Riforme e professionalità docente per la promozione del benessere dello studente
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- Ricardo Carboni
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1 Riforme e professionalità docente per la promozione del benessere dello studente Seminario nazionale per dirigenti e docenti Autonomia scolastica, professionalità e valore culturale dell educazione fisica e sportiva 1
2 non c è qualità della scuola senza qualità dei docenti 2
3 Il contesto Autonomia delle istituzioni scolastiche Riferimenti (art. 21 legge 59/97, DPR 275/99) Ulteriori passi necessari Complessità organizzativa Come modalità di risposta alle richieste del territorio Leadership diffusa Nuovo modello di gestione dell istituzione scolastica Aumento di responsabilità Connessa alle deleghe ricevute dal dirigente 3
4 La complessità della funzione La funzione docente è "esplicazione essenziale dell attività di trasmissione della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità". Essa prevede attività d insegnamento e attività connesse alla funzione docente (art.395 del T.U. leggi sull istruzione, D.Lgs. 297/94) 4
5 L articolazione della Funzione I docenti delle scuole di ogni ordine e grado: a) curano il proprio aggiornamento culturale e professionale, anche nel quadro delle iniziative promosse dai competenti organi; b) partecipano alle riunioni degli organi collegiali di cui fanno parte; c) partecipano alla realizzazione delle iniziative educative della scuola, deliberate dai competenti organi; d) curano i rapporti con i genitori degli alunni delle rispettive classi; e) partecipano ai lavori delle commissioni di esame e di concorso di cui siano stati nominati componenti. 5
6 La funzione secondo il CCNL "La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per i vari ordini e gradi dell istruzione. La funzione docente si fonda sull autonomia culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio. (art. 26, comma 1 del CCNL ) 6
7 La leadership diffusa Il dirigente della scuola, nel quadro di attuale complessità, ha la necessità di delegare un buon numero di funzioni a collaboratori di fiducia. Ciò può garantirgli: efficacia dell azione maggiore disponibilità di tempo lucidità per la visione strategica Il dirigente ha anche interesse a delegare per far crescere il rapporto fiduciario all interno della propria scuola. Ciò consente di: sviluppare la professionalità dei collaboratori valorizzare le figure di staff tener conto delle differenze di professionalità e di impegno nel lavoro 7
8 La leadership diffusa e l autonomia Il modello organizzativo della leadership diffusa è strettamente collegato con l autonomia. Autonomia significa darsi i mezzi per conseguire i propri fini. Il modello del management diffuso costituisce anche la risposta organizzativa all evoluzione in corso nelle amministrazioni: dal centralismo di tradizione napoleonica al decentramento (sussidiarietà, coinvolgimento dei cittadini nella gestione dei servizi che li riguardano ) Senza funzioni intermedie, l autonomia delle scuole è debole, perché priva di un supporto organizzativo locale. Dall organizzazione della scuola fondata sulla leadership diffusa discende come necessaria conseguenza l esigenza di una reale carriera per i docenti. 8
9 La scuola dell autonomia un organizzazione complessa una Pubblica Amministrazione art.1 c.2 d.lgs. 165/2001 la seconda agenzia di socializzazione una delle principali agenzie educative il luogo dove si determinano abitudini e comportamenti che si mantengono nel tempo ed entrano stabilmente nel sistema valoriale dell individuo L obiettivo della scuola è il successo formativo dello studente 9
10 Elementi positivi grande rilevanza sociale dell istituzione scuola elevato livello di responsabilità delle figure che operano nella scuola attuale situazione di cambiamento (razionalizzazione e riorganizzazione) 10
11 Attuali criticità progressiva diminuzione del prestigio sociale dei docenti (ricerca ANP- Nomisma 2009) forte richiesta di legittimazione da parte dei docenti generale crisi economica e gli inevitabili riflessi sulla scuola attuale situazione di cambiamento (razionalizzazione e riorganizzazione) 11
