RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO

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2 RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO Sommario 1. PREMESSA OBBLIGHI DELL IMPRESA ESECUTRICE GENERALITÀ CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI ALLEGATI NORMATIVA E LEGGI DI RIFERIMENTO CARATTERISTICHE DELL ALIMENTAZIONE DESCRIZIONE PARTICOLAREGGIATA DELL INTERVENTO QUADRI ELETTRICI CIRCUITI TERMINALI PRESCRIZIONI PER I LOCALI A MAGGIOR RISCHIO IN CASO D INCENDIO IMPIANTO DI TERRA CARATTERISTICHE DEI MATERIALI E MODALITÀ DI ESECUZIONE DEGLI IMPIANTI

3 1. PREMESSA L opera di cui trattasi è stata oggetto di progettazione preliminare da parte degli Uffici Tecnici dell Università e si inquadra in un più generale programma di riqualificazione ed adeguamento del sistema aeraulico di termoventilazione, captazione ed espulsione a servizio dell edificio C11, con particolare riguardo ai numerosi laboratori chimici e biochimici ivi localizzati, avviato a suo tempo OBBLIGHI DELL IMPRESA ESECUTRICE Procedere, in corso d'opera ed a lavori ultimati, alla verifica ed al collaudo degli impianti elettrici, in conformità a quanto prescritto dalla norma CEI 64-8/6 VII edizione fasc , produrre la dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/08 secondo il modello previsto dall apposito allegato. Trattandosi di lavori di modifica e straordinaria manutenzione su un impianto esistente, in fase di collaudo, l impresa dovrà porre particolare attenzione nel verificare la compatibilità tra i nuovi impianti ed il preesistente GENERALITÀ L intervento oggetto della presente riguarda i lavori di modifica con straordinaria manutenzione degli impianti elettrici a servizio di alcuni laboratori al secondo e terzo piano dell edificio C11 di Via L. Giorgieri, 1 a Trieste. La modifica degli impianti, in particolare, si è resa necessaria a seguito del parziale cambio e modifica dell arredo ed in particolare delle cappe di aspirazione. Si specifica inoltre che il presente progetto riguarda solamente le piccole modifiche da realizzarsi ai circuiti terminali ed utilizzatori; tutta la distribuzione principale e buona parte degli impianti esistenti non verranno modificati e pertanto devono ritenersi esclusi dal presente e non sono riportati negli elaborati grafici allegati. 2

4 Non è prevista alcuna modifica ai quadri elettrici esistenti, alcuni nuovi impianti come meglio descritto più avanti, andranno derivati e collegati alla morsettiera delle linee esistenti indicate come Riserva CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI Attualmente la struttura risulta già esistente ed adibita ad attività di ricerca universitaria; gli impianti risultano in buono stato di conservazione oltre che dotati di tutta la documentazione di progetto e di parziali dichiarazioni di conformità relative agli interventi più recenti. Considerato l elevato affollamento della struttura, il tempo di sfollamento necessario stimabile e le indicazioni riportate all art della norma CEI 64-8 tutta la struttura è stata considerata a maggior rischio in caso di incendio (art ). Nel proseguo della presente, in apposito paragrafo, saranno richiamate le prescrizioni aggiuntive da rispettare. La committenza ha inoltre specificatamente richiesto l impiego di conduttori e materiali a bassa emissione di fumi e gas tossici (LSZH) in continuità anche con quanto già realizzato. Nelle zone della struttura oggetto del presente intervento non sono presenti sostanze infiammabili in quantità rilevante (gas, liquidi, polveri ecc.) che possono generare atmosfere esplosive ai sensi della direttiva Atex. In particolare con riferimento a quanto richiamato all allegato GF della norma CEI 31-35/A per i laboratori scolastici, in accordo anche con la committenza ed il responsabile della sicurezza, si ritiene nullo il rischio esplosione nelle aree di intervento. Qualsiasi variazione sostanziale delle condizioni sopra indicate comporterà la necessità di una nuova valutazione del rischio e l eventuale adeguamento degli impianti. 3

