione di una joint venture o joint operation (così come definiti dall IFRS 11) nel bilancio del joint arrangement;; (ii) 26 Società posseduta al 59,10% da CDP S.p.A. 27 Società interamente posseduta da CDP S.p.A.

107 104 all IFRS 13, chiarendo che la disposizione contenuta nell IFRS 13 in base alla quale è possibile misurare il fair value di un gruppo di attività e passività su base netta, si applica anche ai contratti rientranti nell'ambito dello IAS 39 o dell IFRS 9 sebbene non rispettino la definizione di attività o passività finanziaria;; (iii) allo IAS 40, chiarendo che per stabilire quando l acquisto di un investimento immobiliare costituisce una aggregazione aziendale, occorre fare riferimento alle disposizioni dell IFRS 3. Le suddette modifiche riguardano fattispecie attualmente non applicabili alla Società;; conseguentemente non hanno avuto impatti sulla situazione economico patrimoniale e finanziaria della Società. 2 CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio sono indicati nei punti successivi. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI Gli immobili, impianti e macchinari sono rilevati secondo il criterio del costo e sono iscritti al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività pronte all uso. Quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari che teoricamente si sarebbero risparmiati, nel periodo necessario a rendere il bene pronto all uso, qualora l investimento non fosse stato effettuato. In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e la bonifica dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell abbandono delle strutture, rilevati in contropartita a uno specifico fondo. Il trattamento contabile delle revisioni di stima di questi costi, del trascorrere del tempo e del tasso di attualizzazione è indicato al punto Fondi per rischi e oneri. Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività materiali, neanche in applicazione di leggi specifiche. I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa del valore degli immobili, impianti e macchinari sono rilevati all attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi. I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono imputati all attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile;; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie sono imputate a conto economico nell esercizio in cui sono sostenute. La voce Impianti e Macchinari include il valore relativo alle quantità di gas naturale immesse al fine di permettere la messa in esercizio dei metanodotti. La valorizzazione è effettuata secondo il metodo del costo medio ponderato d acquisto. In particolare, la componente di tale quantità che non risulta più estraibile (cosiddetta initial line pack) è oggetto di ammortamento lungo la vita utile dell impianto a cui fa riferimento. Al contrario, la componente commerciale, che risulta eventualmente cedibile al mercato o adoperabile per usi alternativi (cosiddetta operating line pack), non è sottoposta ad ammortamento, in quanto non soggetta per sua natura a deprezzamento. Ammortamento di Immobili, impianti e macchinari Gli immobili, impianti e macchinari, dal momento in cui il cespite risulta disponibile e pronto per l uso, sono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come il periodo di tempo nel quale ci si attende che un attività sia utilizzabile per l entità. Il valore oggetto di ammortamento è rappresentato dal valore di iscrizione, ridotto del presumibile valore netto di realizzo al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile.

108 105 Di seguito sono riportate le aliquote di ammortamento annue utilizzate per l esercizio in esame, presentate per categorie omogenee con evidenza del relativo intervallo di applicazione: (*) Le aliquote indicate si riferiscono a beni nuovi e pertanto entrati in esercizio successivamente al 1 luglio 2001, data del conferimento da eni a Snam delle attività di trasporto e bilanciamento del gas naturale. Per i beni che erano già in uso al 1 luglio 2001, le aliquote di ammortamento sono determinate sulla base della residua vita utile. Quando un elemento ricompreso nella categoria immobili, impianti e macchinari è costituito da più componenti significative aventi vite utili differenti, l ammortamento è effettuato per ciascuna componente ( component approach ). Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente ad un fabbricato. Le aliquote di ammortamento sono riviste su base annua e sono modificate se l attuale vita utile stimata differisce da quella stimata in precedenza. Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell attività, del valore residuo ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell attività, sono rilevate prospetticamente. Beni in Locazione Finanziaria I beni assunti in leasing finanziario, ovvero relativi ad accordi che, pur non assumendo la forma esplicita di un leasing finanziario prevedono il trasferimento sostanziale dei benefici e rischi della proprietà, sono iscritti alla voce Immobili, Impianti e Macchinari, al fair value, al netto dei contributi di spettanza del conduttore o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l eventuale somma da pagare per l esercizio dell opzione di acquisto, in contropartita al debito finanziario verso il locatore. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote adottate per gli immobili, impianti e macchinari di proprietà. Quando non vi è la ragionevole certezza di esercitare il diritto di riscatto, l ammortamento è effettuato nel periodo più breve tra la durata della locazione e la vita utile del bene. Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. In tal caso, il locatario sostiene esclusivamente costi di periodo nella misura dei canoni di locazione previsti da contratto e non iscrive attività immobilizzate, come illustrato all interno del successivo punto Costi. ATTIVITÀ IMMATERIALI Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché l avviamento quando acquisito a titolo oneroso. L identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l attività immateriale acquisita dall avviamento;; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l attività immateriale è riconducibile ad un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo dell impresa consiste nel potere di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall attività e nella possibilità di limitarne l accesso ad altri.

109 106 Le attività immateriali sono iscritte al costo determinato secondo i criteri indicati per gli immobili, impianti e macchinari. Non è ammesso effettuare rivalutazioni, neanche in applicazione di leggi specifiche. I costi relativi all attività di sviluppo tecnologico sono imputati all attivo patrimoniale quando: (i) il costo attribuibile all attività immateriale è attendibilmente determinabile;; (ii) vi è l intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e la capacità tecnica a rendere l attività disponibile all uso o alla vendita;; (iii) è dimostrabile che l attività è in grado di produrre benefici economici futuri. In alternativa, i costi volti all acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico che non soddisfano le condizioni per la loro rilevazione all attivo patrimoniale sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell esercizio di sostenimento. Ammortamento di Attività Immateriali Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile, intesa come il periodo di tempo nel quale ci si attende che un attività sia utilizzabile per l entità. Il valore oggetto di ammortamento è rappresentato dal valore di iscrizione, ridotto del presumibile valore netto di realizzo al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Di seguito sono riportate le aliquote di ammortamento annue utilizzate per l esercizio in esame, presentate per categorie omogenee con evidenza del relativo intervallo di applicazione: L avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento. CONTRIBUTI I contributi in conto capitale concessi da enti pubblici sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste dagli organi governativi concedenti per il loro ottenimento e sono rilevati a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono. In analogia, i contributi in conto capitale ricevuti da soggetti privati sono contabilizzati in conformità alle medesime previsioni normative. I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.

110 107 RIDUZIONI DI VALORE DELLE ATTIVITÀ IMMOBILIZZATE NON FINANZIARIE Riduzione di valore di Immobili, Impianti e Macchinari e Attività Immateriali a vita utile definita Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore degli immobili, impianti e macchinari o delle attività immateriali a vita utile definita, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione (vedi successivo punto Valutazioni al fair value ), e il valore d uso. Il valore d uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile, al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e documentabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall esterno. L attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell attività non riflesse nella stima dei flussi di cassa. La valutazione è effettuata per singola attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che tramite il proprio utilizzo continuativo, genera flussi di cassa in entrata largamente indipendenti da quelli di altre attività o gruppi di attività (cosiddetta cash generating unit - CGU). Per quanto riguarda il valore degli immobili, impianti e macchinari che rientrano nell'ambito delle attività regolate è determinato considerando: (i) l ammontare quantificato dall Autorità sulla base delle regole che definiscono le tariffe per la prestazione dei servizi cui sono destinati;; (ii) l eventuale valore che la Società si aspetta di recuperare dalla cessione. Analogamente a quanto accade per la quantificazione delle tariffe, anche la quantificazione del valore recuperabile degli immobili, impianti e macchinari rientranti nell'ambito delle attività regolate avviene sulla base delle previsioni normative vigenti. Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è imputata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). Il ripristino di valore è effettuato al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state rilevate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione. Riduzione di valore di Avviamento, delle Attività Immateriali a vita utile indefinita e delle Attività Immateriali non disponibili all uso La recuperabilità del valore di iscrizione dell avviamento, delle attività immateriali a vita utile indefinita e delle attività immateriali non ancora disponibili all uso, è verificata con cadenza almeno annuale e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato sulla base del quale la Direzione aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell investimento, incluso lo stesso goodwill. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo dell avviamento ad essa attribuito è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare;; l eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro - quota al valore di libro degli assets che costituiscono la CGU. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore. Partecipazioni Le partecipazioni in imprese controllate, in imprese controllate congiuntamente con altri soci e in imprese collegate, differenti da quelle possedute per la vendita, sono valutate al costo di acquisto e rettificato per le riduzioni di valore. In presenza di obiettive evidenze di riduzione di valore, la recuperabilità del valore di iscrizione è verificata confrontando il valore contabile con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d uso, determinato adottando i criteri indicati al punto Riduzione di valore delle Attività immobilizzate non finanziarie. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti

111 108 ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l ammontare che l impresa potrebbe ottenere dalla vendita della partecipazione. Il valore d uso è determinato, generalmente, nei limiti della corrispondente frazione del Patrimonio netto dell impresa partecipata desunto dal bilancio consolidato attualizzando i flussi di cassa attesi dell asset e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e documentabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche prevedibili, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall esterno. L attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici delle attività, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il Patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite nei confronti dell impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite. Nel caso la predetta verifica evidenzi un valore di iscrizione superiore al valore recuperabile si procede ad una svalutazione della relativa partecipazione, portando il valore di iscrizione al valore recuperabile. Qualora vengano meno i motivi delle svalutazioni effettuate, il valore di iscrizione delle partecipazioni valutate al costo viene ripristinato nei limiti delle svalutazioni precedentemente effettuate con l imputazione dell effetto a Conto economico alla voce Altri proventi/oneri su partecipazioni. Le altre partecipazioni sono valutate al fair value con imputazione degli effetti alla riserva di Patrimonio netto afferente le altre componenti dell utile complessivo;; le variazioni del fair value rilevate nel Patrimonio netto sono imputate a Conto economico all atto della svalutazione o del realizzo. Quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore;; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino. Le partecipazioni possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore di iscrizione e il loro fair value, ridotto degli oneri di vendita. RIMANENZE Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e il valore netto di realizzo, rappresentato dall ammontare che la Società prevede di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell attività. Il costo delle rimanenze di gas naturale è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato. Le rimanenze sono espresse al netto del relativo fondo svalutazione. STRUMENTI FINANZIARI Gli strumenti finanziari detenuti dalla Società sono inclusi nelle voci di Bilancio di seguito riportate: Disponibilità liquide ed equivalenti Le disponibilità liquide ed equivalenti includono i valori di cassa, i depositi incassabili a vista nonché le altre attività finanziarie a breve termine con una scadenza non superiore ai tre mesi dall acquisto, prontamente convertibili in cassa e soggette a un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Le stesse sono iscritte al valore nominale, corrispondente al fair value. Crediti commerciali, Altri crediti e Altre Attività I crediti commerciali, gli altri crediti e altre attività sono valutati al momento della prima iscrizione al fair value comprensivo dei costi di transazione (a titolo esemplificativo commissioni, consulenze, etc.). Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale (cosiddetto metodo del costo ammortizzato).

112 109 Qualora vi sia un obiettiva evidenza di perdite di valore, la svalutazione è determinata confrontando il relativo valore di iscrizione con il valore attuale dei flussi di cassa attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo definito al momento della rilevazione iniziale, ovvero al momento del suo aggiornamento per riflettere i repricing contrattualmente definiti. L obiettiva evidenza di perdita di valore è verificata considerando, tra l altro, rilevanti inadempimenti contrattuali, significative difficoltà finanziarie e rischio di insolvenza della controparte. I crediti sono esposti al netto degli accantonamenti al fondo svalutazione;; il fondo svalutazione costituito in precedenza può essere utilizzato a fronte di una riduzione accertata di valore dell attività o per esuberanza. Se vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione. Gli effetti economici della valutazione al costo ammortizzato sono rilevati alla voce Proventi (oneri) finanziari. Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a terzi. Passività Finanziarie Le passività finanziarie, inclusive dei debiti finanziari, dei debiti commerciali, degli altri debiti e delle altre passività sono iscritti inizialmente al fair value ridotto di eventuali costi connessi alla transazione;; successivamente sono rilevati al costo ammortizzato utilizzando ai fini dell attualizzazione il tasso di interesse effettivo, così come illustrato al punto precedente Crediti commerciali, altri crediti e altre attività. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta. VALUTAZIONI AL FAIR VALUE Il fair value è il corrispettivo che può essere ricevuto per la cessione di un attività o che può essere pagato per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato alla data di valutazione (exit price). Il fair value di un attività o passività è determinato adottando le valutazioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell attività o della passività. La valutazione del fair value suppone, inoltre, che l attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l impresa ha accesso. La determinazione del fair value di un attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo (cosiddetto highest and best use ), o vendendola ad un altro partecipante al mercato in grado di utilizzarla massimizzandone il valore. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell asset è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato anche nell ipotesi in cui l impresa intenda effettuarne un utilizzo differente;; si presume che l utilizzo corrente da parte della società di un attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore. La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria sia non finanziaria, o di uno strumento di capitale, tiene conto del prezzo quotato per il trasferimento di una passività o uno strumento di capitale identici o similari;; se tale prezzo quotato non è disponibile, si considera la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione. La determinazione del fair value di una passività tiene conto del rischio che l impresa non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni (cosiddetto non-performance risk). Nella determinazione del fair value, è definita una gerarchia di criteri basata sull origine, la tipologia e la qualità delle informazioni utilizzate nel calcolo. Tale classificazione ha l obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di affidabilità del fair value, dando la precedenza all utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione dell attività/passività. La gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:

113 110 - livello 1: input rappresentati da prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi per attività o passività identiche alle quali si può accedere alla data di valutazione;; - livello 2: input, diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, che sono osservabili, direttamente o indirettamente, per le attività o passività da valutare;; - livello 3: input non osservabili per l attività o la passività. In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle singole fattispecie, che massimizzino l uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l utilizzo di input non osservabili. FONDI PER RISCHI E ONERI I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell esercizio sono indeterminati nell ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti ai fondi sono rilevati quando: (i) è probabile l esistenza di un obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;; (ii) è probabile che l adempimento dell obbligazione sia oneroso;; (iii) l ammontare dell obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell ammontare che l impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell esercizio;; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l adempimento dell obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Quando l effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l accantonamento è determinato attualizzando, ad un tasso che riflette le valutazioni presenti sul mercato del valore attuale del denaro, i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all obbligazione;; l incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce Proventi (oneri) finanziari. Quando la passività è relativa ad elementi di immobili, impianti e macchinari (es. smantellamento e ripristino siti), il fondo è rilevato in contropartita all attività a cui si riferisce e l imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento. I costi che l impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione;; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività materiali (es. smantellamento e ripristini), in contropartita all attività a cui si riferiscono nei limiti dei valori di iscrizione;; l eventuale eccedenza è rilevata a conto economico. Nelle note di commento sono illustrate le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili (ma non probabili), derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell impresa;; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI Benefici successivi al rapporto di lavoro I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in piani a benefici definiti e a contributi definiti. - Piani a benefici definiti La passività relativa ai piani a benefici definiti, è determinata stimando il valore attuale dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato nell esercizio corrente e nei precedenti e deducendo il fair value delle

114 111 eventuali attività a servizio del piano. Il valore attuale delle obbligazioni è determinato sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevato per competenza, coerentemente al periodo lavorativo necessario all ottenimento dei benefici. Gli utili e le perdite attuariali relativi a programmi a benefici definiti, derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o da rettifiche basate sull esperienza passata, sono rilevati nel prospetto dell utile complessivo nell esercizio in cui si verificano e non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico. Quando si verifica una modifica, una riduzione o un estinzione di un piano, i relativi effetti sono rilevati a conto economico. Gli oneri finanziari netti rappresentano la variazione che la passività netta subisce nel corso dell esercizio per effetto del trascorrere del tempo. L interesse netto (net interest) è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto utilizzato per l attualizzazione delle passività. Gli oneri finanziari netti di piani a benefici definiti sono rilevati alla voce Oneri (Proventi) Finanziari. - Piani a contributi definiti Nei piani a contributi definiti, l obbligazione dell impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un entità giuridicamente distinta (cosiddetta fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. I costi relativi ai piani a contribuzione definita sono rilevati a Conto Economico al momento del loro sostenimento. Altri piani a lungo termine Le obbligazioni relative ad altri benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali;; gli effetti derivanti dalle modifiche delle ipotesi attuariali ovvero da rettifiche basate sull esperienza passata sono rilevati interamente a Conto Economico. DISTRIBUZIONE DI DIVIDENDI La distribuzione di dividendi all azionista della Società determina l iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli Azionisti della Società ovvero, nel caso di distribuzione di acconti sui dividendi, dal Consiglio di Amministrazione. OPERAZIONI IN VALUTA ESTERA I criteri adottati dalla Società per la conversione delle operazioni in valuta diversa da quella funzionale (i.e. euro) sono di seguito riepilogati: - I ricavi e i costi relativi ad operazioni in moneta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l operazione è compiuta;; - Le attività e passività monetarie in moneta diversa da quella funzionale sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell esercizio con imputazione dell effetto a conto economico;; - Le attività e passività non monetarie in moneta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale;; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione del valore. RICAVI I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevati quando si verifica l effettivo trasferimento dei rischi e dei vantaggi rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione ed è probabile che i benefici economici derivanti dall operazione siano fruiti dal venditore o dal prestatore del servizio. I ricavi sono rilevati per l ammontare pari al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere.

115 112 Relativamente alle attività svolte dalla Società il momento di riconoscimento dei ricavi coincide con la prestazione del servizio. Si precisa che la parte più rilevante dei ricavi della gestione caratteristica è relativa ad attività regolate, i cui proventi risultano disciplinati dal quadro normativo definito dall Autorità. Pertanto le condizioni economiche dei servizi prestati sono definite tramite schemi regolatori e non su base negoziale. In riferimento all attività di Trasporto gas, svolta dalla Società, il differenziale tra i ricavi riconosciuti dal regolatore (cosiddetto revenue cap) e i ricavi effettivamente maturati viene iscritto con contropartita nelle voci di situazione patrimoniale finanziaria Altre attività, se positivo, e nelle Altre Passività, se negativo. Tale differenziale sarà rilasciato nel conto economico negli esercizi successivi sotto forma di variazioni tariffarie. Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano significative incertezze sull ammontare e sull esistenza del ricavo e dei relativi costi;; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili. Gli elementi di immobili, impianti e macchinari, trasferiti dai clienti (o realizzati con le disponibilità trasferite dai clienti) e funzionali al loro collegamento ad una rete per la somministrazione di una fornitura sono rilevati al relativo fair value in contropartita ai ricavi di conto economico. Quando l accordo prevede la prestazione di una pluralità di servizi (es. allacciamento e fornitura di beni) è verificato a fronte di quale servizio fornito è stata trasferita l attività dal cliente e, coerentemente, la rilevazione del ricavo è operata all atto dell allacciamento ovvero lungo la minore tra la durata della fornitura e la vita utile dell asset. I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse. I ricavi sono esposti al netto delle voci relative a componenti tariffarie, addizionali rispetto alla tariffa, destinate alla copertura degli oneri di carattere generale del sistema gas. Gli importi riscossi sono versati, per pari ammontare, alla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA). Tale esposizione viene dettagliata nella componente lorda e netta all interno della note al bilancio Ricavi. Le permute tra beni o servizi di natura e valore simile, in quanto non rappresentative di operazioni di vendita, non determinano la rilevazione di ricavi e costi. DIVIDENDI PERCEPITI I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell Assemblea, salvo quando non sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola. COSTI I costi sono riconosciuti nell esercizio quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell esercizio medesimo ovvero quando non si possa identificare l utilità futura degli stessi. I costi relativi alle quote di emissione, determinati sulla base dei prezzi di mercato, sono rilevati limitatamente alla quota di emissioni di anidride carbonica eccedenti le quote assegnate. I proventi relativi alle quote di emissione sono rilevati all'atto del realizzo attraverso la cessione. I crediti monetari attribuiti in sostituzione dell assegnazione gratuita di quote di emissione sono rilevati in contropartita alla voce Altri ricavi e proventi del conto economico. I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto. I costi sostenuti in occasione di aumenti del capitale sociale sono iscritti a riduzione del patrimonio netto, al netto del relativo effetto fiscale. IMPOSTE SUL REDDITO Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile. I debiti ed i crediti tributari per imposte sul reddito sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell esercizio. Per quanto riguarda l imposta sul reddito delle società (IRES), la Società, congiuntamente con la controllante Snam S.p.A., esercita l opzione per il regime del consolidato fiscale nazionale, che consente di determinare l IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle

