Preparazione e condotta di una salita
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- Gerardina Franceschini
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1 Preparazione e condotta di una salita Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Sesto Gnaccarini - Corso ACG1
2 Preparazione e condotta di una salita Pericoli su ghiaccio e misto Pericoli legati al fattore oggettivo Pericoli legati al fattore soggettivo Preparazione e condotta di una salita Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Sesto Gnaccarini - Corso ACG1
3 Preparazione e condotta di una Introduzione salita Valutare solamente il punto di vista atletico, sportivo è un errore Ambiente invernale difficile e severo Equilibrio, attenzione, equipaggiamento, tattica Valutare condizioni meteo, del ghiaccio, dell ambiente, tempi di percorrenza Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Sesto Gnaccarini - Corso ACG1
4 Preparazione e condotta di una salita Pericoli su ghiaccio e misto Ambienti del ghiacciatore moderno: cascate di ghiaccio (WI); Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Sesto Gnaccarini - Corso ACG1
5 Preparazione e condotta di una salita Pericoli su ghiaccio e misto Ambienti del ghiacciatore moderno: couloir-goulotte in quota con difficoltà medio-alta su ghiaccio e roccia (AI) Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Sesto Gnaccarini - Corso ACG1
6 Preparazione e condotta di una salita Pericoli su ghiaccio e misto Ambienti del ghiacciatore moderno: pareti nord con pendenze molto elevate e tratti di misto (AI) Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Sesto Gnaccarini - Corso ACG1
7 Pericoli su ghiaccio e misto Ambienti del ghiacciatore moderno: Cascate: Quote medio basse Avvicinamenti non lunghi Difficoltà di ambiente non elevate Richiesta buona conoscenza dell ambiente Difficoltà tecnica elevata Ghiaccio di fusione complesso (WI) Possibilità di fuga non problematica Discese veloci e normalmente non complesse
8 Pericoli su ghiaccio e misto Ambienti del ghiacciatore moderno: Couloir, goulotte e pareti nord: Quote medio alte Alto impegno psicofisico Difficoltà di ambiente elevate Richiesta buona conoscenza dell ambiente Difficoltà tecnica medio-alta Ghiaccio compatto alpino (AI) Tratti di misto impegnativo Scarse possibilità di fuga Discese lunghe e complesse
9 Pericoli su ghiaccio e misto Bagaglio del ghiacciatore Principi e tecniche della catena di assicurazione Padronanza della tecnica individuale Preparazione fisica (quota, temperatura) Capacità di valutazione del ghiaccio e degli itinerari Conoscenza della montagna invernale Manovre di autosoccorso Capacità di valutare l evoluzioni atmosferica, del ghiaccio e dell itinerario
10 Pericoli legati al fattore oggettivo Dipendono dall ambiente,non dall arrampicatore Cedimento delle strutture Caduta di ghiaccio Caduta di pietre ed altri elementi Variazioni della temperatura e meteorologiche Cornici Valanghe
11 Pericoli legati al fattore oggettivo Cedimento delle strutture Strutture esili e staccate dalla roccia, crollano per i colpi degli attrezzi o per il peso dell arrampicatore
12 Pericoli legati al fattore oggettivo Cedimento delle strutture Stalattiti sospese alimentate da acqua, aumenta il loro peso fino a crollare anche con temperature molto basse
13 Pericoli legati al fattore oggettivo Cedimento delle strutture Osservare le crepe orizzontali alla base o all uscita delle colonne (rinunciare alla salita) Scollamento con la roccia sottostante Spessore del ghiaccio
14 Pericoli legati al fattore oggettivo Caduta di ghiaccio Ghiaccio scaricato da cordate che ci precedono o dal ns. primo di cordata Percorso obbligato Aspettare l uscita della cordata che ci precede Cambiare itinerario (piano B) La prossima volta non partire presto da casa, ma partire prima.
