CONCORSI. GIUNTA REGIONALE DIRIGENZA - Decreti. 2 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del

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1 2 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del CONCORSI GIUNTA REGIONALE DIRIGENZA - Decreti REGIONE TOSCANA Direzione Generale Presidenza Settore Sistema Regionale di Protezione Civile DECRETO 28 luglio 2004, n certificato il Delibera G.R. 368/2004. Approvazione delle disposizioni per la concessione di contributi. IL DIRIGENTE la quale la Giunta regionale ha approvato le disposizioni per la concessione di contributi a favore dei Comuni in forma singola e associata e delle Organizzazioni di volontariato, prevedendo l utilizzo delle suddette economie (pari ad euro ,00) nonché delle risorse derivanti dalla rimodulazione del piano di utilizzo del Fondo 2002 (delibera n. 258/2004) e pari ad euro ,00 per un totale di euro ,00; Considerato che la delibera di cui al punto precedente (allegato A ) ha così ripartito la suddetta somma di euro ,00: euro ,00 destinati al finanziamento di interventi volti al potenziamento del sistema comunale di protezione civile; euro ,00 destinati al finanziamento di interventi volti al potenziamento delle organizzazioni di volontariato operanti a livello locale; Visto l art. 3 della legge regionale 17 marzo 2000, n. 26 Riordino della legislazione regionale in materia di organizzazione e personale e successive modifiche ed integrazioni; Vista la legge regionale 5 agosto 2003, n. 44 Ordinamento della dirigenza e della struttura operativa della Regione. Modifiche alla legge regionale 17 marzo 2000, n. 26 (Riordino della legislazione regionale in materia di organizzazione e personale) ed in particolare l art. 8 inerente le competenze del responsabile di settore; Visto il decreto del PGR n. 203 del con il quale sono state definite le competenze della Direzione Generale della Presidenza e sono state costituite le relative Aree di coordinamento; Richiamato il decreto del Direttore Generale della Presidenza n del con il quale nell ambito della Direzione Generale della Presidenza è stato costituito il settore Sistema regionale di Protezione Civile ; Richiamato altresì il decreto del Direttore Generale della Presidenza n del con il quale la sottoscritta Dott.ssa Cristina Francini è stata nominata Responsabile del settore Sistema regionale di Protezione Civile ; Vista la delibera n. 1331/2003 con la quale la Giunta regionale ha promosso l avvio di una nuova procedura contributiva volta al potenziamento del sistema locale di protezione civile, ispirata alle stesse finalità di cui alla delibera n. 78/2003 destinando a tale iniziativa le economie di stanziamento derivanti dalla procedura contributiva avviata con delibera n. 78/2003; Richiamata la delibera n. 368 del 19 aprile 2004 con Considerato che tale delibera (art. 9, Parte I e art. 5, Parte II, all. A ) rinvia a successivo decreto dirigenziale della competente struttura regionale: a) i requisiti dei Comuni per l accesso ai contributi per l istituzione dei servizi di centralino e pronto intervento operativi H24; b) gli elementi di coerenza con la L.R. n. 67/2003 dei piani di protezione civile comunali; c) i punteggi da attribuire ai progetti presentati a contributo e la determinazione del punteggio minimo per l ammissione a contributo; d) i tempi di realizzazione dei progetti; e) la fissazione dei limiti massimi di contributo per ciascun progetto o intervento; f) quant altro necessario per dare attuazione alla deliberazione medesima; Considerato che relativamente alla determinazione dei requisiti di cui alla precedente lett.a) la deliberazione della G.R. prescrive che la medesima sia coerente con quanto previsto dall art. 30 della L.R. n. 67/2003, il quale a sua volta rinvia al regolamento consiliare attuativo previsto dall art. 15; Preso atto che il suddetto regolamento Disposizioni per l attuazione della legge regionale 29 dicembre 2003 n. 67. (Ordinamento del sistema regionale della protezione civile e disciplina della relativa attività). Interventi finanziari della Regione per attività di soccorso è stato approvato dal Consiglio Regionale in data ed adottato con D.P.G.R n. 34/R (B.U.R.T. 2/7/04 n. 24); Considerato altresì che la delibera G.R. 368/2004 (art. 6, Parte I e art. 4, Parte II) attribuisce alle Province il compito di procedere all istruttoria, verificando l ammissibilità delle domande presentate e valutando nel me-

2 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del rito i progetti ad esse allegati al fine di predisporre ed approvare una proposta di piano di riparto; Ritenuto di determinare gli altri elementi necessari per dare attuazione alla deliberazione GR n.368/2004 quali risultano dall allegato A al presente provvedimento; Ritenuto di procedere all approvazione dell allegato A.1 al presente provvedimento, recante gli elementi che devono essere riportati nei piani comunali ed intercomunali, almeno sotto la forma di piano stralcio, ai fini dell accesso al contributo. Ritenuto di procedere all approvazione dell allegato A.2 al presente provvedimento, recante i punteggi da attribuire ai progetti presentati a contributo; Ritenuto altresì di procedere all approvazione della modulistica allegata al presente decreto e relativa a: a) domanda di contributo (modelli C1 e C2 rispettivamente per i Comuni in forma singola e associata; modelli V1 e V2 rispettivamente per le Associazioni di volontariato singole o in raggruppamento); b) progetto (modello C3 per i Comuni e Centri Intercomunali, modelli V3 e V3.1 rispettivamente per le Associazioni di volontariato singole od in raggruppamento); c) quadro riepilogativo degli importi a contributo (solo per le forme associate: modello C3.1); d) assegnazione dei punteggi (modello C4 per i Comuni in forma singola o associata, mod. V4 per le Associazioni di volontariato singole ed in raggruppamento); e) proposta di piano di riparto (mod. C5 per gli Enti, mod. V5 per il volontariato). 2. di approvare l allegato A.1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, recante gli Elementi dei Piani Comunali/Intercomunali di Protezione Civile necessari ai fini dell accesso al contributo; 3. di approvare l allegato A.2, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, recante i punteggi da attribuire ai progetti presentati a contributo; 4. di approvare la modulistica allegata al presente decreto, del quale costituisce parte integrante e sostanziale, relativa a: a) domanda di contributo (modelli C1 e C2 rispettivamente per i Comuni in forma singola e associata; modelli V1 e V2 rispettivamente per le Associazioni di volontariato singole o in raggruppamento); b) progetto (modello C3 per i Comuni e Centri Intercomunali, modelli V3 e V3.1 rispettivamente per le Associazioni di volontariato singole od in raggruppamento); c) quadro riepilogativo degli importi a contributo (solo per le forme associate: modello C3.1); d) assegnazione dei punteggi (modello C4 per i Comuni in forma singola o associata, mod. V4 per le Associazioni di volontariato singoli ed in raggruppamento); e) proposta di piano di riparto (mod. C5 per gli Enti, mod. V5 per il volontariato). Il presente provvedimento - soggetto a pubblicità, ai sensi dell art. 41, comma 1, lettera b) della L.R. n. 9/95 - è pubblicato per intero, comprensivo degli allegati, sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana, ai sensi dell art. 3 comma 1 della legge regionale n. 18/96. 3 Il Dirigente Cristina Francini DECRETA N.d.r. Scadenza: 30/11/ di approvare le disposizioni di attuazione per la concessione dei contributi previsti dalla deliberazione G.R. n. 368 del quali risultano dall allegato A parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; SEGUONO ALLEGATI

