VERBALE Meeting della RE.A.DY, Torino 5 ottobre 2012 Incontro tra i rappresentanti delle istituzioni Partner

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1 VERBALE Meeting della RE.A.DY, Torino 5 ottobre 2012 Incontro tra i rappresentanti delle istituzioni Partner Si informa che i documenti indicati come Allegati possono essere consultati e scaricati entro 6 giorni accedendo al link segnalato nell di accompagnamento di questo verbale. In riferimento all incontro tra i Partner della Rete RE.A.DY che si è svolto a Torino il 5 ottobre, è stato redatto il presente verbale in cui sono riportati gli argomenti trattati e i risultati raggiunti per condividerli con tutti i Partner, anche con coloro che non erano presenti. All incontro hanno partecipato 10 Partner della Rete, di cui 8 avevano preso parte anche al precedente incontro nazionale del giugno, mentre 2 sono di recente adesione. A questo proposito si allega il prospetto con l elenco dei partecipanti (Partner, invitati, relatori) ed i riferimenti utili per favorire la comunicazione tra gli intervenuti (all. n. 1). L Assessore al Welfare della Regione Toscana Salvatore Allocca e l Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Napoli Giuseppina Tommasielli non sono potuti intervenire, ma hanno inviato una lettera di condivisione degli intenti della RE.A.DY e delle finalità dell incontro (all. n. 12 e 13). L Assessore alle Politiche delle Pari Opportunità della Città di Torino Mariacristina Spinosa ha aperto i lavori sottolineando l ampliamento della Rete avvenuto in questo ultimo anno con l adesione di importanti istituzioni e ha introdotto gli obiettivi della giornata: - restituire i risultati dell analisi e della sperimentazione del toolkit del Progetto JUG Joined Up Governance (Governance congiunta) della FRA (l Agenzia dell Unione Europea per i Diritti Fondamentali) da parte dei Partner della Rete; - avviare e consolidare le relazioni tra la Rete RE.A.DY e alcune istituzioni nazionali ed europee, allo scopo di rafforzare il ruolo della Rete stessa sul territorio nazionale e porre le basi per attività di governance congiunta tra livelli diversi della pubblica amministrazione, anche in vista dell attivazione da parte dell UNAR del Programma LGBT del Consiglio d Europa L obiettivo relativo al toolkit è stato oggetto della sessione del mattino, organizzata in forma di workshop e condotta da Steven Libbrecht di Prospex, una società internazionale di servizi incaricata dalla FRA per il progetto JUG. All inizio del workshop sono stati riassunti i risultati raggiunti nell incontro di giugno e ricordate le consegne lasciate ai partecipanti (Introduzione workshop: all. n. 2) Nel corso del workshop sono state prese in considerazione le azioni strategiche della Rete RE.A.DY, analizzandone punti di forza e di debolezza alla luce delle raccomandazioni del toolkit; è quindi seguita una riflessione condivisa sui contenuti, il formato e le modalità d uso e di diffusione del toolkit. Le osservazioni così raccolte, oltre a offrire sollecitazioni importanti alla Rete, serviranno alla FRA per mettere a punto la versione definitiva del toolkit, che dovrebbe essere pubblicata all inizio del Steven Libbrecht ha preparato un report sui risultati del workshop che si allega. (Report workshop: all. n. 3) Il secondo obiettivo relativo ad avviare e consolidare le relazioni con alcune istituzioni nazionali ed europee, in continuità con quanto già impostato nell incontro di giugno grazie alla presenza dell UNAR, si è concretizzato nel pomeriggio attraverso una Tavola rotonda, presieduta dall Assessore Mariacristina Spinosa e coordinata dalla Direttrice del Servizio Pari Opportunità,

2 Tempi e Orari della Città di Torino Gabriella Bianciardi. Alla Tavola rotonda hanno partecipato rappresentanti dell ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), dell OSCAD (Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori del Ministero dell Interno), del MIUR (Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca), oltre che naturalmente dell UNAR e della FRA. Queste istituzioni sono state scelte proprio per il loro impegno nell ambito dei Diritti Fondamentali e per aver espresso particolare attenzione ai diritti delle persone LGBT, attraverso l implementazione di azioni concrete. Al fine di favorire una governance congiunta tra istituzioni di diverso livello - come indicato nel toolkit della FRA - sono stati invitati rappresentanti della Questura di Torino e