Verbale di deliberazione della Giunta Comunale

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1 DELIBERAZIONE N. 91 ORIGINALE Adunanza del 19/05/2011 Codice Ente :... Codice materia :... Verbale di deliberazione della Giunta Comunale OGGETTO : CONVENZIONE CON IL TRIBUNALE DI CHIAVARI PER LAVORI DI PUBBLICA UTILITA AI SENSI DELL ART. 54., D. LGS. 274/2000. L anno duemilaundici addì diciannove del mese di maggio alle ore 9,20 nella Sala delle adunanze. Previa l osservanza di tutte le modalità prescritte, sono stati convocati a seduta per oggi i componenti la Giunta Comunale: All appello risultano: Presenti Assenti 1) Collorado Giovanni Sindaco Presidente X 2) Granara Francesco Assessore X 3) De Vincenzi Luigi Assessore X 4) Petrocco Vittorio Assessore X 5) Vivian Elena Assessore X TOTALI 3 2 Partecipa il Segretario Comunale, Dott.ssa Sabina Desiderato, il quale provvede alla redazione del verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sindaco Cav. Giovanni Collorado assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell oggetto sopra indicato. 1

2 APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DEL LAVORO DI PUBBLICA UTILITÀ AI SENSI DELL ARTICOLO 54 DEL D.LVO 28 AGOSTO 2000, N. 274 E DELL ARTICOLO 2 - COMMA 1- DEL DECRETO MINISTERIALI 26 MARZO PREMESSO che: la Legge , n. 120, recante disposizione in materia di sicurezza stradale, ha introdotto tra le modifiche al codice della strada, la possibilità di applicare la pena della sanzione del lavoro di pubblica utilità in sostituzione della pena dell arresto, per la guida in stato di ebbrezza alcolica con tasso alcolemico superiore a 0.80g/l e dell ammenda per la guida in stato di alterazione dopo l assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope; a norma dell articolo 54 del Decreto legislativo n. 274/2000 è possibile applicare, su richiesta dell imputato, la pena di lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di attività non retribuita a favore della collettività, da svolgere presso lo Stato, le Regioni, le Province ed i Comuni; tale istituto, voluto dal legislatore, va incentivato e diffuso in quanto, porta una immediata utilità per la collettività: dimostra come il responsabile del reato non solo venga effettivamente punito, ma in modo utile e vantaggioso per la società, è conveniente per lo stesso condannato che a fronte della trasgressione commessa può sviluppare una attività risocializzante e utile anche sotto il profilo personale; l art. 1 del decreto ministeriale 26 marzo 2001 stabilisce che il lavoro di pubblica utilità ha ad oggetto: a. prestazioni di lavoro a favore di organizzazioni di assistenza sociale o volontariato operanti, in particolare, nei confronti di tossicodipendenti, persone affette da infezione da HIV, portatori di handicap, malati, anziani, minori, ex-detenuti o extracomunitari; b. prestazioni di lavoro per finalità di protezione civile, anche mediante soccorso alla popolazione in caso di calamità naturali, di tutela del patrimonio ambientale e culturale, ivi compresa la collaborazione ad opere di prevenzione incendi, di salvaguardia del patrimonio boschivo e forestale o di particolari produzioni agricole, di recupero del demanio marittimo e di custodia di musei, gallerie o pinacoteche; c. prestazioni di lavoro in opere di tutela della flora e della fauna e di prevenzione del randagismo degli animali; d. prestazioni di lavoro nella manutenzione e nel decoro di ospedali e case di cura o di beni del demanio e del patrimonio pubblico ivi compresi giardini, ville e parchi, con esclusione di immobili utilizzati dalle Forze armate o dalle Forze di polizia; e. altre prestazioni di lavoro di pubblica utilità pertinenti la specifica professionalità del condannato. l art. 186, comma 9 bis e l art. 187, comma 8 dispongono, che la pena detentiva e pecuniaria può essere sostituita con quella del lavoro di pubblica utilità