116 113 singole società che partecipano al consolidato fiscale. Il debito o credito nei confronti della controllante determinato è rilevato nella voce Altri debiti/altri crediti. Il Regolamento di partecipazione al regime di tassazione del Consolidato fiscale nazionale per le società di Snam, prevede che: - le società controllate con imponibile positivo corrispondano a Snam l imposta dovuta. Il reddito imponibile della società controllata, con riferimento al quale è determinata tale imposta, è rettificato per tener conto del recupero di componenti negativi che sarebbero risultati indeducibili in assenza del Consolidato (es. interessi passivi), del cosiddetto Effetto ACE e dell eventuale reddito imponibile negativo riferibile alle partecipazioni della società controllata stessa in società consolidate;; - le società controllate con imponibile negativo, se e nella misura in cui hanno prospettive di redditività che avrebbero consentito, in assenza del Consolidato fiscale nazionale, di rilevare imposte differite attive connesse all imponibile negativo stesso sul bilancio di esercizio, ricevano dai propri Soci - nel caso in cui questi rientrino fra le società con imponibile positivo, o fra quelle con imponibile negativo ma con prospettive di redditività, o da Snam negli altri casi - una compensazione corrispondente al minore fra il risparmio d imposta realizzato dal Gruppo Snam e le predette imposte differite attive. L imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), al netto degli acconti versati, è rilevata alla voce Passività per imposte sul reddito correnti / Attività per imposte sul reddito correnti. Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e passività iscritte a bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa approvate o sostanzialmente tali per gli esercizi futuri. L iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile;; in particolare la recuperabilità delle imposte anticipate è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte anticipate sulle perdite fiscali. Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce Attività per imposte anticipate ;; se passivo, alla voce Passività per imposte differite. Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le imposte correnti, anticipate e differite sono anch esse imputate al patrimonio netto. Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile. 3 SCHEMI DI BILANCIO Gli schemi di bilancio adottati nella redazione del bilancio sono coerenti con le disposizioni riportate dallo IAS 1 Presentazione del Bilancio (nel seguito IAS 1). In particolare: - Le voci dello schema della Situazione patrimoniale - finanziaria sono classificate distinguendo attività e passività secondo il criterio corrente / non corrente ;; - Il prospetto di Conto economico è stato predisposto classificando i costi per natura, in quanto tale forma di presentazione è ritenuta più idonea per rappresentare la realtà operativa della Società, è in linea con la prassi consolidata delle aziende operanti nei mercati internazionali;; - Il prospetto dell Utile complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa previsione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto;; - Il prospetto delle Variazioni nelle voci di patrimonio netto presenta i proventi (oneri) complessivi dell esercizio, le operazioni con gli Azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto;; - Lo schema di Rendiconto finanziario è definito secondo il metodo indiretto, rettificando l utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria. Si ritiene che tali schemi rappresentino adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

117 114 Si precisa inoltre che, ai sensi della Delibera CONSOB n del , all interno del Conto Economico sono distintamente identificati, qualora presenti, i proventi e oneri derivanti da operazioni non ricorrenti. Sempre in relazione alla medesima Delibera CONSOB, nei prospetti di bilancio sono evidenziati separatamente i saldi delle posizioni creditorie / debitorie e delle transazioni con parti correlate, ulteriormente descritti nella nota al bilancio Rapporti con parti correlate. In ottemperanza allo IAS 1, le informazioni comparative di bilancio si riferiscono, salvo diversa indicazione, all esercizio precedente. 4 UTILIZZO DI STIME CONTABILI L applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio comporta che la Direzione aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi, assunzioni e stime adottati, possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi. RIDUZIONI DI VALORE DELLE ATTIVITÀ Le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni nei piani industriali, variazioni nei prezzi di mercato, ridotto utilizzo degli impianti. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l andamento futuro dei prezzi, l impatto dell inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi di produzione, i profili produttivi e le condizioni della domanda e dell offerta. La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall utilizzo dell attività. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull andamento di variabili future, quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all attività interessata. Le logiche alla base dell impairment test posto in essere dalla Direzione aziendale in relazione alle aree di bilancio Immobili, Impianti e Macchinari e Attività Immateriali sono illustrate all interno del punto Riduzioni di valore delle Attività Immobilizzate non Finanziarie. FONDO SMANTELLAMENTO E RIPRISTINO SITI Snam Rete Gas sostiene delle passività significative connesse agli obblighi di rimozione e smantellamento di impianti o parti di impianto. La stima dei costi futuri di smantellamento e di ripristino è un processo complesso e richiede l apprezzamento e il giudizio della Direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenersi a distanza di molti anni per l adempimento di obblighi di smantellamento e di ripristino, spesso non compiutamente definiti da leggi, regolamenti amministrativi o clausole contrattuali. Inoltre questi obblighi risentono del costante aggiornamento delle tecniche e dei costi di smantellamento e di ripristino, nonché della continua evoluzione della sensibilità politica e pubblica in materia di salute e di tutela ambientale.

118 115 La criticità delle stime contabili degli oneri di smantellamento e di ripristino dipende anche dalla tecnica di contabilizzazione di tali oneri il cui valore attuale è inizialmente capitalizzato insieme al costo dell attività cui si riferiscono in contropartita al fondo rischi. Successivamente il valore del fondo rischi è aggiornato per riflettere il trascorrere del tempo, e le eventuali variazioni di stima a seguito delle modifiche dei flussi di cassa attesi, della tempistica della loro realizzazione nonché dei tassi di attualizzazione adottati. La determinazione del tasso di attualizzazione da utilizzare sia nella valutazione iniziale dell onere sia nelle valutazioni successive è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione aziendale. PASSIVITÀ AMBIENTALI Snam Rete Gas è soggetto, in relazione alle attività svolte, a numerose leggi e regolamenti per la tutela dell ambiente a livello comunitario, nazionale, regionale e locale, ivi incluse le leggi che attuano convenzioni e protocolli internazionali relativi alle attività svolte. Con riferimento a tali normative, quando è probabile l esistenza di una passività onerosa e l ammontare può essere stimato attendibilmente, i relativi costi sono accantonati. La Società attualmente non ritiene che vi saranno effetti negativi particolarmente rilevanti sul bilancio dovuti al mancato rispetto della normativa ambientale, anche tenuto conto degli interventi già effettuati, tuttavia non può essere escluso con certezza che possa incorrere in ulteriori costi o responsabilità anche di proporzioni rilevanti in quanto, allo stato attuale delle conoscenze, è impossibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi tenuto conto tra l altro dei seguenti aspetti: (i) la possibilità che emergano contaminazioni;; (ii) i risultati delle caratterizzazioni in corso e da eseguire e gli altri possibili effetti derivanti dall applicazione delle leggi vigenti;; (iii) gli eventuali effetti di nuove leggi e regolamenti per la tutela dell ambiente;; (iv) gli effetti di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale;; (v) la possibilità di controversie e la difficoltà di determinare le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti e ai possibili indennizzi. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, i ritorni attesi sulle attività a servizio del piani (ove esistenti), il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte. Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione dei piani a benefici definiti sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari di elevata qualità e sulle aspettative inflazionistiche;; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità;; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa dei costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto;; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la miglior stima dell andamento di variabili quali ad esempio la mortalità, il turnover e l invalidità e altro relative alla popolazione degli aventi diritto. Le differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate e dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate si verificano normalmente e sono definite utili o perdite attuariali. Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani a benefici definiti sono rilevati nel prospetto dell utile complessivo Le ipotesi attuariali sono adottate anche per la determinazione delle obbligazioni relative agli altri benefici a lungo termine;; a tal fine, gli effetti derivanti dalle modifiche delle ipotesi attuariali ovvero delle caratteristiche del beneficio sono rilevati interamente a conto economico.

119 116 FONDI PER RISCHI E ONERI Oltre a rilevare le passività ambientali, gli obblighi di rimozione delle attività materiali e di ripristino dei siti, e le passività relative ai benefici per i dipendenti, Snam Rete Gas effettua accantonamenti connessi prevalentemente ai contenziosi legali e fiscali. La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione aziendale. 5 PRINCIPI CONTABILI DI RECENTE EMANAZIONE PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI EMESSI DALLO IASB/IFRIC E OMOLOGATI DALLA COMMISSIONE EUROPEA, MA NON ANCORA ENTRATI IN VIGORE Vengono di seguito elencati e illustrati in sintesi i principi contabili e le interpretazioni omologati dalla Commissione Europea nel corso dell esercizio 2015, ma non ancora entrati in vigore. Con regolamento n. 2015/2173, emesso dalla Commissione Europea in data 24 novembre 2015, sono state omologate le previsioni normative contenute nel documento Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto (Modifiche all'ifrs 11), emesso dallo IASB in data 6 maggio Il documento disciplina il trattamento contabile applicabile alle acquisizioni di quote di interessenza iniziali o aggiuntive in joint operations (che non modifichino la qualificazione dell interessenza come tale), che soddisfino la definizione di business ai sensi dell IFRS 3. Con regolamento n. 2015/2231, emesso dalla Commissione Europea in data 2 dicembre 2015, sono state omologate le previsioni normative contenute nel documento "Chiarimento sui metodi di ammortamento accettabili (Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38)", emesso dallo IASB in data 12 maggio 2014, con l obiettivo di chiarire che un metodo di ammortamento basato sui ricavi generati dall asset (cosiddetto revenue-based method) non è ritenuto appropriato in quanto riflette esclusivamente il flusso di ricavi generati da tale asset e non, invece, la modalità di consumo dei benefici economici incorporati nell asset stesso. Con riferimento alle attività immateriali, tale presunzione è superabile se: (i) il diritto d uso dell attività è correlato al raggiungimento di una predeterminata soglia di ricavi da produrre oppure (ii) è possibile dimostrare che conseguimento dei ricavi e l utilizzo dei benefici economici dell attività sono altamente correlati. Con regolamento n. 2015/2343 del 15 dicembre 2015 sono state omologate le previsioni normative contenute nel Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS , emesso dallo IASB in data 25 settembre Il documento: (i) in riferimento all IFRS 5 chiarisce che l eventuale diversa classificazione di un asset (o gruppo in dismissione) da posseduto per la vendita a posseduto per la vendita ai soci (o viceversa), non deve essere considerato quale nuovo piano di dismissione bensì come una continuazione del piano originario;; (ii) in riferimento al principio IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative fornisce una guida addizionale nella determinazione dell esistenza o meno di un coinvolgimento residuo in un attività finanziaria trasferita, nel caso in cui sussista un contratto di servizi ad essa inerente, così da determinare quale sia il livello di informativa richiesto;; sempre in riferimento al medesimo principio, chiarisce inoltre l applicabilità delle disclosure richieste in riferimento alla compensazione di attività e passività finanziarie nell ambito dei bilanci intermedi;; (iii) in riferimento al principio IAS 19, chiarisce che il tasso di attualizzazione da impiegare per l attualizzazione delle obbligazioni deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato di titoli di aziende primarie identificati nella medesima valuta utilizzata per pagare i benefici invece che con riferimento al paese di riferimento;; (iv) con riferimento allo IAS 34 chiarisce il significato del riferimento alle informazioni contenute in altre sezioni del bilancio intermedio, specificando che le stesse devono essere disponibili con le medesime tempistiche. Con regolamento n. 2015/2406, emesso dalla Commissione Europea in data 18 dicembre 2015, sono state omologate le previsioni normative contenute nel documento Iniziativa di informativa (Modifiche allo IAS 1) emesso dallo IASB in data 18 dicembre Il documento include una serie di puntualizzazioni in riferimento alle tematiche della materialità, dell eventuale disaggregazione delle voci, della struttura delle note esplicative, dell informativa sui criteri contabili adottati e della presentazione delle altre componenti dell utile complessivo derivanti dalla valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto.

120 117 Nella medesima data la Commissione Europea, con regolamento n. 2015/2441 ha omologato le previsioni normative contenute nel documento Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato (Modifiche allo IAS 27), emesso dallo IASB in data 12 agosto 2014, le cui disposizioni consentono di contabilizzare, nel bilancio separato, gli investimenti in controllate, joint venture e collegate anche con il metodo del patrimonio netto oltre che, come già previsto in passato, al costo od in conformità allo IAS 39. L opzione contabile prescelta deve essere applicata in maniera consistente per ogni categoria di investimento partecipativo. Il medesimo amendment ha di conseguenza rimodulato anche la definizione di bilancio separato. Le disposizioni contenute nei suddetti documenti sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il 1 gennaio In data 9 gennaio 2015 sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell unione Europea i regolamenti n. 2015/28 e 2015/29 ambedue emessi dalla Commissione Europea in data 17 dicembre 2014, con i quali sono state omologate, rispettivamente: (i) le previsioni normative contenute nel documento Ciclo annuale di miglioramenti dei principi contabili internazionali ;; (ii) le modifiche apportate allo IAS 19 dalle disposizioni contenute nel documento Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti (Modifiche allo IAS 19). Le previsioni contenute nel Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS hanno apportato modifiche: (i) all IFRS 2, chiarendo la definizione di condizione di maturazione e introducendo le definizioni di condizioni di servizio e di risultato;; (ii) all IFRS 3, chiarendo che le obbligazioni a corrispondere un corrispettivo potenziale, diverse da quelle che rientrano nella definizione di strumento di patrimonio netto, sono valutate al fair value ad ogni data di bilancio, con variazioni rilevate a conto economico;; (iii) all IFRS 8, richiedendo che venga data informativa circa le valutazioni effettuate dalla direzione aziendale nell aggregazione dei segmenti operativi descrivendo i segmenti che sono stati aggregati e gli indicatori economici che sono stati valutati per determinare che i segmenti aggregati presentano caratteristiche economiche simili;; (iv) allo IAS 16 e lo IAS 38, chiarendo la modalità di determinazione del valore contabile lordo delle attività, in caso di rivalutazione conseguente all applicazione del modello della rideterminazione del valore;; (v) allo IAS 24, stabilendo le informazioni da fornire quando vi è una entità terza che fornisce servizi relativi alla gestione dei dirigenti con funzioni strategiche dell entità che redige il bilancio. Le modifiche apportate allo IAS 19 consentono la contabilizzazione in diminuzione del current service cost del periodo dei contributi corrisposti dai dipendenti o da terze parti, che non siano correlati al numero di anni di servizio, in luogo dell allocazione di tali contributi lungo l arco temporale cui il servizio è reso. Le disposizioni di tali due ultimi regolamenti si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 febbraio 2015 (esercizio 2016 nella fattispecie della Società). PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI EMESSI DALLO IASB/IFRIC E NON ANCORA OMOLOGATI DALLA COMMISSIONE EUROPEA Di seguito sono illustrati i principi contabili e le interpretazioni di nuova emissione che, alla data di redazione del presente Bilancio, non hanno ancora ultimato il processo di omologazione da parte della Commissione Europea. In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha emesso il documento IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts, l interim standard relativo al progetto Rate-regulated activities. Rientrano nello scope del documento i First Time Adopter ai quali, in base ai dettami del principio, è consentito di continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulated activities secondo i precedenti principi contabili adottati. La Commissione Europea ha deciso di non dare avvio al processo di omologazione di tale standard in attesa dello standard definitivo. In data 28 maggio 2014, lo IASB ha emesso il documento IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers, il quale fornisce un unico modello di riconoscimento dei ricavi basato sul trasferimento del controllo di un bene o di un servizio ad un cliente, non necessariamente coincidente con il concetto attualmente in vigore di trasferimento di rischi e benefici. Esso fornisce un approccio più strutturato alla misurazione e rilevazione dei ricavi, con una guida di applicazione dettagliata, anche con riferimento, ad esempio, alla rilevazione dei corrispettivi variabili.

121 118 Le disposizioni contenute nell IFRS 15, successivamente alle modifiche apportate con l amendment emesso in data 11 settembre 2015, sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2018, salvo eventuali successivi differimenti stabiliti in sede di omologazione da parte della Commissione Europea. In data 24 luglio 2014 lo IASB ha emesso il documento IFRS 9 Financial Instruments unitamente alle relative Basis for Conclusions e alla relativa Guida Applicativa, in sostituzione di tutte le versioni precedentemente emesse del principio. Le nuove disposizioni: (i) modificano le categorie di classificazione degli strumenti finanziari e prevedono che tale classificazione sia basata sulle caratteristiche dello strumento ed il business model dell impresa;; (ii) eliminano inoltre l obbligo di separazione dei derivati impliciti;; (iii) identificano un nuovo modello di impairment che usi informazioni forward looking al fine di ottenere un riconoscimento anticipato delle perdite su crediti rispetto al modello incurred loss che posticipa il riconoscimento della perdita su crediti fino alla manifestazione di un loss event;; (iv) introducono una sostanziale revisione della qualificazione delle operazioni di copertura con l obiettivo di garantire che le operazioni di copertura siano allineate alle strategie di risk management delle imprese e basate su un approccio maggiormente principle-based. Le disposizioni contenute nei suddetti documenti, che vanno a sostituire quelle contenute nel principio IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement, sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2018, salvo eventuali successivi differimenti stabiliti in sede di omologazione da parte della Commissione Europea. In data 11 settembre 2014 lo IASB ha emesso il documento Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture - Amendments to IFRS 10 and IAS 28. Le modifiche introdotte hanno l obiettivo, in particolare, di definire più in dettaglio il trattamento contabile e la rilevazione dei connessi effetti a conto economico, della perdita del controllo di una partecipata per effetto del suo trasferimento ad una società collegata o ad una joint venture. Il diverso trattamento contabile da adottare nel bilancio dell investitore è funzione del fatto che l oggetto della transazione sia (o non sia) un business, così come definito dall IFRS 3. In data 17 dicembre 2015 lo IASB ha differito indefinitamente la data di adozione delle previsioni normative contenute in tale documento. In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha emesso il documento Investment Entities: Applying the Consolidation Exception - Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28, che chiarisce le tematiche sorte nell ambito dell applicazione dell eccezione al consolidamento per le investment entities. Le disposizioni in esso contenute sarebbero state efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2016;; ad oggi il documento non è stato ancora omologato da parte della Commissione Europea. In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha emesso il documento IFRS 16 Leases. Sulla base della considerazione del fatto che tutti i leasing consistono nell attribuire ad un entità il diritto di utilizzare un asset per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo e dal fatto che, se il pagamento di tale corrispettivo viene effettuato lungo la durata contrattuale, l entità sta implicitamente ottenendo un finanziamento, l IFRS 16 elimina la distinzione tra leasing finanziario e leasing operativo ed introduce, per il locatario, un unico modello contabile di riconoscimento del leasing. Applicando tale modello l entità riconosce (i) attività e passività per tutti i leasing con durata superiore ai dodici mesi, a meno che il bene cui si fa riferimento sia di valore non rilevante, (ii) separatamente nel conto economico l ammortamento dell attività riconosciuta e gli interessi sul debito iscritto. Le disposizioni contenute nell IFRS 16, sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2019, salvo eventuali successivi differimenti stabiliti in sede di omologazione da parte della Commissione Europea. In data 19 gennaio 2016 lo IASB ha emesso il documento Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses - Amendments to IAS 12, il quale chiarisce che le perdite non realizzate su strumenti finanziari di debito valutati contabilmente al fair value ed al costo ai fini fiscali, danno origine a differenze fiscali temporanee deducibili;; inoltre chiarisce che la stima degli imponibili fiscali futuri (i) include anche i proventi derivanti dal realizzo di attività per importi maggiori del relativo valore contabile, ed (ii) esclude il rigiro delle differenze fiscali temporanee deducibili. Tali disposizioni sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 gennaio 2017, salvo eventuali successivi differimenti stabiliti in sede di omologazione da parte della Commissione Europea. La Società sta analizzando i principi indicati, ove applicabili, al fine di valutare se la loro adozione avrà un impatto significativo o meno sul bilancio.

122 119 INFORMAZIONI SUL PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA 6 DISPONIBILITÀ LIQUIDE ED EQUIVALENTI Le disponibilità liquide ed equivalenti, di importo inferiore al milione, riguardano il denaro, i valori in cassa e i depositi presenti sui conti correnti postali. Il valore di iscrizione delle disponibilità liquide ed equivalenti approssima il loro fair value. Le stesse non sono soggette a vincoli nel loro utilizzo. Per un analisi complessiva della situazione finanziaria e dei principali impieghi di cassa dell esercizio si rimanda al prospetto del Rendiconto Finanziario. 7 CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI I crediti commerciali e altri crediti, di importo pari a milioni di euro (1.111 milioni al 31 dicembre 2014), si analizzano come segue: Scadenza Scadenza (milioni di ) Entro l'esercizio Tra uno e cinque anni Oltre cinque anni Totale Entro l'esercizio Tra uno e cinque anni Oltre cinque anni Crediti commerciali Crediti per attività di investimento/disinvestimento Altri crediti I crediti commerciali, di importo pari a milioni di euro (1.078 milioni di euro al 31 dicembre 2014), sono relativi principalmente ai servizi di trasporto (681 milioni di euro) e ai servizi di bilanciamento (332 milioni di euro). Il decremento dei crediti commerciali di 65 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 è dovuto alla diminuzione dei crediti relativi all attività di bilanciamento (-174 milioni di euro), a seguito, principalmente, della svalutazione dei crediti in sofferenza non riconosciuti dall Autorità 28. Tale decremento è in parte compensato dall aumento dei crediti relativi al servizio di trasporto (+109 milioni di euro), conseguente, principalmente, all incremento delle componenti tariffarie addizionali (+73 milioni di euro). I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di importo pari a 133 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Totale La movimentazione del fondo svalutazione crediti avvenuta nell esercizio è di seguito riportata: (milioni di ) Fondo Svalutazione Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni Fondo Svalutazione Crediti commerciali Con deliberazione 608/2015/R/gas dell 11 dicembre 2015, l Autorità ha chiuso il procedimento, avviato con deliberazione 145/2013/R/gas del 5 aprile 2013, per la determinazione della quota parte degli oneri da riconoscere al Responsabile del bilanciamento con riferimento ai crediti non riscossi afferenti alle partite economiche del bilanciamento insorte nel periodo 1 dicembre ottobre Il valore nominale dei crediti complessivamente non riconosciuti dall Autorità in relazione alle fattispecie oggetto di istruttoria ammonta complessivamente a circa 130 milioni di euro, iva inclusa. Per maggiori informazioni si rimanda alla nota n.24 Garanzie, impegni e rischi.