5 2. ALLEGATI Tav. IE-01: Locali di intervento piano secondo Tav. IE-02: Locali di intervento piano terzo Tav. IE-03: Ubicazione quadri piano quarto Tav. IE-04: Ubicazione quadri piano quinto Tav. IE-05: Dettaglio 01 - Stato di progetto Tav. IE-06: Dettaglio 02 - Stato di progetto Tav. IE-07: Dettaglio 03 - Stato di progetto 3. NORMATIVA E LEGGI DI RIFERIMENTO CEI 0 2: CEI 0 10: CEI : CEI : CEI : CEI 17 70: CT 20: CEI CEI CEI Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici Guida alla manutenzione degli impianti elettrici Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Regole generali Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 2: Quadri di potenza Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 3: Quadri di distribuzione destinati ad essere utilizzati da persone comuni (DBO) Guida all applicazione delle norme dei quadri di bassa tensione Cavi per energia Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare Atmosfere esplosive Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici Atmosfere esplosive Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici 4

6 CEI CEI 31 35/A CEI CEI CEI CEI 64 8: CEI 64 14: CEI 64 16: CT 70: CEI Atmosfere esplosive Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN (CEI 31 87) Atmosfere esplosive Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN (CEI 31 87): esempi di applicazione Costruzioni per atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili Guida all'applicazione della Norma CEI EN (CEI 31 66) Atmosfere esplosive Parte 10 1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas Atmosfere esplosive Parte 10 2: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente continua Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali Parte 2: Definizioni Parte 3: Caratteristiche generali Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici Parte 6: Verifiche Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente continua Protezione contro le interferenze elettromagnetiche (EMI) negli impianti elettrici Involucri di protezione Protezione contro i fulmini Parte 1: Principi generali Parte 2: Valutazione del rischio Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture 5

7 CEI 81 11: D.M. 37/08: Impianti di protezione contro i fulmini Segni grafici dd 22/01/08 e s.m.i. Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11 quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici 4. CARATTERISTICHE DELL ALIMENTAZIONE Tutti gli impianti oggetto della presente saranno alimentati dalla distribuzione e quadri esistenti con piccole modifiche ai circuiti terminali. Considerata la potenza dell intera struttura e quella delle nuove apparecchiature si ritiene, anche in funzione dei coefficienti di contemporaneità, nullo l aumento di potenza complessiva. Punto di consegna: Alimentazione Tensione Consegna MT cabina propria Sistema TN 400/230V Trifase 5. DESCRIZIONE PARTICOLAREGGIATA DELL INTERVENTO Tutti gli impianti di cui al presente progetto saranno derivati ed alimentati da linee esistenti o da linee riserva dei quadri elettrici come meglio specificato sugli elaborati grafici allegati. L intervento in particolare si distingue in due tipologie principali: sostituzione e/o modifica ed ampliamento di cappe esistenti o inserimento di nuove cappe. Nel primo caso andranno solamente adeguati e modificati i circuiti terminali con i relativi allacciamenti diretti esistenti e la taratura delle protezioni in quadro, mentre nel secondo caso è prevista la posa in opera di nuove linee di alimentazione derivate dalle protezioni riserva esistenti nei quadri elettrici e la taratura delle protezioni in quadro. 6

