PROTOCOLLO D INTESA PER IL CONSOLIDAMENTO E LA VALORIZZAZIONE DELLA RETE PROVINCIALE DEGLI SPORTELLI SUAP DELLA PROVINCIA DI FIRENZE
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1 PROTOCOLLO D INTESA PER IL CONSOLIDAMENTO E LA VALORIZZAZIONE DELLA RETE PROVINCIALE DEGLI SPORTELLI SUAP DELLA PROVINCIA DI FIRENZE I sottoscritti: Provincia di Firenze Comuni della Provincia di Firenze Comunità Montana Montagna Fiorentina Comunità Montana del Mugello in nome e per conto dei Comuni del territorio Circondario Empolese Valdelsa (LR. 38/1997) in nome e per conto dei Comuni del territorio PREMESSO: - che il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 recante: "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle regioni e agli enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59" prevede agli artt. 23 e 24 l istituzione dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) inteso come struttura unica, facente capo al Comune in forma singola o associata, responsabile del procedimento di autorizzazione all'insediamento delle attività produttive; - che l art. 25 del medesimo D.Lgs. 112/98, fissa i principi della disciplina regolamentare del procedimento amministrativo in materia di autorizzazione all'insediamento delle attività produttive; - che in ossequio a quanto disposto dai citati articoli del D.lgs. 112/98 è stato approvato il D.P.R. 20 ottobre 1998, n. 447: "Regolamento recante norme di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione per la realizzazione, l'ampliamento, la ristrutturazione e la riconversione di impianti produttivi, per l'esecuzione di opere interne ai fabbricati nonché per la determinazione delle aree destinate agli insediamenti produttivi, a norma dell'art. 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59"; - che il D.P.R. 440/00 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al Decreto del Presidente della Repubblica 20 Ottobre 1998, n. 447, in materia di sportelli unici per gli impianti produttivi ha introdotto importanti novità sulla disciplina dell istituto dello Sportello Unico per le Attività produttive; RICHIAMATA la Legge Finanziaria per l anno 2009 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2008, n. 303; VISTO l art. 38 del Decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria. (GU n. 147 del Suppl. Ordinario n. 152) che stabilisce di procedere alla semplificazione e al riordino della disciplina dello sportello unico per le attivita' produttive come segue: a) lo sportello unico costituisce l'unico punto di accesso per il richiedente in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attivita' produttiva e fornisce, 1
2 altresì, una risposta unica e tempestiva in luogo di tutte le pubbliche amministrazioni comunque coinvolte nel procedimento; b) l'attestazione della sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa per la realizzazione, la trasformazione, il trasferimento e la cessazione dell'esercizio dell'attività di impresa può essere affidata a soggetti privati accreditati («Agenzie per le imprese»). In caso di istruttoria con esito positivo, tali soggetti privati rilasciano una dichiarazione di conformità che costituisce titolo autorizzatorio per l'esercizio dell'attività. Qualora si tratti di procedimenti che comportino attività discrezionale da parte dell'amministrazione, i soggetti privati accreditati svolgono unicamente attività istruttorie in luogo e a supporto dello sportello unico; c) i Comuni possono delegare le funzioni relative allo sportello unico alle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura; ATTESO il regolamento attuativo dell indicato art. 38, adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro per la semplificazione normativa, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, per la semplificazione e il riordino della disciplina dello sportello unico per le attività produttive di cui regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 447, e successive modificazioni, nel rispetto di quanto previsto dagli articoli 19, comma 1 e 20, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241; RICHIAMATA la Legge della Regione Toscana del 23 luglio 2009, n Legge di semplificazione e riordino normativo pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 27, parte prima, del dove, fra l altro, vengono confermati il ruolo e le funzione dei Suap, quale punto unico di accesso, e disciplinate, per quanto di competenza regionale, le misure per l utilizzo delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nello svolgimento dei procedimenti di competenza degli sportelli unici per le attività produttive all interno della rete regionale dei Suap; VISTO il Protocollo d intesa tra la Provincia di Firenze, la Prefettura di Firenze, la Regione Toscana, l Azienda Asl 10 di Firenze, l Azienda Asl 11 di Empoli, l A.r.p.a.t., il Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Firenze, l I.s.p.e.s.l., la Camera di Commercio di Firenze, il Circondario Empolese Valdelsa, la Comunità Montana Mugello, la Comunità Montana Montagna Fiorentina, i Comuni della Provincia di Firenze, per l esercizio coordinato delle attività e la costituzione dello Sportello provinciale per gli Sportelli unici comunali per le attività produttive, sottoscritto in data 20 novembre 2001 che rimane efficace in tutte le sue parti sotto l aspetto gestionale; RITENUTO che, al fine di dare attuazione alle normative in materia in modo coordinato e omogeneo all interno del territorio provinciale, sia opportuno consolidare e meglio articolare il coordinamento provinciale in funzione delle novità normative introdotte; PRESO ATTO: - che la precedente esperienza del coordinamento è stata pienamente positiva in quanto ha permesso un lavoro proficuo agli operatori dei SUAP arricchendo le competenze di ciascuno con uno scambio di esperienze che ha reso possibile la costituzione di un patrimonio di conoscenze tecniche, procedurali, informative dei procedimenti della P.A. inerenti l intero ambito delle attività produttive su tutto il territorio provinciale, sulla base di una distribuzione del lavoro a rete e per centri d eccellenza, che ha permesso di 2
3 valorizzare e rendere autorevole rispetto all insieme il lavoro svolto dai sottogruppi individuati ciascuno come esperto in determinate materie, favorendo altresì il completamento in tempi brevi del lavoro assegnato; - che l attività di coordinamento dei SUAP svolta dalla Provincia di Firenze in collaborazione con i Comuni ha contribuito alla crescita del sistema provinciale in quanto ha rappresentato il motore dell esperienza alla quale hanno attivamente partecipato gran parte dei Comuni che nel corso degli anni hanno sviluppato un lavoro anche per aree integrate (Empolese, Montagna fiorentina, Chianti, Mugello, Valdarno, Piana fiorentina) ma sempre riportato a unità attraverso l azione del Comune e della Provincia di Firenze; - che l esito di tale esperienza è stato tale anche grazie al sostegno di Linea Comune che ha agito attraverso un azione di supporto al tavolo di Coordinamento e con la creazione di una piattaforma informatica che ha consentito di condividere il lavoro di aggiornamento delle procedure e della modulistica; - che i Comuni del Circondario Empolese Valdelsa (LR.38/1997) hanno dato luogo attraverso la gestione associata della società dell informazione e della conoscenza ex LR.40/2001 ad un coordinamento sub-provinciale che esprime separatamente un proprio rappresentante al Tavolo Tecnico Regionale sulla semplificazione amministrativa. TENUTO CONTO che in virtù delle disposizioni richiamate in premessa, il Coordinamento Provinciale è chiamato ad assumere un ruolo maggiormente attivo nel processo di riforma del SUAP per preservare il patrimonio di esperienza acquisito e far sì che su di esso si possano efficacemente innestare le novità sopra delineate, senza creare un effetto di azzeramento, un conseguente blocco delle attività e disgregazione del lavoro collettivo svolto fino ad oggi. Alla luce di quanto emerso appare indispensabile salvaguardare sia la presenza diffusa sul territorio dei SUAP, quali PUC per le imprese e in particolare per le piccolissime e medieimprese, che caratterizzano il tessuto economico del nostro territorio, sia la professionalità che i SUAP, con grande impegno, hanno acquisito diventando sempre più attivi interlocutori dell impresa nei rapporti con tutta la P.A. PRESO ATTO pertanto della nuova