123 120 Gli accantonamenti dell esercizio, di importo pari a 43 milioni di euro, sono riferiti principalmente alla svalutazione dei crediti connessi all attività di bilanciamento (41 milioni di euro, inclusi gli interessi attivi maturati sul credito) vantati nei confronti della CSEA, e operata a fronte della chiusura da parte dell Autorità del procedimento per la determinazione della quota parte degli oneri derivanti dai crediti non riscossi dalla Società. Le altre variazioni di 85 milioni di euro riguardano la riclassifica degli accantonamenti a copertura dei rischi relativi all attività di bilanciamento commerciale, iscritti al 31 dicembre 2014 nella voce Fondi per rischi e oneri. Tale riclassifica è stata effettuata a fronte della chiusura del sopracitato procedimento da parte dell Autorità. Il fondo svalutazione, riferito ai credti del servizio di bilanciamento, inclusi i relativi crediti per interessi attivi, ammonta complessivamente a 126 milioni di euro. I crediti relativi all attività di investimento 16 milioni di euro (7 milioni di euro al 31 dicembre 2014) riguardano i contributi privati e pubblici, iscritti a fronte di attività di investimento. Gli altri crediti, pari a 22 milioni di euro (26 milioni di euro al 31 dicembre 2014), si analizzano come segue: (milioni di ) Crediti IRES per il Consolidato Fiscale Nazionale 11 - Acconti IVA Crediti per acconti Crediti verso Enti e Amministrazioni pubbliche Altri Il decremento degli altri crediti di 4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 è dovuto alle variazioni dei crediti rilevati nei confronti della controllante Snam per gli acconti IVA di dicembre (-15 milioni di euro) e IRES dell esercizio corrente (+11 milioni di euro). Il valore di iscrizione in bilancio dei crediti commerciali e altri crediti approssima la relativa valutazione al fair value, considerando il limitato intervallo temporale tra il sorgere del credito e la sua scadenza. Per maggiori dettagli circa il valore di mercato di tali categoria di credti si rimanda alle analisi documentate all interno del punto n. 21 Garanzie, impegni e rischi. L anzianità dei crediti commerciali e altri crediti è di seguito riportata: (milioni di ) Crediti commerciali Altri crediti (*) Totale Crediti commerciali Altri crediti (*) Totale Crediti non scaduti e non svalutati Crediti scaduti e non svalutati: da 0 a 3 mesi da 3 a 6 mesi da 6 a 12 mesi oltre 12 mesi (*) Includono i Crediti per attività di investimento/disinvestimento e gli Altri crediti I crediti scaduti e non svalutati ammontano a 64 milioni di euro (70 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e riguardano principlamente: (i) i crediti verso gli Utenti (28 milioni di euro) riferiti a corrispettivi di scostamento e addizionali tariffarie non svalutati in quanto da retrocedere all Autorità una volta incassati;; (ii) i crediti relativi al servizio di trasporto (19 milioni di euro) il cui incasso è previsto avvenga nell esercizio successivo;; e (iii) crediti per attività di investimento (13 milioni di euro). Non vi sono crediti in moneta diversa dall euro. I crediti verso parti correlate sono indicati al punto n. 30 Rapporti con parti correlate. Informazioni in ordine al rischio credito sono fornite al punto n. 21 Garanzie, impegni e rischi Gestione dei rischi finanziari Rischio credito.

124 121 8 RIMANENZE Le rimanenze, di importo pari a 98 milioni di euro (89 milioni di euro al 31 dicembre 2014), si analizzano come segue: (milioni di ) Valo re Lo rdo Fo ndo Svalutazione Valo re Ne tto Valo re Lo rdo Fo ndo Svalutazione Valo re Ne tto Rimanenze (attività correnti) Materie prime, sussidarie e di consumo 92 (3) (6) (3) (6) 98 Le rimanenze riguardano gas naturale utilizzato per il servizio di trasporto (55 milioni di euro) e materiali di scorta relativi alle centrali di compressione e alla rete di trasporto (43 milioni di euro). La variazione dell esercizio (+9 milioni di euro) è dovuta: (i) all incremento del magazzino gas (+10 milioni di euro) attribuibile al saldo tra i conferimenti di gas in natura da parte degli Utenti del servizio e ai prelievi di gas utilizzati per l attività di trasporto (+54 milioni di euro) compensato dai prelievi netti di gas utilizzati per il servizio di bilanciamento (-25 milioni di euro) e dai prelievi per cessioni di gas (-19 milioni di euro);; e (ii) alla riduzione del magazzino materiali tecnici di scorta (-1 milione di euro). Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione di importo pari a 6 milioni di euro (3 milioni al 31 dicembre 2014). Di seguito è riportata la movimentazione del fondo svalutazione nel corso dell esercizio: (milioni di ) Fondo Svalutazione Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni Fondo Svalutazione Materie prime, sussidarie e di consumo La variazione dell esercizio si riferisce agli accantonamenti registrati per tener conto della lenta movimentazione di materiali a scorta e dello stato di obsolescenza tecnica degli stessi. Sulle rimanenze non sono costituite garanzie reali. Non vi sono rimanenze a garanzia di passività né rimanenze iscritte al valore netto di realizzo. 9 ATTIVITÀ/PASSIVITÀ PER IMPOSTE SUL REDDITO E ATTIVITÀ/ PASSIVITÀ PER ALTRE IMPOSTE Le attività / passività per imposte sul reddito correnti e attività / passività per altre imposte si analizzano come segue: (milioni di ) Attività per imposte sul reddito correnti IRES IRAP Altre attività 2 Attività per altre imposte correnti Altre imposte Passività per altre imposte correnti (4) (4) - Ritenute IRPEF su lavoro dipendente (4) (4) (4) (4)

125 122 Le attività per imposte sul reddito corrente, pari a 16 milioni di euro, si riferiscono al credito di imposta dell addizionale IRES, cosiddetta Robin Hood Tax (9 milioni di euro), al credito di imposta IRAP (5 milioni di euro) e per la restante parte a crediti per benefici fiscali sugli investimenti in nuovi beni strumentali derivanti dal D.L. n. 91/2014 convertito con la Legge n. 116/2014. Le imposte di competenza dell esercizio sono illustrate in dettaglio all interno del punto n. 27 Imposte sul Reddito, a cui si rimanda. 10 ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI E NON CORRENTI Le altre attività correnti, di importo pari a 83 milioni di euro (96 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e le altre attività non correnti, di importo pari a 106 milioni di euro (132 milioni di euro al 31 dicembre 2014), si analizzano come segue: (milioni di ) Correnti Non correnti Totale Correnti Non correnti Totale Altre attività regolate Altre attività: Depositi cauzionali Altri Le altre attività regolate pari a 149 milioni di euro (144 milioni di euro al 31 dicembre 2014) sono relative ai minori ricavi di trasporto fatturati rispetto al vincolo stabilito dall Autorità che saranno oggetto di recupero attraverso adeguamenti tariffari negli esercizi successivi. La quota corrente ammonta a 77 milioni di euro (47 milioni di euro al 31 dicembre 2014), mentre la parte non corrente è pari a 72 milioni di euro (97 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Le altre attività pari a 40 milioni di euro (84 milioni di euro al 31 dicembre 2014) riguardano: (i) la quota dei minori quantitativi di gas combustibile allocati dagli Utenti nei precedenti esercizi rispetto alle quantità effettivamente utilizzate dalla Società e che costituiranno oggetto di conguaglio attraverso l incremento delle quantità allocate dagli Utenti nel corso degli anni successivi a copertura degli autoconsumi e perdite di gas ai sensi della deliberazione ARG/gas 184/09 (23 milioni di euro). La quota corrente ammonta a 2 milioni di euro (45 milioni di euro al 31 dicembre 2014), mentre la parte non corrente è di importo pari a 21 milioni di euro (23 milioni di euro al 31 dicembre 2014);; (ii) i depositi cauzionali prestati dalla Società a supporto delle attività operative (12 milioni di euro);; e (iii) i risconti attivi di 5 milioni di euro relativi principalmente ai premi assicurativi.

126 IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI Gli immobili, impianti e macchinari, di importo pari a milioni di euro ( milioni al 31 dicembre 2014), presentano la seguente composizione e movimentazione: (milioni di ) Terreni Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Immobilizz.ni in corso e acconti Totale Costo al Investimenti Dismissioni (27) (9) (36) Altre variazioni (649) 58 Costo al Fondo ammortamento al (59) (5.141) (98) (5.298) Ammortamenti (7) (434) (16) (457) Dismissioni Fondo ammortamento al (66) (5.554) (106) (5.726) Fondo svalutazione al (4) (12) (16) Svalutazioni e ripristini di valore (6) (6) Fondo svalutazione al (4) (18) (22) Saldo netto al Saldo netto al (milioni di ) Terreni Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Immobilizz.ni in corso e acconti Costo al Investimenti Dismissioni (1) (33) (15) (20) (69) Altre variazioni (932) (112) Costo al Fondo ammortamento al (66) (5.554) (106) (5.726) Ammortamenti (7) (432) (23) (462) Dismissioni Altre variazioni 38 (38) Fondo ammortamento al (72) (5.919) (152) (6.143) Fondo svalutazione al (4) (18) (22) Svalutazioni e ripristini di valore (2) (2) Fondo svalutazione al (4) (20) (24) Saldo netto al Saldo netto al Totale I terreni e fabbricati, di importo pari a 399 milioni di euro (363 milioni di euro al 31 dicembre 2014), comprendono principalmente: (i) fabbricati ad uso uffici, officine, magazzini e depositi utilizzati dalle unità organizzative territoriali della Società;; (ii) aree in cui sono installati gli impianti lungo le linee dei metanodotti, le centrali di spinta e il dispacciamento di San Donato Milanese. Gli impianti e macchinari, di importo pari a milioni di euro ( milioni di euro al 31 dicembre 2014), sono relativi al complesso delle infrastrutture dedicate al trasporto e comprendono: (i) condotte, punti di intercettazione (valvole), nodi di smistamento, impianti di riduzione e impiantistica, necessari al funzionamento della rete, per complessivi milioni di euro;; (ii) le unità di spinta (compressori e turbine) delle centrali destinate all attività di compressione del gas all interno dei metanodotti, per complessivi 744 milioni di euro. Le attrezzature industriali e commerciali, di importo pari a 74 milioni di euro (62 milioni di euro al 31 dicembre 2014) comprendono le attrezzature necessarie alla manutenzione e gestione degli impianti, le

127 124 apparecchiature elettroniche, mobili e macchine d ufficio in dotazione alle unità organizzative ed al dispacciamento di San Donato Milanese. Le immobilizzazioni in corso ed acconti, di importo pari a 883 milioni di euro (1.194 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si riferiscono principalmente ai nuovi tratti di metanodotti ed al potenziamento delle centrali di compressione in corso di realizzazione. Gli investimenti registrati nell esercizio, di importo pari a 656 milioni di euro (664 milioni di euro al 31 dicembre 2014) hanno riguardato principalmente: (i) il potenziamento delle infrastrutture di trasporto nell area Nord-Occidentale del Paese e per consentire l inversione dei flussi fisici di trasporto nei punti di interconnessione con il Nord Europa;; (ii) il potenziamento delle infrastrutture di importazione nel Sud Italia;; (iii) le opere finalizzate al potenziamento della rete ed al collegamento di nuovi punti di riconsegna regionale e nazionale soprattutto in Piemonte e Regione Calabria;; (iv) opere volte al mantenimento dei livelli di sicurezza e qualità degli impianti, progetti relativi allo sviluppo di nuovi sistemi informativi. Le informazioni più dettagliate sono illustrate al paragrafo Investimenti del capitolo Andamento operativo all interno della Relazione sulla Gestione. Gli investimenti comprendono la capitalizzazione di oneri finanziari per 17 milioni di euro (23 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Il tasso d interesse medio utilizzato per la capitalizzazione degli oneri finanziari è compreso tra il 0,74% e il 3,41%. Gli ammortamenti sostenuti nell esercizio (di importo pari a 462 milioni di euro) si riferiscono agli ammortamenti economico-tecnici determinati sulla base della vita utile dei beni, ovvero sulla loro residua possibilità di utilizzazione da parte dell impresa. Nel corso dell esercizio non si sono evidenziate significative variazioni rispetto al 31 dicembre 2014 nella vita utile stimata dei beni e nei coefficienti di ammortamento applicati ed esplicitati per categoria all interno del paragrafo relativo ai Criteri di valutazione. Le dismissioni riguardano principalmente alcuni tratti di metanodotti e componenti delle centrali di compressione. Le svalutazioni pari a 2 milioni di euro riguardano prevalentemente tratti di metanodotti non più esercibili. Gli ammortamenti, le svalutazioni e i ripristini di valore registrati nell esercizio sono iscritti a Conto economico tra i componenti del risultato operativo. Le altre variazioni per 112 milioni di euro riguardano principalmente: (i) l iscrizione dell asset abbandono (37 milioni di euro) relativa essenzialmente alla stima dei costi di smantellamento e ripristino dei siti connessi alle opere di collegamento al terminale di rigassificazione GNL di Livorno (OLT-Offshore LNG Toscana);; (ii) la variazione delle rimanenze di tubazioni e dei relativi materiali accessori acquistati per le attività di investimento e non ancora impiegati nelle attività di realizzazione degli impianti (31 milioni di euro);; e (iii) i contributi da soggetti privati ricevuti nel periodo (22 milioni di euro). Il valore netto degli immobili, impianti e macchinari tiene conto di contributi in conto capitale erogati da enti pubblici e da altri soggetti, il cui valore complessivo ammonta rispettivamente a 66 milioni di euro (68 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e 293 milioni di euro (280 milioni di euro al 31 dicembre 2014). L ammontare degli impegni contrattuali in essere per l acquisto di immobili, impianti e macchinari, nonché per la fornitura di beni e servizi connessi alla loro realizzazione è indicato alla nota n. 21 Garanzie, impegni e rischi. I beni completamente ammortizzati e ancora in uso ammontano a 830 milioni di euro. Non vi sono immobili, impianti e macchinari acquisiti in leasing, iscritti fra le immobilizzazioni materiali.

128 ATTIVITÀ IMMATERIALI Le attività immateriali di importo pari a 105 milioni di euro (98 milioni di euro al 31 dicembre 2014) presentano la seguente composizione e movimentazione: Attività immateriali a vita utile definita (milioni di ) Diritti di brevetto ind. e diritti di utilizzazione opere dell'ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Immobilizzazioni in corso e acconti Altre attività immateriali Avviamento Totale Costo al Investimenti Altre variazioni 33 3 (35) 1 Costo al Fondo ammortamento al (343) (3) (23) (369) Ammortamenti (23) (3) (26) Fondo ammortamento al (366) (6) (23) (395) Saldo netto al Saldo netto al Attività immateriali a vita utile definita (milioni di ) Diritti di brevetto ind. e diritti di utilizzazione opere dell'ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Immobilizzazioni in corso e acconti Altre attività immateriali Avviamento Totale Costo al Investimenti Altre variazioni 30 1 (30) 1 Costo al Fondo ammortamento al (366) (6) (23) (395) Ammortamenti (29) (2) (31) Fondo ammortamento al (395) (8) (23) (426) Saldo netto al Saldo netto al I diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell ingegno, pari a 75 milioni di euro (74 milioni di euro al 31 dicembre 2014) riguardano prevalentemente sistemi informativi e applicativi a supporto dell attività operativa. Le immobilizzazioni in corso e acconti pari a 27 milioni di euro (20 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si riferiscono principalmente a sistemi informativi e applicativi a supporto dell attività operativa in corso di realizzazione. Gli investimenti registrati nell esercizio, di importo pari a 37 milioni di euro (36 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si riferiscono principalmente a progetti interni di sviluppo di sistemi informativi. Le informazioni più dettagliate sono illustrate al paragrafo Investimenti del capitolo Andamento operativo all interno della Relazione sulla Gestione. Gli ammortamenti sostenuti nell esercizio (di importo pari a 31 milioni di euro) si riferiscono agli ammortamenti economico-tecnici determinati sulla base della vita utile dei beni, ovvero sulla loro residua possibilità di utilizzazione da parte dell impresa.

129 126 Nel corso dell esercizio non si sono evidenziate significative variazioni rispetto al 31 dicembre 2014 nella vita utile stimata dei beni e nei coefficienti di ammortamento applicati e esplicitati per categoria all interno del paragrafo relativo ai Criteri di valutazione. Non vi sono state modifiche nelle stime contabili che hanno avuto un effetto materiale nell esercizio corrente o comporteranno variazioni significative negli esercizi futuri. Gli ammortamenti, le svalutazioni e i ripristini di valore registrati nell esercizio sono iscritti a Conto economico tra i componenti del risultato operativo. L ammontare degli impegni contrattuali in essere per l acquisto di attività immateriali, nonché per la fornitura di beni e servizi connessi alla loro realizzazione è indicato alla nota n. 21 Garanzie, impegni e rischi. Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione, né temporaneamente inattive, né soggette a vincoli e a garanzia di passività. Il valore di mercato degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali è pari a circa a 15,1 miliardi di euro 29 ed è stato definito corrispondente alla stima del valore riconosciuto (Regulatory Asset Base - RAB) a tali beni ai fini della remunerazione da parte dell Autorità. 13 PARTECIPAZIONI La partecipazione, di importo inferiore al milione, riguarda una quota pari al 14,66% del capitale sociale della Prisma European Capacity Platform GmbH, società partecipata da 24 operatori, attivi nel settore del trasporto gas, avente lo scopo di gestire attraverso un'unica piattaforma informatica la capacità di trasporto all interno del panorama europeo e di favorire i flussi bi-direzionali del gas. 14 PASSIVITÀ FINANZIARIE A BREVE TERMINE, PASSIVITÀ FINANZIARIE A LUNGO TERMINE E QUOTE A BREVE DI PASSIVITÀ FINANZIARIE A LUNGO TERMINE Le passività finanziarie a breve termine, di importo pari a milioni di euro (751 milioni di euro 31 dicembre 2014) e le passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve delle passività a lungo termine, di importo pari a milioni di euro (7.232 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si analizzano come segue: Passività a lungo termine Passività a lungo termine (milioni di ) Passività a breve termine Quota a breve termine Quota a lungo termine con scadenza entro 5 anni Quota a lungo termine con scadenza oltre 5 anni Totale quota a lungo termine Passività a breve termine Quota a breve termine Quota a lungo termine con scadenza entro 5 anni Quota a lungo termine con scadenza oltre 5 anni Passività finanziarie verso controllanti Altri finanziatori Totale a lungo termine Passività finanziarie a breve termine Le passività finanziarie a breve termine, di importo pari a milioni di euro (751 milioni di euro 31 dicembre 2014), riguardano principalmente le linee di credito in essere con la controllante Snam S.p.A. Non vi sono passività finanziarie a breve termine denominate in valuta diversa dall euro. Il costo medio dell esercizio riferito all indebitamento finanziario a breve termine risulta pari all 1,12% annuo (3,46% al 31 dicembre 2014). I tassi di interesse effettivamente adottati nel corso del 2015 sono compresi tra l 1,12% e il 3,15%. 29 Valore stimato al 31 dicembre 2015.

130 127 Le passività finanziarie a breve termine presentano principalmente un tasso di interesse variabile. Il costo medio dell esercizio del debito a tasso variabile risulta pari allo 0,90% (2,24% al 31 dicembre 2014). Il valore di mercato delle passività finanziarie a breve termine è equivalente al valore contabile. Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività finanziarie a lungo termine Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve delle passività a lungo termine, sono pari a milioni di euro (7.232 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e sono diminuite rispetto allo scorso esercizio principalmente per l effetto combinato di accensioni e rimborsi avvenuti nel corso del Le accensioni hanno riguardato un finanziamento a tasso fisso, con un valore nominale pari a 150 milioni di euro e con scadenza nel 2023, e due finanziamenti a tasso variabile, con un valore nominale complessivo di 573 milioni di euro e con scadenza nel I rimborsi hanno riguardato un finanziamento del valore nominale di 650 milioni a tasso fisso e due finanziamenti a tasso variabile, per un importo nominale pari a 300 milioni di euro. La variazione è stata, inoltre, determinata dagli effetti conseguenti l operazione di Liability Management effettuata dalla controllante Snam S.p.a., che ha comportato il riacquisto di alcuni finanziamenti a tasso fisso, del valore nominale di 655 milioni di euro, e la contestuale accensione di un finanziamento a tasso fisso del valore nominale di 377 milioni di euro. Le passività finanziarie a lungo termine verso imprese controllanti, di importo pari a milioni di euro, si riferiscono a finanziamenti ricevuti da Snam, le cui caratteristiche sono di seguito riportate: (milioni di ) Ente finanziatore Emissione (anno) Valuta Valore nominale Rettifiche (a) Tipologia di rimborso Saldo al Tasso (%) Scadenza (anno) Finanziamenti a tasso fisso Snam S.p.A euro 700 A scadenza 714 4,375% 2016 Snam S.p.A euro 425 A scadenza 444 5,000% 2019 Snam S.p.A euro 320 A scadenza 329 3,875% 2018 Snam S.p.A euro 700 A scadenza 706 5,250% 2022 Snam S.p.A euro 600 A scadenza 616 3,500% 2020 Snam S.p.A euro 500 A scadenza 513 3,375% 2021 Snam S.p.A euro 799 A scadenza 808 2,375% 2017 Snam S.p.A euro 500 A scadenza 519 3,500% 2020 Snam S.p.A euro 300 A scadenza 301 1,500% 2019 Snam S.p.A euro 150 A scadenza 153 1,500% 2023 Snam S.p.A. (b) 2015 euro 377 A scadenza 346 1,375% Finanziamenti a tasso variabile Snam S.p.A (a) 2015 euro 200 Amortized 200 0,54%+Euribor6M 2035 Snam S.p.A (a) 2009 euro 280 Amortized 280 0,51%+Euribor6M 2029 Snam S.p.A 2013 euro 300 A scadenza 301 0,85%+Euribor3M 2016 Snam S.p.A (a) 2013 euro 65 Amortized 65 0,83%+Euribor6M 2032 Snam S.p.A (a) 2015 euro 373 Amortized 373 0,24%+Euribor6M Totale debiti per finanziamenti (a) Su provvista della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) (b) Finanziamenti oggetto dell operazione di Liability Management. Non vi sono finanziamenti a lungo termine denominati in valuta diversa dall euro. Il costo medio dell esercizio riferito all indebitamento finanziario a lungo termine risulta pari al 3,23% annuo (3,32% al 31 dicembre 2014). I tassi di interesse effettivamente adottati nel corso del 2015 sono compresi tra il 3,22% e il 3,27%. Le passività finanziarie a lungo termine presentano principalmente un tasso di interesse fisso. Il costo medio dell esercizio del debito a tasso fisso risulta pari a 3,59% (3,65% al 31 dicembre 2014). Il valore di mercato delle passività finanziarie a breve e lungo termine è analizzato all interno del punto n. 21 Garanzie, impegni e rischi, cui si rimanda.

