LA PROGRESSIONE DELLA CORDATA IN CONSERVA
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- Mauro Martinelli
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1 LA PROGRESSIONE DELLA CORDATA IN CONSERVA
2 Indice della serata: Progressione a tiri, progressione in conserva (definizioni e considerazioni) Modalità di legatura in conserva
3 Progressione a tiri, progressione in conserva DEFINIZIONI PROGRESSIONE A TIRI: gli alpinisti procedono legati tra loro, si muovono uno alla volta e la cordata è sempre ancorata alla montagna, almeno in un punto, detto punto di sosta PROGRESSIONE IN CONSERVA: gli alpinisti procedono simultaneamente, legati tra loro, ma la cordata non è ancorata alla montagna attraverso un punto di sosta Si utilizzano sistemi veloci di assicurazione
4 Progressione a tiri, progressione in conserva PERCHE PROCEDERE IN CONSERVA? - Lunghezza degli itinerari - Necessità di rimanere esposti a pericoli oggettivi il minor tempo possibile - Esigenza di conservare buone condizioni della neve PONDERATA RAPIDITA E RAGIONEVOLE GRADO DI SICUREZZA
5 Progressione a tiri, progressione in conserva QUANDO PROCEDERE IN CONSERVA? In salita e in discesa con: - Tratti facili di roccia e di creste nevose - Pendii di neve - Creste rocciose - Itinerari di misto caratterizzati dall alternanza di passaggi di neve, di ghiaccio e di roccia
6 Progressione a tiri, progressione in conserva ALCUNI ASPETTI IMPORTANTI La progressione in conserva richiede: molta esperienza attenzione e decisione da parte dei componenti soprattutto del più esperto La grande varietà di situazioni offerte dal terreno necessita: conoscenza di un gran numero di tecniche tecniche non sempre facili da gestire
7 Progressione a tiri, progressione in conserva ALCUNI ASPETTI IMPORTANTI Il vincolo tra cordata e montagna è realizzato dai componenti della cordata stessa Ogni persona contemporaneamente: assicura e viene assicurato l errore di uno può avere conseguenze negative su tutta la cordata La sicurezza della cordata dipende dal comportamento di tutti i membri della cordata stessa
8 Progressione a tiri, progressione in conserva CONSIDERAZIONI SULLA PROGRESSIONE IN CONSERVA La corda deve essere sempre TESA una eventuale caduta dovrebbe essere trattenuta PRIMA di iniziare
9 Progressione a tiri, progressione in conserva CONSIDERAZIONI SULLA PROGRESSIONE IN CONSERVA Il più esperto procede: da primo in salita da primo in traverso da ultimo in discesa Cercare sempre, per quanto possibile, di mantenere il contatto visivo tra i componenti la cordata Nelle cordate a tre il meno esperto si lega generalmente in mezzo
10 Progressione a tiri, progressione in conserva TIPI DI TERRENO E MODALITA DI PROGRESSIONE IN CONSERVA Data la grande varietà di situazioni, è impossibile stabilire un elenco standardizzato di sistemi di assicurazione in base al terreno La scelta dipende da: - caratteristiche del terreno in quel momento - capacità ed esperienza dei componenti la cordata - valutazione del rischio.
11 Progressione a tiri, progressione in conserva DURANTE QUESTO CORSO, AVETE AVUTO MODO DI UTILIZZARE UNA PROGRESSIONE IN CONSERVA?
12 Conserva media Progressione su ghiacciaio con crepacci
13 Conserva media Progressione su ghiacciaio con crepacci
14 MODALITA DI LEGATURA - Conserva corta con asole in mano - Conserva corta - Conserva media - Conserva lunga
15 Modalità di legatura Conserva corta con asole in mano Distanza effettiva 2/3 m (legatura a 5 m)
16 Modalità di legatura Conserva corta Legatura a 2/3 m
17 Modalità di legatura Conserva media Legatura a 10 m
18 Modalità di legatura Conserva lunga Legatura a m
19 Si adotta su: Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia terreno facile dove la progressione non richiede l uso degli arti superiori pendii nevosi non ripidi, creste nevose e rocciose ampie e con poca pendenza, cenge e gradoni con brevi tratti più impegnativi
20 Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia Con corda intera o mezza corda Cordata a 2: Ci si lega ai capi della corda con nodo a otto infilato Si raccoglie la corda con delle spire attorno al busto fino a lasciare 5 m di corda libera tra i due compagni
21 Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia Si bloccano le spire con nodo bulino e l asola che fuoriesce si fissa all anello di servizio con un moschettone
22 Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia Con altri 5-6 m di corda si eseguono alcune spire da utilizzare per variare la distanza tra i compagni
23 Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia La corda che va al compagno verrà fissata all anello di servizio con un nodo Machard su moschettone a ghiera. Vicino al Machard, verso la corda non utilizzata, quella con le spire libere, si esegue un asola autosciogliente.
