Il pacchetto clima energia
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1 ciao Il pacchetto clima energia Sessione 3 AGIRE SUL NUMERATORE: LA RISORSA LE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Forlì 11 Aprile 2013 Direzione Generale Sviluppo e Mercato / Business e Development
2 Riassunto delle puntate precedenti da dove eravamo partiti?
3 Il Mutamento Climatico: Effetto Effetto SERRA è CAUSA dell aumento della temp. La CO2 NON è l unico Gas ad effetto SERRA (ma è il più importante) vapore d acqua (H2O), biossido di azoto (N2O) metano (CH4) esafluoruro zolfo (SF6), idrofluorocarburi (HFCs) perfluorocarburi (PFCs). La CO2 è prodotta dai Combustib. FOSSILI
4 Il contrasto al Mutamento Climatico E necessario RIDURRE la emissione dei GAS CLIMALTERANTI Accordo tra i Paesi: IL PROTOCOLLO DI KYOTO Convenzione quadro delle Nazioni Unite del 11/12/1997, ratificato con L. 1/6/2002 n 120 L Europa ha assunto ruolo di LEADER MONDIALE nella battaglia contro i gas climalteranti e nell applicazione del PROTOCOLLO DI KYOTO (ETS dal 1/1/2005 Dir. 2003/87/CE) Obiettivo
5 GAS A EFFETTO SERRA DI CUI AL PRESENTE DECRETO: GAS CLIMALTERANTI soggetti alla normativa ETS Anidride carbonica (CO 2 ) Metano (CH 4 ) Protossido di azoto (N 2 O) Idrofluorocarburi (HFC) Perfluorocarburi (PFC) Esafluoro di zolfo (SF 6 )
6 Come raggiungere gli obiettivi al 2020 Elettricità da fonti di energia rinnovabile Calore da fonti di energia rinnovabile Fonti di energia rinnovabile per i trasporti Quota di energia da FER sul consumo finale lordo di energia CFL da FER = > 17 % CFL totali Stabilizzazione dei consumi Efficienza energetica Comportamenti consapevoli E fondamentale una strategia complessiva Politiche integrate, efficaci ed efficienti
7 Ripartiamo dall ENERGIA: Il PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE Massa - Lavoisiers: Nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma Energia - 1 Principio: Equivalenza tra calore assorbito e lavoro svolto dal sistema L Energia si presenta in molteplici FORME Energia chimica Energia meccanica Energia termica Energia elettrica. Apparecchiatura sperimentale utilizzata da JOULE per dimostrare l'equivalenza tra calore e lavoro
8 Le varie FORME DELL ENERGIA Trasporto Calore (Combustibile) Produzione Energia Elettrica Distribuzione SORGENTE CALDA Perdite di energia Calore (Fluido Condensante) SORGENTE FREDDA Consumo Finale Utenza