3 4 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del ALLEGATO A Disposizioni per l attuazione della deliberazione G.R. n. 368 del Parte I Contributi a favore dei Comuni e loro forme associate Art.1 Comuni economicamente svantaggiati 1.- I contributi per l istituzione del servizio di reperibilità e pronto intervento operativi H24 (art. 2, comma 2 Parte I All. A del. n. 368/2004) sono riservati ai comuni che presentano i requisiti di cui all art. 6 del regolamento attuativo n. 9, concernente Disposizioni per l attuazione della legge regionale 29 dicembre 2003, n. 667(Ordinamento del sistema regionale della protezione civile e disciplina della relativa attività). Interventi finanziari della Regione per attività di soccorso, approvato dal Consiglio regionale nella seduta del ed adottato con D.P.G.R n.34/r (BURT 2/7/04 n.24). 2.- Ove il servizio di reperibilità e pronto intervento operativi H24 sia svolto in forma associata, al contributo di cui al comma 1 possono altresì accedere gli Enti delegati/capofila delle forme associate di cui all art. 4 della deliberazione G.R. n. 368 de alle quali partecipi almeno un Comune con i requisiti di cui al comma Restano fermi gli altri requisiti per l accesso al contributo di cui al presente articolo, previsti dalla deliberazione G.R. n. 368 del e dalle presenti disposizioni. Per le forme associate è necessario che la convenzione istitutiva preveda l operatività in emergenza del Centro Intercomunale e che sia stato adottato il piano intercomunale di protezione civile almeno nella forma di un primo stralcio. 4.- Ai fini dell accesso al contributo di cui al presente articolo, il servizio di reperibilità e pronto intervento H24 deve prevedere l individuazione di un recapito telefonico dell Ente, operativo H24, e del personale addetto, al quale compete l attivazione delle procedure operative aventi ad oggetto la gestione degli avvisi di allerta e degli eventuali interventi tecnici di emergenza, secondo le disposizioni del piano comunale/intercomunale di p.c. o del relativo primo stralcio. Art. 2 Forme associate/centri Intercomunali. 1.- Ai fini di quanto previsto dall art.4 dell allegato A alla D.G.R 368/2004 possono accedere ai contributi le forme associate (d ora in poi denominate Centri Intercomunali) per le attività di protezione civile: a) già costituite alla data del sulla base di convenzioni conformi a quanto previsto dalla LR n.40/2001; b) costituite successivamente a tale data in conformità a quanto sopra specificato e che, dal punto di vista dei requisiti territoriali e/o di popolazione, siano incentivabili ai sensi della D.C.R. n.225 del 17/12/ L accertamento dei requisiti di cui al comma 1 è effettuato dalle Province sulla base dei dati forniti dalla Regione.

4 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del I Centri Intercomunali possono accedere ai contributi solo per interventi congruenti con le funzioni attribuite ai medesimi dalla Convenzione istitutiva e, per quelli costituitisi da oltre un anno dalla data del presente decreto, in quanto ne sia dimostrata l effettiva attivazione mediante una relazione da allegarsi alla domanda (modello C2 ), con particolare riferimento ai seguenti elementi: - Individuazione e funzionamento della Sede; - Assegnazione del personale preposto alle attività del C.I; - Attività svolta. 4. In particolare i Centri Intercomunali dotati di Piano Intercomunale di Protezione Civile conforme ai requisiti di cui al successivo art. 3 ed a quanto indicato nell allegato A.1 al presente decreto, che da Convenzione non siano operativi in emergenza, possono accedere ai contributi per i soli interventi relativi a: - Esercitazioni per la verifica del piano intercomunale di p.c.; - Iniziative di informazione alla popolazione circa il contenuto del piano (sempre in quanto previsto nella convenzione isitutiva). 5. I Centri Intercomunali non dotati di Piano Intercomunale di Protezione Civile o dotati di un piano che non contenga i requisiti minimi di cui al successivo art. 3, possono accedere al contributo per la sola elaborazione del Piano (almeno come piano stralcio, secondo quanto indicato all art. 1, Parte I del. G. R.n. 368/2004) o per il suo adeguamento. 6. Gli Enti afferenti ai Centri Intercomunali possono accedere al contributo solo per gli interventi relativi a funzioni non delegate al centro Intercomunale, salvo che l intervento sia congruente con l organizzazione intercomunale e le modalità di svolgimento delle funzioni associate. Art. 3 Requisiti dei piani di protezione civile 1.- Ai fini dell accesso ai contributi, il piano di protezione civile deve definire almeno i seguenti elementi previsti dall art.18 della L.R. n.67/2003 qui di seguito specificati: a) Organizzazione in emergenza (art.18, comma1, lett.a): sede del/dei centro/i operativo/i, composizione del/dei Centro/i Operativo/i, competenze dei vari componenti il/i Centro/i, procedure per la relativa attivazione; b) Risorse disponibili: strutture per il ricovero della popolazione evacuata, organizzazioni di volontariato operanti nell ambito comunale/intercomunale e attivabili in emergenza, personale, mezzi e strumenti operativi in propria disponibilità, eventuali imprese convenzionate o comunque attivabili; c) Procedure di raccordo con la Provincia (art.18, comma 1, lett.c): strumenti di comunicazione con la Provincia, procedure per la richiesta del supporto del volontariato operante a livello provinciale e delle altre risorse provinciali, procedure di segnalazione delle situazioni di criticità. 2.- Ai fini della verifica della sussistenza degli elementi specificati al comma 1 si fa riferimento all allegato A.1 al presente provvedimento recante Elementi dei Piani Comunali/Intercomunali di Protezione Civile. 3.- In presenza di forme associate, ai fini dell accesso ai contributi, il piano intercomunale di protezione civile, adottato e conforme a quanto indicato nell allegato A.1 al presente provvedimento, sostituisce i singoli piani comunali mancanti.

