Sandro Giuffrida ASP Reggio Calabria
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- Giuseppa Antonelli
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1 La governance della vaccinazione anti Herpes Zoster in età adulta: modelli a confronto Sandro Giuffrida ASP Reggio Calabria
2 CALENDARIO VACCINALE CALABRIA 2015 Vaccino 0-30 gg 3 mese (dal 61 giorno di vita) 4 mese 5 mese 6 mese 7 mese 11 mese mese 15 mese 6 anno anno anni anni 65 e 70 anni DTPa DTPa DTPa DTPa DTPa o dtp a dtp a IPV IPV IPV IPV IPV IPV Epatite B EpB*EpB* EpB EpB EpB Hib Hib Hib Hib PCV PCV PCV PCV 1 dose MPRV MPRV MPRV MPR Varicella MenC/ACWY MPR VAR Men C o MenACWY MPR + V (suscettibili) MenACWY Meningococco B MenB MenB MenB MenB HPV HPV: 2-3 dosi (in funzione di età o vaccino) sesso F e M Influenza Herpes Zoster 1 dose ogni anno nei >di 60 anni 1 dose Rotavirus Epatite A 1 a dose: 61 giorno - 2 a dose dopo 30 giorni Nei figli di immigrati che ritornano nel paese d'origine
3 10 novità vaccinali 1)ANTI-ROTAVIRUS ED 2)ANTI-MENINGOCOCCO B nel 1 anno di vita 3)ANTI-MENINGOCOCCO ACWY NEL 2 anno di vita e negli adolescenti 4)ANTI-PAPILLOMA VIRUS nei maschi nel corso del 12 anno di vita 5)ANTI DIT-TET-PERT-POLIO negli adolescenti 6)ANTI-PAPILLOMA VIRUS nelle donne nel corso del 25 anno di vita 7)ANTI-INFLUENZALE dai 60 anni 8)ANTI-PNEUMOCOCCICA E 9)ANTI-HERPES ZOSTER a 65 e 70 anni 10) VACCINAZIONI GRATUITE NEI SOGGETTI A RISCHIO di qualsiasi età
4 LE VACCINAZIONI ANTINFLUENZALE, ANTIPNEUMOCOCCICA, ANTIMENINGOCOCCICA, ANTI-ZOSTER VANNO EFFETTUATE GRATUITAMENTE NEI SOGGETTI A RISCHIO ANCHE AL DI FUORI DELLE ETÀ PREVISTE IN CALENDARIO. CHI HA DIRITTO ALLA GRATUITÀ VACCINALE MANTIENE TALE DIRITTO ANCHE SE EFFETTUA LA VACCINAZIONE IN RITARDO RISPETTO AL CALENDARIO.
5 Efficacia del vaccino: Shingles Study BOI= burden of illness Il vaccino si è dimostrato efficace nel ridurre il burden di patologia e l incidenza di HZ Inoltre, ha mostrato un efficacia ancora superiore nei soggetti tra 60 e 69 anni
6 Dalle raccomandazioni internazionali Tutte le strategie vaccinali sono ad oggi age-based
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8 Medici Specialisti Il modello mostra alcuni limiti per quanto riguarda la capacità di reclutare i candidati alla vaccinazione Centri Vaccinali MODELLO CHE STIAMO UTILIZZANDO ED IMPLEMENTANDO IN CALABRIA MMG modesta e poco convincente partecipazione attiva dei MMG e degli Specialisti diffidenza da parte dei vaccinandi dovuta principalmente ai vari momenti di disinformazione e alla carenza di campagne di comunicazione specificatamente dedicate
9 COINVOLGIMENTO DI TUTTI I POSSIBILI ATTORI università Centri vaccinali MMG AIFA ministero MEDIA Associazioni ISS Medici Specialisti
10 COINVOLGIMENTO DI TUTTI I POSSIBILI ATTORI università ministero Medici Specialist i ISS MEDIA Centri vaccinali MMG AIFA Associazioni
11 Strategia Vaccinazioni Anziani
12 L ideale sarebbe che fosse lo stesso anziano a chiedere, al suo MMG o direttamente al Centro Vaccinale, di essere vaccinato!
13 PIANO DI COMUNICAZIONE Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale Ottenere la completa informatizzazione delle anagrafi vaccinali (potenziando così il monitoraggio delle coperture vaccinali negli adolescenti, negli adulti e negli anziani e nelle categorie a rischio) e verificare lo stato vaccinale del bambino in tutte le occasioni di contatto con le strutture sanitarie regionali. 8. Progettare e realizzare azioni per potenziare l informazione e la comunicazione al fine di promuovere l aggiornamento dei professionisti sanitari e per diffondere la cultura della prevenzione vaccinale come scelta consapevole e responsabile dei cittadini.
