Scrivere per il Web, accessibilità e linee guida nazionali per i siti delle. Pubbliche Amministrazioni

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1 Scrivere per il Web, accessibilità e linee guida nazionali per i siti delle Pubbliche Amministrazioni

2 Sommario Accessibilità 2 Introduzione 2 Il W3C (Wold Wide Web Consortium) 3 I siti web delle Pubbliche Amministrazioni 4 La legge Stanca 4 I requisiti tecnici e diversi livelli di accessibilità agli strumenti informatici (D.M. 5 8/2005) Il Codice di Amministrazione Digitale (CAD) 6 Le Linee Guida dei siti web delle Pubbliche Amministrazioni 7 Il dominio gov.it 9

3 Accessibilità In informatica il termine accessibilità significa poter garantire a persone con ridotta o impedita capacità sensoriale, motoria o psichica (portatrici cioè di disabilità temporanea o stabile) di utilizzare dispositivi, servizi o risorse digitali. Accessibilità per Web significa principalmente abbattere le barriere architettoniche informatiche che impediscono ad utenti disabili l utilizzo di internet. Introduzione L importanza dell accesso dei disabili alle tecnologie informatiche è stata sottolineata da tempo in numerosi documenti internazionali ed è argomento prioritario nei programmi della Commissione europea. Anche a livello nazionale si è posta la necessità di elaborare strategie operative per il raggiungimento di questi obiettivi, fissando regole compatibili con il rapido evolversi della tecnologia e in grado di tenere conto del panorama vasto e composito delle necessità dei disabili. Perché un sito web possa definirsi accessibile deve rispettare dei requisiti: - utilizzare un codice corretto secondo i parametri del W3C - i testi devono essere chiari e facilmente comprensibili - utilizzare testi alternativi per ogni contenuto multimediale - i titoli ed i link devono essere chiari anche al di fuori del loro contesto, la dicitura clicca qui non risulta quindi, accessibile e deve essere evitata - disposizione coerente dei contenuti e dell interfaccia grafica Rif.: Sito sull accessibilità

4 Il W3C (World Wide Web Consortium) Per appurare che vengano rispettati i criteri di accessibilità e per un miglioramento del web in generale, sono a disposizione dei validatori che costituiscono un punto di riferimento, fra questi il più comune e diffuso è il World Wide Web Consortium meglio conosciuto come W3C. Nel 1994 Tim Berners Lee, in collaborazione con il CERN, creò un associazione il cui scopo era quello di uniformare e migliorare i protocolli ed il linguaggio per il Web e svilupparne le potenzialità. Fra gli obiettivi del W3C c è quello di aprire nuove strade ai portatori di handicap, anche gravi, cercando di studiare i modi per rendere più agevole possibile l'accesso al web da parte di queste persone diversamente abili. Il web è unico perché è libero. Chiunque può creare un documento html e metterlo gratuitamente online. Il W3C cerca di evitare che interessi di qualsiasi genere possano porre un freno a questa assoluta libertà. Rif.: Le attività del W3C si dividono in 4 aree specifiche: - Architecture Domain: ha il compito di gestire la tecnologia che è alla base del web. - Interaction Domain: cerca di semplificare l'interazione uomo-informazioni ed il modo di connettersi al web. - Technology and Society Domain: ha il ruolo di adattare l'infrastruttura tecnologica agli interessi sociali, legali e pubblici. - Web Accessibility Initiative (WAI): il suo lavoro è garantire che chiunque possa sfruttare appieno le potenzialità del web. Il suo lavoro si articola in 5 aree tematiche: tecnologia, linee guida, strumenti, educazione ed aiuto ai bisognosi, ricerca e sviluppo. Rif.: Web Content Accessibility Guidelines 1.0 Web Content Accessibility Guidelines 1.0 versione italiana Web Content Accessibility Guidelines 2.0 versione italiana