consistente nella prestazione di attività non retribuita a favore della collettività da svolgere, in via prioritaria nel campo della sicurezza e dell educazione stradale; l art.2, comma 1, del decreto ministeriale 26 marzo 2001, emanato a norma dell art. 54, comma 6, del citato Decreto legislativo, stabilisce che il lavoro di pubblica utilità consiste in una attività non retribuita in favore della collettività svolta sulla base di convenzioni da stipulare con il Ministero della Giustizia, o su delega di quest ultimo, con il Presidente del Tribunale nel cui Circondario sono presenti le amministrazioni, gli enti o le organizzazioni indicate nell art. 1, del citato decreto ministeriale, presso i quali può essere svolto il lavoro di pubblica utilità; che l articolo 33, comma 2, del citato Decreto legislativo n. 274/2000 prevede che l attività non retribuita in favore della collettività sarà svolta in conformità a quanto disposto nella sentenza di condanna, nella quale il giudice indica il tipo e la durata del lavoro di pubblica utilità. CONSIDERATO che il Ministro della Giustizia ha delegato i Presidenti dei Tribunali alla stipula delle convenzioni in questione; VISTA la nota prot. n. 522/11 in data , pervenuta in data prot. n e la successiva nota prot. n. 551/11 in data pervenuta in data prot. n. 3519, ad oggetto: Lavori di pubblica utilità sanzioni penali ex artt del C.d.S. modifiche introdotte 2

3 con L. 120/2010. Richiesta di adesione alla convenzione con le quali il Tribunale di Chiavari ha inviato lo schema di convenzione per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità ai sensi dell articolo 54 D.lgs. 28 agosto 2000, n. 274 e dell articolo 2 - comma 1- del decreto ministeriali 26 marzo 2001; PRESO ATTO che: durante lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, il Comune deve assicurare il rispetto delle norme e la predisposizione delle misure necessarie a tutelare l integrità fisica e morale dei soggetti, curando che l attività prestata sia conforme a quanto previsto dalla convenzione; in nessun caso l attività potrà svolgersi in modo da impedire l esercizio dei fondamentali diritti umani o da ledere la dignità della persona, conformemente a quanto disposto dall articolo 54, comma 2 del citato Decreto legislativo n. 274/2000 ; è fatto divieto al Comune di corrispondere retribuzione, in qualsiasi forma, e sarà obbligatoria ed è a carico del Comune l assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali, nonché riguardo alla responsabilità civile verso terzi, salvo che il condannato si dichiari disponibile in tal senso al pagamento ; che ai sensi dell articolo 56 del succitato Decreto legislativo n. 274/2000 il Comune ha l obbligo di comunicare al Giudice che ha applicato la sanzione eventuali violazioni degli obblighi del soggetto che presta il lavori di pubblica utilità ; VALUTATA, l importanza di un tale strumento di reintegrazione sociale considerato che a norma dell art. 54, comma 3 del D.Lgs. 274/2000 le attività di pubblica utilità vengono svolte nell ambito della provincia in cui risiede il condannato ; RITENUTO utile per l Ente, impiegare gli eventuali condannati a prestare le attività di pubblica utilità di cui al D.M. 26 marzo 2001 attraverso la predisposizione di progetti per l inserimento di altrettante persone che faranno richiesta a questo Ente, rendendosi disponibili a prestare la propria attività che avrà ad oggetto le seguenti prestazioni di lavoro: - prestazione di attività non retribuita a favore della collettività da svolgere, in via prioritaria nel campo della sicurezza e dell educazione stradale ; - prestazioni di lavoro a favore di organizzazioni di assistenza sociale o volontariato operanti, in particolare, portatori di handicap, malati, anziani, minori ed extracomunitari ; 3

