Geografia. Gli Stati Uniti

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1 Geografia Gli Stati Uniti AMBIENTE. La morfologia del territorio. Gli Stati Uniti hanno un estensione di circa 2500 chilometri da nord a sud e circa 4000 da est a ovest. Confina con il Canada a nord, il Messico e il golfo del Messico a sud, l oceano Atlantico a est e l oceano Pacifico a ovest. Lungo la costa atlantica si sviluppa la catena degli Appalachi, rilievi molto antichi e poco elevati perché livellati dall erosione. A ovest, un complesso sistema montuoso occupa circa il 30% dell intero territorio statunitense. La più importante di queste catene è quella delle Montagne Rocciose, che si estende dall Alaska fino al golfo del Messico con cime molto elevate. L area centro-meridionale degli Stati Uniti è occupata da estesi tavolati e pianure sedimentarie (chiamate Great plains, cioè Grandi pianure), che comprendono il bacino del Mississippi e dei suoi numerosi affluenti. Il grande fiume costituisce una linea divisoria netta tra l area orientale, in cui prevalgono praterie verdi e umide, e quella occidentale, dove i suoli sono aridi perché formati dai detriti delle Montagne Rocciose trasportati dalle acque e dal vento. I fiumi che nascono nelle Montagne Rocciose sono piuttosto brevi e si gettano nell oceano Pacifico, con l eccezione del Rio Grande (2900km) che sfocia nel golfo del Messico. I fiumi delle Grandi Pianure provengono dagli Appalachi e dalle Montagne Rocciose e sono tutti affluenti del Mississippi; i più importanti sono il Missouri, l Ohio, l Arkansas e il Tennessee. A nord, al confine con il Canada, vi è un area straordinariamente ricca di acqua e intensamente sfruttata dal punto di vista economico ed energetico; quest aria è caratterizzata dalla presenza di cinque grandi bacini lacustri: Michigan, Huron,

2 Ontario, Superiore ed Erie. Il confine amministrativo tra Stati Uniti e Canada divide a metà questi laghi: la parte superiore è canadese, quella inferiore statunitense; solo il Michigan appartiene interamente agli USA. Tutta la zona occidentale degli Stati Uniti è caratterizzata da una forte instabilità geologica, essendo questa una terra ancora in formazione. Sono infatti molto frequenti i terremoti, che si manifestano soprattutto nell area costiera della California, dov è localizzata la famosa faglia di San Andreas. Il clima. Il clima degli Stati Uniti è fortemente condizionato dalla latitudine e dalla disposizione dei rilievi: procedendo verso sud, le temperature medie aumentano e con esse la durata della stagione estiva. In generale il clima è di tipo continentale, con estati calde e inverni freddi; in particolare, d estate le pianure centrali risentono delle masse d aria calda provenienti dal golfo del Messico, mentre d inverno sono percorse dai venti freddi che giungono dal Canada. Sulla costa atlantica il clima è raffreddato dalla corrente del Labrador, mentre le coste del Pacifico avvertono l influenza positiva della corrente calda del Kuro Shivo. Le coste californiane hanno, infatti, un clima mediterraneo, lo stesso delle coste del golfo del Messico. Sugli altipiani e nei bacini interni delle catene occidentali le scarse precipitazioni determinano la presenza di ampie zone desertiche. POPOLAZIONE. Una società multirazziale. Gli Stati Uniti erano in origine abitati dagli amerindi, quelli che noi chiamiamo pellerossa. Dopo la scoperta del Nuovo Mondo, gli europei, soprattutto gli inglesi, iniziarono a stabilirsi sulle coste orientali; contemporaneamente, un numero consistente di africani venne deportato in America per lavorare nelle piantagioni.