disciplina e tenuto conto della specifica esperienza fatta, i Comuni della Provincia di Firenze con il presente Protocollo di Intesa STABILISCONO DI: - definire unitariamente le modalità attuative della normativa specifica e le forme organizzative conseguenti; - procedere attraverso l adozione di scelte omogenee e condivise sull intera area provinciale; - porsi, quale obiettivo finale comune, la realizzazione di un SUAP come punto di servizi alle imprese diffuso sul territorio che abbia le caratteristiche di CENTRO EROGATORE SERVIZI ALLE IMPRESE, diventando ad esempio, oltre al gestore delle pratiche amministrative e autorizzatorie, il luogo preposto alle informazioni di vario carattere, come le opportunità di finanziamento, le diverse agevolazioni offerte da enti terzi, il supporto alla nascita di nuove imprese, la collaborazione con i soggetti pubblici e privati direttamente competenti. 3
4 SI IMPEGNANO A: - dare continuità all esperienza del Coordinamento Provinciale dei SUAP fondata sulla centralità del Comune nella erogazione del servizio; - favorire la realizzazione del Suap come punto unico di contatto fra imprese e P.A. anche attraverso nuove forme organizzative maggiormente funzionali e rispondenti alle caratteristiche dei Comuni e del loro territorio, attraverso il pieno utilizzo di tutte le tecnologie informatiche, anche alla luce della Legge Regionale 5 ottobre 2009, n.54; - fare del SUAP regia attiva dei procedimenti e interlocutore delle imprese per i rapporti con tutta la P.A. sia per tutte le problematiche procedurali che per gli interventi di promozione delle attività produttive; - realizzare una piattaforma informatica, all interno dei principi di cooperazione applicativa e e.compliance, definiti anche su base regionale che consenta l adozione di una interfaccia fra Suap e imprese condivisa a livello provinciale in raccordo con i processi di semplificazione portati avanti dalla Regione Toscana, compatibile con i sistemi gestionali e applicativi già in uso presso gli enti locali, nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa di riferimento; - realizzare, come raccordo fra il portale regionale e quelli locali previsti dalla LR 40/09, un portale informatico per gli utenti a livello provinciale che informi e indirizzi ai vari Suap comunali in raccordo con i processi di semplificazione portati avanti dalla Regione Toscana, nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa di riferimento; - coordinare e armonizzare gli strumenti regolamentari comunali; - coordinare il fabbisogno formativo e i necessari aggiornamenti in un ottica di attività di gruppo. NEL PORSI QUESTI OBIETTIVI I COMUNI STABILISCONO DI: Rafforzare il ruolo del Coordinamento Provinciale dei SUAP quale: - interlocutore unico, a livello provinciale, nei confronti dei soggetti terzi (enti e uffici statali, regionali, provinciali, camere di commercio, associazioni di categoria etc.) che intervengono nei procedimenti di competenza dei SUAP con una funzione di sussidiarietà rispetto agli accordi intervenuti con gli stessi enti a livello regionale; - interlocutore unico a livello provinciale per il raccordo con il sistema delle Agenzie per le Imprese, una volta costituite; - partecipante al Tavolo Tecnico Regionale con funzioni di rappresentanza delle esigenze degli enti locali, di raccordo fra indicazioni tecnico/procedurali del Tavolo e attuazione da parte dei Suap territoriali, di diffusione e condivisione delle buone pratiche con gli altri sistemi territoriali, di collaborazione nell azione di impulso e promozione finalizzate alla semplificazione e omogeneizzazione delle procedure e dei procedimenti amministrativi nonché per la definizione di strumenti operativi per dare attuazione, in modo coordinato, agli indirizzi operativi che ne provengono, con un ruolo di interfaccia nella azione di semplificazione dei procedimenti e di informatizzazione. Incaricare il Coordinamento Provinciale dei Suap di: - studiare soluzioni di tipo organizzativo e giuridico-amministrativo al fine di favorire la semplificazione delle procedure e dei procedimenti; promuovere la diffusione di buone 4