24 Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia Si blocca il tutto con una controasola
25 Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia Entrambi gli alpinisti hanno qualche spira in mano utile per: far passare la corda dietro spuntoni o ancoraggi naturali regolare la progressione tenendo la corda tesa Deve risultare una distanza tra i compagni di 2 / 3 m
26 Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia Può essere utile cerare un anello intorno alla mano per contrastare rapidamente una perdita di equilibrio del compagno
27 Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia Cordata a 3 Il meno esperto si lega al centro e non tiene asole in mano Al centro corda, nodo delle guide con frizione per creare un asola lunga cm
28 Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia Bulino infilato
29 Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia Bulino infilato Si ribalta e si chiude un po il nodo
30 Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia Bulino infilato Si ripassa nell imbrago e si ripercorre al contrario il nodo già eseguito
31 Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia Bulino infilato Finito? Cosa manca?
32 Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia Bulino infilato Nodo di sicurezza
33 Modalità di legatura Conserva corta con asole in mano Cordata a 2 Distanza effettiva 2/3 m (legatura a 5 m)
34 Modalità di legatura Conserva corta con asole in mano Cordata a 3 Distanza effettiva 2/3 m (legatura a 5 m)
35 La corda deve essere tesa Non si usano nodi a palla e prusik sulla corda Il più esperto sta: Conserva corta con asole in mano Terreno facile su neve e roccia Distanza effettiva tra i 2/3 alpinisti è di circa 2-3 m Tale distanza permette di sentire subito la scivolata e allo stesso tempo permette agli alpinisti di non intralciarsi davanti in salita e traverso, dietro in discesa In tratti diagonali fianco al pendio si impugna la corda nella mano a valle e la piccozza nella mano a monte
36 Conserva corta Pendio di neve con pendenza moderato (30-40 ) Itinerario su pendio di neve privo di crepacci che possa presentare anche brevi tratti in cui si adoperano le punte avanti dei ramponi Legati in conserva corta a distanza di 2-3 m
37 Conserva corta Pendio di neve con pendenza moderato (30-40 ) Non si tengono le asole in mano e la corda deve rimanere tesa Si procede lungo la linea di massima pendenza con un solo attrezzo o con due attrezzi sia in appoggio verticale che in appoggio di becca Il più esperto procede da primo in salita e nei traversi, e da ultimo in discesa; questo sistema vale anche per la cordata a tre nella quale il meno esperto si posiziona in centro
38 Conserva corta Pendio di neve con pendenza moderato (30-40 ) Nella cordata a due chi procede dietro, se scivola, deve avvertire il primo chiamando a gran voce per cercare di non coglierlo totalmente impreparato.
39 Conserva corta Pendio di neve con pendenza moderato (30-40 ) La cordata a tre viene considerata più sicura di quella a due, perché: La scivolata del meno esperto (che sta al centro) viene osservata da chi procede dietro; va comunque segnalata al primo affinché possa prontamente reagire Se scivola il terzo, o il primo, la capacità di trattenuta offerta da due persone è comunque superiore rispetto al caso di caduta del più esperto in una cordata a due
40 Conserva corta Pendio di neve con pendenza moderato (30-40 ) E comunque importante valutare la pericolosità del percorso e le conseguenze di una scivolata collettiva: IN CASO DI DUBBIO E MEGLIO AFFRONTARE TRATTI DI ITINERARIO CON LE TECNICHE USUALI DI ASSICURAZIONE IN PARETE!
