DATI DEMOGRAFICI ED EPIDEMIOLOGICI

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2 INTRODUZIONE AL CAPITOLO SECONDO A cura di Prof. Achille P. Caputi professore ordinario di Farmacologia, Università di Messina Dott. Gianluca Trifirò ricercatore di Farmacologia, Università di Messina ed Erasmus Medical Center (Rotterdam, Olanda) Gli over 65 rappresentano ormai oltre il 20% della popolazione Italiana che continua ad invecchiare ogni anno, seppure gradualmente, soprattutto nelle Regioni Centro-Settentrionali. In termini numerici su una popolazione di quasi 61 milioni poco più di 12 milioni di persone hanno più di 65 anni nel nostro Paese. Il progessivo invecchiamento della popolazione Italian, in line con il trend osservato in altri Paesi Occidentali, è dovuto da una parte alla riduzione del tasso di natalità nell ultima decade e dall altro all aumentata speranza di vita alla nascita che ha raggiunto 80 anni per gli uomini e 85 anni per le donne; tuttavia, l aspettativa di vita tra i cittadini che risiedono nel Mezzogiorno rimane significativamente più bassa rispetto a coloro che vivono nel Centro/Nord Italia. Tale differenza è addirittura di circa tre anni tra Campania/Sicilia e Trentino Alto Adige. Le motivazioni alla base di tali differenze sono molteplici e riguardano tra l altro i livelli igienico-sanitari e socio-economici come pure la qualità delle cure erogate dai rispettivi sistemi sanitari regionali. È fondamentale mettere a punto strategie nazionali e loco-regionali per colmare al più presto tale gap. Per quanto concerne i trapianti di organo, aumenta lievemente il numero di donatori di organo e di trapianti effettuati sul territorio nazionale. Rene e fegato sono gli organi maggiormente trapiantati. Per quanto riguarda il fegato, i trapianti sono stati effettuati in 21 differenti centri con una frequenza di trapianti effettuati che va da 12 a 118, mentre relativamente al rene i trapiani sono stati effettuati in 40 centri (addirittura in 3 differenti centri a Palermo così come a Milano ed in 5 centri a Roma) con una frequenza compresa tra 3 e 99. La rete dei trapianti dovrebbe probabilmente essere riconsiderata alla luce di tali dati. Infine, tenendo conto del ritardo di notifica, aumentano seppur lievemente i nuovi casi di AIDS. È interessante notare l invecchiamento della popolazione di pazienti con AIDS che nel 1993 avevano più di 40 anni solo nel 20% dei casi rispetto al 70% registrato in anni recenti. L età mediana di diagnosi di infezione di HIV (31 anni nel 1993 vs. 45 anni nel 2013) e l aumento dell attesa di vita in pazienti con infezione da HIV sono le principali motivazioni di questo trend e che deve invitare a non abbassare la guardia! Altro dato di rilievo è che nella popolazione straniera che risiede in Italia il tasso di natalità è quasi il doppio rispetto al totale della popolazione che, a fronte di un tasso di mortalità lievemente più elevato, risulta in un tasso di crescita maggiore per gli stranieri rispetto allla media Italiana. La fotografia che emerge da questo report annuale SIC mostra chiaramente una tarsformazione delle caratteristiche demografiche della popolazione Italiana che dovranno essere tenute conto nell ambito delle politiche sanitarie. Altro aspetto interessante che si conferma anche per il 2014 è il continuo trend in riduzione del tasso di abortività soprattutto nelle donne over 35 ed al Centro-Sud Italia, probabilmente frutto di una maggiore prevenzione

3 Dati demografici POPOLAZIONE Tab. 1.2 INDICATORI DI STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE ITALIANA AL 01/01/2015(*) PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Graf. 1.2 DISTRIBUZIONE % DELLA POPOLAZIONE ITALIANA AL 01/01/2015(*) Ripartizioni DISTRIBUZIONE % INDICI geografiche anni Indice Indice Indice anni anni e oltre dipendenza dipendenza vecchiaia strutturale anziani 0-14 anni anni 65 anni e oltre Nord 13,7 63,5 22,8 57,5 36,0 166,6 Nord-ovest 13,6 63,3 23,1 57,9 36,4 169,3 Nord-est 13,8 63,7 22,5 57,0 35,3 163,0 Centro 13,4 64,0 22,6 56,2 35,3 169,1 Mezzogiorno 14,2 66,0 19,8 51,5 30,0 139,0 Sud 14,4 66,1 19,5 51,3 29,5 135,5 Isole 13,9 65,8 20,3 52,0 30,9 146,8 ITALIA 13,8 64,4 21,7 55,2 33,7 157,3 (*) Stima Fonte: Istat 64,4% 13,8% 21,7% (*) Stima Fonte: Istat Tab. 1.2 Distribuzione della popolazione italiana ripartita per aree geografiche; al primo gennaio 2015 l indice di vecchiaia stimato è di 157,3 (154,1 nel 2014). ( Graf. 1.2 ) Il grafico riporta i dati nazionali della distribuzione della popolazione italiana per fasce d età stimati al primo gennaio 2015; la popolazione nella fascia 65 anni e oltre si è stimato rappresenti il 21,7% del totale, mentre nel 2013 e nel 2012 è stata rispettivamente il 21,4% e il 21,2%

4 Dati demografici POPOLAZIONE Graf. 2.2 POPOLAZIONE RESIDENTE IN ITALIA DAL 2003 AL 2014 Tab. 3.2 PRINCIPALI INDICI DEMOGRAFICI CALCOLATI SULLA POPOLAZIONE RESIDENTE IN ITALIA Milioni Fonte: Istat - Anno 2014 Anno Indice Indice Indice Indice Indice Indice Indice vecchiaia dipendenza ricambio struttura carico natalità mortalità strutturale popolazione popolazione figli per (x ab.) (x ab.) attiva attiva donna feconda (1 gennaio) (1 gennaio) (1 gennaio) (1 gennaio) (1 gennaio) (1 gen-31 dic) (1 gen-31 dic) ,8 49,8 118,7 95,6 21,1 9,4 10, ,9 50,1 116,7 97,1 20,9 9,7 9, ,8 50,6 113,5 99,1 20,8 9,5 9, ,9 51,1 108,6 101,6 20,9 9,5 9, ,7 51,6 111,9 104,7 21,1 9,5 9, ,8 51,7 114,8 107,1 21,3 9,6 9, ,4 51,9 119,8 109,8 21,2 9,5 9, ,0 52,2 124,3 113,1 21,2 9,3 9, ,5 52,3 130,3 116,5 21,0 9,1 9, ,6 53,5 129,8 120,3 21,1 9,0 10, ,4 54,2 129,1 123,2 21,0 8,5 10, ,1 54,6 126,8 126,0 21,1 0,0 0,0 Tab. 2.2 INDICATORI DEMOGRAFICI NAZIONALI - ANNI Fonte: Tuttitalia - Istat - Anno 2014 Anno Indicatori demografici Indicatori di struttura della popolazione al 31 dicembre Numero Speranza di vita Quoziente Composizioni percentuali Indici medio alla nascita di nuzialità anni Vecchiaia Dipend. Dipend. Età di figli Maschi Femm. (per 1.000) e oltre strutturale degli media per donna abitanti) anziani ,4 79,0 84,1 3,8 14,1 65,7 20,2 144,0 52,2 30,8 43, ,4 79,1 84,3 3,6 14,1 65,7 20,2 147,0 52,2 32,0 43, ,39(a) 79,4(a) 84,4(a) 3,4(a) 14,0 64,8 21,2 148,6 54,2 32,7 43, ,42 79,6 84,4 9,0 14,0 65,2 20,8 148,6 53,5 32,0 43,8 (a) Dato non ricostruito Fonte: Istat - Annuario Statistico Italiano ( Graf. 2.2 ) Il grafico mostra l andamento della popolazione residente in Italia dal 2003 al Tab. 2.2 Indicatori demografici nazionali nel periodo ; dai dati si può evincere come l indice di vecchiaia sia passato da 144,0 del 2009 a 148,6 del Tab. 3.2 Si può notare come l indice di ricambio della popolazione attiva sia cresciuto quasi ogni anno, passando dal 118,7 del 2003 al 126,8 del Tab. 4.2 Indicatori demografici dell anno 2013; in particolare la Liguria e la Campania, come nel 2012 e nel 2011, anche nel 2012 rappresentano rispettivamente in termini percentuali la regione con più anziani e quella con meno anziani. Tab. 5.2 La popolazione italiana residente dal primo gennaio 2013 al 31 dicembre 2013 è passata da a abitanti, con nuovi nati e deceduti

