RISCHIO ILLUMINOTECNICO NELLE POSTAZIONI FISSE DI LAVORO CON VIDEOTERMINALE

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1 Il Convegno di Ingegneria Forense V Convegno sui Crolli, Affidabilità Strutturale, Consolidamento Pisa, Novembre 2012 RISCHIO ILLUMINOTECNICO NELLE POSTAZIONI FISSE DI LAVORO CON VIDEOTERMINALE F. Leccese, G. Salvadori, M. Casini, M. Bertozzi, T. Corucci Dip.to di Ingegneria dell Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTEC) Laboratorio di Illuminotecnica e Acustica (L.I.A.( L.I.A.) LIghting and Acoustic laboratory (L.I.A. L.I.A.)

2 INTRODUZIONE Negli ultimi quindici anni si è largamente diffuso l utilizzo di postazioni di lavoro con videoterminale (VDT). Tale fenomeno ha: prodotto significative trasformazioni nel normale svolgimento delle attività lavorative; rappresentato la causa dell insorgenza di fattori di rischio sul luogo di lavoro. Il rischio collegato allo svolgimento della propria attività di lavoro in postazioni dotate di VDT viene valutato facendo riferimento ad aspetti di ergonomia della visione. Nella valutazione del rischio illuminotecnico nelle postazioni fisse di lavoro con VDT occorrerà considerare: le implicazioni di ergonomia della visione che derivano dalla relazione tra il lavoratore e lo schermo (interfaccia uomo-macchina); le implicazioni agenti sullo specifico compito visivo (es. lettura allo schermo) in relazione all illuminazione generale dell ambiente di lavoro (interfaccia uomo-ambiente).

3 ASPETTI NORMATIVI Nel contesto normativo delineato con il Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (Decreto Legislativo 81/2008) un caso particolare è rappresentato dalla illuminazione delle postazioni di lavoro dotate di VDT. A ciò deve essere aggiunto l'ampio sviluppo a livello internazionale, con recepimento europeo e nazionale, della normativa tecnica di settore. Titolo della norma Numero Anno Illuminazione dei posti di lavori Parte 1: Posti di lavoro in interni UNI EN Erg requisiti ergonomici per il lavoro di ufficio con videoterminali (VDT) Parte 5: Requisiti posturali e per la configurazione del UNI EN ISO posto di lavoro ( ) Parte 6: Guida sull ambiente di lavoro UNI EN ISO ( ) Parte 7: Requisiti dello schermo soggetto a riflessi UNI EN ISO Ergonomia dell interazione uomo-sistema Parte 300: Introduzione ai requisiti dei visualizzatori elettronici UNI EN ISO ( ) Parte 302: Terminologia per visualizzatori elettronici UNI EN ISO ( ) Parte 303: Requisiti per visualizzatori elettronici UNI EN ISO ( ) Parte 306: Metodi di valutazioni in campo per visualizzatori elettronici UNI EN ISO ( ) Parte 307: Metodi di prova, di analisi e di conformità per visualizzatori elettronici UNI EN ISO Ergonomia della postazione di lavoro con videoterminale: normativa tecnica attualmente in vigore in Italia.

4 FATTORI DI RISCHIO NEL LAVORO AL VIDEOTERMINALE Nel lavoro di lettura e scrittura al VDT la necessità di effettuare molteplici regolazioni della vista a causa di sfavorevoli condizioni di illuminazione, in particolare se poste in relazione ai compitivi visivi da svolgere, può affaticare significativamente l apparato visivo. L American Optometry Association ha definito il complesso dei problemi agli occhi e alla vista conseguenti all utilizzo prolungato ed in posizione ravvicinata del computer come Computer Vision Syndrome (CVS). In particolare sono riconosciute fra le conseguenze della CVS: l affaticamento agli occhi, l offuscamento della vista, l occhio secco, il mal di testa, il mal di collo, il mal di schiena, la sensibilità alla luce. I fattori di rischio per la salute dei lavoratori riguardano sia il modo di utilizzo che l apparecchiatura in se. Da qui le misure di prevenzione devono necessariamente comprendere anche l analisi della postazione di lavoro mediante una procedura di valutazione dei fattori di rischio che comprenda gli aspetti di illuminazione del posto di lavoro e lo studio delle caratteristiche dello schermo della postazione con VDT.