8 5.1. QUADRI ELETTRICI Le cappe esistenti delle stanze 214, 216, 273, 282, 330 e 333 risultano alimentate dal quadro QC2 ubicato al IV piano, quelle della stanza 314 dal quadro QC1 ubicato al V piano. In tutti i casi si dovrà procedere alla verifica e taratura dei relè termici dei relativi teleruttori ed alla verifica dei fusibili esistenti con l eventuale sostituzione in base ai valori di targa degli aspiratori effettivamente scelti. Più sotto si riportano i valori sulla base dei modelli di riferimento indicati in progetto impianti meccanici. Modello Corrente nominale Taratura termico Fusibile VSA20 0,55kW 1,30 A 1,30 A 4A am VSA25 1,50kW 3,20 A 3,20 A 6A am Per le cappe di nuova installazione (St. 220, 222 e 282) saranno installati cinque nuovi ventilatori in copertura con modalità e posizione analoga agli esistenti. Tali ventilatori saranno alimentati dalle linee "riserva" disponibili in quadro QC2. A fine lavori si dovrà procedere all aggiornamento completo delle targhette dei quadri CIRCUITI TERMINALI Nei punti dove vengono sostituite, modificate o ampliate le cappe esistenti si dovrà procedere unicamente alla modifica delle linee di alimentazione e comando estendendole e/o adattandole alle nuove apparecchiature secondo le indicazioni del manuale di installazione del prodotto effettivamente scelto. Tutti i collegamenti dovranno essere realizzati mediante cavo a bassa emissione di fumi e gas tossici tipo FG7O-M1 o equivalente. Per l alimentazione dei nuovi aspiratori saranno posate altrettante linee tra il quadro QC2 e la zona aspiratori in copertura. Tali linee saranno realizzate con cavo tipo FG7O-M1 5G2,5mmq posato nella distribuzione in passerella metallica esistente. 7

9 Per il comando on-off degli aspiratori andranno posate altrettante linee, sempre nella distribuzione esistente, sempre in cavo FG7O-M1 in formazione 2x1,5mmq tra il quadro QC2 e le cappe nei locali 220, 222 e 282. Nelle planimetrie allegate sono riportati i percorsi indicativi delle vie di cavo secondo quanto potuto rilevare in fase di progetto; in sede esecutiva si dovrà verificare puntualmente l intero percorso adottando eventuali piccole variazioni se necessario in accordo con la committenza e la D.L PRESCRIZIONI PER I LOCALI A MAGGIOR RISCHIO IN CASO D IN CENDIO Si riportano di seguito alcune prescrizioni di carattere generale da applicare nei locali a maggior rischio in caso di incendio secondo quanto richiamato dal capitolo 7 della norma CEI 64/8 che devono intendersi integrative a tutte le altre prescrizioni sia della presente che della norma. I componenti elettrici devono essere limitati a quelli necessari per l uso degli ambienti stessi, fatta eccezione per le condutture, le quali possono anche transitare; Gli apparecchi d illuminazione devono essere mantenuti ad adeguata distanza dagli oggetti illuminati, se questi ultimi sono combustibili. Salvo diversamente indicato dal costruttore, per i faretti e i piccoli proiettori tale distanza deve essere almeno: o 0,5 m: fino a 100 W; o 0,8 m: da 100 a 300 W; o 1 m: da 300 a 500 W; o > 500 W possono essere necessarie distanze maggiori. Gli apparecchi d illuminazione con lampade che, in caso di rottura, possono proiettare materiale incandescente, quali ad esempio le lampade ad alogeni e ad alogenuri, devono essere del tipo con schermo di sicurezza per la lampada e installati secondo le istruzioni del costruttore; Le condutture che attraversano questi luoghi, ma che non sono destinate all alimentazione elettrica al loro interno, non devono avere connessioni lungo il per- 8