5 Dati demografici POPOLAZIONE Tab. Tab. 4.2 INDICATORI DEMOGRAFICI REGIONALI - ANNO 2013 Indicatori demografici Indicatori di struttura della popolazione (al 01/01/2014) Regione Numero medio Speranza di vita Quoziente Composizioni percentuali Indici di figli per donna alla nascita di nuzialità 0-14 anni anni 65 anni Dipendenza DIpendenza Vecchiaia Età media Maschi Femmine (per abitanti) e oltre strutturale anziani Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino Alto Adige Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord Centro Mezzogiorno ITALIA 1,42 80,1 84,8 3,2 12,9 62,6 24,4 59,6 39,0 188,8 46,1 1,55 79,7 85,0 3,2 13,9 63,7 22,4 57,1 35,2 161,4 45,0 1,50 80,7 85,5 2,9 14,2 64,1 21,7 56,1 33,9 152,3 44,4 1,65 81,3 85,9 3,7 15,5 64,7 19,8 54,7 30,7 127,7 42,9 1,71 81,3 85,7 4,1 16,0 65,0 18,9 53,8 29,1 118,1 42,1 1,60 81,2 86,0 3,2 15,0 64,3 20,7 55,5 32,2 137,7 43,6 1,42 80,7 85,7 3,1 14,0 64,4 21,6 55,3 33,6 154,2 44,5 1,40 80,1 85,2 3,2 12,6 62,3 25,1 60,4 40,2 199,5 46,6 1,35 80,0 84,9 3,4 11,6 60,5 28,0 65,3 46,2 242,1 48,3 1,45 80,9 85,4 2,9 13,5 63,1 23,4 58,6 37,1 173,2 45,5 1,36 80,9 85,4 3,6 12,8 62,4 24,7 60,1 39,6 192,4 46,3 1,33 80,6 85,6 3,4 13,0 62,5 24,5 60,0 39,2 188,0 46,0 1,37 81,1 85,8 2,9 13,2 63,1 23,7 58,5 37,6 179,2 45,6 1,35 79,9 84,6 3,5 13,8 65,5 20,7 52,7 31,6 150,0 44,1 1,33 80,2 85,1 3,1 12,9 64,6 22,6 54,9 35,0 175,6 45,1 1,19 79,6 84,9 2,9 11,9 64,8 23,3 54,4 36,0 195,1 45,7 1,34 78,5 83,2 4,3 15,5 66,9 17,6 49,4 26,2 113,4 41,5 1,30 80,4 84,8 4,2 14,1 65,5 20,4 52,6 31,2 145,0 43,3 1,17 79,8 85,0 3,5 12,7 65,6 21,6 52,3 33,0 170,0 44,7 1,27 79,7 84,6 4,4 13,8 66,0 20,2 51,5 30,6 146,4 43,3 1,38 79,4 83,2 4,2 14,5 65,6 19,9 52,5 30,4 137,8 42,9 1,13 79,7 85,2 3,4 12,0 66,5 21,6 50,4 32,4 180,1 45,3 1,46 80,4 85,3 4,0 13,7 63,5 22,8 57,5 36,0 166,6 45,1 1,36 80,4 85,2 3,4 13,4 64,0 22,6 56,2 35,3 169,1 45,1 1,32 79,6 84,3 4,0 14,2 66,0 19,8 51,5 30,0 139,0 43,0 1,39 80,2 84,9 3,5 13,8 64,4 21,7 55,2 33,7 157,3 44,4 Fonte: Istat BILANCIO DEMOGRAFICO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE PER REGIONE - ANNO 2013 Regione Movimento naturale Movimento migratorio Popolazione Saldo tra Iscritti Iscritti Iscritti Cancellati Cancellati Cancellati Saldo Popolazione residente al Nati vivi Morti nati vivi da altri dall estero per altri per altri per l estero per altri tra iscritti residente al 1 gennaio e morti comuni (a) motivi (b) comuni (a) motivi (b) e cancellati 31 dicembre Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia Trentino Alto Adige Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord Centro Mezzogiorno ITALIA (a) Il motivo per cui il numero di iscritti e cancellati da/per altri comuni non coincide, a livello nazionale, è da imputare allo sfasamento temporale tra data di cancellazione di una persona dal comune di emigrazione e data di iscrizione della stessa presso il comune di immigrazione. (b) Pratiche anagrafiche di sola iscrizione o cancellazione conseguenti a verifiche post-censuarie (sostanzialmente iscrizioni di persone non censite e cancellazioni di persone censite per errore) o ad accertamenti anagrafici correnti (principalmente cancellazioni di persone irreperibili). Fonte: Istat - Annuario Statistico Italiano

6 Dati demografici POPOLAZIONE Tab. 6.2 BILANCIO DEMOGRAFICO NEI PRIMI DIECI COMUNI PER NUMERO DI ABITANTI - ANNO 2014 Grandi ISCRITTI CANCELLATI Comuni Nati Morti Saldo Totale di cui Totale di cui Saldo tra Variazione Popolazione vivi naturale dall estero per iscritti e annua residente al l estero cancellati 31/12/2014 Torino Milano Verona Venezia Genova Bologna Firenze Roma Napoli Bari Palermo Catania TOTALE Fonte: Istat - Open data Tab. 7.2 MATRIMONI PER TITOLO DI STUDIO DEGLI SPOSI - ANNO 2013 Grado di istruzione Grado di istruzione della sposa dello sposo Laurea Licenza media Licenza media Licenza Totale superiore (a) inferiore elementare (b) Laurea Licenza media superiore (a) Licenza media inferiore Licenza elementare (b) TOTALE Laurea Licenza media superiore (a) Licenza media inferiore Licenza elementare (b) TOTALE Laurea Licenza media superiore (a) Licenza media inferiore Licenza elementare (b) TOTALE (a) Compresi il diploma universitario e la laurea breve (b) Compresi gli sprovvisti di titolo di studio COMUNIONE SEPARAZIONE TOTALE Fonte: Istat - Demografia in cifre Tab. 6.2 Nei 12 grandi comuni con popolazione superiore ai 250 mila abitanti risiedono poco più di 9 milioni e 200 mila abitanti, pari al 15% della popolazione totale. Roma e Milano contano insieme quasi 4,2 milioni di residenti. Tab. 7.2 Viene riportato il numero di matrimoni nel 2013 suddiviso per titolo di studio degli sposi

7 Dati demografici NATI-MORTALITÀ Graf. 3.2 MOVIMENTO NATURALE DELLA POPOLAZIONE: NATI, MORTI E TASSI DI NATALITÀ E MORTALITÀ - ANNI Tab. 8.2 MOVIMENTO NATURALE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE TOTALE E STRANIERA: NATI, MORTI, SALDO NATURALE - ANNO 2014 (Valori assoluti, percentuali e quozienti per 1000 residenti) Tasso di natalità Tasso di mortalità Ripartizioni NATI VIVI MORTI geografiche Variazione sul 2013 Tasso di Variazione sul 2013 Tasso di Saldo Tasso di Valori di cui % natalità Valori mortalità naturale crescita 2014 assoluti % stranieri 2014 assoluti % naturale Nati vivi Morti Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole ITALIA Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole ITALIA Totale della popolazione ,5 21,4 8, , , ,0 21,6 8, , , ,8 17,1 8, ,3 10, , ,1 5,3 8, ,8 9, , ,0 4,6 8, ,4 9, , ,3 14,9 8, ,4 9, ,6 Popolazione straniera , , ,9 1, , , , ,6 1, , , , ,4 1, , , , ,9 1, , , , ,7 1, , , , ,3 1, ,9 Fonte: Istat - Bilancio Demografico Nazionale Fonte: Istat - Bilancio Demografico Nazionale 2014 ( Graf. 3.2 ) Il primo grafico mostra i tassi di natalità e mortalità nell arco di tempo compreso fra il 2005 ed il 2014; nel secondo è rappresentato l andamento dei nati vivi e dei morti nello stesso arco di tempo. I tassi di natalità e mortalità rappresentano rispettivamente il numero medio di nascite e di decessi in un anno ogni mille abitanti. Indicano con precisione l impatto attuale sulla crescita della popolazione. Questi indicatori sono significativamente influenzati dalla distribuzione per età. Tab. 8.2 Nel corso del 2014 sono state registrate nascite ( nel 2013, -2,3%) e decessi (2 mila in meno rispetto al 2013, -0,4%). Pertanto il saldo naturale, dato dalla differenza tra nati e morti, è risultato negativo per unità. Tab. 9.2 Nella tabella si può osservare come nell ultimo triennio ci sia stato un aumento della vita media per tutte le fasce d età quale risultato della riduzione della mortalità infantile e dell allungamento della vita media. Si ricorda che la tavola di mortalità fa riferimento ad una ipotetica generazione di nati vivi e che il significato delle principali funzioni che figurano nella suddetta tavola è il seguente: lx funzione dei sopravviventi, indica il numero di coloro che, provenendo dalla generazione suddetta, sopravvivono all età precisa x; qx probabilità di morte, è la probabilità che un individuo di età precisa x muoia prima di raggiungere l età precisa x+1; ex vita media esprime il numero di anni che restano da vivere ai sopravviventi all età x. Tab Le stime più recenti (anno 2012) registrano un innalzamento del tasso di fecondità per età della madre dai 24 ai 50 anni. L indicatore maggiore si attesta sui 31 anni ed il minore sui anni. Nel 1980, invece, lo stesso indice era maggiore a 25 anni, mentre il minore