5 I siti web delle pubbliche amministrazioni In un ottica di sviluppo continuo dell utilizzo di internet e dei siti web, le Pubbliche Amministrazioni hanno dovuto uniformarsi per rendere più fruibile l utilizzo dei propri siti web. Per garantire un servizio all insegna della trasparenza e dell efficienza ma anche per rendere i siti accessibili a tutti gli utenti, sono state emanate leggi per poter garantire un servizio migliore in tal senso. La legge Stanca Il 9 gennaio 2004 è stata emanata, in applicazione del principio costituzionale di eguaglianza, la cosiddetta "Legge Stanca sull'accessibilità che ha lo scopo di abbattere le "barriere virtuali" che limitano l'accesso dei disabili ad internet e li escludono dal mondo del lavoro e da una migliore qualità della vita. La Legge Stanca, nei confronti della pubblica amministrazione, prevede sanzioni nel caso in cui i siti Internet non rispettino i requisiti di accessibilità. La legge nasce dall unione di una serie di disegni di legge in materia di accessibilità, tra cui il pdl 3486 (Campa-Palmieri) e il disegno di legge predisposto dal Governo e fortemente voluto dal Ministro per l'innovazione e le Tecnologie, on. Lucio Stanca (pdl 3978). La legge è formata da 12 articoli ed i punti principali sono: - tutti i siti internet dovranno rispettare i requisiti di accessibilità - le pubbliche amministrazioni, negli acquisti di prodotti informatici (hardware e software) devono anteporre come titolo preferenziale, quello dell accessibilità - I siti internet privati non hanno l obbligo di accessibilità, ma il provvedimento è comunque fattore di stimolo a promuovere l'accessibilità dei loro siti - tutti i libri di testo delle scuole, ove possibile, saranno resi disponibili in formati leggibili al computer da non vedenti o ipovedenti o con altre disabilità Rif. Legge Stanca

6 I requisiti tecnici e diversi livelli di accessibilità agli strumenti informatici (D.M. 8 luglio 2005) Il decreto è composto da una parte generale formata da otto articoli in cui sono contenuti riferimenti a termini tecnici e ambito di applicazione e da cinque allegati tecnici. - Allegato A: Verifica tecnica e requisiti tecnici di accessibilità delle applicazioni basate su tecnologie internet (22 requisiti minimi) - Allegato B: Metodologia e criteri di valutazione per la verifica soggettiva dell'accessibilità delle applicazioni basate su tecnologie internet. - Allegato C: Requisiti tecnici di accessibilità per i personal computer di tipo desktop e portatili. - Allegato D: Requisiti tecnici di accessibilità per l'ambiente operativo, le applicazioni e i prodotti a scaffale. - Allegato E: Logo di accessibilità dei siti Web e delle applicazioni realizzate con tecnologie internet. - Allegato F: Importi massimi dovuti dai soggetti privati come corrispettivo per l'attività svolta dai valutatori L allegato A (contenente i 22 requisiti minimi) determina il livello minimo obbligatorio di accessibilità per i siti INTERNET delle P.A. ed estende la sua applicazione non solo ai "siti web" ma anche alle "applicazioni internet". Per ciascun requisito viene indicato il numero d'ordine, l'enunciato, il riferimento ai punti di controllo delle Web Content Accessibility Guidelines - versione 1.0 (WCAG 1.0) del W3C-WAI, nonché il riferimento agli standard definiti nella Sezione 508 del "Rehabilitation Act". I punti di controllo del W3CWAI, eventualmente richiamati, sono da intendersi soltanto come elementi di riferimento Rif. D.M ; Guida ai 22 requisiti tecnici Requisiti tecnici e diversi livelli per l accessibilità agli strumenti informatici Sintesi dei 22 requisiti Bozza di discussione dei nuovi requisiti

7 Il Codice di Amministrazione Digitale (CAD) del 7 marzo 2005 Il Codice di Amministrazione Digitale è stato emanato con lo scopo di presiedere all utilizzo degli strumenti informatici nei rapporti fra pubblica amministrazione e cittadini. E stato emanato il 7 marzo 2005 ed è entrato in vigore il 1 gennaio Ha il fine di assicurare e regolare la disponibilità, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell informazione in modalità digitale utilizzando con le modalità più appropriate le tecnologie dell informazione e della comunicazione all'interno della Pubblica Amministrazione nei rapporti fra questa ed i cittadini. Dal 2005 al 2009 il CAD è stato integrato e migliorato da decreti legislativi e leggi quali ad esempio: - D. Lgs 159/2006 che reca disposizioni integrative al D.Lgs 82/ D.P.C.M Regole tecniche e di sicurezza per il funzionamento del sistema pubblico di connettività previste dall art D.L. 185/ L. 69/2009 Rif. D. Lgs 82 del 7 marzo 2005