131 128 I contratti di finanziamento a medio lungo termine della Società non contengono negative pledges o financial covenants. Analisi dell indebitamento finanziario netto Di seguito viene evidenziato il dettaglio dell indebitamento finanziario netto con l evidenza dei rapporti verso parti correlate: (milioni di ) Correnti Non correnti Totale Correnti Non correnti Totale A. Disponibilità liquide ed equivalenti B. Titoli disponibili per la vendita e da mantere sino alla scadenza C. Liquidità (A+B) D. Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa E. Passività finanziarie a breve termine verso banche F. Passività finanziarie a lungo termine verso banche G. Prestiti obbligazionari H. Passività finanziarie a breve termine verso entità correlate I. Passività finanziarie a lungo termine verso entità correlate L. Altre passività finanziarie a breve termine 9 9 M. Altre passività finanziarie a lungo termine 6 6 N. Indebitamento finanziario lordo (E+F+G+H+I+L+M) O. Indebitamento finanziario netto (N-C-D) DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI I debiti commerciali e altri debiti, di importo pari a milioni di euro (1.226 milioni di al 31 dicembre 2014), si analizzano come segue: Scadenza Scadenza (milioni di ) Entro l'esercizio Oltre l'esercizio Totale Entro l'esercizio Oltre l'esercizio Totale Debiti commerciali Debiti per attività di investimento Altri debiti I debiti commerciali di importo pari a 534 milioni di euro (633 milioni al 31 dicembre 2014) si decrementano di 99 milioni di euro per la riduzione dei debiti relativi al servizio di trasporto per 60 milioni di euro e al servizio di bilanciamento per 39 milioni di euro. I debiti per attività di investimento, di importo pari a 263 milioni di euro (251 milioni di euro al 31 dicembre 2014), sono relativi a debiti verso fornitori principalmente per i servizi connessi alla realizzazione dei metanodotti e a lavori di potenziamento delle centrali di compressione.

132 129 Gli altri debiti, di importo pari a 423 milioni di euro (342 milioni di euro al 31 dicembre 2014), si analizzano come segue: Scadenza Scadenza (milioni di ) Entro l'esercizio Oltre l'esercizio Totale Entro l'esercizio Oltre l'esercizio Totale Debiti verso la Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) Debiti per consolidato fiscale Debiti verso il personale Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale Acconti e anticipi Debiti verso lavoratori autonomi Altri I debiti verso la CSEA, di importo pari a 357 milioni di euro (271 milioni di euro al 31 dicembre 2014), si riferiscono principalmente a componenti tariffarie accessorie introdotte dalle seguenti deliberazioni dell Autorità: (i) ARG/Gas 87/11 (corrispettivo per la copertura degli oneri derivanti dall applicazione del fattore di garanzia dei ricavi per il servizio di stoccaggio e degli oneri sostenuti dal GSE: 152 milioni di euro);; (ii) ARG/Gas 177/10 (misure ed interventi per il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore del gas naturale: 84 milioni di euro);; (iii) ARG/Gas 92/08 (corrispettivo per la copertura degli oneri derivanti dall applicazione del fattore di garanzia dei ricavi per il servizio di rigassificazione del GNL: 38 milioni di euro);; (iv) deliberazione n. 277/07 (corrispettivo di interrompibilità: 30 milioni di euro);; (v) ARG/Gas 155/11 e successive integrazioni (recupero degli oneri connessi a crediti non riscossi del bilanciamento del sistema del gas: 24 milioni di euro);; (vi) ARG/com 93/10 (agevolazioni tariffarie ai clienti del settore gas in stato di disagio: 15 milioni di euro);; e (vii) 363/2012/R/Gas (recupero oneri applicati per il servizio di default sulla rete di trasporto: 10 milioni di euro). La Società rileva, inoltre, un debito nei confronti della CSEA di 4 milioni di euro a fronte del differenziale di prezzo registrato tra le cessioni e gli acquisti di gas nelle sessioni del servizio del bilanciamento definita G-1 locational nel corso degli anni 2014 e Tale differenziale è conseguente a quanto disposto dalla delibera 520/2013 che introduce, tra le altre, alcune modifiche alla deliberazione ARG/gas 45/11 in merito alle modalità di determinazione del prezzo di sbilanciamento. Rispetto all esercizio precedente, tale debito registra una diminuzione di 17 milioni di euro, a seguito principalmente del versamento effettuato dalla Società alla CSEA nel mese di dicembre pari a 21 milioni di euro. I debiti per consolidato fiscale, di importo pari a 34 milioni di euro (32 milioni di euro al 31 dicembre 2014), si riferiscono per l intero importo al debito IVA di dicembre. I debiti verso parti correlate sono dettagliati all interno del punto n. 30 Rapporti con parti correlate. Si rileva che il valore di iscrizione in bilancio dei debiti commerciali e altri debiti approssima la relativa valutazione al fair value, considerando il limitato intervallo temporale tra il sorgere del debito e la sua scadenza. Per maggiori dettagli circa il valore di mercato di tali categoria di debiti si rimanda alle analisi documentate all interno del punto n. 21 Garanzie, impegni e rischi.

133 ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI E NON CORRENTI Le altre passività correnti di importo pari a 65 milioni di euro (17 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e le altre passività non correnti, di importo pari a 228 milioni di euro (221 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si analizzano come segue: (milioni di ) Correnti Non correnti Totale Correnti Non correnti Totale Altre passività da attività regolate Altre passività: Depositi cauzionali per bilaciamento Passività per contributi di allacciamento Altri Le altre passività da attività regolate, pari a 166 milioni di euro (135 milioni di euro al 31 dicembre 2014), sono relative ai maggiori ricavi di trasporto fatturati rispetto al vincolo stabilito dal Regolatore e alle penali addebitate agli Utenti del servizio che hanno superato la capacità impegnata, oggetto di conguaglio negli esercizi futuri attraverso adeguamenti tariffari, secondo quanto disposto dalla deliberazione n. 514/2013 dell Autorità. La quota corrente ammonta a 56 milioni di euro (16 milioni di euro al 31 dicembre 2014), mentre la quota non corrente è pari 110 milioni di euro (119 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Le altre passività pari a 127 milioni di euro (103 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si riferiscono principalmente: (i) ai depositi cauzionali in contanti, pari a 62 milioni di euro (46 milioni di euro al 31 dicembre 2014), versati dagli Utenti del servizio di bilanciamento a garanzia degli adempimenti contrattuali;; e (ii) alla quota corrente pari a 9 milioni di euro e alla quota non corrente pari a 53 milioni di euro (parimenti al 31 dicembre 2014) dei maggiori quantitativi di gas combustibile allocati dagli Utenti negli anni precedenti ai sensi della deliberazione ARG/Gas 184/09 rispetto alle quantità effettivamente utilizzate, che costituiranno oggetto di conguaglio nei prossimi esercizi, attraverso la riduzione delle quantità allocate dagli Utenti a copertura degli autoconsumi di gas.

134 FONDI PER RISCHI E ONERI I fondi per rischi e oneri di importo pari a 132 milioni di euro (276 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si analizzano come segue: (milioni di ) a fronte per oneri esuberanza Fondo smantellamento e rispistino siti Fondo rischi per contenziosi legali 24 (10) 14 Fondo per esodi agevolati 11 (11) Altri fondi rischi e oneri (1) (12) (10) 276 Saldo iniziale Variazione di stima Accantonamenti Incrmento per il trascorrere del tempo Utilizzi Altre variazioni Saldo finale (milioni di ) a fronte per oneri esuberanza Fondo smantellamento e rispistino siti 134 (37) 2 (21) 78 Fondo rischi per contenziosi legali 14 2 (5) 11 Fondo per esodi agevolati Altri fondi rischi e oneri 128 (85) (37) 2 2 (5) (106) 132 Saldo iniziale Variazione di stima Accantonamenti Incrmento per il trascorrere del tempo Utilizzi La variazioni di stima (37 milioni di euro) riguarda la revisione di stima dei costi (attualizzati) di smantellamento e ripristino dei siti connessi alle opere di allacciamento al terminale di rigassificazione GNL di Livorno - OLT Offshore LNG Toscana. A partire dal secondo semestre 2015, l attualizzazione del fondo smantellamento ripristino siti, è stata effettuata utilizzando il tasso corrispondente ai rendimenti dei Corporate Bond area Euro con rating AA, in luogo del tasso corrispondente ai rendimenti delle stesse emissioni, ma con rating AAA. Tale curva, anche in considerazione del più ampio paniere disponibile, consente di rappresentare in modo migliore le fattispecie della Società e del Gruppo Snam. Gli utilizzi (5 milioni di euro) riguardano il rilascio per esuberanza dei fondi legali a seguito della conclusione di contenziosi con esito favorevole per la Società. Le altre variazioni (106 milioni di euro) riguardano principalmente la riclassifica alla voce Fondo svalutazione crediti degli oneri stimati al 31 dicembre 2014 derivanti dall attività di bilanciamento commerciale (85 milioni di euro), effettuata a fronte della chiusura da parte dell Autorità del procedimento per la determinazione della quota parte degli oneri derivanti dai crediti non riscossi e da riconoscere alla Società, in qualità di Responsabile del bilanciamento 30. Il fondo smantellamento e ripristino siti, di importo pari a 78 milioni di euro (134 milioni di euro al 31 dicembre 2014), è stato rilevato a fronte di obbligazioni legali o implicite riferite alla rimozione delle opere di allacciamento al terminale di rigassificazione GNL di Livorno - OLT Offshore LNG Toscana. Il fondo rischi per contenziosi legali, di importo pari a 11 milioni di euro (14 milioni di euro al 31 dicembre 2014), accoglie gli oneri che la Società ha stimato di dover sostenere a fronte di cause legali in essere. Gli altri fondi, di importo pari a 43 milioni di euro (128 milioni di euro al 31 dicembre 2014) riguardano principalmente gli oneri (41 milioni di euro), derivanti dalla differenza tra le quantità stimate di Gas Non Altre variazioni Saldo finale 30 Per maggiori informazioni si rimanda alla nota n. 21 Garanzie, impegni e rischi- Recupero dei crediti nei confronti di alcuni Utenti del servizio di trasporto e bilanciamento.

135 132 Contabilizzato (GNC) che la Società prevede di consuntivare nei prossimi anni, rispetto alle previsioni delle quantità che saranno conferite in natura dagli Utenti come previsto dalla delibera 514/2013/R/Gas. 18 FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI I fondi per benefici ai dipendenti, pari a 25 milioni di euro (28 milioni di euro al 31 dicembre 2014), si analizzano come segue: (milioni di ) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Fondo integrativo sanitario dirigenti aziende dell'eni (FISDE) 1 1 Altri fondi per benefici ai dipendenti Il Trattamento di Fine Rapporto, di importo pari a 19 milioni di euro (21 milioni di euro al 31 dicembre 2014), disciplinato dall art del Codice civile, accoglie la stima dell obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all ammontare da corrispondere ai dipendenti all atto della cessazione del rapporto di lavoro. L indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate fino al momento di cessazione dello stesso. Per effetto delle modifiche legislative introdotte a partire dal 1 gennaio 2007, per imprese con più di 50 dipendenti, una quota significativa del trattamento di fine rapporto maturando è classificato come un piano a contributi definiti, in quanto l obbligazione dell impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi ai fondi pensione, ovvero all INPS. La passività relativa al trattamento di fine rapporto antecedente al 1 gennaio 2007 continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo tecniche attuariali. Il FISDE, di importo pari a 1 milione di euro (parimenti al 31 dicembre 2014), accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, relativi ai contributi da corrispondere al fondo integrativo sanitario a beneficio dei dirigenti in servizio e in pensione. Il FISDE eroga prestazioni sanitarie integrative di tipo economico ai dirigenti del Gruppo eni e ai dirigenti pensionati il cui ultimo rapporto di lavoro sia intercorso con qualifica di dirigente con il Gruppo eni. Relativamente al Gruppo Snam, risultano iscritti al FISDE i dirigenti nominati fino a ottobre Per i dirigenti nominati successivamente a tale data, è prevista l iscrizione a un fondo integrativo sanitario che si classifica come piano a contributi definiti. Il Gruppo Snam sta altresì valutando possibili soluzioni in merito all individuazione di un fondo sanitario integrativo a livello di gruppo. Il finanziamento del FISDE avviene tramite il versamento: (i) di contributi versati dalle aziende aderenti;; (ii) di contributi versati dai Soci per se stessi e per il nucleo familiare;; (iii) contributi ad hoc per specifiche provvidenze. L ammontare della passività è determinato prendendo a riferimento, quale approssimazione della stima degli oneri di assistenza sanitaria erogati dal fondo, il contributo a carico dell azienda. Gli altri fondi per benefici ai dipendenti di importo pari a 5 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2014) riguardano i benefici a lungo termine connessi ai piani di Incentivazione Monetaria Differita (IMD) e ai piani di Incentivazione monetaria a Lungo Termine (ILT) (3 milioni di euro complessivamente) e i premi di anzianità (2 milioni di euro). Le obbligazioni corrispondenti sono determinate attraverso una metodologia di valutazione attuariale e sono attualizzate adottando un tasso definito sulla base dei rendimenti espressi da titoli obbligazionari di società di primaria rilevanza. I piani di Incentivazione Monetaria Differita sono attribuiti ai dirigenti che hanno conseguito gli obiettivi prefissati nell anno precedente a quello di assegnazione e prevedono l attribuzione di un incentivo base che sarà erogato dopo tre anni in misura variabile in funzione delle performance aziendali conseguite nel corso del triennio successivo al momento dell assegnazione. Il beneficio è stanziato al momento in cui sorge l impegno della Società nei confronti del dipendente. La stima è oggetto di revisione negli esercizi successivi in base alla consuntivazione realizzata e all aggiornamento delle previsioni di risultato (superiori o inferiori al target).

136 133 I piani di Incentivazione di Lungo Termine, che hanno sostituito le precedenti assegnazioni di stock option, prevedono, dopo tre anni dall assegnazione, l erogazione di un beneficio monetario variabile legato ad un parametro di performance aziendale. L ottenimento del beneficio è legato al raggiungimento di determinati livelli di performance futuri e condizionato alla permanenza dell assegnatario nell impresa nel triennio successivo all assegnazione (cosiddetto vesting period). Tale beneficio è stanziato pro rata temporis lungo il triennio in funzione della consuntivazione dei paramentri di performance. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e sono erogati in natura. I piani di incentivazione monetaria differita e di incentivazione monetaria a lungo termine, nonché i premi di anzianità, si qualificano, ai sensi dello IAS 19, come altri benefici a lungo termine. La composizione e movimentazione dei fondi per benefici ai dipendenti, valutati applicando tecniche attuariali, si analizzano come segue 31 : (milioni di ) Fondo TFR FISDE Altri Totale Fondo TFR FISDE Altri Totale Valore attuale dell'obbligazione all'inizio dell'esercizio Costo corrente Costo per interessi 1 1 Rivalutazioni / (Svalutazioni) - (Utili)/Perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie (1) (1) Benefici pagati (1) (1) (2) (1) (2) (3) Effetto aggregazioni aziendali, dismissioni e trasferimenti (1) (1) Esercizio 2014 Esercizio 2015 Valore attuale dell'obbligazione al termine dell'esercizio I costi relativi alle passività per benefici ai dipendenti, rilevati a conto economico utilizzando ipotesi attuariali (di importo pari a 1 milione di euro) si analizzano come segue: (milioni di ) Fondo TFR FISDE Altri Totale Fondo TFR FISDE Altri Totale Costo corrente Interessi passivi per l'obbligazione 1 1 Esercizio 2014 Esercizio 2015 Totale costi di cui oneri rilevati nel costo del lavoro I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti dell utile complessivo (di importo pari a -1 milione di euro) si analizzano come di seguito indicato: (milioni di ) Esercizio 2014 Esercizio 2015 Fondo TFR FISDE Altri Totale Fondo TFR FISDE Altri Totale Rivalutazioni: - (Utili)/Perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie (1) (1) 31 Nella tabella è altresì riportata la riconciliazione delle passività rilevate nei fondi per benefici ai dipendenti.

137 134 Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell esercizio e per determinare il costo dell esercizio successivo sono di seguito riportate: Esercizio 2014 Esercizio 2015 Fondo TFR FISDE Altri fondi Fondo TFR FISDE Altri fondi Tasso di attualizzazione % 1,50 1,50 0,5-1,50 1,90 1,90 0,6-1,90 Tasso di inflazione % (*) 1,80 1,80 1,80 1,80 1,80 1,80 Duration media ponderata (anni) (*) Con riferimento agli altri fondi il tasso è riferito ai soli premi di anzianità Il tasso di attualizzazione adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (Corporate Bond area Euro e rating AA). I piani per benefici ai dipendenti rilevati dalla Società sono soggetti, in particolare, al rischio di tasso, in quanto una variazione del tasso di attualizzazione potrebbe comportare una variazione significativa delle passività. Di seguito sono illustrati gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile relativa al tasso di attualizzazione alla fine dell esercizio. La sensitivity sul tasso di attualizzazione rappresenta il valore della passività attuariale che si ottiene con i dati di valutazione di fine anno, variando il tasso di attualizzazione di un certo numero di basis points, ferme restando le altre ipotesi. (milioni di ) Tasso di attualizzazione Riduzione di 0,5% Incremento di 0,5% Effetto sull'obbligazione netta al Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Fisde 1 1 Altri fondi per benefici dipendenti 5 5 Il profilo di scadenza delle obbligazioni per i piani a benefici per i dipendenti è riportata nella tabella seguente: (milioni di ) Fondo TFR Esercizio 2014 Esercizio 2015 FISDE Altri fondi Totale Fondo TFR FISDE Altri fondi Entro l'esercizio successivo Entro i cinque anni Oltre cinque anni e fino a dieci anni Oltre i dieci anni Totale PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE Le passività per imposte differite, di importo pari a 219 milioni di euro (280 milioni di euro al 31 dicembre 2014) sono esposte al netto delle attività per imposte anticipate compensabili, di importo pari a 166 milioni di euro. Non vi sono imposte sul reddito anticipate non compensabili.

138 135 Le passività per imposte differite e le attività per imposte anticipate sono di seguito analizzate in base alla natura delle differenze temporanee rilevate più significative: (milioni di ) Saldo iniziale Accantonamenti Utilizzi Impatti rilevati a patrimonio netto Altre variazioni Saldo finale di cui: IRES di cui: IRAP Passività per imposte differite (16) (71) Ammortamenti effettuati ai soli fini fiscali 417 (15) (49) Capitalizzazione oneri finanziari 8 (1) Svalutazione crediti eccedente Leasing Finanziario 2 (1) Smantellamento e ripristino siti 39 (20) Plusvalenze a tassazione differita Altre differenza temporanee 1 1 (1) 1 1 Attività per imposte anticipate (191) (28) (166) (156) (10) - Ammortamenti non deducibili (71) (15) 5 10 (71) (70) (1) - Fondo per rischi e oneri e altri accantonamenti non deducibili (47) (12) 5 6 (48) (45) (3) - Contributi a fondo perduto e contrattuali (26) 1 3 (22) (19) (3) - Benefici ai dipendenti (4) 1 (3) (3) - Smantellamento e ripristino Siti (42) (1) 21 (22) (19) (3) - Altre differenza temporanee (1) 1 Passività nette per imposte differite 280 (27) (4) (30) (6) Le altre variazioni di 30 milioni di euro si riferiscono principalmente alle misure di carattere fiscale introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 all art. 1 comma 61 in materia di Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato e riguardano l utilizzo, a beneficio del conto economico, del fondo imposte differite a seguito della riduzione, a partire dall 1 gennaio 2017, dell aliquota IRES dal 27,5% al 24% (31 milioni di euro). Le imposte dell esercizio e il relativo impatto economico sono descritte all interno del punto n. 27 Imposte dell esercizio. Le dichiarazioni dei redditi risultano definite a tutto il 31 dicembre PATRIMONIO NETTO Il patrimonio netto, di importo pari a milioni di euro (3.894 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si analizza come segue: (milioni di ) Capitale sociale Riserva legale Riserva da soprapprezzo delle azioni Riserva da remeasurement piani a benefici definiti per i dipendenti (4) (3) Altre riserve: - Riserva da conferimento Riserva da prima applicazione IFRS ex art. 7 D.L. n. 38/05 comma Utili relativi a esercizi precedenti Utile dell'esercizio Totale PATRIMONIO NETTO Il periodo fiscale del 2009 si riferisce alla società Rete Gas Roma S.r.l., soggetto giuridico successivamente ridenominato in Snam Rete Gas S.p.A. a seguito del conferimento del ramo Trasporto da parte dell attuale Snam S.p.A. in data 1 gennaio 2012.

