Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali

Transcript

1 Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali 1. Cosa sono I prezzi alla produzione? 2. A cosa serve l'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali al netto dell energia? 3. Come è possibile identificare I settori di attività economica? 4. Cosa sono I Raggruppamenti principali di industria-rpi? 5. Qual'è la base di riferimento degli indici dei prezzi alla produzione? 6. Cosa si intende per variazione congiunturale? 7. Cosa si intende per variazione tendenziale? 8. Perché da gennaio 2011 alcuni settori ateco non sono più presenti e altri sono entrati? 1. Cosa sono i prezzi alla produzione? Sono prezzi che si formano nel primo stadio di commercializzazione che si riferiscono a transizioni reali tra imprese: l impresa venditrice (unità di rilevazione) deve avere stabilimenti di produzione situati in Italia. L impresa acquirente opera sul mercato interno oppure sul mercato estero. L'istat diffonde mensilmese gli indici dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti sul mercato interno, estero e totale. L'indice totale dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali è l'indicatore definito dalla media aritmetica ponderata degli indici dei prezzi calcolati sui mercati interno ed estero (variabili STS 311 e 312). Tale indicatore, per ogni livello di aggregazione, viene definito a partire dagli indici in base di calcolo di ciascuna componente (interno ed estero) e quindi riportato nella base di riferimento. L'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti sul mercato interno è l'indicatore mensile che misura le variazioni nel tempo dei prezzi che si formano nel primo stadio di commercializzazione. I prezzi si riferiscono ai prodotti industriali fabbricati da imprese (la cui attività economica prevalente riguarda le Sezioni B-E della NACE 2 e con stabilimenti di produzione situati sul territorio nazionale) venduti sul mercato italiano. L indicatore è definito dal Regolamento delle Statistiche economiche congiunturali STS (CE) 1158/2005. L'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti sul mercato estero, è l'indicatore mensile definito dalla media aritmetica ponderata degli indici dei prezzi calcolati nelle aree euro e non euro. Tale indicatore viene definito a partire dagli indici in base di calcolo di ciascuna componente di area e quindi riportato nella base di riferimento. L indicatore è definito dal Regolamento delle Statistiche economiche congiunturali STS (CE) 1158/2005 che ne richiede anche la disaggregazione tra e. 2. A cosa serve l'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali al netto dell energia?

2 Misura la componente di fondo dell indice aggregato relativo al mercato interno, calcolata al netto del Raggruppamento principale di industria Energia. 3. Come sono identificati i settori di attività economica Da Gennaio 2009 i settori industriali di riferimento per il calcolo degli indici si attengono ai Settori di Attività Economica previsti dalla nomenclatura ATECO 2007, versione italiana della NACE rev. 2. In aggiunta vengono diffusi gli indici relativi alle Sotto-Sezioni secondo la classificazione SNA/ISIC A Cosa sono I Raggruppamenti principali di industria-rpi? Sono gruppi e/o divisioni di attività economica definiti, secondo il criterio della prevalenza, dal Regolamento della Commissione europea (CE) 656/2007 che fissa, per tutti i paesi membri, i criteri per la definizione degli Rpi. L Istat pubblica anche l indice per i beni di consumo nel loro complesso, ottenuto come media ponderata degli indici dei beni di consumo durevoli e quelli non durevoli. Si articolano come segue: Beni di consumo durevoli; Beni di consumo non durevoli; Beni strumentali; Beni intermedi; Energia. I beni di consumo sono quei beni impiegati per soddisfare direttamente i bisogni umani. Si dividono in: beni durevoli, comprendono la produzione di apparecchi per uso domestico, la fabbricazione di apparecchi per la riproduzione del suono e dell immagine, strumenti ottici e fotografici, orologi, motocicli e biciclette, altri mezzi di trasporto, la fabbricazione di mobili, motocicli,. mobili, gioielli e oreficeria e strumenti musicali; beni di consumo non durevoli includono, tra gli altri, la produzione, la lavorazione e la conservazione di prodotti alimentari e bevande, alcune industrie tessili, la fabbricazione di prodotti farmaceutici. I beni strumentali sono quei beni utilizzati per la produzione di altri beni (macchine, mezzi di trasporto ecc.), destinati ad essere utilizzati per un periodo superiore ad un anno. Includono, tra gli altri, la fabbricazione di macchine e motori, la fabbricazione di strumenti e apparecchi di misurazione e controllo, la fabbricazione di autoveicoli. I beni intermedi sono quei beni incorporati nella produzione di altri beni.includono, tra gli altri, la fabbricazione di prodotti chimici, la fabbricazione di metalli e prodotti in metallo, la fabbricazione di apparecchi elettrici, l industria del legno, la fabbricazione di tessuti. L'energia, include l industria estrattiva di materie prime energetiche (petrolio, gas naturale, lignite), l industria della raffinazione, la produzione di energia elettrica, gas e acqua, vapore, la raccolta, depurazione e distribuzione dell acqua. 5. Quale è la base di riferimento degli indici dei prezzi alla produzione? Da Gennaio la base di riferimento per gli indici è il Cosa si intende per variazione congiunturale Per un qualsiasi aggregato, la variazione percentuale rispetto al periodo precedente è il quoziente tra l indice del mese corrente di riferimento (dividendo) e quello del mese precedente corrispondente (divisore), il risultato è moltiplicato per 100, sottratto 100, tutto arrotondato alla prima cifra decimale:

3 7. Cosa si intende per variazione tendenziale Per un qualsiasi aggregato, la variazione percentuale rispetto al periodo corrispondente è il quoziente tra l indice del mese corrente di riferimento (dividendo) e quello dello stesso mese del periodo corrispondente (divisore), il risultato è moltiplicato per 100, sottratto 100, tutto arrotondato alla prima cifra decimale: 8. Perché da gennaio 2011 alcuni settori ateco non sono più presenti e altri sono entrati? A partire da marzo, con riferimento ai dati di gennaio, il sistema degli indici dei prezzi dell industria viene pubblicato nella base di riferimento 2010, derivata a partire dalla nuova base di calcolo Dicembre. Di fatto, non si crea alcuna discontinuità nella serie storica degli indici, che restano espressi nella stessa base di riferimento 2010 e nella medesima classificazione, senza la necessità di alcun coefficiente di raccordo. In definitiva il sistema degli indici dei prezzi dell industria è costituito da serie storiche espresse in 2010, espresse in Ateco 2007, a partire da gennaio 2000, per tutte le variabili del sistema degli indici. I nuovi indici in base di riferimento 2010 sostituiscono, in pubblicazione, quelli precedentemente pubblicati in base Il passaggio a una struttura d indagine in base concatenata consente l attuazione di un appropriato turnover delle imprese collegate ai prodotti, implicando la revisione annuale del numero degli aggregati Ateco diffusi per ciascuna variabile congiunturale, con la conseguente possibilità di riscontrare possibili interruzioni o inserimenti di nuovi aggregati. Mentre nel caso degli indici in base fissa la numerosità degli aggregati rimane invariata per la durata effettiva della base, per gli indici a catena il numero di aggregati diffusi può variare di anno in anno. Tuttavia, la dinamica che riguarda l ingresso e l uscita di aggregati rimane molto contenuta rispetto al quadro di insieme e coinvolge principalmente gli aggregati "bassi" (quelli più dettagliati). Il Prospetto seguente, relativo al numero di aggregati pubblicati annualmente, fornisce un quadro completo circa il confronto tra gli indici pubblicati nelle ultime due basi di calcolo. Per chiarezza l'indicazione base Dicembre è relativa agli indici del, ed analogamente si procede per il ). Per approfondimenti si rimanda alla Nota informativa. Aggregati Raggruppamenti principali di industrie (a) Totale Interno Indice generale Sezioni (b) Sottosezioni (c) Divisioni (b) (b) (b) Totale aggregati (a) Reg. (CE) 585/2001 Commissione europea; (b) Ateco 2007 (NACE 2); (c) SNA/ISIC. Il prospetto seguente riporta il dettaglio del consolidamento della base di calcolo Dicembre (indici 2014). Flusso in entrata ed in uscita degli aggregati pubblicati rispetto alla base di calcolo Dicembre

4 Consolidamento della base di calcolo Dicembre (Indici 2014). Flusso in entrata ed in uscita degli aggregati pubblicati rispetto alla base di calcolo Dicembre Aggregati Totale Interno Divisioni , , 1104, 2823, 3511, 3522,, 1104, 3511, , , , 2, 3099, 1092, 1723, 2311, , 235, 254, , 301, 309, 1061, , 1391, 2351, 2434, , , , , 2824, , 1411, 1032 La distribuzione degli aggregati destinati alla pubblicazione di indici a catena presenta dinamiche per la cui interpretazione, a livello di utenza, può essere utile il disporre di un quadro riepilogativo. A questo scopo, vengono forniti i tre Prospetti sottostanti che riepilogano la dinamica degli aggregati nella precedente base di calcolo, Dicembre (indici ), Dicembre 2011 (indici ), e di quella Dicembre 2010 (indici 2011). Consolidamento della base di calcolo Dicembre (Indici ). Flusso in entrata ed in uscita degli aggregati pubblicati rispetto alla base di calcolo Dicembre 2011 Aggregati Totale Interno

5 Consolidamento della base di calcolo Dicembre 2011 (indici ). Flusso in entrata ed in uscita degli aggregati pubblicati rispetto alla base di calcolo Dicembre 2010 Aggregati Totale Interno Divisioni

6 Consolidamento della base di calcolo Dicembre 2010 (indici 2011). Flusso in entrata ed in uscita degli aggregati pubblicati rispetto alla base fissa. Aggregati Totale Interno