Sintesi degli incontri di ascolto pubblici. Terzo incontro di ascolto in Zona 6. Ex Fornace Naviglio Pavese, Alzaia Naviglio Pavese 16

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1 Sintesi degli incontri di ascolto pubblici Terzo incontro di ascolto in Zona 6 Ex Fornace Naviglio Pavese, Alzaia Naviglio Pavese Settembre 2015 Il terzo incontro di ascolto con i cittadini della zona 6 ha avuto luogo presso l Ex Fornace Naviglio Pavese. Hanno partecipato 23 persone regolarmente registrate, di cui 9 uomini e 14 donne. 13 persone appartengono ad associazioni locali, tra cui ad esempio la cooperativa Cascina Bianca, il Comitato Navigli, le associazioni Pianeta Verde e Parco Segantini. Rispetto alla provenienza dai diversi quartieri della zona, il gruppo è risultato complessivamente eterogeneo, seppur con una buon numero di cittadini provenienti dai quartieri Navigli e San Cristoforo. La prima parte dell incontro è stata dedicata alla presentazione delle quattro fasi del Bilancio partecipativo, quindi il gruppo è stato invitato a suddividersi in due sottogruppi con la conduzione dei facilitatori dell RTI IRS - Avventura Urbana. Le priorità esplicitate dai partecipanti in occasione dei momenti di confronto attivati possono essere sintetizzate nei punti seguenti: Necessità di luoghi adatti a favorire l aggregazione e la socializzazione, in particolare: - Forte bisogno di luoghi di aggregazione sociale e culturale (biblioteche), in particolare nelle zone periferiche della zona (Giambellino e Lorenteggio) e in zona Navigli, caratterizzata da una crescente movida notturna e dal proliferare di esercizi commerciali (negozi, bar, locali notturni). In particolare è emersa l ipotesi di creare una biblioteca all interno del centro polifunzionale Ex Fornace Naviglio Pavese, da considerare come presidio pubblico e che svolga la funzione sia di centro di aggregazione (attrezzato di aula informatica), sia di centro per la diffusione della conoscenza della storia del quartiere e polo culturale (in

2 quest ultimo caso è emersa la proposta di una gestione condivisa con le associazioni della zona). - Necessità di luoghi di incontro e socializzazione all aperto per giovani, anziani e disabili, in particolare utilizzando gli spazi verdi della zona, da adattare alle necessità di queste categorie di persone e dove organizzare attività dedicate. Rispetto a questo tema sono emerse due proposte specifiche: o Coinvolgere i giovani affetti da autismo (si cita in particolare la Sindrome di Asperger) nella cura e manutenzione del verde, anche tramite la realizzazione di percorsi che valorizzino la storia dei luoghi (raccolte documentali e catalogazione). Ciò consentirebbe loro di sviluppare relazioni con l esterno e di inserirsi nella società. o Rivitalizzare l area verde lungo il Naviglio in corrispondenza con la chiesa di San Cristoforo attraverso la creazione di un punto di ristoro e come luogo di iniziative culturali. - Trasformazione dell edificio che una volta ospitava il cinema in piazza Tirana, che potrebbe essere trasformato in polo culturale. - Recuperare ed attrezzare la palestra all interno della scuola di San Paolino. Esigenze relative all accessibilità, fruibilità e manutenzione di parchi ed aree verdi - E stata segnalata l esigenza di recuperare alcune aree verdi afferenti alla riserva di pesca Pianeta verde, al cui interno si potrebbero realizzare orti condivisi ed aree attrezzate per bambini. In particolare sarebbe necessario intervenire sugli argini e bonificare le aree incolte e di garantire maggiore sicurezza e presidio del territorio: mancano reti e telecamere. - In generale è risultata necessaria una maggiore cura del verde nei quartieri periferici: cura piante malate, sostituzione, pulizia. - Emerge l esigenza di rendere più fruibile e completare il verde pubblico di Parco Segantini (ex sieroterapico). In particolare, sono