10 corso all interno di questi luoghi a meno che le connessioni siano poste in involucri che soddisfino la prova contro il fuoco (come definita nelle relative norme di prodotto), per esempio soddisfino le prescrizioni per scatole da parete in accordo con la Norma CEI EN (CEI 23-48); Le condutture (comprese quelle che transitano soltanto) devono essere realizzate in uno dei modi indicati qui di seguito in a), b), c): a1) condutture di qualsiasi tipo incassate in strutture non combustibili; a2) condutture realizzate con cavi in tubi protettivi metallici o involucri metallici, entrambi con grado di protezione almeno IP4X; a3) condutture realizzate con cavi ad isolamento minerale aventi la guaina tubolare metallica continua senza saldatura con funzione di conduttore di protezione sprovvisti all esterno di guaina non metallica; b1) condutture realizzate con cavi multipolari muniti di conduttore di protezione concentrico, o di una guaina metallica, o di un armatura, aventi caratteristiche tali da poter svolgere la funzione di conduttore di protezione; b2) condutture realizzate con cavi ad isolamento minerale aventi la guaina tubolare metallica continua senza saldatura con funzione di conduttore di protezione provvisti all esterno di guaina non metallica; b3) condutture realizzate con cavi aventi schermi sulle singole anime o sull insieme delle anime con caratteristiche tali da poter svolgere la funzione di conduttore di protezione; c1) condutture diverse da quelle in a) e b), realizzate con cavi multipolari provvisti di conduttore di protezione; c2) condutture realizzate con cavi unipolari o multipolari sprovvisti di conduttore di protezione, contenuti in tubi protettivi metallici o involucri metallici, senza particolare grado di protezione incluse le passerelle continue forate o a filo; in questo caso la funzione di conduttore di protezione può essere svolta dai tubi o involucri stessi o da un conduttore (nudo o isolato) contenuto in ciascuno di essi (1); 9

11 c3) condutture realizzate con cavi unipolari o multipolari sprovvisti di conduttore di protezione, contenuti in tubi protettivi o involucri, entrambi costruiti con materiali isolanti oppure installati in vista (non incassati) o con grado di protezione almeno IP4X; c4) binari elettrificati e condotti sbarre con grado di protezione almeno IP4X.; All interno di strutture combustibili (pannelli in legno sandwich con coibente) è possibile installare cavi di cui in c) utilizzando tubi protettivi (comprese le guaine flessibili o pieghevoli) realizzati con materiali non propaganti la fiamma, solo se essi rispondono alle prescrizioni della Norma riguardante i tubi protettivi (CEI EN 61386) e presentano un grado di protezione almeno IP 4X; I dispositivi di protezione contro le sovracorrenti devono essere installati all origine dei circuiti; sia di quelli che attraversano i luoghi in esame, sia quelli che si originano nei luoghi stessi (anche per alimentare apparecchi utilizzatori contenuti nel luogo a maggior rischio in caso di incendio). Per le condutture di tipo c) di cui ai punti precedenti, i circuiti devono essere protetti con dispositivo a corrente differenziale avente corrente nominale d intervento non superiore a 300 ma anche ad intervento ritardato; quando non sia possibile, per esempio per necessità di continuità di servizio, proteggere i circuiti di distribuzione con tale dispositivo, si può ricorrere, in alternativa, all uso di un dispositivo differenziale con corrente differenziale non superiore a 1 A ad intervento ritardato. Sono escluse da tale prescrizione le condutture facenti parte di circuiti di sicurezza o racchiuse in involucri con grado di protezione almeno IP4X, ad eccezione del tratto finale uscente dall involucro per il necessario collegamento all apparecchio utilizzatore; Per le condutture di tipo b) e c) di cui ai punti precedenti la propagazione dell incendio lungo le stesse deve essere evitata in uno dei seguenti modi: utilizzando cavi non propaganti la fiamma (CEI 20-35) installati individualmente o distanziati tra loro non meno di 250 mm nei tratti in cui seguono lo stesso percorso; oppure i cavi sono installati individualmente in tubi protettivi o involucri con grado di protezione almeno IP4X; 10

