commercio al dettaglio in sede fissa. Aggiornamento ai sensi del testo coordinato della D.C.R del 20 novembre Approvazione.

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1 DCC n. del : Criteri per il rilascio delle autorizzazioni per l esercizio del commercio al dettaglio in sede fissa. Aggiornamento ai sensi del testo coordinato della D.C.R del 20 novembre Approvazione.- Su relazione del Signor Sindaco Gianpiero BRUNETTI. Il comune di Racconigi con deliberazione del Consiglio Comunale n. 14 del 26/02/2001 provvedeva, per effetto della Legge Regionale n. 28/99, emanata in attuazione del D. Lgs. 114/98 e della DCR 29 ottobre 1999, n recante Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per l insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, ad approvare i criteri per il rilascio delle autorizzazioni per l esercizio del commercio al dettaglio. Con successiva deliberazione di Consiglio Comunale n. 53 del 26 ottobre 2001 si procedeva, sulla base dei criteri comunali in precedenza citati, ad adeguare gli Strumenti Urbanistici, regolamentando contestualmente lo sviluppo della rete distributiva. Successivamente, in adeguamento alla Legge Regionale sul Commercio (L.R. 28/99 - D.C.R. n del 24/03/2006), si è provveduto ad aggiornare e modificare parzialmente lo strumento di pianificazione commerciale nelle fasi di seguito specificate: - deliberazione del Consiglio Comunale n. 59 del 3 novembre 2006 di adeguamento dei criteri per effetto delle modifiche introdotte dalla DCR , che rendeva possibile all accreditamento nell ambito dei c.d. Programmi di Qualificazione Urbana (ovvero P.Q.U.) e vedeva il riconoscimento di un A4 e l ampliamento dell A1, precedentemente individuato con il perimetro del Centro Storico; - deliberazione del Consiglio Comunale n. 3 del 28 febbraio 2007 di approvazione della Variante Parziale al P.R.G.C. n. 30 che recepiva i criteri commerciali approvati con DCC n. 59 del 3/11/2006; - deliberazione del Consiglio Comunale n. 35 del 25 ottobre 2011, che approvava l Adeguamento dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni per l esercizio del commercio al dettaglio in applicazione del Decreto Legislativo 31/03/1998, n. 114, della Legge Regionale 12/11/1999, n. 28 e ss. mm. per effetto delle modificazioni introdotte dalla DCR del 24/03/2006, nell ambito del processo di

2 revisione generale del P.R.G.C., con un ulteriore ampliamento dell A.1 (e conseguente eliminazione dell A.4) e riconoscimento di una L.1 lungo corso Principi di Piemonte. Con tale strumento si demandava ad atti successivi l approvazione delle Norme sul procedimento per il rilascio delle autorizzazioni commerciali al dettaglio ai sensi dell art. 29, comma 3, lettera d) della DCR del 29/10.99 e s.m.i.; si specificava, inoltre, che i sopra richiamati criteri entreranno in vigore con l avvenuta definizione dell iter amministrativo di approvazione del P.R.G.C. in corso di revisione generale, che pertanto fino a tale data la programmazione commerciale farà esclusivo riferimento ai criteri approvati con DCC n. 59 del 3/11/2006, recepiti a livello urbanistico con DCC n. 3 del 28/02/2007 (Variante Parziale al P.R.G.C. n. 30); - deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del 22 febbraio 2012 che approvava una Rettifica parziale degli allegati alla DCC n. 35 del 25 ottobre 2011 relativa ai Criteri per il rilascio delle autorizzazioni per l esercizio del commercio al dettaglio in applicazione del Decreto Legislativo , n. 114, della Legge Regionale , n. 28 e ss.mm. per effetto delle modificazioni introdotte dalla DCR del , nell ambito del processo di revisione generale del P.R.G.C., con la quale si provvedeva a variare il perimetro della L.1 precedentemente riconosciuta. Nella delibera veniva altresì specificato che i sopra richiamati criteri entreranno in vigore con l avvenuta definizione dell iter amministrativo di approvazione del P.R.G.C. in corso di revisione generale e che, pertanto, fino a tale data, la programmazione commerciale farà esclusivo riferimento ai criteri approvati con DCC n. 59 del recepiti a livello urbanistico con DCC n. 3 del (Variante Parziale al P.R.G.C. n. 30); - presa d atto della Regione Piemonte (con prot.16715/db1607 del 26/11/2012) di accoglimento dei Criteri approvati in sede consiliare comunale. In data 20 novembre 2012 il Consiglio Regionale ha approvato la deliberazione n recante la Revisione degli indirizzi generali e dei criteri di programmazione urbanistica per l insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa. Ulteriori modifiche dell allegato A alla deliberazione del Consiglio regionale 29 ottobre 1999, n (Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per l insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114). La suddetta deliberazione è entrata in vigore alla data della pubblicazione sul BUR del 6 dicembre 2012 e da quella data sono decorsi i centottanta giorni entro il quale i