4 - prestazioni di lavoro per finalità di protezione civile, anche mediante soccorso alla popolazione in caso di calamità naturali, di tutela del patrimonio ambientale e culturale, ivi compresa la collaborazione ad opere di prevenzione incendi, di salvaguardia del patrimonio boschivo e forestale o di particolari produzioni agricole ; - prestazioni di lavoro in opere di tutela della flora e della fauna ; - prestazioni di lavoro nella manutenzione e nel decoro del patrimonio pubblico ; - altre prestazioni di lavoro di pubblica utilità pertinenti la specifica professionalità del condannato ; ESAMINATO l allegato schema di convenzione per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità ai sensi dell articolo 54 del D.lgs. 28 agosto 2000, n. 274 ; INDIVIDUATI, ai sensi e per gli effetti dell art. 3 dello schema di convenzione, in relazione alla natura del lavoro di pubblica utilità svolto, rispettivamente nel Responsabile dei Servizi sociali coadiuvato dall assistente sociale e dal responsabile di procedimento e nel Responsabile dei servizi dell area tecnica coadiuvato dal responsabile dei relativi procedimenti, i soggetti incaricati di impartire le istruzioni e di coordinare le prestazioni di pubblica utilità dei soggetti individuati dal Tribunale e che terminata l esecuzione della pena dovranno inviare al giudice che ha applicato la sanzione un attestato di svolgimento positivo delle stesse con l assolvimento degli obblighi inerenti il lavoro svolto dal condannato ; RITENUTO quindi acconsentire per la durata di due anni a che un certo numero di persone condannate alla pena del lavoro di pubblica utilità, ai sensi dell articolo 54 del Decreto legislativo citato in premessa, vengano prese in considerazione di volta in volta in base alle esigenze dell Ente per prestare presso il Comune di Castiglione Chiavarese attività non retribuita a favore della collettività in conformità a quanto disposto nella sentenza di condanna, nella quale il giudice indicherà tipo e durata di lavoro di pubblica utilità ; ACQUISITI i pareri favorevoli resi sulla proposta di deliberazione ai sensi dell articolo 49 del D. Lgs n. 267 dal Responsabile del servizio in riferimento alla regolarità tecnica e dal Segretario comunale in ordine alla legittimità ; VISTO il Decreto legislativo n , n. 285 ed in particolare gli artt. 186 e 187 ; VISTO il Decreto legislativo n. 274/2000 ; VISTO il Decreto ministeriale 26 marzo 2001; 4

5 VISTA la Legge , n. 120 ; VISTO il vigente Statuto Comunale; VISTO il D. Lgs. n. 267 del Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli Enti Locali Con n. 3 voti favorevoli, espressi per alzata di mano dei presenti e votanti, alla unanimità ; DELIBERA 1. Di accogliere la proposta del Tribunale di Chiavari e approvare, per le motivazioni esposte in premessa, l allegato schema di convenzione per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità ai sensi e per gli effetti degli artt. 54 del D.Lgs. 274/2000 e 2 del D.M. 26 marzo 2001 da stipulare con il Ministero della Giustizia e per esso con il Presidente del Tribunale di Chiavari; 2. di aderire alla predetta convenzione per la durata di due anni a decorrere dalla data di sottoscrizione; 3. di autorizzare il Sindaco o suo delegato alla sottoscrizione della Convenzione con il Presidente del Tribunale ordinario di Chiavari; 4. di dare atto che la Giunta comunale disporrà, di volta in volta, appositi progetti in relazione all accoglimento delle istanze di svolgimento del lavoro di pubblica utilità previo colloquio diretto con il condannato ai sensi dell articolo 4 della Convenzione; 5. di incaricare gli uffici competenti di tutti gli atti conseguenti e consequenziali della presente deliberazione e in particolare della sottoscrizione della convenzione suddetta. SUCCESSIVAMENTE attesa l urgenza di provvedere, al fine di espletare senza indugio il predetto servizio, oggettivamente indifferibile, ai sensi e per gli effetti di cui all art. 134, 4 comma, D.lgs. n. 267/2000; Con n. 3 voti favorevoli, espressi per alzata di mano dei presenti e votanti, alla unanimità ; DELIBERA di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile. Esaminati tutti punti posti all ordine del giorno il Presidente dichiara la seduta chiusa alle ore 10,20 5

