Le Fagaceae DICOTILEDONI. So,oclasse: APETALE (o Monoclamidee, Amen<fere) Fagali : querce, faggi, ontani. Juglandali : noci. Salicali : salici, pioppi

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1 Fagaceae

2 Le Fagaceae DICOTILEDONI DIVISIONE: Magnoliophyta CLASSE: Magnoliopsida SOTTOCLASSE: Hamamelidae (=AmenBferae) ORDINE: Fagales FAMIGLIA: Fagaceae So,oclasse: APETALE (o Monoclamidee, Amen<fere).. Fagali : querce, faggi, ontani Juglandali : noci Salicali : salici, pioppi Tricocche : euforbia, ricino, Hevea Centrosperme (Cariofillali): garofani Ur<cali: olmo, moro, fico, canapa

3 Comparse sulla Terra nel Cretaceo, circa 90 milioni di anni fa, le Fagaceae erano chiamate un tempo Cupuliferae per il falo che possiedono la cupola (vd. frulo) Il termine aluale della famiglia, Fagaceae prende nome dal faggio (Fagus), uno dei generi più rappresentabvi Le Fagaceae comprendono alberi e arbusb decidui e sempreverdi, per un totale di circa 1000 specie riparbte tra 7 generi, il più grande e diversificato dei quali è Quercus, con 600 specie distribuite su tulo l'emisfero selentrionale, di cui 27 solo in Europa

4 Distribuzione Famiglia ben rappresentata nei climi temperab e caldi dell'europa, dell'asia e dell'america. Manca invece nelle regioni arbche, in Siberia e in quasi tula l'africa, eccelo la striscia prossima al Mar Mediterraneo. Il genere Nothofagus è presente anche in Australia, la sua appartenenza alla famiglia è però in discussione. Nelle regioni temperate rappresentano, dopo le conifere, gli alberi più importanb delle formazioni forestali.

5 Piante per la maggior parte legnose (alberi e arbusb) SISTEMATICA Castanea, castagno Castanopsis Chrysolepis Lithocarpus Quercus, quercia Trigonobalanus, genere scoperto solo intorno al 1970 Fagus, il faggio - foglie semplici penninervie con sbpole per lo più caduche - fiori privi di perianzio o con perianzio semplice (perigonio), per lo piu unisessuab, riunib in infiorescenze. I maschili per lo più raccolb in amen- con perianzio con 4-6 lobi e 8-20 stami; i fiori femminili sono in riunib in gruppi da 1 a 3; hanno perianzio a 4-6 lobi e gineceo pluricarpellare, sincarpico, contenente un solo ovulo ben sviluppato; il Bpo di frulo piu frequente è la nucula provvista di una cupula di strulura e dimensioni diverse. L impollinazione è per lo più anemofila

6 Genere Castanea - Specie Castanea sa-va Il castagno originario di boschi misb mesofili del piano collinare su suoli freschi e acidi, è stato esteso a parbre dall epoca romana in tule le stazioni dove ne era possibile la colbvazione, per l ublizzazione sia del legno (paline) che delle castagne (castagneb da frulo). Le infiorescenze maschili sono cosbtuite da amen9 cilindrici e allungab; i fiori femminili, singoli o a gruppi di 2-3, sono alla base dell'infiorescenza maschile e racchiusi in un involucro. Le foglie sono a margine dentato o seghelato; il frulo (castagna) è interamente rivesbto da cupola spinosa

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8 Genere Quercus Il genere Quercus comprende numerose specie che formano la componente principale dei boschi misb, dalle pianure fino a 1000 m. Le foglie delle querce sono oblunghe, di colore verde scuro sulla pagina superiore, biancastra quella inferiore, caduche e persistenb. Il frulo è cilindrico- allungato delo ghianda con cupola squamosa

9 Diverse specie di querce (gen. Quercus) caralerizzano le fasce collinari e di pianura: il leccio ( Q. ilex), quercia sempreverde che in assenza dell intervento dell uomo dominerebbe la vegetazione mediterranea; il cerro (Q. cerris) la roverella (Q. pubescens), diffusi nella fascia collinare e submediterranea; la rovere (Q. petraea) su terreni profondi, freschi, acidi; la farnia (Q. robur) nelle pianure alluvionali, dove è stata in gran parte sosbtuita da colture agricole.

10 La farnia (Quercus robur o peduncolata) è la più comune quercia medioeuropea, ha un area di ambientamento molto vasta, trovandosi tanto nelle zone temperato- umide delle coste atlanbche quanto in quelle a caralere conbnentale delle regioni asiabche. Questa specie è più tollerante nei confronb del clima che non del suolo, che deve essere profondo ma sopralulo fresco. Fra le querce è quella più longeva potendo vivere anni; si riconosce per le foglie obovate, grandi con incisioni poco profonde con due orecchie,e alla base che ricoprono il corto picciolo e per le ghiande, in gruppi di 2-4 su un lungo peduncolo, da cui l alributo di peduncolata che si dà alla specie. Il tronco robusto e ramoso ha in giovinezza una corteccia liscia brillante e grigiastra che diventa con l'età screpolata e divisa da lunghe fessure trasversali poco profonde. La chioma è ampia e aperta. Il legno della farnia, di colore bruno chiaro, è il più pregiato di tule le querce, meglio conosciuto con il nome di "Rovere di Slavonia", impiegato sopralulo nella costruzione di mobili pregiab.