3 due i problemi principali cui bisognerebbe dare con urgenza una risposta: il primo riguarda la sicurezza del parco, mentre il secondo è il completamento dell area verde, per il quale potrebbero venire coinvolte le scuole elementari. Si segnala inoltre la necessità di riqualificare la Cascina Argelati all interno del Parco e di creare un Tempio della musica all interno del quale organizzare attività e concerti anche con il contributo del Conservatorio. E stata infine segnalata l esigenza di realizzare un terzo orto all interno del Parco per la coltivazione di piante aromatiche, il raccoglimento e lo svolgimento di attività quali la meditazione e lo yoga, che sia dotato di sedute e piani di appoggio. - I partecipanti concordano con la necessità di diffondere la conoscenza e valorizzare gli aspetti storici delle aree verdi della zona, in particolare delle numerose cascine presenti. - Molto sentita è l esigenza di un incremento di aree verdi e di alberatura lungo le strade di tutta la zona e la creazione/riqualificazione di orti urbani, in particolare nei quartieri periferici di Giambellino e Lorenteggio. - Importante riqualificare e valorizzare le cascine del Parco Sud, in particolare si segnala la Cascina San Marcaccio, in stato di degrado, e la Cascina Mulino Bruciato: un ex filanda su 4 piani con mulino. Lo stabile è in rovina, anche se sembravano essere cominciati lavori di ristrutturazione, poi rimasti fermi (c è solo l impalcatura). - Si segnala anche l area del Parco Colombo, che, seppure oggetto di progetti e finanziamenti in corso, alcuni partecipanti temono resti sprovvisto di attrezzature di superficie (gioco, sport, arredo urbano). Arredo urbano, strade, mobilità - Migliorare la viabilità ciclabile: collegare piste ciclabili (es. verso il Parco Sud) e salvaguardare i ciclisti che le usano, disponendo dei cordoli di protezione (es. sul Ponte di Santa Rita). Attualmente le piste sono solo segnalate. - Aumentare il numero di parcheggi per i residenti, che non sono ritenuti sufficienti.

4 - Eliminare le barriere architettoniche che separano via Gola da C.so San Gottardo. Attualmente gli unici collegamenti sono i ponti storici e molte persone anziane hanno difficoltà di accesso. - Necessità di aumentare il numero dei cestini per la raccolta dei rifiuti e installare dei cestini che non siano facilmente rovesciabili, al fine di contrastare gli atti vandalici. - Maggiore illuminazione nella zona di via Gola, attualmente scarsamente illuminata, e in particolare sul ponte che attraversa il Naviglio Pavese. La scarsa illuminazione favorisce l utilizzo del ponte come punto di ritrovo per attività illegali. - Mettere in sicurezza l attraversamento pedonale in via Gonin (zona San Cristoforo). - Riqualificare le sponde dei Navigli in zona 5. - Illuminare la rientranza (di proprietà F.S.) presente in Piazza Tirana in prossimità della stazione di San Cristoforo. - Creare un tratto di pista ciclabile da Piazza Napoli a Piazza Tirana e prevedere delle stazioni di bike sharing. - Recupero degli spazi una volta adibiti alle portinerie nel quartiere Sant Ambrogio 1 (precedentemente di proprietà pubblica e ora mista), caratterizzate da forte degrado e in stato di abbandono. Sono spazi che potrebbero essere utilizzati per funzioni di aggregazione e presidio sociale ma che non possono essere trasformati fino a che non sarà trovato un accordo fra i condomini e i proprietari degli alloggi (a questo proposito viene citato l esempio positivo del quartiere Barona, accompagnato dall associazione La Cordata). Altro - Sviluppare una maggior consapevolezza nella comunità circa l importanza della tutela dell ambiente. Si potrebbero ad esempio installare dei rilevatori per misurare alcuni parametri ambientali e sanitari. - Molti partecipanti concordano con la necessità di valorizzare gli aspetti storici, artistici e culturali di tutta la Zona Navigli e diffonderne la conoscenza, soprattutto tra i giovani. In particolare è stato proposto di

5 mettere in evidenza le funzioni passate e la storia dei principali edifici e luoghi del quartiere (es. attraverso segnaletica, anche servendosi di strumentazioni tecnologiche) e di recuperare ed adibire i vecchi edifici pubblici a musei storici, di valorizzazione del quartiere (Museo dei Navigli). - Sistemazione del tetto e del giardino (attraverso la previsione di una recinzione) dell Istituto Pedagogico della Resistenza I partecipanti hanno espresso un giudizio positivo rispetto al percorso proposto ed alcuni di loro si sono candidati a partecipare alla fase di coprogettazione.