139 136 CAPITALE SOCIALE Il capitale sociale al 31 dicembre 2015, interamente sottoscritto e versato, risulta costituito da n azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro (invariate rispetto al 31 dicembre 2014), a fronte di un controvalore complessivo pari a milioni di euro. RISERVA LEGALE La riserva legale al 31 dicembre 2015 ammonta a 240 milioni di euro, invariata rispetto all esercizio precedente. RISERVA DA SOPRAPPREZZO DELLE AZIONI La riserva da soprapprezzo azioni al 31 dicembre 2015 ammonta a milioni di euro, invariata rispetto all esercizio precedente. RISERVA DA REMEASUREMENT PIANI A BENEFICI DEFINITI PER I DIPENDENTI La riserva per rimisurazione dei piani per benefici ai dipendenti, al 31 dicembre 2015 (-3 milioni di euro;; - 4 milioni di euro al 31 dicembre 2014) accoglie le perdite e utili attuariali, al netto del relativo effetto fiscale, rilevati nelle altre componenti dell Utile complessivo, ai sensi di quanto previsto dallo IAS 19. La movimentazione della riserva nel corso dell esercizio è di seguito analizzata: (milioni di ) Riserva lorda Effetto fiscale Riserva netta Riserva al (6) 2 (4) Variazioni dell'esercizio Riserva al (5) 2 (3) ALTRE RISERVE Le altre riserve, di importo pari a 135 milioni di euro (136 milioni di euro al 31 dicembre 2014), riguardano: - la riserva da conferimento del ramo Trasporto Gas, su cui insistono gli stessi vincoli previsti per la riserva sovrapprezzo azioni (117 milioni di euro);; - la riserva indisponibile costituita a fronte dell art. 7, comma 7 del D.Lgs. n. 38/05 derivante dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali IFRS (18 milioni di euro). UTILI RELATIVI AD ESERCIZI PRECEDENTI Gli utili relativi ad esercizi precedenti ammontano a 489 milioni di euro (260 milioni di euro al 31 dicembre 2014). L incremento registrato è dovuto alla quota non distribuita dell utile netto dell esercizio precedente e alla riclassifica della quota parte divenuta disponibile della riserva costituita a fronte dell art. 7, comma 7 del D.Lgs. n. 38/05 derivante dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali (IFRS).

140 137 DIVIDENDI L Assemblea ordinaria degli Azionisti di Snam Rete Gas S.p.A. ha deliberato in data 20 aprile 2015 la distribuzione del dividendo ordinario di 0,3538 euro per azione. Il dividendo, pari 425 milioni di euro, è stato messo in pagamento a partire dal 15 giorno successivo alla data dell Assemblea con stacco cedola fissato il 27 maggio Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 10 marzo 2016 ha deliberato di proporre all Assemblea degli Azionisti, convocata per il 22 aprile 2016, la distribuzione di un dividendo ordinario di importo pari a 0,2744 euro per azione. Il dividendo di ,00 euro sarà messo in pagamento a partire dal 15 giorno successivo alla data della stessa Assemblea. ANALISI DELLA COMPOSIZIONE DEL PATRIMONIO NETTO E RELATIVO REGIME DI DISPONIBILITÀ (milioni di ) Importo Possibilità di utilizzazione Quota disponibile CAPITALE SOCIALE RISERVE DI CAPITALE Riserva da soprapprezzo delle azioni A, B, C Riserva legale 240 B 240 Riserva da conferimento 117 A, B, C 117 RISERVE DI UTILI 'Riserva da remeasurement piani a benefici definiti per i dipendenti (3) Utili relativi ad esercizi precedenti 489 A, B, C 489 Riserva da prima applicazione IFRS ex art. 7 D.L. n.38/05 comma 7 18 TOTALE Quote non distribuibili 240 Residua quota distribuibile LEGENDA: A: disponibile per aumento di capitale B: disponibile per copertura perdite C: disponibile per distribuzione ai soci Relativamente ai movimenti delle voci di Patrimonio netto intercorse durante l esercizio si rimanda al Prospetto delle variazioni nelle voci di Patrimonio netto. Dell ammontare totale delle riserve, pari a milioni di euro, l importo di milioni di euro concorrerà alla formazione del reddito imponibile, ai fini IRES ed IRAP, qualora sia distribuito, in quanto su tale importo, che corrisponde agli ammortamenti, alle rettifiche di valore e agli accantonamenti effettuati ai soli fini fiscali, al netto della relativa fiscalità differita, ai sensi dell art. 109, comma 4, lett. b), del T.U.I.R., è istituito il vincolo di sospensione d imposta, a norma della art. 176, comma 5, del T.U.I.R. (c.d. vincolo di massa ) Tale vincolo è stato trasferito in sede di conferimento del ramo d azienda Trasporto Gas, avvenuto in continuità di valori fiscali dalla società conferente (Snam S.p.A.) alla società conferitaria (Snam Rete Gas S.p.A.), ai sensi di quanto disposto dall art.176, primo comma, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R.), approvato con D.P.R. n. 917/1986, così come modificato dalla legge 24 dicembre 2007 n.244. Secondo quanto previsto dal comma 5 del medesimo art.176, l eccedenza in sospensione d imposta ai sensi dell art. 109, comma 4, lettera b) del T.U.I.R., relativa al ramo d azienda oggetto di conferimento, non concorre alla formazione del reddito della società conferente e si trasferisce alla società conferitaria, che istituisce il vincolo di sospensione d imposta previsto dalla citata norma.

141 GARANZIE, IMPEGNI E RISCHI Le garanzie, impegni e rischi, di importo pari a milioni di euro (1.087 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si analizzano come segue: (milioni di ) Garanzie prestate nell'interesse proprio Impegni Impegni per l'acquisto di beni e servizi Rischi Rischi per risarcimenti e contestazioni Totale Le garanzie prestate nell interesse proprio si riferiscono principalmente a manleve a favore della controllante Snam (25 milioni di euro) a fronte di fidejussioni rilasciate nell interesse della Società a garanzia di buona esecuzione lavori (20 milioni di euro), a copertura degli impegni derivanti da un progetto per la realizzazione di un complesso immobiliare nel comune di San Donato Milanese da destinare ad uso uffici (4 milioni di euro) e per locazioni passive (1 milione di euro). Gli impegni assunti al 31 dicembre 2015 con fornitori per l acquisto di attività materiali e la fornitura di servizi relativi agli investimenti in attività materiali e immateriali in corso di realizzazione ammontano a milioni di euro (763 milioni di euro al 31 dicembre 2014). I rischi per risarcimenti e contestazioni, di importo pari a 43 milioni di euro (294 milioni di euro al 31 dicembre 2014), sono relativi a oneri risarcitori possibili ma non probabili in conseguenza di controversie legali in atto, con bassa probabilità di verifica del relativo rischio economico. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI Premessa La controllante Snam ha istituito, alle dirette dipendenze dell Amministratore Delegato, l unità Enterprise Risk Management (ERM) al fine di presidiare il processo di gestione integrata dei rischi aziendali per tutte le società del Gruppo Snam. I principali obiettivi dell ERM riguardano la definizione di un modello di valutazione dei rischi che consenta di individuare gli stessi secondo logiche omogenee e trasversali, di identificare i rischi prioritari, nonché di garantire il consolidamento delle azioni di mitigazione e l elaborazione di un sistema di reporting. ERM opera nell ambito del più vasto Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Snam. Nell ambito dei rischi d impresa, i principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, gestiti da Snam Rete Gas, sono i seguenti: i. rischio di variazione dei tassi di interesse;; ii. iii. iv. il rischio di credito derivante dalla possibilità di default di una controparte;; il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni a breve termine;; il rischio di default e covenant sul debito.

142 139 Di seguito sono descritte le politiche e i principi adottati dalla Società per la gestione e il controllo dei rischi derivanti da strumenti finanziari sopra elencati. In accordo con le informazioni da indicare ai sensi dell IFRS 7, sono altresì illustrate la natura e l entità dei rischi risultanti da tali strumenti. Rischio di variazione dei tassi di interesse Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie dell impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L obiettivo della Società è la minimizzazione del rischio di tasso d interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nei piani societari. Il Gruppo Snam si è dotato di una struttura di Finanza Operativa, in funzione del modello di finanza accentrata, che raccoglie i fabbisogni del gruppo e gestisce le posizioni rivenienti, ivi incluse le operazioni di carattere strutturale, in coerenza con gli obiettivi dei piani finanziari, garantendo il mantenimento del profilo di rischio entro i limiti definiti. Snam Rete Gas intrattiene rapporti finanziari unicamente con la controllante Snam che svolge attività finanziaria per conto delle società del Gruppo Snam, in forza di una convenzione in base alla quale provvede alla copertura dei fabbisogni finanziari e all impiego della liquidità della Società. Al 31 dicembre 2015 il Gruppo Snam utilizza risorse finanziarie esterne nelle forme di contratti di finanziamento bilaterali e sindacati con Banche e altri Istituti Finanziatori, sotto forma di debiti finanziari a medio - lungo termine e linee di credito bancarie a tassi di interesse indicizzati sui tassi di riferimento del mercato, in particolare l Europe Interbank Offered Rate (EURIBOR), e di prestiti obbligazionari a tasso fisso e variabile, collocati nell ambito del programma EMTN (Euro Medium Term Note) e variabile collocati presso investitori istituzionali operanti in Europa. Alla data del 31 dicembre 2015 Snam Rete Gas non detiene strumenti finanziari derivati. Gli impatti sul patrimonio netto e sul risultato al 31 dicembre 2015 ipotizzando una variazione positiva e negativa del 10% dei tassi di interesse effettivamente applicati nel corso dell esercizio, risultano non rilevanti poiché inferiori al milione di euro. Rischio credito Il rischio credito rappresenta l esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. Il mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull equilibrio finanziario di Snam Rete Gas. Relativamente al rischio di inadempienza della controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle unità di business e alle funzioni accentrate di Snam per le attività connesse al recupero crediti e all eventuale gestione del contenzioso. La Società presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, tra i quali il più significativo per volume di affari è eni S.p.A. Le regole per l accesso dei Clienti ai servizi offerti sono stabilite dall Autorità sono previste nel Codice di Rete, ovvero il contratto che regola i diritti e gli obblighi dei soggetti coinvolti nel processo di erogazione del servizio di trasporto gas e detta clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da parte dei clienti. Nel Codice è previsto, in particolare, il rilascio di garanzie a parziale copertura di alcune obbligazioni assunte qualora il cliente non sia in possesso di un rating creditizio rilasciato da primari organismi internazionali. La disciplina regolatoria ha altresì previsto specifiche clausole al fine di garantire la neutralità del Responsabile dell attività di Bilanciamento, attività svolta a partire dal 1 dicembre 2011 da Snam Rete Gas in qualità di impresa maggiore di trasporto ed ha individuato nella Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (dal 1 gennaio CSEA) il soggetto che in ultima istanza dovrà farsi carico di garantire il pagamento delle somme incassate dagli Utenti Per maggiori informazioni riguardanti la disciplina del Bilanciamento si veda lo specifico paragrafo del capitolo Le infrastrutture e il servizio di trasporto del gas naturale all interno della Relazione sulla Gestione e per le azioni di recupero dei crediti intraprese dalla Società si veda la nota n. 21 Garanzie, impegni e rischi - Recupero dei crediti nei confronti di alcuni Utenti del servizio di trasporto e bilanciamento.

143 140 Non può essere escluso, tuttavia, che la Società possa incorrere in passività e/o perdite derivanti dal mancato adempimento di obbligazioni di pagamento dei propri clienti, tenuto anche conto dell attuale congiuntura economico-finanziaria che rende l attività di incasso crediti più complessa e critica. La massima esposizione al rischio di credito per la Società al 31 dicembre 2015 è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie esposte in bilancio. Come già analizzato all interno del punto n. 7 Crediti commerciali e altri crediti, cui si rimanda per i dettagli, i crediti scaduti e non svalutati al 31 dicembre 2015 ammontano a 64 milioni di euro (70 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Essi includono principalmente i crediti verso gli Utenti riferiti a corrispettivi di scostamento e addizionali tariffarie non svalutati in quanto da retrocedere all Autorità una volta incassati. Occorre comunque rilevare che circa il 53% dei crediti commerciali (43% al 31 dicembre 2014) è riferito a clienti di primaria affidabilità, tra i quali eni S.p.A. che rappresenta il 34% del totale dei crediti commerciali (27% al 31 dicembre 2014). Rischio liquidità Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio l attività aziendale. L obiettivo di Snam Rete Gas è quello di porre in essere una struttura finanziaria (in termini di rapporto tra indebitamento e RAB, tra indebitamento a breve e a medio lungo termine e di indebitamento a tasso fisso e a tasso variabile) che, in coerenza con gli obiettivi di business, garantisca un livello di liquidità adeguato, minimizzando il relativo costo opportunità e mantenga un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito. Ad oggi Snam Rete Gas si finanzia interamente tramite prestiti da parte della società controllante Snam che svolge attività finanziaria per conto delle società del Gruppo, in forza di una convenzione in base alla quale provvede alla copertura dei fabbisogni finanziari e all impiego della liquidità della Società. Allo stato attuale, la Società ritiene che i flussi derivanti dalla gestione dell impresa e l attuale struttura finanziaria e patrimoniale assicurino l accesso tramite la controllante Snam, a normali condizioni di mercato, ad un ampio spettro di forme di finanziamento attraverso il mercato dei capitali e le istituzioni creditizie. Tuttavia, non sussiste garanzia che Snam Rete Gas sia in grado di ottenere prestiti e finanziamenti da altre fonti alle stesse condizioni di quelle attualmente in essere. Rischio di default e covenant sul debito Il rischio di default è il rischio relativo al verificarsi di un evento di inadempimento contrattuale, che può determinare l accelerazione del rimborso del finanziamento, generando così un potenziale rischio di liquidità. Come già descritto nelle note illustrative, al 31 dicembre 2015 la Società ha in essere solo contratti di finanziamento con la controllante Snam. Tali contratti contengono, inter alia, clausole di change of control che prevedono l obbligo di Snam Rete Gas di rimborsare anticipatamente l intero importo del finanziamento in caso di perdita del controllo di Snam Rete Gas da parte di Snam. Inoltre, per alcuni di questi sono previsti obblighi di rimborso anticipato al verificarsi di eventi stabiliti nei contratti di provvista stipulati da Snam che causano l obbligo di rimborso anticipato dei propri finanziamenti. Alla data del 31 dicembre 2015 tutte le clausole restrittive contrattualmente previste risultano rispettate.

144 141 Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie Nella seguente tabella si riporta il piano dei rimborsi contrattualmente previsti relativi ai debiti finanziari compresi i pagamenti per interessi: (milioni di ) Scadenze Saldo al Saldo al Quota con scadenza entro 12 mesi Quota con scadenza oltre 12 mesi Oltre Passività finanziarie Passività finanziarie verso controllanti Altri finanziatori Interessi su debiti finanziari Altre informazioni sugli strumenti finanziari Con riferimento alle categorie previste dallo IAS 39, si precisa che la Società non detiene attività finanziarie detenute fino alla scadenza, né attività disponibili per la vendita, né possedute per la negoziazione. Di conseguenza le attività e le passività finanziarie rientrano integralmente nella categoria degli strumenti finanziari valutati secondo il metodo del costo ammortizzato. Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue: (milioni di ) Valore di iscrizione Proventi/Oneri rilevati a Conto Economico Proventi/Oneri rilevati a Patrimonio Netto Saldo al Saldo al Saldo al Saldo al Strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato - crediti commerciali e altri crediti (42) - debiti commerciali e altri debiti debiti finanziari (237) (227) Valore di mercato degli strumenti finanziari Nella tabella seguente viene fornito il confronto tra il valore di iscrizione delle attività e passività finanziarie e il relativo fair value. (milioni di ) Saldo al Saldo al Valore contabile Valore di mercato Valore contabile Valore di mercato Strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato - crediti commerciali e altri crediti debiti commerciali e altri debiti debiti finanziari

145 142 Contenziosi Snam Rete Gas è parte in procedimenti civili, amministrativi e penali e in azioni legali collegate al normale svolgimento delle sue attività. Sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, e tenuto conto dei rischi esistenti, la Società ritiene che tali procedimenti e azioni non determineranno effetti negativi rilevanti sul proprio bilancio. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti più significativi;; salvo diversa indicazione non è stato effettuato alcuno stanziamento a fronte dei contenziosi di seguito descritti in quanto la Società ritiene improbabile un esito sfavorevole dei procedimenti, ovvero perché l ammontare dello stanziamento non è stimabile in modo attendibile. Contenzioso penale Indagini della Magistratura sulla misura del gas La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nell anno 2006 aveva aperto un procedimento penale in relazione alla questione della Misura del gas e alla legittimità e affidabilità dei Misuratori cosiddetti Venturimetrici che aveva visto coinvolte varie società della filiera del gas, tra cui Snam Rete Gas. La Società era indagata ai sensi degli artt. 24 e 25-ter del D. Lgs. 231/2001. Nel novembre 2009 è stato notificato l Avviso di Conclusione delle Indagini Preliminari. Risultavano soggetti indagati, a vario titolo, taluni dirigenti e responsabili di funzione (ivi compresi ex dirigenti e responsabili). Il periodo oggetto di contestazione si riferiva a un arco temporale che copriva complessivamente gli anni dal 2003 al 2007, in relazione principalmente alle dichiarazioni annuali di consumo del gas naturale e all accertamento e/o pagamento delle accise sul gas naturale, nonché all eventuale ostacolo all esercizio delle funzioni di vigilanza. Sono stati oggetto di approfondimento, col supporto dei professionisti esterni indipendenti, gli aspetti di natura amministrativa, di natura tributaria e di natura comunitaria;; all esito, confortata dai pareri ottenuti, Snam Rete Gas ha ritenuto non fondate le contestazioni avanzate e pertanto ha considerato remoto il rischio di un conseguente impatto economico negativo a proprio carico. In data 24 gennaio 2012 il G.U.P ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere per tutti gli indagati e ha contestualmente disposto il dissequestro degli strumenti di misura. Avverso tale sentenza è stato depositato Ricorso per Cassazione dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Milano. La Corte di Cassazione ha annullato parzialmente la sentenza impugnata, respingendo nel resto il ricorso del P.M, in particolare per l effetto, sono venute meno le imputazioni di cui agli articoli 472 c.p., comma 1 e 2, 2638 c.c., comma 1, e l imputazione ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001. A seguito del rinvio operato dalla Corte di Cassazione, in data 12 dicembre 2013 si è aperta la nuova udienza preliminare, all esito della quale il GUP, ha disposto il rinvio a giudizio limitatamente agli anni 2006 e Il dibattimento si è aperto il 18 aprile All'udienza del 27 marzo 2015 il Tribunale di Milano ha assolto gli imputati dai reati contestati perché il fatto non sussiste e perché il fatto non costituisce reato. Il Pubblico ministero ha proposto appello. Evento Tresana In data 18 gennaio 2012 si è verificata una esplosione sul gasdotto La Spezia-Cortemaggiore (Tresana) durante i lavori di manutenzione sullo stesso (eseguiti da un subappaltatore). Snam Rete Gas è prontamente intervenuta per fornire tutto l aiuto necessario e successivamente per accertare le responsabilità e le cause dell incidente. Il 28 gennaio 2012 il flusso di gas è stato ristabilito sulla linea. Dopo la conclusione delle indagini preliminari sono state mosse contestazioni, a vario titolo, ad alcuni manager e dirigenti e in seguito al rinvio a giudizio disposto dal GUP il 23 giugno 2015 si è aperto il dibattimento. Evento di Pineto La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo ha aperto, nei confronti di alcuni amministratori, dirigenti e manager, anche passati, un indagine in relazione all incidente occorso in data 6 marzo 2015 nei