8 Dati demografici NATI-MORTALITÀ Tab. 9.2 TAVOLE DI MORTALITÀ PER SESSO ED ETÀ CONFRONTI RETROSPETTIVI Età M F M F M F M F M F M F M F M F SOPRAVVIVENTI SU MILLE NATI VIVI - l x PROBABILITÀ DI MORTE q x 0 45,7 37,9 30,8 24,8 15,3 12,0 9,1 7,6 5,0 4,3 3,5 2,9 3,4 2,9 3,3 2,8 1 3,9 3,7 1,6 1,4 0,8 0,7 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 2 1,8 1,6 1,0 0,8 0,5 0,5 0,3 0,3 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,1 0,2 0,2 3 1,2 1,1 0,7 0,6 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 4 0,9 0,8 0,6 0,5 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 5 0,8 0,7 0,6 0,4 0,3 0,2 0,2 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 10 0,5 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 15 0,9 0,4 0,8 0,4 0,7 0,3 0,6 0,2 0,4 0,2 0,3 0,1 0,3 0,1 0,2 0,1 20 1,4 0,8 1,2 0,5 1,1 0,4 1,1 0,3 0,9 0,3 0,6 0,2 0,5 0,2 0,5 0,2 30 1,5 1,0 1,2 0,7 1,0 0,5 1,3 0,5 0,9 0,4 0,7 0,2 0,6 0,2 0,6 0,2 40 2,9 1,9 2,7 1,5 2,1 1,1 1,8 1,0 1,5 0,8 1,1 0,6 1,1 0,6 1,0 0,6 50 7,1 4,1 7,1 3,8 6,4 2,9 4,7 2,4 3,6 2,0 2,8 1,6 2,8 1,6 2,7 1, ,3 9,9 18,0 8,9 17,6 7,5 13,4 5,8 9,6 4,6 7,7 3,9 7,6 4,0 7,4 3, ,0 30,1 44,3 25,2 42,1 21,1 32,4 15,6 25,7 12,1 19,8 9,9 19,6 10,1 19,5 10, ,3 91,8 105,8 84,1 107,6 71,4 84,8 53,7 66,2 40,1 60,6 35,6 58,6 34,8 59,0 35, ,6 224,7 252,7 208,7 240,0 196,4 208,8 173,9 180,5 140,3 169,5 129,6 166,3 128,9 177,4 137,3 VITA MEDIA - e x (anni) 0 67,2 72,3 69,0 74,9 71,0 77,8 73,8 80,3 77,0 82,8 79,3 84,3 79,5 84,4 79,6 84,4 1 69,4 75,1 70,1 75,8 71,1 77,7 73,5 79,9 76,4 82,1 78,5 83,5 78,7 83,6 78,8 83,6 2 68,7 73,4 69,3 74,9 70,2 76,8 72,5 78,9 75,4 81,2 77,5 82,6 77,8 82,6 77,8 82,7 3 67,8 72,5 68,3 73,9 69,2 75,8 71,6 78,0 74,4 80,2 76,6 81,6 76,8 81,6 76,9 81,7 4 66,9 71,6 67,4 73,0 68,3 74,8 70,6 77,0 73,4 79,2 75,6 80,6 75,8 80,7 75,9 80,7 5 66,0 70,6 66,4 72,0 67,3 73,9 69,6 76,0 72,4 78,2 74,6 79,6 74,8 79,7 74,9 79, ,2 65,8 61,6 67,1 62,4 69,0 64,7 71,1 67,5 73,2 69,6 74,6 69,8 74,7 69,9 74, ,4 60,9 56,7 62,2 57,5 64,0 59,7 66,1 62,5 68,3 64,7 69,7 64,9 69,7 64,9 69, ,7 56,1 52,0 57,3 52,8 59,1 55,0 61,2 57,7 63,4 59,8 64,7 60,0 64,8 60,1 64, ,3 46,4 42,6 47,6 43,2 49,3 45,6 51,4 48,2 53,5 50,1 54,8 50,3 54,9 50,3 54, ,1 37,0 33,2 38,1 33,8 39,6 36,2 41,7 38,7 43,8 40,5 45,0 40,6 45,1 40,7 45, ,3 27,8 24,4 28,8 24,8 30,2 27,0 32,2 29,4 34,2 31,1 35,4 31,2 35,5 31,3 35, ,7 19,3 16,7 20,2 17,0 21,4 18,7 23,2 20,8 25,1 22,2 26,2 22,4 26,2 22,4 26, ,4 11,8 10,3 12,4 10,5 13,4 11,9 15,0 13,3 16,6 14,4 17,5 14,6 17,6 14,5 17,5 80 5,7 6,4 5,8 6,7 5,9 7,3 6,7 8,2 7,6 9,3 7,9 9,8 8,0 9,9 8,0 9,8 90 2,9 3,3 2,9 3,5 3,0 3,5 3,4 3,8 3,9 4,5 3,8 4,5 3,9 4,7 3,9 4,6 Fonte: Istat - Annuario Statistico Italiano 2014 TASSI DI FECONDITÀ PER ETÀ DELLA MADRE 10.2 CONFRONTI RETROSPETTIVI (per donne) (a) Tab. Dati demografici FECONDITÀ Età Meno di 16 0,8 0,2 0,3 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,1 0,2 0,2 16 7,5 3,4 3,2 3,3 3,0 3,0 3,1 2,6 2,7 2,6 3,0 2,8 2,6 2,7 2, ,6 6,8 6,2 5,8 5,9 5,8 6,2 5,5 5,5 5,3 5,6 5,4 5,1 4,9 4, ,3 11,8 9,6 9,4 10,2 9,6 10,0 9,3 9,6 9,5 10,1 9,1 8,8 8,5 8, ,1 22,2 15,3 15,0 14,9 14,9 15,9 14,7 16,0 15,7 16,1 16,0 15,4 14,8 14, ,3 31,4 20,5 20,6 19,9 19,3 21,4 20,0 21,4 22,6 23,0 22,1 20,9 20,5 20, ,2 43,3 25,8 26,2 25,6 24,9 26,7 25,3 26,5 27,6 29,2 28,8 27,3 26,3 26, ,2 55,1 32,1 32,5 31,9 31,1 33,3 31,2 32,6 33,6 34,3 35,1 33,9 32,7 33, ,7 67,6 40,1 39,6 39,2 38,1 39,8 38,1 39,4 38,8 40,8 40,7 40,6 39,1 38, ,5 78,5 47,9 47,0 46,6 46,2 47,7 45,9 46,9 46,6 48,2 47,7 47,0 46,0 47, ,4 90,4 58,1 56,5 55,7 54,0 56,8 55,1 55,4 55,2 55,6 56,2 54,7 53,2 55, ,2 98,4 67,0 66,1 65,2 64,6 65,3 64,8 64,2 64,4 64,5 64,5 63,9 62,4 63, ,4 103,0 77,2 74,8 74,5 73,7 74,6 72,6 74,2 73,5 74,6 73,0 72,7 71,3 73, ,2 102,4 87,0 82,7 82,3 82,0 84,1 81,8 82,3 82,0 84,2 82,6 81,4 79,0 81, ,1 99,5 91,0 89,9 89,5 87,8 89,9 88,9 88,4 88,8 91,2 89,9 90,1 87,1 87, ,1 93,0 94,6 93,0 93,6 94,6 94,7 94,4 93,8 95,2 95,8 95,7 95,5 93,4 95, ,9 84,5 92,1 90,9 93,7 94,7 97,2 94,5 96,4 96,8 98,6 97,1 97,9 95,5 98, ,0 73,9 89,8 87,8 89,9 92,3 94,4 93,9 93,9 95,9 98,6 97,8 97,5 95,6 96, ,8 63,5 79,9 80,7 82,9 86,0 89,1 89,2 91,1 91,8 94,3 93,2 93,5 92,6 92, ,8 53,6 72,0 72,4 76,1 77,9 81,0 81,4 84,7 86,3 87,9 88,5 88,9 88,8 88, ,1 44,8 61,7 64,0 66,1 69,3 71,7 73,8 75,8 77,9 80,9 81,3 82,1 81,1 80, ,4 36,4 51,2 53,2 55,2 58,3 62,2 62,1 65,5 67,7 71,3 71,7 72,6 72,7 71, ,9 28,2 40,1 42,1 44,2 47,3 49,5 50,8 52,8 55,0 58,6 59,3 60,5 60,9 68, ,9 21,6 30,2 31,5 33,7 36,2 38,3 39,3 41,5 43,9 47,2 47,5 49,3 49,3 50, ,4 16,0 22,6 23,9 25,4 26,8 29,4 30,3 32,1 33,5 35,6 36,6 37,9 38,3 39, ,2 11,4 16,3 16,6 18,2 19,3 20,6 21,5 22,9 24,5 25,7 27,1 27,7 28,6 30,1 41 8,6 7,3 10,4 11,3 11,7 12,6 13,3 14,1 15,1 16,2 17,6 18,2 19,0 19,7 20,8 42 5,8 4,6 6,4 6,6 7,0 7,5 8,3 8,5 9,2 9,9 10,8 11,5 11,8 12,4 12,6 43 3,7 2,6 3,6 3,7 3,9 4,3 4,5 4,9 5,4 5,6 5,8 6,4 6,8 7,2 7,8 44 2,1 1,6 2,0 1,9 2,0 2,2 2,2 2,4 2,7 2,9 3,2 3,5 3,9 3,9 4,4 45 1,2 0,8 0,9 1,0 1,0 1,0 1,1 1,1 1,3 1,4 1,7 1,8 1,9 2,3 2,4 46 0,7 0,4 0,5 0,5 0,4 0,6 0,5 0,5 0,7 0,7 0,8 0,9 1,0 1,1 1,5 47 0,3 0,1 0,2 0,3 0,2 0,2 0,3 0,2 0,3 0,4 0,4 0,5 0,5 0,7 0,8 48 0,2-0,2 0,1 0,1 0,2 0,2 0,1 0,2 0,2 0,2 0,4 0,3 0,4 0,4 49 0,1-0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2 0,3 0,3 50 0,1-0,4 0,2 0,2 0,2 0,3 0,3 0,3 0,4 0,3 0,4 0,5 0,5 0,6 TOTALE 1.683, , , , , , , , , , , , , , ,4 (a) I dati a partire dall'anno 2002 non sono ricostruiti. Fonte: Istat - Annuario Statistico Italiano