12 Una fotografia del cambiamento L iter di approvazione dei Regolamenti (aggiornato al 9 febbraio 2010) 12
13 ITER DI APPROVAZIONE DEI REGOLAMENTI (situazione al 9 febbraio 2010) REGOLAMENTI CONSIGLIO DEI MINISTRI (deliberazione preliminare) CONFERENZA UNIFICATA STATO-REGIONI (parere) CONSIGLIO DI STATO (parere) CONSIGLIO NAZIONALE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE (parere) CONSIGLIO DEI MINISTRI (deliberazione definitiva) PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA UFFICIALE D.P.R , n. 81 Rete scolastica e risorse umane Art. 64, comma 4 L. n. 133/08 18 dicembre gennaio febbraio 2009 / 27 febbraio 2009 n. 151 del D.P.R , n. 89 Scuola dell Infanzia e Primo ciclo di istruzione Art. 64, comma 4 L. n. 133/08 18 dicembre gennaio febbraio febbraio febbraio 2009 n. 162 del Su questo Regolamento si rinvia ad un contributo pubblicato sul n di A&D (aprile-maggio-giugno 2009) D.P.R , n. 119 Organici Personale A.T.A. Art. 64, commi 2, 3 e 4 lettera e) L. n. 133/08 20 febbraio aprile maggio 2009 / 28 maggio 2009 n. 189 del D.P.R , n. 122 Valutazione degli alunni Art. 3, comma 5 L. n. 169/08 13 marzo 2009 / 6 febbraio dicembre maggio 2009 n. 191 del Su questo Regolamento si rinvia al numero monografico di A&D (luglio-agostosettembre )
14 REGOLAMENTI CONSIGLIO DEI MINISTRI (deliberazione preliminare) CONFERENZA UNIFICATA STATO-REGIONI (parere) CONSIGLIO DI STATO (parere) CONSIGLIO NAZIONALE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE (parere) CONSIGLIO DEI MINISTRI (deliberazione definitiva) PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA UFFICIALE Istituti Tecnici Art. 64, comma 4 L. n. 133/08 28 maggio ottobre gennaio luglio febbraio 2010 Istituti Professionali Art. 64, comma 4 L. n. 133/08 28 maggio ottobre gennaio luglio febbraio 2010 Licei Art. 64, comma 4 L. n. 133/08 12 giugno ottobre gennaio ottobre febbraio 2010 Centri di istruzione per gli adulti Art. 64, comma 4 L. n. 133/08 12 giugno 2009 Da esprimere Da esprimere Da esprimere Da adottare Accorpamento classi di concorso istruzione secondaria Art. 64, comma 4, lettera a) L. n. 133/08 (Si tratta di un provvedimento che sarà adottato dal Ministro dell Istruzione, della Ricerca e dell Università). / / Da esprimere Da esprimere / 14
15 REGOLAMENTO CONSIGLIO UNIVERSITARIO NAZIONALE (parere) CONSIGLIO NAZIONALE PER L ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE (parere) CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI (parere) CONSIGLIO NAZIONALE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE (parere) CONFERENZA PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO (parere) CONSIGLIO DI STATO (parere) COMMISSIONI PARLAMENTARI COMPETENTI (parere) Formazione iniziale del personale docente Art. 2, comma 416 L. 24 dicembre 2007, n Sarà emanato un apposito Decreto Ministeriale. 26 giugno maggio giugno giugno 2009 Da esprimere 18 gennaio 2010 (non ancora definitivo) Da esprimere 15
16 I provvedimenti recenti e la loro portata innovativa il D. Lgs. 150/2009 I Regolamenti per il riordino della scuola secondaria di II grado I principali tasselli mancanti la ridefinizione degli organi di governance della scuola l introduzione di una sistema di progressione professionale per il personale docente un rinnovato sistema di formazione in ingresso e di reclutamento per i docenti 16
17 Elementi chiave per il cambiamento sviluppo dell'autonomia delle scuole; sviluppo delle professionalità; disponibilità di risorse umane e materiali necessarie per un'innovazione efficace 17
18 Le parole chiave della riforma del pubblico impiego (D. Lgs. 150/2009) miglioramento della qualità del servizio valutazione delle strutture e dei dipendenti ciclo della performance valorizzazione del merito trasparenza degli atti amministrativi responsabilità disciplinare 18
19 non oltre il 31 gennaio 2011 parte il ciclo di valutazione della performance programmazione triennale obiettivi da parte dell organo di indirizzo aggiornati annualmente quantificabili, ancorati a valori attesi accompagnati da indicatori assistiti da monitoraggio in itinere verificati e valutati a conclusione collegati alla premialità ed all accessorio obbligatoriamente rendicontati all esterno 19