6 TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI CHIAVARI Piazza Mazzini n CHIAVARI CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DEL LAVORO DI PUBBLICA UTILITA AI SENSI DEGLI ARTT. 54 DEL D.L.VO 28 AGOSTO 2000, N. 274, E 2 DEL DECRETO MINISTERIALE 26 MARZO TRA il Ministero della Giustizia che interviene al presente atto nella persona del Dott. Roberto Pasca, Presidente f.f. del Tribunale di CHIAVARI, giusta delega allegata E l Ente: Comune di, nella persona del legale rappresentante pro-tempore,. si conviene e si stipula quanto segue: PREMESSO che la Legge 29/07/2010, n. 210, recante disposizioni in materia di sicurezza stradale, ha introdotto tra le modifiche al codice della strada la sanzione del lavoro di pubblica utilità in sostituzione della pena dell arresto per la guida in stato di ebbrezza alcolica con tasso alcolemico superiore a 0.80 g/l (nuovo comma 9 bis art. 186), e dell ammenda per la guida in stato di alterazione dopo l assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope (nuovo comma 8 bis art. 187); che tale istituto, voluto dal legislatore, va incentivato e diffuso in quanto: - porta un immediata utilità alla collettività; - dimostra come il responsabile del reato non solo venga effettivamente punito, ma in modo utile e vantaggioso per la società; - è conveniente per lo stesso condannato che a fronte della trasgressione commessa può sviluppare un attività risocializzante e utile anche sotto il profilo personale, ottenendo un trattamento di particolare favore (estinzione del reato, dimezzamento del periodo di sospensione della patente, revoca della confisca del veicolo); che l art. 2, comma 1, del decreto ministeriale 26 marzo 2001, emanato a norma dell art. 54, comma 6, del citato Decreto legislativo, stabilisce che l attività non retribuita in favore della collettività è svolta sulla base di convenzioni da stipulare con il Ministero della Giustizia, o su delega di quest ultimo, con il presidente del Tribunale nel cui circondario sono presenti le amministrazioni, gli enti o le organizzazioni indicati nell art. 1, comma 1, del citato decreto ministeriale, presso i quali può essere svolto il lavoro di pubblica utilità; che la norma sui lavori di pubblica utilità ( art. 51 e ss. D.Leg n. 74/2000) prevede che l'attivita' debba essere svolta nell'ambito della provincia in cui risiede il condannato e comporta la prestazione di non più di sei ore di lavoro settimanale (salvo diversa disponibilità del condannato) e comunque non oltre otto ore giornaliere con modalità che consentano alla persona sottoposta a tale lavoro di continuare la normale vita lavorativa, di studio, familiare e che l'ufficio di pubblica sicurezza del luogo di esecuzione della pena o, in mancanza dell'ufficio di pubblica sicurezza, il comando dell'arma dei Carabinieri territorialmente competente debba effettuare il controllo sull'osservanza degli obblighi connessi; 6

7 che il Ministero della Giustizia con l allegato atto ha delegato i presidenti dei Tribunali alla stipula delle convenzioni in questione; che l ente presso il quale potrà essere svolto il lavoro di pubblica utilità rientra tra quelli indicati nell art. 54 del citato Decreto Legislativo; ART. 1 l Ente consente che un certo numero di condannati alla pena del lavoro di pubblica utilità ai sensi dell art. 54 del decreto legislativo citato in premessa (per ciascuno dei quali di volta in volta, verrà rilasciata apposita dichiarazione di disponibilità da parte dell Ente), prestino presso di sè la loro attività non retribuita in favore della collettività. L Ente specifica che presso le sue strutture l attività non