Regione Veneto. Oggetto: Apprendistato professionalizzante di cui all art. 49 del D. Lgs. 276/03. Primi indirizzi operativi.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Regione Veneto. Oggetto: Apprendistato professionalizzante di cui all art. 49 del D. Lgs. 276/03. Primi indirizzi operativi."

Transcript

1 Regione Veneto Deliberazione della Giunta n. 197 del Oggetto: Apprendistato professionalizzante di cui all art. 49 del D. Lgs. 276/03. Primi indirizzi operativi. L Assessore alle Politiche dell Occupazione e Formazione professionale Raffaele Grazia riferisce quanto segue: Il Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 avente ad oggetto Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, in applicazione della legge 14 febbraio 2003, n. 30 Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro, individua tre tipologie di contratto di apprendistato con finalità diverse: contratto di apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione; contratto di apprendistato professionalizzante per il conseguimento di una qualificazione attraverso una formazione sul lavoro e un apprendimento tecnico-professionale; contratto di apprendistato per l'acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione; Con deliberazione n del , era stata emanata la Direttiva che disciplina, ai sensi dell art. 50 del D.Lgs. 10 settembre 2003 n. 276, l attuazione ed il finanziamento delle azioni formative sperimentali nell alto apprendistato. Con successiva deliberazione n.4004 del la Giunta Regionale ha approvato il progetto presentato dall Università degli Studi di Padova in partenariato con altri Soggetti, per la realizzazione di un percorso relativo a cinque master di primo livello. Relativamente all attuazione delle norme relative all apprendistato professionalizzante, questo è subordinata alla definizione di una regolamentazione regionale secondo quanto previsto dall art. 49 del citato D.Lgs. n. 276/03. Il Ministero del Lavoro con la circolare n. 40 del 14 ottobre 2004 ha emanato alcuni chiarimenti e indicazioni operative ai fini dell applicazione della nuova disciplina del contratto di apprendistato, precisando che la regolamentazione dei profili formativi a cura delle Regioni possa essere effettuata anche in forma non legislativa. Le disposizioni contenute nel presente documento disciplinano l apprendistato professionalizzante ai sensi dell art.49 del D. Lgs. n. 276 del 2003 e costituiscono il primo passo sperimentale per rendere operativo un contratto di lavoro a carattere formativo che riveste un importanza significativa nel contesto veneto e di procedere successivamente alla definitiva regolamentazione dei profili formativi all interno del

2 contratto di apprendistato professionalizzante. I contenuti del presente atto deliberativo si applicano esclusivamente ai settori di attività per i quali i contratti collettivi o gli accordi interconfederali, stipulati da associazioni dei datori di lavoro e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o regionale abbiano regolamentato l apprendistato professionalizzante ai sensi del citato art. 49. La decorrenza della nuova regolamentazione si applica a partire dal 4 aprile 2005 per i settori già disciplinati in materia di apprendistato professionalizzante da contratti collettivi o da accordo interconfederali stipulato dalle organizzazioni di cui al paragrafo precedente. Per gli altri settori, tale regolamentazione avrà efficacia dalla data di entrata in vigore dello specifico contratto collettivo o accordo interconfederale; in mancanza di tale regolamentazione continuerà ad applicarsi la previgente normativa in materia di apprendistato (art. 16 legge 196/97). Il documento riportato in Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, è il risultato del confronto tra Regione del Veneto e Parti Sociali, che ha dato luogo ad un intesa sottoscritta in data tra l Assessore alle politiche dell occupazione e della formazione professionale Raffaele Grazia e le Parti Sociali, a cui la Giunta Regionale aderisce con il presente provvedimento, e continuerà all interno dei lavori previsti dal Gruppo tecnico per la formazione per apprendisti, coordinato dalla Regione del Veneto e composto da rappresentanti delle Parti Sociali, delle Province e dagli Organismi di formazione, allargato a ulteriori rappresentanti o esperti in materia al fine di valorizzare ulteriormente gli aspetti formativi dell istituto. Entro il 15 marzo 2005 saranno determinati, con provvedimento del Dirigente Regionale della Direzione Lavoro, tenuto conto dei lavori del Gruppo Tecnico di cui in premessa: 1. il modello regionale del piano formativo individuale e il facsimile di autocertificazione relativo alla capacità formativa formale interna dell azienda; 2. il modello regionale del piano formativo individuale di dettaglio e le relative modalità e termini per l invio agli Organismi di cui al punto 5 e per la relativa verifica. Considerata l innovatività della materia, si propone inoltre che il Dirigente Regionale della Direzione Lavoro possa disciplinare ulteriormente, sulla base degli indirizzi fissati dalla Giunta Regionale con il presente provvedimento, la stessa. Gli esiti delle attività formative che saranno realizzate, saranno oggetto di specifico monitoraggio regionale e costituiranno la base per la definitiva regolamentazione, che terrà conto anche dei contratti collettivi o degli accordi interconfederali, stipulati da associazioni dei datori di lavoro e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o regionale e sarà effettuata sentite le parti sociali. Tale attività di monitoraggio si inserisce all interno dei lavori previsti dal citato Gruppo tecnico. A conclusione della propria relazione, l Assessore Raffaele Grazia propone all approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento. 2

3 LA GIUNTA REGIONALE Udito il relatore Assessore alla Formazione Professionale, Raffaele Grazia, incaricato dell istruzione dell argomento in questione ai sensi dell art. 33, secondo comma dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale; Viste le leggi 196/97, 30/2003 e il D.Lgs. n. 276/2003; Vista la circolare ministeriale n. 40 del ; Vista la L.R. 19/02; Richiamate le proprie deliberazioni nn. 2626/04, 1967/04, 2625/04, 4006/04 Visti il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del DELIBERA Di approvare quanto riportato in premessa nonché l Allegato A - Art. 49 del D. Lgs 276/03. Primi indirizzi operativi al presente provvedimento, facente parte integrante e sostanziale dello stesso; Di fissare la decorrenza della nuova regolamentazione a partire dal 4 aprile 2005 per i settori già disciplinati in materia di apprendistato professionalizzante da contratti collettivi o da accordo interconfederali stipulato dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o regionale che abbiano regolamentato l apprendistato professionalizzante ai sensi del citato art. 49; Di stabilire che per gli altri settori tale regolamentazione avrà efficacia dalla data di entrata in vigore dello specifico contratto collettivo o accordo interconfederale; in mancanza di tale regolamentazione continuerà ad applicarsi la previgente normativa in materia di apprendistato (art. 16 legge 196/97); Di aderire al protocollo di intesa firmato tra Regione del Veneto e Parti Sociali di cui in premessa; Di autorizzare il Dirigente Regionale della Direzione Lavoro a disciplinare ulteriormente la materia, sulla base degli indirizzi fissati con il presente provvedimento dalla Giunta Regionale, e di approvare, sulla base dei lavori del Gruppo tecnico, il modello regionale del piano formativo individuale, il facsimile di autocertificazione relativo alla capacità formativa formale interna dell azienda, il modello regionale del piano formativo individuale di dettaglio e le relative modalità e termini per l invio e per la verifica. Sottoposto a votazione il presente provvedimento viene approvato con voti unanimi e palesi IL SEGRETARIO 3