3 comuni erano tenuti ad adeguare gli strumenti urbanistici generali e attuativi alle disposizioni delle suddette norme pena, in caso di inerzia da parte degli stessi o di adeguamenti difformi dalla normativa, nel rispetto dell articolo 6, comma 6 del decreto legislativo n. 114/1998 e dell articolo 4, comma 4 della legge regionale sul commercio, l applicazione delle norme sostitutive di cui all articolo 30 della citata DCR. La Regione Piemonte ha ritenuto necessario procedere alla modifica dei suoi Indirizzi di programmazione del settore commercio a seguito dei profondi cambiamenti intervenuti nella normativa europea, prima, e nazionale dopo. A seguito della emanazione da parte della commissione europea della direttiva nota come Bolkenstein, prima il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 (Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno), poi il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 e da ultimo il decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, (Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività) convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, hanno delineato un nuovo quadro entro il quale sono state determinate le linee relative alle liberalizzazioni che coinvolgono il settore distributivo. L evoluzione normativa intervenuta in questi ultimi anni in materia di concorrenza, libertà di stabilimento e libera prestazione dei servizi a seguito degli interventi europei e statali, hanno di fatto confermato che, relativamente al settore del commercio, la programmazione è ancora uno degli elementi fondamentali a disposizione delle Amministrazioni comunali per definire le linee di sviluppo di una parte importante dell economia locale e per indirizzare il controllo delle esternalità che potrebbero interessare negativamente la sostenibilità dell offerta commerciale rispetto al contesto ambientale, economico, sociale e territoriale. La Regione Piemonte ha adottato per il settore commerciale un impianto programmatorio che, nonostante sia iniziato nel 1999, dimostra una estrema modernità fin dal momento in cui il Decreto Legislativo del 31 marzo 1998, n. 114 ha rappresentato di fatto la prima riforma tendente alla liberalizzazione del settore. La legge regionale sul commercio del 12 novembre 1999, n. 28 e s.m.i., insieme all ultima Deliberazione del Consiglio Regionale 20 novembre 2012, n , Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per l insediamento delle attività commerciali al dettaglio in sede fissa in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, e alle deliberazioni della Giunta Regionale, hanno di fatto completato il quadro normativo di riferimento, fornendo gli indirizzi utili per consentire gli adeguamenti normativi degli strumenti urbanistici comunali.

4 I criteri di programmazione comunali per il rilascio delle autorizzazioni per le medie e grandi strutture di vendita, oltre che rispettare gli obiettivi e le prescrizioni stabilite dagli Indirizzi regionali, devono garantire non solo il conseguimento di tali finalità ma anche la sostenibilità e la funzionalità del processo di adeguamento della rete di vendita rispetto alle dinamiche urbane e alla mitigazione delle esternalità negative. I comuni devono dare attuazione agli indirizzi programmatori della Regione, la quale esercita semplicemente una funzione consultiva in sede di esame e valutazione delle programmazioni comunali, portando a rivedere le impostazioni programmatorie espresse dal comune senza però porre prescrizioni vincolanti. Da qui scaturisce la necessità di verificare la conformità degli strumenti comunali di programmazione con quanto legiferato dai diversi organi, al fine di procedere correttamente nel fornire risposte alle richieste delle imprese economiche del settore. Alla luce delle considerazioni sopra riportate la precedente programmazione rappresentata dai Criteri per il rilascio delle autorizzazioni per medie strutture di vendita al dettaglio aveva definito una tabella di compatibilità adeguata per le zone commerciali riconosciute, applicando quelle variazioni che era possibile adottare in coerenza con le scelte programmatiche strategiche individuate. Tale tabella, di cui è dimostrata la conformità anche alla normativa regionale di recente approvazione, viene pertanto riproposta con gli stessi valori. La suddetta tabella di compatibilità è stata predisposta nel rispetto di quanto stabilito dall articolo 17, comma 3, lettera a) della DCR della Regione Piemonte per i comuni intermedi con popolazione superiore a abitanti, relativamente agli addensamenti e alle localizzazioni riconosciute. Nel caso in cui ci sia effettuato il riconoscimento di nuove localizzazioni urbane non addensate di tipo L.1 all interno del tessuto residenziale del comune, si applicherà la sopra riportata tabella di compatibilità che rispetta quanto assunto dall articolo 17 della DCR del 20 novembre Il Comune di Racconigi, in base a quanto analizzato dagli uffici competenti della Regione Piemonte, è stato classificato come comune intermedio della rete secondaria, poiché, pur non avendo il rilievo strategico attribuito a quelli della rete primaria, svolge una funzione essenziale di diffusione del servizio commerciale più frequente, in prossimità di insediamenti residenziali. Tutto ciò premesso, occorre ricordare che il comune di Racconigi si era già dotato degli strumenti di programmazione del commercio con l approvazione dei criteri per il

