Tubo a raggi X. oggetto. Radiologia Digitale. Tradizionale. Foto- conduttori. Fosfori a memoria. Schermi di rinforzo. Scintillatori.

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1 Tubo a raggi X oggetto Schermi di rinforzo Scintillatori Rivelatori Fosfori a memoria Foto- conduttori Radiologia Radioscopia TC Tradizionale Radiologia Digitale oscar fiorucci. laurea.tecn.radiol@ospedale.perugia.it

2 La pellicola fotosensibile raggi X pellicole fotosensibili. In natura esistono diverse sostanze che a contatto della luce modificano la loro struttura molecolare: alcuni sali minerali sono in grado di subire delle modificazioni ad opera dei fotoni luminosi, perciò dette FOTOSENSIBILI.

3 La pellicola fotosensibile La parte sensibile della pellicola fotografica è detta emulsione. Emulsione fotosensibile

4 La pellicola fotosensibile Minuscoli cristalli, o grani di alogenuro di argento dispersi in una matrice di gelatina. Emulsione fotosensibile gelatina Grani di AgBr

5 La pellicola fotosensibile L emulsione è stesa sopra un supporto di cellulosa o poliestere ed è ricoperta da uno strato protettivo trasparente. Strato protettivo Supporto trasparente

6 La pellicola fotosensibile Le sostanze fotosensibili usate in fotografia-radiologia radiologia sono gli alogenuri d argento,, soprattutto i sali costituiti da bromo, iodio e cloro.

7 La pellicola fotosensibile Per effetto dei raggi X, l AgBr si decompone liberando argento metallico (opaco alla luce). Questo effetto radiolitico produce l IMMAGINE LATENTE, non visibile direttamente.

8 L immagine latente L esposizione alla luce della pellicola fotosensibile produce una profonda mutazione all interno dell emulsione. emulsione. L imm.. latente contiene tutte le informazioni della immagine finale.

9 L immagine latente L immagine latente viene trasformata in immagine visibile (amplificata, materializzata) mediante il procedimento chimico.

10 L immagine rivelata L immagine latente viene materializzata in una immagine visibile ad occhio nudo mediante il procedimento chimico dello sviluppo (o rivelatore): immagine rivelata.

11 L immagine rivelata L immagine rivelata (visibile) rimane in uno stato di instabilità: : se riesposta alla luce può ancora modificare l informazione definita nella immagine latente.

12 L immagine fissata L immagine rivelata viene definitivamente fissata immergendola in un bagno chimico detto fissaggio stabilizza l immagine: l immagine fissata.

13 Pellicola RADIOGRAFICA Lamina pluristratificata piana, formata da un supporto semirigido su cui viene stesa l emulsione l fotosensibilie. Per raddoppiare la sensibilità alla radiazioni X, vengono stesi su entrambe le facce del supporto uno strato di emulsione fotosensibile.

14 Strato SENSIBILE SUPPORTO Strato SENSIBILE

15 1) Strato centrale o SUPPORTO o base E la parte centrale e più spessa della pellicola (0,18 mm) realizzato con polimeri sintetici. Caratteristiche del supporto: robustezza, semi-rigidità trasparenza, non infiammabilità, inerte alla reazioni chimiche e alle sostanze fotosensibili. Nel supporto vengono dispersi coloranti (azzurro o giallo). Il supporto mantiene le sue dimensioni e la sua forma durante l uso e la manipolazione.

16 2-3) Strati leganti o adesivi o sottostrati. Di spessore assai modesto. Disposti immediatamente a contatto con le due facce del supporto ed hanno lo scopo di far aderire strettamente l emulsione sensibile al supporto stesso.

17 4-5) EMULSIONE FOTOSENSIBILE Fulcro della pellicola. E il composto dove le radiazioni interagiscono e trasferiscono l informazione. 25 micron costanti di emulsione. Costituita da una GELATINA nella quale sono dispersi omogeneamente un numero elevatissimo di minutissimi CRISTALLI di alogenuro d argento.

18 EMULSIONE FOTOSENSIBILE GELATINA 1) funzione fisica: di mantenere in sospensione uniformemente dispersa i cristalli AgBr; 2) funzione chimica: di agire sui sali d Ag aumentandone la sensibilità ai fotoni luminosi e X.

19 EMULSIONE FOTOSENSIBILE CRISTALLI 20% dell emulsione. A forma di grani o granuli, ammassi cristalli piatti o triangolari di varie dimensioni, con la densità di circa un miliardo per cm 2 di pellicola.

20 EMULSIONE FOTOSENSIBILE CRISTALLI Il diametro dei grani ha molta importanza nel determinare la sensibilità e il contrasto della pellicola. Altrettanta importanza lo spessore dei granuli, che deve essere il minore possibile.

21 6-7) Stati PROTETTIVI. Gelatina protettiva di spessore sottilissimo (1 micron) con lo scopo di proteggere l emulsione dai sfregamenti e piccoli urti. Permeabile alle soluzioni chimiche (fasi di sviluppo e fissaggio) fino alla impermeabilizzazione dello strato protettivo (fase di essicamento).