8 Le Linee Guida Nel 2009 con la Direttiva n 8 vengono previste linee guida che hanno il compito di fornire alle Pubbliche Amministrazioni i principi generali per gestire, aggiornare e migliorare i siti pubblici e ridurre i siti obsoleti. Le linee guida sono state pubblicate dopo essere passati attraverso 4 fasi: 1) marzo 2010 è stato costituito un gruppo di lavoro a cui hanno partecipato esponenti del DigitPA, FormezPA, Dipartimento della Funzione Pubblica e Dipartimento di digitalizzazione e innovazione tecnologica che hanno elaborato una versione preliminare 2) aprile/maggio 2010 è stata avviata una sorta di discussione attraverso un forum on line fra tutti i soggetti interessati, ossia cittadini, fornitori e Pubbliche Amministrazioni 3) giugno/luglio 2010 in base ai risultati ottenuti dal forum, è stata predisposta un ulteriore revisione delle linee guida 4) luglio 2010 pubblicazione delle Linee Guida a cui le Pubbliche Amministrazione devono attenersi I siti web della P.A. devono avere come obbiettivo quello di offrire all utenza un tipo di informazione di qualità che risponda a determinate caratteristiche, quali ad esempio: Semplificare l interazione fra P.A. e utenza Rispettare il principio di trasparenza dell azione amministrativa Far sì che i contenuti siano facilmente reperibili Mantenere costantemente aggiornato il sito Vengono individuate 2 macrotipologie di siti pubblici: 1) I siti istituzionali che hanno il compito di presentare un istituzione pubblica 2) I siti tematici che, come dice il nome, trattano temi specifici e possono essere realizzati anche in collaborazione fra varie amministrazioni. Entrambe le tipologie devono perseguire il fine di raggiungere il massimo livello di funzionalità nei servizi offerti all utenza Le linee guida sono divise in 2 sezioni e 4 appendici. La prima sezione riporta la normativa di riferimento a cui la P.A. deve attenersi, definisce i destinatari cui sono rivolte le linee guida e le figure chiave, cioè il responsabile o i responsabili dei contenuti del sito. Nella seconda sezione vengono forniti i criteri e gli strumenti da adottare e si divide a sua volta in 5 parti: 1) vengono identificati gli interventi da realizzare in base alle diverse tipologie dei siti pubblici 2) razionalizzazione dei contenuti e riduzione dei siti web obsoleti. Fornisce uno schema logico di partenza che permetta alle P.A. di pianificare le attività necessarie allo svolgimento di quanto sopra 3) vengono proposti criteri di indirizzo che permettano alle P.A. di migliorare costantemente la qualità dei propri siti web 4) Individua i criteri e gli strumenti per il trattamento dei dati e della documentazione pubblica 5) Vengono forniti principi generali utili alle P.A. che vogliano confrontarsi su temi quali il customer satisfaction, la rilevazione di qualità attraverso un confronto fra le varie amministrazioni ed i cittadini

9 Le 4 appendici integrano i 5 punti precedenti. L Appendice 1 descrive i contenuti minimi che devono essere presenti nei siti istituzionali ed in quelli tematici L Appendice 2 suggerisce un modello per la strutturazione dei siti web e fornisce criteri per l individuazione delle categorie applicabili al proprio dominio L Appendice 3 offre raccomandazioni per la realizzazione e gestione dei siti web pubblici L Appendice 4 individua le figure all interno della P.A. cui è affidata la responsabilità della pubblicazione dei contenuti del sito Rif. Direttiva 8/2009; Linee guida per i siti web della P.A.

10 Il dominio gov.it In base alla Direttiva n 8 del novembre 2009 il Ministro per la Pubblica Amministrazione e Innovazione impone alle Pubbliche Amministrazioni una riorganizzazione dei siti web istituzionali. Obiettivo è quello di eliminare gli innumerevoli siti registrati, attivati e non più aggiornati affinché non siano raggiungibili dai cittadini né direttamente, né per il tramite dei motori di ricerca. Per realizzare tutto questo gli Enti devono rendere identificabili i loro siti web esclusivamente col dominio.gov.it e comunicare al Dicastero della Funzione pubblica l elenco dei siti che intendono dismettere. Le pubbliche amministrazioni sono tenute quindi a provvedere all iscrizione al dominio gov.it dei siti che intendono mantenere attivi. Rif: Dominio gov.it