9 ENERGIA RINNOVABILE - FERcos è?
10 Energia rinnovabile D.Lgs /12/03 (attuazione della Direttiva Europea) Eolica Geotermica 1 Idraulica Solare Moto Ondoso e Maree Biogas e gas da depurazione Biomasse 1 comprende le Pompe di Calore conformi alle prescrizioni tecniche imposte dalla normativa
11 Le fonti rinnovabili in Europa (1/ 2) La Produzione Elettrica Lorda Rinnovabile Europea nel 2000 e nel 2010 Fonte: il GSE settembre 2011
12 Le fonti rinnovabili in Europa (2/ 2) La Produzione Lorda Rinnovabile in Europa nel 2010 Formazione Fonte: il GSE Gruppo settembre 2011 Hera
13 GLI OBIETTIVI Europei/Nazionali
14 FONTI RINNOVABILI: Gli obiettivi nazionali e regionali al 2020 (1/2) 20/20/20 LaDirettiva 2009/28/CE stabilisce un quadro comune per Dir. 2009/28/CE la promozione dell energia da fonti rinnovabili e fissa obiettivi nazionali obbligatori per la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e per la quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti. Il Punto17 delle premesse alla Direttiva sottolinea che: il miglioramento dell efficienza energetica è un obiettivo chiave della Comunità e lo scopo è di raggiungere un miglioramento dell efficienza energetica del 20 % entro il Tale scopo [ ] svolge un ruolo fondamentale nel garantire che gli obiettivi in materia di clima ed energia siano raggiunti al minor costo possibile e possano altresì offrire nuove possibilità all economia dell Unione europea. Le politiche in materia di efficienza energetica e di risparmio energetico sono uno dei metodi più efficaci mediante cui gli Stati membri possono aumentare la quota di energia da fonti rinnovabili e, di conseguenza, gli Stati membri raggiungeranno più facilmente l obiettivo complessivo nazionale e l obiettivo per il settore dei trasporti in materia di energia da fonti rinnovabili. Spetta agli Stati membri migliorare in modo significativo l efficienza energetica in tutti i settori al fine di realizzare più facilmente i loro obiettivi in materia di energia da fonti rinnovabili, espressi in percentuale del consumo finale lordo di energia (CFL) (CIL)
15 FONTI RINNOVABILI: Gli obiettivi nazionali e regionali al 2020 (2/ 2) Con il Decreto Legislativo 3marzo2011, n. 28 Attuazione della Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili l Italia ha recepito i propri obiettivi vincolanti così espressi: la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul Consumo Finale Lordo di energia da conseguire nel 2020 deve essere almeno pari al 17% (art. 3, c. 1); nell'ambito dell'obiettivo precedente, la quota di energia da fonti rinnovabili in tutte le forme di trasporto nel 2020 deve essere almeno pari al 10% del consumo finale di energia nel settore dei trasporti nel medesimo anno (art. 3, c. 2) DIRETTIVA 2009/28/CE OBIETTIVO TOTALE ASSEGNATO ALL ITALIA Consumi finali totali di energia, comprendenti settore elettrico, settore riscaldamento e raffrescamento settore dei trasporti L efficacia dell incremento delle fonti rinnovabili può essere annullata da un incontrollato aumento dei consumi finali
16 Il processo normativo di regolamentazione delle rinnovabili Direttiva 2009/28/CE PAN Piano di Azione Nazionale per le energie rinnovabili D. Lgs. 3 marzo 2011 n.28 Giugno 2009 Giugno 2010 Marzo 2011
17 La normativa nazionale per le energie rinnovabili: il PAN Consumo finale lordo totale e per settore + 13,6 Mtep
18 I dati del PAN: quadro d insieme
19 GLI OBIETTIVI REGIONALI
20 FONTI RINNOVABILI: Gli obiettivi regionali al 2020 (BURDEN SHARING) (1/2) SCHEMA di DM (art. 37 DLgs n. 28/2011) Ripartizione fra Regioni e Province autonome della quota minima di incremento dell energia prodotta con fonti rinnovabili e la disciplina delle modalità di gestione dei casi di mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle Regioni e delle Province Autonome Bozza inviata in data 14/11/11 alla Conferenza Stato Regioni Obiettivi vincolanti, intermedi e finali, fatto salvo quanto previsto dall Art. 5 commi 5 e 6:
21 FONTI RINNOVABILI: Gli obiettivi regionali al 2020 (BURDEN SHARING) (2/2) ALL. 2: Sulla base della metodologia sviluppata sono definiti i valori all ANNO INIZIALE N.B. Non si riferisce ad un anno specifico, in quanto combina le informazioni recenti relative ad anni differenti e per di più, nel caso del CFL, a consumi medi di un periodo.
