presiedute dal Presidente della Corte Luigi GIAMPAOLINO e composte dai magistrati:

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1 La N. 2/CONTR/12 a Sezioni riunite in sede di controllo presiedute dal Presidente della Corte Luigi GIAMPAOLINO e composte dai magistrati: Presidenti di sezione: Vittorio ZAMBRANO, Mario G.C. SANCETTA, Maurizio MELONI, Nicola MASTROPASQUA, Pietro DE FRANCISCIS, Luigi MAZZILLO, Rita ARRIGONI, Mario FALCUCCI; Consiglieri: Carlo CHIAPPINELLI, Simonetta ROSA, Ermanno GRANELLI, Francesco PETRONIO, Giovanni COPPOLA, Mario NISPI LANDI, Massimo ROMANO, Vincenzo PALOMBA, Cinzia BARISANO, Luigi PACIFICO, Natale A.M. D AMICO, Ugo MARCHETTI, Andrea BALDANZA, Francesco TARGIA; Primi Referendari: Alessandra SANGUIGNI. Vista la deliberazione della Sezione del controllo di legittimità sugli atti del Governo e delle Amministrazioni centrali dello Stato n. 19 del 30 settembre 2011, con la quale è stato ricusato il visto al d.m. 8 marzo 2011 di revoca dell incarico dirigenziale non generale presso il Ministero dell economia e delle finanze conferito alla dottoressa Antonia Salsone e al successivo dpcm 1 giugno 2011 concernente il conferimento alla predetta di un incarico dirigenziale di livello generale, per compiti di consulenza studio e ricerca presso la Ragioneria generale dello Stato, a valere su uno dei posti di funzione istituiti dall art. 7, comma 6, del DL n. 78 del 31 maggio 2010 convertito con modificazioni nella 31 maggio 2010, n

2 Visto l estratto del processo verbale della riunione in data 11 novembre 2011 nella quale, su proposta motivata del Ministro dell economia e delle finanze, il Consiglio dei Ministri, ha risolto che debbano aver corso i provvedimenti citati al punto precedente; Visto l art. 25 del testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con r.d. 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modificazioni; Visto l art. 2, comma 2, lett. n), della legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto l art. 27, comma 4, della legge 24 novembre 2000, n. 340; Visto il regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, approvato dalle Sezioni riunite con deliberazione 16 giugno 2000, n. 14/DEL/2000, poi modificato, dalle stesse Sezioni, con le deliberazioni 3 luglio 2003, n. 2, e 17 dicembre 2004, n. 1, e dal Consiglio di Presidenza con le deliberazioni 19 giugno 2008, n. 229 e 24 giugno 2011, e, in particolare, l art. 6, comma 1, lettera e); Visto l art. 7, comma 6, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122; Vista l ordinanza del Presidente della Corte dei conti in data 30 dicembre 2011 con la quale sono state convocate le Sezioni riunite in sede di controllo per il 12 gennaio 2012; Udita, nell adunanza del 12 gennaio 2012, la Dott.ssa Ines Russo, Direttore dell Ispettorato generale per l organizzazione del personale presso il Ministero dell economia e finanze - Ragioneria generale dello Stato; Vista l ulteriore documentazione depositata nell odierna adunanza; Udito il relatore, Consigliere Mario Nispi Landi; Ritenuto in FATTO 1. In data 15 dicembre 2011 è pervenuta alla segreteria delle SS.RR. in sede di controllo la richiesta di registrazione con riserva dei due provvedimenti indicati in epigrafe corredata dalla necessaria documentazione. Dagli atti trasmessi risulta che il Consiglio dei Ministri, nella riunione dell 11 novembre 2011, su proposta motivata del Ministro dell Economia e delle Finanze ha, tra l altro, risolto, che, ai sensi dell art. 25 comma 2 del r.d. 12 luglio 1934 n. 1214, debbano aver corso il d.m. 8 marzo 2011 contenente la revoca di un incarico dirigenziale non generale 2