146 143 pressi della città di Pineto (Teramo), riguardante una fuga di gas in un tratto di metanodotto. Le ragioni della perdita e del conseguente incendio sono in corso di accertamento. Il metanodotto è stato prontamente messo in sicurezza, tramite l interruzione della fuga di gas e agevolando l estinzione dell incendio. Snam Rete Gas sta attivamente collaborando con le Autorità competenti. Evento Genova La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova ha aperto un procedimento penale, contro ignoti, in relazione all evento occorso in data 20 marzo 2014 nel territorio del Comune di Serra Riccò (GE). Nello specifico trattasi della fuoriuscita di gas da una tubazione del metanodotto denominato Derivazione per Recco. Su richiesta del Pubblico Ministero, il GIP ha emesso decreto di archiviazione, il 24 novembre Evento Ravenna La Procura della Repubblica di Ravenna ha aperto un indagine penale, nei confronti di alcuni dirigenti e manager di Snam Rete Gas in relazione all evento occorso in data 10 dicembre 2014, presso lo stabilimento Nodo di Ravenna della Snam Rete Gas in cui si è sviluppato un incendio che ha interessato uno degli impianti di preriscaldamento del gas. Dopo l intervento dei Vigili del Fuoco, secondo quanto previsto dalle policy aziendali, Snam Rete Gas è intervenuta per prevenire rischi ambientali e per accertare le cause dell incendio. Il Pubblico Ministero ha formulato richiesta di archiviazione al Giudice per le indagini preliminari. Evento Sestino (AR) La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo ha aperto, nei confronti di alcuni amministratori e dirigenti, anche passati di Snam Rete Gas, un procedimento penale in relazione all evento occorso in data 19 novembre 2015 nel territorio del Comune di Sestino (AR). In tale data si verificava una rottura del gasdotto che causava una fuoriuscita incontrollata di gas. Le ragioni della fuoriuscita e dell incendio del gas sono in corso di accertamento. Snam Rete Gas sta attivamente collaborando con le Autorità competenti. Istruttorie Istruttoria per l accertamento di violazioni in materia di misura del gas naturale nei confronti di Snam Rete Gas e richiesta di informazioni Con deliberazione VIS 97/11 notificata in data 15 novembre 2011, l Autorità ha avviato un procedimento per accertare la sussistenza di violazioni in materia di misura del gas naturale, in relazione a presunte anomalie nel rilevamento della misura del gas con riferimento a 45 impianti. Successivamente, con deliberazione 431/2012/S/gas del 25 ottobre 2012 l AEEGSI ha avviato un ulteriore procedimento sanzionatorio per l accertamento di violazioni in materia di misura del gas naturale disponendo, al contempo, la riunione con il succitato procedimento istruttorio. Snam Rete Gas ha presentato una proposta d impegni in relazione alle condotte contestate, integrata con l aggiornamento della situazione degli impianti di Regolazione e Misura (REMI) oggetto del procedimento. Con deliberazione 332/2015/S/gas del 9 luglio 2015, l AEEGSI ha dichiarato l inammissibilità della proposta di impegni, ritenendo che gli stessi non fossero idonei a ripristinare l assetto degli interessi anteriore alle violazioni contestate o ad eliminare eventuali conseguenze immediate e dirette delle violazioni medesime. Istruttoria per violazione della regolazione della disponibilità delle misure del potere calorifico superiore del gas naturale Con deliberazione VIS 12/11, all esito di Istruttoria avviata con deliberazione VIS 85/09, l AEEGSI aveva irrogato una sanzione di 580 mila euro a carico di Snam Rete Gas per violazione di regole imposte alle

147 144 società di trasporto gas sulla corretta misurazione e utilizzo del potere calorifico superiore (di seguito PCS) del gas naturale. Tale parametro è necessario per determinare l'energia effettivamente fornita agli operatori del mercato ovvero i singoli venditori. L'AEEGSI ha ritenuto di sanzionare la temporanea interruzione, in limitati casi, della rilevazione meccanicochimica del PCS. L AEEGSI ha peraltro evidenziato che la violazione non ha comportato alcun aggravio in bolletta e, nel definire l'importo della sanzione, ha tenuto conto delle azioni correttive poste in essere da Snam Rete Gas per migliorare il servizio di misura e scongiurare per il futuro analoghi riflessi negativi sul funzionamento. Snam Rete Gas, in parallelo al pagamento della sanzione, ha depositato ricorso giurisdizionale per la riforma del provvedimento. Con sentenza del 2 luglio 2015, il TAR Lombardia ha rigettato il ricorso ritenendo la sussistenza dell illecito di mera condotta e che l importo della sanzione comminata sarebbe coerente con il carattere, ritenuto non grave dall AEEGSI, dell illecito medesimo. Deliberazione 145/2013/R/gas - Procedimento per la determinazione della quota parte degli oneri derivanti dai crediti non riscossi, da riconoscere al Responsabile del Bilanciamento gas Con Deliberazione del 5 aprile 2013 n. 145/2013/R/gas, l AEEGSI ha avviato un procedimento per la determinazione della quota parte degli oneri derivanti dai crediti non riscossi, da riconoscere al responsabile del bilanciamento gas, per il periodo 1 dicembre ottobre Il procedimento in oggetto scaturisce dagli esiti dell istruttoria conoscitiva avviata con deliberazione 282/2012/R/gas avente ad oggetto le modalità di regolazione delle partite economiche del bilanciamento e delle azioni adottate a tutela del sistema relativamente al periodo 1 dicembre maggio La citata istruttoria conoscitiva si è conclusa con deliberazione 144/2013/E/gas e l AEEGSI, con la deliberazione 145/2013/R/gas, ha ritenuto necessario avviare un procedimento ad hoc per la determinazione della quota parte degli oneri da riconoscere a Snam Rete Gas in merito ai crediti complessivamente non riscossi e per verificarne la situazione evolutiva. In data 6 agosto 2014 è stata notificata la comunicazione delle risultanze istruttorie che hanno ritenuto non sussistenti i presupposti per il riconoscimento degli oneri in contestazione. In data 20 aprile 2015, si è tenuta l audizione finale dinanzi al Collegio. Con deliberazione 608/2015/R/gas dell 11 dicembre 2015 l Autorità ha chiuso il procedimento in esame ritenendo di non riconoscere la quota parte dei crediti non riscossi in relazione alle specifiche fattispecie oggetto di istruttoria, per un ammontare complessivo di circa 130 milioni iva inclusa, ma facendo in ogni caso salvo il diritto di Snam Rete Gas di trattenere i crediti relativi alle partite economiche del bilanciamento eventualmente già recuperati a seguito delle azioni giudiziarie intraprese nei confronti degli shipper inadempienti nella misura corrispondente agli importi non riconosciuti. Infine, l Autorità ha riconosciuto a Snam Rete Gas la rimanente parte dei crediti non riscossi relativi al periodo 1 dicembre ottobre La Società, ritenendo che vi fossero i presupposti per il riconoscimento della quota parte degli oneri derivanti dai crediti non riscossi e oggetto del procedimento in questione, ha impugnato la deliberazione 608/2015/R/gas dinanzi all autorità giudiziaria competente. La Società ha effettuato un accantonamento al fondo svalutazione crediti. Deliberazione n. 9/2014/S/gas - Avvio di un procedimento sanzionatorio nei confronti di Snam Rete Gas per inosservanza della Deliberazione 292/2013/R/gas. Con Deliberazione n. 9/2014/S/gas, pubblicata in data 27 gennaio 2014, l'aeegsi ha disposto l'avvio di un procedimento sanzionatorio nei confronti di Snam Rete Gas per inosservanza della deliberazione 292/2013/R/gas. Il procedimento è volto ad accertare l'esistenza o meno di ritardi negli adempimenti connessi al recepimento delle modifiche del Codice di Rete stabilite con Deliberazione 292/2013/R/gas, in materia di settlement ovvero determinazione delle relative partite fisiche ed economiche del bilanciamento del sistema del gas. Snam Rete Gas assicura la più ampia collaborazione, fornendo tutti gli elementi utili a dimostrare la legittimità del proprio operato. 35 Per maggiori informazioni si rimanda al successivo paragrafo Recupero dei crediti nei confronti di alcuni utenti del sistema del trasporto e bilanciamento.

148 145 Recupero dei crediti nei confronti di alcuni Utenti del servizio di trasporto e bilanciamento Il servizio di bilanciamento garantisce la sicurezza della rete e la corretta allocazione dei costi tra gli operatori di mercato. Il bilanciamento ha una doppia valenza: fisica e commerciale. Il bilanciamento fisico del sistema è l insieme delle operazioni mediante le quali Snam Rete Gas, tramite il proprio Dispacciamento, controlla in tempo reale i parametri di flusso (portate e pressioni) al fine di garantire in ogni istante la sicura ed efficiente movimentazione del gas dai punti d immissione ai punti di prelievo. Il bilanciamento commerciale è l insieme delle attività necessarie alla corretta programmazione, contabilizzazione ed allocazione del gas trasportato, nonché il sistema di corrispettivi che incentiva gli Utenti a mantenere l eguaglianza tra le quantità immesse e prelevate dalla rete. Ai sensi del vigente regime di bilanciamento, introdotto dalla deliberazione ARG/gas 45/11 ed entrato in vigore il 1 dicembre 2011, Snam Rete Gas, nella qualità di Responsabile del Bilanciamento, è tenuta ad approvvigionarsi dei quantitativi di gas necessari a bilanciare il sistema ed offerti sul mercato dagli Utenti attraverso una piattaforma dedicata del Gestore dei Mercati Energetici (GME), e provvede, di conseguenza, alla regolazione economica delle singole posizioni di disequilibrio attraverso acquisti e vendite di gas sulla base di un prezzo unitario di riferimento (cosiddetto principio del merito economico). La Società, peraltro, è tenuta a recuperare dagli eventuali utenti morosi le somme impiegate per la regolazione delle rispettive posizioni di disequilibrio. a) Crediti non corrisposti relativamente al periodo tra il 1 dicembre 2011 e il 23 ottobre 2012 La disciplina regolatoria inizialmente stabilita dall Autorità con deliberazione ARG/gas 155/11 prevedeva che gli utenti fossero obbligati a prestare specifiche garanzie a copertura della propria esposizione e, laddove Snam Rete Gas avesse operato diligentemente e non fosse riuscita a recuperare gli oneri connessi all erogazione del servizio, detti oneri sarebbero stati recuperati attraverso un apposito corrispettivo determinato dall Autorità. La citata deliberazione, con riferimento alle partite economiche insorte nell ambito del sistema di bilanciamento, disponeva che il Responsabile del Bilanciamento avrebbe ricevuto dalla Cassa Conguaglio Settore Elettrico - CCSE (Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali - CSEA a partire dal 1 gennaio 2016), il valore dei crediti non corrisposti entro il termine del mese successivo a quello di comunicazione 36. Con successiva deliberazione 351/2012/R/gas 37 l Autorità ha previsto l avvio al 1 ottobre 2012 dell'applicazione del corrispettivo unitario variabile CV BL a copertura dei crediti non riscossi disponendo la rateizzazione degli oneri da recuperare su un minimo di 36 mesi con un importo massimo mensile pari a 6 milioni di euro. L Autorità, con la deliberazione 282/2012/R/gas, come successivamente integrata dalla delibera 444/2012/R/gas, ha avviato un istruttoria conoscitiva in relazione alle modalità di erogazione del servizio di bilanciamento per il periodo compreso tra il 1 dicembre 2011 e il 23 ottobre L istruttoria è stata chiusa con deliberazione dell Autorità 144/2013/E/gas del 5 aprile In pari data, l Autorità: (i) ha adottato la deliberazione 145/2013/R/gas con la quale ha avviato il procedimento per la determinazione della quota parte degli oneri derivanti dai crediti non riscossi, da riconoscere al responsabile del bilanciamento gas, per il periodo 1 dicembre ottobre 2012;; (ii) ha avviato sei procedimenti sanzionatori finalizzati all accertamento di violazioni in materia di servizio di bilanciamento del gas naturale Da presentare alla CCSE (CSEA dal 1 gennaio 2016) decorsi quattro mesi dalla scadenza delle fatture non pagate. 37 La predetta delibera è stata annullata con sentenza del TAR di Milano n.1587/2014, in relazione all obbligo per gli Utenti di corresponsione del corrispettivo CVBL nella misura di 0,001 /Smc a decorrere dal 1 ottobre Peraltro, con successiva Delibera 372/2014/R/gas il coefficiente è stato rideterminato nella medesima misura di 0,001 /Smc. 38 L arco temporale oggetto di istruttoria conoscitiva inizialmente limitato al periodo 1 dicembre maggio 2012 è stato successivamente esteso fino al 23 ottobre 2012 dalla deliberazione n. 444/2012/R/gas. 39 Al 31 dicembre 2015, sono stati conclusi quattro dei richiamati procedimenti mediante approvazione delle delibere 151/2014/S/gas, 188/2014/S/gas, 241/2014/S/gas e 471/2014/S/gas con le quali l Autorità ha irrogato rilevanti sanzioni pecuniarie nei confronti dei quattro Utenti interessati.

149 146 Con riferimento all istruttoria di cui al precedente punto (i), è intervenuta la deliberazione 608/2015/R/gas di chiusura del procedimento, con la quale l Autorità ha ritenuto di non riconoscere una quota parte dei crediti non riscossi in relazione a specifiche fattispecie oggetto dell istruttoria, facendo, in ogni caso salvo il diritto di Snam Rete Gas di trattenere i crediti relativi alle partite economiche del bilanciamento, eventualmente già recuperati. La Società ha impugnato la deliberazione 608/2015/R/gas, dinanzi all Autorità giudiziaria competente. Durante il suindicato periodo oggetto di istruttoria, Snam Rete Gas, dopo aver risolto i contratti di Trasporto dei sei utenti interessati dai procedimenti sanzionatori sopra richiamati, in quanto morosi o comunque inadempienti rispetto agli obblighi previsti dalla regolazione di settore e dal Codice di Rete in tema di bilanciamento, ha avviato le azioni di recupero crediti riferibili alle partite economiche insorte in relazione alle operazioni di bilanciamento commerciale affidate a Snam Rete Gas in qualità di responsabile del bilanciamento, nonché in relazione al servizio di trasporto. Le competenti Autorità Giudiziarie hanno rilasciato undici decreti ingiuntivi provvisoriamente esecutivi, di cui sei in relazione a crediti riconducibili al servizio di bilanciamento e cinque in relazione a crediti per il servizio di trasporto 40, ottenuti i quali Snam Rete Gas ha avviato le necessarie procedure esecutive che hanno condotto al recupero di importi trascurabili rispetto alla posizione debitoria complessiva degli utenti, ciò anche in considerazione delle procedure concorsuali nelle more avviate da tutti gli utenti in parola. In particolare, allo stato: - tre Utenti sono stati dichiarati falliti e Snam Rete Gas ha ottenuto altrettanti provvedimenti di ammissione allo stato passivo per l intero credito vantato, oltre interessi;; - tre Utenti hanno presentato richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo. Per uno dei tre utenti l Autorità Giudiziaria ha emanato il provvedimento di omologa del concordato 41. Un secondo Utente è stato ammesso alla procedura di concordato preventivo nell ambito della quale il piano presentato è stato sottoposto al voto dei creditori 42. Infine, si è in attesa della presentazione del piano di concordato del terzo Utente 43. b) Crediti non corrisposti successivi al 23 ottobre 2012 Nel 2013 sono stati risolti due ulteriori contratti di trasporto. In relazione ad un primo utente, con decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, il Tribunale di Milano ha intimato all utente di pagare a Snam Rete Gas la complessiva somma di circa 14 milioni di euro riconducibili al servizio di bilanciamento, oltre interessi e spese. Le procedure esecutive avviate hanno condotto al recupero di circa 500 mila euro. L utente si è opposto al decreto ingiuntivo formulando domanda riconvenzionale in cui richiede il risarcimento dei danni asseritamente subiti. In relazione ad un secondo Utente sono stati ottenuti due decreti ingiuntivi provvisoriamente esecutivi rispettivamente per circa 700 mila euro, in relazione al servizio di bilanciamento, e per circa 4,5 milioni di euro, in relazione al servizio di trasporto. Sono state conseguentemente attivate le procedure funzionali a dare esecuzione ai decreti nei confronti dei quali l Utente ha presentato opposizione senza formulare domanda riconvenzionale. L Utente, peraltro, è stato recentemente dichiarato fallito Alcuni dei citati decreti ingiuntivi sono stati opposti dagli utenti interessati. In particolare, tre utenti, oltre a richiedere di sospendere la provvisoria esecutività e di revocare e/o dichiarare nulli, annullabili e/o comunque privi di effetto i decreti ingiuntivi medesimi, hanno formulato domande riconvenzionali per la condanna di Snam Rete Gas al risarcimento dei danni che asseritamente avrebbero subìto. In relazione a due utenti, i giudizi di opposizione da questi attivati sono stati dichiarati estinti con conseguente caducazione della domanda riconvenzionale e passaggio in giudicato dei decreti ingiuntivi. 41 Nei confronti del provvedimento di omologa è stato proposto reclamo innanzi alla Corte d Appello di Torino, nonché stante il provvedimento confermativo adottato dalla medesima Corte impugnazione innanzi la Suprema Corte di Cassazione. 42 Con tale Utente Snam Rete Gas ha formalizzato un piano di rientro finalizzato all integrale soddisfacimento dei crediti vantati. Peraltro, a seguito della presentazione della richiesta di concordato preventivo ha interrotto i pagamenti. Inoltre, si segnala che una prima procedura di concordato preventivo presentata dal medesimo Utente è stata archiviata per mancata approvazione da parte dei creditori, con conseguente presentazione di una nuova domanda di concordato. 43 Con tale Utente Snam Rete Gas ha formalizzato un piano di rientro finalizzato all integrale soddisfacimento dei crediti vantati. Peraltro, a seguito della presentazione della richiesta di concordato preventivo ha interrotto i pagamenti. 44 Sono in corso le attività per l insinuazione al passivo.

150 147 Nel 2014 è stato risolto un ulteriore contratto di trasporto in relazione ad un utente che non ha provveduto a saldare fatture relative al servizio di bilanciamento per un importo di circa 75 mila Euro e al servizio di trasporto per un importo di circa 180 mila Euro. Snam Rete Gas ha conseguentemente attivato le azioni di recupero del credito ottenendo due decreti ingiuntivi provvisoriamente esecutivi. L Utente, peraltro, è stato recentemente dichiarato fallito 45. Snam Rete Gas, così come di fatto già riconosciuto nei decreti ingiuntivi provvisoriamente esecutivi emessi dall Autorità Giudiziaria, ha tenuto una condotta corretta e conforme alle disposizioni del contratto di trasporto, del Codice di Rete e in generale della normativa di riferimento. c) Eventi successivi alla chiusura dell esercizio In sede di indagini preliminari, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, ha disposto, in data 12 febbraio 2016, il sequestro preventivo in via d urgenza di beni mobili ed immobili appartenenti a società e soggetti riconducibili a vario titolo ai cinque utenti sopra richiamati. Tale procedimento penale è scaturito a seguito dell atto di denuncia-querela (e successivi atti integrativi) che Snam Rete Gas aveva sporto, in qualità di persona offesa, nel mese di ottobre 2012 per i reati di falso e truffa aggravata. Allo stato la società è persona offesa dal reato. Altri provvedimenti regolatori Consiglio di Stato - Sentenza n. 3735/2015 in materia di tariffe di trasporto e dispacciamento del gas naturale per il periodo Con sentenza n. 3735/2015, depositata in data 28 luglio 2015, il Consiglio di Stato (di seguito anche CdS) ha confermato quanto disposto dal T.A.R. Lombardia in merito all annullamento parziale delle deliberazioni dell AEEGSI n. 514/2013/R/gas, recante la determinazione dei Criteri di regolazione delle tariffe di trasporto e dispacciamento del gas naturale per il periodo , e le successive deliberazioni n. 603/2013/R/gas e n. 641/2013/R/com, per la mancata previsione nella disciplina in oggetto di un meccanismo di degressività in favore dei clienti finali con elevato consumo di gas. L Autorità, con deliberazione 429/2015/R/gas, pubblicata in data 3 settembre 2015, ha avviato un procedimento che avrebbe dovuto concludersi entro il 31 dicembre 2015 per ottemperare alla menzionata sentenza. Tale procedimento risulta ancora pendente, pertanto, si rimane in attesa del provvedimento finale. Consiglio di Stato - Sentenza n. 2888/ in materia di tariffe di trasporto e dispacciamento del gas naturale per il periodo Con sentenza n. 2888/2015, depositata in data 12 giugno 2015, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso introdotto dall AEEGSI per la riforma della sentenza del T.A.R. Lombardia- Milano, che aveva annullato le disposizioni contenute nelle delibere ARG/gas/184/09, 192/09, 198/09 e 218/10 in materia di tariffe di trasporto e di dispacciamento gas naturale per il periodo Il CdS, con riferimento alla determinazione delle tariffe, ha riconosciuto che l AEEGSI non avrebbe fornito adeguati supporti logici e/o normativi per quanto riguarda la ripartizione delle componenti capacitycommodity nella misura del 90%-10%. Il CdS ha, inoltre, dichiarato illegittimo il meccanismo di determinazione del contributo per il gas destinato alle centrali di compressione di Snam secondo un nuovo criterio basato sull autoconsumo (che prevede un prelievo diretto in natura del combustibile misurato in base agli usi delle imprese di trasporto, ai fini del funzionamento delle centrali di compressione). Con delibera 428/2015/C/gas, l AEEGSI ha deliberato di proporre ricorso per revocazione per errore di fatto avverso la citata sentenza. Il ricorso è stato notificato a Snam Rete Gas in data 7 ottobre Al contempo, l Autorità ha avviato con deliberazione 430/2015/R/gas un procedimento, per l ottemperanza della sentenza n. 2888/2015 del CdS che avrebbe dovuto concludersi entro il 31 dicembre Nell ambito di tale procedimento, con la successiva deliberazione 607/2015/R/gas, è stata indetta una consultazione per la formazione del provvedimento finale, di cui si rimane in attesa. 45 Snam Rete Gas è stata ammessa allo stato passivo per l intero credito vantato, oltre interessi.