22 Gli obiettivi regionali Emilia Romagna L.R. 23 dicembre 2004, n. 26, D.A.L. 4/3/ 2008, n. 156, P.E.R. approvato con D.A.L. 14/11/2007, n. 141 GLI OBIETTIVI DI RIFERIMENTO DEL PIANO TRIENNALE Emilia Romagna* Lo sviluppo delle fonti rinnovabili * Delibera dell Assemblea Legislativa n 50 del 26/7/2011 Un Esempio: le BIOMASSE. Al 2020 dovrebbero Gli obiettivi regionali al 2020 si prevede possano variare all interno dei seguenti intervalli: rappresentare oltre il 70% del totale (2 vs 2,7 Mtep) + 400% ELETTRICO % TERMICO TRASPORTI
23 La situazione Italiana Attuale
24 Produzione rinnovabile in Italia 2009 Produzione rinnovabile in Italia
25 Le fonti rinnovabili in Italia (1/ 2) La variazione della produzione lorda da FER in Italia dal 2000 al 2010 Fonte: il GSE settembre 2011 Incremento rispetto al % *Bioenergie: biomasse solide, parte biodegradabile dei rifiuti, biogas e bioliquidi
26 Variazione della produzione per fonte rinnovabile Incremento 2011/ % Incremento 2011/ ,8% Incremento stimato 2012/ ,5% NEGLI ULTIMI 10 ANNI Il principale contributo nello sviluppo delle FER in termini di energia è stato dato da: 1. Solare 2. Bioenergie 3. Eolico
27 Impianti a fonti rinnovabili in Italia: Prima stima 2012 Edizione 28/02/ Incremento rispetto al % Incremento rispetto al ,5% 1 Stime su dati TERNA/GSE 2 Bioenergie: Biomasse Solide, Biogas e Bioliquidi 3 Consumo Interno Lordo (CIL)= Produzione lorda + Saldo Estero Produzione da pompaggi. Il valore del 2012 è stato stimato dal GSE sulla base dei "Dati Provvisori di gennaio 2013" pubblicati da TERNA
28 Le fonti rinnovabili in Italia (2/ 2) Evoluzione della potenza installata per fonte tra il Nel periodo compreso tra il 2000 e il 2010, la potenza installata è aumentata di circa MW ( passando da a MW) *Bioenergie: biomasse solide, parte biodegradabile dei rifiuti, biogas e bioliquidi Fonte: il GSE settembre 2011
29 La struttura della generazione di Energia Elettrica in Italia e il mix produttivo Produzione lorda per fonte - GWh (A) : dati provvisori Fonte: AEEG, Relazione annuale 2011
30 Rapporto sulla Generazione Distribuita in Italia (solo impianti < 10 MVA) Fotovoltaico Fonte: Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas
31 La produzione elettrica da FER in Italia (1/ 2) La direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili impone agli Stati Europei degli obiettivi da raggiungere entro il L Italia dovrà coprire con energia prodotta da fonti rinnovabili il 17% dei consumi lordi nazionali(cil). Quest obiettivo è stato opportunamente ripartito nel Piano di Azione Nazionale per le energie rinnovabili tra i tre settori: Elettrico, Termico e dei Trasporti. Per il settore elettricità l obiettivo specifico è rappresentato dal rapporto tra la produzione normalizzata (pari al Consumo finale lordo da FER) e il consumo finale lordo (pari al CIL). Tale obiettivoal 2020 è pari al 26,4%. La produzione normalizzata dovrebbe raggiungere circa 99 TWh nel 2020, +21% rispetto agli 82 TWh del 2011.
32 La produzione lorda totale in Italia dal 2000 al 2011 Il MIX produttivo Italiano Monitoraggio degli obiettivi comunitari per il settore elettricità Come erano gli obiettivi nel 2010
33 Il monitoraggio degli obiettivi: il SIMERI GAP al 2020 R&R: Riscaldamento e Raffreddamento ; E: Energia Elettrica; T: Trasporti
34 Il monitoraggio degli obiettivi: Energia Elettrica e Consumi Finali
35 Energy Mix: la gara tra le fonti Fonte: GSE, settembre 2011
36 Bilancio elettrico nazionale nel 2011 Contributo del Solare sul mix nazionale: passa da 0,6% del 2010 al 3,2% del 2011