4 Dott. Antonio MenettoIL PRESIDENTE On. Dott. Giancarlo Galan 4

5 ALLEGATO A 1. Premessa La durata della formazione formale La definizione della formazione formale L erogazione della formazione formale Il piano formativo individuale Profilo formativo Valutazione e certificazione esiti formativi Procedure attuative Tabelle 1 e Premessa Le disposizioni contenute nel presente documento disciplinano l apprendistato professionalizzante ai sensi dell art.49 del D. Lgs. n. 276 del 2003 e costituiscono il primo passo sperimentale per rendere operativo un contratto di lavoro a carattere formativo che riveste un importanza significativa nel contesto veneto. Il confronto avviato con le Parti Sociali continuerà all interno dei lavori previsti dal Gruppo tecnico per la formazione per apprendisti, coordinato dalla Regione del Veneto e composto da rappresentanti delle Parti Sociali, delle Province e dagli Organismi di formazione, allargato a ulteriori rappresentanti o esperti in materia al fine di valorizzare ulteriormente gli aspetti formativi dell istituto. I contenuti del presente atto deliberativo si applicano esclusivamente ai settori di attività per i quali i contratti collettivi o gli accordi interconfederali, stipulati da associazioni dei datori di lavoro e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o regionale abbiano regolamentato l apprendistato professionalizzante ai sensi del citato art. 49. Per tutti gli altri settori continuerà ad applicarsi la previgente normativa in materia di apprendistato (art. 16 legge 196/97). 2. La durata della formazione formale Il contratto di apprendistato professionalizzante, della durata minima di due anni e massima di sei, individuata dai contratti collettivi in base al tipo di qualificazione da conseguire, può essere stipulato con soggetti di età compresa tra i diciotto 1 e ventinove anni. La formazione, che costituisce elemento fondamentale del contratto di apprendistato, dovrà articolarsi secondo un piano formativo individuale coerente con il profilo formativo di riferimento e dovrà prevedere un monte ore di formazione formale, interna o esterna all azienda, di almeno centoventi ore per anno, non rilevando diverse pattuizioni in sede di contrattazione collettiva. 3. La definizione della formazione formale Ai fini del presente atto deliberativo, si definisce formale la formazione: svolta in un ambiente organizzato e strutturato (ad es. in un organismo di formazione, un istituto scolastico, nel luogo di lavoro) assistita da figure professionali competenti; esplicitamente progettata come apprendimento in termini di obiettivi, tempi e risorse; intenzionale dal punto di vista del soggetto che apprende; 1 Il contratto potrà altresì essere stipulato con soggetti che abbiano compiuto i 17 anni di età e siano in possesso di una qualifica professionale conseguita ai sensi della legge 53/

6 con esiti verificabili e certificabili. Sono comunque possibili attività formative formali sul lavoro (on the job) ed in affiancamento, finalizzate all acquisizione delle competenze tecnico professionali, purchè abbiano i suddetti requisiti e siano verificabili anche in itinere. 4. L erogazione della formazione formale In relazione alle caratteristiche dell utenza e della loro storia formativa pregressa, alle caratteristiche dei temi affrontati nella formazione formale, vanno previsti anche metodi e tecniche alternative alla didattica frontale d aula 2, quali ad esempio quelli riportati di seguito: Metodi e tecniche alternative alla didattica frontale d aula! Esercitazioni in gruppo (comunicazione, problem solving, lavoro di gruppo, etc.)! Simulazioni! Role-play! Project work! Analisi di casi! Autocasi! Utilizzo di filmati con relativa discussione! Cooperative learning! Attività outdoor! FAD (formazione on line, videoconferenze, forum, web chat, etc.)! Attività presso aziende pilota! Testimonianze! Visite aziendali La formazione formale può essere erogata dalle strutture che possiedono i seguenti requisiti: a) gli organismi di formazione accreditati ai sensi della L.R. 19/2002 nell ambito della formazione continua; b) le aziende con capacità formativa formale interna espressa da: presenza di risorse umane idonee a trasferire competenze; tutor con formazione e competenze tecnico professionali adeguate; locali idonei ai fini del corretto svolgimento della formazione. Nel caso in cui i contratti collettivi o gli accordi interconfederali stabiliscano una ripartizione tra formazione formale interna ed esterna, tale articolazione, per la parte relativa alla formazione formale interna, è subordinata alla capacità formativa formale dell azienda come sopra definita. Il datore di lavoro dovrà dichiarare, tramite autocertificazione, se l azienda possiede o meno i requisiti necessari per l erogazione della formazione formale interna; tale autocertificazione sarà allegata al piano formativo individuale. In mancanza di capacità formativa formale interna, la formazione formale dovrà svolgersi esclusivamente all esterno dell azienda. Nel caso in cui i contratti collettivi non stabiliscano la ripartizione tra formazione formale interna ed esterna, le aziende con capacità formativa formale di cui al punto b) dovranno provvedere ad erogare la formazione formale finalizzata all acquisizione delle competenze tecnico professionali, anche sul lavoro (on the job) ed in affiancamento, all interno dell azienda. In particolare, il tutor aziendale deve possedere i requisiti minimi previsti dal Decreto Ministeriale e le competenze adeguate per svolgere il compito di: 2 Rif. Direttiva 2005 Sistema formativo per l apprendistato DGR n del così come modificata con DGR n del 6 agosto 2004: Tabella 6, standard minimi per le metodologie didattiche. 6