5 CASO DI STUDIO: DESCRIZIONE Postazione di lavoro dedicata all'uso di VDT, ubicata in un ufficio del Dipartimento di Ingegneria dell Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell Università di Pisa, per la quale è stata condotta una campagna di misure di luminanza dello schermo. P1 Postazione di lavoro principale, destinata all uso di VDT

6 CASO DI STUDIO: VDT e STRUMENTAZIONE DI MISURA Caratteristiche dello schermo (SAMSUNG SyncMaster 225UV) display LCD a matrice attiva TFT; risoluzione (max): 1680 x 1050; DOT pitch/pixel pitch: mm; supporto colore: 16.7 milioni di colori; Max Sync Rate (V x H): 75 Hz x 81 khz; tempo di risposta: 5 ms; luminanza (max): 300 cd/m 2 ; rapporto di contrasto (max): 700:1; Caratteristiche della sonda fotometrica per le misure di luminanza degli schermi (tipo Fotoradiometro Delta Ohm HD con sensore di luminanza LP471 LUM2) Campo di misura: 0.1 a 2000 cd/m 2 ; Risoluzione: 0.1 cd/m 2 ; Angolo di campo: 2 ; Campo spettrale: in accordo con la curva fotopica standard V(λ); Classe C (in accordo con UNI 11142).

7 CASO DI STUDIO: MISURE DI LUMINANZA Le misure di luminanza sono state ripetute in vari punti dello schermo in relazione al tipo di visualizzazione impostato. In particolare sono stati utilizzati vari pattern di visualizzazione al fine di misurare la luminanza dello schermo sul bianco (ottenendo i valori di luminanza più elevati possibile) e sul nero (ottenendo i valori di luminanza più bassi possibile), in accordo con quanto richiesto dalla normativa tecnica di settore.. Pattern usati per le misure di luminanza dello schermo. In figura sono evidenziati, per ciascuno dei pattern utilizzati, i punti di misura.

8 Condizioni di visualizzazione CASO DI STUDIO: RISULTATI OTTENUTI Pattern Punti di misura a (C0-B0) b (C0-B100) c (C100-B0) d (C25-B100) e (C50-B50) f (C100-B25) g (C75-B100) h (C100-B75) i (C100-B100) Risultati delle misure di luminanza sullo schermo per varie condizioni di visualizzazione e per ciascun pattern nei punti di misura prestabiliti (i valori riportati sono tutti espressi in cd/m 2 ).

9 DISCUSSIONE DEI RISULTATI Dall analisi dei valori medi di luminanza (sul bianco) sullo schermo ottenuti per vari pattern si può osservare che per ciascuna condizione di visualizzazione si passa da valori minimi intorno a 15 cd/m 2 a valori massimi superiori a 200 cd/m 2. E utile ricordare che l invecchiamento dei componenti può influenzare significativamente le prestazioni dello schermo stesso. Ovviamente sia variazioni al contrasto che alla luminosità possono influenzare, anche in maniera notevole, la luminanza dello schermo. Grafico dei valori medi di luminanza sullo schermo nei vari casi esaminati A questo proposito è significativo notare che tali parametri possono essere liberamente regolati dall utente secondo esigenze personali difficilmente controllabili, in certi casi anche in modo contrastante rispetto all utilità di migliorare la prestazione visiva.

10 CONCLUSIONI Lo studio della postazione fissa di lavoro con videoterminale e l analisi dettagliata dei requisiti ergonomici relativi agli aspetti di illuminazione e agli aspetti posturali, strettamente connessi, è divenuta oggi una attività cruciale per il soddisfacimento di condizioni di benessere, salute e sicurezza dei lavoratori. L analisi delle prestazioni illuminotecniche del singolo VDT, condotta secondo le indicazioni della normativa tecnica, non può prescindere dall analisi più generale delle condizioni di illuminazione della postazione di lavoro. L'analisi effettuata sul caso di studio esaminato può essere utilizzata come parte integrante di una metodologia per la valutazione del rischio illuminotecnico connesso con attività lavorative al VDT.

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