14 PIANO DI COMUNICAZIONE Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale bozza Un dialogo con la popolazione, attraverso canali di comunicazione multipli; con particolare attenzione all uso delle nuove tecnologie dei media e dei social media; Attività di sostegno per la comunicazione sulle vaccinazioni per trasmettere informazioni che anticipino e rispondano ai timori dei genitori e degli anziani, soprattutto;
15 PIANO DI COMUNICAZIONE Attività di sostegno per la comunicazione sulle vaccinazioni per trasmettere informazioni che anticipino e rispondano ai timori dei genitori e degli anziani, soprattutto; Attività di sostegno per la comunicazione sulle vaccinazioni per trasmettere informazioni che rispondano ai timori e suscitino negli anziani il desiderio/bisogno di effettuare le vaccinazioni loro dedicate;
16 10 novità vaccinali 1)ANTI-ROTAVIRUS ED 2)ANTI-MENINGOCOCCO B nel 1 anno di vita 3)ANTI-MENINGOCOCCO ACWY NEL 2 anno di vita e negli adolescenti 4)ANTI-PAPILLOMA VIRUS nei maschi nel corso del 12 anno di vita 5)ANTI DIT-TET-PERT-POLIO negli adolescenti 6)ANTI-PAPILLOMA VIRUS nelle donne nel corso del 25 anno di vita 7)ANTI-INFLUENZALE dai 60 anni 8)ANTI-PNEUMOCOCCICA E 9)ANTI-HERPES ZOSTER a 65 e 70 anni 10) VACCINAZIONI GRATUITE NEI SOGGETTI A RISCHIO di qualsiasi età
17 CONSIDERAZIONI STRATEGIA DUE COORTI SENZA CHIAMATA ATTIVA RISULTATO FORTEMENTE CONDIZIONATO DALLA PROMOZIONE DELLA VACCINAZIONE EFFETTUATA DAI MEDICI DI MEDICINA GENERALE, DAI MEDICI SPECIALISTI E DALL EFFICACIA DI CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE RIVOLTE ALLA POPOLAZIONE GENERALE O ALLA POPOLAZIONE ANZIANA.
18 CHIAMATA/PROMEMORIA La Fondazione Smith Kline ha presentato a Roma, presso l Aula Pocchiari dell Istituto Superiore di Sanità, il suo Rapporto Prevenzione 2015 che mira a misurare le strategie per aumentare la copertura vaccinale nell ambito di una valutazione delle Buone pratiche per la prevenzione in Italia. Al primo posto, lo strumento più valido per rendere più consapevole e responsabile la popolazione è risultato essere la chiamata/promemoria tramite la quale l individuo può essere sempre informato su quando effettuare i vaccini nelle varie età della vita. Due revisioni della letteratura scientifica che hanno valutato gli studi in questo settore dimostrano che chi viene coinvolto con un approccio di chiamata/promemoria mostra una maggior probabilità di vaccinarsi o di rispettare le scadenze del calendario vaccinale con un incremento complessivo medio del 5-20%
19 CONSIDERAZIONI STRATEGIA DUE COORTI (65-70 ANNI) E CHIAMATA ATTIVA Permette immediatamente di proteggere i 70-enni che sono tra le età più a rischio e mantengono una buona risposta al vaccino. Vaccinando i 65-enni dopo cinque anni la coorte dei 70-enni sarà parzialmente già vaccinata, semplificando l attività, ma l appuntamento sarà mantenuto per recuperare quelli non vaccinati cinque anni prima: i non responders alla prima convocazione saranno chiamati una seconda volta 5 anni dopo. Il vaccinando facente parte delle coorti di chiamata mantiene il diritto anche se non risponde subito alla convocazione ma si presenta successivamente : quindi inevitabilmente nel corso degli anni si vaccineranno anche soggetti in età intermedia tra 65 e 70 anni e qualche ultrasettantenne, purchè abbiano conseguito il diritto alla vaccinazione. L invio della convocazione mediante lettera crea un collegamento indiretto con i MMG che, frequentemente, vengono chiamati in causa dagli stessi pazienti con richieste di chiarimenti e di consigli sul da farsi. Tutta l attività dovrebbe essere accompagnata da programmi di informazione e, possibilmente, di formazione dei MMG e da processi di comunicazione rivolti alla popolazione generale adulta e anziana.
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25 CHIAMATA ATTIVA 2016 Il vaccinando facente parte delle coorti di chiamata mantiene il diritto alla vaccinazione. Per rendere attuale al max tale diritto abbiamo deciso di chiamare attivamente tutti coloro che non avevano compiuto i 66 anni e i 71 al momento dell emissione del nuovo calendario ( ) : per quanto riguarda i 70enni i nati dal al , tutti i nati nel 1945 e i nati nel 1946 che nel 2016 compiono i 70 anni per quanto riguarda i 65enni i nati dal al tutti i nati nel 1950 e i nati nel 1951 che nel 2016 compiono i 65 anni. Due coorti e mezza per i 65enni e altrettanto per i 70enni per un totale di circa convocati ed lettere d invito. Abbiamo ottenuto, con un relativamente modesto impiego di risorse,: l effetto di comunicazione di massa ottenibile attraverso la lettura da parte di tante persone dell invito, l effetto indiretto sui Medici di Medicina Generale che sono spesso chiamati in causa da parte dei propri pazienti, l effetto del passa parola tra anziani, quasi tutti ormai fuori dal mondo del lavoro, ma facenti parte di associazioni, di comunità, e con amici e parenti che, abbiamo visto già adesso, si interrogano e ci interrogano sul perché anche a loro non è stata offerta la vaccinazione.