7 facilitare l inserimento dell apprendista all interno del contesto organizzativo aziendale; partecipare attivamente alla definizione del piano formativo individuale dell apprendista; agevolare l apprendimento dell apprendista e presidiare l andamento del processo di apprendimento nelle sue diverse fasi (sia nella formazione formale che non formale); facilitare la realizzazione di momenti di verifica dell apprendimento e di valutazione finale delle competenze; assicurare la congruenza dell attività svolta in azienda rispetto agli obiettivi formativi identificati nel piano formativo individuale. L iniziativa formativa per il tutor aziendale di cui all art. 3 comma 2 del DM , è di durata non inferiore a 12 ore. Gli oneri per la formazione formale esterna sono a carico del finanziamento pubblico. Al fine di potenziare l offerta formativa disponibile sul territorio regionale ed assicurare la formazione a tutti gli apprendisti, gli oneri economici potranno essere sostenuti anche da altri finanziamenti pubblici o privati, da formalizzare con apposite convenzioni. 5. Il piano formativo individuale Il piano formativo individuale sarà redatto, tenendo conto dei principi e linee guida definite dal coordinamento delle Regioni e delle Province autonome e, ove mancante, dalla Regione Veneto con atto del Dirigente Regionale della Direzione Lavoro, e dovrà: a) essere coerente con il profilo formativo di riferimento; b) delineare il percorso formativo formale e non formale dell apprendista in coerenza con le competenze possedute dall apprendista stesso; c) indicare l articolazione della formazione formale (esterna e interna), in relazione a quanto stabilito dalla contrattazione collettiva e nei limiti di quanto previsto dal sistema a voucher introdotto dalla Direttiva Sistema formativo per l apprendistato per il e, nel caso di formazione formale interna, anche le modalità di erogazione della stessa 4 ; d) contenere gli obiettivi formativi nei termini di competenze richieste (di base, trasversali e tecnico professionali) in relazione a quanto previsto dall offerta formativa contenuta nel catalogo regionale. Il Piano formativo individuale, documento allegato al contratto di apprendistato, forma parte integrante e sostanziale dello stesso. Tale piano, costruito in base a standard comuni, sarà seguito da un piano formativo individuale di dettaglio che ha lo scopo di indicare con maggiore precisione il percorso formativo dell apprendista ed evidenziare le competenze da acquisire in relazione a quelle già possedute (rif. libretto formativo - quadro competenze individuali). Nella compilazione del piano formativo individuale di dettaglio, il datore di lavoro potrà avvalersi del supporto previsto dagli Organismi preposti alle azioni di accompagnamento tramite voucher. Al fine di verificarne la coerenza con il profilo formativo di riferimento, il datore di lavoro dovrà inviare il piano formativo individuale di dettaglio, a propria scelta, alla Provincia 3 Rif. DGR n del così come modificata con DGR n del 6 agosto 2004: par. 5.4, di cui anche alle tabelle 1 e 2 del presente documento. 4 Vedi paragrafo 4 l erogazione della formazione formale. 7

8 competente o ad Enti/Organismi bilaterali competenti per territorio, qualora i contratti collettivi di lavoro prevedano competenze in ordine alla valutazione dei contenuti dei piani formativi. L Ente bilaterale, successivamente alla verifica, dovrà trasmettere alla Provincia tale piano. Nel caso di non coerenza con il profilo formativo di riferimento, l azienda dovrà ripresentare gli aggiornamenti richiesti. 6. Profilo formativo Il profilo formativo definisce gli obiettivi formativi e le relative aree di contenuto nonché le competenze per gruppi di qualifica da conseguire nell ambito del contratto di apprendistato. I gruppi di qualifica a cui fare riferimento sono quelli approvati con la Direttiva Sistema formativo per l apprendistato per il 2005 sopraccitata 5. Tali gruppi di qualifica saranno ulteriormente definiti, aggiornati e/o integrati dalla Giunta Regionale, d intesa con le Parti Sociali, anche in relazione all evoluzione del mercato del lavoro e delle relative specificità territoriali. Al fine di garantire il riconoscimento delle qualifiche nelle altre Regioni e/o Province autonome, i profili formativi regionali saranno emanati nel rispetto degli standard minimi nazionali fissati dall istituendo Repertorio nazionale delle professioni di cui all art. 52 del D.Lgs. 276/03. In attesa di definire quanto sopra riportato, qualora vi siano specifiche esigenze aziendali, è possibile assumere apprendisti per i quali i profili formativi non facciano riferimento ai gruppi di qualifica suddetti. Il datore di lavoro dovrà in ogni caso indicare nel piano formativo individuale a quale offerta formativa, prevista dal catalogo regionale, intende aderire. Tale offerta potrà essere successivamente implementata sulla base delle esigenze dei diversi settori che si manifesteranno nel territorio. A tale fine sarà costituito un apposito gruppo di lavoro formato da Regione e Parti Sociali. 7. Valutazione e certificazione esiti formativi In attesa delle indicazioni che saranno fornite dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'istruzione, della Università e della Ricerca, e previa intesa con le Regioni e le Province autonome, volte a definire le modalità di riconoscimento dei crediti formativi, la formazione effettuata durante il periodo di apprendistato sarà registrata sul libretto formativo di cui all art. 2 comma i) del D. Lgs. 276/03, in base alle indicazioni contenute nella Direttiva Sistema formativo per l apprendistato per il 2005 sopraccitata. Le modalità per la valutazione, certificazione e registrazione sul libretto formativo saranno definite dalla Giunta Regionale 6, sentite le Parti Sociali, in base agli standard nazionali. 8. Procedure attuative Tale regolamentazione si applica a partire dal 4 aprile 2005 per i settori già disciplinati in materia di apprendistato professionalizzante da contratto collettivo o accordo interconfederale stipulato dalle organizzazioni di cui al punto 1 (premessa). Per gli altri settori, tale regolamentazione avrà efficacia dalla data di entrata in vigore dello specifico contratto collettivo o accordo interconfederale. Entro il 15 marzo 2005 saranno determinati, con provvedimento del Dirigente Regionale della Direzione Lavoro, tenuto conto dei lavori del Gruppo Tecnico di cui in premessa: 5 Rif. Direttiva 2005 Sistema formativo per l apprendistato DGR n del così come modificata con DGR n del 6 agosto 2004: 6 Il libretto formativo è in corso di elaborazione nel tavolo costituito a livello nazionale. 8

9 1. il modello regionale del piano formativo individuale e il facsimile di autocertificazione relativo alla capacità formativa formale interna dell azienda; 2. il modello regionale del piano formativo individuale di dettaglio e le relative modalità e termini per l invio agli Organismi di cui al punto 5 e per la relativa verifica. La disponibilità del catalogo dell offerta formativa per apprendisti (consultabile on line sul sito o comunque presso i centri per l impiego delle Province), costituisce la proposta formalmente rivolta ai datori di lavoro da parte del sistema pubblico ai fini dell assolvimento dell obbligo formativo per gli apprendisti. 9. Comunicazioni aziendali Alla comunicazione di assunzione dell apprendista comprensiva dei dati del modello C/ASS e dei dati sul tutor aziendale dell apprendista ex D.M. 7/10/99, da trasmettere obbligatoriamente, secondo il modello già utilizzato, entro le scadenze prefissate, al centro per l impiego competente, deve essere in ogni caso allegato il piano formativo individuale e l autocertificazione relativo alla capacità formativa formale dell azienda. A tal fine sarà successivamente approvato un modello unico di comunicazione. Non è prevista alcuna richiesta di autorizzazione preventiva, essendo espressamente abrogata dall art. 85, comma 1 lett. B del D.Lgs. 276/03 la procedura autorizzativa da parte della Direzione provinciale del Lavoro. 10. Tabelle 1 e 2 Tabella 1: Durata oraria del percorso e dei moduli (escluso il modulo di orientamento della durata di due ore) 9

