PALMANOVA: RISCOPERTA DI UNA CITTA PERDUTA

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1 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TRIESTE FACOLTA DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Corso di laurea in politica del territorio Tesi di laurea in storia della città e del territorio PALMANOVA: RISCOPERTA DI UNA CITTA PERDUTA LAUREANDO De Nardo Matteo RELATORI Prof. Orietta Selva Prof. Claudio Rossit ANNO ACCADEMICO 2009/2010

2 6 INTRODUZIONE Palmanova non è solamente un manufatto militare ma rappresenta, alla scala urbanistica, una testimonianza integra e leggibile della nuova concezione dello spazio tridimensionale che è stata elaborata in tutti i campi del Rinascimento italiano. Questa rivoluzionaria concezione opera in tutti i campi ed a tutte le scale, dalla rappresentazione degli oggetti nella prospettiva, alla localizzazione geografica dei siti o di una nave in movimento senza riferimenti terrestri, allo studio del planisfero terrestre o del movimento degli astri nello spazio siderale. E indubbio il contenuto qualitativo profondo e il valore culturale di un bene che è caratterizzato anche dalla grande dimensione del sistema città e fortezza, dal suo impianto urbano rinascimentale e dalle tre cinte che sono il frutto di apporti progettuali estesi in un arco di tre secoli. La cinta fortificata, che è frutto originario dell urbanistica rinascimentale veneta, parte rilevante della più vasta scuola italiana, viene completata con il contributo di quella francese del Vauban, che è erede della scuola italiana stessa. I confronti internazionali hanno evidenziato la rilevanza mondiale della Città-Fortezza di Palmanova. La città, che è stata dichiarata monumento nazionale nel 1960, è attualmente iscritta nella tentative list dell UNESCO per un suo riconoscimento come parte del patrimonio mondiale dell umanità. Nel primo capitolo di questa tesi si analizzano le origini della città soffermandosi in modo particolare sulla scelta del nome, del sito e del progetto che hanno portato alla sua nascita. Nascita che è avvenuta il 7 ottobre 1593.

3 7 Questa data non è casuale, ma è stata scelta da Venezia per ricordare l anniversario della vittoria di Lepanto sui Turchi il 7 ottobre Si proseguirà il lavoro ripercorrendo le vicende storiche che hanno interessato la città dalla data della sua fondazione fino all epilogo della seconda guerra mondiale con la ritirata delle truppe tedesche. Durante questo arco di tempo Palmanova è passata da fortezza iniziale della Serenissima all unione finale al Regno d Italia attraverso il dominio dell impero austriaco e di quello francese. Il terzo capitolo cerca di esaminare i vari tentativi di sviluppo che sono stati fatti come alternativa alle attività militari in calo sempre maggiore e le difficoltà in cui si trova al giorno d oggi. È opinione diffusa che Palmanova, anche se nata a scopi militari, non sia mai stata veramente utilizzata per questo fine. In effetti molti sostengono che la città è nata come macchina da guerra, ma in realtà una vera e propria guerra non c è mai stata. Il lavoro di tesi terminerà proponendo prima un analisi sullo stato di fatto di alcuni elementi molto significativi come le tre cinte murarie e poi sviluppando un idea su come Palmanova, grazie al turismo culturale, potrebbe ritornare ad essere importante.

4 8 CAPITOLO 1 LE ORIGINI

5 9 1.1 La fondazione e il nome Il 18 settembre 1593 il Senato della Repubblica di Venezia procedeva alla nomina dei cinque Provveditori Generali, che dovevano recarsi nella Patria del Friuli per scegliere definitivamente il sito, sul quale erigere una nuova fortezza a difesa dei confini orientali. Figura 1 : Palmanova vista dall alto (da facile.it) La fondazione di Palmanova ha luogo in un arco di 11 giorni: - il 5 ottobre 1593 arrivarono a Strassoldo i Provveditori veneti, cui è affidata la responsabilità della decisione, sulla base di un progetto presentato dal Savorgnan e approvato dal Senato Veneto; - il 6 ottobre viene accettata una prima ipotesi di progetto del conte Villachiara;

6 10 - il 7 ottobre ha luogo una ricognizione in campagna per rilevare il terreno. Alle tre di notte, su tale rilievo, viene scelto il sito ove collocare la pianta stellare della città; - il 13 viene scritto un documento-verbale con tutte le caratteristiche della fortezza, in modo che gli ingegneri possano eseguirne il progetto esecutivo; - il 16 ottobre viene verbalizzata la scelta definitiva del sito. Tale verbale, unitamente al progetto, viene inviato a Venezia con corriere. La scelta del 7 ottobre come data ufficiale della fondazione è carica di significati simbolici, in quanto il 7 ottobre Venezia celebrava la ricorrenza della palma della vittoria navale di Lepanto del 1571 (Di Sopra L., 2003, p. 11). I provveditori generali, conclusa la loro missione, si recarono a Udine per studiare la possibilità di potenziare le opere di difesa di quella città. Qui, il 21 ottobre 1593, arrivò a Marc Antonio Barbaro l ordine della signoria di fermarsi nella patria del Friuli come provveditore generale dell erigenda fortezza (Donato L., 1864, p. 7). Il Barbaro avrebbe desiderato di essere esonerato da un tale impegno a causa dell età avanzata (aveva compiuto i 75 anni), ma dietro pressione dei colleghi accettò, ringraziando la Signoria per essere stato scelto per questa santa e gloriosa impresa. Qualche giorno dopo apponeva la firma in calce alla prima lunga richiesta di cose urgenti e confermava la sua volontà di dedicarsi all impresa fino alla fatica e sacrificio (Damiani P., 1982, p. 4). Così, mentre gli altri provveditori riprendevano la via del ritorno e il 29 ottobre rientravano a Venezia, il Barbaro, il 3 novembre, scendeva in lettiga a Palmada, dando inizio alla sua intensa attività. Centocinquanta archibugieri, al comando del cap. Annibale Del Guasto, gli fecero da scorta e si accamparono nei paesi circostanti (Donato L., 1864, p. 8). Toccò al Barbaro di battezzare la fortezza col nome di PALMA, nome mutuato da Palmada, ma che con leggera modifica esprimeva il voto

7 11 auspicale di vittoria. Infatti nell archivio di stato di Venezia si conserva la lettera, in calce, alla quale il provveditore generale appose di proprio pugno l aggiunta: Dalla Palma che così nominerò di qui in avanti. La denominazione di Palma Nuova o Palmanova l abbiamo trovata per la prima volta in una lettera del 24 maggio 1646 del conte Cristoforo Frangipane, comandante della fortezza di Carlstadt, al provveditore generale di Palma Gian Antonio Zen. Questo documento e altri successivi venuti d oltr Alpe fanno supporre che all estero la nostra fortezza cominciasse abbastanza presto ad essere chiamata Palmanova, tale denominazione diverrà usuale nelle carte dell epoca napoleonica, fino ad imporsi dopo il 1866 con l annessione al Regno d Italia. Ma il popolo continuerà a chiamarla Palma (Barozzi N., 1869, p. 239). A richiesta dello stesso Barbaro, che desiderava gettarla nelle fondamenta delle costruzioni per perpetuare questa eretione di tanta gloria e degna di eterno ricordo, fu coniata una medaglia ufficiale (Mayer G., 1931, p. 139).