AGENZIA TERRITORIALE PER LA CASA DELLA PROVINCIA DI TORINO Corso Dante, Torino P. I.V.A.: Legge 179/92 P.I.

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1 AGENZIA TERRITORIALE PER LA CASA DELLA PROVINCIA DI TORINO Corso Dante, Torino P. I.V.A.: Internet: Codice Intervento PI 1167/9 - EPM: [2013_017] Codice CUP: [.] File: [B doc] Tav: Revisione: B Legge 179/92 P.I lotto 9 Realizzazione impianto centralizzato di acqua calda sanitaria in Torino Via Fiesole 6, corso Grosseto 355 e 361/1 INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA CALCOLI IMPIANTI Studio Preliminare Studio Fattibilita Preliminare Definitivo Esecutivo Direzione Lavori Scala: - RESPONSABILITA DEL PROCEDIMENTO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Collaboratore/i Responsabile Procedimento: Arch. Ezio GARELLI Codice Fiscale N. Ordine Provincia di Torino n. Arch. Assunta CAVALIERE Progetto integrale, Coordinatore per la Sicurezza, Direzione Lavori Ing. Paolo CINUS n. Ord. Ing. Torino 6566H C.F. CNSPLA61S21MO16E Collaboratori al progetto e Assistenti al cantiere Arch. Assunta CAVALIERE Geom. Davide FERRERO RESPONSABILE LAVORI: PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE: Ing. Paolo CINUS Redazione Emissione Arch. Ezio GARELLI Ing. Paolo CINUS Direzione Lavori Elaborato di: Variante Dettaglio Redatto da: Data Firma Verifica N. Descrizione sintetica delle modifiche Data Ing. Paolo CINUS 1 Progettista Ing. Paolo CINUS Collaboratore R.P. Arch. Assunta CAVALIERE Responsabile Procedimento Arch. Ezio GARELLI Firma Firma Firma Data: 23 ottobre 2013 Revisioni Visti: Proprietà: Approvazioni: Numero Data Impresa: Commissione Tecnica Consultiva Consiglio di Amministrazione Modello: TESTALINO N Revisione: 0 Data Emissione: 02/10/2011 Allegato IO 07-DSPT-01/2

2 Pagina 2 di 9 INDICE 1. PREMESSA DESCRIZIONE DELL INTERVENTO DA REALIZZARE NORME DI RIFERIMENTO CALCOLI...5

3 Pagina 3 di 9 1. PREMESSA Il presente progetto tratta la trasformazione dell impianto di produzione acqua calda sanitaria, ACS, da impianto singolo a impianto centralizzato, attraverso il collegamento alla rete di Teleriscaldamento, già presente nello stabile per l alimentazione dell impianto termico. 361/1. I tre stabili fanno parte del Q.re 37 con ubicazione in Via Fiesole 6, corso Grosseto 355 e Attualmente la produzione di ACS avviene mediante l impiego di boiler a Gas Metano installati all interno di ciascuna abitazione. Ogni stabile è caratterizzato da 40 unità immobiliari e da circa 100 utenti. Per motivi di sicurezza impiantistica, si è pertanto deciso di centralizzare gli impianti di ACS, eliminando la presenza dei boiler. Da contatti con l Azienda di gestione del Teleriscaldamento AES, in base al numero di alloggi all interno di ciascun stabile, è stata ipotizzata l installazione di uno scambiatore di calore per la produzione della sola ACS avente potenzialità termica nominale di 150 kw. Poiché i tre stabili sono tra loro simili, si effettueranno i calcoli su uno stabile tipo, trasferendo il tutto per analogia ai due rimanenti. 2. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO DA REALIZZARE Gli interventi previsti, secondo quanto sopra sono i seguenti: - installazione di nuove colonne montanti, le colonne in materiale plastico saranno installate all interno di un cavedio ricavato nei pianerottoli di piano a partire dal piano cantine, fino al piano sottotetto; - installazione ad ogni piano di cassette contenenti gli apparecchi per la contabilizzazione dei consumi; - installazione di nuove tubazioni in materiale plastico, per il collegamento idraulico tra la cassetta contabilizzatrice, e il punto di connessione con l attuale caldaia murale. Collegamento tra la rete esistente e la nuova, oltre allo smantellamento della caldaia e canali da fumo esistenti, oltre alla chiusura del foro di scarico fumi caldaia; - realizzazione nel sottotetto di connessione tra la colonna montante e la rete per il ricircolo; - collegamento della rete allo scambiatore di calore ACS dell AEM installato all interno della sottostazione termica, comprensivo di sistema automatico per la regolazione della temperatura in uscita, pompa di ricircolo, accessoristica di sicurezza; - realizzazione della rete di collegamento tra la centrale idrica di pressurizzazione e lo scambiatore di calore AEM; - installazione di un sistema di addolcimento dell acqua calda sanitaria;