5 6 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Tutti i piani o gli stralci di piano previsti dai precedenti comma devono risultare adottati con atto del soggetto competente ai sensi dell ordinamento interno del Comune ovvero della convenzione istitutiva della forma associata. I medesimi devono inoltre essere coerenti con le disposizioni della L.R. n.67/2003. Art.4.- Istruttoria sui Piani di protezione civile. 1.- L adozione del piano di p.c. (o del relativo piano stralcio) e la sussistenza, nel medesimo piano, degli elementi di cui al comma 1 dell art.3 sono verificati dalle Province in sede di istruttoria delle domande di contributo. Ove in tale sede venga rilevata: a) La mancanza degli elementi in questione: la Provincia dichiara l inammissibilità della domanda di contributo; b) La sussistenza dei medesimi elementi ma l incoerenza del piano con le disposizioni della L.R.67/03: la Provincia segnala la propria valutazione alla Regione Toscana ed all Ente richiedente, proseguendo nell istruttoria della domanda per le ulteriori verifiche di competenza e l assegnazione dei punteggi. 2.- Sulla base della segnalazione di cui al comma 1 lettera b), ovvero d iniziativa, la Regione procede alla verifica di coerenza e, ove ravvisi l inidoneità di alcuni elementi di un piano comunale/intercomunale con la L.R.67/03, invita il Comune/Centro Intercomunale a procedere, entro il termine di 60 giorni, alle necessarie modifiche. La decorrenza del termine assegnato senza che l Ente abbia apportato le modifiche prescritte, determina la revoca del contributo al quale il medesimo fosse stato eventualmente ammesso (art. 18, lett. a del presente decreto). L ammissione, nelle more della decorrenza del termine, è disposta nel piano di riparto regionale con riserva. Art. 5 - Termini e modalità di presentazione della domanda di contributo 1.- La domanda di contributo deve essere trasmessa, a pena di irricevibilità, entro 90 giorni dalla pubblicazione sul BURT del presente provvedimento. Ai fini del rispetto del termine fa fede l invio effettuato alla Provincia. Ove il suddetto termine cada di sabato o di giorno festivo, la scadenza è automaticamente prorogata al primo giorno lavorativo successivo. 2.- Le domande sono trasmesse per posta. Ciascuna Provincia può, con proprio atto, disciplinare altre modalità di trasmissione della domanda. 3.- Tutta la documentazione (domanda e relativi allegati) deve essere inviata in duplice copia alla Provincia, la quale provvederà a trasmetterne una copia alla Regione Ove da parte di un medesimo soggetto siano presentate più domande, si tiene conto della prima pervenuta e le successive sono dichiarate irricevibili. 5. La domanda di contributo deve essere presentata compilando esclusivamente i modelli C1 per i Comuni singoli e C2 per i Centri Intercomunali. Non saranno ritenute ammissibili domande presentate utilizzando modelli diversi da quelli sopra indicati.

6 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Art.6 Redazione del progetto 1.- Il progetto può essere articolato in più interventi fra quelli previsti dall art. 2, Parte I, All. A Del. N. 368/2004, nel limite massimo di n I Centri Intercomunali devono presentare, per l intero ambito intercomunale, un unico progetto elaborato con la partecipazione totale o parziale (almeno il 50%) dei Comuni associati. Della partecipazione al progetto è dato atto con dichiarazione dei Sindaci (v. Mod. C.2 Domanda) 3.- Il progetto può comprendere: a) interventi realizzati dal Centro Intercomunale medesimo (fino ad un massimo di 3) b) interventi realizzati dai singoli Comuni associati (fino ad un massimo di tre per ciascuno) 4.- Il progetto è articolato come segue: a) un modello C3 compilato da ciascuno dei Comuni associati che partecipano al progetto, come segue: - sempre nella parte 1 (Analisi) - nelle parti 2 (Criticità), 3 (Miglioramento) solo nel caso di interventi realizzati dal Comune. b) un modello C3 compilato dal Centro Intercomunale, come segue: - sempre nella parte 1(Analisi) facendo riferimento alla sua organizzazione - nelle parti 2 (Criticità), 3 (Miglioramento) solo nel caso di interventi realizzati dal Centro Intercomunale c) un modello C3.1 compilato dal Centro Intercomunale riassuntivo degli interventi proposti complessivamente per l ambito intercomunale accompagnato da una relazione illustrativa circa le scelte effettuate nel progetto unitario 5.- I progetti presentati dai Centri Intercomunali senza la partecipazione di cui al comma 2 sono inammissibili al contributo. Art Limiti massimi del contributo. 1.- Sono determinati i seguenti limiti massimi di contributo: a) per il progetto presentato da un comune singolo, anche comprensivo di più interventi: euro 5.000,00 b) per il progetto presentato da un Centro Intercomunale l importo risultante dalla seguente somma: euro 5.000,00 per ogni Comune afferente alla forma associata e che partecipa al progetto; euro 5.000,00 per il Centro Intercomunale (ove ne sia dimostrata l effettiva attivazione, ai sensi dell art. 2 comma 1 del presente decreto); euro 5.000,00 nel caso in cui la convenzione del Centro Intercomunale ne preveda lo svolgimento delle funzioni operative in emergenza. 2.- Nel rispetto del limite massimo come sopra individuato, il progetto unitario può essere modulato finanziariamente tra gli interventi di cui all art.6, comma 3 senza vincoli. Nel caso in cui il Centro intercomunale non sia dotato del piano intercomunale di PC, gli interventi di potenziamento di cui all art.2, comma 1, lett.a) Parte I, All. A Del. n. 368/2004 sono ammissibili nel limite di importo pari alla somma di euro 5.000,00 per ciascuno dei Comuni associati che partecipano al progetto e che siano dotati dei requisiti indicati nel suddetto articolo. Analogamente il contributo per la reperibilità è ammesso nel limite di importo pari alla somma di

7 8 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del euro 5.000,00 per ciascuno dei Comuni associati che partecipano al progetto e che abbiano i requisiti di cui all art.1 comma1 del presente allegato A, ed euro 5.000,00 per il Centro Intercomunale operativo in emergenza nel cui ambito sia presente almeno un Comune con tali requisiti. 3. Il limite massimo di contributo può essere superato esclusivamente nei casi previsti dall art. 10 c. 2, Parte I all. A D.G.R. 368/2004 (progetto ritenuto particolarmente strategico dalla Provincia) e nell osservanza del comma 3 del medesimo articolo. Art Attribuzione dei punteggi e formazione della graduatoria. 1.- Le Province, nel procedere all istruttoria delle domande di contributo presentate dai Comuni in forma singola o associata, applicano i punteggi di cui all allegato A.2, Parte I facendo riferimento ai singoli interventi proposti nell ambito del progetto presentato da ciascun Ente (Mod. C.3). 2.- I punteggi assegnati ai sensi del comma 1 risultano da appositi modelli (Mod.C.4) compilati, a cura delle Province, per ciascun Ente che ha presentato il progetto, e che dovranno essere allegati alla proposta di piano di riparto Saranno ammessi a contributo esclusivamente gli interventi che abbiano raggiunto almeno il punteggio complessivo di 50 punti e che abbiano ottenuto un punteggio minimo di 5 punti sull elemento di valutazione congruenza del progetto (vedi Allegato A.2). In particolare la congruenza e la rilevanza strategica dell intervento è valutata in relazione ai seguenti elementi: Sistemi di comunicazione in emergenza Sistemi informatici per la pianificazione e per la gestione dell emergenza Acquisto/allestimento mezzi e apparecchiature a valenza sovracomunale Allestimento aree di emergenza. 4. La Provincia, sulla base dei punteggi assegnati, redige la graduatoria delle domande ammissibili ed approva la proposta di piano di riparto con le modalità di cui al successivo art Ai fini della formazione della graduatoria, la Provincia tiene conto, in caso di parità di punteggio, dei criteri di priorità indicati all art. 7, Parte II, delibera G.R.. n. 368/2004. Parte II Contributi a favore delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile Art. 9 - Termini e modalità di presentazione della domanda di contributo. 1.- La domanda di contributo deve essere trasmessa, a pena di irricevibilità, entro 90 giorni dalla pubblicazione sul BURT del presente provvedimento. Ai fini del rispetto del termine fa fede l invio effettuato alla Provincia. Ove il suddetto termine cada di sabato o di giorno festivo, la scadenza è automaticamente prorogata al primo giorno lavorativo successivo. 2.- Le domande sono trasmesse per posta. Ciascuna Provincia può, con proprio atto, disciplinare altre modalità di trasmissione della domanda.