15 Pericoli legati al fattore oggettivo Caduta di ghiaccio Ghiaccio scaricato da cordate che ci precedono o dal ns. primo di cordata Attrezzare le soste lateralmente al percorso di salita Soste sotto nicchie o strapiombi rocciosi (attenzione al tipo di assicurazione)
16 Pericoli legati al fattore oggettivo Caduta di ghiaccio Cadute di ghiaccio o pietre per fenomeni naturali Stalattiti, festoni per effetto del loro peso Ghiaccio e pietre per innalzamento termico o irraggiamento solare Per vento caldo, per föhn
17 Pericoli legati al fattore oggettivo Variazioni di temperatura e meteo Il grande freddo non è l ottimale Condizioni difficili da sopportare, soprattutto in sosta Ghiaccio duro e fragile, si crepa Difficoltà ad inserire viti poco affilate Se il grande freddo dura da molto tempo le cascate tendono a morire (pericolose)
18 Pericoli legati al fattore oggettivo Variazioni di temperatura e meteo Temperature ideali prossime a 0 C Situazione ideale: debole escursione termica tra le temperature minime e massime Ghiaccio plastico e compatto Una stagione invernale insolitamente calda che si evolve in un periodo particolarmente freddo porta a ghiaccio fragile e difficile Temperatura alla base in ombra e all uscita al sole
19 Pericoli legati al fattore oggettivo Variazioni di temperatura e meteo Inizio stagione Cascate con poco ghiaccio Ghiaccio articolato Ghiaccio duro e fragile Stagione avanzata Cascate più grosse Ghiaccio plastico, compatto
20 Pericoli legati al fattore oggettivo Cornici Masse sporgenti di neve create dall azione del vento (azione eolica)
21 Pericoli legati al fattore oggettivo Cornici Aree colpite dal vento sono sicure Aree sottovento e di accumulo sono pericolose Crollano per innalzamento termico e per effetto del loro peso
22 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe Da non sottovalutare in qualsiasi attività in montagna in inverno Le cascate si trovano quasi sempre in colatoi, veicoli naturali per la discesa di valanghe
23 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe Il pericolo arriva dalla neve posta sui pendii a monte delle cascate, situati anche molto più in alto rispetto al tratto da arrampicare
24 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe
25 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe
26 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe Verificare per tempo e costantemente i bollettini valanghe no-neve-valanghe/pagine/bollettinoneve.aspx st?opendocument&l=_i&
27 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe
28 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe
29 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe
30 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe
31 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe Leggere guide e siti internet, nelle relazioni riportano il grado di pericolo alle valanghe della cascata Verificare il percorso di avvicinamento e di discesa
32 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe
33 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe I pendii al di sopra dei 30 sono da considerarsi potenzialmente pericolosi Evitare il più possibile avvallamenti e canali, nei quali il vento accumula neve Dossi e crinali sono meno pericolosi, il vento vi erode la neve
34 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe Boschi radi non sono da considerarsi sicuri Boschi fitti offrono buone garanzie di sicurezza, ma valutarne la conformazione orografica Evitare lunghi traversi su pendii ripidi Distanziarsi da chi ci precede
35 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe Forte nevicata in atto su terreno potenzialmente pericoloso, ritirarsi velocemente La fase più importante per evitare le valanghe avviene a casa propria Una traccia percorsa ieri, oggi può non essere sicura, valutarla Non affidarsi al fatto che vi siano altre persone che stanno percorrendo il nostro cammino
36 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe Attenzione agli accumuli ed ai lastroni da vento, pericolosi anche se è nevicato parecchi giorni fa
37 Pericoli legati al fattore oggettivo Valanghe ARVA, pala, sonda ed addestramento al loro uso
38 Pericoli legati al fattore soggettivo Pericoli legati al fattore umano e alle sue scelte Scarsa preparazione tecnica, non adeguata alle difficoltà del percorso scelto Scarsa preparazione fisica e psicologica Abitudine ad operare a basse temperature Abitudine ad operare in ambiente severo
39 Pericoli legati al fattore soggettivo Compagni non adeguati alla salita Avvicinamento o discese sottovalutati Su terreno ripido, esposto, ghiacciato Spesso si procede non assicurati
40 Pericoli legati al fattore soggettivo Conoscenza insufficiente dell ambiente e delle condizioni Occorre esperienza che si acquisisce frequentando la montagna nelle diverse stagioni Condividere la salita con compagni di provata esperienza Verificare l integrità di soste, cordini e fettucce trovati in loco
41 Tre fasi della salita 1. Scelta della salita, a casa a tavolino 2. Preparazione della salita, a casa 3. Conduzione vera e propria della salita
42 1. Scelta della salita, a casa a tavolino Scegliere l itinerario in funzione di: Condizione dei componenti della cordata Preparazione tecnica, forma fisica, condizione psicologica propria e dei compagni Valutare se il bagaglio di esperienze della cordata è adeguato alle difficoltà del percorso Scelta dei compagni in base all ascensione Scelta dell ascensione in base ai compagni
43 1. Scelta della salita, a casa a tavolino Scegliere l itinerario in funzione di: Condizione degli itinerari e della montagna Scelta dell itinerario in relazione alla stagione alla quantità di ghiaccio alle temperature alla quota all esposizione alla presenza di neve e al suo assestamento
44 1. Scelta della salita, a casa a tavolino Scegliere l itinerario in funzione di: Condizione degli itinerari e della montagna Informazioni dettagliate, attraverso guide, internet, persone affidabili, sede CAI Meteo previsto Bollettini nivo-meteo a breve e medio termine Temperature e zero termico
45 1. Scelta della salita, a casa a tavolino Scegliere l itinerario in funzione di: Gusti personali, tempo a disposizione Salite in giornata Ascensioni di più giorni, prevedere logistica per pernottamento (rifugio, tenda, hotel)
46 2. Preparazione della salita, a casa Per ridurre il più possibile i rischi e per rendere più piacevole la salita scelta 1. Informazioni sull itinerario Relazioni, carte della zona Informazioni recenti sulle condizioni del ghiaccio e della montagna Attrezzatura presente sul posto Avvicinamento e punti di appoggio Vie di fuga Tempi di percorrenza Discesa Itinerari alternativi
47 2. Preparazione della salita, a casa Per ridurre il più possibile i rischi e per rendere più piacevole la salita scelta 2. Consultazione costante bollettini nivo-meteo 3. Equipaggiamento ed attrezzatura Equipaggiamento e viveri personali Attrezzatura tecnica individuale Attrezzatura tecnica comune Attrezzatura per emergenza (Arva, pala, sonda) Minimo pronto soccorso Telefono
48 3. Conduzione vera e propria della salita Considerazioni e valutazioni prima di attaccare Meteo e temperatura locale Numero di persone all attacco della via Rispetto del tempo previsto per l avvicinamento Valutazione del ghiaccio e della montagna Difficoltà come da previsione? Valutazione stato psico-fisico dopo l avvicinamento Adeguatezza attrezzatura Condizioni della discesa (tracce già presenti?)