3 conferito ad una dipendente del Ministero dell Economia e delle Finanze e il successivo dpcm datato 1 giugno 2011 di conferimento alla stessa di un incarico di livello dirigenziale generale presso la Ragioneria Generale dello Stato a valere su uno dei posti per consulenza studio e ricerca istituito ai sensi dell art. 7, comma 6, del DL n. 78 del Entrambi i provvedimenti, tra loro connessi, in quanto la revoca era subordinata al perfezionarsi della procedura per l attribuzione dei nuovi compiti, erano stati dichiarati non conformi a legge e, conseguentemente, non ammessi al visto e alla successiva registrazione, dalla Sezione centrale del controllo di legittimità sugli atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato, con delibera n. 19 del 2011, depositata il 30 settembre del medesimo anno. Le motivazioni della citata delibera riprendevano nel merito le considerazioni contenute nelle decisioni n. 13 e 14, del 3 agosto 2011, della medesima Sezione con le quali era stato ricusato il visto rispettivamente al regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al successivo conferimento di un incarico di funzioni dirigenziali generali ad un dipendente del predetto dicastero a valere sul posto in precedenza ricoperto dal componente del collegio sindacale dell IPSEMA (ente soppresso dal DL n.78 del 2010) trasformato, in attuazione dell articolo 7, comma 6, in posizione funzionale permanente di livello dirigenziale generale all interno della ridefinita pianta organica del dicastero. 3. Tali ultimi citati provvedimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sono stati, peraltro, successivamente ammessi al visto semplice dalla Sezioni riunite in sede di controllo, con delibera n. 55 del 28 ottobre 2011 che, ai sensi dell articolo 25 del citato testo unico n del 1934, hanno ritenuto cessata la causa del rifiuto di visto, sulla base delle motivazioni svolte nella specifica richiesta governativa di registrazione con riserva. 4. Tenendo conto dell interpretazione fatta propria dalla citata delibera delle SS.RR., l ufficio di controllo preventivo sugli atti del Ministero dell Economia e delle Finanze ha ritenuto di ammettere al visto e alla successiva registrazione il nuovo regolamento di organizzazione del Ministero dell economia e delle finanze, nel frattempo emanato, che prende atto della permanente inclusione nella pianta organica di due nuovi posti di livello dirigenziale, per compiti di consulenza, studio e ricerca presso la Ragioneria 3

4 Generale dello Stato, corrispondenti, per qualifica, a quelli in precedenza previsti, come fuori ruolo istituzionale, per lo svolgimento di attività connesse con la partecipazione di dirigenti del Ministero dell economia e delle finanze al collegio sindacale del soppresso IPSEMA. Considerato in DIRITTO L art. 25 del r.d. n del 1934 prevede al comma 2 che le Sezioni riunite prima di procedere all apposizione del visto con riserva, in esito a una motivata richiesta proveniente dal Consiglio dei Ministri, debbano valutare se non ricorrano motivi tali da far ritenere cessata la causa del rifiuto di visto. Come esplicitato nella parte in fatto, nel rifiutare il visto e la successiva registrazione ai provvedimenti all esame la Sezione del controllo, riprendendo le considerazioni contenute nelle delibere n. 13 e 14 del 3 agosto 2011, osservava come il posto di funzione dirigenziale, istituito ai sensi dell art. 7 comma 6 del DL n.78 del 2010, doveva essere considerato transitorio, in quanto la norma aveva il limitato scopo di salvaguardare le posizioni soggettive dei dirigenti generali collocati in posizione di fuori ruolo presso gli organi di controllo di enti pubblici oggetto di soppressione o di fusione ad opera del medesimo DL n.78. Ne conseguiva che i relativi incarichi potevano essere conferiti esclusivamente ai soggetti rientranti dal fuori ruolo istituzionale, dovendosi ritenere riassorbiti i relativi posti di funzione al venir meno della predetta esigenza. Al momento dell adozione dei provvedimenti citati, inoltre, non risultava ancora adottato il previsto regolamento di riorganizzazione del Ministero dell Economia e delle Finanze che avrebbe dovuto, tra l altro, dare concreta attuazione, sia pur nei limiti sopradescritti, alla citata previsione normativa. Una diversa interpretazione della citata normativa è stata successivamente fatta propria dalle SS.RR. in sede di controllo nella citata delibera n. 55 del 28 ottobre 2011, in esito alla quale veniva dichiarata la cessazione della causa del rifiuto di visto dei provvedimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali dichiarati non conformi a legge dalla Sezione di controllo, sulla base delle motivazioni contenute nella specifica richiesta governativa di registrazione con riserva. In quella sede le SS.RR. osservavano come l art. 7 comma 6 del DL n.78 del 2010 ha inteso disporre la trasformazione permanente dei posti di funzione dirigenziale, 4