5 pratiche che si sviluppano sul territorio provinciale riportandole anche al Tavolo Regionale; - progettare e realizzare forme di comunicazione esterna, a supporto degli stessi Sportelli, relativamente a quanto trattato dal Tavolo e quant altro possa essere di utilità agli operatori di Sportello, anche attraverso modalità telematiche; - promuovere e proporre azioni formative quali eventi seminariali, azioni di formazione e di aggiornamento; - promuovere azioni di monitoraggio relativamente all operatività degli Sportelli Unici presenti sul territorio regionale con particolare riferimento delle tipologie dei servizi offerti, delle iniziative intraprese e della tempistica procedimentale. - promuovere l armonizzazione degli strumenti regolamentari comunali in materia di attività produttive e coordinare il fabbisogno formativo e i necessari aggiornamenti affinchè l omogeneità dei processi si traduca costantemente in una omogeneità ai servizi sul territorio; - lavorare all individuazione di un modello organizzativo e gestionale di Suap omogeneo sul territorio provinciale anche per quanto riguarda i rapporti fra SUAP e Camere di Commercio, capace di semplificare i rispettivi procedimenti e unificare le banche dati, all interno dell azione di coordinamento portata avanti dalla rete Regionale dei Suap. - rafforzare il ruolo del Comune quale soggetto attivo sia nell attività di indirizzo e programmazione, dello sviluppo delle funzioni imprenditoriali sia nell azione di controllo - stabilire, in accordo con tutti i soggetti della P.A. che intervengono nei procedimenti e con la C.C.I.A.A. modalità omogenee e razionali di controllo sull attività produttiva e d impresa e in particolare in quelle avviate secondo le procedure semplificate previste nella nuova normativa - mantenere aggiornato il sito degli operatori Suap quale strumento di comunicazione e aggiornamento degli sportelli. Organizzazione del Coordinamento Provinciale dei Suap Il Coordinamento Provinciale dei Suap ha sede presso la Provincia di Firenze che ne cura l organizzazione e ne presiede i lavori; Del Coordinamento Provinciale dei Suap fanno parte i Dirigenti o Funzionari responsabili dei Suap Comunali ecc, e il Dirigente della Direzione Sviluppo Economico e Programmazione della Provincia di Firenze. Il Coordinamento Provinciale si autoregola al proprio interno per quanto attiene le modalità di funzionamento e di comunicazione con gli uffici Suap, anche attraverso la costituzione di un comitato organizzativo che ne favorisca la funzionalità, la programmazione delle attività e formalizzi all esterno le decisioni assunte. Il Comitato organizzativo è composto dai dirigenti dei Suap nominati dai Comuni. L attività del Coordinamento si realizza attraverso la costituzione di appositi gruppi di lavoro tematici che consentano la partecipazione attiva di tutti i settori operativi degli enti locali che a vario titolo possono essere coinvolti nell attività del Suap, quali, ad esempio, i settori edilizia, innovazione e sistemi informatici, ecc. 5
6 E istituito il Comitato di Indirizzo politico composto dagli Assessori comunali competenti e dall Assessore Provinciale allo Sviluppo Economico, con funzioni di coordinamento, la cui sede è presso la Provincia di Firenze. Il Coordinamento riferisce al Comitato d Indirizzo che ne sovrintende i lavori, detta gli indirizzi generali per la sua attività e ne monitora l andamento. Rapporti con i Comuni del Circondario Empolese Valdelsa (LR. 38/1997) I Comuni dell Empolese Valdelsa sottoscrivono il presente Protocollo attraverso l Ente Circondario Empolese Valdelsa in forza delle funzioni ad esso trasferite nell ambito della gestione associata di funzioni comunali sullo sviluppo della società dell informazione e della conoscenza ex LR.40/2001 (convenzione repertorio circondariale n 1293 del 2/6/2008) e parteciperanno ai lavori del Coordinamento Provinciale con le modalità che riterranno opportune nel rispetto dell autonomia organizzativa propria del Circondario. I Comuni della Comunità Montana del Mugello sottoscrivono il presente Protocollo attraverso la Comunità Montana in forza del Protocollo che gli stessi hanno sottoscritto e relativo alla costituzione dell Ufficio Associato SUAP. 6
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