12 utilizzando cavi non propaganti l incendio installati in fascio (CEI 20-22); qualora essi siano installati in quantità tale da superare il volume unitario di materiale non metallico stabilito per le prove, devono essere adottati provvedimenti integrativi analoghi a quelli indicati al punto successivo adottando sbarramenti, barriere e/o altri provvedimenti come indicato nella Norma CEI Inoltre, devono essere previste barriere tagliafiamma in tutti gli attraversamenti di solai o pareti che delimitano il compartimento antincendio. Le barriere tagliafiamma devono avere caratteristiche di resistenza al fuoco almeno pari a quelle richieste per gli elementi costruttivi del solaio o parete in cui sono installate. Per i cavi delle condutture di tipo b) e c) si deve valutare il rischio nei riguardi dei fumi, gas tossici e corrosivi in relazione alla particolarità del tipo di installazione e dell entità del danno probabile nei confronti di persone e/o cose, al fine di adottare opportuni provvedimenti. A tal fine sono considerati adatti i cavi senza alogeni (LSOH) rispondenti alle Norme. 6. IMPIANTO DI TERRA Tutto il complesso risulta già dotato di un impianto di terra conforme alla Norma CEI 64-8 coordinato con le protezioni differenziali installate, tale da garantire una efficace protezione dai contatti indiretti per interruzione automatica dell alimentazione. Andrà quindi distribuito e collegato il conduttore di protezione (PE) a tutte le apparecchiature non di classe II di nuova installazione realizzato con conduttore (o anima di conduttore multipolare) giallo/verde di sezione pari a quella di fase del rispettivo circuito. Il conduttore di protezione per le nuove apparecchiature andrà derivato dal collettore di terra del quadro di pertinenza o dal morsetto di terra nella scatola di derivazione più prossima della distribuzione esistente. 11

13 7. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI E MODALITÀ DI ESECUZIONE DEGLI IMPIANTI Tutti gli elementi dell'impianto (tubazioni, conduttori, frutti, scatole ecc.) verranno scelti tra quelli che sono in conformità a quanto disposto dalla Legge n 791 dd in sede di recepimento della direttiva CEE 73/23. Dovranno perciò possedere il contrassegno relativo ad uno dei marchi riconosciuti dalla CEE. Per quanto riguarda le apparecchiature prodotte in Italia, queste dovranno essere dotate di relativa certificazione di omologazione dell'imq (Istituto del Marchio di Qualità). Tutte le apparecchiature dovranno essere installate rispettando ogni prescrizione del costruttore oltre ad ogni regola della buona norma tecnica. Dovranno in particolare essere presi in considerazione i fattori ambientali che influenzeranno il funzionamento dell apparecchiatura e quindi scegliere l apparecchio più idoneo per tale ambiente. L'installazione delle tubazioni verrà realizzata in modo da rispettare il dimensionamento ottimale prescritto dalle norme sia in termini di raggi minimi di curvatura (pari almeno a 6 volte il diametro esterno) che di coefficiente di riempimento per garantire la sfilabilità dei conduttori in ogni punto del circuito. In particolare si prescrive di utilizzare tubazioni e/o canalizzazioni aventi diametro utile interno maggiore o uguale almeno ad 1,5 volte il diametro esterno massimo del fascio di cavi da installarvi con un minimo di 16mm. Parimenti le scatole di derivazione, dopo la posa dei conduttori e morsetti, dovranno avere uno spazio libero pari a circa il 20% del volume complessivo (CEI 64-8/3 art. 37.2). I cavi, sia unipolari che multipolari, dovranno essere individuati secondo il codice colori definito dalle norme CEI. Le scatole di derivazione saranno del tipo in materiale plastico autoestinguente e dimensionate in modo da consentire la massima praticità nelle operazioni di infilaggio e cablaggio dei cavi con grado di protezione adeguato al luogo in cui andranno installate. Tutti i collegamenti tra i conduttori nelle scatole di derivazione verranno realizzati con terminali a vite isolati in materiale plastico autoestinguente di adeguata sezione nominale. I terminali dovranno essere del tipo recante il contrassegno del marchio Italiano di Qualità per garantire le necessarie doti d affidabilità delle giunzioni. 12

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