5 rilascio delle autorizzazioni per le medie e grandi strutture di vendita richiesto dalla precedente normativa, che faceva riferimento alla L.R. 28/1999, e ha riconosciuto sul suo territorio una serie di zone con specifica vocazione commerciale. La realtà commerciale della città ha permesso di identificare due tipologie di zone commerciali, come di seguito specificato: un Addensamento storico rilevante A.1 corrispondente con il centro storico così come definito dal P.R.G. vigente, con tre espansioni, una a sud (il quadrilatero compreso tra via Fiume e il relativo tratto di Corso Principi di Piemonte) una a nord-est (il quadrilatero compreso tra via Umberto I, corso Regina Elena, via Ton e via San Domenico) e a ovest (con una parte di via Regina Margherita); una Localizzazione urbano non addensata di tipo L.1, nell area a sud del tessuto residenziale, lungo il Corso Principi di Piemonte. Con la presente ricognizione dei criteri si deve, inoltre, dare atto di una modifica intercorsa in sede di revisione del PRGC, in fase di lavorazione, che ha portato ad una nuova definizione del tessuto residenziale, a seguito di una maggiore contrazione delle area residenziali di nuovo impianto previste dallo strumento pianificatorio. I Criteri commerciali comunali faranno pertanto riferimento alla configurazione del tessuto residenziale così come perimetrato nella Tavola 1) - Ambiti di insediamento commerciale allegata alla presente deliberazione. Tutto ciò premesso; I L C O N S I G L I O C O M U N A L E Sentita e condivisa la relazione del Signor Sindaco; Considerato che il Comune di Racconigi con deliberazione di CC n. 35 del e successiva n. 4 del ha proceduto all adeguamento dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni per l esercizio del commercio al dettaglio in applicazione del Decreto Legislativo , n. 114, della Legge Regionale , n. 28 e ss.mm. per effetto delle modificazioni introdotte dalla DCR del , nell ambito del ben più ampio procedimento di revisione generale del PRGC. Provvedimento sul quale la Regione