9 CAUSE DI MORTE ABORTO 11.2 MORTI PER CLASSE DI ETÀ, SESSO E GRUPPO DI CAUSE - ANNO 2011 Tab. Cause di morte Classi di età Totale Meno di e oltre N.i. MASCHI Malattie infettive e parassitarie Tumori Disturbi psichici e malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi Malattie del sistema circolatorio Malattie del sistema respiratorio Malattie dell'apparato digerente Altri stati morbosi Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti Cause esterne dei traumatismi e avvelenamenti Totale FEMMINE Malattie infettive e parassitarie Tumori Disturbi psichici e malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi Malattie del sistema circolatorio Malattie del sistema respiratorio Malattie dell'apparato digerente Altri stati morbosi Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti Cause esterne dei traumatismi e avvelenamenti Totale TOTALE Malattie infettive e parassitarie Tumori Disturbi psichici e malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi Malattie del sistema circolatorio Malattie del sistema respiratorio Malattie dell'apparato digerente Altri stati morbosi Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti Cause esterne dei traumatismi e avvelenamenti TOTALE Fonte: Istat - Annuario Statistico Italiano Graf. 4.2 TASSI E RAPPORTI DI ABORTIVITÀ - ITALIA IVG x 1000 nati vivi * (*) dato provvisorio Fonte: Ministero della Salute sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l interruzione volontaria di gravidanza (Legge 194/78) IVG x 1000 donne (15-49) Tab La tabella mette in evidenza le principali cause di morte che nel 2011 sono state rappresentate da malattie del sistema circolatorio e da tumori. ( Graf. 4.2 ) Rappresentazione del tasso e rapporto di abortività dal 1978 al 2013; come si può notare a partire dall entrata in vigore della Legge 194/78, dopo una prima fase di crescita del fenomeno fino al 1982, si assiste ad una graduale diminuzione

10 Regione ABORTO Tab INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA (IVG) NEL 2013 VALORI ASSOLUTI: DATI 2013 E CONFRONTI CON IL 2012 N. IVG per trimestre I II III IV TOTALE TOTALE VAR.% Piemonte Valle d Aosta Lombardia Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA Fonte: Ministero della Salute sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l interruzione volontaria di gravidanza (Legge 194/78) Tab INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA (IVG) NEL RAPPORTI DI ABORTIVITÀ: DATI 2013 E CONFRONTI CON IL 2012 Regione Piemonte Valle d'aosta Lombardia Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna RAPPORTO PER 1000 NATI VIVI VAR. % 240,4 240,2 0,1 254,0 223,4 13,7 192,7 189,4 1,8 123,9 103,6 19,7 159,8 172,3-7,3 140,6 138,8 1,3 201,5 202,9-0,7 286,4 277,1 3,3 243,2 247,6-1,8 239,7 234,3 2,3 262,2 271,3-3,3 167,8 170,8-1,8 222,4 224,5-0,9 218,2 215, ,8 204,0-6, ,9 0,6 255,5 264,9-3,6 152,7 138,4 10,3 160,4 164,5-2,5 176,4 169,1 4,3 175,8 180,7-2,7 ITALIA 203,8 203,1 0,3 Fonte: Ministero della Salute sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l interruzione volontaria di gravidanza (Legge 194/78) Tab Nella tabella sono confrontati i rapporti di abortività negli anni 2013 e Nel 2013 il rapporto di abortività resta stabile (+0,3%) rispetto all anno precedente. Tab Vengono riportati i dati relativi alle interruzioni volontarie di gravidanza nelle regioni italiane nel 2013 e nel 2012; dal confronto emerge che in tutte le regioni, ad esclusione della Basilicata, della Valle d Aosta e della Provincia Autonoma di Bolzano, il fenomeno è in diminuzione