retribuita in favore della collettività, in conformità con quanto previsto dall art. 1 del decreto ministeriale citato i premessa ha ad oggetto le prestazioni. ART. 2 L attività non retribuita in favore della collettività sarà svolta in conformità con quanto disposto nella sentenza di condanna, nella quale il giudice, a norma dell art. 33, comma 2, del citato decreto legislativo, indica il tipo e la durata del lavoro di pubblica utilità, fermo restando che la prestazione non può superare le sei ore di lavoro settimanale (salvo diversa disponibilità del condannato) e comunque non oltre otto ore giornaliere, con modalità che consentano alla persona sottoposta a tale lavoro di continuare la normale vita lavorativa, di studio e familiare. L ufficio di Pubblica Sicurezza del luogo di esecuzione della pena o, in mancanza dell Ufficio di Pubblica Sicurezza, il comando dell Arma dei Carabinieri territorialmente competente effettuerà il controllo sull osservanza degli obblighi connessi ART. 3 L Ente che consente alla prestazione dell attività non retribuita individua nei seguenti soggetti le persone incaricate di coordinare la prestazione dell attività lavorativa dei condannati e di impartire a costoro le relative istruzioni: L Ente si impegna a comunicare tempestivamente al Presidente del Tribunale eventuali integrazioni o modifiche dei nominativi ora indicati. ART. 4 L Ente si impegna a concordare preventivamente, mediante un colloquio diretto con il condannato, i seguenti elementi che dovranno essere indicati a cura dello stesso nella dichiarazione di non opposizione che il condannato (o il suo difensore) indirizzerà al giudice: A) la fattibilità dell inserimento del condannato nelle attività dell Ente, gli orari e le tipologie delle attività non retribuite che lo stesso dovrà svolgere; i nomi delle persone che saranno incaricate di verificare l effettivo svolgimento, e le modalità di annotazione di tali controlli, e che dovranno essere sempre disponibili a riferire all'ufficio di pubblica sicurezza del luogo di esecuzione della pena o, in mancanza dell'ufficio di pubblica sicurezza, al Comando dell'arma dei carabinieri territorialmente competente per il controllo sull'osservanza degli obblighi connessi; B) il nome del responsabile dell ente, che alla conclusione delle attività di pubblica utilità sottoscriverà l attestato di svolgimento positivo delle stesse; Nel corso di tale colloquio saranno anche concordati e specificamente indicati eventuali rimborsi, diretti e anticipati, di oneri di organizzazione sostenuti dall ente e non singolarmente documentabili (materiali didattici, rimborso delle spese dei tutor, quota di spese di manutenzione dei locali o degli autoveicoli ecc.), la comunicazione del programma di attività, e gli eventuali costi specifici e 7

8 documentabili (es. biglietti di viaggio, quaderno personale delle attività, premi assicurativi) che il giudice potrà porre a carico del condannato; L Ente si impegna a comunicare senza ritardo alla Cancelleria del giudice che ha pronunciato la condanna ogni variazione degli elementi sopra indicati, e ogni violazione del programma di attività concordato. ART. 5 L attività non retribuita sarà svolta in conformità con quanto disposto nella sentenza di condanna in ordine al tipo e alla durata della stessa, secondo il programma specifico concordato. Durante lo svolgimento dell attività di p.u., l ente si impegna ad assicurare il rispetto delle norme e la predisposizione delle misure necessarie a tutelare l integrità fisica dei condannati, i loro diritti fondamentali e la loro dignità. Si impegna altresì a fare in modo che i condannati fruiscano di misure profilattiche e di pronto soccorso alle stesse condizioni praticate per gli altri appartenenti all ente. ART. 6 Durante lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, l ente si impegna ad assicurare il rispetto delle norme e la