8 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Tutta la documentazione (domanda e relativi allegati) deve essere inviata in duplice copia alla Provincia, la quale provvederà a trasmetterne una copia alla Regione Ove da parte di un medesimo soggetto siano presentate più domande, si tiene conto della prima pervenuta e le successive sono dichiarate irricevibili. 5. La domanda di contributo deve essere presentata compilando esclusivamente i modelli V1 per le Associazioni singole e V2 per i raggruppamenti di Associazioni afferenti a Coordinamenti provinciali. Non saranno ritenute ammissibili domande presentate utilizzando modelli diversi da quelli sopra indicati. Art Coordinamenti provinciali 1. - Associazioni di volontariato appartenenti a forme di Coordinamento provinciale possono raggrupparsi per presentare un unica domanda di contributo (modello V2) per la realizzazione di un progetto organico di potenziamento (modello V3.1, da allegarsi alla domanda). 2. In particolare, le Parti dalla I alla V del modello V3.1 devono essere compilate per ogni Associazione facente parte del raggruppamento costituitosi ai fini di cui al comma 1, mentre la Parte VI deve essere compilata una sola volta e contiene la proposta progettuale complessiva a favore di tutte le Associazioni che partecipano al progetto. Art. 11. Controlli 1. - Nell ambito della domanda di contributo (modelli V1 e V2) sono oggetto di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà da parte del legale rappresentante dell Associazione di volontariato i seguenti elementi: Iscrizione dell Associazione nel Registro Regionale del Volontariato (sezione provinciale di appartenenza). Convenzioni con Enti locali dichiarate nelle domande. 2. La Provincia procederà ai controlli in conformità alle disposizioni del proprio ordinamento; in mancanza seguirà le disposizioni di cui alla deliberazione della G.R. n del , per le sole domande ammesse a contributo. Art. 12 Limiti massimi del contributo 1. In conformità a quanto previsto dall art. 6 del. G.R. n. 368/2004 sono determinati i seguenti limiti massimi di contributo: a) per ciascuna domanda presentata dalle Associazioni di volontariato in forma singola: euro 5.000,00; b) ove la domanda sia presentata da un raggruppamento di Associazioni ai sensi del precedente art. 10, il limite massimo del contributo è rappresentato dall importo di euro 5.000,00 moltiplicato per il numero delle organizzazioni di volontariato che fanno parte del raggruppamento beneficiarie del contributo, fermo restando il limite del contributo di cui all art.6 comma 2 Parte II, delibera G.R.. n. 368/2004.

9 10 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Art Attribuzione dei punteggi e formazione della graduatoria Le Province, nel procedere all istruttoria delle domande di contributo presentate dalle Associazioni di volontariato in forma singola o in forma di raggruppamento, applicano i punteggi di cui all allegato A.2, Parte II facendo riferimento ai singoli interventi proposti nell ambito del progetto presentato da ciascuna Associazione o Raggruppamento di Associazioni (Mod. V3 ovvero V3.1). 2.- I punteggi assegnati ai sensi del comma 1 risultano da appositi modelli (Mod.V.4) compilati, a cura delle Province, per ciascuna Associazione o Raggruppamento di Associazioni che ha presentato il progetto, e che dovranno essere allegati alla proposta di piano di riparto. 3. Saranno ammessi a contributo esclusivamente gli interventi che abbiano raggiunto il punteggio complessivo di 50 punti La Provincia, sulla base dei punteggi assegnati, redige la graduatoria delle domande ammissibili ed approva la proposta di piano di riparto con le modalità di cui al successivo art Ai fini della formazione della graduatoria, la Provincia tiene conto, in caso di parità di punteggio, dei criteri di priorità indicati all art. 7, Parte II, delibera G.R.. n. 368/2004. Art. 14. Croce Rossa Italiana 1. - Ai fini delle presenti disposizioni, alle organizzazioni di volontariato è equiparata la Croce Rossa Italiana, gruppo volontario. Parte III Approvazione del Piano di riparto dei contributi Erogazioni e rendicontazione Art Piano di riparto. 1. Sulla base delle graduatorie redatte ed approvate ai sensi degli artt. 8 e 13 del presente decreto, la Provincia approva la proposta di piano di riparto utilizzando i modelli C5 e V5, nei quali riporta il punteggio attribuito a ciascuno degli interventi presentati rispettivamente dagli Enti (in forma singola e associata) e dalle Organizzazioni di Volontariato (singole ed in raggruppamento) e ritenuti ammissibili. 2.- La Provincia provvede altresì a trasmettere alla Regione Toscana (Settore Sistema di Protezione Civile) la proposta del piano di riparto, completa degli allegati (Modelli C4 per gli Enti e Modelli V4 per le Associazioni di Volontariato), approvata ai sensi del comma 1, entro 60 (sessanta) giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande di contributo La Regione Toscana (Settore Sistema Regionale di Protezione Civile), entro 60 giorni dalla scadenza del termine indicato al comma 2, approva con decreto dirigenziale il Piano di riparto complessivo, tenuto conto dei punteggi assegnati dalle Province. 4.- Il Piano di riparto è comunicato dalla Regione Toscana (Settore Sistema Regionale di Protezione Civile) a tutti i soggetti ammessi a contributo.

10 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Entro 30 giorni dalla comunicazione del Piano di riparto, gli Enti ammessi a contributo che nel progetto hanno indicato la compartecipazione finanziaria alla realizzazione del medesimo, devono trasmettere alla Regione e alla Provincia gli atti impegnativi della suddetta compartecipazione Il Piano è pubblicato sul B.U.R.T. e tale pubblicazione tiene luogo della comunicazione per i soggetti non ammessi a contributo. Art. 16 Tempi di realizzazione degli interventi. 1. Possono essere ammessi a finanziamento i soli progetti che danno espressamente atto di poter essere conclusi entro il 31dicembre Per i progetti non avviati entro la suddetta data è prevista la revoca del contributo; per i progetti non completati entro la medesima data, il contributo sarà revocato per la parte corrispondente agli interventi non avviati. Art Erogazioni finanziarie e rendicontazione 1.- Il contributo è erogato dal competente Ufficio della Regione Toscana (Settore Sistema Regionale di Protezione Civile) in un unica soluzione al completamento del progetto, a seguito di presentazione di relazione conclusiva comprovante la conclusione del progetto e il raggiungimento degli obiettivi ivi indicati, con allegata relativa documentazione di spesa. Su richiesta del beneficiario ed a seguito di esplicita dichiarazione di avvio del progetto può essere anticipato l importo pari al 50% della somma ammessa a contributo. 2.- Per i contributi erogati agli EE.LL. sono fatti salvi gli obblighi di rendicontazione ai sensi del D.Lgs. n.267/2000. Art. 18 Revoca del contributo L ammissione a contributo è revocata nei seguenti casi: a) mancata modifica del Piano Comunale/Intercomunale di protezione civile nel termine indicato dalla Regione Toscana ai sensi dell art. 4, comma 2; b) nel caso previsto dall art. 15, comma 5, mancata presentazione della documentazione attestante l impegno alla compartecipazione finanziaria nei termini indicati dal medesimo articolo;. c) mancato avvio del progetto entro il termine indicato dall art. 16, comma 2; per i progetti non completati entro la medesima data, la revoca sarà applicata per la parte corrispondente agli interventi non avviati. d) difformità nella realizzazione del progetto rispetto al progetto ammesso a contributo; variazioni progettuali possono essere effettuate esclusivamente previa autorizzazione della Regione su conforme parere della Provincia di competenza; e) solo per le Organizzazioni di volontariato: non conformità delle dichiarazioni sostitutive accertata in sede di controllo di cui all art. 11. Art.19 Economie 1.- Tutte le economie realizzate nella attuazione degli interventi ammessi a contributo rientrano nella disponibilità della Regione.Ove l intervento sia realizzato con la compartecipazione finanziaria del beneficiario, l economia è imputata al contributo regionale mantenendo ferma la percentuale di compartecipazione del progetto originario.