151 148 Regolamentazione in materia ambientale I rischi connessi all impatto delle attività di Snam Rete Gas sull ambiente, sulla salute e sulla sicurezza sono descritti nella Relazione sulla gestione al paragrafo Rischio Operation. In particolare per quanto riguarda il rischio ambientale, benché la Società ritenga di svolgere la propria attività nel sostanziale rispetto di leggi e regolamenti e tenendo conto degli adeguamenti alla normativa ambientale e degli interventi già effettuati, non può essere escluso con certezza che Snam Rete Gas possa incorrere in costi o responsabilità anche di proporzioni rilevanti. Sono infatti difficilmente prevedibili le ripercussioni di eventuali danni ambientali, anche in considerazione dei possibili effetti di nuove leggi e regolamenti per la tutela dell ambiente, dell impatto di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale, della possibilità di controversie e della difficoltà di determinare le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti, ed ai possibili indennizzi assicurativi. Emission trading Il 1 Gennaio 2013 è iniziato il terzo periodo di regolazione ( ) dell Emission Trading System (ETS), il sistema di autorizzazione all emissione di gas ad effetto serra, regolamentato dal decreto legislativo n. 30 del 13 Marzo 2013 e s.m.i. che recepisce la Direttiva 2009/29/CE. Tale sistema è stato individuato come uno degli strumenti per raggiungere gli obiettivi prefissati dall Unione Europea, i cosiddetti : entro il 2020 ridurre le emissioni di gas serra del 20%, alzare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e portare al 20% il risparmio energetico. Gli impianti di Snam Rete Gas soggetti ad ETS sono 11 e coincidono con le centrali di compressione del gas naturale. Nel 2015 l assegnazione gratuita per Snam Rete Gas è stata pari a circa quote, con una diminuzione del 44% rispetto al La riduzione è dovuta in parte all assegnazione progressivamente decrescente delle quote gratuite da parte dell Autorità Nazionale Competente, prevista per il terzo periodo di regolazione dall art.10 bis della Direttiva 2009/29/CE, e in parte ai minori consumi registrati nel corso del Nell esercizio 2015, le emissioni di anidride carbonica delle installazioni di Snam Rete Gas soggette ad ETS sono risultate complessivamente superiori rispetto ai permessi di emissione assegnati. A fronte di 0,18 milioni di tonnellate di anidride carbonica emesse in atmosfera, sono state assegnate circa 0,09 milioni di tonnellate di quote, facendo registrare un deficit di 0,09 milioni di tonnellate. Il deficit è compensato dalle quote già presenti nei registri degli impianti del Gruppo Snam, accumulate grazie al surplus degli anni scorsi. INFORMAZIONI SUL PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO 22 RICAVI Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i ricavi. (milioni di ) Ricavi della gestione caratteristica Altri ricavi e proventi I motivi delle variazioni più significative sono indicati nel capitolo Commento ai risultati economico-finanziari della Relazione sulla gestione. I ricavi sono realizzati interamente sul territorio italiano.

152 149 RICAVI DELLA GESTIONE CARATTERISTICA I ricavi della gestione caratteristica, di importo pari a milioni di euro (2.035 milioni di euro al 31 dicembre 2014) sono analizzati per natura nella tabella seguente: (milioni di ) Ricavi per prestazioni di servizi Ricavi per vendite di prodotti 2 3 I ricavi per prestazioni di servizi (2.061 milioni di euro), si riferiscono principalmente al servizio di trasporto, e sono esposti al netto dei seguenti corrispettivi addizionali che la società riversa alla CSEA: (milioni di ) Corrispettivo CV OS di cui alla deliberazione ARG/Gas 29/11 (*) Corrispettivi GS T e RE T di cui alle deliberazioni ARG/Com 93/10 e ARG/Gas 177/ Corrispettivo CV FG di cui all'art. 18 della deliberazione n.92/08 96 Corrispettivo CV BL di cui alla deliberazione ARG/gas 155/11 (*) Corrispettivo variabile CV I di interrompibilità di cui alla deliberazione n. 277/07 (*) Corrispettivo UG3T di cui alla deliberazione 363/12/R/Gas Corrispettivo di capacità Rete Regionale di cui alla deliberazione n. 45/07 - Perequazione (*) Dal 1 ottobre 2015 tali componenti sono applicate ai volumi di gas prelevato nei punti di riconsegna della Rete. In particolare: - il corrispettivo variabile CV OS (CRV OS dal 1 ottobre 2015) è stato introdotto nel 2011 dalla deliberazione ARG/gas 29/11 dell AEEGSI, a copertura degli oneri di cui all art. 9 del D.lgs. 130/10, sostenuti dal Gestore Servizi Energetici (GSE) per il riconoscimento all impresa di stoccaggio delle spettanze relative al fattore di garanzia SG;; - le componenti tariffarie aggiuntive GS T ed RE T, introdotte dalle deliberazioni dell AEEGSI ARG/Com 93/10 e ARG/Gas 177/10 con decorrenza 1 gennaio 2011, sono destinate a finanziare, rispettivamente, il Conto per la compensazione delle agevolazioni tariffarie ai clienti del settore gas in stato di disagio (Conto GS) ed il fondo per misure ed interventi per il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore del gas naturale (Conto RE);; - Il corrispettivo CV FG introdotto dall articolo 18 della deliberazione n.92/08 a copertura degli oneri derivanti dall applicazione del fattore di garanzia dei ricavi per il servizio di rigassificazione del GNL;; - il corrispettivo CV BL (CRV BL dal 1 ottobre 2015) introdotto della delibera dell AEEGSI ARG/gas 155/11, viene riversato interamente alla CSEA, per alimentare un fondo a copertura di crediti non corrisposti al Sistema per il servizio di bilanciamento;; - il corrispettivo CV I (CRV I dal 1 ottobre 2015) è stato introdotto dalla deliberazione n. 277/07, a copertura degli oneri per il contenimento dei consumi di gas;; - il corrispettivo UG3 T è stato introdotto dalla delibera 134/14/R/GAS, per la copertura degli oneri derivanti dal servizio di default effettuato nei confronti di quei clienti finali direttamente allacciati alla rete di trasporto regionale. Nell esercizio 2015 la Società, in qualità di Responsabile del Bilanciamento, ha effettuato cessioni di gas per circa 1,8 miliardi di euro ed effettuato transazioni di acquisto gas dagli Utenti del bilanciamento per un importo equivalente. Nello schema di conto economico i proventi derivanti dalle cessioni di gas per attività di bilanciamento sono esposti al netto dei relativi costi di acquisto sul mercato del bilanciamento, fatta eccezione per i proventi/oneri relativi alle cessioni/acquisti di gas naturale della Società che trovano contropartita nelle movimentazioni di magazzino.

153 150 ALTRI RICAVI E PROVENTI Gli altri ricavi e proventi di importo pari a 81 milioni di euro (52 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si analizzano come segue: (milioni di ) Proventi da cessione gas per il servizio di bilanciamento Proventi per investimenti immobiliari 3 3 Contributi per allacciamento 1 3 Plusvalenze da alienazioni di attività materiali e immateriali 1 3 Risarcimento danni da enti assicurativi e terzi 1 Altri proventi I proventi da cessione gas derivanti dal servizio di bilanciamento (49 milioni di euro) si riferiscono alle transazioni di gas naturale di proprietà della Società, che trovano contropartita nelle movimentazioni del magazzino. I proventi dagli investimenti immobiliari (3 milioni di euro) derivano dai fitti attivi di immobili. Gli altri proventi (23 milioni di euro) riguardano prevalentemente cessioni di gas naturale non più funzionale all attività operativa (22 milioni di euro). 23 COSTI OPERATIVI Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. (milioni di ) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi Costo lavoro I motivi delle variazioni più significative sono indicati nel capitolo Commento ai risultati economico-finanziari della Relazione sulla gestione. ACQUISTI, PRESTAZIONI DI SERVIZI E COSTI DIVERSI Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi di importo pari a 406 milioni di euro (321 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si analizzano come segue: (milioni di ) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Costi per servizi Costi per godimento di beni di terzi 8 8 Variazioni delle rimanenze di materie prime, materiali diversi di consumo e merci (71) 75 Accantonamenti (utilizzi) netti ai fondi rischi e oneri 35 (3) Accantonamenti (utilizzi) netti al fondo svalutazione crediti (2) 34 Altri oneri A dedurre: Incrementi per lavori interni - attività materiali (94) (90) - di cui costi per acquisto materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (70) (65) - di cui costi per servizi (24) (25) I costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci pari a 67 milioni di euro (157 milioni di euro al 31 dicembre 2014), al lordo degli incrementi per lavori interni, riguardano essenzialmente l acquisto di tubazioni destinate alle attività di investimento e costi di acquisto del gas naturale (29 milioni di euro).

154 151 I costi per i servizi, di importo pari a 282 milioni di euro (272 milioni di euro al 31 dicembre 2014), al lordo degli incrementi per lavori interni, riguardano: (milioni di ) Servizi di modulazione e stoccaggio Servizi generali (service) Acquisto capacità di trasporto (interconnessione) Prestazioni di manutenzione ordinaria Costi per servizi relativi al personale Assicurazioni Servizi IT (information technology) 8 8 Servizi energia elettrica acqua e altri (utility) 8 7 Servizi di telecomunicazione 4 7 Servizi di pulizia, vigilanza e guardiania 4 5 Prestazioni tecniche, legali, amministrative e professionali 5 5 Lavorazioni presso terzi 4 4 Pubblicità, propaganda e rappresentanza 2 3 Costruzione, progettazione e direzione lavori 1 1 Altri servizi A dedurre Incrementi per lavori interni - attività materiali (24) (25) I servizi generali (61 milioni di euro) si riferiscono al riaddebito da parte della controllante Snam dei costi relativi ai servizi di staff centralizzati. L acquisto di capacità di trasporto (60 milioni di euro) si riferisce al servizio di trasporto prestato da altri operatori sulle reti di loro proprietà (interconnessione). Nell anno termico 2015 gli operatori interconnessi alla rete di trasporto sono stati pari a 9. Le prestazioni di manutenzione (21 milioni di euro) riguardano principalmente i servizi di manutenzione sugli impianti. I servizi relativi al personale (10 milioni di euro) riguardano principalmente rimborsi spese viaggi e trasferte, mensa e costi di formazione. Le prestazioni tecniche, legali, amministrative e professionali (5 milioni di euro) si riferiscono principalmente a prestazioni legali e a servizi di carattere contabile ed amministrativo. I costi di ricerca sviluppo, che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all attivo di stato patrimoniale, sono di importo inferiore al milione di euro. I costi per godimento di beni di terzi di importo pari a 8 milioni di euro (parimenti al 31 dicembre 2014) si analizzano come segue: (milioni di ) Canoni, brevetti e licenze d'uso 5 5 Locazioni e noleggi I canoni, brevetti e licenze d uso (5 milioni di euro) riguardano principalmente canoni di attraversamento. Le locazioni e noleggi (3 milioni di euro) si riferiscono principalmente a canoni per leasing operativi di immobili ad uso ufficio. La variazione delle rimanenze di materie prime, materiali diversi di consumo e merci di importo pari a 75 milioni di euro (-71 milioni di euro al 31 dicembre 2014) è dovuta alla movimentazione avvenuta nel magazzino gas e nel magazzino materiali diversi per le attività di investimento. Per ulteriori dettagli si rimanda alla nota n. 8 Rimanenze. Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri di importo pari a -3 milioni di euro (+35 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si riferiscono agli utilizzi per esuberanza (-5 milioni di euro) per cause legali concluse a favore della società, parzialmente compensati da nuovi accantonamenti (+2 milioni di euro).

155 152 Le informazioni di maggior dettaglio relative alla movimentazione dei fondi rischi e oneri sono riportate alla nota n. 17 Fondi per rischi e oneri. Gli accantonamenti netti al fondo svalutazione crediti di importo pari a 34 milioni di euro (-2 milioni di euro al 31 dicembre 2014) sono connessi, in particolare, alla svalutazione dei crediti del servizio di bilanciamento in sofferenza, effettuata in considerazione di quanto disposto dalla delibera 608/2015/R/gas. Le informazioni di maggior dettaglio relative alla movimentazione del fondo svalutazione crediti sono riportate alla nota n. 7 Crediti Commerciali e Altri Crediti. Gli altri oneri di importo pari a 33 milioni di euro (16 milioni di euro al 31 dicembre 2014) sono di seguito analizzati: (milioni di ) Minusvalenze da radiazione e cessione di immobili, impianti e macchinari 6 22 Imposte indirette e tasse 7 8 Contributi associativi 2 2 Altri oneri COSTO LAVORO Il costo lavoro di importo pari a 79 milioni di euro (81 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si analizza come segue: (milioni di ) Salari e stipendi Oneri sociali (previdenziali e assistenziali) Oneri per piani benefici ai dipendenti 2 1 Altri oneri a dedurre: - proventi relativi al personale Incrementi per lavori interni - attività materiali (45) (45) Incrementi per lavori interni - attività immateriali (1) (1) Il costo lavoro ha subito un decremento 2 milioni di euro principalmente a seguito degli effetti generati dall operazione di mobilità effettuata nel 2014, parzialmente compensati dalla dinamica retributiva connessa al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Gli oneri per i piani ai benefici dipendenti di importo pari a 1 milione di euro (2 milioni al 31 dicembre 2014) sono descritti nel dettaglio all interno della nota n. 18 Fondi per benefici ai dipendenti La voce altri oneri (11 milioni di euro) comprende la quota di TFR destinata ai fondi pensione (6 milioni di euro) e il costo del lavoro per il personale distaccato che presta la propria attività presso altre sedi (4 milioni di euro). Gli incrementi per lavori interni (46 milioni di euro) rappresentano la quota di costo lavoro assorbita dalle attività di investimento. Numero medio dei dipendenti Il numero medio dei dipendenti a ruolo della Società ripartito per categoria professionale è il seguente: Ruolo Servizio Dirigenti Quadri Impiegati Operai

156 153 Il numero medio dei dipendenti è calcolato come media determinata sulla base delle risultanze mensili dei dipendenti per categoria. Il personale medio in servizio è pari a unità (1.931 al 31 dicembre 2014) con un decremento rispetto allo scorso esercizio di 31 risorse. Compensi spettanti al Key management personnel I compensi spettanti ai soggetti che hanno il potere e la responsabilità della pianificazione, direzione e controllo della Società, e quindi gli amministratori esecutivi e non, i direttori generali e i dirigenti con responsabilità strategica (cosiddetto key management personnel) in carica al 31 dicembre 2015 ammontano a 2 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2014). Compensi spettanti agli amministratori e ai sindaci I compensi spettanti agli Amministratori ammontano a 0,1 milioni di euro (0,6 milioni di euro nell esercizio 2014). I compensi spettanti ai Sindaci ammontano a 0,1 milioni di euro, parimenti all esercizio 2014 (art n. 16 del Codice civile). I compensi riguardano gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuta per lo svolgimento della funzione di amministratore o sindaco e che abbiano costituito un costo per la Società, anche se non soggetti all imposta sul reddito delle persone fisiche. 24 AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI La voce ammortamenti e svalutazioni pari a 495 milioni di euro (489 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si analizza come segue: (milioni di ) Ammortamenti Immobili, impianti e macchinari Attività immateriali Svalutazioni Nette Svalutazioni Immobili, impianti e macchinari Per maggiori dettagli inerenti la voce Ammortamenti e Svalutazioni di attività materiali e immateriali, si rimanda alle analisi riportate all'interno dei punti n. 11 Immobili, impianti e macchinari e n. 12 Attività immateriali. 25 ONERI E PROVENTI FINANZIARI Gli oneri (proventi) finanziari, di importo pari a 236 milioni di euro (230 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si analizzano come segue: (milioni di ) Oneri (proventi) finanziari Oneri finanziari Proventi finanziari (12) (4)

157 154 (milioni di ) Oneri finanziari su debiti finanziari Interessi passivi su finanziamenti verso Snam S.p.A Commissioni passive su finanziamenti e linee di credito bancarie 9 Oneri finanziari imputati all'attivo patrimoniale (23) (17) Altri oneri (proventi) finanziari (7) 9 Oneri finanziari connessi al trascorrere del tempo (accretion discount) 3 3 Altri oneri 2 10 Altri proventi (12) (4) In riferimento agli oneri finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto, di importo pari a 244 milioni di euro (260 milioni di euro al 31 dicembre 2014), si rimanda per i dettagli alle analisi riportate all'interno del punto n. 14 "Passività finanziarie a breve termine e lungo termine". Gli oneri imputati all'attivo patrimoniale, di importo pari 17 milioni di euro (23 milioni di euro al 31 dicembre 2014), si riferiscono alla quota di oneri finanziari oggetto di capitalizzazione nelle attività di investimento. Per i dettagli si rimanda alle analisi riportate all'interno del punto n. 11 Immobili, impianti e macchinari e n. 12 Attività immateriali. Gli altri oneri finanziari netti, di importo pari a 9 milioni di euro, riguardano principalmente la svalutazione (9 milioni di euro) operata sui crediti per interessi attivi di dilazione derivanti dall attività di bilanciamento commerciale a fronte del riconoscimento parziale, da parte dell Autorità, dei crediti per il periodo 11 dicembre ottobre PROVENTI E ONERI SU PARTECIPAZIONI I proventi su partecipazioni, di importo inferiore al milione, sono relativi ai dividendi deliberati e distribuiti da Prisma European Capacity Platform GmbH nell esercizio. 27 IMPOSTE SUL REDDITO Le imposte sul reddito di competenza dell'esercizio di importo pari a 270 milioni di euro (313 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si analizzano come segue: (milioni di ) IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale Imposte correnti Imposte correnti di competenza dell'esercizio Rettifiche per imposte correnti relative ad esercizi precedenti (1) (1) (2) Imposte differite e anticipate (108) (2) (110) (65) 3 (62) Imposte differite (19) (19) (15) (15) Imposte anticipate (20) (2) (22) (19) 3 (16) Effetto della modifca delle aliquote fiscali Adeguamento fisclità differita (IRES) Legge di Stabilità 2016 (31) (31) Adeguamento fisclità differita (Robin Hood Tax) (69) La variazione delle imposte correnti (91 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014) è dovuta principalmente all eliminazione dell addizionale IRES cosiddetta Robin Hood Tax, a seguito della dichiarazione di illegittimità costituzionale, stabilita con sentenza n.10/2015 della Corte Costituzionale del 9 febbraio 2015 (62 milioni di euro) e alle minori imposte conseguenti al decremento dell imponibile fiscale (12 milioni di euro). 46 Per maggiori informazioni si rimanda alla nota n. 21 Garanzie, impegni e rischi-contenziosi -Recupero dei crediti nei confronti di alcuni utenti del sistema del trasporto e bilanciamento.

158 155 Le imposte differite e le anticipate includono gli effetti derivanti dall adeguamento, a partire dal 1 gennaio 2017, dal 27,5% al 24% dell aliquota IRES pari complessivamente a 31 milioni di euro. L analisi della riconciliazione tra l'onere fiscale teorico, determinato applicando l'aliquota fiscale IRES e IRAP vigente in Italia, e l'onere fiscale effettivo di competenza dell'esercizio è di seguito riportata: (milioni di ) IRES Aliquota d'imposta Saldo Aliquota d'imposta Saldo Utile ante imposte Imposte IRES di competenza calcolate sulla base dell'aliquota teorica d'imposta 27,5% ,5% 255 Variazioni rispetto all'aliquota teorica Adeguamento fiscalità differita (IRES) Legge di Stabilità ,3% (31) Effetti applicazione addizionale IRES (Robin Hood Tax) (D.L. 138/20111 convertito in legge 148/2011) (*) 6,4% 62 Rettifiche relative ad esercizi precedenti 0,1% 1 Effetto della variazione dell'aliquota d'imposta (addizionale IRES-Robin Hood Tax) -7,1% (69) Altre differenze fiscali permanenti -0,3% (3) -0,8% (7) Imposte IRES di competenza dell'esercizio rilevate a conto economico 26,6% ,4% 217 (*) Pari al 6,5% nel 2014, successivamente annullata dalla Corte Costituzionale con sentenza 10/2015 a decorrere dal 12 febbraio 2015 (milioni di ) IRAP Aliquota Aliquota Saldo d'imposta d'imposta Saldo Differenza tra valore e costi della produzione Imposte IRAP calcolate sulla base dell'aliquota teorica d'imposta 3,9% 47 3,9% 45 Variazioni rispetto all'aliquota teorica Costi per il personale non inclusi della differenza tra valore e costi della produzione ai fini IRAP 0,4% 5 Altre differenze fiscali permanenti 0,3% 4 0,7% 8 Imposte IRAP di competenza dell'esercizio rilevate a conto economico 4,7% 56 4,6% 53 L aliquota effettiva dell esercizio 2015 si attesta al 29,1%. L aumento rispetto all aliquota teorica è dovuto principalmente alle differenze permanenti e alla maggiore incidenza delle aliquote IRAP applicate in alcune regioni in misura superiore a quella ordinaria. L analisi delle imposte differite e anticipate in base alla natura delle differenze temporanee più significative che le hanno generate è fornita all interno del punto n. 19 Passività per imposte differite. Nella tabella seguente sono riportate le imposte correnti e differite relative alle altre componenti dell'utile complessivo: (milioni di ) Remeasurment piani a benefici definiti per i dipendenti Valore ante imposte Impatto fiscale Valore netto d'imposta Valore ante imposte Impatto fiscale Valore netto d'imposta 3 (1) Altre componenti dell'utile complessivo 3 (1) Imposte correnti imposte differite/anticipate (1)

159 156 Le imposte correnti e differite relative a voci addebitate o accreditate direttamente al patrimonio netto riguardano i fondi per benefici dipendenti, il cui valore, nell esercizio 2015, è inferiore al milione. 28 CORRISPETTIVI DI REVISIONE CONTABILE E DEI SERVIZI DIVERSI DALLA REVISIONE Ai sensi dell art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob di seguito sono evidenziati i corrispettivi erogati alla società di revisione. (in migliaia di euro) Tipologia di servizi Società che ha erogato il servizio Destinatario Compensi Revisione contabile (*) Reconta Ernst & Young S.p.A. Snam Rete Gas S.p.A (*) I servizi di revisione contabile comprendono: (i) la revisione del bilancio d'esercizio, (ii) la revisione limitata della relazione finanziaria semestrale, (iii) le verifiche contabili nel corso dell'esercizio ai sensi dell'art.14, lettera b del D. Lgs. n. 39/2010;; (iv) l'attestazione dei ricavi ai sensi della delibera dell'autorità n.514/2013/r/gas;; (v) la verifica dei rendiconti annuali separati ai sensi del Testo Integrato Unbundling Contabile (TIUC);; (vi) decreto competitività. 29 INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ E PER AREA GEOGRAFICA La Società svolge in via esclusiva l attività di trasporto e dispacciamento del gas naturale. I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono realizzati interamente sul territorio italiano;; i costi sono sostenuti pressoché interamente in Italia. 30 RAPPORTI CON PARTI CORRELATE Tenuto conto dell esistenza di una situazione di controllo di fatto da parte di CDP S.p.A. sulla controllante Snam S.p.A., ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 10 - Bilancio consolidato, le parti correlate della Società sulla base dell attuale assetto proprietario di gruppo, sono rappresentate dalla controllante diretta Snam S.p.A., dalla controllante indiretta Cassa Depositi e Prestiti (nel seguito, CDP) e le società da esse controllate, collegate e a controllo congiunto, nonché dalle imprese controllate, collegate e sottoposte a controllo congiunto (direttamente o indirettamente) da parte del Ministero dell Economia e delle Finanze (MEF). Inoltre, sono considerate parti correlate anche i membri del Consiglio di Amministrazione, i Sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo Snam e i loro familiari. La Società è soggetta ad attività di direzione e coordinamento ex art e ss. del Codice Civile da parte della controllante Snam S.p.A. I rapporti intrattenuti dalla Società con le parti correlate rientrano nell ordinaria gestione dell impresa e sono generalmente regolati in base a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell interesse della Società. Le operazioni compiute dalla Società con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l impiego di mezzi finanziari con le entità sopra definite. Di seguito sono evidenziati i saldi dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate sopra definite, per l esercizio in corso e il precedente di raffronto. È altresì indicata la natura delle operazioni più rilevanti.