11 Tab Dati relativi alle interruzioni volontarie di gravidanza per regione nel 2013 e nel 2012, prendendo in considerazione il tasso di abortività di 1000 donne fra i 15 e i 49 anni, si registra una diminuzione (-5,9%) rispetto all anno precedente. Tab Dati relativi all interruzione volontaria di gravidanza per aree geografiche nel periodo ; anche in questa tabella i dati mostrano una consistente riduzione del fenomeno in ogni area geografica. Tab Si riportano in termini percentuali i dati relativi all interruzione volontaria di gravidanza per aree geografiche; la tabella confermala diminuzione del fenomeno dell aborto rispetto al Nell ultimo rilevamento si registra un incremento dei tassi rispetto al 2011, eccetto che per il Nord che ha registrato una leggera diminuzione (-2,1%). Tab Vengono riportati i dati relativi al tasso di abortività nel periodo per classi d età; come si può notare, mentre nelle fasce d età superiori a 20 anni il fenomeno ha registrato una netta diminuzione, nella fascia d età inferiore a 20 la riduzione è stata più modesta (-20,8%). 116 ABORTO Tab INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA (IVG) NEL TASSI DI ABORTIVITÀ: DATI 2013 E CONFRONTI CON IL 2012 Regione Piemonte Valle d'aosta Lombardia Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna TASSO PER 1000 DONNE ANNI VAR. % 9,0 9,4-4,4 9,0 8,8 2,4 7,7 7,9-2,4 5,1 4,4 16,1 6,7 7,4-9,0 5,4 5,6-3,8 6,8 7,1-4,1 9,9 10,0-1 9,6 10,2-5,4 8,5 8,9-4,8 8,6 9-5,3 6,1 6,4-4,6 8,8 9,2-5,8 7,9 8,1-4,3 6,0 6,6-3,1 7,2 7,4-8,8 8,8 9,4-2,8 4,7 4,6-6,3 5,8 6,1 3,3 6,6 6,6-4,5 5,6 5,9 0,3 ITALIA 7,6 7,9-5,9 Fonte: Ministero della Salute sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l interruzione volontaria di gravidanza (Legge 194/78) Tab N IVG PER AREA GEOGRAFICA, Area geografica VARIAZIONE % 2012/ /1983 NORD ,0 CENTRO ,3 SUD ,2 ISOLE ,1 ITALIA ,2 Fonte: Ministero della Salute sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l interruzione volontaria di gravidanza (Legge 194/78) Tab TASSI DI ABORTIVITÀ PER AREA GEOGRAFICA, Area geografica VARIAZIONE % 2012/ /1983 NORD 16, ,1-52,0 CENTRO 19,8 12,4 8,7 8,8 0,7-55,8 SUD 17,3 12,1 7,7 7,7 0,1-55,4 ISOLE 11,7 8,1 6,4 6,4 1,4-45,0 ITALIA 16,9 11 8,0 7,9-0,6-53,1 (*) Variazione percentuale calcolata sui tassi arrotondati a due cifre decimali. Fonte: Ministero della Salute sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l interruzione volontaria di gravidanza (Legge 194/78) Tab TASSI DI ABORTIVITÀ PER ETÀ, Classi di età VARIAZIONE % 2012/ /1983 < 20 8,0 5,5 6,4 6,3-1,4-20, ,6 13,4 13,4 13,2-1,8-44, ,6 15,7 13,2 13,3 0,6-51, ,2 17,1 12,0 12,2 1,2-51, ,6 15,1 9,6 9,8 1,9-58, ,8 7,2 4,2 4,2-0,9-57, ,2 0,9 0,4 0,4-4,9-67,5 (*) Variazione percentuale calcolata sui tassi arrotondati a due cifre decimali. Fonte: Ministero della Salute sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l interruzione volontaria di gravidanza (Legge 194/78) 117

12 ABORTO Graf. 5.2 TASSI DI ABORTIVITÀ - ANNO 2012 Graf. 6.2 TASSI DI ABORTIVITÀ PER CLASSI DI ETÀ - ITALIA 1983 E 2012 >_ < < Fonte: Ministero della Salute sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l interruzione volontaria di gravidanza (Legge 194/78) Tab IVG (%) PER STATO CIVILE, CITTADINANZA E AREA GEOGRAFICA, 2012 Fonte: Ministero della Salute sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l interruzione volontaria di gravidanza (Legge 194/78) ( Graf. 5.2 ) Tassi di abortività. Distribuzione per regione. Area geografica Coniugate Già coniugate* Nubili Italiane Straniere Italiane Straniere Italiane Straniere NORD 33,0 49,2 8,3 6,7 58,7 44,1 CENTRO 32,7 47,2 7,5 6,4 59,9 46,4 SUD 51,8 50,5 5,2 7,9 43,0 41,7 ISOLE 43,3 46,7 6,9 7,2 49,8 46,1 ITALIA 39,3 48,7 7,1 6,8 53,6 44,5 (*) Separate, divorziate e vedove. Fonte: Ministero della Salute sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l interruzione volontaria di gravidanza (Legge 194/78) ( Graf. 6.2 ) Nel grafico sono rappresentati i tassi di abortività per classi d età nel 1983 e nel 2012; si può notare come il tasso di abortività si sia ridotto rispetto al Tab Sono riportati i dati relativi al tasso di abortività per stato civile, cittadinanza ed area geografica; si può notare come l aborto sia praticato prevalentemente da donne straniere se coniugate, mentre da donne italiane se nubili

13 TRAPIANTI Graf. 7.2 ANDAMENTO DONAZIONI E TRAPIANTI - ANNI Tab DONATORI 2014 PER REGIONE Regione Donatori Donatori Arresti Donatori Donatori Donatori Donatori Segnalati Non Idonei Cardiaci Opposizioni Procurati Effettivi Utilizzati Multiorgano Num. Num. Num. Num. % Num. Num. Num. Num. % Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria Valle d'aosta Veneto ITALIA , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,3 Donatori segnalati Trapianti Tab NUMERO DI ORGANI PRELEVATI E TRAPIANTATI NEL 2014 PER REGIONE Regione Rene Cuore Fegato Polmone Pancreas Num. Caldes1 Num. Caldes1 Num. Caldes1 Num. Caldes1 Num. Caldes1 Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria Valle d'aosta Veneto ITALIA 32 80,0 4 20, ,0 2 5,0 0 0,0 4 66,7 1 33, ,0 0 0,0 0 0, ,3 5 27, ,9 0 0,0 0 0, , , ,5 6 7,5 0 0, , , ,9 9 4,5 4 4, , , ,9 8 9,1 2 4, , , ,2 11 5,0 2 1, ,0 7 18, ,2 8 10,8 2 5, , , , ,7 10 4, ,8 5 13, ,5 4 5,3 1 2, ,0 1 33,3 3 66,7 2 33,3 0 0, , , , ,3 4 3, ,9 1 14,3 6 85,7 0 0,0 0 0, ,5 4 25, ,8 5 15,6 0 0, ,5 6 17, , ,7 2 5, ,6 5 14, ,4 8 11,8 7 20, ,3 6 14, ,9 8 9,8 0 0, , , ,8 19 6,8 4 2, ,5 2 18, ,9 2 9,1 0 0, ,0 1 33, ,0 2 33,3 0 0, , , ,9 16 6,9 5 4, , , , ,2 43 3,7 Caldes1 = percentuale di organi prelevati e trapiantati rispetto al totale di quelli teoricamente disponibili nei donatori utilizzati ( Graf. 7.2 ) Rappresentazione grafica dell andamento delle donazioni e dei trapianti nell arco di tempo ; come si può notare rispetto al 2012, nel 2013 sono diminuiti sia i donatori segnalati di (3 unità) che i trapianti (-66), mentre nel 2014 rispetto al 2013 sono di nuovo aumentati entrambi questi valori. Tab Nella tabella sono riportati i dati definitivi relativi ai donatori del 2014, suddivisi per regione. Tab Statistiche degli organi prelevati e trapiantati nel 2014 per regione. Nel 2014 si sono avuti, in totale, 1699 trapianti di rene (1604 nel 2013), 225 trapianti di cuore (220 nel 2013), 1055 trapianti di fegato (996 nel 2013), 216 trapianti di polmone (240 nel 2013) e 43 di pancreas (61 nel 2013)

14 Tab di cuore per struttura ospedaliera effettuati nel La struttura che ha effettuato più trapianti è stata la AO Niguarda di Milano. TRAPIANTI Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - CUORE BARI-AOU CONSORZIALE POLICLINICO di BARI 3 BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 22 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 15 CAGLIARI - AZIENDA OSPEDALIERA G. BROTZU 6 CATANIA - AZ.OSP. V.EMANUELE FERRAROTTO S.BAMBINO 1 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 29 NAPOLI - A. O. MONALDI 14 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 19 PALERMO - Is.Me.T.T. 5 PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 15 ROMA - A.O. SAN CAMILLO - FORLANINI 16 ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 10 SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 12 TORINO - AOU Città della Salute, PO OIRM 6 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 20 UDINE - AZIENDA OSPEDALIERA "S. M. MISERICORDIA" 19 VERONA - OSPEDALE CIVILE MAGGIORE - VERONA 10 ITALIA 222 Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - FEGATO ANCONA - PRESIDIO OSPEDALIERO UMBERTO I - ANCONA 41 BARI - AOU CONSORZIALE POLICLINICO di BARI 17 BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 89 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 62 CAGLIARI - AZIENDA OSPEDALIERA G. BROTZU 29 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 83 MILANO - ISTITUTO NAZ.LE PER CURA TUMORI - MILANO 36 MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 59 MODENA - AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO - MODENA 40 NAPOLI - AZIENDA OSPEDALIERA "A. CARDARELLI" 25 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 80 PALERMO - Is.Me.T.T. 56 PISA - A.O.U. PISANA 106 ROMA - A.O. SAN CAMILLO - FORLANINI 28 ROMA - AZ. OSP. UNIV. POLICLINICO TOR VERGATA 32 ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 12 ROMA - POLICLINICO UMBERTO I - ROMA 24 ROMA - POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI 30 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 118 UDINE - AZIENDA OSPEDALIERA "S. M. MISERICORDIA" 29 VERONA - OSPEDALE CIVILE MAGGIORE - VERONA 37 ITALIA Tab di fegato per struttura ospedaliera effettuati nel La struttura che ha effettuato più trapianti è stata la AOU Città della Salute, PO S.G. Battista di Torino. Tab di pancreas per struttura ospedaliera effettuati nel La struttura che ha effettuato più trapianti è stata il IRCCS San Raffaele di Milano e la A.O.U Pisana di Pisa. Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - PANCREAS CAGLIARI - AZIENDA OSPEDALIERA G. BROTZU 3 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 1 MILANO - IRCCS S. RAFFAELE - MILANO 4 PISA - A.O.U. PISANA 4 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 2 ITALIA