3 Nell Ottocento la popolazione complessiva del paese non raggiungeva i 5 milioni di abitanti. Il vero popolamento è avvenuto tra il 1850 e il 1914, quando gli USA accolsero circa 50 milioni di immigrati; questi, spostandosi verso l interno del paese, conquistarono le terre degli indiani, che furono in gran parte sterminati e confinati in riserve. Inizialmente gli immigrati provenivano in prevalenza dai paesi dell Europa occidentale e settentrionale: inglesi, scozzesi, irlandesi, olandesi, tedeschi, scandinavi. Successivamente al 1880 i flussi migratori partirono soprattutto dall Europa orientale (slavi, ungheresi, polacchi) e da quella mediterranea (italiani e greci). Dopo la Prima guerra mondiale le frontiere furono chiuse e l immigrazione fu regolata da una rigida legislazione che limitava drasticamente l ingresso degli stranieri. Negli anni settanta del Novecento i flussi migratori si sono nuovamente intensificati per l ingresso di profughi costretti a fuggire dai paesi d origine: cubani, vietnamiti, cambogiani, filippini, abitanti di Taiwan e altri. A questi si aggiungono gli immigrati clandestini che entrano negli USA a un ritmo di circa mezzo milione all anno, soprattutto dal Messico. Dove vivono gli americani. Oggi gli statunitensi sono circa 293 milioni. Il paese ha una densità demografica molto bassa (circa 31 ab./km 2 ) e la popolazione si concentra prevalentemente nelle grandi aree urbane (circa l 80%). Oltre tre quarti della popolazione vive a est del Mississippi; di questi, un quarto sulla costa nord-est e un quarto a sud dei Grandi Laghi. Nell area a ovest del Mississippi invece ci sono solo alcune isole di intenso popolamento: la costa del golfo del Messico, le città del Texas, lo stato di Washington sulla costa del Pacifico e la California, che è lo stato più popolato. Ci sono infine territori, anche di grandi dimensioni praticamente disabitati a causa delle difficili condizioni ambientali e climatiche: il sistema montuoso degli Appalachi, le Montagne Rocciose, la regione delle Grandi Pianure e l Alaska. Negli ultimi anni si sono verificati intensi fenomeni di migrazione interna a vantaggio delle regioni meridionali, che costituiscono la cosiddetta Sun Belt, cioè

4 cintura del sole, che comprende California, Arizona, Texas e Florida. Ciò è dovuto prevalentemente a ragioni economiche: le tradizionali aree industriali nord-orientali sono infatti entrate in recessione, mentre quelle meridionali hanno conosciuto in fortissimo sviluppo, grazie all installazione di nuove industrie (aerospaziale, elettronica, informatica, farmaceutica). Una società ricchissima che conta più di 30 milioni di poveri. Gli statunitensi usano il termine melting pot, cioè crogiuolo, per indicare la mescolanza di diversi gruppi etnici in un unica popolazione, in cui convivono persone di origine e di estrazione socio-economica differenti. Il potere politico ed economico è in mano a un élite piuttosto ristretta di popolazione bianca definita con il termine wasp (white anglo-saxon protestant, cioè bianco, di origine anglosassone, protestante). Al contrario, alcuni gruppi come i neri e gli ispanici sono tuttora fortemente discriminati e rappresentano la fascia più povera della popolazione. Non è un caso che, nonostante la società statunitense sia tra le più ricche del mondo e il reddito medio pro capite sia tra i più elevati, il numero di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà sia molto alto (circa il 12% della popolazione). In altre parole, mentre il reddito delle classi ricche è in costante ascesa, quello delle classi povere è in continuo calo e il divario tra ricchi e poveri si sta ampliando. Ciò è frutto anche degli indirizzi politici che affidano la gestione della società alla libera iniziativa privata con poche preoccupazioni di dare assistenza sociale ai propri cittadini. ECONOMIA. La prima potenza economica del mondo. Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è uno dei più elevati al mondo. Il paese si colloca, infatti, tra i principali esportatori di cereali e produce circa il 20%

