Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4

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1 Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4 Provvedimento n Proponente: Tecnico Ambiente Classificazione: /19 del 14/12/2011 Oggetto: D.LGS. N. 152/2006 E S.M.I. - L.R. N. 21/ DITTA HERAMBIENTE S.P.A. - AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (AIA) PER LA DISCARICA ESISTENTE PER RIFIUTI NON PERICOLOSI CON AMPLIAMENTO IN SOPRAELEVAZIONE (PUNTO 5.4 DELL'ALLEGATO VIII ALLA PARTE II DEL D.LGS N. 152/2006 E S.M.I.) SITA IN COMUNE DI LUGO, LOCALITA' VOLTANA, VIA TRAVERSAGNO N PRESSO COMPARTO CIR - INTEGRAZIONI - SETTORE AMBIENTE E TERRITORIO LA DIRIGENTE PREMESSO che con proprio provvedimento n del 26/04/2011 la Ditta HERAmbiente S.p.A., avente sede legale in Comune di Bologna, Viale Berti Pichat, n. 2/4, risulta titolare nella persona del legale rappresentante dell'autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata, ai sensi Titolo III-bis della Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., per lo svolgimento dell'attività di gestione della discarica esistente per rifiuti non pericolosi con ampliamento in sopraelevazione sita in Comune di Lugo, località Voltana, Via Traversagno, n. 30 presso Comparto CIR (punto 5.4 dell Allegato VIII alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.); DATO ATTO che relativamente al materiale di ingegneria utilizzato nella copertura giornaliera e interstrato dei rifiuti della discarica in oggetto occorre aggiungere una precisazione in merito alla Frazione Organica Stabilizzata (FOS) identificata con codice CER "compost fuori specifica" che è ottenuta mediante biostabilizzazione aerobica anche della frazione organica di rifiuti provenienti da raccolta separata, oltre che della frazione prevalentemente umida di rifiuti urbani indifferenziati separata meccanicamente; VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. recante norme in materia ambientale e in particolare la Parte IV in materia di gestione dei rifiuti; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale della Regione Emilia-Romagna n del 29/12/2006 recante regolamentazione dell'utilizzo del "biostabilizzato" ottenuto dalla stabilizzazione aerobica delle matrici organiche dei rifiuti; RITENUTO in proposito che occorre pertanto introdurre tale precisazione attraverso l'integrazione al punto 16. delle prescrizioni stabilite al paragrafo E1) "Gestione rifiuti" dell'allegato E al provvedimento di AIA sopracitato; RICHIAMATO in particolare il Titolo III-bis della Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. in materia di AIA; RICHIAMATA altresì la Legge Regionale n. 21 del 11 ottobre 2004 che attribuisce alle Province le funzioni amministrative derivanti dalla disciplina della prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento; VISTO l'art. 4, comma 8, del regolamento di attribuzioni di competenza al Presidente della Provincia, alla Giunta Provinciale, ai Dirigenti e al Segretario Generale, che stabilisce che: "Ai dirigenti competono, in generale, nell'esercizio delle attribuzioni di competenza: il rilascio, la