predisposizione delle misure necessarie a tutelare l integrità fisica e morale dei condannati, curando altresì che l attività prestata sia conforme a quanto previsto dalla convenzione. I nessun caso l attività potrà svolgersi in modo da impedire l esercizio dei fondamentali diritti umani o da ledere la dignità della persona. L ente si impegna altresì che i condannati possano fruire del trattamento terapeutico e delle misure profilattiche e di pronto soccorso alle stesse condizioni praticate per il personale alle proprie dipendenze, ove tali servizi siano già predisposti. ART. 7 E fatto divieto all ente di corrispondere ai condannati una retribuzione, in qualsiasi forma, per l attività da essi svolta. E obbligatoria e posta a carico dell Ente, o dello stesso condannato qualora se ne dichiari disponibile, l assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali nonché riguardo alla responsabilità civile verso terzi. ART. 8 I soggetti incaricati, ai sensi dell art. 3 della presente convenzione, di coordinare le prestazioni lavorative dei condannati e di impartire a costoro le relative istruzioni dovranno redigere, terminata l esecuzione della pena, una relazione che documenti l assolvimento degli obblighi inerenti il lavoro svolto dal condannato. ART. 9 Qualsiasi variazione o inosservanza delle condizioni stabilite dalla presente convenzione potrà comportare la risoluzione della stessa da parte del Ministero della Giustizia o del Presidente del Tribunale da esso delegato, salve le eventuali responsabilità, a termini di legge, delle persone preposte, secondo il relativo ordinamento, al funzionamento dell ente. ART. 10 La presente convenzione avrà la durata di ANNI a decorrere dalla sottoscrizione. Copia della presente convenzione viene trasmessa alla cancelleria del Tribunale, per essere inclusa nell elenco degli enti convenzionati di cui all art. 7 del decreto ministeriale citato in premessa, nonché al Ministero della Giustizia Direzione Generale degli Affari Penali. Chiavari, li Il Legale Rappresentante pro-tempore del Il Presidente del Tribunale ff (Dott. Roberto Pasca) 8

9 PROPOSTA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE PRATICA TRATTATA NELLA SEDUTA DEL 19/05/2011 DELIBERAZIONE N. 91 OGGETTO : Convenzione con il Tribunale di Chiavari per lavori di pubblica utilità ai sensi dell art. 54, D.Lgs. 274/2000. RELAZIONE DELL UFFICIO PROPONENTE : Visti : la Legge , n. 120, recante disposizione in materia di sicurezza stradale, ha introdotto tra le modifiche al codice della strada, la possibilità di applicare la pena della sanzione del lavoro di pubblica utilità in sostituzione della pena dell arresto, per la guida in stato di ebbrezza alcolica con tasso alcolemico superiore a 0.80g/l e dell ammenda per la guida in stato di alterazione dopo l assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope; l articolo 54 del Decreto legislativo n. 274/2000 è possibile applicare, su richiesta dell imputato, la pena di lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di attività non retribuita a favore della collettività, da svolgere presso lo Stato, le Regioni, le Province ed i Comuni; Considerato che tale istituto, voluto dal legislatore, va incentivato e diffuso in quanto, porta una immediata utilità per la collettività: dimostra come il responsabile del reato non solo venga effettivamente punito, ma in modo utile e vantaggioso per la società, è conveniente per lo stesso condannato che a fronte della trasgressione commessa può sviluppare una attività risocializzante e utile anche sotto il profilo personale; Visto che l art. 1 D.M inerente l attività che può essere oggetto del lavoro di pubblica utilità ; Considerato che l art. 186, comma 9 bis e l art. 187, comma 8 dispongono, che la pena detentiva e pecuniaria può essere sostituita con quella del lavoro di pubblica utilità consistente nella prestazione di attività non retribuita