11 12 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del ALLEGATO A1 : Elementi dei Piani Comunali/Intercomunali di Protezione Civile Piani Comunali Al fine di accedere ai contributi previsti dalla delibera 368/2004, è necessario che i Comuni abbiano adottato, almeno sotto la forma di un primo stralcio, un piano contenente gli elementi di seguito riportati : A. Organizzazione Comunale in emergenza, con individuazione di : (LR 67/2003 art. 18 comma 1 lett. a) A1) Sede del centro operativo con indicazione dell indirizzo e di tutti i recapiti (telefono, fax, , ecc.); A2) Composizione del COC (in conformità alle Direttive nazionali - metodo Augustus ) e l indicazione di: Responsabile del COC con i relativi recapiti H24 (telefono, fax, , ecc.) Responsabili delle funzioni di supporto e l indicazione dell Ente di appartenenza ove diverso dal Comune, con i relativi recapiti e competenze. A3) Procedura per la gestione degli avvisi di allerta: indicazione delle varie attività da svolgere e relative competenze. A4) Procedura per l attivazione delle risorse da impiegare nelle varie fasi dell emergenza. (vedi successivo punto B) per le attività di pronto intervento. A5) Cartografia in scala adeguata con rappresentazione degli elementi contenuti nel piano, quali aree di emergenza, sede C.O.C. viabilità ecc. B. Censimento delle risorse disponibili nell ambito del territorio comunale, attraverso : (LR 67/2003 art. 18 comma 1 lett. b) B1) Individuazione delle aree/strutture di ricovero disponibili sul territorio comunale in grado di ospitare la popolazione in caso di eventi calamitosi. B2) Individuazione delle risorse Comunali e di quelle disponibili attraverso convenzioni con Ditte e Associazioni di Volontariato C. Procedure di raccordo con la Provincia, in merito a : (LR 67/2003 art. 18 comma 1 lett. c): C1) Sistemi e modalità di comunicazione e rapporto con la Sala Operativa Provinciale anche in relazione alla possibilità di integrazione, in caso di necessità, delle risorse della Provincia a supporto del Comune e alla richiesta di supporto del volontariato a livello provinciale.

12 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Piani Intercomunali Com è noto, i Centri intercomunali possono avere competenze relativamente alle sole funzioni in ordinario, ovvero anche compiti operativi per la gestione dell emergenza, secondo quanto previsto nell atto associativo. In entrambi i casi spetta comunque al Centro intercomunale la redazione del piano intercomunale di protezione civile (contenuto minimo della forma associata per corrispondere ai requisiti di cui all art.4 della D.G.R. 368/04) Al fine di accedere ai contributi previsti dalla delibera 368/2004, è necessario che il Centro Intercomunale abbia adottato, almeno sotto la forma di un primo stralcio, un piano intercomunale contenente gli elementi di seguito riportati : A. Organizzazione intercomunale in emergenza, con individuazione di : (LR 67/2003 art. 18 comma 1 lett. a) A1) Sede del centro operativo intercomunale ovvero, nel caso di non operatività del Centro in emergenza, le sedi dei centri operativi comunali dei singoli Comuni, con indicazione dell indirizzo e di tutti i recapiti (telefono, fax, , ecc.); A2) Composizione del Centro Operativo Intercomunale ovvero, nel caso di non operatività del Centro in emergenza, dei COC dei Comuni afferenti(in conformità alle Direttive nazionali_metodo Augustus ) e l indicazione di: Responsabile del Centro Operativo Intercomunale ovvero dei Centri Operativi Comunali con i relativi recapiti H24 (telefono, fax, , ecc.) Responsabili delle corrispondenti funzioni di supporto e l indicazione dell Ente di appartenenza ove diverso dal Comune, con i relativi recapiti e competenze. A3) Procedura per la gestione degli avvisi di allerta: indicazione delle varie attività da svolgere e relative competenze. A4) Procedura per l attivazione delle risorse da impiegare nelle varie fasi dell emergenza. (vedi successivo punto B) per le attività di pronto intervento. A5) Cartografia in scala adeguata con rappresentazione degli elementi contenuti nel piano, quali aree di emergenza, sede del Centro Operativo Intercomunale, sedi dei C.O.C., viabilità ecc. B. Censimento delle risorse disponibili nell ambito intercomunale, attraverso : (LR 67/2003 art. 18 comma 1 lett. b) B1) Individuazione delle aree/strutture di ricovero disponibili nell ambito intercomunale in grado di ospitare la popolazione in caso di eventi calamitosi. B2) Individuazione delle risorse disponibili ai livelli Comunali ed Intercomunale, e di quelle disponibili attraverso convenzioni con Ditte e Associazioni di Volontariato. C. Procedure di raccordo con la Provincia, in merito a :

13 14 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del (LR 67/2003 art. 18 comma 1 lett. c): C1) Sistemi e modalità di comunicazione e rapporto con la Sala Operativa Provinciale anche in relazione alla possibilità di integrazione, in caso di necessità, delle risorse della Provincia a supporto dei Comuni facenti parte dell ambito intercomunale ed alla richiesta di supporto del volontariato a livello provinciale. NOTA: OVE NON SIANO STATI ADOTTATI PIANI COMUNALI / INTERCOMUNALI CON I REQUISITI SOPRA INDICATI, NON POSSONO ESSERE CONCESSI CONTRIBUTI SE NON PER LA REDAZIONE DEL PIANO E PER LA SUCCESSIVA ORGANIZZAZIONE DI ESERCITAZIONI

14 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Allegato A.2 ASSEGNAZIONE DEI PUNTEGGI PARTE I - ASSEGNAZIONE DEI PUNTEGGI AGLI ENTI SINGOLI O ASSOCIATI Punteggio massimo 100 punti così distribuiti: a) Grado di rischio fino a 20 punti b) Congruenza del progetto/interventi. fino a 10 punti c) Dimensione dei Comuni/CI fino a 20 punti d) Qualità del progetto. fino a 40 punti e) Compartecipazione finanziaria fino a 10 punti Grado di rischio: fino a punti Rischio idrogeologico fino a punti 8 e in particolare : Comuni o ambiti sovracomunali (per i CI) con popolazione situata in zone a rischio elevato(r3) e molto elevato (R4) (con riferimento ai PAI): con abitanti a rischio dal 5% fino al 20 % della popolazione....punti 4 con abitanti a rischio superiore al 20 % della popolazione....punti 8 Per i progetti presentati dai Comuni singoli le percentuali si calcolano con riferimento alla popolazione residente nel Comune e soggetta a rischio. Per i progetti presentati dai Centri Intercomunali le percentuali si calcolano con riferimento alla popolazione residente nell ambito territoriale di riferimento (CI) e soggetta a rischio. 2. Rischio sismico: fino a punti 8 e in particolare: In base alla nuova classificazione sismica Per i progetti presentati dai singoli Comuni: Per Comuni classificata in zona 2 (Ord.PCM 20 marzo 2003 n.3274).punti 4 Per Comuni classificati in zona 2 ed a maggior rischio sismico (Del.G.R. n.751 del 28/07/2003).Punti 8 Per i progetti presentati dai Centri Intercomunali Per presenza di uno o più Comuni classificati in zona 2 (Ord.PCM 20 marzo 2003 n.3274) Punti 4 Per presenza di uno o più Comuni classificati in zona 2 ed a maggior rischio sismico (Del.G.R. n.751 del 28/07/2003).Punti 8 3. Rischio industriale: fino a punti 4 e in particolare : Per i progetti presentati dai singoli Comuni: Per Comuni aventi nel territorio una industria a rischio rilevante...punti 2 Per Comuni aventi nel territorio più di un industria a rischio rilevante Punti 4