2 sospensione, la revoca, la riforma, le modifiche delle licenze delle autorizzazioni e delle concessioni previste dalle leggi Statali, regionali, dallo Statuto e dai Regolamenti"; DISPONE 1. DI INTEGRARE l'autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata, ai sensi Titolo III-bis della Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., nella persona del legale rappresentante alla Ditta HERAmbiente S.p.A.,avente sede legale in Bologna, Viale Berti Pichat n. 2/4, per lo svolgimento dell'attività di gestione della discarica esistente per rifiuti non pericolosi con ampliamento in sopraelevazione sita in Comune di Lugo, località Voltana, Via Traversagno, n. 30 presso Comparto CIR (punto 5.4 dell Allegato VIII alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.), sostituendo il punto 16. delle prescrizioni stabilite al paragrafo E1) "Gestione rifiuti" dell'allegato E al provvedimento n del 26/04/2011 come di seguito indicato: "16. Per la copertura giornaliera dei rifiuti abbancati e per la gestione/sistemazione ordinaria della discarica, oltre a materiali inerti non qualificati come rifiuti, sono altresì ammessi i rifiuti non pericolosi elencati nell'allegato E2 al presente provvedimento destinati a recupero (R5/R11) ed esclusi dal versamento del tributo di cui alla Legge n. 549/95 e L.R. n. 31/96. Di tali rifiuti viene tenuta una registrazione distinta. Al fine della esclusione dal versamento del tributo di cui alla Legge n. 549/95 e L.R. n. 31/96, per l attività di copertura giornaliera e gestione ordinaria della discarica con i rifiuti destinati a recupero (R5/R11) di cui sopra, viene autorizzata una quota pari al 20% (in peso) dei rifiuti complessivamente destinati allo smaltimento in discarica. Viene inoltre autorizzato l utilizzo di ulteriori quantitativi di rifiuti destinati al recupero per realizzare la messa in sicurezza e lo strato di regolarizzazione al raggiungimento della quota finale di abbancamento. Per le stesse attività di copertura giornaliera dei rifiuti, gestione ordinaria della discarica, regolarizzazione e messa in sicurezza può essere previsto l utilizzo di altri materiali inerti non qualificati come rifiuti; tale quantitativo di materiali inerti non rientra nell aliquota del 20% sopracitata in relazione ai rifiuti smaltiti e riferita ai rifiuti destinati a recupero per le attività di gestione quotidiana della discarica. Oltre alle normali attività di verifica documentale previste dalla normativa e dalle procedure interne (omologa rifiuto, gestione e verifica formulari, ecc.), le modalità di controllo dei rifiuti destinati a recupero R5 vengono articolate in 2 fasi: I. Verifica visiva del rifiuto durante le fasi di scarico. Durante le operazioni di scarico si dovrà verificare che i rifiuti siano scevri da impurità ovvero non siano presenti materiali estranei (tubazioni in rame, PVC, piombo, fili elettrici in rame, lastre e tubi in eternit, legno, plastica, carta, cartone ecc.). II. Verifica analitica del rifiuto prima dell attività di recupero sul corpo discarica. Al raggiungimento di quantità gestionalmente significative in cumulo e comunque non oltre 500 tonnellate complessive, e in considerazione del probabile ingente numero di conferimenti di piccola entità necessario a costituire una quantità gestionalmente significativa, sarà eseguito un prelievo di campione composito su più punti dell accumulo secondo la metodologia UNI Il campione verrà analizzato attraverso l effettuazione del test di cessione di cui all Allegato 3 del DM 27/09/2010. Ad esclusione dei rifiuti di cui al codice CER , dovrà essere garantito il rispetto dei seguenti limiti: Parametro Unità di misura Concentrazioni limite (mg/l) Solfati mg/l SO Cloruri mg/l Cl 1200 Rame mg/l Cu 0,1 Zinco mg/l Zn 0,5

3 Parametro Unità di misura Concentrazioni limite (mg/l) Arsenico mg/l As 0,2 Cadmio mg/l Cd 0,02 Cromo totale mg/l Cr 1 Bario mg/l Ba 10 Antimonio mg/l Sb 0,07 Selenio mg/se 0,03 Nichel mg/l Ni 1 Piombo mg/l Pb 0,2 Tali limiti sono stati assunti pari al valore minore confrontando le concentrazioni limite rappresentate dalla tabella 5 del DM 27/09/2010 (ammissibilità dei rifiuti in discariche per rifiuti non pericolosi) e i valori rappresentati dalla Tabella 3 dell'allegato 5 alla Parte III del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. che norma i limiti di emissione in acque superficiali. Il profilo analitico indicato si ritiene indicativo ed idoneo ad indagare con la necessaria accuratezza la tipologia merceologica prevalente (inerti) dei rifiuti avviabili alle operazioni di recupero R5. Limitatamente alla tipologia di cui al codice CER invece il controllo analitico necessario per ammettere tali rifiuti a recupero R5 deve essere svolto seguendo le seguenti modalità: Analisi annuale di classificazione del rifiuto (Pericoloso o Non Pericoloso) in conformità all Allegato D alla Parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. comprensivo di Valutazione di ammissibilità in discarica comprensivo di Valutazione delle Sostanze Riscontrate al fine del rispetto di quanto previsto all'art.6 del D.Lgs. n. 36/2003 e s.m.i. Analisi periodiche trimestrali finalizzate alla caratterizzazione di ogni singolo lotto in modo da assicurare, oltre che la conformità chimica alle operazioni di recupero del rifiuto, anche la conformità fisica del materiale, avendo a riferimento il seguente profilo analitico: I limiti individuati nella tabella seguente che definisce il profilo analitico da applicarsi per la verifica nel test di eluizione sono individuati pari al valore minore confrontando le concentrazioni limite rappresentate dalla tabella 5 del DM 27/09/2010 (ammissibilità dei rifiuti in discariche per rifiuti non pericolosi) e i valori rappresentati dalla Tabella 3 dell'allegato 5 alla Parte III del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. che norma i limiti di emissione in acque superficiali.