49 3. Conduzione vera e propria della salita Considerazioni e valutazioni durante la salita Variazioni meteo e temperatura Scelta dell itinerario più favorevole Rispetto dei tempi previsti per la salita Se vi sono segnali sfavorevoli, sapersi ritirare
50 Valutazione delle difficoltà Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Sesto Gnaccarini - Corso ACG1
51 Valutazione delle difficoltà Come si valuta una difficoltà Le scale utilizzate Esempi Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Sesto Gnaccarini - Corso ACG1
52 Valutazione delle difficoltà Come si valuta una difficoltà Valutazione data dai primi salitori (soggettiva) Si procede per comparazione con altri itinerari simili noti Gradi espressi con buone condizioni di ghiaccio Ripetibile in un discreto numero di anni
53 Valutazione delle difficoltà Le scale utilizzate Scala francese, valutazione d insieme Ancora presente in vecchie guide Tiene in considerazione: Difficoltà tecniche Lunghezza della salita Difficoltà di chiodatura Attrezzature già in loco Possibilità di ritirata Lunghezza e difficoltà avvicinamento Quota Pericoli oggettivi
54 Valutazione delle difficoltà Le scale utilizzate Scala francese, valutazione d insieme F PD AD D TD ED EX ABO Facile Poco difficile Abbastanza difficile Difficile Molto difficile Estremamente difficile Eccezionalmente difficile Abominevolmente difficile
55 Valutazione delle difficoltà Le scale utilizzate Scala canadese, a doppia entrata Adottata oggi su tutto l arco alpino Tiene in considerazione in tre valutazioni separate: Impegno globale (numeri romani) Valutazione tecnica (numeri arabi) Grado di pericolosità, non sempre presente (D + numero arabo)
56 Valutazione delle difficoltà Scala canadese, a doppia entrata Impegno globale (numeri romani) Tiene in considerazione: Difficoltà d ambiente Lunghezza Continuità Impegno Difficoltà di accesso Difficoltà di discesa
57 Valutazione delle difficoltà Scala canadese, a doppia entrata Impegno globale (numeri romani)
58 Valutazione delle difficoltà Scala canadese, a doppia entrata Difficoltà tecnica (numeri arabi) Tiene in considerazione: Difficoltà tecnica della lunghezza più dura Continuità dei singoli passaggi Possibilità di chiodatura
59 Valutazione delle difficoltà Scala canadese, a doppia entrata Difficoltà tecnica (numeri arabi)
60 Valutazione delle difficoltà Scala canadese, a doppia entrata Grado di pericolosità, Danger (D + numero arabo) Valuta la pericolosità, tenendo in considerazione: Impegno psicomotorio Ghiaccio (cavolfiori, candeline) Tipo di struttura (free standing, pencil, muro compatto) Qualità e quantità delle protezioni Qualità delle soste
61 Valutazione delle difficoltà Scala canadese, a doppia entrata Grado di pericolosità, Danger (D + numero arabo)
62 Valutazione delle difficoltà Difficoltà su misto (M + numero arabo) Per tratti di misto o roccia affrontata con l uso di picche e ramponi Oggi va da M1 a M13, ma è aperta verso l alto Da M1 a M4 gradi facili
63 Valutazione delle difficoltà Difficoltà su misto (M + numero arabo)
64 Valutazione delle difficoltà Difficoltà su misto (M + numero arabo)
65 Valutazione delle difficoltà Esempi
66 Valutazione delle difficoltà
67 Valutazione delle difficoltà
68 Valutazione delle difficoltà
69 Preparazione e condotta di una salita Pericoli su ghiaccio e misto Pericoli legati al fattore oggettivo Pericoli legati al fattore soggettivo Preparazione e condotta di una salita Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Sesto Gnaccarini - Corso ACG1
70 Preparazione e condotta di una salita Alla base di ogni incidente c è sempre l errore umano Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Sesto Gnaccarini - Corso ACG1
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