5 corrispondenti allo svolgimento di incarichi presso gli organi di revisione degli enti soppressi, in posizione di livello dirigenziale generale nella pianta organica dei dicasteri interessati. In particolare si legge nella motivazione della citata delibera: pur nel più ampio contesto di una manovra volta a conseguire economie di spesa connesse con la razionalizzazione degli apparati la disposizione sopracitata, in mancanza di precisi dati testuali, non può essere interpretata come volta esclusivamente a garantire un adeguata collocazione ai revisori perdenti posto, con conseguente soppressione della nuova posizione dirigenziale al venir meno della predetta esigenza. Tale interpretazione è esclusa, infatti, da un lato, dalla mancata evidenziazione dei conseguenti risparmi nella relazione tecnica e, dall altro, dall inesistenza di una correlazione tra i nuovi posti istituiti e gli incarichi che possono essere conferiti agli ex revisori contabili rientrati nei ruoli dell amministrazione. Questi ultimi, quindi, ai sensi dell ultima parte dell articolo 7, hanno diritto ad un incarico del medesimo livello di quello ricoperto, da scegliere fra tutti quelli disponibili nella pianta organica del Dicastero. Stante quanto precede, deve evidenziarsi che la fattispecie all esame, pur riguardando altra amministrazione, è analoga a quella oggetto della citata delibera, trattandosi di questione attinente alla interpretazione della medesima normativa. Inoltre, relativamente al caso di specie, il nuovo regolamento di organizzazione del ministero dell Economia e delle Finanze, registrato dal competente ufficio di controllo, nell effettuare la ricognizione dei posti esistenti nell organico del Ministero prodromica alla effettuazione delle previste riduzioni prende atto dell avvenuta istituzione ad opera del citato articolo 7,comma 6, del DL n. 78 del 2010 del posto di funzione, oggetto del decreto di conferimento di incarico non ammesso al visto dalla Sezione di controllo. Sussisteva poi l esigenza che all interno delle modifiche al regolamento di organizzazione del Ministero dell economia e delle finanze si tenesse conto anche di quanto disposto dal più volte citato articolo 7, comma 6 del DL n.78 del 2010 (in merito alla trasformazione dei posti di funzione dirigenziale connessi con la partecipazione agli organi di controllo degli enti soppressi o trasformati); tale esigenza era stata del resto sottolineata nel parere reso dalla commissione Bilancio della Camera dei deputati sull originario schema del citato regolamento. 5

6 Alla luce dell intervenuto mutamento dell assetto organizzativo del Ministero, le Sezioni Riunite ritengono, pertanto, venuto meno l unico motivo di illegittimità alla base del rifiuto di visto pronunciato dalla Sezione di controllo preventivo di legittimità relativamente ai provvedimenti citati in epigrafe, che possono essere ammessi al visto ed alla successiva registrazione. P.Q.M. DELIBERA: - l ammissione al visto del d.m. 8 marzo 2011, di revoca dell incarico dirigenziale non generale presso il Ministero dell economia e delle finanze conferito alla dottoressa Antonia Salsone; - l ammissione al visto del dpcm. 1 giugno 2011 concernente il conferimento alla predetta di un incarico dirigenziale di livello generale, per compiti di consulenza studio e ricerca presso la Ragioneria generale dello Stato, a valere su uno dei posti di funzione istituiti dall art. 7, comma 6, del DL n. 78 del 31 maggio 2010 convertito con modificazioni nella 31 maggio 2010, n ORDINA: - all Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell economia e delle finanze di procedere alla registrazione dei provvedimenti sopra indicati. IL RELATORE Mario NISPILANDI IL PRESIDENTE Luigi GIAMPAOLINO Depositato in segreteria il 2 febbraio 2012 IL DIRIGENTE Patrizio MICHETTI 6