15 Tab di polmone per struttura ospedaliera effettuati nel La struttura che ha effettuato più trapianti è stato l Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Tab di polmone doppio per struttura ospedaliera effettuati nel La struttura che ha effettuato più trapianti è stata la AOU Città della Salute, PO S.G. Battista di Torino. TRAPIANTI Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - POLMONE BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 4 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 1 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 1 MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 11 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 8 PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 5 SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 1 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 2 ITALIA 33 Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - POLMONE DOPPIO BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 6 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 6 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 1 MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 17 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 13 PALERMO - Is.Me.T.T. 12 PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 2 ROMA - POLICLINICO UMBERTO I - ROMA 7 SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 10 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 18 ITALIA 92 Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - RENE ANCONA - PRESIDIO OSPEDALIERO UMBERTO I - ANCONA 42 BARI - AOU CONSORZIALE POLICLINICO di BARI 50 BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 42 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 41 BRESCIA - PRES. OSPEDAL. SPEDALI CIVILI BRESCIA 52 CAGLIARI - AZIENDA OSPEDALIERA G. BROTZU 34 CATANIA - A.O. UNIVERSITARIA DI CATANIA 35 COSENZA - PRESIDIO OSPEDALIERO ANNUNZIATA 10 FIRENZE - A.O.U. CAREGGI - FIRENZE 27 GENOVA - A.O.U. S. MARTINO - GENOVA 61 L'AQUILA - OSPEDALE CIVILE S. SALVATORE - L'AQUILA 29 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 53 MILANO - IRCCS S. RAFFAELE - MILANO 22 MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 46 MODENA - AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO - MODENA 20 NAPOLI - UNIV NAPOLI - FEDERICO II - FAC. MEDIC. 27 NOVARA - AOU MAGGIORE DELLA CARITA' - NOVARA 49 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 71 PALERMO - AZIENDA UNIVERSITARIA POLICLINICO 3 PALERMO - Is.Me.T.T. 17 PALERMO - P.O. CIVICO E BENFRATELLI 55 PARMA - OSPEDALE MAGGIORE - PARMA 31 PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 28 PERUGIA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PERUGIA 15 PISA - A.O.U. PISANA 25 REGGIO DI CALABRIA - OSPEDALE BIANCHI - MELACRINO - MORELLI 16 ROMA - A.O. SAN CAMILLO - FORLANINI 25 ROMA - AZ. OSP. UNIV. POLICLINICO TOR VERGATA 36 ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 15 ROMA - POLICLINICO UMBERTO I - ROMA 37 ROMA - POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI 47 SALERNO - OORR S.GIOVANNI DI DIO E RUGGI D`ARAGONA 24 SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 47 TORINO - AOU Città della Salute, PO OIRM 5 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 99 TREVISO - OSPEDALE CA' FONCELLO - TREVISO 32 UDINE - AZIENDA OSPEDALIERA "S. M. MISERICORDIA" 33 VARESE - OSPEDALE DI CIRCOLO E FONDAZIONE MACCHI 32 VERONA - OSPEDALE CIVILE MAGGIORE - VERONA 81 VICENZA - OSPEDALE DI VICENZA 25 ITALIA Tab di rene per struttura ospedaliera effettuati nel La struttura che ha effettuato più trapianti è stata la AOU Città della Salute, PO S.G. Battista di Torino

16 Tab di fegato-pancreas per struttura ospedaliera effettuati nel Tab di fegato-polmone doppio per struttura ospedaliera effettuati nel TRAPIANTI Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO CUORE - FEGATO BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 1 ITALIA 1 Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO RENE DOPPIO - FEGATO BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 2 ITALIA 2 Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO RENE - FEGATO BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 4 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 1 MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 3 MODENA - AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO - MODENA 1 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 1 PALERMO - Is.Me.T.T. 1 PISA - A.O.U. PISANA 1 ROMA - AZ. OSP. UNIV. POLICLINICO TOR VERGATA 3 ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 3 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 4 VERONA - OSPEDALE CIVILE MAGGIORE - VERONA 1 ITALIA 23 Tab di rene-fegato per struttura ospedaliera effettuati nel La struttura che ha effettuato più trapianti è stata il S. Orsola - Malpighi di Bologna

17 Tab di rene-pancreas per struttura ospedaliera effettuati nel La struttura che ha effettuato più trapianti è stata la A.O. di Padova. Tab di rene-cuore per struttura ospedaliera effettuati nel TRAPIANTI Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO RENE - PANCREAS CAGLIARI - AZIENDA OSPEDALIERA G. BROTZU 4 GENOVA - A.O.U. S. MARTINO - GENOVA 1 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 1 MILANO - IRCCS S. RAFFAELE - MILANO 6 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 7 PARMA - OSPEDALE MAGGIORE - PARMA 3 PISA - A.O.U. PISANA 4 ROMA - A.O. SAN CAMILLO - FORLANINI 1 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 2 ITALIA 29 Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO RENE - CUORE BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 1 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 1 UDINE - AZIENDA OSPEDALIERA "S. M. MISERICORDIA" 1 ITALIA 3 Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO RENE DOPPIO BARI - AOU CONSORZIALE POLICLINICO di BARI 2 BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 6 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 7 GENOVA - A.O.U. S. MARTINO - GENOVA 10 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 7 MILANO - IRCCS S. RAFFAELE - MILANO 5 MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 2 MODENA - AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO - MODENA 1 NAPOLI - UNIV NAPOLI - FEDERICO II - FAC. MEDIC. 1 NOVARA - AOU MAGGIORE DELLA CARITA' - NOVARA 4 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 15 PALERMO - Is.Me.T.T. 1 PARMA - OSPEDALE MAGGIORE - PARMA 1 PISA - A.O.U. PISANA 3 ROMA - A.O. SAN CAMILLO - FORLANINI 2 ROMA - AZ. OSP. UNIV. POLICLINICO TOR VERGATA 3 ROMA - POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI 1 SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 3 TREVISO - OSPEDALE CA' FONCELLO - TREVISO 4 VARESE - OSPEDALE DI CIRCOLO E FONDAZIONE MACCHI 2 VERONA - OSPEDALE CIVILE MAGGIORE - VERONA 10 VICENZA - OSPEDALE DI VICENZA 3 ITALIA 93 Tab di rene doppio per struttura ospedaliera effettuati nel La struttura che ha effettuato più trapianti è stata la A.O. di Padova