20 Premialità selettiva sulla base della valutazione tre fasce di personale fascia alta 25% del personale - 50% delle risorse premiali fascia media 50% del personale - 50% delle risorse premiali fascia bassa 25% del personale - nessuna risorsa premiale piccole correzioni possibili per CCNL si applica solo ai dirigenti e agli ATA 20
21 E per i docenti? deve essere emanato un DPCM che individui criteri e modalità di applicazione delle nuove norme in materia di valutazione in materia di premialità non può non applicare i principi non può regolarli in modo difforme ma può personalizzarli per tener conto della libertà professionale non ci sono termini per l emanazione si applicano da subito le altre norme 21
22 Le criticità della professione docente Scarsa collaborazione tra colleghi e con il dirigente Isolamento rispetto alle esperienze internazionali Mancanza di adeguata formazione in servizio Burocratizzazione eccessiva del lavoro Insoddisfazione rispetto ai livelli retributivi Progressiva diminuzione di legittimazione sociale 22
23 INTERVENTI URGENTI PER IL SISTEMA SCOLASTICO TOTALE DOCENTI ITALIANI Fonte: indagine Nomisma-ANP La professione docente,
24 INTERVENTI URGENTI PER LA PROFESSIONE DEL DOCENTE TOTALE DOCENTI ITALIANI Fonte: indagine Nomisma-ANP La professione docente,
25 È NECESSARIO UN CONTINUO ADEGUAMENTO DEI METODI E DEGLI STRUMENTI PROFESSIONALI. LEI E TOTALE DOCENTI ITALIANI Fonte: indagine Nomisma-ANP La professione docente,
26 È NECESSARIO INTRODURRE UN SISTEMA DI RICONOSCIMENTO DEL MERITO DEI DOCENTI. LEI E TOTALE DOCENTI ITALIANI Fonte: indagine Nomisma-ANP La professione docente,
27 È NECESSARIO INTRODURRE UN SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PROFESSIONE BASATO SUI RISULTATI. LEI E TOTALE DOCENTI ITALIANI Fonte: indagine Nomisma-ANP La professione docente,
28 È NECESSARIO INTRODURRE NUOVI MECCANISMI DI CARRIERA PER DIFFERENZIARE LA RETRIBUZIONE DEL DOCENTE. LEI E TOTALE DOCENTI ITALIANI Fonte: indagine Nomisma-ANP La professione docente,
29 La comparazione internazionale Gli indicatori di spesa per l educazione mostrano la necessità di un cambiamento che aumenti l efficacia e la qualità del sistema Spesa totale (risorse per l educazione in rapporto al Pil) Canada 6,7% Francia 6,6% USA 6,6% Italia 4,6% Media OCSE 5,4% 29
30 La comparazione internazionale Spesa pro capite (risorse per studente per l intero ciclo di studi) USA $ Svizzera $ Norvegia $ Italia $ Media OCSE $ 30
31 La comparazione internazionale Tasso laureati (percentuale media di popolazione con laurea) Islanda 63,1 % Australia 49,8 % Polonia 49,0 % Italia 35,0 % Media OCSE 38,7 % 31
32 La comparazione internazionale Anche secondo i recenti dati OCSE gli insegnanti italiani sono pagati meno dei loro colleghi stranieri Stipendio docenti (in dollari/anno ad inizio e fine carriera) Italia Media OCSE Scuola primaria Scuola sec. I Scuola sec. II Gli investimenti sul capitale umano sono necessari per favorire la ripresa 32
33 La visione professionale della funzione docente - La valutazione delle competenze professionali è strumento finalizzato: - al miglioramento della professionalità degli operatori, - al miglioramento del servizio pubblico destinato alla collettività. - Lo sviluppo di carriera è conseguenza di una valutazione positiva e trasparente. - La valutazione è collegata con la premialità e non ha carattere sanzionatorio. 33
34 I modelli d identità professionale Approccio didattico-motivante, centrato sulla trasmissione dei saperi e sull alunno, privileia aspetti disciplinari ed emotivo-affettivi Approccio scientifico, attento ad aspetti tecnici (pianificazione, progettazione, differeniazione dell insegnamento, valutazione) Approccio professionista, che include le responsabilità verso collettività, colleghi, famiglie, corresponsabile dell azione di scuola 34
35 PdL 953 (Governo delle Istituzioni scolastiche) La funzione docente è rivolta prioritariamente alla formazione integrale della persona e all educazione dei giovani all'autonomia personale e alla responsabilità, nonché a perseguire, per ogni allievo, idonei e certificati livelli di competenza, nel rispetto delle differenze individuali e delle singole personalità. 35