10 di base trasversale aggiuntivo profession. TOTALE in OF SMI in OF in FO SMI in FO Tabella 2: Valore in Euro del voucher formativo e dei relativi buoni (escluso il buono per l accompagnamento del valore di Euro 40). 158 di base trasversale aggiuntivo profession. TOTALE in OF SMI in OF in FO SMI in FO Legenda: : modulo formativo OF: in diritto-dovere di istruzione e formazione (obbligo formativo) FO: non in diritto-dovere di istruzione e formazione (fuori obbligo formativo) SMI: settore metalmeccanico industriale 10

11 11

ALLEGATOA alla Dgr n del 30 ottobre 2007 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n del 30 ottobre 2007 pag. 1/6 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 3434 del 30 ottobre 2007 pag. 1/6 Premessa...1 La durata della formazione formale...1 La definizione della formazione formale...2 L erogazione della

Dettagli

Decreto legislativo n. 276/03 artt. 47-53

Decreto legislativo n. 276/03 artt. 47-53 Decreto legislativo n. 276/03 artt. 47-53 Titolo VI Apprendistato e contratto di inserimento Capo I Apprendistato Art. 47 Definizione, tipologie e limiti quantitativi 1. Ferme restando le disposizioni

Dettagli

Lega Cooperative regionale, rappresentata dal sig. Confcooperative regionale, rappresentata dal sig

Lega Cooperative regionale, rappresentata dal sig. Confcooperative regionale, rappresentata dal sig Accordo per la definizione delle linee guida in materia di profili formativi dell apprendistato professionalizzante per il settore della distribuzione cooperativa In data 5 novembre 2004, presso la Regione

Dettagli

APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE Legge Regionale n. 20/2005 Art. 49 D.lgs. n. 276/2003

APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE Legge Regionale n. 20/2005 Art. 49 D.lgs. n. 276/2003 APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE Legge Regionale n. 20/2005 Art. 49 D.lgs. n. 276/2003 1. Premessa L'apprendistato ha lo scopo di consentire ai giovani lavoratori di apprendere le mansioni per le quali

Dettagli

APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE

APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE Regione Toscana, nell ambito del progetto GiovaniSì, ha approvato l avviso pubblico per la presentazione e il finanziamento dei progetti per la costituzione del catalogo regionale dell offerta formativa

Dettagli

Consiglio Regionale della Puglia 1

Consiglio Regionale della Puglia 1 1 LEGGE REGIONALE Norme in materia di formazione per il lavoro 2 LEGGE REGIONALE Norme in materia di formazione per il lavoro Il Consiglio regionale ha approvato la seguente legge: Art. 1 Principi generali

Dettagli

DETERMINAZIONE. Estensore CAMPONESCHI MAFALDA. Responsabile del procedimento CAMPONESCHI MAFALDA. Responsabile dell' Area O.

DETERMINAZIONE. Estensore CAMPONESCHI MAFALDA. Responsabile del procedimento CAMPONESCHI MAFALDA. Responsabile dell' Area O. REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: LAVORO AFFARI GENERALI DETERMINAZIONE N. G07929 del 30/05/2014 Proposta n. 9416 del 27/05/2014 Oggetto: Autorizzazione regionale all'istituto Poligrafico e Zecca

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI SPERIMENTAZIONI PER L APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI SPERIMENTAZIONI PER L APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI SPERIMENTAZIONI PER L APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE NEI SETTORI DEL TERZIARIO, DELLA DISTRIBUZIONE E DEI SERVIZI (in applicazione della DGR 19432 del 19.11.04)

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE CALABRIA, IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE CALABRIA, IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE CALABRIA, IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

Scheda approfondita APPRENDISTATO

Scheda approfondita APPRENDISTATO Scheda approfondita APPRENDISTATO Nozione Finalità Ambito soggettivo di applicazione Legenda Contenuto Precisazioni Riferimenti normativi Ambito oggettivo di applicazione Forma Durata Trattamento economico

Dettagli

Circolare Informativa n 42/2012. Regione Campania: Legge Regionale Apprendistato

Circolare Informativa n 42/2012. Regione Campania: Legge Regionale Apprendistato Circolare Informativa n 42/2012 Regione Campania: Legge Regionale Apprendistato Pagina 1 di6 INDICE Premessa pag.3 1) Disposizioni generali sull apprendistato pag. 3 2) Contratto di apprendistato per la

Dettagli

CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti. Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO

CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti. Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO In data 14 settembre 2011 è stato emanato il D.Lgs. n.167 rubricato Testo Unico dell Apprendistato,

Dettagli

DECRETO N Del 21/10/2015

DECRETO N Del 21/10/2015 DECRETO N. 8711 Del 21/10/2015 Identificativo Atto n. 966 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto REGOLAMENTAZIONE DEI PERCORSI DI FORMAZIONE ABILITANTI E DI AGGIORNAMENTO PER INSTALLATORE

Dettagli

promulga Capo I. ASPETTI FORMATIVI DEL CONTRATTO DI APPRENDISTATO

promulga Capo I. ASPETTI FORMATIVI DEL CONTRATTO DI APPRENDISTATO Legge regionale 26 gennaio 2007, n. 2. "Disciplina degli aspetti formativi del contratto di apprendistato". (B.U. 5 febbraio 2007, 2 suppl. al n. 5) Il Consiglio regionale ha approvato. LA PRESIDENTE DELLA

Dettagli

ACCORDO. tra. la URART rappresentata dal Presidente dr. Massimo Bettoja assistito dal segretario generale Giancarlo Mulas;

ACCORDO. tra. la URART rappresentata dal Presidente dr. Massimo Bettoja assistito dal segretario generale Giancarlo Mulas; ACCORDO per l avvio di sperimentazioni dell apprendistato professionalizzante ai sensi dell articolo 49 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 e dell art. 5 della DGR 350/2005, nel settore del

Dettagli

n. 308 del 17/10/2014

n. 308 del 17/10/2014 D E T E RMINAZI ONE DEL DIRIGENTE n. 308 del 17/10/2014 SETTORE IV ISTRUZIONE FORMAZIONE RENDICONTAZIONE LAVORO AREA ISTRUZIONE, FORMAZIONE PROFESSIONALE, BORSE LAVORO, SOSTEGNOIMPRESA Oggetto: F.P. -

Dettagli

L apprendistato: il quadro giuridico-istituzionale con particolare riferimento alle PMI. di Enrica Carminati

L apprendistato: il quadro giuridico-istituzionale con particolare riferimento alle PMI. di Enrica Carminati L apprendistato: il quadro giuridico-istituzionale con particolare riferimento alle PMI di Enrica Carminati TIPOLOGIE DI APPRENDISTATO Riforma Biagi (d. lgs. n. 276 del 2003) 1) art. 48: apprendistato