37 A quali costi?
38 Gli investimenti italiani nelle rinnovabili al 2010 Sono state considerati gli investimenti effettuati sul territorio italiano da aziende nazionali ed estere e le operazioni effettuate all estero da aziende italiane, prendendo in esame solo le operazioni di dimensioni superiori a 0,9 MW. Numeri chiave operazioni effettuate (218 nel 2009 e 171 nel 2008) Totale investimenti 12,3 mld Totale potenza installata MW Le operazioni 2010 Gli operatori % 1% 7% 2% 1% 15% 18% 7%1% 48% Nuovo impianto/progetto Quotazione in Borsa Accordo di collaborazione Accordo di fornitura Acquisizione Fusione Finanziamento Joint Venture Assunzione partecipazione Altro 12% 10% 2% 2% 7% 6% Core rinnovabili 16% 45% Energia Non core energy Local utility Installatori Tecnologici Investitori Altro Fonte: Irex Annual Report 2011 L industria italiana delle rinnovabili tra competizione internazionale e politiche nazionali
39 Gli effetti indotti e confronto con l Europa Costo dell energia elettrica per consumi da 500 a MWh/anno N.B. I prezzi unitari variano con entità dei consumi annui l utilizzo (es.: cambiano le imposte) Area Geografica
40 Il Costo dell energia elettrica per le PMI (consumi MWh/anno) 55,5 64,8 66,9 71,9 ONERI GENERALI DI SISTEMA + FISCALITA 75,32 /MWh 72,1 74,1 83,9 152,9 In Italia è significativo l impatto degli ONERI FISCALI e di SISTEMA Fonte: Il Sole 24 Ore 13/10/2012 su elaborazioni Confindustria
41 L evoluzione del valore della componente A3 negli ultimi anni
42 Costi degli incentivi alle Rinnovabili (Fotovoltaico)
43 Vantaggi degli incentivi alle Rinnovabili Assosolareha stimato che nel solo 2012 abbiamo evitato di importare 2 miliardi di euro di gas. I benefici sul risparmio ci saranno per sempre (quel gas/petrolio l'italia non lo importerà mai più (1) ). (1) Se alla fine della Vita Tecnica i pannelli FV vengono rifatti
44 Incentivazione al FV: 5 Conto Energia News Superato il mezzo milione di impianti fotovoltaici registrati sul Contatore FTV. Oltre MW la potenza complessiva 09 Marzo 2013 Il GSE informa che gli impianti registrati sul Contatore Fotovoltaico, posizionato in home page, ad oggi sono per una potenza distribuita su tutto il territorio nazionale di oltre MW e un costo indicativo cumulato annuo di circa 6,6 miliardi di euro. Il GSE ricorda che concorrono al raggiungimento del costo indicativo cumulato annuo degli incentivi di 6,7 miliardi di euro: il costo degli incentivi riconosciuti agli impianti entrati in esercizio con il Quinto Conto Energia e con i precedenti provvedimenti di incentivazione; il costo degli incentivi riferito agli impianti iscritti nei Registri del Quarto e del Quinto Conto Energia in posizione utile non ancora in esercizio.
45 Gli impianti a Fonte Rinnovabile
46 Sviluppo dell Energia Rinnovabile Rispetto agli impianti tradizionali, quelli a Fonte Rinnovabile incontrano maggiori difficoltà a svilupparsi per molteplici motivi, tra cui: sono più costosi Sono innovativi e quindi soggetti a maggiori rischi Sono più complessi Spesso sono più impattanti anche dal punto di vista ambientale Incentivi economici per favorire lo sviluppo dell Energia Rinnovabile Esempio: le dimensioni del FV 1. Mediamente nelle regioni del nord italia occorrono 8 mq per kw di picco e con 8 mq si producono kwh/anno 2. Per produrre l equivalente di una centrale da 80 MW (80 x 6000 h/anno= MWh) occorre una superficie di circa mq (360 ha) 3. (la sup del centro storico di Forlì è circa 1,5 kmq) CERTIFICATI VERDI (fino al 2015) Tariffa Onnicomprensiva Conto Energia Fotovoltaico Conto Energia Termico CERTIFICATI GRIGI II fase III fase CERTIFICATI BIANCHI (Titoli di Effic. Energetica TEE) DETRAZIONE FISCALE/Riduz. Imposta