15 16 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Per i progetti presentati dai Centri Intercomunali: Per presenza di uno o più Comuni aventi nel territorio una industria a rischio rilevante. Punti 2 Per presenza di uno o più Comuni aventi nel territorio più di una industria a rischio rilevante..punti 4 Dimensione del Comune o dell ambito territoriale: fino a punti 20 Per i progetti presentati dai singoli Comuni: Per Comuni con popolazione da fino a abitanti.punti 5 Per Comuni con popolazione da a abitanti.. Punti 10 Per Comuni con popolazione fino a abitanti. Punti 20 Per i progetti presentati dai Centri Intercomunali: Per ambiti con almeno due Comuni con popolazione da a abitanti. Punti 5 Per ambiti con almeno due Comuni con popolazione da a abitanti.punti 10 Per ambiti con almeno due Comuni con popolazione fino a abitanti.punti 20 Congruenza dell intervento proposto rispetto all organizzazione complessiva del Sistema provinciale di protezione civile (*) fino a punti 10 Congruente.Punti 5 Congruente e strategico..punti 10 Qualità dell intervento fino a punti 40 Idoneità al superamento delle criticità evidenziate nel progetto.. Punti 0 10 Idoneità al raggiungimento degli obiettivi di cui all art. 1 del. G.R. n- 368/04.. Punti 0 20 Rapporto costi benefici (in termini qualitativi) Punti 0-10 Compartecipazione finanziaria al progetto : fino a punti 10 Compartecipazione finanziaria oltre il 20 % dell importo di progetto...punti 5 Compartecipazione finanziaria oltre il 40% dell importo di progetto. Punti 10 (*) la congruenza e la rilevanza strategica dell intervento è in particolare valutata in relazione ai seguenti elementi: Sistemi di comunicazione in emergenza Sistemi informatici per la pianificazione e per la gestione dell emergenza Acquisto/allestimento mezzi e apparecchiature a valenza sovracomunale Allestimento aree di emergenza

16 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del PARTE II - ASSEGNAZIONE DEI PUNTEGGI ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO SINGOLE O IN RAGGRUPPAMENTO Punteggio massimo 100 punti così distribuiti: a) Esistenza di rapporti convenzionali con gli Enti Locali fino a 30 punti b) Rilevanza dell attività svolta dall Associazione fino a 40 punti c) Rilevanza del Progetto fino a 30 punti Esistenza di rapporti convenzionali con gli EE.LL.per le attività di p.c.: fino a punti 30 Associazioni che collaborano con gli EE.LL. mediante rapporti convenzionali: In ambito sovracomunale e/o provinciale Punti 30 In ambito comunale Punti 15 Associazioni che collaborano con gli EE.LL. in assenza di rapporti convenzionali Punti 5 Rilevanza dell attività svolta dall Associazione nell ambito della complessiva organizzazione provinciale di protezione civile: fino a punti 40 Associazioni che collaborano operativamente con gli EE.LL in via continuativa: In emergenza di protezione civile ed in ordinario (pianificazione, formazione, monitoraggio etc ) in quanto afferenti al coordinamento provinciale Punti 40 non afferenti al coordinamento provinciale Punti 30 Esclusivamente in interventi di emergenza di protezione civile Punti 20 Esclusivamente in attività ordinarie Punti 10 Rilevanza del progetto: fino a punti 30 Il Progetto: Accresce il livello di integrazione fra l Organizzazione di volontariato e gli EE.LL Punti 30 Migliora la capacità di intervento dell Organizzazione di volontariato Punti 20 Sviluppa la partecipazione dell Organizzazione di volontariato alla elaborazione ed attuazione dei piani di protezione civile locali Punti 10

17 18 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Direzione Generale della Presidenza Settore Sistema Regionale di Protezione Civile Modello C 1 DOMANDA DI CONTRIBUTO (Per il Comune singolo) Alla PROVINCIA DI... Servizio di Protezione Civile Via.. Alla REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Presidenza Settore Sistema Regionale di Protezione Civile Via Cavour, Firenze OGGETTO: Domanda di contributo ai sensi della deliberazione G.R. N. 368 del e decreto dirigenziale di attuazione Il sottoscritto, in qualità di Sindaco del Comune di., CAP., Tel Fax .. C H I E D E in relazione a quanto disposto dalla deliberazione di Giunta e dal decreto indicati in oggetto la concessione di un contributo totale di Euro (fino ad un massimo di Euro 5.000,00 fatto salvo quanto indicato all art.10 cc. 2 e 3 Parte I ALL. A Del.G.R. 368/04) relativo a: n. 1. Allestimento/Potenziamento del Centro Operativo comunale (1) Euro.. n. 2. Allestimento di strutture logistiche (es. aree di emergenza, depositi, magazzini) (1) Euro n. 3. Disponibilità mezzi e strumenti operativi (1) Euro

18 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del n. 4. Elaborazione del Piano (2) Euro n. 5. Esercitazioni per la verifica dei Piani Euro.. (1) (2) n. 6. Informazione alla popolazione circa i contenuti del Piano (1) Euro.. n. 7. Istituzione centralino e P.I. H24 (3) Euro Note: (1) Contributo ammissibile solo per i Comuni che hanno adottato il Piano di protezione civile e dotati di servizio di centralino e pronto intervento (P.I.) operativo H24 per le attività di protezione civile (art. 2, comma 1, lett.a, Parte I, all. A D.G.R. n. 368/2004). (2) Contributo ammissibile per i Comuni che non hanno adottato il Piano di p. c. (art. 2, comma 1, lett. b, Parte I, all. A D.G.R. n. 368/2004) e limitatamente alla parte del medesimo che disciplina l organizzazione e le procedure proprie dell Ente per fronteggiare l emergenza, in conformità all art. 18 c. 1 L.R. n. 67/03. (3) Contributo ammissibile solo per i Comuni dotati di piano di protezione civile e che presentano tutti i requisiti di cui all art.6 commi 1, 2, 3 del Regolamento di attuazione n.9 del 23/06/2004 Disposizioni per l attuazione della L.R. 67/2003. Interventi finanziari della Regione per attività di soccorso (art. 2, commi 2, 3, 4 Parte I, all. A D.G.R. n. 368/2004). A tal fine dichiara che: L Ente ha adottato il Piano di P.C. * NO SI Il Piano adottato è conforme a quanto indicato nell allegato A/1: NO SI L Ente, per le attività di p.c., è dotato di Centralino e Pronto Intervento H24 (**) NO SI l Ente ha percepito i contributi di cui alla deliberazione di Giunta Regionale n. 78 del : NO SI per l importo di euro * Il Piano si intende adottato in presenza provvedimento formale di adozione da parte dell Ente richiedente. ** L attività di centralino e pronto intervento H24 è esercitata tramite l individuazione di un recapito telefonico dell Ente, operativo H24 e del personale addetto al quale compete l attivazione delle procedure operative aventi ad oggetto la gestione degli avvisi di allerta e degli eventuali interventi tecnici di emergenza.