Dettagli

Apprendistato e Formazione interna all azienda: obbligo di Regolamentazione Regionale

Apprendistato e Formazione interna all azienda: obbligo di Regolamentazione Regionale Apprendistato e Formazione interna all azienda: obbligo di Regolamentazione Regionale pubblicato, il 20 maggio 2010, sulla rivista Guida Normativa de Il Sole 24 Ore La Corte Costituzionale ha dichiarato

Dettagli

PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE APPRENDISTATO IN SOMMINISTRAZIONE

PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE APPRENDISTATO IN SOMMINISTRAZIONE Allegato 1 PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE APPRENDISTATO IN SOMMINISTRAZIONE PFI relativo all assunzione del/la sig./ra 1. Agenzia per il lavoro Ragione sociale Sede legale indirizzo Filiale di riferimento

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 46 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 46 del 19274 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 06 aprile 2016, n. 444 Protocollo d Intesa su Avvio di attività formative sperimentali finalizzate all acquisizione della qualifica di OSS Operatore Socio Sanitario

Dettagli

GURI n. 284 del periodico (Parte Seconda) Regione Emilia-Romagna DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 19 NOVEMBRE 2012, N.

GURI n. 284 del periodico (Parte Seconda) Regione Emilia-Romagna DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 19 NOVEMBRE 2012, N. GURI n. 284 del 19.12.2012 periodico (Parte Seconda) Regione Emilia-Romagna DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 19 NOVEMBRE 2012, N. 1716 Approvazione dell'"avviso per la presentazione e la presa d'atto

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE BASILICATA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE BASILICATA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE BASILICATA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LAZIO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LAZIO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LAZIO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

Regione Lazio. DIREZIONE LAVORO Atti dirigenziali di Gestione. 17/02/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 14 Pag.

Regione Lazio. DIREZIONE LAVORO Atti dirigenziali di Gestione. 17/02/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 14 Pag. 17/02/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 14 Pag. 235 di 326 Regione Lazio DIREZIONE LAVORO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 10 febbraio 2015, n. G01085 D.G.R. del 3 febbraio

Dettagli

TESTO UNICO DELL APPRENDISTATO

TESTO UNICO DELL APPRENDISTATO Milano, 14 settembre 2011 TESTO UNICO DELL APPRENDISTATO approvato dal CDM il 28 luglio 2011 Settore Formazione Professionale 1 PREMESSA E utile sottolineare che Confcommercio, insieme ad altre Organizzazioni

Dettagli

TRA LA REGIONE SICILIANA LE PARTI SOCIALI COINVOLTE L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE. di seguito denominate Parti.

TRA LA REGIONE SICILIANA LE PARTI SOCIALI COINVOLTE L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE. di seguito denominate Parti. ACCORDO per la regolamentazione dell apprendistato per la qualifica e il diploma professionale (ai sensi dell art. 3, comma 2 del D. Lgs. 14 settembre 2011, n. 167) TRA LA REGIONE SICILIANA E LE PARTI

Dettagli

REGIONE TOSCANA BACCI LORENZO. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/ AD001873

REGIONE TOSCANA BACCI LORENZO. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/ AD001873 REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA SETTORE DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO

Dettagli

IMPRESA LOCALIZZATA IN UN UNICA REGIONE

IMPRESA LOCALIZZATA IN UN UNICA REGIONE IMPRESA LOCALIZZATA IN UN UNICA REGIONE L impresa localizzata in un unica Regione procede all assunzione diretta dell apprendista. Entro 30 giorni dalla stipulazione del contratto l impresa dovrà definire

Dettagli

Assessorato del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale

Assessorato del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale Assessorato del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale Allegato B INDICAZIONI OPERATIVE PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE Il Piano formativo individuale

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 10-07-2012 (punto N 21 ) Delibera N 609 del 10-07-2012 Proponente GIANFRANCO SIMONCINI DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA

Dettagli

SCUOLA, LAVORO, IMPRESA: AL VIA L APPRENDISTATO IN AZIENDA

SCUOLA, LAVORO, IMPRESA: AL VIA L APPRENDISTATO IN AZIENDA SCUOLA, LAVORO, IMPRESA: AL VIA L APPRENDISTATO IN AZIENDA di Alessandra PAPA L articolo è una breve ma esauriente analisi del d.lgs. 81/2015 che ha introdotto importanti novità in materia di apprendistato

Dettagli

indietro ACCORDO DEL SETIORE AGRICOLO PER LA DISCIPLINA DELL APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O DI MESTIERE

indietro ACCORDO DEL SETIORE AGRICOLO PER LA DISCIPLINA DELL APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O DI MESTIERE indietro ACCORDO DEL SETIORE AGRICOLO PER LA DISCIPLINA DELL APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O DI MESTIERE AI SENSI DEL D.LGS. N. 167/2011 Le Parti - rilevata la scelta condivisa di valorizzare la contrattazione

Dettagli

ALLEGATOB alla Dgr n. 525 del 03 aprile 2012 pag. 1/5

ALLEGATOB alla Dgr n. 525 del 03 aprile 2012 pag. 1/5 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 525 del 03 aprile 2012 pag. 1/5 DICHIARAZIONE "CAPACITÀ FORMATIVA FORMALE INTERNA DELL AZIENDA" Premessa: La seguente dichiarazione può essere utilizzata

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G04283 del 14/04/2015 Proposta n. 5527 del 13/04/2015

Dettagli

Testo Unico dell apprendistato. Art. 1 Definizione

Testo Unico dell apprendistato. Art. 1 Definizione Testo Unico dell apprendistato Art. 1 Definizione 1. L apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla occupazione dei giovani. 2. Il contratto di apprendistato è definito

Dettagli

Nuovo apprendistato: stato dell arte regionale

Nuovo apprendistato: stato dell arte regionale www.fareapprendistato.it, 18 giugno 2012 Nuovo apprendistato: stato dell arte regionale a cura di Enrica Carminati REGIONI APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E IL DIPLOMA PROFESSIONALE ART. 3 D. LGS. N. 167/2011

Dettagli

D.Lgs. n. 276/2003 Art.49 Apprendistato Professionalizzante

D.Lgs. n. 276/2003 Art.49 Apprendistato Professionalizzante ALLEGATO Direzione Formazione Professionale - Lavoro D.Lgs. n. 276/2003 Art.49 Apprendistato Professionalizzante Accordo per la disciplina in regime transitorio e in via sperimentale dei profili formativi