41 Conserva media Tratti rocciosi e creste di bassa difficoltà Su tratti rocciosi e su creste con basse difficoltà (I e II grado) dove il movimento richiede l uso degli arti superiori e dove sono presenti spuntoni e lame Distanza tra i componenti, 10 m
42 Conserva media Tratti rocciosi e creste di bassa difficoltà CORDA INTERA, cordata a 2
43 Conserva media Tratti rocciosi e creste di bassa difficoltà CORDA INTERA, cordata a 3 Il 2 (meno esperto) si lega a metà corda con barcaiolo all anello di servizio con moschettone a ghiera
44 Conserva media Tratti rocciosi e creste di bassa difficoltà MEZZA CORDA, cordata a 2 e a 3 Con mezza corda essa va usata doppiata (possibilità di impigliarsi attorno ad uno spuntone in caso di volo del primo); situazione di corda bloccata, Fc
45 Conserva media Tratti rocciosi e creste di bassa difficoltà Nella cordata a 2, si utilizza la stessa legatura del caso con corda intera, ma con corda doppiata
46 Conserva media Tratti rocciosi e creste di bassa difficoltà Nella cordata e 3 con mezza corda: si realizza una V rovesciata capocordata legato a metà corda con bulino infilato raccoglie a tracolla circa 10 m di corda e blocca i due rami che vanno ai secondi con barcaiolo in vita
47 Conserva media Tratti rocciosi e creste di bassa difficoltà I secondi si legano alle rispettive estremità con nodo a otto infilato con l accortezza di restare in posizione sfalsata per evitare interferenze durante la progressione
48 Conserva media Tratti rocciosi e creste di bassa difficoltà Non si tengono asole di corda in mano Il più esperto procede da primo in salita e in traverso, e da ultimo in discesa La corda NON deve rimanere LASCA La corda viene fatta passare intorno a lame e spuntoni per trattenere eventuali cadute
49 Conserva media Tratti rocciosi e creste di bassa difficoltà E a volte opportuno che il capocordata posizioni dei rinvii sfruttando gli ancoraggi naturali In tal caso sono da prevedere dei punti di sosta per il ricongiungimento della cordata per la riconsegna del materiale al primo In caso di brevi passaggi tecnici può essere adottata una sicura a spalla o una sosta veloce
50 Conserva media Tratti rocciosi e creste di bassa difficoltà Se si dovesse verificare la caduta di un componente della cordata mentre si percorre il filo di cresta, bisogna aver fiducia nelle proprie capacità di trattenere il compagno e spostarsi velocemente sul versante opposto per controbilanciare il volo
51 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve Utilizzare corda intera oppure due mezze corde oppure una mezza corda doppiata Tenere la corda completamente distesa Cordata a 2: legatura alle estremità della corda con nodo a otto infilato
52 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve Cordata a 3 si adotta la formazione V rovesciata dove il capocordata si lega al vertice e i due secondi si legano alle estremità sfalsati di 3-4 metri. Se si usa una sola mezza corda essa va usata doppia (25-30 m di distanza)
53 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve Il movimento del secondo o dei secondi deve essere tale da mantenere la corda sempre il più TESA possibile Nessuno degli alpinisti tiene in mano asole di corda Il più esperto procede da primo in salita e nei traversi e da ultimo in discesa Il primo deve predisporre, se possibile, delle protezioni intermedie (viti da ghiaccio, chiodi, anelli di cordino su spuntoni, nut, friend) che vengono poi recuperati dai secondi
54 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve È bene avere sempre almeno due punti intermedi tra il capocordata e gli altri componenti. Su pendii innevati anche di modesta inclinazione (dai 30 in su) e a maggior ragione su tratti ghiacciati, un corpo che cade produce uno scarso attrito sulla superficie e acquista in breve tempo alta velocità ed elevata energia cinetica Quando il primo di cordata è prossimo a terminare il materiale deve predisporre una sosta e recuperare i compagni. Una volta ripreso il materiale il capocordata ricomincia la progressione e riprende la posa delle varie protezioni
55 Utile, nelle protezioni, un bloccante meccanico (TIBLOC o ROPEMAN): trattiene l eventuale scivolata del secondo di cordata senza coinvolgere il primo. Usato sia su corda intera che su mezza corda. Con l uso del TIBLOC il secondo non può scendere e quindi non deve commettere errori di percorso, in particolare nei tratti rocciosi Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve
56 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve
57 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve Effetti sulla corda di TIBLOC e ROPEMAN
58 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve Effetti sulla corda di TIBLOC e ROPEMAN
59 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve Al posto del TIBLOC o del ROPEMAN è possibile utilizzare anche il MAGIC RING, un disco di teflon utile anche in diverse manovre di soccorso ed autosoccorso di cordata e di costi certamente più contenuti
60 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve Come si utilizzano i bloccanti
61 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve Come si utilizzano i bloccanti
62 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve Come si utilizzano i bloccanti
63 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve Come si utilizzano i bloccanti
64 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve Come si utilizzano i bloccanti
65 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve Come si utilizzano i bloccanti
66 Conserva lunga Pareti facili di ghiaccio o neve Come si utilizzano i bloccanti
67 RIASSUMIAMO
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70 CASCO IN TESTA BEN ALLACCIATO CORDA TESA ATTENZIONE E VALUTAZIONE CRITICA SEMPRE!!!
TECNICHE DI ASSICURAZIONE IN PARETE
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