47 L accettabilità sociale degli impianti a Fonte Rinnovabile Staffetta 13 marzo 2013 Fer, Massa Martana apre consultazione online per nuovo impianto Il Comune di Massa Martana, in provincia di Perugia, ha avviato sul suo sito internet una consultazione pubblica, finalizzata a favorire una partecipazione consapevole dei cittadini alle questioni, strategiche per lo sviluppo del territorio, relative ai nuovi impianti cogenerativi alimentati con fonti rinnovabili. Il progetto, promosso dalla società Umbrias Faber srl e realizzato in compartecipazione con altre aziende locali, rappresenta infatti una fase essenziale del processo di riqualificazione dell'ex area industriale dismessa in frazione Villa S. Faustino (località Acqua Rossa), avviato da alcuni anni e che ha visto già la realizzazione del complesso Archimede Solar Energy (ASE) da parte del Gruppo Angelantoni. Il sito energetico proposto che prevede la realizzazione di cinque moduli per una potenza complessiva di circa 900 kw elettrica e 2 MW termici - è l'ultimo tassello di un piano territoriale portato avanti dal Consorzio Flaminia Vetus (di cui fanno parte i Comuni di Massa Martana e Giano dell'umbria, insieme a Sviluppumbria) in collaborazione con il Comune di Massa Martana. L'intera iniziativa, incentrata sui valori dell'eco-sostenibilità, comporterà lo spegnimento della caldaia Gpl che attualmente fornisce calore agli impianti di Archimede Solar Energy. Il progetto, spiega una nota del Comune, mira quindi a valorizzare due concetti fondamentali: quello di energia verde, basato sull'utilizzo delle energie rinnovabili come sostituti dell'energia da combustibili fossili; e quello di risparmio energetico, basato sull'aumento dell'efficienza energetica.
48 Impianto di produzione biometano Esempio indicativo Legenda: BGAA Biogasaufbereitungsanlage (impianto di trattamento per biogas) BGKA Biogaskonditionierungsanlage (impianto di condizionamento per biogas) BGEA Biogaseinspeiseanlage (impianto di alimentazione per biogas) Schemi indicativi che dovranno essere definiti dalla Norma Tecnica Europea di futura emanazione
49 Le problematiche del biometano Esempio indicativo Il biometano, per essere idoneo all immissione nelle reti di trasporto e distribuzione, deve essere un gas con caratteristiche, energetiche e di composizione, riferibili al DM 27 febbraio 2007 ed alla UNI EN 437. Elenco delle caratteristiche energetiche e di qualità minime da soddisfare per l immissione in rete: Gas della seconda famiglia di tipo H Potere calorifico superiore compreso tra 34,95 e 45,28 MJ/m3 Indice di Wobbe compreso tra 47,31 e 52,33 MJ/m3 Densità Relativa compresa tra 0,5548 e 0,8 Punto di rugiada dell acqua -5 C alla pressione di kpa relativi Punto di rugiada degli idrocarburi 0 C nel campo di pressione compreso tra 100 e kpa relativi Contenuto di metano 95 % Mol Numero di metano MN > 65 calcolato secondo metodo AVL Contenuto di ossigeno 0.6 %mol Contenuto di anidride carbonica 3 %mol Contenuto di solfuro di idrogeno 6,6 mg/m3 Contenuto di zolfo da mercaptani 15,5 mg/m3 Contenuto di zolfo totale 150 mg/m3 Dati indicativi che dovranno essere definiti e confermati dalla Norma Tecnica Europea di futura emanazione
50 Nel corso 2012, in Italia, è stato introdotto l'obbligo per i produttori di pannelli FV di iscriversi a un consorzio accreditato dal Gse che si occupi dello smaltimento dei moduli rotti o non più funzionanti, questo per poter accedere a una parte del Quarto e al Quinto Conto Energia.
51 Le Pompe di Calore Esempio indicativo
52 Le Pompe di Calore Le Norme UNI di recente pubblicazione UNI Sistemi Idrotermici: in progress Càvacàvae mai mèti, xèfinixenèipoareti!
53 Il Sistema Impiantistico La pompa di calore geotermica si può ritenere composta da tre sottosistemi: 1. Centrale termica; 2. Collegamento orizzontale; 3. Scambiatore di calore a terreno.
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