4 La frazione organica stabilizzata (FOS), utilizzata per la copertura giornaliera e interstrato dei rifiuti, ottenuta mediante biostabilizzazione aerobica della frazione prevalentemente umida di rifiuti urbani indifferenziati separata meccanicamente, nonché della frazione organica di rifiuti provenienti da raccolta separata, identificata dal codice CER compost fuori specifica, potrà essere ammessa al recupero (R11) in discarica nel rispetto di quanto stabilito dalla DGR n. 1996/2006 nel rispetto delle seguenti prescrizioni più restrittive finalizzate ad una maggiore tutela ambientale ed igienico sanitaria.

5 In particolare, fermi restando i requisiti minimi del processo di biostabilizzazione di cui al paragrafo 1 dell Allegato A alla DGR n. 1996/2006, ai fini dell utilizzo per la copertura giornaliera dei rifiuti il biostabilizzato deve possedere le caratteristiche indicate nella seguente tabella: Indice di Respirazione Dinamico (1) mg O 2 x kg SV x h 1 (2) ± 30% (3) Umidità (% peso) 50 Granulometria (mm) 50 (1) Metodo DI.PRO.VE. (UNI/TS 11184) Università di Milano; il limite massimo dell indice di respirazione dinamico (I.R.D.) è pari a 1300 mg O2 * Kg SV/h ed è da intendersi comprensivo della tolleranza dello strumento di misura. (2) SV: frazione della sostanza secca volatile a 550 C (3) La tolleranza è riferita al risultato analitico di ogni singolo campione di biostabilizzato. Il campione deve essere prelevato secondo la metodica UNI " 2. Di confermare tutte le restanti prescrizioni e limitazioni stabilite nel proprio provvedimento n del 26/04/2011; 3. Di dare atto che il presente provvedimento diverrà esecutivo sin dal momento della sottoscrizione dello stesso da parte del dirigente del Settore proponente o chi ne fa le veci, ai sensi dell art. 10, comma 1, del vigente regolamento provinciale di attribuzione di competenze. Sottoscritto dalla DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE E TERRITORIO Arch. Elettra Malossi con firma digitale

6 Il presente provvedimento, non comportando impegni di spesa, è divenuto esecutivo dalla data di sottoscrizione dello stesso da parte del dirigente del settore/servizio ai sensi dell articolo 10, comma 1, del vigente regolamento provinciale di attribuzione di competenze. AVVERTENZE RICORSI GIURISDIZIONALI (articolo 14 del regolamento di attribuzione di competenze e funzioni a rilevanza esterna al presidente della provincia, alla giunta provinciale, ai dirigenti, al direttore generale e al segretario generale) Contro il provvedimento, gli interessati possono sempre proporre ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale competente, ai sensi della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, entro il termine di 60 giorni dalla data di notificazione o di comunicazione o da quando l interessato ne abbia avuto conoscenza. Il sottoscritto in qualità di del Settore/Servizio della Provincia di Ravenna, ATTESTA, ai sensi e per gli effetti di cui all art. 23, comma 2-bis, del D.Lgs 7 marzo 2005, n. 82, che la presente copia è conforme alla determinazione n. del, firmata digitalmente, ai sensi dell art. 24 del citato decreto legislativo, dal Dott. in qualità di Dirigente del settore, comprensiva di n. allegati, rispettivamente sub,, e, che consta di n. pagine complessive, documenti tutti conservati presso questa Provincia ai sensi di legge. Si rilascia per gli usi consentiti dalla legge. Ravenna, / /, TIMBRO Firma

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