19 20 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Si precisa che: Il Responsabile del progetto è... Telefono Fax In caso di accoglimento della domanda di contributo, la somma assegnata potrà essere erogata dalla Regione Toscana tramite accredito sul seguente conto corrente bancario: C/C n Agenzia n. Comune.. Banca. via/piazza. C.A.P Provincia cod. ABI.. cod. CAB Codice Fiscale. Data. Firma del Sindaco (o suo delegato) Ai sensi e per gli effetti di cui all art. 10 della legge 675/96 dichiaro di essere informato che i dati personali raccolti saranno trattenuti, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa e che al riguardo mi competono tutti i diritti previsti dall art. 13 della medesima legge. Titolare del trattamento: Regione Toscana Giunta Regionale. Responsabile del trattamento: Dirigente Responsabile del Settore Sistema Regionale di Protezione Civile, Direzione Generale della Presidenza. Firma Si allegano alla presente: Progetto per il potenziamento dell operatività del Comune (Modello C3 ). Piano Comunale di Protezione Civile, ove non già trasmesso (in questo caso indicare gli estremi dell atto di trasmissione:.) e ad esclusione dei soli casi previsti dell art. 2, comma 1, lett. b, Parte I - D.G.R. n. 368/2004.

20 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Direzione Generale della Presidenza Settore Sistema Regionale di Protezione Civile Modello C2 DOMANDA DI CONTRIBUTO PER LE FORME ASSOCIATE (Per Enti che svolgono le funzioni di protezione civile in forma associata secondo apposita Convenzione. La domanda, unica per l intero ambito associato, deve essere presentata dall Ente capofila/ delegato per lo svolgimento delle suddette funzioni) Alla PROVINCIA DI Servizio di Protezione Civile Via Alla REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Presidenza Settore Sistema Regionale di Protezione Civile Via Cavour, Firenze OGGETTO: Domanda di contributo ai sensi della deliberazione G.R. N. 368 del e decreto dirigenziale di attuazione Il sottoscritto, in qualità di: Sindaco del Comune di.., Presidente della Comunità Montana... Presidente del Circondario.. in quanto Ente capofila/delegato dei Comuni associati di seguito indicati:......

21 22 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del C H I E D E in relazione a quanto disposto dalla deliberazione di Giunta e dal decreto indicati in oggetto la concessione di un contributo complessivo di Euro(*) relativo a: n.1. Allestimento/Potenziamento del Centro Operativo (0) (1) : per il Centro Intercomunale Euro.. per i Comuni di : Euro.. n.2. Allestimento di strutture logistiche (es. aree di emergenza, depositi, magazzini): per il Centro Intercomunale Euro.. per i Comuni di :.. Euro.. n.3. Disponibilità mezzi e strumenti operativi: per il Centro Intercomunale Euro.. (0) (1) per i Comuni di :... Euro.. n.4. Elaborazione del Piano: (0) (2) per il Centro Intercomunale Euro.. per i Comuni di :... Euro.. n.5. Esercitazioni per la verifica dei Piani: (0) (1) (2) per il Centro Intercomunale Euro.. per i Comuni di :.. Euro.. n.6. Informazione alla popolazione circa i contenuti del Piano: per il Centro Intercomunale Euro.. (0) (1) (0) (1)

22 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del per i Comuni di : Euro.. n.7. Istituzione centralino e Pronto Intervento H24: per il Centro Intercomunale Euro. per i Comuni di :. Euro.. Note: (*) Per le forme associate il contributo massimo è commisurato a Euro 5.000,00 per ogni Comune afferente e che partecipa al progetto, compreso il Centro Intercomunale (per quest ultimo solo nel caso in cui sussistano le condizioni di cui alla nota (0)), incrementato di Euro 5.000,00 nel caso in cui la convenzione del C.I. ne preveda lo svolgimento di funzioni operative in emergenza. Tale importo può essere superato esclusivamente nei casi previsti dall art.10 cc.2e3 Parte I All. A Del. G.R. 368/04. (0) Per i Centri Intercomunali costituitisi da oltre un anno il contributo è ammissibile solo in quanto sia dimostrata l effettiva attivazione della forma associata mediante una relazione da allegarsi alla presente domanda, con particolare riferimento ai seguenti indicatori: - Sede; - Personale preposto alle attività del C.I.; - Attività svolta. (1) Contributo ammissibile per i Comuni/Centri Intercomunali dotati di Piano di protezione civile e di servizio di centralino e pronto intervento (P.I.) operativo H24 (art. 2, comma 1, lett.a, Parte I, all. A D.G.R. n. 368/2004). I Centri Intercomunali non operativi in emergenza possono accedere ai contributi per gli interventi n.5 e n. 6 e solo se dotati di Piano Intercomunale di Protezione Civile. (2) Contributo ammissibile per i Comuni/Centri Intercomunali che non hanno adottato il Piano di p. c. (art. 2, comma 1, lett. b, Parte I, all. A D.G.R. n. 368/2004) e limitatamente alla parte del medesimo che disciplina l organizzazione e le procedure proprie dell Ente per fronteggiare l emergenza, in conformità all art. 18 c. 1 L.R. n. 67/03. Il contributo per l intervento n.5 è ammissibile solo dopo l avvenuta adozione del piano di p.c. (3) Contributo ammissibile solo per i Comuni dotati di piano di protezione civile e che presentano tutti i requisiti di cui all art.6 del Regolamento di attuazione n.9 del 23/06/2004 Disposizioni per l attuazione della L.R. 67/2003. Interventi finanziari della Regione per attività di soccorso (art. 2, commi 2, 3, 4 Parte I, all. A D.G.R. n. 368/2004) e per i Centri Intercomunali in cui sia presente almeno uno dei Comuni di cui sopra, e che siano dotati di Piano intercomunale di p.c. e di Convenzione che ne preveda l operatività in emergenza. (0) (3) A tal fine dichiara che: Relativamente al Centro Intercomunale per il quale si chiede il contributo: Il Centro ha adottato il Piano di P.C. * NO SI Il Piano adottato è conforme a quanto indicato nell allegato A/1: NO SI