4 Pagina 4 di 9 - installazione di un sistema di contabilizzazione dei consumi dell ACS del tipo remotizzata al fine di permettere la lettura in ogni momento e indipendentemente dalla presenza o meno dell inquilino; - verifica della rete gas interno all abitazione attraverso un controllo visivo ed un controllo strumentale; - verifica della presenza dei fori di ventilazione/aerazione interno abitazione; - realizzazione di parete in muratura di mattoni e intonaco, per la chiusura delle tubazioni montanti installate. 3. NORME DI RIFERIMENTO Gli impianti devono essere realizzati a regola d arte non solo per quanto riguarda le modalità d installazione, ma anche per le qualità e le caratteristiche delle apparecchiature e dei materiali. Legge 10 del 9/1/91, per le parti applicabili Norme per l attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. D.P.R. n. 412 del 26/8/93 Regolamento recante norme per la progettazione, l installazione, l esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell art.4, comma 4, della Legge 9 gennaio 1991, n.10 e ss.mm.ii. coordinato con il D.P.R. 21/12/1999 n. 551 D.Lgs 192/05 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia D.Lgs 311/06 Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto, n. 192 recante Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia e ss.mm.ii. UNI : Impianti di alimentazione e distribuzione dell acqua fredda e calda Criteri di progettazione, collaudo e gestione UNI EN e UNI EN : Sistemi di scarico funzionanti a gravità all interno degli edifici; D.P.C.M. 1/3/91 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e negli ambienti esterni D.P.C.M. 5/12/97 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici D.M. 37/08: Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. UNI EN 10255: Tubi di acciaio non legato adatti alla saldatura e alla filettatura - Condizioni tecniche di fornitura

5 Pagina 5 di 9 UNI EN : Tubi senza saldatura di acciaio per impieghi a pressione - Condizioni tecniche di fornitura Parte 1: Tubi di acciaio non legato per impieghi a temperatura elevata (da utilizzarsi per i collettori di centrale); UNI EN ISO :2009 : Sistemi di tubazioni multistrato per le installazioni di acqua calda e fredda all interno degli edifici - Parte 1, 2, 3, 4, 5; UNI EN 12165:2011: Rame e leghe di rame - Prodotti semilavorati e grezzi per stampaggio UNI CTI 8065: Trattamento dell acqua negli impianti termici ad uso civile DGR : Aggiornamento del Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità' dell'aria - Stralcio di piano per il riscaldamento ambientale e il condizionamento e disposizioni attuative in materia di rendimento energetico nell'edilizia ai sensi dell'articolo 21, comma 1, lettere a) b) e q) della legge regionale 28 maggio 2007, n. 13 "Disposizioni in materia di rendimento energetico nell'edilizia". G.U. n. 103 del 5/05/200: Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi Indicazioni AES - collegamento alle reti di teleriscaldamento Raccolta R - edizione 2009 L Appaltatore dovrà in ogni caso attenersi alle disposizioni emanate anche durante il corso dei lavori dall I.S.P.E.S.L., dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dall Ufficio di Igiene, dal C.N.R., dal C.I.E., dall UNI-CIG e dall UNI-CIT a tutte le disposizioni legislative e normative, emanate in materia di centrali termiche, loro conduzione, impianti elettrici relativi, di impianti termici - gas - condizionamento, di combustibili, risparmi energetici, smaltimento rifiuti, impianti di autoclavi, ecc. 4. CALCOLI Normativa applicata per i dimensionamenti : UNI 9182 Formula applicata per il calcolo delle perdite di carico nelle tubazioni : Hazen Williams Scambiatore di calore da 230 kw La potenza dello scambiatore considerato è pari a quanto esistente negli altri stabili. AES prevede di installare uno scambiatore avente potenzialità nominale di 150 kw, i calcoli saranno effettuati ipotizzando uno scambiatore da 230 kw, pari a quanto esistente negli stabili vicino; i valori ottenuti saranno pertanto a vantaggio della portata. Fabbisogno idrico Per determinare la portata necessaria al fabbisogno idraulico di ACS, si parte dalla potenza dello scambiatore di calore, applicando la formula da Norma UNI 9182 appendice L3.