dell Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, in qualità di referenti locali, rispettivamente, del Ministero dell Interno e del MIUR. Linda Laura Sabbadini, Direttore del Dipartimento per le statistiche sociali e ambientali dell ISTAT, ha presentato la ricerca La popolazione omosessuale nella società italiana, svolta dal suo istituto nel 2011 e finalizzata ad evidenziare la percezione sociale delle discriminazioni che subiscono le persone omosessuali e ad analizzare gli atteggiamenti della popolazione in generale nei loro confronti. La ricerca è stata realizzata grazie al sostegno del Dipartimento delle Pari Opportunità e dell UNAR e offre dati interessanti anche al fine di sviluppare azioni sul territorio. Per una disamina dei risultati si rimanda alle slide di presentazione della ricerca (all. n. 4). Linda Laura Sabbadini ha anche sottolineato come in futuro le amministrazioni locali - e in particolare le reti che le rappresentano - potranno avere un ruolo di interlocutori nei confronti dell ISTAT allo scopo di approfondire sul piano locale strumenti di misurazione nazionale. Stefano Chirico, Vice Questore aggiunto della Polizia di Stato della Direzione Centrale della Polizia Criminale, ha illustrato le finalità e le attività dell OSCAD, l Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori della Direzione Centrale della Polizia Criminale, nato nel 2010 per segnalare appunto gli atti discriminatori attinenti alla sfera della sicurezza commessi in particolare nei confronti di persone appartenenti a gruppi sociali discriminati, tra i quali la popolazione LGBT. L OSCAD si pone come strumento operativo e immediato per indirizzare le vittime di discriminazione e di violenza verso interlocutori idonei all interno delle forze di sicurezza, che abbiano quelle caratteristiche di conoscenza del fenomeno e di sensibilità professionale necessarie in questi casi. Contestualmente vengono promosse attività formative rivolte al personale della Polizia di Stato e dell Arma dei Carabinieri per estendere le competenze a tutto il personale (slide di presentazione di OSCAD: all. n. 5). Stefano Chirico ha offerto la disponibilità dell OSCAD a porsi anche come ponte tra le realtà locali delle forze di sicurezza e le amministrazioni / organizzazioni / associazioni che ne avessero necessità, per favorire lo sviluppo di coordinamenti territoriali. Come primo segnale in questa direzione, era presente ed è intervenuta alla Tavola rotonda Fernanda Deniso, Vice Questore aggiunto dell Ufficio Minori della Questura di Torino, che ha manifestato l interesse e la volontà da parte del Questore di Torino, Aldo Faraoni, di collaborare con le amministrazioni locali e la Rete RE.A.DY per la tutela dei diritti e il contrasto delle discriminazioni. Maria Rosa Ardizzone, Membro del Tavolo delle Pari Opportunità a Scuola e Docente comandato al Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, ha presentato le attività svolte dal Tavolo di cui fa parte per promuovere le pari opportunità nelle scuole di ogni ordine e grado coinvolgendo tutte le componenti della scuola (studenti, genitori, insegnanti e dirigenti), evidenziando le azioni dedicate al contrasto dell omofobia, tra le quali è stata ricordata la circolare del MIUR diffusa dal Direttore Generale Marcello Limina ai Direttori Generali degli Uffici

3 Scolastici Regionali in occasione della Giornata Internazionale contro l omofobia e la transfobia 2012 (all. n. 6). Maria Rosa Ardizzone ha sottolineato, in particolare, l impegno del gruppo di lavoro per sistematizzare in modo organico ed efficace una serie di proposte già attive sul territorio, completandole con ulteriori progettualità necessarie per affrontare le nuove sfide culturali che le tematiche delle pari opportunità sollecitano al mondo della scuola (slide di presentazione delle attività: all. n. 7; si allega inoltre il testo dell intervento di Filomena Fotia all incontro promosso dall UNAR il 16/02/2012 a Roma per presentare il Programma LGBT del Consiglio d Europa: all. n. 8). Erano presenti in sala rappresentanti dell Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, con il quale il Servizio LGBT della Città di Torino collabora da tempo per promuovere attività formative ed educative finalizzate alla prevenzione del bullismo omofobico. A questo proposito è stata manifestata da Maria Rosa Ardizzone l importanza delle collaborazioni a livello locale e il ruolo positivo che la Rete RE.A.DY può svolgere a tale riguardo sul