Dettagli

Apprendistato di alta formazione e di ricerca SCHEMA PROTOCOLLO DI INTESA

Apprendistato di alta formazione e di ricerca SCHEMA PROTOCOLLO DI INTESA ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 467 DEL 25 MARZO 2016 Apprendistato di alta formazione e di ricerca (art. 45 - D. Lgs. 15 giugno 2015, n. 81) SCHEMA PROTOCOLLO DI INTESA TRA la Regione Friuli Venezia Giulia,

Dettagli

Apprendistato Il possibile ruolo della scuola

Apprendistato Il possibile ruolo della scuola SCUOLA LAVORO TRA ALTERNANZA E APPRENDISTATO Lombardia ed Europa Esperienze a confronto 8-9 aprile Centro Congresso Ville Ponti Villa Napoleonica, Piazza Litta VARESE Apprendistato Il possibile ruolo della

Dettagli

FILCAMS-CGIL FISASCAT-CISL UILTuCS-UIL FAITA FEDERALBERGHI FIAVET FIPE

FILCAMS-CGIL FISASCAT-CISL UILTuCS-UIL FAITA FEDERALBERGHI FIAVET FIPE IMPRESA LOCALIZZATA IN UN UNICA REGIONE L impresa localizzata in un unica Regione procede all assunzione diretta dell apprendista. Entro 30 giorni dalla stipulazione del contratto l impresa dovrà definire

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G07553 del 18/06/2015 Proposta n. 9419 del 16/06/2015

Dettagli

REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE Mod. B Atto che non comporta impegno di spesa Seduta del 20-03-2015 DELIBERAZIONE N. 127 OGGETTO: RECEPIMENTO LINEE GUIDA PER LA DISCIPLINA DEL CONTRATTO DI APPRENDISTATO

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Scienze dei servizi giuridici pubblici e privati Classe di laurea L-14 DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art. 5 RIDD

Dettagli

SCHEMA Convenzione per l attivazione di un percorso formativo di apprendistato di alta formazione ex art. 5 D. Lgs n. 167/2011 TRA

SCHEMA Convenzione per l attivazione di un percorso formativo di apprendistato di alta formazione ex art. 5 D. Lgs n. 167/2011 TRA SCHEMA Convenzione per l attivazione di un percorso formativo di apprendistato di alta formazione ex art. 5 D. Lgs n. 167/2011 TRA L università degli Studi di Napoli Parthenope, con sede in Napoli, Via

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G01359 del 16/02/2015 Proposta n. 1762 del 11/02/2015

Dettagli

SEZIONE PRINCIPI GENERALI

SEZIONE PRINCIPI GENERALI Allegato A Indirizzi per la regolamentazione dell Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere ai sensi del Regolamento 47/R del 2003 come modificato dal DPGR 2 febbraio 2012 n. 11/R in materia

Dettagli

AVVISO DOTE APPRENDISTATO

AVVISO DOTE APPRENDISTATO AVVISO DOTE APPRENDISTATO PREDISPOSIZIONE DEL CATALOGO PROVINCIALE DELL OFFERTA DEI SERVIZI INTEGRATI PER L APPRENDISTATO - PERIODO FORMATIVO 2012-2013 In rosso sono riportate le modifiche apportate dai

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 7 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 7 del 2508 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 21 dicembre 2016, n. 2151 L.144/99 e L.296/06. Finanziamenti delle attività connesse alla realizzazione del 4 Programma di attuazione del Piano Nazionale della

Dettagli

FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE

FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G09927 del 06/09/2016 Proposta n. 12720 del 05/09/2016

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 20 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 20 del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 20 del 29-2-2016 8861 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 febbraio 2016, n. 72 Protocollo d Intesa su Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 dicembre

REGIONE EMILIA-ROMAGNA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 dicembre 5-1-2007 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 2 57 REGIONE EMILIA-ROMAGNA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 dicembre 2006, n. 1807 Approvazione delle intese sottoscritte

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO DETERMINAZIONE. Estensore MASTELLARI GIULIANO. Responsabile del procedimento VILLANI GIULIANA

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO DETERMINAZIONE. Estensore MASTELLARI GIULIANO. Responsabile del procedimento VILLANI GIULIANA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO ORGANIZZ. E ATTUAZ. INTERV. CAPITALE UMANO DETERMINAZIONE N. G06492 del 05/05/2014 Proposta n. 7582 del 24/04/2014

Dettagli

IMPRESE MULTILOCALIZZATE

IMPRESE MULTILOCALIZZATE IMPRESE MULTILOCALIZZATE A) Azienda multilocalizzata con formazione interna e verifica piani formativi standard aziendali EBNT invia all'ebnt gli allegati 2, 4 e i piani formativi standard aziendali (su

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G04601 del 05/05/2016 Proposta n. 6354 del 04/05/2016

Dettagli

TRA LA REGIONE TOSCANA ASSESSORATO ATTIVITA' PRODUTTIVE LAVORO E FORMAZIONE L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA

TRA LA REGIONE TOSCANA ASSESSORATO ATTIVITA' PRODUTTIVE LAVORO E FORMAZIONE L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA Regione Toscana Assessorato Attività produttive lavoro e formazione Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Accordo per la realizzazione nell anno scolastico 2011/2012 di percorsi di Istruzione e Formazione

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G04131 del 10/04/2015 Proposta n. 5262 del 08/04/2015

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO DECRETO N. 4018 Del 18/05/2015 Identificativo Atto n. 455 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto APPROVAZIONE AVVISO PUBBLICO PER LA REALIZZAZIONE DI UN OFFERTA FORMATIVA FINALIZZATA

Dettagli

DIREZIONE GENERALE OCCUPAZIONE E POLITICHE DEL LAVORO

DIREZIONE GENERALE OCCUPAZIONE E POLITICHE DEL LAVORO 12551 21/12/2012 Identificativo Atto n. 973 DIREZIONE GENERALE OCCUPAZIONE E POLITICHE DEL LAVORO MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL D.D.U.O DEL 17 APRILE 2012 N. 3322 MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL D.D.U.O DEL

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 settembre

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 settembre 43058 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 settembre 2015, n. 1640 Attuazione dell art. 32 del Reg. R. 18 gennaio 2007, n. 4, per la determinazione della tariffa di riferimento regionale per le prestazioni

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 2/2017 (Atti del Consiglio) Disposizioni in materia di istruzione, formazione e di concertazione con le parti sociali. Modifiche alla l.r. 32/2002.