6 Pagina 6 di 9 Scambiatore Potenza 230 kw Equazione appendice L3 UNI 9182 W = { qm dp ( Tm Tf ) 1,163 }/ (dp + Pr) qm = consumo orario acs (l/h) dp = durata in ore del periodo di punta 2,5 h (ore) Tm = Temperatura mandata 48 C Tf = Temperatura acqua fredda in entrata 10 C Pr = Periodo di preriscaldamento in ore ( nel nostro caso = 0 perché scambiatore istantaneo) 0 h (ore) W= potenza scambiatore Kcal/h kcal/h potenza scambiatore Watt W fattore di conversione 1,163 qm = (W x (dp + Pr)) /{ qm x dp x ( Tm Tf )x 1,163 } qm= 4.475,72 l/h 1,24 l/s Consumi stimati di ACS Dai calcoli si evince che il fabbisogno di ACS orario è pari a: Qm=4.475,72 l/h che equivale a Qm=1,24 l/s. Tubazione principale In base alla portata oraria si dimensiona la tubazione montante. Il materiale scelto e plastico, tubo in multistrato. Utilizzando la formula di Hazen-Williamns per determinare le Perdite di carico Dove: D = Q = Diametro interno in (mm) Portata della condotta (l/s) J= Perdita di carico (m/km) C = Coefficiente di scabrezza: 100 per tubi calcestruzzo 120 per tubi acciaio 130 per tubi ghisa rivestita 140 per tubi rame, inox 150 per tubi PE, PVC e PRFV Sostituendo i valori all interno della formula si ha:

7 Pagina 7 di 9 Si decide pertanto di utilizzare una tubazione in multistrato D50x4, con diametro interno netto pari a 42 mm. Con tale diametro la velocità dell acqua all interno della tubazione risulta essere pari a Si noti che la velocità dell acqua nelle tubazioni è pari a 0,9 m/s, inferiore rispetto a quanto previsto dalla Norma UNI 9182, che al punto N10, per tubazioni aventi diametro di 1 1/2 indica come max. velocità 1,7 m/s. Tubazione di ricircolo - calcolo semplificato da Norma Si calcola la quantità di acqua sulla colonna principale: D50x4; Di=42mm; L=45m; Qm= 63 l Si ipotizza una tubazione per il ricircolo D26x3; Di=20mm; L=45m; Qr=14l Contenuto totale: Qt=Qm+Qr=77l Movimentazione e ricircolo: 10 volte l ora: Q=Qtx10=770l/h, Q=0,21m/s Verifica perdite di carico e velocità:

8 Pagina 8 di 9 La velocità è pertanto verificata essendo inferiore a v=1,5 m/s. Pompa di ricircolo Caduta di pressione della tubazione: J=29 m/km Portata: 1 mc/h; Lunghezza tubazione: 50 m Perdita di carico Tubazione: Jx50x1,3/1000= 1,9 m.c.a. Perdita di carico valvole e altro: 2 m.c.a. Si sceglie una pompa di: - portata pari a 1 mc/h; - prevalenza nominale: 4 m.c.a. La pompa dovrà avere un commutatore per la gestione di almeno tre velocità. Isolamento delle tubazioni

9 Pagina 9 di 9

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