territorio. Agnese Canevari dell UNAR e Matteo Bonini Baraldi della FRA hanno concluso gli interventi della Tavola rotonda illustrando le attività in materia di diritti LGBT che le loro rispettive istituzioni stanno attualmente promuovendo. In particolare Agnese Canevari ha portato i saluti del Capo Dipartimento Patrizia De Rose e del nuovo Direttore dell UNAR Marco De Giorgi, che non hanno potuto essere presenti all incontro di Torino. Canevari ha poi comunicato alcuni dati relativi alle istruttorie svolte dal Contact Center nazionale rispetto alle segnalazioni di casi di discriminazione pervenute. Nel 2011 sono state aperte e concluse ben istruttorie, il 12% delle quali riguardava fattori di discriminazione diversi da quello etnico-razziale; di questo 12% i casi riguardanti tematiche LGBT sono stati il 36%, una percentuale piuttosto alta rispetto alle altre forme di discriminazione. Nel corso del 2012 (al 30 settembre) sono già state effettuate 1087 istruttorie di cui 122 riguardano discriminazioni basate sull orientamento sessuale o sull identità di genere, una percentuale anche in questo caso consistente, che se da un lato denota l attenzione e l impegno delle associazioni LGBT che segnalano con puntualità i casi di discriminazioni di cui vengono a conoscenza, dall altro sottolinea il persistere degli atteggiamenti e dei comportamenti omofobici che sono all origine di tali discriminazioni. Canevari ha quindi affrontato il tema del Programma LGBT del Consiglio d Europa (in attuazione della Raccomandazione adottata dal Comitato dei Ministri CM/REC ) che costituisce per il prossimo anno una delle priorità dell UNAR, sulla base anche delle indicazioni del Ministro per le Pari Opportunità Elsa Fornero. Sono stati ripercorsi i passi fatti per lo sviluppo del progetto, a partire dalla sua presentazione a Roma il 16 febbraio 2012 fino alla richiesta di manifestazione di interesse rivolta all associazionismo LGBT nel mese di giugno che porterà alla costituzione da parte dell UNAR di un tavolo nazionale di confronto con le associazioni per condividere le linee guida del progetto e definire le modalità di collaborazione. Parallelamente verrà costituita una struttura di coordinamento, ancora da definirsi, di cui faranno parte diversi soggetti che a vario titolo si occupano di tematiche LGBT, quali il MIUR e l OSCAD, presenti anche a Torino, e la stessa Rete RE.A.DY. Quest ultima sarà invitata a partecipare in quanto l UNAR ritiene che le amministrazioni locali debbano essere rappresentate nel coordinamento e collaborare attivamente nella realizzazione del programma portando le loro conoscenze ed esperienze in materia di antidiscriminazione per orientamento sessuale e identità di genere. Se la Rete RE.A.DY accoglierà questo invito si dovranno individuare nei prossimi mesi le modalità con le quali formalizzare tale adesione, tenendo anche conto che per la realizzazione del Programma il Dipartimento per le Pari Opportunità metterà a disposizione delle risorse. Agnese Canevari ha concluso ricordando le aree tematiche individuate per la realizzazione in Italia del Programma LGBT del Consiglio d Europa. Le

4 aree tematiche previste sono 5: l educazione e l istruzione, con attenzione alla prevenzione del bullismo omofobico; il lavoro, con un focus sulla situazione delle persone transessuali e transgender; la sicurezza, con iniziative di formazione rivolte alle forze dell ordine; l informazione e i mass media con l obiettivo di mettere in discussione sterotipi e pregiudizi; lo sport per combattere l omofobia diffusa in tale ambito. Matteo Bonini Baraldi, programme manager della FRA, l Agenzia dell Unione Europea deputata a promuovere il rispetto dei Diritti Fondamentali nei Paesi che ne fanno parte, ha espresso alcune riflessioni sul ruolo che tale Agenzia svolge. Infatti, accanto all attività di monitoraggio, la FRA svolge anche attività di consulenza, a partire dai dati che emergono dalle ricerche condotte sul territorio della UE. Il toolkit preso in esame nel corso della mattinata è uno degli esempi di strumenti che la FRA mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni per fornire loro sostegno nel non facile compito di promuovere l applicazione dei Diritti Fondamentali a livello locale. Matteo Bonini Baraldi ha inoltre citato due differenti ricerche. La prima, che si è appena conclusa, era finalizzata a raccogliere informazioni sulla situazione delle persone LGBT a partire dalla loro diretta esperienza: è stata