23 24 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Il Centro, per le attività di p.c., è dotato di Centralino e Pronto Intervento H24 (**) NO SI Il Centro ha percepito i contributi di cui alla deliberazione di Giunta Regionale n. 78 del : NO SI per l importo di. * Il Piano si intende adottato in presenza di provvedimento formale di adozione da parte del soggetto competente ai sensi dell ordinamento interno del Comune ovvero della convenzione istitutiva della forma associata. ** L attività di centralino e pronto intervento H24 è esercitata tramite l individuazione di un recapito telefonico dell Ente, operativo H24 e del personale addetto al quale compete l attivazione delle procedure operative aventi ad oggetto la gestione degli avvisi di allerta e degli eventuali interventi tecnici di emergenza. L esercizio associato è stato istituito con Convenzione stipulata in data O Allegata alla presente domanda. O Già trasmessa alla Regione Toscana. (in tale caso indicare gli estremi del procedimento in base al quale la convenzione è stata trasmessa): ovvero L esercizio associato è stato deliberato dai singoli enti con i seguenti provvedimenti :.. e sarà formalizzato con convenzione da stipulare e trasmettere alla Regione Toscana entro 30 giorni dalla comunicazione del piano di riparto dei contributi pena la revoca del contributo concesso L esercizio in forma associata sarà realizzato tramite : O Delega a O Comune capofila.. La forma associata svolge regolarmente a far data dal.le proprie funzioni nelle attività di protezione civile come da convenzione sottoscritta, e la medesima convenzione prevede lo svolgimento di attività operative in emergenza (es. reperibilità H24 e pronto intervento): SI NO

24 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI CIASCUN COMUNE AFFERENTE AL C.I. E PER IL QUALE SI RICHIEDE IL CONTRIBUTO (questa pagina deve essere compilata dal Sindaco di ciascun Comune afferente al C.I per il quale si richiede il contributo) Il sottoscritto, in qualità di Sindaco del Comune di afferente al Centro Intercomunale di:.. CAP,Tel Fax DICHIARA di aderire al progetto unitario allegato alla presente domanda di contributo presentata e sottoscritta dall Ente capofila/delegato del Centro Intercomunale suddetto; ai fini dell ammissibilità a contributo per la propria quotaparte, così come individuata negli elaborati del progetto, quanto di seguito riportato: L Ente ha adottato il Piano di P.C. * NO SI Il Piano adottato è conforme a quanto indicato nell allegato A/1: NO SI L Ente, per le attività di p.c., è dotato di Centralino e Pronto Intervento H24 (**) NO SI l Ente ha percepito i contributi di cui alla deliberazione di Giunta Regionale n. 78 del : NO SI per l importo di. Note * Si intendono dotati di Piano i Comuni che abbiano adottato il medesimo con provvedimento formale. Ove esiste e sia stato adottato il Piano Intercomunale conforme ai requisiti di cui all Allegato B questo è da ritenersi sostitutivo dei singoli Piani Comunali ai sensi dell art. della LR 67. ** L operatività H24 del servizio di centralino e di pronto intervento è da intendersi capacità di attivazione delle procedure operative per la gestione delle segnalazioni di situazioni di criticità e direzione degli eventuali interventi tecnici di emergenza. In caso di accoglimento della domanda di contributo, la somma assegnata al Comune potrà essere erogata dalla Regione Toscana tramite accredito sul seguente conto corrente bancario: C/C n Banca. Agenzia n Via/piazza.. Comune C.A.P Provincia cod. ABI.. cod. CAB Cod. Fisc. del Comune Firma del Sindaco (o suo delegato)

25 26 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Si precisa che: Il Responsabile del progetto è.. Telefono Fax In caso di accoglimento della domanda di contributo, la somma assegnata al Centro Intercomunale per la propria quotaparte potrà essere erogata dalla Regione : C/C n Banca. Agenzia n Via/piazza.. Comune C.A.P Provincia cod. ABI.. cod. CAB Codice Fiscale del Comune. Data. Firma del Sindaco/Pres. Com. Mont./Pres. Circondario (o suo delegato)... Ai sensi e per gli effetti di cui all art. 10 della legge 675/96 dichiaro di essere informato che i dati personali raccolti saranno trattenuti, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa e che al riguardo mi competono tutti i diritti previsti dall art. 13 della medesima legge. Titolare del trattamento: Regione Toscana Giunta Regionale. Responsabile del trattamento: Dirigente Responsabile del Settore Sistema Regionale di Protezione Civile, Direzione Generale della Presidenza. Firma..

26 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Si allegano alla presente: Progetto per il potenziamento dell operatività del Centro Intercomunale e/o del/i Comuni afferenti al Centro (Modello C3). Quadro riepilogativo degli importi a contributo (Modello C3/1) Convenzione di istituzione della forma associata. (Solo se già stipulata e non ancora trasmessa). Piano Intercomunale ovvero Piani Comunali di Protezione Civile dei Comuni per i quali si richiede il finanziamento (ad esclusione dei soli casi previsti dell art. 2, comma 1, lett. b, Parte I - D.G.R. n. 368/2004), ove non già trasmesso/i (indicare gli estremi del documento della trasmissione). Relazione comprovante l effettiva attivazione della forma associata (vedi nota 0 ).

27 28 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Direzione Generale della Presidenza Settore Sistema Regionale di Protezione Civile Modello C3.1 QUADRO RIEPILOGATIVO DEGLI INTERVENTI PROPOSTI CENTRO INTERCOMUNALE DI: PROV. DI: Quadro da compilarsi ESCLUSIVAMENTE dai Centri Intercomunali (da allegarsi al Progetto, mod. C3). ENTE REALIZZATORE COMUNE / C.I. N.1 Allest./Potenz. Sede N.2 Allestimento. strutture logistiche IMPORTI DEL PROGETTO COMPLESSIVO N.3 Disponibilità mezzi e strum. operativi N.4 Redaz.ne piano com/intercom. di prot.civ. N.5 Organizzazione di esercitazioni N.6 Informazione N.7 Istituz. Serv. Centralino e P.I. H24 TOT.PER ENTE TOTALE (1) Note: (1) Questo importo NON può superare l importo massimo ammissibile previsto per le forme associate ( vedi art. 7 all. A al presente decreto). Allegare al presente modello una relazione illustrativa circa le scelte effettuate nel progetto unitario

28 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 35 del Direzione Generale della Presidenza Settore Sistema Regionale di Protezione Civile Modello C3 PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELL OPERATIVITA DEL : O COMUNE DI, afferente al Centro Intercomunale di O CENTRO INTERCOMUNALE DI (Barrare una sola delle due caselle) Per le forme associate, il progetto è unico ed è composto da tanti modelli C3 per ogni Comune afferente al Centro e che partecipa al progetto, più un modello C3 per il Centro Intercomunale e compilato con riferimento all intero ambito territoriale della forma associata. Il Centro Intercomunale che presenta il progetto, unico per l intero ambito di competenza ai sensi di quanto indicato all art. 3, c. 2, Parte I, Delib. 368/04, deve compilare anche il Quadro Riepilogativo degli importi a contributo (Modello C3/1). PARTE I ANALISI DELL ORGANIZZAZIONE ATTUALE 1.1 Dati generali sulla Struttura di Protezione Civile Dati relativi all Ufficio di Protezione Civile del Comune / Centro Intercomunale o alla struttura che ne ricopre le funzioni (es LL.PP. o Polizia Municipale). Indicare riferimenti telefonici e fax ufficiali per le comunicazioni di Protezione Civile. Denominazione dell Ufficio competente per la p.c. Via Località Telefono Uff. Prot. Civ. : Fax Uff. Prot. Civ.: Uff. Prot. Civ.: cap Responsabile dell Ufficio di p.c.: Qualifica: Nome e Cognome Tel. Fisso diretto Tel. Cellulare N. Personale addetto all Ufficio di p.c. : In via esclusiva per la p.c. n. di cui a tempo determinato n. Con altri compiti n. di cui a tempo determinato n.

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