22 CARATTERISTICHE DELLA PELLICOLA RADIOGRAFICA SENSIBILITA o RAPIDITA LATITUDINE DI POSA CONTRASTO RISOLUZIONE GRANULARITA

23 CARATTERISTICHE DELLA PELLICOLA RADIOGRAFICA 1. SENSIBILITA o RAPIDITA Rappresenta la prontezza di risposta del film alle radiazioni: la sensibilità luminosa determina il tempo di esposizione e varia in dipendenza della: - quantità di alogenuri (+ AgBr +sensibilità) - forma dell alogenuro alogenuro (maggiore dimensione, maggiore possibilità di essere colpiti dai fotoni)

24 - sensibili + sensibili Sensibilità della pellicola in funzione della quantità di grani

25 + sensibili - sensibili Sensibilità della pellicola in funzione della dimensione di grani

26 CARATTERISTICHE DELLA PELLICOLA RADIOGRAFICA 2. LATITUDINE DI POSA Rappresenta la tolleranza (margine di errore) della pellicola ad esposizioni non corrette. Il potere di correzione in rapporto ai tempi di esposizione. Pellicole molto sensibili, bassa latitudine.

27 CARATTERISTICHE DELLA PELLICOLA RADIOGRAFICA 3. CONTRASTO Si intende l attitudine l della pellicola a trasformare la radiazione incidente in annerimento. Il contrasto è inversamente proporzionale alla sensibilità.

28 CONTRASTO E influenzato da: FATTORI INTERNI - modalità del trattamento chimico - attività del rivelatore - schermi di rinforzo FATTORI ESTERNI - dimensioni e quantità dei grani.

29 CARATTERISTICHE DELLA PELLICOLA RADIOGRAFICA 4. RISOLUZIONE Rappresenta il potere di una pellicola di registrare ed evidenziare dettagli molti fini. La risoluzione dipende dalle dimensioni della grana: più la grana è fine più aumenta la risoluzione.

30 grana sorgente fotoni pellicola

31 CARATTERISTICHE DELLA PELLICOLA RADIOGRAFICA 5. GRANULARITA La grana della pellicola varia in dimensioni proporzionalmente alla sensibilità. Nelle pellicole più sensibili le dimensioni del grano sono maggiori, pertanto l effetto della granularità sarà più elevato.

32 5. GRANULARITA In base alla granularità le pellicole si dividono in: - PELLICOLE A GRANA GROSSA - PELLICOLA A GRANA FINE.

33 Le pellicole radiografiche perdono con il tempo le proprie caratteristiche sensitometriche. Il materiale sensibile conserva le proprie caratteristiche per un determinato periodo se conservato in condizioni idonee.

34 L alta temperatura e l elevata l umidità sono i fattori che accelerano il processo d invec- chiamento delle pellicole. La temperatura massima consentita è di 18 C C e i valori igrometrici devono essere tra i 50-60%.

35 Contaminazioni luminose direttamente sulla pellicola o fonti radiogene o materiale radioattivo nelle vicinanze può danneggiare irreparabilmente la pellicola.

36 Danni che può subire una pellicola A. Incongrua conservazione del materiale fotosensibile B. Difetti degli schermi di rinforzo C. Difetti delle pellicole radiografiche. D. Difetti della sviluppatrice

37 Danni che può subire una pellicola A. Incongrua conservazione del materiale fotosensibile - ambiente particolarmente caldo e/o umido. - conservazione a terra del materiale (scariche elettriche, perdite d acqua, solventi). - invecchiamento delle pellicole (scadenza) - conservazione in scatole poste orizzontalmente ed uno sull altra - presenza di radiazioni (trasporto e stoccaggio) - contaminazioni chimiche - traumi.

38 Danni che può subire una pellicola B. Difetti degli schermi di rinforzo - corpi estranei - graffiature - rotture - incollaggio dell emulsione emulsione della pellicola - umidità - presenza di polvere - radiazioni

39 Danni che può subire una pellicola C. Difetti delle pellicole radiografiche. - scorretta manipolazione della pellicola - Imperfetta o incompleta chiusura delle scatole d imballaggio d o delle cassette radiografiche - caduta di corpi estranei (capelli,...) - graffi - strofinio delle pellicole (scariche elettrostatiche) - macchie di diverso tipo (grasso, acidi, acqua) - prolungata esposizione alla luce inattinica.

40 Danni che può subire una pellicola D. Difetti della sviluppatrice - black-out elettrico durante il trattamento - imperfetta chiusura dei pannelli della sviluppatrice - cristalli indisciolti nei liquidi di trattamenti - bolle d aria d aderenti al film - rivelatore esaurito o inquinato - livelli dei chimici bassi - rulli sporchi - lavaggio insufficiente - sovrapposizione dei due pellicole - alte temperature dei chimici - bassa velocità di trascinamento del film - blocco del sistema di asciugatura

41 FORMATI DELLE PELLICOLE per RADIOGRAFIA MEDICA (in cm): 13 x x x x x x x x x x 90 35,6 x 35,5 35,6 x 43,2 40 x 40 di più frequente utilizzo.

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