quindi rivolta ai titolari dei diritti attraverso un questionario on-line che è stato compilato da circa persone ( in Italia); i dati di questa ricerca saranno presentati il 17 maggio 2013 a L Aja, in occasione della Giornata Internazionale contro l omofobia e la transfobia (IDAHO). La seconda ricerca, che deve ancora essere avviata, riguarderà i titolari dei doveri, attraverso interviste a testimoni privilegiati nel campo delle pubbliche amministrazioni, della scuola, della sicurezza e della salute (Questionario: all. n. 9). La FRA chiederà alla RE.A.DY di aiutarla nell individuare le persone da intervistare nel nostro Paese. Il confronto tra i risultati delle due ricerche permetterà di individuare il divario esistente tra i bisogni espressi dai titolari dei diritti e le pratiche promosse dai titolari dei doveri, a fronte di un quadro normativo e giuridico che definisce gli standard che dovrebbero avere le prestazioni dei servizi pubblici. In conclusione, Bonini Baraldi, ha invitato sia gli organismi nazionali che i Partner della RE.A.DY a tenere in considerazione l importanza di condurre adeguate misurazioni e rilevamenti dei risultati prodotti dalle attività messe in campo, in modo da poter pervenire ad una valutazione dei progressi compiuti, tanto più rilevante ora che l Italia partecipa al Programma LGBT del Consiglio d Europa, che si fonda proprio sull esigenza di colmare alcuni gap tra la situazione attuale e gli standard fissati nella Raccomandazione (2010)5 del Comitato dei Ministri. Rispetto alla situazione dei diritti delle persone LGBT nell Unione Europea si allegano due schede informative della FRA redatte nel 2010 (all. n. 10 e 11). Al termine della Tavola rotonda, Gabriella Bianciardi ha riassunto i risultati raggiunti nel corso della giornata, ricca di sollecitazioni: - nel workshop del mattino è stata portata a termine l attività di analisi e sperimentazione del toolkit, ottemperando così a un mandato che la Rete RE.A.DY si era assunta nei confronti della FRA; - la Rete ha dimostrato di essere presente, anzi si è ulteriormente estesa con le ultime adesioni di enti istituzionalmente diversi tra di loro, quali il Comune di Torre Pellice, la Legautonomie Piemonte (associazione di enti locali) e la Consiglierà di Parità della Provincia di Torino (istituzione di parità); ci sono inoltre segnali di interesse da parte di alcuni grandi Comuni e di due Regioni, che sono stati espressi proprio in concomitanza con l organizzazione di questo incontro; - rispetto agli obiettivi previsti a giugno, la Rete ha avviato rapporti con istituzioni nazionali, quali l ISTAT, l OSCAD e il MIUR, e con le loro rappresentanze locali in Piemonte e ha

5 consolidato le relazioni con l UNAR e la FRA, ponendo le basi per attività di governance congiunta tra enti di livelli diversi sulla base di dati concreti; - grazie alla presenza dell UNAR sono stati chiariti i prossimi passi per l implementazione del Programma LGBT del Consiglio d Europa ed è stato rinnovato l invito alla Rete a prendervi parte. Restano, chiaramente, delle questioni da affrontare: - a giugno era stata proposta la creazione di una cabina di regia della Rete che affiancasse la Segreteria nazionale: questo è un obiettivo ancora da realizzare, certamente utile per rendere la Rete più incisiva ed efficace nelle relazioni con le altre istituzioni, dandole anche maggiore visibilità, e per sostenere la Città di Torino nei compiti di Segreteria; - vi è poi la mancanza di budget che rende difficile sviluppare progettualità, anche se la prospettiva del Programma LGBT del Consiglio d Europa potrebbe permettere alla Rete di avere a disposizione delle risorse, seppure contenute, da investire in azioni condivise. Sulla base di quanto concordato al termine dell incontro, la Città di Torino - in qualità di Segreteria nazionale della RE.A.DY - manterrà i rapporti con l UNAR e comunicherà le prossime scadenze ai Partner. L Assessore Mariacristina Spinosa ha concluso i lavori ringraziando tutti i Partner presenti e le relatrici e i relatori che sono intervenuti, contribuendo alla riuscita di questo incontro. Torino, 23 ottobre 2012 RE.A.DY Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere Segreteria nazionale c/o CITTA' DI TORINO Servizio LGBT Servizio Pari Opportunità, Tempi e Orari della Città Vice Direzione Generale Servizi Amministrativi Via Corte d'appello, TORINO Tel Fax serviziolgbt@comune.torino.it sito web:

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