160 157 Rapporti commerciali e diversi I rapporti di natura commerciale e diversi sono analizzati nella tabella seguente e di seguito dettagliati: (milioni di euro) Ricavi (a) Costi (b) Crediti Debiti Garanzie e Impegni Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro ESERCIZIO Società controllante - Snam S.p.A Imprese controllate da Snam S.p.A. - Stoccaggi Gas Italia S.p.A GNL Italia S.p.A Italgas S.p.A Napoletana Gas S.p.A. 1 - Gasrule Insurance Ltd Imprese collegate o a controllo congiunto di Snam S.p.A. - Trans Austria Gasleitung GmbH Imprese possedute o controllate dallo Stato - Gruppo eni Gruppo Enel Gruppo Anas Gruppo Ferrovie dello Stato Gruppo GSE Totale generale ESERCIZIO Società controllante - Snam S.p.A Imprese controllate da Snam S.p.A. - Stoccaggi Gas Italia S.p.A GNL Italia S.p.A Italgas S.p.A Gasrule Insurance Ltd Imprese collegate o a controllo congiunto di Snam S.p.A. - Trans Austria Gasleitung GmbH Imprese possedute o controllate dallo Stato - Gruppo eni Gruppo Enel Gruppo Anas Gruppo Ferrovie dello Stato Gruppo GSE Totale generale (a) Al lordo delle componenti tariffarie che trovano contropartita nei costi. (b) Comprendono costi per beni e servizi ad investimento. Rapporti con la controllante Snam I Rapporti commerciali e diversi più significativi riguardano: (i) l erogazione di servizi di procurement e project control;; (ii) le prestazioni per servizi svolti a livello accentrato dalla controllante Snam S.p.A. (ICT, personale e organizzazione, pianificazione, amministrazione finanza e controllo, affari legali, segreteria societaria, servizi generali, immobiliari e di security, enterprise risk management, relazioni istituzionali e comunicazione, HSEQ, regolazione e internal audit), il cui modello di pricing si basa sul riaddebito dei costi sostenuti per l erogazione dei servizi secondo una logica di full cost, (iii) prestazioni per servizi di carattere informatico, sviluppo delle infrastrutture e prestiti di personale;; (iv) posizioni IRES e IVA nell ambito del rapporto del Consolidato Fiscale Nazionale con la controllante e la Società.

161 158 Rapporti con imprese controllate da Snam I rapporti più significativi con le società controllate riguardano: (i) l acquisizione del servizio di modulazione e stoccaggio del gas naturale dalla Stoccaggi Gas Italia, che rientra tra le attività soggette a regolazione da parte dell Autorità;; (ii) la fornitura del servizio di trasporto del gas naturale a GNL Italia S.p.A. e Stoccaggi Gas Italia S.p.A. sulla base delle tariffe stabilite dall Autorità;; (iii) l acquisizione da Italgas S.p.A. delle prestazioni di personale in comando e la locazione di fabbricati; (iv) l erogazione a favore delle società del Gruppo Snam di servizi di procurement, project control, realizzazione investimenti e altri servizi tecnici (relativi alla misura e alla protezione catodica);; (v) l acquisizione di servizi assicurativi da Gasrule Insurance Ltd. Rapporti con imprese collegate o a controllo congiunto di Snam I rapporti riguardano la società TAG (Trans Austria Gasleitung) Gmbh relativamente alla vendita e acquisto di gas al fine di garantire l equilibrio giornaliero tra le quantità misurate e le quantità attese al punto di importazione di Tarvisio. Rapporti con imprese possedute o controllate dallo Stato I rapporti con le altre imprese controllate dallo Stato riguardano principalmente: - il gruppo eni, in particolare la divisione Gas&Power di eni S.p.A. per (i) la fornitura del servizio regolato di trasporto del gas naturale (eni è il primo cliente per volumi di gas naturale trasportati pari al 55,35% del totale) sulla base delle tariffe stabilite dall Autorità;; (ii) l acquisto di energia elettrica utilizzata per lo svolgimento delle attività connesse al trasporto sulla base di contratti stipulati a normali condizioni di mercato;; la Saipem S.p.A. per l acquisto dei servizi di progettazione, costruzione e supervisione lavori per la realizzazione di infrastrutture di trasporto del gas naturale, regolati da contratti stipulati alle normali condizioni di mercato;; - il gruppo Enel per i servizi relativi al trasporto di gas naturale effettuato da Snam Rete Gas sulla base delle tariffe stabilite dall Autorità. Rapporti finanziari I rapporti finanziari con parti correlate sono relativi a debiti per un importo pari a milioni di euro (7.983 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e oneri finanziari (compresa la quota destinata all investimento) per un importo di 244 milioni di euro (260 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Tali rapporti riguardano solo la controllante Snam S.p.A., in quanto il Gruppo Snam ha adottato un modello organizzativo centralizzato con un unica struttura nella controllante Snam a presidio delle tematiche dell area finanza e un unica interfaccia verso il mercato finanziario. La Snam svolge attività finanziarie per conto delle società del Gruppo Snam, in forza di una convenzione in base alla quale provvede alla copertura dei fabbisogni finanziari e all impiego della liquidità della Società. I rapporti di finanziamento da parte di Snam verso ogni società controllata sono definiti tramite: - una convenzione di Tesoreria per far fronte ai fabbisogni finanziari correnti;; - più contratti di finanziamento a medio-lungo termine. Altri rapporti I rapporti con Amministratori, Sindaci e Key managers, con particolare riferimento ai relativi compensi, sono dettagliati all interno del punto n. 23 Costi operativi, a cui si rimanda.

162 159 Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale e sul risultato economico L incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale-finanziaria e sul Conto economico è indicata nella seguente tabella riepilogativa: (milioni di ) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza % Situazione Patrimoniale - Finanziaria Crediti commerciali e altri crediti , ,5 Altre attività correnti , ,6 Altre attività non correnti ,9 Passività finanziarie a breve termine , ,3 Passività finanziarie a lungo termine , ,9 Debiti commerciali e altri debiti , ,0 Conto Economico Ricavi della gestione caratteristica , ,3 Altri ricavi e proventi , ,4 Costi operativi , ,3 Oneri finanziari , ,0 Le operazioni con parti correlate sono generalmente regolate in base a condizioni di mercato, cioè a condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. 31 EVENTI E OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI Nel corso del 2015 non vi sono stati eventi ed operazioni significative non ricorrenti. 32 POSIZIONI O TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI Non vi sono operazioni significative non ricorrenti né posizioni/transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali. 33 FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL ESERCIZIO I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell esercizio sono indicati al capitolo Altre informazioni della Relazione sulla gestione. 34 ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DI SNAM S.P.A. A norma dell art bis si indicano i dati essenziali del bilancio al 31 dicembre 2014 di Snam S.p.A., che esercita sull impresa attività di direzione e coordinamento.

163 160 Situazione patrimoniale finanziaria di SNAM S.p.A (in ) Totale di cui verso Totale di cui verso parti correlate parti correlate ATTIVITA' Attività correnti Disponibilità liquide ed equivalenti Crediti commerciali e altri crediti Attività per imposte sul reddito correnti Attività per altre imposte correnti Altre attività correnti Attività non correnti Immobili, impianti e macchinari Attività immateriali Partecipazioni in imprese controllate e a controllo congiunto Altri crediti Attività per imposte anticipate Altre attività non correnti TOTALE ATTIVITA' PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO Passività correnti Passività finanziarie a breve termine Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine Debiti commerciali e altri debiti Passività per imposte sul reddito correnti Passività per altre imposte correnti Altre passività correnti Passività non correnti Passività finanziarie a lungo termine Fondi per rischi e oneri Fondi per benefici ai dipendenti Altre passività non correnti TOTALE PASSIVITA' PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Riserve Utile netto Azioni proprie ( ) ( ) Acconto sul dividendo ( ) TOTALE PATRIMONIO NETTO TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO

164 161 Conto economico di SNAM S.p.A (in ) Totale di cui verso parti correlate Totale di cui verso parti correlate RICAVI Ricavi della gestione caratteristica Altri ricavi e proventi COSTI OPERATIVI Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi ( ) ( ) ( ) ( ) Costo lavoro ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI ( ) ( ) UTILE OPERATIVO ( ) ( ) (ONERI) PROVENTI FINANZIARI Proventi finanziari Poventi da strumenti derivati Oneri finanziari ( ) ( ) ( ) ( ) Oneri da strumenti derivati (29.559) ( ) ( ) PROVENTI SU PARTECIPAZIONI UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte sul reddito (80.485) Utile netto Prospetto dell utile complessivo di SNAM S.p.A. (in milioni di ) Utile netto Altre componenti dell'utile complessivo: Componenti riclassificabili a conto economico: Variazione fair value derivati di copertura cash flow hedge (quota efficace) (1) (3) Effetto Fiscale 1 (1) (2) Componenti non riclassificabili a conto economico: (Perdite)/Utile attuariale da remeasurement sull'obbligazione per benefici definiti 1 (2) Effetto fiscale 1 1 (1) Totale altre componenti dell'utile complessivo al netto dell'effetto fiscale 0 (3) Totale utile complessivo dell'esercizio I dati essenziali della controllante Snam S.p.A. esposti nel prospetto riepilogativo richiesto dall art bis del Codice Civile sono stati estratti dal relativo bilancio di esercizio per l esercizio chiuso al 31 dicembre Per un adeguata e completa comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria di Snam al 31 dicembre 2014, nonché del risultato economico conseguito dalla Società nell esercizio chiuso a tale data, si

165 162 rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della Società di revisione, è disponibile presso la sede della Società. 35 PUBBLICAZIONE DEL BILANCIO Il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione, da effettuarsi nei termini di Legge, dal Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas nella riunione del 10 marzo Il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato il Presidente e l Amministratore Delegato ad apportare al bilancio quelle modifiche che risultassero necessarie od opportune per il perfezionamento della forma del documento nel periodo di tempo intercorrente tra il 10 marzo 2016 e la data di approvazione da parte dell Assemblea degli Azionisti.

166 163 Proposte del Consiglio di Amministrazione all Assemblea degli Azionisti Signori Azionisti, in relazione a quanto precedentemente esposto, Vi proponiamo di: 1. approvare il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015, che chiude con un utile di euro ,07 euro;; 2. deliberare l attribuzione dell utile di esercizio di ,07 euro come segue: - all azionista, a titolo di dividendo, in ragione di 0,2744 euro per azione per le azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro, l importo di ,00 euro;; - destinare a Utili Portati a Nuovo l importo residuo di ,07 euro;; 3. approvare la messa in pagamento del dividendo a partire dal 15 giorno successivo alla data dell Assemblea. San Donato Milanese, 10 marzo 2016

167 164 Relazione del Collegio Sindacale all'assembla degli Azionisti Signori Azionisti, con la presente relazione, redatta in conformità a quanto previsto dall art comma 2, del codice civile, il Collegio Sindacale riferisce all Assemblea sull attività di vigilanza svolta nel corso dell esercizio chiuso al 31 dicembre L attività di vigilanza è stata svolta conformemente alle previsioni di legge e tenendo conto dei Principi di comportamento raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Ai fini dello svolgimento delle proprie funzioni, il Collegio Sindacale ha acquisito documenti, dati e informazioni sia mediante incontri e scambi informativi con le funzioni aziendali e con i rappresentanti della società di revisione Reconta Ernst & Young - soggetto incaricato della revisione legale dei conti sia sulla base di quanto riferito e della documentazione acquisita nel corso delle adunanze del Consiglio di Amministrazione alle quali il Collegio ha regolarmente assistito. In relazione alle attività svolte nel corso dell esercizio riferiamo quanto segue: a) abbiamo vigilato sull osservanza della Legge e dello Statuto;; b) siamo stati informati dagli Amministratori in relazione all attività svolta e alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere nell esercizio, descritte nella Relazione sulla gestione e nelle note al Bilancio di esercizio, cui si rinvia per maggiori ragguagli. Le operazioni riguardano l attività ordinaria e non vi sono state, nel corso dell esercizio, operazioni di carattere straordinario. Sulla base delle informazioni rese a noi disponibili, possiamo ragionevolmente ritenere che le predette operazioni sono conformi alla Legge e allo Statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in contrasto con le delibere assunte dall Assemblea o tali da compromettere l integrità del patrimonio sociale;; c) siamo stati informati dagli Amministratori in relazione all attività svolta e alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, descritte nella Relazione sulla gestione e nelle note al Bilancio di esercizio cui si rinvia per maggiori ragguagli, poste in essere nell esercizio dalla Società nel ruolo di Responsabile del Bilanciamento, assunto dal 1 dicembre 2011 in qualità di impresa maggiore di trasporto, per effetto della deliberazione ARG/gas 45/11 dell Autorità per l Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico e sue successive modifiche ed integrazioni;; d) non abbiamo rilevato l esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con parti correlate, né abbiamo ricevuto, dagli Amministratori e dalla società di revisione, indicazioni dell esistenza di tali operazioni;; e) i rapporti con parti correlate sono illustrati nella Relazione sulla gestione e nelle Note al Bilancio di esercizio alle quali si fa rinvio anche per quanto attiene alla natura delle operazioni poste in essere e ai criteri per la determinazione dei corrispettivi ad esse afferenti. Tali operazioni risultano essere svolte nell interesse della Società;; f) sulla base delle informazioni rese disponibili dagli Amministratori ai sensi di legge, non risultano operazioni della Società in potenziale conflitto d'interessi con Amministratori e Sindaci;; g) nel corso dell esercizio non sono pervenuti esposti o denunce ai sensi dell art del codice civile;; h) abbiamo vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, mediante la partecipazione alle adunanze del Consiglio di Amministrazione, l acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali, dall Organismo di Vigilanza e dalla società di revisione;; i) abbiamo acquisito informazioni e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull adeguatezza dell assetto organizzativo adottato dalla Società;; j) abbiamo vigilato sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile al fine di valutarne l affidabilità e l adeguatezza nonché la capacità di rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l ottenimento di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali, l esame dei documenti aziendali e il supporto fornito dalla società di revisione;;

168 165 k) abbiamo acquisito informazioni e vigilato in merito all adeguatezza e al funzionamento del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi anche mediante incontri con l Organismo di Vigilanza, la società di revisione e i responsabili delle diverse funzioni aziendali, in particolare con le funzioni Internal Audit ed Enterprise Risk Management ( ERM ). Al riguardo si segnala che il Gruppo Snam si è dotato attraverso il sistema ERM di un metodo di individuazione, valutazione, gestione e controllo dei rischi strutturato e omogeneo per tutte le società del Gruppo, in linea con i modelli di riferimento e le best practice internazionali esistenti;; l) abbiamo acquisito informazioni dalla funzione Internal Audit in ordine alle metodologie di valutazione dei rischi e ai criteri adottati nella definizione del Piano degli interventi di Audit per l esercizio Siamo stati aggiornati e abbiamo esaminato i Report di Audit contenenti le risultanze dei controlli svolti dall Internal Audit, i rapporti periodici sulle segnalazioni, eventualmente anche anonime, ricevute dalla Società. Laddove le attività di controllo hanno reso necessarie azioni correttive, ne abbiamo monitorato l esecuzione mediante l esame dei report di follow up emessi dalla funzione Internal Audit;; m) abbiamo preso visione e ottenuto informazioni sulle attività di carattere organizzativo e procedurale poste in essere ai sensi dei D.Lgs. 231/2001 e successive integrazioni e modifiche sulla responsabilità amministrativa degli Enti per i reati previsti da tali normative. In merito al Modello 231 e all attività dell Organismo di Vigilanza di Snam Rete Gas S.p.a. si ritiene opportuno specificare quanto segue: - la Società, nel corso della seduta consiliare del 13 settembre 2013 ha adottato l ultimo aggiornamento del Modello 231. In considerazione di quanto sopra, il Modello 231, attualmente in essere, include le nuove tipologie di Reati contro la Pubblica Amministrazione, introdotte con legge 6 novembre 2012 n. 190;; - in riferimento alle recenti novità normative inerenti alla responsabilità amministrativa degli enti, relative alle disposizioni in materia di autoriciclaggio, delitti contro l ambiente, delitti contro la pubblica amministrazione, di associazione di tipo mafioso e di falso in bilancio, sono in corso le attività di aggiornamento del Modello 231;; - l Organismo di Vigilanza della Società ha relazionato in merito alle attività di diffusione ed aggiornamento del Modello 231 e del Codice Etico;; alle attività di formazione del personale;; alle risultanze delle verifiche svolte in attuazione del Programma di Vigilanza Non sono stati evidenziati fatti o situazioni meritevoli di menzione;; n) abbiamo mantenuto un rapporto sistematico di scambio reciproco di dati e informazioni con Reconta Ernst & Young, società incaricata della revisione legale dei conti. Non ci sono stati evidenziati fatti o circostanze meritevoli di segnalazioni;; o) non abbiamo avuto evidenza di incarichi conferiti, nel corso dell esercizio 2015, a soggetti legati da rapporti continuativi alla società incaricata della revisione;; p) abbiamo preso visione del Rapporto 2015 sul Sistema di Controllo sull Informativa Societaria da cui risulta che il Sistema di Controllo Interno è adeguato e operativo;; q) nel corso dell esercizio abbiamo rilasciato parere favorevole riguardo al conferimento di un incarico aggiuntivo alla società di revisione, Reconta Ernst & Young, per lo svolgimento delle procedure di revisione dei prospetti dei costi sostenuti dalla Società relativi agli investimenti previsti dall Art.18 del D.L. 24 giugno 2014 n.91 (c.d. Decreto Competitività );; r) non siamo a conoscenza di altri fatti ed eventi di cui dare menzione all Assemblea;; s) nello svolgimento dell attività di vigilanza sopra descritta, nel corso del 2015, abbiamo tenuto n. 7 riunioni durante le quali sono anche intervenuti rappresentanti della società di revisione e i responsabili di funzioni aziendali della Società;; abbiamo partecipato alle n. 6 adunanze del Consiglio di Amministrazione e a n. 1 Assemblea degli Azionisti. Signori Azionisti, il progetto di Bilancio dell esercizio 2015 che il Consiglio di Amministrazione sottopone al vostro esame e approvazione presenta un utile di esercizio di euro e un patrimonio netto di euro In considerazione di quanto sopra rappresentato, tenuto conto che la società di revisione, nella Relazione depositata in data 31 marzo 2016, non esprime rilievi o riserve e attesta che il Bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato

169 166 economico e i flussi di cassa e che la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d esercizio, il Collegio Sindacale, sotto i profili di propria competenza, non ha obiezioni da formulare in merito all approvazione della proposta di destinazione dell utile e distribuzione del dividendo presentata dal Consiglio di Amministrazione. San Donato Milanese, 31 marzo 2016 Il Collegio Sindacale Prof. Eugenio Pinto, Presidente Dott.ssa Giuseppina Fusco Dott. Pierumberto Spanò

170 167 Relazione della Società di Revisione

171 168

172 169 Deliberazioni dell'assemblea degli Azionisti L Assemblea ordinaria degli Azionisti di Snam Rete Gas S.p.A., tenutasi il 22 aprile 2016, ha deliberato di: 1. approvare il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015, che chiude con un utile di euro ,07 euro;; 2. deliberare l attribuzione dell utile di esercizio di ,07 euro come segue: - all azionista, a titolo di dividendo, in ragione di 0,2744 euro per azione per le azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro, l importo di ,00 euro;; - destinare a Utili Portati a Nuovo l importo residuo di ,07 euro;; 3. approvare la messa in pagamento del dividendo a partire dal 15 giorno successivo alla data dell Assemblea. San Donato Milanese, 22 aprile 2016

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175 171 A cura di Snam Concept & Design Inarea Strategic Design Impaginazione ACC & Partners Stampa Periskop Stampato su carta ecologica Fedrigoni Symbol Freelife Per informazioni rivolgersi a Snam Rete Gas S.p.A. Piazza Santa Barbara, San Donato Milanese (MI) Sito Internet: Aprile 2016

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