36 L attuale riordino del secondo ciclo (Gelmini) La nuova riforma rovescia l impianto culturale della scuola sottraendola alla taratura dell era Gentiliana basata sulla supremazia della conoscenza. Obbligo delle certificazioni delle competenze Eleva ancora il livello dei docenti che escono dalla dimensione di semplici esecutori per assumere il ruolo di professionisti che progettano per i loro studenti scegliendo anche i percorsi formativi per il raggiungimento delle competenze Nella nuova scuola il docente professionista, assume la responsabilità dei risultati 36
37 Qual è concretamente il punto di svolta del riordino? E il primato dell apprendimento sull insegnamento, sono i modi di acquisizione del sapere che devono divenire oggetto dell attenzione dei docenti. Perché non conta un docente che insegna, ma la proposta di una Scuola all interno della quale ogni docente si trova ad insegnare. 37
38 E un lavoro in progress, è un lavoro di qualità, quello che ci attende, che richiede il definitivo superamento, in qualcuno, di modelli vecchi di scuola. Contano la capacità : di pensiero strategico non sempre presente nei Collegi dei Docenti di pensiero innovativo di assunzione responsabile del rischio educativo di adattabilità al cambiamento 38
39 Quali competenze il docente deve mettere in campo? Disciplinari Relazionali Organizzative Didattiche Gestionali Valutative Di sperimentazione e ricerca 39
40 Componenti della professionalità Progettualità Ricerca didattica Innovazione Sperimentazione Valutazione Comportamenti Relazionalità Collegialità 40
41 Il bravo insegnante Possiede il mestiere di insegnare Vuole bene agli alunni E testimone di valori Sa gestire i gruppi Ha relazioni con il contesto esterno alla scuola Sa parlare ai genitori Sa adattarsi all imprevisto Sa parlare e collaborare Ha empatia E ottimista 41
42 Cosa serve per la valorizzazione della professione Riconoscimento della specifica professionalità docente mediante l introduzione di una carriera a tre livelli per i docenti, basata sulla valutazione delle competenze professionali. Istituzione di un apposita e separata area di contrattazione collettiva. 42
43 Verso un nuovo profilo di docente professionista La risposta alle esigenze delineate è nell istituzione (per legge) una vera carriera, che non sia basata solo sull anzianità e sulla situazione familiare, ma basata sulla valutazione e sul merito che preveda una differenziazione retributiva secondo livelli che consenta il riconoscimento di status 43
44 Perché valutare? Per individuare punti di forza e di debolezza dell agire professionale Per individuare le leve su cui agire per migliorare l azione Per dare conto dell operato connesso alle responsabilità assunte Per assegnare valore alla qualità dell operato 44
45 Cosa valutare? I risultati dell attività professionale: Il grado di raggiungimento degli obiettivi rispetto a standard di apprendimento, tenendo conto del contesto. La qualità dell azione formativa, misurata secondo indicatori concordati e misurabili (competenze, esiti della formazione successiva e/o dell inserimento lavorativo). Il gradimento da parte dei portatori di interessi (alunni, famiglie). L impatto dell azione professionale sull organizzazione. 45
46 Chi valuta? Un comitato di valutazione di garantita indipendenza, in cui ciascuno si esprima per le questioni per cui è portatore di specifiche competenze: Il dirigente, per i comportamenti professionali, anche deducibili da dati oggettivi, altri qualitativi. I docenti, per gli aspetti disciplinati e tecnici. Rappresentanti delle regioni o degli EE LL, per il contributo al raggiungimento degli obiettivi assegnati. Rappresentanti degli utenti, per gli aspetti relazionali, rapporti con famiglie, chiarezza del patto educativo con gli alunni. 46
47 Prof.ssa Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP - Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola Viale del Policlinico 129/a Roma Sito web: cianfriglia@anp.it Tel / Fax Cell Community ANP per i docenti 47
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