26 CHIAMATA ATTIVA 2016 Risultato : il mondo degli anziani a Reggio Calabria è piacevolmente in subbuglio! Abbiamo notato come la chiamata attiva sia intesa come un segno di attenzione della sanità pubblica nei confronti di soggetti, per vari motivi, spesso dimenticati o trattati dagli Operatori Sanitari con sufficienza e fastidio. Anziani, quindi increduli, che la sanità si sia ricordata di Loro!
27 RISULTATI (DAL 23/2/2016 AL 4/7/2016) Raggiungimento di coperture vaccinali estremamente modeste laddove non si utilizza la chiamata attiva. Raggiungimento progressivo di coperture vaccinali significative, se si utilizza la chiamata attiva! 14,13 % ( 294 su 2080 inviti coorte 65-enni ) 9,80 % (197 su 2111 inviti coorte 70-enni ) Perché questa differenza? I 70-enni (in realtà 71-enni) sono soggetti percentualmente gravati da maggior carico di patologie rispetto ai 65-enni e più preoccupati degli eventuali effetti avversi delle vaccinazioni. Tutto lascia pensare che ì più anziani, per vari motivi ( forse maggior timore anche da parte dei MMG) siano, al momento, meno sensibili alle vaccinazioni. 379 vaccinazioni divise tra soggetti a rischio reclutati previo ripetuti incontri con gruppi di MMG e Specialisti e soggetti aventi diritto per età «raccolti» senza lettera d invito nei centri vaccinali minori! Fondamentale ruolo dei MMG degli Specialisti Ambulatoriali con i quali devono essere realizzati accordi di collaborazione nell ambito dei contratti di categoria sia ai fini della promozione della vaccinazione e della individuazione dei soggetti a rischio che, eventualmente, ai fini della diretta somministrazione del vaccino
28 CO-SOMMINISTRAZIONE L organizzazione della chiamata attiva per gli anziani è particolarmente gravosa e quindi, se possibile, conviene utilizzare l occasione per praticare più vaccinazioni. Rispettivamente il 97% delle vaccinazioni nei 65-enni ed il 94,4% nei 70-enni è stato effettuato cosomministrando il Vaccino anti herpes Zoster ed il vaccino antipneumococcico coniugato 13- valente nessuna segnalazione di reazioni avverse!
29 ALTRE STRATEGIE Si è colta l occasione per invitare l anziano alla effettuazione successiva di richiamo DTP o alla vaccinazione primaria antitetanica ZOSTAVAX può essere co-somministrato con il vaccino influenzale inattivato, con iniezioni separate ed in siti diversi di iniezione (vedere paragrafo 5.1 RCP). Approfittare della vaccinazione antinfluenzale per offrire le vaccinazioni antipneumococciche ed anti-zoster ai soggetti a rischio, in parte nella stessa seduta e/o programmando un successivo appuntamento.
30 RISULTATI E SCENARI ATTESI L IMMEDIATO FUTURO A regime, fra cinque anni i vaccinati 65-enni saranno 70- enni, di conseguenza la chiamata attiva dei 70-enni sarebbe solo una chiamata d «appello» per i non responders alla prima convocazione. Vista la maggiore efficacia del vaccino nei 65-enni e la maggiore, se confermata, adesione di quest ultimi alla vaccinazione sarebbe forse da valutare, in caso di inserimento di due coorti, la candidatura dei 60-enni oltre che quella dei 65-enni Necessità di raggiungere tutti i soggetti a rischio al di sotto dei 65 anni e, fino al raggiungimento di coperture elevate attraverso la chiamata attiva, anche i soggetti a rischio ultra-65enni. Attivare, a tutti i livelli, campagne di comunicazione al fine di promuovere le vaccinazioni negli adulti/anziani nonché accordi di collaborazione con MMG e Medici Specialisti Possibilità di co-somministrare più vaccini nell adulto anziano (anti-zoster + antipneumococcico 13 valente) e sfruttare l effetto sinergico dell invito alla doppia vaccinazione nonché approfittare dell accesso dell anziano per programmare altre vaccinazioni (DTP) o altri interventi
31 PREVALENZA COMORBIDITA IN ITALIA
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33 La governance della vaccinazione anti Herpes Zoster in età adulta: modelli a confronto Sandro Giuffrida -ASP Reggio Calabria
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