6 Piemonte con nota del di prot /DB1607 ha preso atto delle scelte effettuate in aderenza al vigente dettato normativo regionale. Considerato altresì che come esplicitato dalla previsione normativa di cui all art. 16 dell Allegato A) alla DCR 20 novembre 2012, n I comuni che all entrata in vigore della presente normativa abbiano adottato, nel rispetto dell allegato A alla deliberazione del Consiglio regionale 24 marzo 2006, n , i criteri di cui all articolo 8, comma 3 del d.lgs. 114/1998 e l adeguamento degli strumenti urbanistici ai sensi dell articolo 6, comma 5 del d.lgs. 114/1998 e dell articolo 4 della l.r. 28/1999, secondo le procedure indicate all articolo 29 dell allegato A alla deliberazione del Consiglio regionale 29 ottobre 1999, n , come modificato ed integrato dall allegato A della deliberazione del Consiglio regionale 23 dicembre 2003, n e dall allegato A alla deliberazione del Consiglio regionale 24 marzo 2006, n , non sono tenuti ad un adeguamento obbligatorio alle presenti norme ad eccezione dei casi in cui sia accertato un evidente contrasto con le norme a tutela della concorrenza e del mercato; in tale caso, fatto salvo quanto previsto al comma 3, i comuni adottano un proprio provvedimento secondo le procedure previste nel suddetto articolo 29, esclusivamente con riferimento alle parti non conformi e nel rispetto delle norme di cui all articolo 1 del d.l. 1/2012 convertito dalla l. 27/2012 ; Atteso che con il presente provvedimento, limitatamente alla vigente programmazione commerciale, si intende promuovere una accurata ricognizione finalizzata ad un aggiornamento ai sensi del testo coordinato della D.C.R del 20 novembre Atteso che in data al n la società SOTRECO ha prodotto lo studio recante Criteri per il rilascio delle autorizzazioni per l esercizio del commercio al dettaglio in sede fissa. Aggiornamento ai sensi del testo coordinato della D.C.R del 20 novembre 2012 che risulta così costituito: - Relazione illustrativa e norme di attuazione; - Tavola 1 Ambiti di insediamento commerciale; Atteso infine che in data 24 gennaio u.s. la prevista Commissione Comunale Consiliare n. 1 ha preso visione dello studio effettuato dalla società SOTRECO assunto al protocollo generale dell Ente in data 9 dicembre 2013 al n ; Acquisito il parere dell ASCOM con nota dell di prot. 268 agli atti del Comune; 1 D.C.R. n del Revisione degli indirizzi generali e dei criteri di programmazione urbanistica per l insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa. Ulteriori modifiche dell allegato A alla deliberazione del Consiglio regionale 29 ottobre 1999, n (Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per l insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114).

7 Dato atto che, ai fini e per gli effetti dell art. 39 del D. Lgs. n. 33/2013, lo schema del presente provvedimento ed i relativi allegati tecnici sono stati pubblicati nel sito internet comunale il ; Visto il parere favorevole espresso ai sensi e per gli effetti di cui all art. 49, comma 1, del TUEELL 267/2000 per l atto di cui trattasi; Visto il D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 114; Vista la Legge regionale 12 novembre 1999, n. 28 e ss.mm.; Vista la DCR n del 20 novembre 2012; Vista la Legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e ss.mm.; Visto il D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e ss.mm.; Dato atto che si prescinde dal parere di regolarità contabile in quanto con il presente provvedimento non sono assunti impegni di spesa ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 267/2000; Con votazione espressa per alzata di mano, da cui risultano: - Presenti _; - Astenuti _; - Votanti _; - Voti favorevoli _; - Voti contrari _. D E L I B E R A 1. di prendere atto delle risultanze emerse dallo studio condotto dalla società SOTRECO snc di Torino, assunto al protocollo generale dell Ente in data 9 dicembre 2013 al n recante Criteri per il rilascio delle autorizzazioni per l esercizio del commercio al dettaglio in sede fissa. Aggiornamento ai sensi del testo coordinato della D.C.R del 20 novembre 2012 che si allega all originale della presente per costituirne parte integrante e sostanziale, che risulta così costituito: - Relazione illustrativa e norme di attuazione; - Tavola 1 Ambiti di insediamento commerciale;

8 2. di approvare la documentazione, meglio indicata al punto precedente, ai sensi dell art. 8, comma 3, del D. Lgs. 114/ 98 e dell articolo 4, comma 1, della L.R. 28/99 e ss.mm.; 3. di stabilire che relativamente alle Norme sul procedimento amministrativo per il rilascio delle autorizzazioni commerciali al dettaglio ai sensi dell art. 29, comma 3, lettera d) della DCR del si dovrà fare riferimento all Allegato B) approvato con DCC n. 4 del ; 4. di demandare ad atti successivi gli adeguamenti urbanistici nell ambito del procedimento di revisione generale del P.R.G.C. secondo quanto disposto dall articolo 6, comma 5, del D. Lgs. 114/98 e dell articolo 15 della L.R. 56/77; 5. di specificare che i sopra richiamati criteri entreranno in vigore con l avvenuta definizione dell iter amministrativo di approvazione del P.R.G.C. in corso di revisione generale, che pertanto fino a tale data la programmazione commerciale farà esclusivo riferimento ai criteri approvati con DCC n. 59 del recepiti a livello urbanistico con DCC n. 3 del (Variante Parziale al P.R.G.C. n. 30); 6. di dichiarare, ai sensi dell art. 134, comma 4, del D. Lgs. 267/2000, la presente deliberazione immediatamente eseguibile. PC/pc