a favore della collettività da svolgere, in via prioritaria nel campo della sicurezza e dell educazione stradale; Visto l art.2, comma 1, D.M , che stabilisce che il lavoro di pubblica utilità consiste in una attività non retribuita in favore della collettività svolta sulla base di convenzioni da stipulare con il Ministero della Giustizia, o su delega di quest ultimo, con il Presidente del Tribunale nel cui Circondario sono presenti le amministrazioni, gli enti o le organizzazioni indicate nell art. 1, del citato decreto ministeriale, presso i quali può essere svolto il lavoro di pubblica utilità; che l articolo 33, comma 2, del citato Decreto legislativo n. 274/2000 prevede che l attività non retribuita in favore della collettività sarà svolta in conformità a quanto disposto nella sentenza di condanna, nella quale il giudice indica il tipo e la durata del lavoro di pubblica utilità. Si propone l unito schema deliberativo Lì 19/05/2011 IL RESPONSABILE Parere 130/1997). Lì 19/05/2011 Giovanni Collorado favorevole sulla LEGITTIMITA del presente atto (Del. G. com.le IL SEGRETARIO Sabina Desiderato IMMEDIATA ESECUTIVITA - art. 134, 4 co., D.lgs. 267/2000 SI - NO _DECISIONE DELLA GIUNTA Municipale Seduta del 19/05/2011 approva. IL SEGRETARIO Sabina Desiderato PARERE SUL PRESENTE PROVVEDIMENTO (ART. 49 D.lgs. 267/2000). Parere favorevole sulla REGOLARITA TECNICA del presente atto. Lì 19/05/2011 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Sabina Desiderato SI ATTESTA LA COPERTURA FINANZIARIA (art. 153 D.lgs 267/2000). Lì IL RESPONSABILE DEI SERVIZI FINANZIARI - La spesa in esame potrà essere imputata : a) per.. al Cap. che offre suff. disponibilità. b) per. al Cap. che offre suff. disponibilità. Parere sulla REGOLARITA CONTABILE del presente atto (art. 153). Lì IL RESPONSABILE DEI SERVIZI FINANZIARI Letto, confermato e sottoscritto Il Sindaco Presidente Cav. Giovanni Collorado L Assessore Luigi De Vincenzi Il Segretario Comunale Dott.ssa Sabina Desiderato 9

10 RELAZIONE DI PUBBLICAZIONE, Castiglione Chiavarese, li 26 /05/2011 La suestesa deliberazione : ai sensi dell art. 124, comma primo, D.lgs. n.267/2000, viene oggi pubblicata all Albo Pretorio per quindici giorni consecutivi. e stata comunicata in data odierna ai Capigruppo Consiliari, ai sensi e per gli effetti di cui all art. 125, D.lgs. n. 267/2000. e stata trasmessa al Prefetto della Provincia di Genova, ai sensi e per gli effetti di cui all art. 135, 2 co., D.lgs. 267/2000. e stata trasmessa al competente organo di controllo sugli atti dei Comuni a seguito di : iniziativa della Giunta Comunale ai sensi e per gli effetti di cui all art. 127, 3 comma, D.lgs 267/2000. iniziativa dei Consiglieri ai sensi e per gli effetti di cui all art. 127, 1 comma, D.lgs. 267/2000. iniziativa del Prefetto della Provincia di Genova ai sensi e per gli effetti di cui all art. 135, 1 comma, D.lgs. 267/2000. Il Segretario Comunale Dott.ssa Sabina Desiderato CERTIFICATO DI ESECUTIVITA X La presente deliberazione è dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi dell art. 134, 4 co., D.lgs. n. 267/2000 ; La presente deliberazione e divenuta esecutiva ai sensi della legge: decorsi 10 giorni dalla pubblicazione, ai sensi dell art. 134, 3 co., D.lgs. n. 267/2000. non essendo pervenute richieste di invio di controllo. non essendo soggetta a controllo, in quanto meramente esecutiva di altra delibera. La presente deliberazione è dichiarata illegittima con provvedimento motivato del Difensore Civico trasmesso a seguito di richiesta in data, prot. n., ai sensi dell art. 127 del D. Lgs. 267/2000. La presente deliberazione acquista efficacia in quanto confermata con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio comunale nella seduta in data D.C.C. n. i sensi dell art. 127, 2 co, D.lgs 267/2000. Castiglione Chiavarese, li 26 /05/2011 Il Segretario Comunale Dott.ssa Sabina Desiderato 10