18 Tab di cuore-polmone doppio per struttura ospedaliera effettuati nel TRAPIANTI Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO CUORE - POLMONE DOPPIO ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 1 ITALIA 1 Tab NUMERO TRAPIANTI DA VIVENTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - ANNO 2014 FEGATO BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 2 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 2 PALERMO - Is.Me.T.T. 5 ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 1 ITALIA 10 RENE BARI - AOU CONSORZIALE POLICLINICO di BARI 7 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 11 CATANIA - A.O. UNIVERSITARIA DI CATANIA 4 FIRENZE - A.O.U. CAREGGI - FIRENZE 3 GENOVA - A.O.U. S. MARTINO - GENOVA 5 L'AQUILA - OSPEDALE CIVILE S. SALVATORE - L'AQUILA 1 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 15 MILANO - IRCCS S. RAFFAELE - MILANO 1 MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 5 MODENA - AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO - MODENA 5 NOVARA - AOU MAGGIORE DELLA CARITA' - NOVARA 13 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 43 PALERMO - Is.Me.T.T. 12 PALERMO - P.O. CIVICO E BENFRATELLI 1 PARMA - OSPEDALE MAGGIORE - PARMA 5 PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 4 PISA - A.O.U. PISANA 33 ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 5 ROMA - POLICLINICO UMBERTO I - ROMA 1 ROMA - POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI 10 SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 11 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 9 TREVISO - OSPEDALE CA' FONCELLO - TREVISO 1 UDINE - AZIENDA OSPEDALIERA "S. M. MISERICORDIA" 3 VARESE - OSPEDALE DI CIRCOLO E FONDAZIONE MACCHI 5 VERONA - OSPEDALE CIVILE MAGGIORE - VERONA 13 ITALIA 226 Tab La tabella riporta i dati 2014 del numero di trapianti da vivente raggruppati per trapianto. Tab Liste di attesa pediatriche Si evince una maggioranza di bambini in attesa di un trapianto di rene (119, contro i 114 nel 2013). Tab Liste di attesa standard 2014 ordinate per necessità di organo. L organo più richiesto è il rene

19 TRAPIANTI Tab LISTE DI ATTESA PEDIATRICHE ANNO 2014 Tipo Organo Numero Pazienti Rene 119 Fegato 35 Cuore 67 Polmone 21 Dati aggiornati al 12 maggio 2015 Tab LISTE DI ATTESA STANDARD ANNO 2014 Tipo Organo Numero Pazienti Rene Pancreas /Cellule Pancreatiche 212 Fegato Polmone 396 Cuore 755 Dati aggiornati al 12 maggio 2015 Tab DICHIARAZIONI DI VOLONTÀ ALL ESPIANTO - ANNO 2014 Regione Dichiaraz. registrate presso le ASL(*) Dichiaraz. registrate presso i Comuni(**) Numero Totale Consensi Opposizioni Totale Consensi Opposizioni Totale iscrizioni dichiaraz. Num. % Num. % Num. % Num. % A.I.D.O.(***) Prov. Aut. Bolzano Friuli Venezia Giulia Abruzzo Campania Basilicata Calabria Valle D Aosta Molise Liguria Emilia Romagna Veneto Sicilia Umbria Sardegna Lombardia Toscana Marche Lazio Puglia Piemonte Prov. Aut. Trento ITALIA , , , , ,1 22 1, ,4 2 28, , , ,0 66 3, , , , , ,1 21 6, ,3 55 6, , , , , , , , , , , , , , , ,0 30 3, , , , , , , , ,1 16 8, , , , , , , ,8 60 2, , , , , , , , , , , , (*) Secondo le disposizioni del DM 8 Aprile 2000 attuativo della L.91/99 per le disposizioni relative alle dichiarazioni di volontà dei cittadini (**) In attuazione a quanto previsto all art. 3 comma 8 bis, nel Decreto legge 30 dicembre 2009, n.294 convertito dalla Legge n.25 del 26 febbraio 2010, noto come decreto Mille-proroghe, sul tema dell espressione della volontà o del diniego a donare gli organi al momento del rilascio della carta di identità (***) Dal secondo semestre 2009, grazie ad una cooperazione AIDO-CNT, sono disponibili per la visualizzazione nel SIT tutti i testamenti olografi AIDO Dati aggiornati al 12 maggio 2015 Fonte: Istituto Superiore di Sanità AIDS Tab NUMERO DEI CASI DI AIDS PER ANNO DI DIAGNOSI, DEI CASI CORRETTI PER RITARDO DI NOTIFICA Anni Casi Casi corretti Morti per anno diagnosticati per ritardo di notifica di decesso * * TOTALE Tab Dichiarazioni di volontà all espianto nel Fonte: Istituto Superiore di Sanità Tab Come si evince, sono riportati i dati relativi ai casi di AIDS registrati in Italia nell arco di tempo compreso fra il 1982 ed il 2013; si può notare come il tasso di letalità sia diminuito negli ultimi anni dopo aver raggiunto fra la seconda metà degli anni 80 ed i primi anni 90 livelli superiori al 90%, attestandosi al 5,7% nel

20 AIDS Graf. 8.2 NUMERO DEI CASI DI AIDS E INCIDENZA PER ANNO DI DIAGNOSI (PER RESIDENTI), CORRETTI PER RITARDO DI NOTIFICA ( ) Tab NUMERO ANNUALE DEI CASI PREVALENTI DI AIDS, PER REGIONE DI RESIDENZA - ANNI Regione Numero di casi ,0 Anno di diagnosi Corretti Fonte: Istituto Superiore di Sanità Graf. 9.2 INCIDENZA DI AIDS (PER RESIDENTI) PER REGIONE DI RESIDENZA - ANNO ,0 0,6 0,6 2,6 5,7 Casi notificati Indicenza Incidenza AIDS per residenti Lombardia Lazio Emilia Romagna Toscana Piemonte Campania Veneto Sicilia Liguria Puglia Sardegna Marche Abruzzo Umbria Calabria Friuli Venezia Giulia Prov. Aut. Trento Prov. Aut. Bolzano Basilicata Molise Valle D'Aosta Estera Ignota TOTALE Fonte: Istituto Superiore di Sanità 1,5 2,9 1,0 1,8 2,0 1,0 2,0 1,8 0,6 2,4 1,3 1,1 0,0 0,3 ( Graf. 8.2 ) Rappresentazione dell andamento dei casi di AIDS nell arco di tempo compreso tra il 1982 ed il 2013; a partire dal 1995 il fenomeno è in attenuazione. ( Graf. 9.2 ) Tasso di incidenza dell AIDS per regione; le regioni dove il fenomeno è più accentuato sono soprattutto le regioni centro settentrionali, in particolare il Veneto che registra un tasso di incidenza (5,7) doppio rispetto alla seconda regione per maggiore incidenza, la Liguria (2,9). 0,7 Tab Numero annuale dei casi di AIDS per regione negli anni ; oltre il 40% dei casi si è manifestato in Lombardia e nel Lazio. Fonte: Istituto Superiore di Sanità Tab Nella tabella sono riportati i dati sulla distribuzione dei casi di AIDS per regione e per biennio di diagnosi; come si vede il fenomeno negli ultimi anni mostra una consistente regressione

21 40.2 NUMERO DEI CASI DI AIDS, PER REGIONE DI RESIDENZA E PER BIENNIO DI DIAGNOSI Tab. AIDS Regione < Totale Lombardia Lazio Emilia Romagna Piemonte Toscana Veneto Liguria Sicilia Campania Puglia Sardegna Marche Calabria Abruzzo Umbria Friuli Venezia Giulia Prov. Aut. Trento Prov. Aut. Bolzano Basilicata Valle d Aosta Molise Estera Ignota TOTALE Fonte: Istituto Superiore di Sanità Tab PROPORZIONE DEI CASI DI AIDS, PER CLASSE DI ETÀ E GENERE NEGLI ANNI 1993, 2003, 2013 E NEL TOTALE DEI CASI Fascia d età Maschi Femmine Totale ( ) Maschi Femmine Totale n n n. 763 n n. 424 n. 253 n n n ,2 0,2 0,0 1,2 0,0 0,0 0,3 1,0 0, ,3 0,0 0,0 1,0 0,2 0,0 0,3 0,9 0, ,1 0,1 0,0 1,0 0,2 0,4 0,2 0,5 0, ,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0, ,1 0,2 0,0 0,0 0,5 0,0 0,1 0,1 0, ,1 0,4 0,1 0,3 0,0 0,8 0,2 0,5 0, ,1 1,1 2,2 4,7 2,8 4,7 3,2 6,5 3, ,0 5,8 5,2 34,7 11,3 7,9 15,9 22,4 17, ,5 12,0 7,7 32,6 15,8 9,5 26,1 26,7 26, ,0 26,3 14,8 14,0 30,0 13,4 20,6 18,1 20, ,1 35,3 37,2 7,2 29,5 33,6 21,0 15,7 19, ,0 10,9 21,2 2,2 5,4 24,5 8,1 4,8 7,4 >60 2,5 7,8 11,4 1,1 4,2 5,1 4,0 2,5 3,6 Fonte: Istituto Superiore di Sanità Tab PROPORZIONE DEI CASI DI AIDS IN ADULTI ETEROSESSUALI, PER TIPO DI RISCHIO ETEROSESSUALE E GENERE Tipo di rischio Maschi Femmine Maschi Femmine Totale eterosessuale n.853 n. 596 n. 529 n. 387 n n n Originario di zona endemica 2,0 1,8 3,4 3,6 5,4 5,5 5,4 Partner MSM 0,0 0,0 1,1 0,0 0,0 1,2 0,5 Partner IDU 2,0 1,2 19,5 5,7 8,1 31,6 18,1 Partner emofilico/trasfuso 0,4 0,0 0,4 0,0 0,3 0,8 0,5 Partner di zona endemica 0,6 0,2 1,3 0,0 3,2 0,8 2,1 Partner promiscuo 95,1 96,8 74,3 90,7 83,1 60,2 73,3 Fonte: Istituto Superiore di Sanità Tab Si riportano i dati percentuali dei casi di AIDS per fasce d età e sesso negli anni 1993, 2003 e 2013; come si vede oltre l 80% dei casi riguarda la fascia di età compresa fra i 25 ed i 49 anni. Tab La tabella evidenzia i dati dei casi di AIDS trasmesso attraverso contatto eterosessuale per sesso e per tipo di rischio; dalla tabella si evidenzia come oltre il 70% dei casi siano dovuti alla promiscuità del partner