5 dei prodotti industriali presenti sul mercato anche se, in realtà, attraverso le proprie multinazionali, controlla quasi il 40% della produzione industriale mondiale. L abbondanza di risorse naturali, l elevata produttività dei settori agricolo e industriale e la piena applicazione del modello economico capitalistico sono all origine della supremazia economica degli Stati Uniti. L agricoltura. L agricoltura statunitense è ormai fortemente integrata con l industria, sia perché quest ultima fornisce i concimi chimici, le macchine e le nuove tecniche di automazione, sia perché le aziende agricole sono gestite con criteri di efficienza e di organizzazione tipicamente industriali. Il nucleo centrale dell agricoltura americana è rappresentato dalle culture specializzate di cereali (grano e mais) e soia. Queste coltivazioni sono strettamente legate all allevamento, dal momento che i cereali vengono utilizzati per il 75% come alimento per gli animali, che a loro volta forniscono i prodotti di cui è ricca la dieta iperproteica degli americani (carne, uova, latte e latticini). L industria. Il punto di forza dell industria statunitense è rappresentato dalle industrie tecnologicamente avanzate, dove fondamentale è l apporto della ricerca scientifica. La supremazia degli Stati Uniti è pressoché assoluta nei settori elettronico, informatico, aeronautico, aerospaziale e farmaceutico. I poli dell industria avanzata sono: Seattle per l aeronautica e il nucleare, San Francisco (in particolare la zona della Silicon Valley per l elettronica e la microinformatica, Los Angeles per l elettronica e l aeronautica.

6 Sono americane le prime società del mondo del settore chimico (Dupont), informatico (IBM), elettrico-elettronico (General Electric) e aeronautico (United Technologies). Molto importanti sono anche le industrie automobilistiche: la General Motors e Ford sono le due principali società automobilistiche mondiali. Il paese è dotato, inoltre, di un industria energetica molto sviluppata. Il terziario. Il settore terziario occupa attualmente circa il 78% della popolazione attiva. Particolarmente sviluppati sono la grande distribuzione commerciale e i trasporti. È da sottolineare il dominio finanziario che gli Stati Uniti esercitano sul resto del mondo. Statunitensi sono alcune delle più importanti banche del pianeta e New York, con la Borsa di Wall Street, è il principale centro finanziario del mondo. Gli Stati Uniti sono anche la maggior potenza commerciale della Terra, insieme al Giappone e all Unione Europea. Le esportazioni statunitensi riguardano soprattutto i prodotti industriali a elevata tecnologia e i prodotti agricoli come i cereali. Le importazioni riguardano invece materie prime energetiche e minerarie, prodotti agricoli tropicali e prodotti industriali di consumo.

7 CITTÀ. Le città statunitensi sono molto importanti perché vi risiede la maggior parte della popolazione. Esistono due tipi di città differenti: le megalopoli del nord-est e le città del sud-ovest. Le grandi metropoli del nord-est. Nel nord-est degli Stati Uniti si è sviluppata una megalopoli, di 50 milioni di abitanti, che si estende per 600 chilometri e include le metropoli di Boston, New York, Philadelphia, Baltimora e Washington. La capitale degli Stati Uniti è Washington. È una città non molto grande (circa abitanti), in cui hanno sede tutti gli uffici e i ministeri del governo federale. New York è, invece, la più importante città americana; i suoi abitanti sono oltre 8 milioni, ma diventano 18 milioni se si considera tutta l area metropolitana che interessa ben tre stati: New York, New Jersey e Connecticut. Sempre nel nord-est, ma vicino ai Grandi Laghi, si è costituita un altra megalopoli che comprende Chicago, Milwaukee, Detroit, Buffalo, Cleveland e arriva fino alle città canadesi di Toronto e Montréal. Le città del sud-ovest. Nell area sud-occidentale si trovano altre grandi concentrazioni urbane: Los Angeles, San Diego e San Francisco, situate nello stato della California. Los Angeles è il secondo agglomerato urbano degli Stati Uniti, dopo quello di New York; il suo sviluppo è iniziato nella seconda metà dell Ottocento con la costruzione della ferrovia transcontinentale e la scoperta dei pozzi petroliferi.

8 L area metropolitana di Los Angeles (circa 11 milioni di abitanti) è molto estesa poiché la frequenza di fenomeni sismici ha sconsigliato a costruzione di edifici troppo alti. Il rischio sismico è ancora maggiore a San Francisco, che sorge in prossimità della faglia di San Andreas, una linea di rottura che tende a separare la California dal resto del continente. La città è stata distrutta nel 1906 da un potente terremoto e anche in questi ultimi anni si sono registrati gravi fenomeni sismici.