Dettagli

Decreto legislativo del 10 settembre 2003, n. 276 Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre 2003, n. 235 S.O. n. 159

Decreto legislativo del 10 settembre 2003, n. 276 Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre 2003, n. 235 S.O. n. 159 Decreto legislativo del 10 settembre 2003, n. 276 Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre 2003, n. 235 S.O. n. 159 Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca INTESA. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. e Regione Lombardia

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca INTESA. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. e Regione Lombardia INTESA tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero dell Istruzione, e Regione Lombardia PERCORSI FORMATIVI IN APPRENDISTATO PER L ESPLETAMENTO DEL DIRITTO DOVERE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G02033 del 02/03/2015 Proposta n. 2759 del 26/02/2015

Dettagli

Servizio Sport per Tutti, riferisce quanto segue:

Servizio Sport per Tutti, riferisce quanto segue: Servizio Sport per Tutti, riferisce quanto segue: La Regione Puglia, con la L.R. n. 33/2006, Norme per lo sviluppo dello Sport per Tutte e per Tutti, così come modificata dalla L. R. n. 32 del 19 novembre

Dettagli

Il Direttore del servizio programmazione e gestione interventi formativi

Il Direttore del servizio programmazione e gestione interventi formativi Decreto n 2350/LAVFORU del 13/04/2016, Prenumero 2389 Piano Integrato di Politiche per l Occupazione e per il Lavoro PIPOL. Fondo Sociale Europeo Programma Operativo regionale 201472020. Pianificazione

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 40 DELIBERAZIONE 29 settembre 2014, n. 796

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 40 DELIBERAZIONE 29 settembre 2014, n. 796 DELIBERAZIONE 29 settembre 2014, n. 796 DGR 555 del 7.7.2014 Attuazione in Regione Toscana del Piano di azione nazionale per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) di cui al D.lgs. 150/2012.

Dettagli

Speciale N. 149 del 30 Novembre 2016

Speciale N. 149 del 30 Novembre 2016 Anno XLVI Anno XLVI N. 149 Speciale (30.11.2016) Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Pag. 1 Speciale N. 149 del 30 Novembre 2016 DISPOSIZIONI ATTUATIVE DELLA DISCIPLINA DEL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE

Dettagli

L affidamento può essere a titolo gratuito od oneroso per i professori di I e II fascia, sarà obbligatoriamente a titolo oneroso per i ricercatori.

L affidamento può essere a titolo gratuito od oneroso per i professori di I e II fascia, sarà obbligatoriamente a titolo oneroso per i ricercatori. Dipartimento di Scienze Regolamento per il conferimento di incarichi d insegnamento e di didattica integrativa ai sensi della legge 30 dicembre 2010 n. 240 per i Corsi di Studio approvato dal Consiglio

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 6873/ 394 / F.P. DEL 14/ 02/ 2013

DETERMINAZIONE N. 6873/ 394 / F.P. DEL 14/ 02/ 2013 DETERMINAZIONE N. 6873/ 394 / F.P. DEL 14/ 02/ 2013 Oggetto: Avviso pubblico di chiamata di progetti per l istituzione di un Catalogo regionale di fornitori di attività e servizi relativi alla formazione

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI Articolo 1 Denominazione e sede E costituita dalla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura

Dettagli

APPRENDISTATO Lavoro subordinato (DLgs 167 del 14/09/2011 che abroga gli art. da 47 a 53 della Legge Biagi)

APPRENDISTATO Lavoro subordinato (DLgs 167 del 14/09/2011 che abroga gli art. da 47 a 53 della Legge Biagi) Tipologia Cosa è APPRENDISTATO Lavoro subordinato (DLgs 167 del 14/09/2011 che abroga gli art. da 47 a 53 della Legge Biagi) E un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e

Dettagli

BOZZA di Decreto attuativo del comma 632 dell'art. 1 della L. n. 296 del 27 dicembre 2006 (finanziaria 2007)

BOZZA di Decreto attuativo del comma 632 dell'art. 1 della L. n. 296 del 27 dicembre 2006 (finanziaria 2007) BOZZA di Decreto attuativo del comma 632 dell'art. 1 della L. n. 296 del 27 dicembre 2006 (finanziaria 2007) VISTA la Legge, art. 1, comma 632, riguardante la riorganizzazione dei centri territoriali permanenti

Dettagli

Dal sito della Provincia di Varese - Istruzione e Formazione Professionale

Dal sito della Provincia di Varese - Istruzione e Formazione Professionale Dal sito della Provincia di Varese - Istruzione e Formazione Professionale Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 34-18 agosto 2008 [BUR20080129] [3.3.0] D.d.u.o. 30 luglio 2008

Dettagli

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale AREA POLITICHE PER LO SVILUPPO RURALE

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale AREA POLITICHE PER LO SVILUPPO RURALE R E G I O N E P U G L I A Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale AREA POLITICHE PER LO SVILUPPO RURALE Codice CIFRA: A01 / DEL / 2010/ Oggetto: Decreto 25 marzo 1998, n. 142 Regolamento recante

Dettagli

DECRETO N Del 20/12/2016

DECRETO N Del 20/12/2016 DECRETO N. 13591 Del 20/12/2016 Identificativo Atto n. 1184 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto PIANO REGIONALE DEI SERVIZI DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE - OFFERTA

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 dicembre 2014, n. 2344

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 dicembre 2014, n. 2344 48403 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 dicembre 2014, n. 2344 Attività ispettiva sanitaria regionale Avviso Pubblico D.G.R. 1333/2014 Aggiornamento Nucleo Ispettivo Sanitario Regionale. L Assessore

Dettagli

promozione dell uso dell energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE;

promozione dell uso dell energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE; 196 28.9.2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 39 Direzione Istruzione e Formazione Settore Sistema Regionale della Formazione. Programmazione IEFP, Apprendistato e Tirocini DECRETO 21

Dettagli

COMUNE DI SESTRI LEVANTE Provincia di GENOVA

COMUNE DI SESTRI LEVANTE Provincia di GENOVA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 142 DEL 21 Giugno 2012 L anno duemiladodici, addì ventuno del mese di Giugno, alle ore 15:00 presso la sede municipale di Piazza Matteotti, regolarmente convocata,

Dettagli

RSPP Il nuovo Accordo Stato-Regioni 07/07/2016

RSPP Il nuovo Accordo Stato-Regioni 07/07/2016 RSPP 2016 Il nuovo Accordo Stato-Regioni 07/07/2016 D. Lgs. n. 81, 9 aprile 2008, artt. 32 e 37 Accordo Stato-Regioni 21/12/2011 e Accordo Stato-Regioni 07/07/2016 2016 AiFOS Tutti i diritti riservati.