11 Farnia monumentale collocata nei pressi della Chiesa di Sant'Antonio a Villanova di Fossalta (Portogruaro, Venezia). E' un tesbmone delle anbche foreste che ricoprivano in passato il territorio veneziano. La sua età si aggira tra i 500 e i 700 anni. Ha avuto un'importante ruolo storico in quanto in passato veniva usato quale luogo ritrovo in cui venivano discusse quesboni riguardanb la comunita' locale. Circonferenza tronco: 7.5m Altezza: 15m

12 Quercus petraea (rovere) propria del piano collinare submontano (da m fino a 800 m s.l.m circa) dove forma boschi misb con altre labfoglie. Preferisce i suoli a ph acido. il frulo è sessile Q. pubescens (roverella) molto simile al rovere ma disbnguibile per il frulo leggermente peduncolato e sopralulo per le foglie ricoperte da una fine peluria che si può facilmente apprezzare. Si può trovare anche in stazioni piulosto aride

13 Esemplare di Quercus pubescens monumentale nei pressi di Bagnone

14 Quercus cerris Foglie di colore verde scuro dal margine con profonde lobature e sbpole lunghe e persistenb. Il tronco ha corteccia grigio- brunastra con profonde solcature rossicce. La cupula della ghianda è spinosa. ParBcolarmente diffusa nell area Appenninica, dove entra nella composizione dei boschi misb a labfoglie del piano collinare- submontano. E presente anche nei boschi montani delle quote più basse; su suoli argillosi diventa prevalente rispelo alla altre altre specie di querce.

15 Quercus ilex Le foglie sono semplici, a lamina coriacea a margine intero o dentato, molto variabile nella forma che va da lanceolata ad ellimca (rotondegiante nella solospecie rotundifolia), la base è cuneata o arrotondata. La pagina superiore è verde scuro e lucida, la inferiore grigiastra e marcatamente tomentosa. Sono lunghe 3 8 cm, e larghe 1-3,5 cm. La nervatura centrale è drila e sono presenb 7-11 paia di nervature laterali. La pubescenza sulla pagina inferiore è simile a quella della Quercus suber con tricomi che nascondono gli stomi. QuesB ulbmi sono rotondeggianb. Le foglie persistono sulla pianta 2-3 anni. Il picciolo è breve, peloso, provvisto di sbpole marroncine, lineari e presto caduche. Sono presenb due Bpi di foglie (eterofillia): quelle apicali e quelle degli esemplari giovani sono ovaleggianb, con denb mucronab o spinescenb, con pubescenza della pagina inferiore ridola, e qualche tricoma anche sulla pagina superiore. Le foglie delle plantule sono pelosissime, quasi bianche alla germogliazione, poi diventano glabrescenb, ma il giovane fusbcino conbnua ad essere filamente pubescente.

16 Q. suber Notevole sviluppo del ribdoma

17 Fagus sylva-ca - fiori Albero che raggiunge facilmente i metri di altezza, con foglie disposte sul ramo in modo alterno, lucide su entrambe le facce, con margine ondulato. In autunno assumono una caralerisbca colorazione arancio o rosso- bruna. I fiori maschili sono riunib in amenb tondi e penduli, lungamente picciolab, quelli femminili accoppiab in un involucro, hanno ovario triloculare, la fioritura avviene generalmente nel mese di maggio. I frum, chiamab faggiole, sono grossi acheni commesbbili, trigoni, rossicci, contenub in ricci deiscenb per 4 valve, dai quali si ricavava un olio essenziale che è un surrogato di quello d'oliva. faggiole

18 Margine cigliato nelle foglie giovani

19 Es Le faggete Le faggete rappresentano una delle formazioni forestali più stabili e diffuse dell Europa centro- meridionale. Esse caralerizzano nelle Alpi la fascia montana da fino a 1.600m ma solo nelle zone in cui il clima è tendenzialmente oceanico. TIPI DI HABITAT NATURALI DI INTERESSE COMUNITARIO LA CUI CONSERVAZIONE RICHIEDE LA DESIGNAZIONE DI AREE SPECIALI DI CONSERVAZIONE Le faggete sono in generale tralate a ceduo per produrre legna da ardere, Bpo di governo che, se ben eseguito, assicura un apprezzabile diversità florisbca nell ambito di un equilibrio che data da secoli. Camve gesboni (tagli eccessivi, calpesbo, raccolta di strame, ecc.) possono impoverire il suolo ed esporlo maggiormente all erosione.

20 Il faggio è presente in tulo il territorio nazionale ad eccezione della Sardegna e delle piccole isole, con una distribuzione che segue la cerchia alpina e prealpina, discende lungo tulo il crinale appenninico e varca lo strelo di Messina, fin sulle cime più elevate delle catene montuose siciliane selentrionali (Peloritani, Nebrodi, Madonie). Si cosbtuisce prevalentemente in comunità forestali, caralerizzando la vegetazione dell orizzonte montano che, per la penisola italiana, si alesta nell intervallo albmetrico tra i m e i m circa di quota, segnando il limite della vegetazione arborea. Pur mantenendosi abbastanza costanb quesb caraleri generali, è possibile individuare alcune differenze nella collocazione e nei limib albtudinali della zona montana del faggio tra i versanb Brrenico ed adriabco dell Italia centrale, così come, in maniera ancor più accentuata, nei versanb ionico e Brrenico dell Appennino Calabro. Il faggio domina anche in alcune porzioni dell Appennino dove non sussistono condizioni ommali di piovosità, grazie ad alcuni caraleri peculiari del clima e del microclima locale. In parbcolare, per quanto riguarda la frequenza delle nebbie e l incidenza dei venb umidi, la ripebzione di quesb fenomeni scendendo verso i territori cosberi e subcosberi Brrenici meridionali, creano condizioni ommali per le faggete, favorendone anche la discesa a quote relabvamente poco elevate.

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