22 AIDS Tab TEMPO INTERCORSO TRA IL 1 TEST HIV+ E LA DIAGNOSI DI AIDS Anno di diagnosi <6 mesi >_ 6 mesi n. casi % n. casi % , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,8 GENERE Maschio , ,3 Femmina , ,8 MODALITÀ DI TRASMISSIONE Eterosessuale , ,5 MSM , ,7 IDU , ,3 Trasmissione verticale 45 50, ,4 Altro/Non determinato , ,4 AREA GEOGRAFICA DI PROVENIENZA ITALIA , ,3 Estera , ,9 Non nota , ,4 TOTALE , ,6 Fonte: Istituto Superiore di Sanità Tab Nella tabella, per gli anni dal 1996 al 2013, è riportato il tempo intercorso tra il 1 test di sieropositività all AIDS e la diagnosi di AIDS per sesso, per modalità di trasmissione, per grado di distribuzione di area geografica di provenienza; dalla tabella si può notare come il 53,6% dei casi abbia avuto un incubazione del virus superiore ai 6 mesi. Tab NUMERO CASI AIDS DALL INIZIO DELL EPIDEMIA, (A) PER PROVINCIA DI SEGNALAZ. E DI RESIDENZA E INCIDENZA (PER RESIDENTI), PER PROVINCIA DI RESIDENZA (Calcolata sui casi notificati nel 2013) Provincia Regione Segnalazione Residenza Incidenza Valle d Aosta Aosta ,0 Piemonte Alessandria ,4 Asti ,5 Biella ,6 Cuneo ,0 Novara ,5 Torino ,2 Verbania ,1 Vercelli ,4 Liguria Genova ,2 Imperia ,3 La Spezia ,8 Savona ,7 Lombardia Bergamo ,7 Brescia ,8 Como ,7 Cremona ,8 Lecco ,5 Lodi ,3 Mantova ,2 Milano ,1 Monza e della Brianza ,5 Pavia ,7 Sondrio ,1 Varese ,9 Veneto Belluno ,5 Padova ,0 Rovigo ,9 Treviso ,9 Venezia ,8 Verona ,6 Vicenza ,6 Friuli Venezia Giulia Gorizia ,7 Pordenone ,6 Trieste ,9 Udine ,7 Trentino Alto Adige Prov. Aut. Bolzano ,0 Prov. Aut. Trento ,6 Segue tabella Tab (A, B e C) La tabella riporta la distribuzione dei casi cumulativi segnalati dall inizio dell epidemia, per provincia di segnalazione e di residenza. Le province che hanno un numero di casi residenti maggiore dei casi segnalati hanno portato fuori dei casi ai fini assistenziali; viceversa, quelle con più casi segnalati ne hanno ricevuti da altre provincie

23 Tab (A, B e C) La tabella riporta la distribuzione dei casi cumulativi segnalati dall inizio dell epidemia, per provincia di segnalazione e di residenza. Le province che hanno un numero di casi residenti maggiore d ei casi segnalati hanno portato fuori dei casi ai fini assistenziali; viceversa, quelle con più casi segnalati ne hanno ricevuti da altre provincie. AIDS Tab NUMERO CASI AIDS DALL INIZIO DELL EPIDEMIA, (B) PER PROVINCIA DI SEGNALAZ. E DI RESIDENZA E INCIDENZA (PER RESIDENTI), PER PROVINCIA DI RESIDENZA (Calcolata sui casi notificati nel 2013) Provincia Regione Segnalazione Residenza Incidenza Emilia Romagna Bologna ,0 Ferrara ,4 Forlì ,5 Modena ,7 Parma ,6 Piacenza ,4 Ravenna ,1 Reggio Emilia ,1 Rimini ,8 Toscana Arezzo ,3 Firenze ,7 Grosseto ,5 Livorno ,7 Lucca ,1 Massa Carrara ,0 Pisa ,7 Pistoia ,3 Prato ,2 Siena ,0 Umbria Perugia ,8 Terni ,6 Marche Ancona ,1 Ascoli Piceno ,9 Fermo ,6 Macerata ,9 Pesaro e Urbino ,1 Lazio Frosinone ,8 Latina ,7 Rieti ,9 Roma ,9 Viterbo ,9 Abruzzo Chieti ,8 L'Aquila ,3 Pescara ,6 Teramo ,3 Molise Campobasso ,4 Isernia ,1 Segue tabella Tab NUMERO CASI AIDS DALL INIZIO DELL EPIDEMIA, (C) PER PROVINCIA DI SEGNALAZ. E DI RESIDENZA E INCIDENZA (PER RESIDENTI), PER PROVINCIA DI RESIDENZA (Calcolata sui casi notificati nel 2013) Provincia Regione Segnalazione Residenza Incidenza Campania Avellino ,2 Benevento ,4 Caserta ,7 Napoli ,5 Salerno ,9 Puglia Bari ,7 Barletta-Andria-Trani ,0 Brindisi ,3 Foggia ,3 Lecce ,9 Taranto ,9 Basilicata Matera ,0 Potenza ,0 Calabria Catanzaro ,6 Cosenza ,1 Crotone ,6 Reggio Calabria ,2 Vibo Valentia ,0 Sicilia Agrigento ,4 Caltanissetta ,4 Catania ,7 Enna ,6 Messina ,2 Palermo ,4 Ragusa ,0 Siracusa ,8 Trapani ,0 Sardegna Cagliari ,6 Carbonia-Iglesias ,6 Medio Campidano ,0 Nuoro ,0 Ogliastra ,0 Olbia-Tempio ,7 Oristano ,6 Sassari ,6 Estera Ignota TOTALE Fonte: Istituto Superiore di Sanità Tab (A, B e C) La tabella riporta la distribuzione dei casi cumulativi segnalati dall inizio dell epidemia, per provincia di segnalazione e di residenza. Le province che hanno un numero di casi residenti maggiore d ei casi segnalati hanno portato fuori dei casi ai fini assistenziali; viceversa, quelle con più casi segnalati ne hanno ricevuti da altre provincie

24 AIDS Graf ETÀ MEDIANA DELLE NUOVE DIAGNOSI DI INFEZIONE DA HIV, PER GENERE E ANNO DI DIAGNOSI - ANNI Tab DIFFERENZE PERCENTUALI (D) DEI CASI AIDS PER REGIONE DI SEGNALAZIONE E ANNO DI NOTIFICA Età alla diagnosi Anno di diagnosi Fonte: Istituto Superiore di Sanità Maschi Femmine Regione Anno d inizio di segnalazione Raccolta dati < Totale Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia Prov. Aut. Trento Prov. Aut. Bolzano Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna TOTALE Fonte: Istituto Superiore di Sanità ( Graf ) Il grafico rappresenta l andamento dell età mediana delle nuove infezioni da HIV; come si può notare l andamento dell età mediana è crescente per entrambi i sessi. Tab Si riportano il numero di nuove diagnosi di infezione da HIV, per regione di segnalazione e percentuale di copertura del Sistema di sorveglianza ( )

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