FONDO NAZIONALE TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
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1 FONDO NAZIONALE TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Aspetti applicativi e critici dell art.16 bis, d.l.95/2012 a seguito della novella ex art.1, comma 301, legge stabilità Massimo Malena & Associati Roma, 01 Dicembre 2011
2 L articolazione della norma - La norma dispone la (ri)costituzione del fondo nazionale del TPL - i commi 3 e ss. dettano i criteri di premialità che governano la distribuzione del fondo tra le Regioni a statuto ordinario e le iniziative finalizzate alla razionalizzazione 2
3 1. La premialità (comma 3) Il comma 3 rinvia ad un emanando d.p.c.m. la definizione dei criteri e della modalità di ripartizione del fondo tra le Regioni sulla base di cinque criteri: a. Offerta di servizio più idonea, efficiente ed economica b. Incremento rapporto ricavi/costo c. Progressiva riduzione dei servizi in eccesso ed incremento dei servizi a domanda elevata d. Definizione di livelli occupazionali appropriati e. Idonei strumenti di monitoraggio 3
4 1. Il d.p.c.m. Il decreto avrebbe dovuto essere emanato entro il 31 gennaio all attualità il decreto è stato approvato e sottoscritto dal Presidente del Consiglio. Non è stato ancora pubblicato. Il testo preso a base delle seguenti slide è quello firmato dal Presidente del Consiglio. Il decreto prevede che fino al 2015 il fondo venga attribuito per il 90% secondo la tabella I (criterio storico) e per il 10% secondo le premialità. Dopo il 2015 il fondo di premialità viene incrementato di 2 punti ogni biennio 4
5 1a offerta di servizio idonea L obiettivo si intende raggiunto mediante l incremento del 2.5 % dei passeggeri nel primo triennio (non è chiaro se il coefficiente deve intendersi annuale; in caso esso si intenda triennale non è chiarito se il relativo premio è liquidato alla fine del triennio). Il conseguimento dell obiettivo determina l attribuzione del 30% del fondo 5
6 1b incremento rapporto ricavi / costi Il d.p.c.m. modifica (illegittimamente) la disposizione di legge sostituendo al denominatore la voce costi con la somma di ricavi da traffico + corrispettivi contrattuali Il premio spetta alle Regioni che abbiano conseguito lo 0.35, nonché alle Regioni che avendo un rapporto superiore allo 0.2 lo abbiano annualmente incrementato dello 0.02, nonché infine per quelle che siano al di sotto dello 0.20 lo abbiano incrementato dello A parità di corrispettivi da contratto tale formula implica che occorra mediamente incrementare i proventi del 20% per le Regioni che abbiano un rapporto 0.20 L obiettivo vale il 60% del fondo 6
7 1c riduzione dei servizi offerti Nel decreto PCM si sono dimenticati letteralmente della previsione 7
8 1d definizione di livelli occupazionali ottimali Il decreto attribuisce la verifica del livello ottimale attraverso il mantenimento l incremento dei livelli occupazionali di settore, ovvero, se necessario mediante la riduzione????????? L obiettivo (quale?) vale il 10% 8
9 1e idonei strumenti di monitoraggio L obiettivo si consegue attraverso la puntuale comunicazione dei dati all Osservatorio ed alle Regioni (???) dei dati richiesti dal Ministero. Non vi sono premialità,, ma il mancato invio determina la decadenza da tutti i premi 9
10 2. Revisione dei servizi Le Regioni, al fine di ottenere assegnazioni di contributi statali destinati a investimenti o a servizi in materi di TPL procedono ad un piano di riprogrammazione dei servizi entro quattro mesi dalla data di emanazione (e non pubblicazione) del decreto. L espressione ai fini deve interpretarsi nel senso che l adozione l del piano costituisce condizione per l accesso anche al fondo nazionale 10
11 2. Revisione dei servizi La revisione dei servizi si ottiene mediante a. Rimodulazione dei servizi a domanda debole b. Sostituzione delle modalità diseconomiche per il mancato raggiungimento del rapporto costi/ricavi ex art.19, d.lgs.422/97 (0.35) con altre modalità più idonee economicamente 11
12 3. Revisione dei contratti di servizio A seguito della revisione dei servizi i contratti in essere sono oggetto di revisione 12
LA GIUNTA REGIONALE. RITENUTO, per i motivi riportati nel predetto documento istruttorio e che vengono condivisi, di deliberare in merito;
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