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 21 ottobre 2008, n. 1924

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 21 ottobre 2008, n. 1924 20400 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 181 del 24-11-2008 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 21 ottobre 2008, n. 1924 Delibere di Giunta regionale n. 713/07 e n. 503/08 Linee guida applicative

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SER- VIZIO FORMAZIONE PROFESSIONALE 20 dicembre 2013, n. 1395

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SER- VIZIO FORMAZIONE PROFESSIONALE 20 dicembre 2013, n. 1395 42294 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SER- VIZIO FORMAZIONE PROFESSIONALE 20 dicembre 2013, n. 1395 Repertorio Regionale delle Figure Professionali - Protocollo d Intesa tra Regione Puglia e Regione Toscana

Dettagli

scheda formativa istituto professionale scuola secondaria di 2 università

scheda formativa istituto professionale scuola secondaria di 2 università Allegato 1 scheda formativa informazioni personali nome e cognome _ luogo di nascita data di nascita / / indirizzo città provincia istruzione e formazione istituto professionale scuola secondaria di 2

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 DELIBERAZIONE 1 settembre 2014, n. 726

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 36 DELIBERAZIONE 1 settembre 2014, n. 726 DELIBERAZIONE 1 settembre 2014, n. 726 Indirizzi per la realizzazione dei percorsi di formazione obbligatoria per tecnico meccatronico delle autoriparazioni (Legge n. 122/1992 modificata con Legge n. 224/2012).

Dettagli

DELIBERA N. 204 del 13 luglio 2015 Determinazione delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per l anno

DELIBERA N. 204 del 13 luglio 2015 Determinazione delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per l anno DELIBERA N. 204 del 13 luglio 2015 Determinazione delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per l anno 2015: indirizzi alla dirigenza. La Giunta, vista la determinazione

Dettagli

FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore CASCINO STEFANO

FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore CASCINO STEFANO REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G11220 del 04/10/2016 Proposta n. 14287 del 28/09/2016

Dettagli

REGIONE LIGURIA Dipartimento Istruzione, Formazione, Lavoro Settore Politiche del Lavoro e delle Migrazioni

REGIONE LIGURIA Dipartimento Istruzione, Formazione, Lavoro Settore Politiche del Lavoro e delle Migrazioni Allegato A) REGIONE LIGURIA Dipartimento Istruzione, Formazione, Lavoro Settore Politiche del Lavoro e delle Migrazioni Disposizioni per la realizzazione degli interventi formativi per lo svolgimento diretto

Dettagli

IL CONTRATTO DI APPRENDISTATO

IL CONTRATTO DI APPRENDISTATO IL CONTRATTO DI APPRENDISTATO aggiornato al 07 ottobre 2016 Sommario NORMATIVA... 1 DEFINIZIONE... 1 FORMA... 1 DURATA... 2 LICENZIAMENTO ILLEGITTIMO... 2 RECESSIONE DAL CONTRATTO... 2 DISCIPLINA DEL RAPPORTO

Dettagli

e dalla stessa non deriva alcun onere a carico del bilancio regionale.

e dalla stessa non deriva alcun onere a carico del bilancio regionale. 2366 e dalla stessa non deriva alcun onere a carico del bilancio regionale. L Assessore relatore, sulla base delle risultanze istruttorie, come innanzi illustrate, propone alla Giunta l adozione del conseguente

Dettagli

Oggetto: Attivazione del Sistema informativo Lavoro, formazione, Orientamento LA GIUNTA REGIONALE

Oggetto: Attivazione del Sistema informativo Lavoro, formazione, Orientamento LA GIUNTA REGIONALE Oggetto: Attivazione del Sistema informativo Lavoro, formazione, Orientamento LA GIUNTA REGIONALE Su Proposta dell Assessore al Lavoro e alla Formazione VISTA VISTA la legge statutaria 11 novembre 2004,

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 139 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 139 del 57222 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 novembre 2016, n. 1750 Programmazione Fondo per le Politiche Giovanili 2016. Approvazione scheda intervento Regione Puglia. L Assessore alle Politiche giovanili

Dettagli

Codice CIFRA: FOP / DEL / 2010 /

Codice CIFRA: FOP / DEL / 2010 / R E G I O N E P U G L I A Deliberazione della Giunta Regionale Servizio: FORMAZIONE PROFESSIONALE Proposta di Deliberazione Codice CIFRA: FOP / DEL / 2010 / OGGETTO: Recepimento dell Accordo tra Governo,

Dettagli

Apprendistato di alta formazione e di ricerca (art. 5 - D. Lgs. 14 settembre 2011, n. 167) PROTOCOLLO DI INTESA

Apprendistato di alta formazione e di ricerca (art. 5 - D. Lgs. 14 settembre 2011, n. 167) PROTOCOLLO DI INTESA Assessorato al Lavoro e Formazione Professionale Apprendistato di alta formazione e di ricerca 2012-2014 (art. 5 - D. Lgs. 14 settembre 2011, n. 167) PROTOCOLLO DI INTESA TRA la Regione Piemonte E la Confederazione

Dettagli

L A G I U N T A R E G I O N A L E

L A G I U N T A R E G I O N A L E OGGETTO: Attuazione dell Accordo adottato dalla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 24 gennaio 2013, in applicazione dell art. 1,

Dettagli

Il nuovo apprendistato

Il nuovo apprendistato a cura di Alessandro Millo Il nuovo apprendistato (T.U. n. 167/2011) 1 La normativa abrogata Abrogate espressamente: Implicitamente: Legge n. 25/1955 D.P.R. n. 1668/56 Legge n. 56/1987 (art. 21-22 ) D.M.

Dettagli

A relazione dell'assessore Saitta:

A relazione dell'assessore Saitta: REGIONE PIEMONTE BU8S1 25/02/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 15 febbraio 2016, n. 18-2915 Recepimento "Protocollo d'intesa tra la Regione Piemonte e le OOSS dei Medici di Medicina generale avente

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G01194 del 16/02/2016 Proposta n. 1575 del 11/02/2016

Dettagli

Previsto numero massimo di 35 partecipanti per corso. Frequenza minima del 90% delle ore di formazione previste.

Previsto numero massimo di 35 partecipanti per corso. Frequenza minima del 90% delle ore di formazione previste. Articolazione del percorso formativo per RSPP e ASPP Accordo Stato regioni del 7 luglio 2016 Repertorio Atti n.: 128/CSR del 07/07/2016 Organizzazione dei corsi Previsto numero massimo di 35 partecipanti

Dettagli

Regolamento del tirocinio professionale degli spedizionieri doganali. (Ai sensi dell art. 6, del D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137)

Regolamento del tirocinio professionale degli spedizionieri doganali. (Ai sensi dell art. 6, del D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137) Regolamento del tirocinio professionale degli spedizionieri doganali. (Ai sensi dell art. 6, del D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137) 1 Il Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali, - visto l articolo 6

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER IL SISTEMA DEGLI APPRENDISTATI DELLA REGIONE SARDEGNA

PROTOCOLLO D INTESA PER IL SISTEMA DEGLI APPRENDISTATI DELLA REGIONE SARDEGNA PROTOCOLLO D INTESA PER IL SISTEMA DEGLI APPRENDISTATI DELLA REGIONE SARDEGNA 1 INDICE Premessa 1) Obiettivi generali 2) Contenuti generali 2.1) Sistema formativo degli apprendistati regionali 2.2) Formazione

Dettagli